Emilia Romagna

Nasce a Bologna l’Hospice Pediatrico sospeso nel verde

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un’arca sull’albero dove trovare sollievo, avvolti dalla magia e dalla bellezza naturale di un bosco. Questo il concept dell’Hospice Pediatrico “L’Arca sull’albero” progettato dall’architetto Renzo Piano e dal suo studio e finanziato dalla Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli Onlus, inaugurato ieri nel tardo pomeriggio a Bologna.
Un’eccellenza dell’Emilia-Romagna, che rivoluziona la concezione degli spazi per le cure palliative pediatriche per la sua capacità di integrare in un edificio dal perfetto “stile Piano” una sensibilità contemporanea rispetto agli spazi della cura, orientata dalla ricerca che dimostra come uno spazio pensato per lo svolgimento delle relazioni sociali e attento a costruire un rapporto dei pazienti con elementi naturali (luce, piante, aria) sia un concreto contributo all’efficacia delle cure per molti tipi di malattie, anche per le cure palliative.
Immerso in un’area verde di 16mila metri quadrati, si differenzia fortemente dalla tipologia ospedaliera convenzionale: non è un luogo chiuso, ma aperto; non è un luogo distaccato e asettico, ma permeabile; non è un luogo di degenza per la cura, ma una “casa” dove trascorrere un tempo dotato di senso perchè non impone la rinuncia delle relazioni sociali e dell’affettività, anzi è pensata come opportunità per fare esperienza di bellezza, contemplazione e spiritualità. Ideato per offrire ai piccoli pazienti l’esperienza di vivere in una vera e propria casa sull’albero, si sviluppa su 4 piani e in più sezioni connesse da leggeri collegamenti aerei al corpo centrale principale.
Accoglierà pazienti, insieme alle loro famiglie, da 0 a 18 anni con patologie inguaribili e con significativa complessità clinica, a cui si sommano bisogni spirituali, sociali, famigliari e relazionali e con il rischio di morte precoce. Una presa in carico che può durare molti anni, anche e fino alla età adulta. Un’èquipe multidisciplinare di specialisti formati attraverso corsi specifici, master universitari e tirocini, organizzati dall’Accademia di Medicina Palliativa, braccio didattico della Fondazione Hospice MTC Seràgnoli, si prenderà cura H24 dei giovani pazienti, mettendo al primo posto la loro salute, il loro benessere, i loro sogni e i loro desideri di svago con attività ricreative, ma anche educative.
Alla cerimonia che ha sancito l’apertura della struttura hanno partecipato l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, la professoressa di cure palliative pediatriche dell’ICPCN UK Julia Downing, l’architetto del paesaggio Paolo Pejrone e il disegnatore Francesco Tullio Altan. Dopo il taglio del nastro l’evento è proseguito con uno standing dinner a cura dello chef stellato Massimiliano Alajmo, seguito da una lettura a cura del regista Gabriele Salvatores e da un’esibizione dei musicisti Laura Marzadori e Nicola Piovani. Il complesso, unico in Italia, come ha stabilito la Giunta regionale sarà Centro di riferimento specialistico per l’erogazione di servizi specialistici di cure palliative pediatriche della Regione Emilia-Romagna e sede dell’Unità di valutazione multidimensionale pediatrica di Bologna, fornendo su richiesta supporto specialistico agli altri nodi della rete ed erogando attività assistenziali; lavorerà in piena integrazione con le Aziende sanitarie di tutta la regione, opererà in sinergia con l’assessorato alle Politiche per la salute, sede del Coordinamento organizzativo della rete regionale per le Cure palliative pediatriche, e sarà struttura accreditata dalla Regione.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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Incontro al Mimit sugli stabilimenti Stellantis di Maserati e VM

