BOLOGNA (ITALPRESS) – I dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio e diffusi oggi da Arpae, segnano nuovamente il superamento per 3 giorni consecutivi dei limiti delle polveri PM10 in molte zone della regione compresa quella di Bologna. I valori medi hanno registrato il superamento dei 50 µg/m3 fissati per legge come limite massimo, con picchi superiori ai 100 µg/m3 nella giornata del 28 novembre. Pertanto, come previsto dagli accordi regionali, da domani martedì 1 dicembre a giovedì 3 compreso, a Bologna, Imola e nei comuni dell’agglomerato, entreranno in vigore le misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento.
Queste le misure emergenziali, in vigore da domani, che si aggiungono alle limitazioni alla circolazione già previste dal lunedì al venerdì: divieto di circolazione per i diesel euro 4; divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle; abbassamento del riscaldamento fino a un max di 19° nelle case e 17° in attività produttive e artigianali; divieto di combustione all’aperto; divieto di sosta con motori accesi; divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili. Le limitazioni riguardano i Comuni dell’agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
Sono previste deroghe a tutela di particolari necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro. In tutti i Comuni (esclusi quelli montani) è invece sempre valido – da ottobre a marzo – lo stop agli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico inferiori a 3 stelle (compresi anche i caminetti a legna aperti).
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Sforati i limiti delle Pm10, stop ai diesel euro 4 a Bologna
Emilia Romagna, 2.172 nuovi contagiati e 71 decessi per Covid
BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 119.184 casi di positività, 2.172 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.241 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Si registrano 71 nuovi decessi, alcuni relativi ai giorni scorsi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 12,6%. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 413 casi, poi quella di Modena con 364, seguono Reggio Emilia (305), Ravenna (184), Parma (181), Piacenza (166), Rimini (162). Poi Imola (143), Cesena (103), la provincia di Ferrara con 92 casi e Forlì (59). Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.241 tamponi, per un totale di 2.096.063. A questi si aggiungono anche 1.871 test sierologici. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 245 (-5 rispetto a ieri), invariato rispetto a ieri il numero dei ricoverati negli altri reparti Covid: 2.673. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (-3), 15 a Parma (+ 1), 34 a Reggio Emilia (invariato), 59 a Modena (-4), 57 a Bologna (+2 rispetto a ieri), 5 a Imola (invariato), 18 a Ferrara (-1),16 a Ravenna (+ 1), 4 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (-2).
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Strage Bologna, Regione parte civile nel nuovo processo sui mandanti
BOLOGNA (ITALPRESS) – La Regione Emilia-Romagna ha deciso formalmente di intervenire nel nuovo processo penale – che coinvolge quattro imputati – sui mandanti della strage alla stazione di Bologna, costituendosi parte civile. “La decisione di costituirsi parte civile- afferma la vicepresidente, Elly Schlein, presente oggi in Aula, in rappresentanza della Regione e a fianco dell’Associazione dei familiari e del Comune di Bologna- era stata presa da tempo dalla Regione e dal presidente Bonaccini e adesso viene avanzata nel rispetto delle procedure previste”.
“Il processo – aggiunge Schlein- dovrà ricostruire le responsabilità ai massimi livelli, cercando di individuare i mandanti e finanziatori di una delle pagine più buie del nostro Paese. E’ un dovere, in rappresentanza della comunità regionale, essere al fianco dell’associazione dei familiari delle vittime della strage la cui tenacia e determinazione fa sì che oggi si apra un processo che speriamo porti alla piena verità che chiediamo e aspettiamo da quarant’anni”.
“Tanti ne sono passati – ricorda la vicepresidente- da quel terribile 2 agosto, che resta impresso nella coscienza del Paese come un evento tragico e come una ferita sempre aperta, per le tante vite spezzate e per le sofferenze delle famiglie. Questo nuovo capitolo, grazie al lavoro attento e meticoloso svolto nelle indagini dalla Procura generale, riaccende le speranze di ottenere una completa verità. Fino ad allora- conclude Schlein- come Regione proseguiremo nel nostro impegno, a fianco dell’Associazione dei familiari delle vittime e delle altre Istituzioni, sempre sostenute da una larga partecipazione della comunità bolognese e regionale”.
