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Emilia Romagna

Scuola, Bonaccini “Ok a riapertura ma condivido preoccupazioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo favorevoli alla riapertura delle scuole il 7 gennaio perchè gli studenti delle superiori stanno pagando un prezzo altissimo. Condivido, però, le preoccupazioni dei miei colleghi e mi sono fatto carico di tener conto della maggioranza delle regioni che chiedeva di partire con il 50% delle presenze. Questo è stato l’accordo che abbiamo trovato con il Governo: ora credo che sarebbe giusto essere riconvocati e che insieme prendessimo una decisione in maniera laica. Se c’è preoccupazione che questo possa comportare un rischio, alla luce dei numeri che ci sono, se ne discute”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e Governatore dell’Emilia-Romagna, in merito alla riapertura delle scuole a partire dal prossimo 7 gennaio, al Tg3. “Noi saremo pronti, abbiamo 500 mezzi in più rispetto a prima che circoleranno per le strade e con i prefetti si era pensato anche di differenziare gli orari. Vaccini? Oggi abbiamo vaccinato 2400 persone e altri 1000 li faremo domani. Dal 4 gennaio, poi, questa quota salirà a 50mila a settimana, ma per quanto riguarda le fasce delle regioni vanno rivisti i parametri” ha concluso Bonaccini.
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Coronavirus, In E.Romagna 2.035 nuovi positivi e 38 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, si sono registrati 176.170 casi di positività, 2.035 in più rispetto a ieri, su un totale di 5.281 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 38,5%. Va però ricordato che il dato relativo alla proporzione tamponi fatti/nuovi positivi non è significativo nei giorni festivi, nei quali si fanno molti meno tamponi rispetto a tutti gli altri. Nei festivi, infatti, i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l’esito positivo è spesso atteso. Non lo si può quindi prendere come dato relativo a una tendenza generale: si tratta infatti di un campione ristretto, molto specifico e legato soprattutto a casi nei quali fare il tampone è strettamente indispensabile. Sempre da ieri, sono stati effettuati anche 7.724 tamponi rapidi.
Purtroppo, si registrano 38 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.846.
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Lavoro, un milione di incentivi per assumere persone con disabilità

BOLOGNA (ITALPRESS) – Incentivi per le assunzioni anche a tempo parziale di persone con disabilità: la Giunta regionale dell’Rmilia Romagna ha definito criteri e modalità per la concessione ai datori di lavoro e stanziato 1 milione di euro. I contributi, del Fondo Regionale per le persone con disabilità, sono stati trasferiti all’Agenzia Regionale per il Lavoro, che entro gennaio emanerà una procedura per le richieste di incentivo, integrativo e non sostitutivo di quanto già erogato dall’Inps.
“Attraverso la concessione ai datori di lavoro di incentivi per l’assunzione dei disabili, la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene il pieno diritto al lavoro per le categorie più deboli- dice l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla-. In questo modo vogliamo dare una completa e migliore attuazione al collocamento mirato affinchè venga assicurato non solo il diritto all’occupazione, ma anche all’integrazione, all’inclusione sociale e alla realizzazione personale delle donne e uomini con disabilità”.
L’incentivo sarà riconosciuto per le assunzioni, anche a tempo parziale, e sarà graduato in base alle caratteristiche del lavoratore assunto e del datore di lavoro. Per i disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%, il contributo sarà erogato per assunzioni a tempo determinato di almeno 12 mesi, mentre per le persone con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, l’incentivo sarà corrisposto per assunzioni a tempo determinato di almeno 6 mesi. Il contributo è concesso per tutta la durata del contratto, comunque per non più di dodici mesi, ed è pari al 60% del costo salariale lordo per i datori di lavoro non soggetti agli obblighi di assunzione per legge e per quelli obbligati che assumono oltre la quota d’obbligo. E’ al 40% del costo salariale lordo, invece, per i datori di lavoro soggetti agli obblighi di assunzione di legge.
In caso di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato su approvazione dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, a integrare l’incentivo precedentemente concesso per l’assunzione a tempo determinato fino alla copertura massima del 100% del costo salariale lordo.
