Emilia Romagna

Internet, al Gtalk di Parma un manifesto a tutela dei minori

PARMA (ITALPRESS) – Questa mattina nel corso del Gtalk organizzato a Parma dalla “Gazzetta di Parma” sui “Diritti nel web, Educazione e tutela di bambini e teenagers per un utilizzo consapevole degli strumenti digitali” è stato presentato e siglato un manifesto degli impegni a tutela dei minori redatto dal professor Ruben Razzante, direttore scientifico dell’evento e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Durante la giornata sono intervenuti più di venti relatori divisi in quattro tavole rotonde, che hanno approfondito il tema da tutti i punti di vista. Nel documento si sottolinea che “la tutela dei minori è un dovere fondamentale di ogni società che si ricollega al rispetto dei diritti umani e alla protezione dei soggetti vulnerabili. Essa si articola in diverse forme e azioni che mirano a garantire il benessere fisico, emotivo e psicologico dei bambini e degli adolescenti”.
Gli aderenti al manifesto si impegnano a promuovere: Educazione e consapevolezza, promuovendo una cultura del rispetto ne inclusione e sostenendo l’educazione digitale dei genitori; Partecipazione attiva dei minori, fornendo le competenze per navigare in modo sicuro e un sostegno emotivo per le situazioni di rischio; Protezione e sicurezza digitale, impegnando risorse per promuovere l’implementazione di soluzioni tecnologiche, come filtri di contenuti e controlli parentali; Collaborazione pubblico-privato, promuovendo una collaborazione tra genitori, educatori, istituzioni, operatori e comunità nazionale, e implementando la sicurezza e la promozione di comportamenti rispettosi; Il ruolo dei media, consapevoli che il rispetto della deontologia giornalistica deve rappresentare il fulcro dell’operato dei media. L’applicazione di questi principi andrà monitorata attraverso un report.

foto: ufficio stampa Gazzetta di Parma

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Il Tour de France regala 50 biciclette ai nidi bolognesi

BOLOGNA (ITALPRESS) – A 30 giorni esatti dal passaggio della Grand Boucle sotto le Due Torri, il Tour de France ha regalato 50 biciclette ai nidi della città di Bologna. Si tratta di balance bike senza pedali, particolarmente adatte all’apprendimento dell’equilibrio e propedeutiche all’insegnamento della bicicletta senza rotelle, che saranno messe a disposizione da educatrici, educatori e insegnanti all’utilizzo di bambine e bambini negli spazi all’aperto. L’iniziativa rientra nel progetto “L’Avenir à Vèlo” (Il Futuro in Bicicletta) che il Tour de France ha sviluppato dal 2018 per promuovere la mobilità in bicicletta e incoraggiare tutti quelli che possono farlo ad integrare la bicicletta nella loro vita quotidiana. Le prime 10 biciclette sono state consegnate questa mattina al Nido Gramsci, alla presenza del Sindaco, della presidente del quartiere Borgo-Reno, della delegata metropolitana alla Mobilità ciclistica, Progetto Bicipolitana e Sicurezza stradale e del delegato ai Grandi Eventi Sportivi e coordinatore della tappa bolognese del Tour.
Oltre al nido Gramsci, le biciclette saranno consegnate nei prossimi giorni ai nidi: Tovaglie, Aquilone, Ada Negri, Primavera, Vestri e Carli.

Foto: ufficio stampa Comune di Bologna

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Hera a RiminiWellness con opere d’arte realizzate con materiali scarto

