BOLOGNA (ITALPRESS) – “Abbiamo l’ambizione di collocare il Gran Premio di Imola dentro al calendario anche nei prossimi anni, annuale o biennale che possa essere. Oggi otteniamo ciò che molti pensavano impossibile, cioè la replica e il raddoppio in solo due anni di quello che lo scorso anno dopo quattordici anni era stato un sogno che era diventato realtà”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, annunciando il ritorno nel 2021 del gran premio di Formula Uno a Imola. “L’annuncio di questa mattina arriva con un duro e grande lavoro che abbiamo fatto”, commenta Bonaccini sottolineando che “l’importante collaborazione” con Aci. Bonaccini annuncia anche che la Regione sta lavorando con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per un progetto che possa conciliare “questo grande appuntamento e la possibilità di promuovere le eccellenze dell’Emilia-Romagna”. “Continuiamo – spiega il presidente – a voler segnare questa terra come terra in cui lo sport diventa ambasciatore e veicolo di promozione delle nostre eccellenze. Attraverso lo sport vogliamo usare quel linguaggio universale che arriva in tutto il mondo e che può promuovere l’Emilia-Romagna, oggi segnata come tutti i territori da questa drammatica pandemia”. Quanto alla possibilità che il gran premio possa essere aperto al pubblico “ci auguriamo – osserva Bonaccini – che a metà aprile ci possa essere almeno una timida ripresa degli ingressi, ma in questo momento la cosa importante è poter dire che abbiamo vinto ancora una volta la sfida”. “La giornata di oggi – conclude il governatore – è davvero una gran bella giornata dentro un quadro che è ancora quello di una sfida a questa pandemia che vogliamo sconfiggere il prima possibile”.
“E’ un giorno importante questo perchè è bello che l’Italia abbia ancora una volta due gran premi e che possa tornare Imola ancora nel 2021. Sappiamo la bellissima storia che Imola ha alle spalle, vent’anni di gran premi di F1, questo ritorno è benaugurante” il commento di Angelo Sticchi Damiani, presidente
Aci. Per il ritorno della Formula Uno sul circuito dedicato a Enzo e Dino Ferrara “si sono create le condizioni perchè questo accadesse” e, in particolare, il presidente di Aci sottolinea “la grandissima determinazione” delle istituzioni, a partire dalla Regione, “che hanno voluto che tutto questo accadesse”. “Le cose non accadono per caso”, osserva Sticchi Damiani. “Una cosa così importante – spiega – che impegna notevolmente sia Formula Imola, che la Regione e il Comune è il risultato di un grande sforzo, di una grande volontà e di una grande determinazione di cui sono veramente soddisfatto e orgoglioso da italiano e grande appassionato di questo gran premio”.
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F.1 a Imola, Bonaccini “Sfida vinta ancora una volta”
Patrick Zaki è cittadino onorario di Bologna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Da oggi Patrick Zaki è cittadino di Bologna. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera che conferisce la cittadinanza onoraria allo studente egiziano dell’Alma Mater in carcere nel suo Paese dal 7 febbraio 2020. “Non è una delibera storica, ma della storia di Bologna perchè conferma e ribadisce che la nostra Bologna difende la libertà e la considera un valore da difendere”, sottolinea il vicepresidente del Consiglio comunale Marco Piazza presentando la delibera. “La libertà è parola scritta sul nostro gonfalone, non ce ne sono altre”, ricorda ancora Piazza. “E’ una delibera della storia – aggiunge – perchè Bologna non abbandona nessun suo concittadino. Bologna non abbandona Patrick e non abbandona chi sta soffrendo per quell’altissimo valore della nostra città”.
“Stai soffrendo – dice Piazza rivolgendosi a Patrick – ma stai dando testimonianza grandissima del valore della libertà”. Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Virginio Merola. “Con questa delibera – sottolinea il Sindaco – il Consiglio comunale suggella un sentimento che in tanti sentiamo da tempo. Questa vicinanza a Patrick che riteniamo detenuto ingiustamente da ormai un anno ci fa dire che anche attraverso questa cittadinanza onoraria noi chiediamo che venga liberato e possa affrontare il giudizio nei termini del rispetto dei diritti umani”.