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Bper Banca punta su rinnovabili e inaugura nuovo parco fotovoltaico

MODENA (ITALPRESS) – Inaugurato presso il Centro Servizi di Bper Banca in via Aristotele, un Parco Fotovoltaico che con 2.312 pannelli e 855 kW di potenza – pari a due terzi del consumo giornaliero del Centro Servizi – è tra i più grandi costruiti in regione e triplicherà la capacità dell’Istituto di produrre energia rinnovabile, con immediati impatti positivi sulla riduzione delle emissioni e sulla qualità dell’aria.
Si tratta di un pergolato modulare sotto il quale i dipendenti della Banca potranno parcheggiare le proprie auto (690 posti complessivi, di cui 302 coperti) e produrrà, in base alle stime di progetto, oltre un milione di chilowattora l’anno, con una riduzione annua delle emissioni pari a 321 tonnellate di CO2.
Il progetto fa parte del Piano Energetico dell’Istituto, il cui obiettivo è una riduzione dei consumi energetici del 10% nell’arco del triennio 2019-2021. Il nuovo impianto è al secondo posto per potenza installata in provincia di Modena. Quanto a dimensioni del pergolato fotovoltaico, è primo in provincia e terzo a livello regionale. “La realizzazione di questo progetto ci inorgoglisce e dimostra ancora una volta, in modo concreto, come perseguire interessi di sostenibilità con un’ottica di medio-lungo termine sia non solo ragionevole, ma anche utile dal punto di vista economico”, ha sottolineato l’Ad di Bper Banca Alessandro Vandelli. “La tutela dell’ambiente e la lotta al climate change – ha aggiunto – comportano nuovi rischi ma anche nuove opportunità per costruire valore condiviso. Bper Banca vuole essere sempre più un partner per i propri stakeholder. Ciò significa riaffermare la vicinanza ai territori attraverso prodotti e servizi che permettano da un lato una maggiore sostenibilità e inclusione sociale, e dall’altro un aiuto concreto alle aziende e alle famiglie perchè affrontino e gestiscano la transizione energetica cogliendo ogni opportunità di innovazione. Si tratta di percorsi che abbiamo avviato da tempo e che riteniamo imprescindibili per un’efficace strategia d’impresa”. Il Parco Fotovoltaico di via Aristotele non è l’unica struttura di questa tipologia che il Gruppo ha realizzato in questi anni. A Modena, Campogalliano, Vignola, Carpi, Pianoro (Bologna) e Bra (Cuneo) sono già attivi altri nove impianti. Nel 2019 il Gruppo ha prodotto, grazie ad essi, 542.177 chilowattora di energia rinnovabile, il 5% in più dell’anno precedente. Nel 2020, inoltre, è stato attivato un altro impianto a Campogalliano, che insieme con quello di via Aristotele ha consentito di triplicare la potenza complessiva installata dal Gruppo (1.658 kWp).
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Bologna, Cardinale Zuppi positivo al Covid

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il cardinale Matteo Zuppi è risultato positivo al Covid-19 e ora è in isolamento domiciliare. Lo rende noto l’Arcidiocesi di Bologna. L’esito è giunto oggi, lunedì 28 dicembre, dopo che l’Arcivescovo di Bologna si è sottoposto al tampone domenica 27 in via Boldrini, al Centro Ausl, subito dopo aver saputo di alcuni casi positivi fra gli ospiti della Casa del Clero, dove risiede. Il cardinale è asintomatico ed è in buone condizioni e dovrà rimanere in isolamento per il tempo stabilito dai protocolli sanitari. “Condivido – dichiara l’Arcivescovo – la sofferenza e la situazione di alcuni e le difficoltà di tutti. Ho constatato come le autorità sanitarie continuino a svolgere quotidianamente il loro servizio per la cura delle persone e colgo l’occasione per raccomandare a tutti prudenza per la propria e l’altrui salute. Viviamo con fiducia anche questa prova, il Signore è vicino e ci sostiene sempre. Vi chiedo di pregare per gli ammalati, per il personale sanitario e per tutte le persone che ogni giorno soffrono a causa del covid e delle sue conseguenze”.