RIMINI (ITALPRESS) – RiminiWellness, in programma dal 30 maggio al 2 giugno, si arricchisce quest’anno di un evento speciale: la celebrazione dei 30 anni di attività di ASI – Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Per questa occasione, SCART, il progetto di arte sostenibile del Gruppo Hera, avrà l’opportunità di esporre alcune delle sue straordinarie opere all’interno dello spazio espositivo di ASI, al padiglione D4. Le opere sono state realizzate con scarti provenienti da attività sportive: un centinaio tra sculture e ritratti ispirati al mondo dello sport realizzati utilizzando rigorosamente materiali di recupero provenienti da impianti di trattamento e selezione della multiutility, nel nome della Waste Art e della circolarità.
ASI, uno dei principali enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, nonchè Rete Associativa Nazionale e Associazione di Promozione Sociale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha deciso di celebrare il suo importante anniversario con un’esposizione che unisce sport e arte sostenibile. Questo evento rappresenta una vetrina ideale per SCAR, che, con le sue opere realizzate interamente con materiali di recupero, porta avanti il proprio messaggio di sostenibilità e creatività.
Tra le opere che SCART presenterà nello spazio espositivo di ASI, spiccano alcune creazioni uniche, che reinterpretano il mondo dello sport attraverso l’uso di materiali di scarto: dalle statue dello Snowboarder e della Runner al divanetto realizzato con gli sci, fino ai quattro ritratti di icone dello sport italiano. Sono inoltre presenti all’interno dello stand componenti di arredo sempre all’insegna della circolarità: più precisamente quattro divanetti realizzati con cassonetti stradali per la raccolta della carta, fruibili da parte del pubblico in fiera. Le opere d’arte di SCART sono il risultato della collaborazione tra studenti e docenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze e Ravenna e i ragazzi di San Patrignano. Questo team di creativi ha saputo trasformare materiali di scarto in vere e proprie opere d’arte, dimostrando come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo con l’estetica.
Questa collaborazione con ASI rappresenta un importante traguardo per SCART, che continua a promuovere l’arte sostenibile e a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della circolarità dei materiali. Grazie a questa partnership, l’arte sostenibile trova ancora una volta uno spazio di primo piano in quella che è la più importante manifestazione dedicata allo sport e al benessere, dimostrando che la creatività può e deve essere al servizio dell’ambiente.

foto: ufficio stampa Gruppo Hera

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Accordo San Marino – Emilia Romagna per lo sviluppo della space-economy

BOLOGNA (ITALPRESS) – Rafforzare la collaborazione e facilitare lo sviluppo del settore aerospaziale, con particolare riferimento alla space economy e al sistema delle imprese e della ricerca dell’Emilia-Romagna e della Repubblica di San Marino. Agevolare networking tra imprese per promuovere economie di scala e sinergie utili a favorire un ecosistema forte e sviluppato. Questo con forme di coordinamento tra i programmi di sviluppo economico pluriennali di entrambi i territori. Sono i principali obiettivi dell’Accordo quadro in materia di aerospazio tra Repubblica di San Marino e Regione Emilia-Romagna, firmato ieri a Bologna in viale Aldo Moro dal Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio Fabio Righi e dall’Assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.
Per definire le singole attività e il coordinamento è prevista la costituzione di un apposito Tavolo di lavoro permanente, che verrà convocato con frequenza almeno semestrale.
L’Accordo prevede l’avvio di spazi di confronto per proporre idee utili allo sviluppo di normative che possano agevolare le attività del settore, aprendo alla partecipazione anche degli operatori economici emiliano-romagnoli e sammarinesi. Così da favorire il mutuo coinvolgimento in progetti di ricerca e innovazione, soprattutto in tema di internazionalizzazione e ‘standardizzazionè dei prodotti della filiera dell’aerospazio.
Inoltre, si punta a realizzare azioni di divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche per il settore aerospazio presso gli operatori economici e della ricerca della filiera.
L’Accordo si colloca all’interno del quadro normativo generale che fa riferimento alla ‘Convenzione di Amicizia e Buon Vicinatò tra l’Italia e San Marino del 31 marzo 1939 e che la Segreteria di Stato per l’Industria intende trasformare, grazie al lavoro e all’impegno di questi anni, in un accordo di collaborazione strategica.

foto: ufficio stampa San Marino

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Istituita a Ravenna la Italian Byron Society