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Ribadendo quanto già avanzato in questi mesi, ho espressamente chiesto che Stellantis presenti un piano complessivo che tenga conto del tema delle necessarie garanzie occupazionali e degli investimenti innovativi per Maserati e VM. Ci aspettiamo che sia un progetto all’altezza, che non ridimensioni marchi simbolo della Motor Valley dell’Emilia-Romagna come quello della Maserati o della Vm di Cento, mettendo a rischio presenze che hanno fatto la storia dei motori in questo Paese, e non solo”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro, svoltosi oggi a Roma con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e i rappresentanti del Gruppo Stellantis per fare il punto sui siti produttivi ex Fiat-ex Fca presenti in Emilia-Romagna: gli stabilimenti Maserati di Modena e la VM di Cento (Fe). Al vertice ministeriale, oltre alla Regione Emilia-Romagna, anche l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive) e le organizzazioni sindacali.
Entro luglio si concluderà a Palazzo Chigi la fase complessiva del confronto tra Mimit, Regioni e forze sindacali sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia.
“Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano. Per questo- ha concluso Colla- abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su VM la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina, per agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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“Spuntiamola”, la nuova campagna della Regione contro le zanzare

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Spuntiamola. Come difendersi da zanzare e altri insetti” è il messaggio della nuova campagna di comunicazione messa a punto dal Servizio sanitario della Regione Emilia-Romagna, alla vigilia dell’estate, per adottare i comportamenti corretti per difendersi dalle zanzare, che possono trasmettere malattie virali anche pericolose.
Video (in due versioni, una di due minuti disponibile sul canale Youtube della Regione all’indirizzo https://regioneer.it/video-campagna-zanzare-spuntiamola e una di quindici secondi per i canali social), locandine e dèpliant multilingue – inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo e cinese -, post sui social sono gli strumenti della campagna che fino a fine settembre fornirà ai cittadini consigli e raccomandazioni per limitare la diffusione di zanzare e altri insetti simili e per proteggersi dalle loro punture. Si rinnova anche il sito di riferimento https://www.zanzaratigreonline.it con una sintesi dei principali messaggi e tutti i contatti per approfondire e informarsi. Inoltre, è disponibile il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale: 800 033 033.
Il claim “Spuntiamola”, affiancato all’immagine della zanzara e corredato dal sottotitolo “Come difendersi da zanzare e altri insetti”, esprime chiaramente il suo doppio significato: spuntare il pungiglione degli insetti per spuntarla nella lotta alle insidie delle loro punture.
“Serve l’impegno di tutti per evitare il diffondersi delle zanzare e per proteggersi- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Da parte nostra il lavoro con Comuni e Aziende sanitarie è il primo passo, ma occorre anche che i cittadini siano consapevoli dei rischi e adottino piccoli accorgimenti. Il Piano regionale arbovirosi ribadisce l’impegno della Regione per le azioni di prevenzione e contrasto delle malattie virali potenzialmente gravi che le zanzare possono trasmettere, e rafforza le azioni contro la Dengue”.
Nel 2023 in Emilia-Romagna, i casi confermati di Dengue, tutti importati, sono stati 44, i casi importati e confermati di Zika sono stati 2. 57 i casi di infezione da West Nile virus, tutti autoctoni, mentre non è stato segnalato alcun caso confermato di Chikungunya.
Con l’approvazione nei mesi scorsi in Giunta del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2024, l’Emilia-Romagna conferma anche per quest’anno la strategia di prevenzione, aumenta le risorse per la lotta alle zanzare e rafforza le azioni contro la Dengue.
Per il 2024 il Piano stanzia 1 milione 120mila euro: 120 mila euro per le attività di comunicazione ed educazione nelle scuole e 1 milione di euro a supporto delle attività di disinfestazione svolte dai Comuni, facendo diventare strutturali i 200mila euro in più che lo scorso anno erano stati stanziati in via straordinaria per fronteggiare l’emergenza del post alluvione. Inoltre, l’Emilia-Romagna è pronta con una serie di azioni specifiche contro la Dengue, in aggiunta a quelle già previste e consolidate, per far fronte a un’eventuale diffusione del virus.
Anche quest’anno ai Comuni è chiesto di attivare le ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane (trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale.
La sorveglianza sanitaria sui casi di malattia Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile si svolge tutto l’anno, ma nel periodo di attività del vettore, quindi dal 1^ maggio al 31 ottobre, viene potenziata. Nel medesimo periodo è attiva la sorveglianza entomologica (nei 10 comuni capoluogo con ovitrappole e nelle aree rurali con trappole attrattive di zanzare adulte) condotta con la supervisione del Gruppo tecnico regionale, la collaborazione di Izsler (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia).
Ai cittadini, invece, è chiesto di adottare nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi.

– Foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna –

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Fiume Reno, al via interventi nel Bolognese e nel Ferrarese

BOLOGNA (ITALPRESS) – Sono partiti lungo l’asta del fiume Reno nuovi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per far fronte a situazioni di criticità idraulica, nei comuni di Poggio Renatico e Argenta (nel ferrarese), e Galliera, Malalbergo, Baricella e Molinella (nel bolognese). Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna.
I lavori, che interessano l’alveo e gli argini del fiume, sono finanziati dal Pnrr con un importo complessivo di 1 milione 300mila euro: in particolare, si prevedono operazioni di taglio della vegetazione in diversi punti (per circa 18 chilometri complessivi), lo sfalcio dell’erba sugli argini in un perimetro di 30 chilometri e il ripristino delle sommità degli argini in due diversi tratti, per circa 4 chilometri.
L’obiettivo è affrontare i problemi causati dal maltempo degli ultimi anni che ha danneggiato alveo e argini del Reno, causando crolli di terrapieni e cedimenti di tratti golenali, mettendo a rischio anche la funzionalità del Cavo napoleonico e dell’Opera Reno. Le opere rientrano tra i lavori gestiti dall’Ufficio territoriale di Ferrara dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Lungo il fiume verrà realizzato lo sfalcio degli argini e il taglio selettivo della vegetazione spontanea rifiorita in alveo e in golena: saranno eliminati anche tutti gli alberi in cattive condizioni e ribaltati, che in alcuni tratti ostruiscono la sezione di deflusso dell’acqua. Si comincia con lo sfalcio di erba o cespugli, mentre per il taglio degli alberi, in accordo con i vincoli ambientali che lo vietano nel periodo di nidificazione, si aspetterà la seconda metà di luglio.
Contemporaneamente alla prima fase di lavori sulla vegetazione, nei tratti individuati, tutte le eventuali anomalie rilevate sulle sponde verranno sistemate con risagomature e costruzioni di difese in pietrame. Sono previsti anche scavi in golena senza alterare il tracciato naturale o creare interruzioni nella portata di magra: la terra proveniente dagli scavi sarà riutilizzata come riporto nelle zone più carenti per dare massima efficienza all’alveo. Infine, saranno realizzate opere sugli argini per migliorare la percorribilità con mezzi di servizio per la sorveglianza idraulica.

– Foto: Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

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Oltre 3 milioni di euro per la sicurezza del fiume Savio nel cesenate

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un intervento già avviato lungo il Savio, nella frazione di Sant’Andrea in Bagnolo, nel cesenate, che anticipa un’estate di lavori con l’apertura di due nuovi cantieri sulle sponde e nell’alveo del fiume. Con un investimento complessivo di circa 3 milioni 100mila euro continuano le opere per la sicurezza del corso d’acqua, che bagna il territorio romagnolo, con operazioni di pulizia dalla vegetazione, aumento della sezione del fiume per agevolare il passaggio della corrente e adeguamento delle dimensioni degli argini. A Sant’Andrea in Bagnolo i lavori consistono nella rimozione della vegetazione in alveo e nel taglio selettivo di quella in grado di provocare problemi idraulici.
L’intervento, del costo di circa 180mila euro, rientra nel finanziamento complessivo di 500mila euro, stanziato dalla Regione e previsto nel piano degli interventi, per la manutenzione straordinaria dei corsi d’acqua del cesenate nel biennio 2024-25.
Per l’estate è inoltre in programma un intervento interamente dedicato alla gestione della vegetazione nell’alveo del Savio, per un importo di 1 milione 600 mila euro, che interesserà principalmente il comune capoluogo. Nello stesso periodo, sempre a Cesena, con un investimento di un 1 milione 300 mila euro partirà anche il cantiere per l’incremento della sezione di deflusso del Savio nel tratto cittadino, da valle del Ponte della Ferrovia fino alla località I Maceri. I lavori prevedono sia la rimozione dei depositi presenti sulle banche fluviali, sia l’adeguamento funzionale delle quote di sommità degli argini al profilo di piena osservato a maggio dello scorso anno. Entrambi gli interventi sono finanziati dal commissario straordinario per la ricostruzione nell’ambito dell’ordinanza n. 8/2023.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Con nuovo orario ferroviario cresce l’offerta per la Riviera