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Priolo “Lotta all’inquinamento aria non può essere rimandata”
BOLOGNA (ITALPRESS) – “Non possiamo permetterci di tentennare. L’emergenza qualità aria è importante tanto quella Covid-19: le due battaglie devono andare di pari passo”. L’assessore all’ambiente dell’Emilia-Romagna Irene Priolo ha introdotto così le nuove misure straordinarie antismog, al via già dalla prossima settimana con un provvedimento della Giunta regionale che resterà in vigore fino alla fine del 2021, e il piano triennale di interventi, al varo entro febbraio, per i quali già quest’anno sono stati stanziati dalla Regione 21 milioni di euro, che saranno ulteriormente incrementati nel 2022 e 2023, per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria. Il piano dell’Emilia-Romagna si basa su tre assi prioritari di intervento: mobilità, riscaldamento, e agricoltura. Grazie alle azioni previste si stima una riduzione di oltre 400 tonnellate di PM10, di 37 tonnellate di PM10 equivalenti e di 161 tonnellate di ossidi di azoto.
“Andiamo all’attacco del problema, lavorando- ha spiegato Irene Priolo- per prevenire gli sforamenti”. Cambia infatti il metodo che attiva le misure emergenziali: si baserà, grazie ai modelli meteo di Arpae, sulla previsione di superamento dei valori giornalieri di PM10 per tre giorni a decorrere da quelli di controllo – che aumentano da due a tre, il lunedì, il mercoledì e il venerdì – e fino al giorno di controllo successivo. Inoltre dalla Regione sarà dato ulteriore sostegno economico ai comuni per favorire la mobilità sostenibile casa-lavoro e casa-scuola. A partire dal 24 gennaio poi raddoppieranno, fino a 4 al mese escluso il giorno di Pasqua, le domeniche ecologiche prolungate fino al 30 aprile. La Regione stanzierà 250 mila euro destinati ai comuni capoluogo per permettere di finanziare il biglietto unico giornaliero del trasporto pubblico durante le domeniche ecologiche fino ad aprile.
“E’ necessario- ha spiegato l’assessore Priolo- investire risorse importanti. Oltre a quanto finanziato con il bilancio regionale abbiamo chiesto allo Stato, insieme a Piemonte, Lombardia e Veneto, 2 miliardi di euro complessivi per l’area dell’intero Bacino Padano. Stiamo facendo la battaglia per inserirli nel Recovery fund perchè sono soldi da investire nei prossimi 5 anni”. Dati alla mano gli interventi diventano fondamentali: anche durante il lockdown della primavera 2020, grazie alla complicità di condizioni meteorologiche particolarmente critiche e sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, si sono registrati livelli di concentrazione di ozono e un numero di sforamenti delle soglie superiori agli obiettivi previsti dalle norme praticamente in tutto il territorio. E lo sono ancor di più dopo la sospensione dello stop ai diesel euro 4 fino ad aprile.
“Se non ci fosse stato il Covid-19 non avremmo fatto questa retromarcia, ma è in questo momento di emergenza sanitaria in cui il trasporto pubblico di massa è al 50% non potevamo non sospendere questo blocco che interessa oltre 140 mila famiglie in regione. Al 2019 le stime parlavano di 264 mila diesel euro 4 in regione, 141 mila dei quali nei 33 comuni del piano per la qualità dell’aria”. Confermato invece dall’11 gennaio il blocco strutturale dei veicoli euro 2 Benzina e Gpl e CH4 Euro 1. Ma altrettanto importanti sono gli investimenti della regione, circa un terzo dei 21 milioni di euro, per la sostituzione delle stufe più inquinanti. “Intervenire sul riscaldamento- ha detto la Priolo- è fondamentale: una stufa a pellet equivale a 360 caldaie a metano. Noi abbiamo in mente un bando da lanciare a marzo per permettere di intervenire già in estate. Vogliamo contribuire ad azzerare le spese di chi può usufruire solo della detrazione al 65% per sostituire le stufe obsolete. Sarà il bonus 110 regionale”.
Altro capitolo importante della manovra messa a punto dalla Regione è quello che riguarda l’agricoltura. In primo luogo, in caso di attivazione delle misure emergenziali, sarà vietato dall’11 gennaio lo spandimento dei liquami zootecnici, misura che sarà estesa su tutto il territorio regionale con l’attivazione su base provinciale. Sono escluse le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo. Inoltre, sarà vietato anche l’abbruciamento dei residui vegetali nel periodo dal 1^ ottobre al 30 aprile, con eccezione dei trattamenti fitosanitari. In tutti i casi saranno potenziati i controlli per verificare il rispetto dei divieti. Ancora, da ottobre 2022, diventerà obbligatoria la copertura delle vasche di stoccaggio degli effluenti zootecnici, misura che sarà affiancata da risorse e incentivi attraverso appositi fondi anche del Programma di sviluppo rurale.