RAVENNA (ITALPRESS) – Ravenna è ufficialmente la sede della Italian Byron Society, affiliata alla prestigiosa International Association of Byron Societies, che in tutto il mondo promuove la diffusione della cultura byroniana, organizzando conferenze, dibattiti, eventi, mostre, borse di studio ed ogni altra iniziativa utile a far conoscere la vita e le opere del poeta inglese. Ravenna diviene, dunque, capitale italiana di questi studi, e la sede ufficiale sarà ovviamente Palazzo Guiccioli, che ospitò il poeta e vide nascere alcune delle sue opere più importanti tra il 1819 e il 1821, e che sarà sede dal 26 ottobre prossimo anche del Museo Byron. L’atto costitutivo della Italian Byron Society è stato firmato questa mattina ai Chiostri Danteschi, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, alla presenza di Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della stessa Fondazione, che ha acquistato e ristrutturato Palazzo Guiccioli per destinarlo appunto a Museo Byron e del Risorgimento, e del Segretario Generale della Fondazione Giancarlo Bagnariol.
Scopo dell’Italian Byron Society, come recita lo statuto, è quello di “promuovere in Italia la conoscenza e lo studio della figura e dell’opera di George Gordon, Lord Byron, tramite attività utili a realizzare tale scopo; promuovere la traduzione e la pubblicazione in italiano di opere in lingua straniera inspirate alla vita ed agli scritti di George Gordon, Lord Byron e promuovere lo scambio culturale con analoghe Associazioni e Istituzioni straniere nel mondo, con particolare attenzione alle Byron Societies nel mondo”. A presiedere la Italian Byron Society è Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nonchè Presidente e Consigliere di altre importanti istituzioni culturali ravennati. Vicepresidenti sono il professor Diego Saglia, docente ordinario di Letteratura Inglese all’Università di Parma e già Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dello stesso Ateneo, e Gregory Dowling, docente di letteratura Anglo-Americana all’Università Cà Foscari di Venezia. Presidente Onorario dell’Italian Byron Society è Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e promotore fin dall’inizio del Museo Byron e delle iniziative ad esso collegate a Ravenna, assieme ad Alfieri ed all’allora Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Lanfranco Gualtieri.
Tra i soci fondatori della Italian Byron Society figurano Donatino Domini e Claudia Giuliani, già direttori della Biblioteca Classense e componenti del Comitato Scientifico di istituzione del Museo Byron e Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Flaminia e docente universitario.
“Eleggere Ravenna a sede della Italian Byron Society non rappresenta soltanto un’importante promozione istituzionale e culturale – spiega il Presidente Alfieri -, che aggiunge: significa fare della nostra città la sede permanente di laboratori, conferenze, convegni, eventi e dibattiti per approfondire con continuità momenti ed aspetti della vita e delle opere di Byron”. La decisione di fondare una Italian Byron Society risale al 2018, in occasione del convegno annuale dell’International Association of Byron Societies, che si tenne proprio a Ravenna. In quell’evento, a cui parteciparono studiosi e appassionati del poeta da tutto il mondo, la decisione fu praticamente unanime.
Mentre cresce l’attesa per l’inaugurazione dell’unico Museo in Italia dedicato a George Gordon, Lord Byron, questo importante riconoscimento alla Città di Ravenna conferma la straordinaria intuizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna di investire su un progetto di respiro così alto, nonchè il ruolo preminente di Ravenna non solo come seconda patria del poeta inglese, che qui visse la sua parentesi letteraria e civile probabilmente più appassionante, ma anche come punto di riferimento ineludibile per la cultura internazionale. “Quello tra Ravenna e Byron fu un connubio speciale, all’insegna del ‘fatal dono della bellezzà italiana, a cui oggi la Byron Society e la sua neonata Sede Italiana assicurano nuova visibilità in un contesto culturale, letterario e turistico di risonanza mondiale”.