L’Arcivescovo, che continua a guidare la Diocesi con telefonate ed email ai collaboratori, comunicazioni via social e incontri sulle nuove piattaforme online, non potrà presenziare agli impegni già in agenda tra i quali il “Te Deum” in San Petronio giovedì 31 dicembre e la Messa in San Pietro l’1 gennaio, mentre potrà continuare gli appuntamenti online. Subito dopo aver appreso che nella Casa del Clero erano stati riscontrati casi di positività, il cardinale Zuppi si è messo in auto quarantena volontaria e ha sospeso precauzionalmente le celebrazioni e gli appuntamenti, compreso quello di domenica 27 nella chiesa della Sacra Famiglia dove avrebbe dovuto celebrare la messa, per la quale ha comunque inviato la sua omelia. “I vicari generali dell’Arcidiocesi, mons. Stefano Ottani e mons. Giovanni Silvagni, – si legge nella nota – oltre ad esprimere la vicinanza di tutta la Diocesi hanno chiesto di pregare per l’Arcivescovo, per i sacerdoti colpiti dal covid e per tutti gli ammalati. Le parrocchie e le chiese, dove sono state regolarmente celebrate le messe in questo periodo natalizio, continuano ad essere luoghi sicuri per la partecipazione dei fedeli alle liturgie, che avvengono nel rispetto dei protocolli e di tutte le norme di sicurezza anticovid”.
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Vaccino, in Emilia-Romagna partenza simultanea da Piacenza a Rimini

BOLOGNA (ITALPRESS) – Con una partenza simultanea da Piacenza a Rimini, alle ore 14 di oggi, sono state fatte le prime vaccinazioni in Emilia-Romagna contro il Covid-19, che proseguiranno fino alla serata di oggi.
“Dopo tanta attesa, questo giorno è finalmente arrivato. Un giorno storico, nel quale davvero possiamo iniziare e vedere la luce in fondo al tunnel”, affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini.
Come prevede la macchina organizzativa messa a punto da Regione e Aziende sanitarie, ad essere vaccinati nel corso di questa prima giornata saranno circa mille donne e uomini da mesi in prima linea nella lotta al virus: 975 fra medici, infermieri e operatori delle strutture sanitarie e socioassistenziali, a partire da coloro che dovranno poi vaccinare i colleghi.
Questa fase della campagna, infatti, anche in Emilia-Romagna è riservata – come stabiliscono le disposizioni ministeriali – proprio a chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e nelle strutture per anziani e disabili (84.600 persone), per un totale di circa 180mila professionisti che verranno vaccinati nelle prossime settimane. Compresi i degenti nelle Cra.
Alle 14, a ‘scoprire il bracciò per la prima dose di vaccino (Pfizer-BioNtech), a cui ne seguirà una seconda a distanza di 18-23 giorni c’erano sei donne e cinque uomini, vaccinati nei punti individuati in ogni provincia dalle aziende sanitarie: Andrea Vercelli, medico dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Obi dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza; Maria Chiara Parisini, pediatria a Langhirano, in provincia di Parma; Alessandro Zerbini, responsabile della struttura semplice dipartimentale autoimmunità, allergologia e biotecnologie innovative Azienda Usl Reggio Emilia; Alda Reggiani, infermiera Azienda Usl Modena; Noemi Melloni, medico Usca Azienda Usl Ferrara; Camilla Benedetti, medico Usca Pianura ovest, Azienda Usl di Bologna; Stefano Pasquali, Direttore Unità Operativa Complessa (UOC) denominata Medicina B e responsabile del “Bed Management” del Dipartimento Medico-Oncologico Azienda Usl Imola; Giovanna Giubelli, infermiera Servizi territoriali del Dipartimento di Cure Primarie e Medicina di Comunità Azienda Usl Romagna, sede provinciale Ravenna; Emilia Biguzzi, assistente sanitaria, Azienda Usl Romagna, sede provinciale Forlì-Cesena;
Carlo Biagetti, medico, responsabile del Programma per la gestione del rischio infettivo e del buon uso degli antibiotici dell’Ausl della Romagna, Azienda Usl Romagna, sede provinciale Rimini. Insieme a loro, sempre alle 14, Afro Salsi, geriatra, Coordinatore dell’Assistenza agli anziani dell’ASP Bologna, vaccinato alla CRA ‘Cardinal Giacomo Lercarò di Bologna. In tutta Italia, infatti, l’avvio della campagna vaccinale ha coinvolto una Casa di residenza per anziani in ogni regione. (In allegato, le schede di ciascun primo vaccinato in Emilia-Romagna).