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Bologna, arrivano nuovi libri alle biblioteche del Comune
BOLOGNA (ITALPRESS) – Le biblioteche del Comune di Bologna – le 16 Biblioteche dell’Istituzione Biblioteche Bologna comprese le due collegate – la Biblioteca Italiana delle Donne e la Biblioteca dell’Istituto Parri, le 6 biblioteche dell’Istituzione Bologna Musei, le 3 biblioteche afferenti all’Area Educazione, Istruzione e nuove generazioni – e la Biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca di Bologna, hanno partecipato all’avviso pubblico emesso dalla Direzione Generale biblioteche e diritto d’autore del MiBACT, a seguito del decreto ministeriale del 4 giugno scorso che destinava una quota di 30 milioni di euro del ‘Fondo emergenze imprese e istituzioni culturalì come ‘Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno all’editoria librarià.
Grazie a questa azione il Ministero ha assegnato alla città di Bologna circa 300.000 euro di cui 130.000 all’Istituzione Biblioteche di Bologna, 10.000 euro a Biblioteca Italiana delle Donne e altrettanti alla Biblioteca dell’Istituto Parri, 42.150 euro alle biblioteche dell’Istituzione Bologna Musei, 15.000 alle biblioteche afferenti all’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni e 10.000 alla biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca. A queste risorse si aggiungono quelle assegnate alle altre biblioteche della città che hanno partecipato all’avviso, come la biblioteca della Fondazione Gramsci, la biblioteca del CNR – Area Ricerca di Bologna, la biblioteca Giuseppe Dossetti della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, la biblioteca dell’Accademia Filarmonica di Bologna, la biblioteca del Conservatorio G.B. Martini, la biblioteca del Liceo Artistico Francesco Arcangeli, la biblioteca Gabriella Guidi dell’Istituto comprensivo n. 13, la biblioteca sportiva del Centro Studi CONI – Emilia Romagna, la biblioteca della Fondazione Federico Zeri e la biblioteca dell’Istituto Minguzzi – Bologna Città Metropolitana.
Gli acquisti, che sono stati fatti tra settembre e ottobre, sono stati indirizzati, dalle diverse biblioteche del Comune di Bologna, principalmente verso librerie di medie e piccole dimensioni e librerie specializzate, così da incentivare la ripresa di queste importanti attività del territorio ma anche verso le librerie delle catene commerciali e della grande distribuzione, anche loro in difficoltà in questo periodo di crisi dovuta alla pandemia.
Questa operazione ha portato numerosi vantaggi e creato una circolarità virtuosa di sostegno complessivo della filiera del libro: dalle case editrici, alle librerie, alle biblioteche, fino alle e agli utenti, grandi e piccoli, che potranno avere a disposizione sempre più libri per letture, ricerche, studio.
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Coronavirus, per l’Emilia Romagna in arrivo 170mila dosi di vaccino
BOLOGNA (ITALPRESS) – Saranno circa 170mila, in Emilia-Romagna, gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali ad essere vaccinati contro il Covid-19. La fornitura che il ministero della Salute ha previsto per il territorio regionale – sulla base della stima di quantitativo necessario indicata da viale Aldo Moro – sarà dunque utilizzata per le categorie più esposte e più fragili, come ha stabilito lo stesso ministero: in particolare 90mila operatori sanitari e 80mila ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (come, ad esempio, Centri residenziali/semiresidenziali e Centri diurni per anziani e disabili, Case famiglia), tra le realtà più duramente colpite dall’epidemia.