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’estate in treno: più collegamenti per il mare, nuovi servizi intermodali per muoversi in maniera più confortevole e sostenibile raggiungendo più facilmente le Città d’arte. E il debutto dei collegamenti passanti a servizio dell’area metropolitana bolognese. Sono alcune delle principali novità e conferme della programmazione regionale di Trenitalia Tper, realizzate con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, che entreranno in vigore da domenica 9 giugno con il nuovo orario estivo, già consultabile sui sistemi di acquisto di Trenitalia Tper e Trenitalia. L’offerta estiva per la Riviera Romagnola conferma e integra tutti i treni regionali aggiuntivi proposti lo scorso anno secondo un programma che tocca tutte le località dai Lidi ravennati alla città di Fellini. Fino a 140 corse al giorno da e per Rimini, toccando tutte le località con punte di 5 treni l’ora fra il capoluogo emiliano e la città romagnola e 80mila posti a sedere; in particolare fino a 103 treni collegano Bologna e Rimini, 30 dei quali con relazioni via Ravenna. Tornano i treni Rock dal Piemonte e dal Veneto per collegare le principali città delle due regioni alle spiagge della Riviera Romagnola (otto corse nel fine settimana). E viene confermata l’Orobica Line che quest’anno avrà origine/destinazione da Brescia (e non da Bergamo per lavori sulla tratta). Infine, programmati sei treni in più nei giorni festivi sulla linea Bologna-Ravenna-Rimini. Un’offerta che si completa con le promozioni a prezzo scontato, disponibili sempre sui sistemi di acquisto Trenitalia Tper, per chi viaggia in famiglia o con gli amici e le combinazioni agevolate treno+bus per raggiungere i parchi di divertimento in Riviera e nell’Appenino o il Museo Ferrari nel cuore della Motor Valley.
Sempre dal 9 giugno, il Servizio ferroviario metropolitano bolognese debutta con nuove corse e meno cambi di treno, aumentando l’offerta e collegando più facilmente la zona est a quella ovest della città, il capoluogo alla montagna. Per la sua realizzazione la Regione ha investito 5,6 milioni di euro l’anno, nell’ambito di un accordo con Comune e Città metropolitana di Bologna. Il servizio è stato programmato insieme a Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, e a Trenitalia Tper, che lo effettuerà con i propri nuovi treni Rock e Pop.
L’estate sarà anche tempo di lavori su alcune tratte, nel bolognese e modenese, per l’adeguamento delle gallerie e il ripristino delle infrastrutture danneggiate dall’alluvione del maggio 2023. I treni saranno sostituiti da bus per contenere al massimo i disagi. Il potenziamento complessivo del servizio ferroviario vuole rispondere alle esigenze di cittadini e turisti: lo scorso anno oltre 44 milioni di passeggeri hanno viaggiato sui treni regionali di Trenitalia Tper, di cui 10 milioni solo in estate con un incremento di chi ha scelto il treno per raggiungere i luoghi di vacanza pari al 4,4% rispetto al periodo pre-Covid. Complessivamente nel 2023 sono aumentati del +12,3% i passeggeri che hanno scelto il treno rispetto all’anno precedente. Dati che confermano la strategia della Regione, in linea con il Piano Integrato delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il Patto per il Lavoro e per il Clima, di incrementare sempre più il numero di persone che scelgono il treno per muoversi anche nei periodi di vacanza, riducendo così il traffico su gomma e l’inquinamento per rendere la mobilità in Emilia-Romagna sempre più sostenibile.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Carabinieri TPC riconsegnano all’ASP di Bologna dipinto del ‘600