“Dopo tanta attesa, finalmente questo giorno è arrivato- affermano il presidente Bonaccini, presente all’avvio delle vaccinazioni a Modena, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Donini, presente a Bologna-. Un giorno a cui tutto il Paese, e non solo, guarda con speranza e fiducia, nella consapevolezza che ci aspetta un periodo ancora molto duro ma che si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Ed è giusto e doveroso partire dagli operatori sanitari e socio-sanitari, donne e uomini che da mesi, così come fanno tuttora, mettono la loro competenza e professionalità al servizio di ognuno di noi e dell’intera comunità. Con la collaborazione delle Aziende sanitarie – che ringraziamo assieme ai protagonisti di questa giornata, coloro che si sono fatti e si faranno vaccinare – abbiamo allestito una macchina organizzativa complessa, perchè questa è sicuramente la più grande sfida che la nostra sanità si trova ad affrontare dal dopoguerra ad oggi. Oggi iniziamo il percorso che ci deve portare fuori dalla pandemia, nel quale continuare a rispettare tutte le regole di sicurezza, guardando con una maggiore fiducia ai prossimi mesi. Facciamolo tutti, insieme, come Emilia-Romagna e come Paese”.
In Emilia-Romagna le singole Aziende hanno predisposto il luogo esatto, all’interno delle strutture sanitarie presenti sul territorio di competenza, dove oggi vengono somministrate le vaccinazioni. Piacenza ha scelto il Laboratorio analisi dell’ospedale; Parma vaccinerà presso l’Ospedale Maggiore; Reggio Emilia nei locali dell’ex ospedale Spallanzani; a Modena la somministrazione avverrà presso l’aera di riabilitazione dell’ospedale di Baggiovara.
A Bologna le vaccinazioni verranno somministrate presso l’Autostazione e alla Casa di Residenza Cardinal Giacomo Lercaro mentre a Imola il Vaccine Day si svolgerà nel Medical Centre dell’Autodromo, inaugurato a fine ottobre scorso; a Ferrara il luogo identificato è l’Ospedale Sant’Anna di Cona mentre per la Romagna i centri individuati sono il Pala De Andrè a Ravenna, il Quartiere Fieristico di Rimini e Cesena Fiera.
Non esiste un team tipo di vaccinatori oggi in servizio, come ci sarà invece nella campagna vaccinale vera e propria, ma tutte le Aziende hanno precedentemente individuato, inviando i nominativi al ministero della Salute, i medici e gli infermieri che stanno vaccinando.
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Emilia Romagna, approvato bilancio 2021, oltre 9 mld a sanità pubblica

BOLOGNA (ITALPRESS) – Via libera al Bilancio di previsione 2021 e triennale al 2023 della Regione Emilia-Romagna, proposto dalla Giunta e approvato nella serata di ieri dall’Assemblea legislativa regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi e 484 milioni di euro, di cui oltre 9 miliardi per la sanità regionale, 600 milioni in più rispetto al 2020. Scelte possibili grazie a conti in ordine, -56 milioni di euro l’indebitamento il prossimo anno, lasciando invariate le tasse regionali per il sesto anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso le misure varate (dall’esenzione ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli al taglio Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani, dai mezzi del trasporto pubblico locali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni all’abbattimento delle rette dei Nidi). E il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica fissati a livello nazionale, pur in periodo Covid, producendo un saldo positivo di oltre 71 milioni di euro.