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Rilasciate oltre mezzo milione di identità elettroniche in Emilia
BOLOGNA (ITALPRESS) – Prenotare visite sanitarie e consultare referti, iscrivere i figli a scuola, svolgere le pratiche burocratiche di una impresa, presentare la propria dichiarazione dei redditi: in tutta Italia più di mezzo milione di persone possono svolgere queste attività online grazie all’impegno dell’Emilia-Romagna.
Alla fine del 2020 sono infatti 516mila le identità digitali rilasciate da Lepida, la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale. Un contributo importante per la digitalizzazione di tutto il Paese: Lepida nel corso dell’ultimo anno è diventato il quarto gestore nazionale di SpID, erogando identità digitali e portando la sua rete di sportelli di attivazione, che ora sono più di 850, anche fuori dall’Emilia-Romagna. SpID diventerà a breve l’unico strumento di accesso ai servizi online degli enti locali: solo nel 2020, anno caratterizzato dalla pandemia e dalla necessità di attività da remoto, sono state rilasciate 380mila identità elettroniche, e in particolare 363mila da febbraio, mentre erano state 137mila nel 2019. Un servizio che viene offerto in maniera completamente gratuita, a eccezione di alcune procedure opzionali più avanzate di riconoscimento, per cui è richiesto un piccolo contributo una tantum.
“Più di mezzo milione di identità digitali rilasciate in meno di due anni sono sicuramente una cifra importante, ma per noi si tratta di un punto di partenza, non di un traguardo- dichiara l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni-. Il nostro obiettivo è prima di tutto dotare i cittadini e le imprese dell’Emilia-Romagna di una Spid che sia sicura e facile da usare, perchè è uno strumento indispensabile per l’idea di paese che abbiamo. Come Regione siamo poi orgogliosi di contribuire non soltanto alla transizione digitale dei nostri cittadini ma di quelli di tutta Italia, e ringrazio davvero il personale di Lepida per l’impegno che hanno profuso per arrivare a un risultato importante come quello di quarto gestore nel paese. Alla fine dello scorso anno- conclude Salomoni- abbiamo siglato due importante accordi, che coinvolgono il governo e in un caso anche la Commissione europea, per portare Emiliaromagnawifi in tutti Comuni e per aiutare gli enti a migrare online i loro servizi: la digitalizzazione non funziona a spot ma procede per progetti di sistema, come la nostra Agenda digitale ‘Data Valley bene comunè, ed è proprio la direzione in cui ci stiamo muovendo insieme a Lepida”.
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Emilia-Romagna, Donini “Obiettivo vaccinazione di massa entro settembre”
“Cominceremo ad avere dosi di più case farmaceutiche nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello di arrivare al terzo trimestre con la vaccinazione di massa conclusa. Il nostro sogno è quello di terminarlo un po’ prima. Per fare questo occorre un’organizzazione importante, che stiamo predisponendo. Come sempre, lo faremo in maniera seria, in modo rigoroso, rispettando i tempi che ci diamo”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, che questo pomeriggio insieme a Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, ha visitato l’hub per i vaccini anti covid allestito presso la Fiera di Bologna.
“La fornitura dei vaccini – spiega Donini ai cronisti – è un tema di natura governativa. Anche stamattina abbiamo avuto una conference call con i ministri Boccia e Speranza e con il commissario Arcuri che ci ha garantito le forniture per quello che riguarda i vaccini esistenti per ora, quindi Pfizer e ci auguriamo prestissimo Moderna”. “Stiamo andando come speravamo – sottolinea l’assessore – e cioè con un ritmo che è tra i più alti in Italia e ci consentirà di terminare questo primo giro degli operatori sanitari, socio-assistenziali e degenti Cra con ogni probabilità entro la metà di febbraio, compreso il richiamo”. Intanto da ieri è on line un sito messo a punto dalla Regione con i dati in tempo reale delle vaccinazioni “perché per noi – aggiunge Donini – la trasparenza è un atto fondamentale di questa campagna vaccinale anche con la speranza che questa continua mobilitazione del personale sanitario possa poi suscitare nei cittadini tutti la voglia di vaccinarsi, l’intenzione di farlo quando fra qualche settimana saremo nelle condizioni di poter aprire ad ulteriori fasce della popolazione sempre più ampie”.