Già definiti e trasmessi al ministero, come annunciato, i centri di stoccaggio del vaccino su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini – individuati venerdì scorso d’intesa tra assessorato alle Politiche per la salute e Aziende sanitarie e ospedaliere – e anche le strutture sanitarie che somministreranno le prime dosi, il cui arrivo è previsto nei prossimi mesi. “Ci siamo mossi in tempi rapidi- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- per dare risposta al ministero sia sul fabbisogno di dosi stimato in Emilia-Romagna per la prima fascia di popolazione da vaccinare, sia sull’individuazione dei luoghi idonei alla conservazione e allo stoccaggio del vaccino. Quando a livello nazionale inizierà la distribuzione, saremo pronti a procedere con le vaccinazioni. Per quanto riguarda- aggiunge Donini- ulteriori dosi e coperture per una fascia più ampia di cittadini, sarà naturalmente il ministero a decidere e la nostra Regione si farà trovare pronta”.
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Bologna, sgominata banda che falsificava carte bancomat
BOLOGNA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia Bologna Centro e della Stazione Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, alla truffa, al possesso e alla fabbricazione di documenti di identificazione falsi, nonchè misure patrimoniali, come conseguenza dei reati di riciclaggio e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento. L’organizzazione criminale era riuscita a portare a segno 90 episodi criminali per un valore totale di circa 400.000 euro, in diverse regioni d’Italia: Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Campania e Lazio. Nella trappola dei malviventi erano finiti anche il parroco di un comune del bolognese e un musicista di un noto gruppo musicale italiano.
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In Emilia Romagna 2.501 nuovi contagi e 55 decessi, trend in flessione
BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 110.571 casi di positività, 2.501 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.602 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Si registrano 55 nuovi decessi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 12,7%, rispetto al 20,3% di ieri. Per la prima volta da fine settembre, il dato sui contagi rilevati ogni cinque giorni mostra una flessione, con 11.998 nuovi casi dal 17 al 21 novembre rispetto ai 12.783 dal 12 al 16 novembre. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.602 tamponi, per un totale di 2.021.756. A questi si aggiungono anche 2.756 test sierologici. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 243 (-5 rispetto a ieri), 2.723 quelli in altri reparti Covid (-15).
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Sanità, Emilia Romagna prima Regione in Italia per i livelli essenziali di assistenza
BOLOGNA (ITALPRESS) – Emilia-Romagna confermata prima Regione in Italia nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, cioè le prestazioni offerte ai cittadini gratuitamente, o dietro pagamento di un ticket, dal Servizio sanitario nazionale. Il monitoraggio pluriennale 2010-2018 effettuato dalla Fondazione Gimbe assegna nuovamente il primato alla regione, che già l’aveva conquistata nel Report dello scorso anno per le prestazioni erogate nel periodo 2010-2017. Un’analisi che, sostanzialmente, dà conto della capacità delle Regioni di utilizzare le risorse dello Stato per garantire, appunto, i cosiddetti ‘Leà. Se la performance complessiva a livello nazionale per i nove anni analizzati è del 75%, l’Emilia-Romagna, con il 92,8% di adempimento non solo si piazza al primo posto, seguita da Toscana, Piemonte, Veneto, Lombardia e Umbria, ma fa meglio dello scorso anno, quando aveva raggiunto la percentuale del 92,2%.
“Una conferma importante della qualità, solidità ed efficienza del nostro sistema sanitario pubblico e della capacità della nostra Regione di assicurare ai cittadini prestazioni essenziali per la tutela della salute – commentano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – Un servizio sanitario costruito, rafforzato e migliorato nel tempo, che ci consente oggi di dare risposta a un’emergenza di portata storica. Siamo orgogliosi di questo risultato, perchè premia il nostro impegno e quello delle Aziende sanitarie, ma soprattutto rende merito alle straordinarie capacità e competenze delle migliaia di donne e uomini che ogni giorno, con il loro lavoro, rendono il servizio sanitario dell’Emilia-Romagna quello che è, e se possibile sempre migliore”.
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