“Vogliamo aiutare chi ha bisogno adesso, dando risposte concrete a cittadini, famiglie, imprese, e, nello stesso tempo creare basi solide per ripartire il prima possibile e nel modo migliore che si possa fare – ha affermato il presidente Stefano Bonaccini nel suo intervento in Aula al termine del dibattito generale -. Ancora di più adesso è necessario guardare anche al domani, nel momento in cui occorre continuare a gestire la crisi sanitaria e scongiurare a ogni costo una terza ondata del contagio, perchè la pandemia c’è ancora e dobbiamo fermarla, insieme. Sapendo che fra pochi giorni partirà la campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia e in tutta Europa: un momento storico, per il quale l’Emilia-Romagna è pronta”.
“Qui partiamo da conti in ordine, da un bilancio sano, come ci viene riconosciuto ogni anno dalla Corte dei conti. Questo ci permette decisioni che difficilmente si vedono altrove, come l’abolizione dei superticket sanitari, misura poi diventata nazionale, l’estensione di bus e treni regionali gratis agli studenti fino a 19 anni a partire dal prossimo anno scolastico, il taglio delle rette degli asili nidi, con l’obiettivo entro la legislatura di azzerarle, o tenere ferme le tasse regionali per il sesto anno consecutivo – ha sottolineato Bonaccini -. Un bilancio a cui si affianca una visione chiara: quella di costruire un presente e un futuro diversi, condivisa con tutti i territori, le istituzioni, le rappresentanze economiche e sociali del nostro territorio che hanno sottoscritto con noi il Patto per il Lavoro e per il Clima, unico in Italia. Un Patto per fare dell’Emilia-Romagna la regione della piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Con pilastri definiti: sanità pubblica, con ancora più medicina del territorio, nuova e buona occupazione, svolta ecologica, Big data e transizione digitale, scuola, messa in sicurezza del territorio”.
“Conoscenza, lavoro, welfare e ambiente: su questo investiremo, confrontandoci con tutti, in maniera aperta e trasparente. Anche per questo voglio ringraziare tutti i Gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione, per il dibattito in Aula. Per le modalità e i toni che ho ascoltato da tutti, pur da posizioni diverse, nel merito dei temi affrontati, per le proposte avanzate. Un patrimonio – ha concluso Bonaccini – che è di questa Assemblea legislativa, credo il modo migliore per affrontare i mesi che abbiamo davanti”.
Il provvedimento si inserisce nel contesto più ampio del piano di investimenti per quasi 14 miliardi di euro al 2022, presentato già prima dell’estate, per una ricostruzione partecipata e condivisa da territori e parti sociali, grazie a fondi pubblici (europei, statali, regionali) ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati, per opere cantierabili e progetti in corso di definizione con le comunità locali.
Una manovra cresciuta rispetto a quella licenziata dalla Giunta poche settimane fa: si sono infatti aggiunte risorse vincolate per 148 milioni di euro nel triennio (99,69 milioni per il 2021, 30,50 per il 2022 e 17,97 per il 2023). Risorse dello Stato attribuite soprattutto all’ambito sociale, con un significativo aumento (+27,50 milioni) per le politiche sociali, interventi per la disabilità, sul fondo regionale per la non autosufficienza (+6,91 milioni) e per i Caregiver familiare. Ma si sommano anche risorse per il sostegno all’agricoltura e per il trasporto pubblico locale.
“Confermate le risorse senza precedenti per il sistema sanitario e ospedaliero dell’Emilia-Romagna”, sottolinea la Regione: oltre 9 miliardi di euro nel 2021, 600 milioni in più rispetto a quest’anno, con investimenti già programmati per più di 340 milioni nel biennio. E la rete socio-assistenziale dedicata agli anziani e alle persone con disabilità potrà contare su un Fondo regionale per la non autosufficienza fra i più alti nel Paese, che sale così a 464 milioni di euro.