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Coronavirus, in Emilia-Romagna 1.576 casi in 24 ore
BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 182.661 casi di positività, 1.576 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.527 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 9,5%. Sempre da ieri, sono stati effettuati anche 9.844 tamponi rapidi.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 744 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 329 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 599 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47,6 anni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani. E’ on line il nuovo portale con l’aggiornamento in tempo reale delle vaccinazioni effettuate in Emilia-Romagna (https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid): le somministrazioni programmate a livello regionale, sulla base delle prenotazioni ricevute dalle aziende sanitarie, oggi sono oltre 8 mila. Alle ore 14, erano stati fatti quasi 4mila vaccini, oltre 28mila complessivi, pari al 63% della prima fornitura di vaccini Pfizer-BioNtech.
Sui 744 asintomatici, 415 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 68 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 16 con gli screening sierologici, 17 tramite i test pre-ricovero. Per 228 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi per provincia vede Reggio Emilia con 289 casi, poi Bologna (239), Modena (209), Ravenna (156), Piacenza (146), l’area di Cesena (122), Rimini (118), Ferrara (110), la provincia di Parma (97), il territorio di Forlì (51) e il circondario di Imola (39).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.527 tamponi, per un totale di 2.644.635. A questi si aggiungono anche 266 test sierologici e 9.844 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 620 in più rispetto a ieri e salgono così a quota 116.526.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 58.069 (+895 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.168 (+922), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 61 nuovi decessi: 17 a Bologna (10 donne di 99, 93, 2 di 92, 2 di 89, 1 di 84, 83 e 2 di 82 anni e 7 uomini di 86, 84, 83, 80, 77, 73 e 59 anni), 13 a Modena (11 uomini di 89, 87, 86, 85, 2 di 84, 1 di 80, 2 di 76, 1 di 63 e 1 di 38 anni e 2 donne di 87 e 71 anni), 11 a Ravenna (6 donne di 97, 90, 2 di 88, 1 di 85, 81 anni e 5 uomini di 96, 90, 2 di 86 e 1 di 70 anni), 6 a Piacenza (3 uomini di 84, 81 e 77 anni e 3 donne di 88, 85 e 82 anni), 5 a Ferrara (3 uomini di 81, 80 e 71 anni e 2 donne di 96 e 79 anni), 3 a Forlì-Cesena (2 uomini di 86 e 74 anni e 1 donna di 91 anni) e a Parma (3 uomini di 90, 85 e 76 anni), e 2 a Rimini (1 uomo di 63 e 1 donna di 84 anni). Nessun decesso a Reggio Emilia. Rientra nel conteggio dei deceduti anche un uomo di 87 anni, diagnosticato dall’Ausl di Ferrara ma residente fuori regione.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.066.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 236 (4 in più rispetto a ieri), 2.665 quelli negli altri reparti Covid (-31).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 16 a Parma (+1 rispetto a ieri), 18 a Reggio Emilia (dato invariato), 48 a Modena (+2), 44 a Bologna (-2), 16 a Imola (+1), 29 a Ferrara (+2), 19 a Ravenna (-1), 6 a Forlì (inviariato), 3 a Cesena (-1) e 21 a Rimini (+1 rispetto a ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.202 a Piacenza (+146 rispetto a ieri, di cui 59 sintomatici), 13.528 a Parma (+97, di cui 56 sintomatici), 24.663 a Reggio Emilia (+289, di cui 134 sintomatici), 32.600 a Modena (+209, di cui 116 sintomatici), 36.304 a Bologna (+239, di cui 95 sintomatici), 5.826 casi a Imola (+39 di cui 30 sintomatici), 9.863 a Ferrara (+110, di cui 32 sintomatici), 13.882 a Ravenna (+156, di cui 111 sintomatici), 6.493 a Forlì (+51, di cui 39 sintomatici), 7.108 a Cesena (+122, di cui 91 sintomatici) e 16.192 a Rimini (+118, di cui 69 sintomatici).
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Vaccino, nuovo sito della Regione con l’aggiornamento in tempo reale
BOLOGNA (ITALPRESS) – Aggiornati in tempo reale on-line. D’ora in avanti, è possibile verificare il numero di vaccini anti-Covid fatti in Emilia-Romagna sul portale della Regione, in home page e nella sezione ‘Salutè, all’indirizzo https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.