BOLOGNA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna hanno riconsegnato presso La Quadreria dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) Città di Bologna il dipinto ovale olio su tela, raffigurante “San Giovanni Evangelista”. La cerimonia si è svolta alla presenza della delegata del Sindaco alla Cultura, di uno storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e della storica dell’arte addetta all’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Bologna. L’accurata attività di indagine è stata sviluppata dai Carabinieri TPC dopo essere venuti a conoscenza, nel corso di autonome indagini sui canali di commercializzazione illecita di beni culturali e della consueta attività di controllo delle piattaforme digitali, della vendita di un prezioso dipinto proveniente dal furto consumato da ignoti malfattori all’interno del Santuario di Santa Maria del Baraccano di Bologna nella notte del 29 novembre del 1975. Difatti, l’immagine del dipinto asportato era stata inserita all’epoca del furto nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, e, proprio dai preliminari accertamenti condotti, i Carabinieri potevano rilevare che la foto del bene culturale posto in vendita da una casa d’aste milanese corrispondeva a quella trafugata nel 1975 dalla Chiesa del Santuario di Santa Maria del Baraccano di Bologna – detto anche Madonna del Baraccano o Santuario della Madonna della Pace.
Il dipinto ovale olio su tela, raffigurante “San Giovanni Evangelista”, delle dimensioni cm 106 x 88, realizzato da pittore di scuola bolognese del XVII secolo, veniva recuperato dal Nucleo TPC di Bologna nel mese di aprile del 2023. Un recupero che richiedeva una delicata attività di polizia giudiziaria poichè l’opera pittorica, unitamente alla cornice lignea dorata, era stata già venduta dalla casa d’aste ed affidata, dall’acquirente in buona fede, a due restauratori tra Milano e Reggio Emilia, ai quali l’opera e la cornice venivano tempestivamente sequestrate per impedirne l’ulteriore dispersione.
I successivi accertamenti esperiti presso l’Archivio fotografico della Soprintendenza Archeologia, belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, permettevano di acclarare che effettivamente il dipinto oggetto di ricerche risultava catalogato nell’inventario dell’allora Conservatorio di Santa Maria del Baraccano – attualmente Conservatorio del Baraccano. Inoltre, agli atti del suindicato archivio veniva reperito persino il negativo originale del dipinto, ottenuto da uno scatto fotografico eseguito durante la catalogazione dei beni nel 1970.

foto: ufficio stampa Carabinieri TPC

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Al via RiminiWellness 2024, quattro giorni dedicati al benessere