Aiuti agli esercizi (bar, ristoranti, ecc.) e agli operatori (taxisti, Ncc, ma anche piscine, palestre, cultura) che hanno dovuto sospendere o limitare le proprie attività in seguito alle ordinanze anti-Covid (31,8 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai ristori nazionali); la conferma dell’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli (8,5 milioni); aiuto ai nuclei in difficoltà col pagamento dell’affitto (11 milioni); servizi educativi 0-6 anni, con i fondi ai Comuni per la riduzione o l’azzeramento delle rette dei Nidi (31,6 milioni); estensione agli studenti fino a 19 anni della possibilità di viaggiare gratis su bus e treni regionali, già oggi possibile per gli under 14 (44 milioni); borse di studio e benefici garantiti a tutti gli studenti aventi diritto (28 milioni); ‘Bike to work’, percorsi casa-lavoro in bici (1 milione); contributi a fondo perduto alle giovani coppie per l’acquisto o ristrutturazione di case nei Comuni montani (altri 10 milioni di euro che si aggiungono a quelli stanziati nel 2020 per la prima volta); conferma del taglio dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nelle aree montane (24 milioni). Ancora: 215 milioni per attività produttive, formazione e politiche attive per il lavoro, 45 milioni per l’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna e 10 milioni di euro per sostenere il percorso verso un unico sistema fieristico regionale, fondamentale per il tessuto economico emiliano-romagnolo.
Ma anche forti investimenti, per dare fondamenta solide alla ripartenza post-covid: quasi 1 miliardo e mezzo di euro di risorse regionali disponibili nel triennio, la gran parte, l’82%, senza ricorrere ad alcun indebitamento (di questi, oltre 630 milioni già per il 2021). Fra gli interventi previsti tra 2021 e 2023, edilizia sanitaria (150 milioni di euro), Big data e innovazione digitale (24 milioni per il Tecnopolo di Bologna), l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali (60 milioni), il fondo investimenti per gli enti locali emiliano-romagnoli (80 milioni), il Programma straordinario di investimenti per i territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid, i territori montani e le aree interne (40 milioni).
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Granarolo, Anpal approva il piano “Un passo avanti”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Granarolo annuncia che l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (Anpal) ha approvato, nell’ambito del Fondo Nuove Competenze, il progetto “Un passo avanti”.
Alla luce della recente accelerazione generata dalla trasformazione digitale, Granarolo ha deciso di potenziare la propria proposta formativa verso impiegati e addetti alla produzione per diffondere al proprio interno nuove competenze. L’obiettivo è anche di puntare a una transizione resiliente che consenta di approcciare in modo trasformativo il business, sempre maggiormente orientato verso la sostenibilità nelle sue tre declinazioni (economica, ambientale e sociale) che non possono prescindere dall’innovazione.
Il progetto vede coinvolti complessivamente 482 lavoratori di cui 282 nell’area Corporate per un monte ore pari a 8.274 ore e 200 nell’area Manufacturing per un monte ore pari a 12.178 ore. I primi corsi sono partiti il 18 dicembre.
“Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo in un anno difficile come quello che si sta per chiudere grazie all’intervento dell’innovativo Fondo Nuove Competenze che investe sul capitale umano delle imprese italiane”, ha commentato Riccardo Piaggi, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Granarolo. “Il processo di approvazione molto veloce da parte delle istituzioni ci ha consentito di anticipare i bisogni delle nostre persone e dare loro modo di sviluppare competenze oggi importanti per poter essere sul mercato. I nuovi mondi del lavoro che stiamo costruendo, anche in virtù di consolidati modelli di relazioni industriali, ci stanno consentendo di ragionare meglio in ottica di sostenibilità e welfare. Molto cambierà nei mesi a venire, mettendo sempre più al centro le persone”.
Il Fondo Nuove Competenze, creato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e gestito da Anpal, ha coinvolto 46 mila lavoratori per un totale di 4 milioni e 166 mila ore di formazione. Sull’intero territorio nazionale le istanze approvate sono state 19.
Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati che stipulino accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro dei propri lavoratori, per mutate esigenze organizzative e produttive o per favorire percorsi di ricollocazione. La rimodulazione dell’orario di lavoro deve essere finalizzata ad appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. Il Fondo remunera il costo del personale relativo alle ore di frequenza dei percorsi formativi stabiliti dagli accordi collettivi.
(ITALPRESS).