foto: ufficio stampa La Cassa di Ravenna

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Dimore Storiche, 20 aperture straordinarie in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Castelli, rocche, ville, parchi e giardini aperti gratuitamente ai visitatori. Succede domenica 26 maggio 2024 in occasione della XIV Giornata Nazionale delle Dimore Storiche. In Emilia-Romagna saranno 20 le realtà private che apriranno al pubblico per un appuntamento che rappresenta un meraviglioso tuffo nella storia, nell’arte e nella cultura dei nostri territori.
“La Giornata Nazionale rappresenta un momento di festa privilegiato per fare conoscere a tutti i cittadini le nostre splendide Dimore Storiche, mettendo in evidenza il ruolo che ricoprono per le comunità di riferimento, sia sotto il profilo culturale che economico e sociale” commenta Beatrice Fontaine, presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “Oltre ad essere il più vasto museo diffuso in Italia, come testimoniato dalle oltre 8.200 strutture private abitualmente aperte al pubblico, le Dimore Storiche delineano una delle più estese industrie culturali del Paese in quanto generano economia e valore sociale in tantissime filiere come quella del turismo, dell’artigianato e del restauro. La loro distribuzione capillare nei capoluoghi di provincia ma soprattutto al di fuori delle grandi città può fungere da stimolo per una rinnovata vitalità dei piccoli centri, garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali”.
I dati, infatti, non mentono: il 28% delle Dimore Storiche si trova in Comuni sotto i 5.000 abitanti – che costituiscono il 70% dei Comuni italiani -, mentre oltre la metà (54%) è situata nei centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree periurbane o al di fuori delle città.
“Quest’anno le Dimore Storiche aperte al pubblico per la Giornata Nazionale saranno presenti in quasi tutte le province della regione, e in molti casi ad essere interessati sono proprio piccoli comuni o borghi dove la presenza delle Dimore diventa un’occasione di traino per il turismo esperienziale sempre più in crescita in Emilia-Romagna” commenta Beatrice Fontaine. “Tutto questo ha ricadute importanti sulla ristorazione e sulle attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Il ruolo delle Dimore Storiche è quindi sempre più importante nell’economia locale dei singoli territori”.
La Giornata Nazionale delle Dimore Storiche, giunta quest’anno alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura. Media partner dell’evento sono TGR e RAI Pubblica Utilità.
E’ necessario prenotare la propria visita per recarsi alla dimora prescelta. Visita il sito https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/giornatanazionale2024/ per maggiori informazioni.

– Foto: ufficio stampa Dimore storiche –
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Studenti statunitensi a Parma per conoscere il sistema educativo delle scuole d’infanzia

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PARMA (ITALPRESS) – Questa mattina Caterina Bonetti, Assessora ai Servizi Educativi e Transizione Digitale, ha accolto nella sala del Consiglio comunale una delegazione di studentesse e studenti dell’Università di Clemson (South Carolina – Stati Uniti d’America), accompagnati dalle professoresse Celeste Compton Bates, Jacquelynn Malloy, Valery Kay Oonk e Jill Chandler Shelnut. I ragazzi e le ragazze statunitensi sono in Italia per un soggiorno studio per approfondire, in modo particolare, il sistema educativo delle Scuole comunali d’Infanzia di Parma e di Reggio Emilia. Prima di arrivare in Municipio, il gruppo ha visitato le Scuole d’Infanzia Soleluna, Aquilone e Giardino Magico.

-Foto: ufficio stampa Comune Parma

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Iia, accolta richiesta Regione E.Romagna per verifica altre offerte

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Governo concede altre tre settimane di tempo per decidere sul futuro di Industria Italiana Autobus (IIA). Accogliendo la richiesta della Regione Emilia-Romagna per verificare la disponibilità di altri soggetti, anche internazionali, interessati all’acquisto in vista della cessione delle quote pubbliche di Leonardo e Invitalia.
Questo perchè il potenziale acquirente di Industria Italiana Autobus (IIA) secondo la Regione Emilia-Romagna non ha esperienza nel settore e non dà prospettive industriali: il Gruppo individuato non ha oggi le caratteristiche e la forza industriale per gestire un progetto di rilancio, sviluppo e salvaguardia della occupazione di un driver strategico per il trasporto in chiave green.
Giudizio che ricalca quello espresso dalle organizzazioni sindacali, con le quali la Regione Emilia-Romagna condivide anche le preoccupazioni per il futuro del gruppo IIA, che oltre allo stabilimento bolognese, l’ex BredaMenarinibus, comprende quello di Flumeri in provincia di Avellino. Condivisa con i sindacati anche la richiesta di una presenza nell’assetto societario molto più forte da parte di Invitalia, per accompagnare qualsiasi soluzione industriale.
La posizione della Regione Emilia-Romagna è stata espressa oggi durante il tavolo di crisi convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per affrontare la vicenda di Industria Italiana Autobus e il relativo processo di cessione della società.
All’incontro erano presenti i rappresentanti dei sindacati, delle Regioni Emilia-Romagna (Presidenza e Assessorato allo sviluppo economico e Lavoro) e Campania, Invitalia, Leonardo e Seri Industrial, che ha presentato un’offerta per l’acquisizione di IIA. Sullo sfondo il fatto che l’ultima casa produttrice di autobus in Italia potrebbe passare al gruppo Seri della famiglia Civitillo, con Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa) che resterà con una quota di minoranza, mentre Leonardo esce dal capitale.

– Foto: agenzia Fotogramma –
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