RIMINI (ITALPRESS) – Inaugurazione a tutto benessere e business alla fiera di Rimini per la 18esima edizione di RiminiWellness. La manifestazione, organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), si sviluppa su tutto il quartiere fieristico: “RiminiWellness – spiega il CEO di IEG, Corrado Peraboni – occupa 28 padiglioni, con oltre 300 brand espositori divisi in 6 aree tematiche differenti: dall’Action, al FoodWell, dal mondo Health all’Olistico. Come di consueto, divertimento garantito fino all’ultimo, si chiude domenica 2 giugno alle 18, con più di 2000 ore di allenamenti”.
La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza del presidente di IEG, Maurizio Ermeti, Valentina Fioramonti, group exhibition manager IEG, del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, Andrea Corsini, assessore Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna, Paolo Boffetta, dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, Beniamino Quintieri, presidente Istituto Credito Sportivo e Michelangelo Dell’Edera, team manager Nazionale Italiana Tennis.
Nel suo saluto Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group, ha ricordato: “C’è una ragione per cui nel nome questa manifestazione contiene la parola Rimini: esiste un legame speciale tra questo territorio e la fiera, parole come gioia, dinamismo e benessere sono le pietre miliari di RiminiWellness. La kermesse oggi diventa maggiorenne e presenta numeri da record, a partire dai 170mila mq tra indoor e outdoor a disposizione di professionisti e appassionati. Stiamo esportando questo format e lo stile di questa fiera anche nel mondo: le persone vengono qui a incontrare i migliori produttori nel mondo e a intercettare i trend più rilevanti, ma anche per testare in prima persona il meglio che si può trovare sul mercato”.
“Proprio pochi giorni fa è stato approvato l’accordo territoriale che consentirà l’ampliamento della fiera – ha spiegato Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini -, un regalo straordinario per tutta Rimini, una città orientata a uno stile di vita sano: RiminiWellness non può avere città migliore per esprimersi. Basti pensare all’incremento del programma del fuorisalone OFF, che rappresenta un momento importante per il riminese, coincidendo con la partenza della stagione balneare. Invito tutti a partecipare alle numerose iniziative che sono state programmate nel centro storico e lungo il litorale”.
“RiminiWellness è diventato un contenitore multi-disciplinare: salute, fitness, sana alimentazione e tanto altro con un approccio aperto all’innovazione – ha affermato Valentina Fioramonti, group exhibition manager di IEG -. Offriamo anche alle persone non più giovani di avvicinarsi all’attività fisica, perchè vogliamo offrire un panorama di contenuti a favore di un approccio alla vita più sano e a tutto tondo, includendo benessere e longevità, cercando di rappresentare tutto il pubblico”.
Quanto sia utile alla salute l’attività fisica lo ha spiegato Paolo Boffetta, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna: “Si è scoperto che facendo 150 minuti di attività alla settimana, la mortalità scende del 20-25%, con un effetto protettivo indipendente dallo stile di vita. Nella popolazione italiana la media è di 3 o 4 anni di attesa di vita supplementare per chi fa movimento, indipendentemente dall’intensità. Ogni minuto che passiamo a fare attività fisica intensa ci allunga la vita di 5 minuti”.
“L’istituto è particolarmente vicino a questa manifestazione perchè come finalità ha proprio la costruzione e l’ammodernamento degli impianti sportivi – ha detto Beniamino Quintieri, presidente Istituto Credito Sportivo -. L’Italia deve ancora recuperare molto terreno sotto questo aspetto. Dobbiamo quindi migliorare l’offerta delle infrastrutture ed essere qui, oggi, ci offre l’opportunità preziosa di incontrare gli operatori e i gestori che vogliono investire in questa direzione”.
Sul palco anche Michelangelo Dell’Edera, team manager Nazionale Italiana Tennis, che ha emozionato la platea ricordando la straordinaria vittoria della Coppa Davis nel novembre scorso: “Un grazie particolare va a questa regione, perchè è da qui che abbiamo iniziato il percorso verso la conquista della Coppa. Un grande ringraziamento anche alla Fiera di Rimini per avere accolto con grande calore e per ospitare questa prestigioso trofeo in occasione delle prime due giornate di RiminiWellness, con la promessa che non aspetteremo altri 47 anni per portarlo a casa di nuovo”.
Ha concluso Andrea Corsini, assessore mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio regione Emilia-Romagna: “Questo è un evento straordinario che va al di là dei contenuti stessi, abbraccia tematiche trasversali e soprattutto spinge in maniera importante le presenze turistiche e l’indotto economico di questa città così dinamica. E’ qui che si rappresentano efficacemente alcune delle parole chiave per l’Emilia-Romagna, come benessere e sport: la nostra regione è stata in grado di interpretare al meglio l’evoluzione della pratica sportiva e di farne un volano per il territorio e un forte prodotto turistico grazie alla quantità e qualità degli eventi in calendario, tra cui – quest’anno – due vere e proprie perle come il Tour de France e l’81° Open d’Italia di Golf”.

– Foto ufficio stampa Italian Exhibition Group –

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