Praticamente minuto per minuto, sono disponibili i vaccini fatti a livello regionale, suddivisi per genere e classi d’età, oltre a quelli fatti giornalmente, considerato che le aziende sanitarie, da Piacenza a Rimini, proseguono con le somministrazioni fino a sera. “Un elemento di trasparenza per monitorare l’andamento della vaccinazioni che, anche oggi, registra un incremento significativo”, sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. Il nuovo portale verrà implementato con ulteriori dati e approfondimenti nei prossimi giorni.
Questa prima fase di vaccinazioni riguarda medici, infermieri e tutti coloro che lavorano nella sanità regionale, e gli operatori e degenti della CRA, le residenze per anziani: in totale oltre 180mila persone. Dopo la prima somministrazione, seguirà la seconda di richiamo, nell’arco dei 18-23 giorni successivi. A partire da marzo, l’allargamento della campagna ad altre categorie a rischio e al resto della popolazione.
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Oltre 2.6 mln per transizione online servizi comuni in Emilia Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Niente più file alle poste per pagare le multe o agli sportelli degli uffici per richiedere una autorizzazione edilizia: in Emilia-Romagna entro la fine del 2021 sarà possibile effettuare online tutti i pagamenti alle pubbliche amministrazioni, e per accedere a ogni servizio digitale di un Comune sarà sufficiente utilizzare l’App IO attraverso l’identità digitale SpID che è già fornita gratuitamente a tutti gli emiliano-romagnoli da Lepida, la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale e della banda larga. Un ulteriore passo in avanti rispetto a una situazione, quella attuale, che vede comunque quasi il 70% delle amministrazioni regionali essere già passata ai pagamenti digitali, con oltre 800mila operazioni eseguite su PayER nel 2020 (+32% sul 2019) per un totale di circa 60 milioni di euro (+34%).
Ora, a segnare l’ulteriore avvicinamento al passaggio totale ai servizi online nei Comuni è l’accordo siglato poche settimane fa tra la Regione e il Dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, che vale più di 2,6 milioni di euro: esattamente 2.161.700 euro di risorse nazionali, a cui la Regione aggiunge quasi 550.000 euro di fondi propri sul 2021 attraverso Lepida.
Un’intesa che da una parte permette ai Comuni di completare il passaggio alla piattaforma PagoPA per i pagamenti dei cittadini verso le pubbliche amministrazioni, dall’altra promuove e accelera l’utilizzo dell’app IO come unico punto di accesso ai servizi digitali.
“La digitalizzazione dei servizi degli Enti locali- affermano Paola Salomoni, assessore all’Agenda digitale, e Paolo Calvano, assessore al Bilancio – è un atto di civiltà non più rimandabile: per la comodità e la sicurezza dei cittadini, prima di tutto, che devono essere messi in condizione di evitare il più possibile file e attese negli uffici pubblici. Ma è anche una scelta che riguarda la sostenibilità – perchè dematerializzando si riduce l’uso di carta e si limitano gli spostamenti – e che ci aiuta nel nostro percorso contro lo spopolamento delle montagne e di altre aree periferiche, dove spesso il dover adempiere agli obblighi della burocrazia si rivela un disagio maggiore che in città. L’impegno del Governo, che ringraziamo, è significativo e stringente- prosegue l’assessore- perchè fissa delle scadenze ben precise che ci impegniamo a rispettare anche grazie al prezioso aiuto tecnico di Lepida, che già fornisce la SpID gratis a tutti in Emilia-Romagna”. “Siamo fiduciosi- concludono Salomoni e Calvano- che nessuno sarà lasciato indietro in questa transizione digitale: a partire dal progetto Pane&internet, da anni in Emilia-Romagna investiamo sull’alfabetizzazione digitale di tutte le fasce di età della popolazione, concentrandoci proprio sugli anziani e su chi in generale ha meno dimestichezza con la tecnologia, e con gli ultimi investimenti che porteranno EmiliaRomagnaWifi in tutti i comuni della regione non abbiamo paura di nessun digital divide”.
Nasce così un vero progetto di sistema, che punta entro alla fine del 2021 alla piena digitalizzazione di tutti gli Enti locali da Piacenza a Rimini: da questo accordo con il Governo ne deriverà infatti uno da sottoscrivere nell’ambito della Community Network Emilia-Romagna e che vedrà coinvolti, sempre con il supporto di Lepida, tutti i Comuni e le Unioni di Comuni del territorio, fissando gli obiettivi di transizione digitale da raggiungere entro i primi mesi del 2021 o per la fine dell’anno.
(ITALPRESS).









