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Coronavirus, Bonaccini dopo accertamenti Ospedale Modena torna a casa

“Confermo che il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, da ieri sera al Policlinico di Modena per accertamenti (nell’ambito del monitoraggio a cui è sottoposto), sta per essere dimesso per tornare a casa”. Lo scrive il sottosegretario Davide Baruffi, “I parametri sono tutti positivi e le condizioni restano invariate, per cui proseguirà terapia e monitoraggio per la polmonite che gli è stata diagnosticata dalla propria abitazione. Anche dall’ospedale è rimasto costantemente in contatto con noi (figuriamoci se molla la presa) e ringrazia tutti per i messaggi di affetto e vicinanza che continuano ad arrivare” conclude Baruffi.
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Bonaccini firma ordinanza, misure più restrittive in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Mascherina indossata sempre, fin dal momento in cui si esce di casa. Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l’aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole le sole eccezioni previste, e rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore). Sempre, invece, nei negozi e in qualsia esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Sono alcune delle misure previste nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, valida in Emilia-Romagna da sabato 14 novembre e fino al 3 dicembre. “Abbiamo davanti un obiettivo che deve essere di tutti: frenare il contagio e invertire la curva della pandemia – ha spiegato Bonaccini – E’ la priorità”. L’ordinanza contiene provvedimenti ulteriormente restrittivi, che si aggiungono a quelli nazionali già in vigore sulla base dell’ultimo Dpcm del Governo e previsti per le aree in fascia gialla. Tra le altre disposizioni, niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche (perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza pubblica e privata sull’applicazione delle regole di distanziamento e sicurezza). E ancora: la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti “regolarmente collocati” (va ricordato che dalle 18 alle 5 di mattina l’attività è sospesa in base all’attuale Dpcm del Governo). La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene “fortemente raccomandata”. L’attività sportiva e motoria dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche, e comunque non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare, rimanendo sempre distanziati. Infine, nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato. Al di là dell’attività di formazione già normata dal Dpcm, tutte le restanti dovranno essere svolte a distanza (corsi di lingua, di teatro, fotografia, ecc.). L’ordinanza viene presa in accordo con i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, d’intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza. Per limitare ulteriormente situazioni a rischio, gli spostamenti e, soprattutto, gli assembramenti e la concentrazione di persone che si sono visti anche lo scorso fine settimana.
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Bologna, in via Carracci accese le luminarie di Cesare Cremonini

BOLOGNA (ITALPRESS) – “…E’ certo che è proprio strana la vita…” Queste le parole della canzone di Cremonini “Nessuno vuole essere Robin” che oggi Illumia ha deciso di restituire alla città. Da questa sera, infatti, su via Carracci risplende una delle luminarie di Cremonini, esposte davanti alla sede dell’azienda bolognese Illumia, player indipendente nella vendita di energia elettrica e gas. Illumia ha raccolto l’appello del cantante bolognese che in una recente intervista aveva dichiarato: “Le luminarie di Via D’Azeglio a Bologna sono diventate un simbolo di aggregazione e condivisione per la città. E’ stato per me motivo di grande gioia illuminare Bologna nei giorni più sereni del Natale”. L’azienda energetica Illumia ha raccolto l’invito del cantante bolognese, partecipando all’asta benefica a sostegno del Policlinico e di tutto il personale degli ospedali di Bologna in prima linea per l’emergenza Coronavirus. Sarà così restituita alla città una delle luminarie più amate dai bolognesi, rendendola un’installazione permanente, a fianco alla quale sarà presente una targa che spiega l’ispirazione che è stata ed è questa frase in un periodo così particolare:
“Quando abbiamo deciso di partecipare all’asta volevamo rispondere alla chiamata della città, dando un aiuto concreto al personale sanitario e al Policlinico di Bologna in questi mesi così difficili. L’idea di restituire la luminaria alla città è venuta solo dopo ma ci è sembrato un gesto di speranza e condivisione naturale”, ha dichiarato Marco Bernardi, Presidente di Illumia. Da parte sua, Cremonini ha ringraziato l’azienda per l’iniziativa con un post su Instagram. “Forse è vero che la musica non ha cambiato il mondo, ma cambiare il mondo senza musica è impossibile – ha scritto Cremonini – Grazie Illumia per questa installazione che sarò inaugurata per questo Natale 2020. Le luminarie di via D’Azeglio di Robin hanno superato e di tanto i miei desideri. Grazie alla generosità di privati e aziende di tutta Italia che acquistandole spontaneamente hanno dato un concreto aiuto agli ospedali, agli infermieri e ai medici di Bologna. Abbiamo realizzato una cosa davvero speciale che mi riempie il cuore”.
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Emilia Romagna, per il mare del Delta del Po arriva la tutela ambientale

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un’ampia area marina al largo delle coste ferraresi e ravennati, di fronte al Delta del fiume Po, a misura di tartarughe e delfini. Nasce il nuovo Sito di Importanza Comunitaria “Adriatico settentrionale – Emilia-Romagna”: oltre 31 mila ettari la superficie tutelata, per garantire un habitat migliore alle specie animali e alle eccellenze naturalistiche che caratterizzano questo tratto di mare. Istituito dalla Regione Emilia-Romagna, il nuovo sito confina con quello di 22.600 ettari, voluto recentemente dalla Regione Veneto. Una collaborazione che permetterà di accrescere ulteriormente il livello di protezione nell’Adriatico settentrionale. “Con la creazione del nuovo Sito, l’Emilia-Romagna conferma la propria attenzione all’ambiente e fa un ulteriore passo verso la salvaguardia dell’ecosistema marino oggi sempre più minacciato”, sottolinea l’assessora alla Programmazione territoriale e aree protette Barbara Lori.
Tra le misure previste il divieto allo svolgimento di sport acquatici come windsurf, kitesurf, sci nautico, moto d’acqua. Per quanto riguarda la pesca, è vietato l’uso dei palangari e delle lenze ad amo singolo e plurimo, sia per i pescatori professionisti che per i pescatori dilettantistico – sportivi. In programma anche la promozione delle attività di ricerca scientifica, di monitoraggio a terra e in mare, oltre al sostegno economico e la promozione della pesca sostenibile. L’obiettivo è consolidare il rapporto con i pescatori più sensibili ai temi della conservazione della biodiversità che si è già manifestato in questi anni sia con l’azione diretta di soccorso delle tartarughe ferite o in difficoltà che vengono regolarmente consegnate ai Centri di primo soccorso, sia con altre iniziative collaterali come quelle del recupero della plastica presente in mare. Tra le iniziative previste anche quelle sul fronte della formazione e sensibilizzazione – ad esempio nei confronti dei diportisti – per una fruizione del mare sempre più responsabile.
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Bonaccini “Valutiamo nuove misure contro assembramenti”

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna, confermata ieri come zona gialla, potrebbero arrivare provvedimenti per evitare gli assembramenti. Stasera, infatti, il presidente della Regione Stefano Bonaccini incontrerà in videoconferenza i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti di Provincia. E’ lo stesso Bonaccini ad annunciare su Facebook l’incontro. “Stiamo valutando – spiega – di assumere nuove misure per evitare gli assembramenti che si continuano a vedere nelle città e non solo, basti pensare all’ultimo fine settimana”. Per questo, “ho sentito – aggiunge il governatore – anche i presidenti Zaia e Fedriga, le cui Regioni sono in fascia gialla come l’Emilia-Romagna, e il ministro Speranza, per arrivare a ordinanze regionali il più possibile concordate, forse già domani. L’obiettivo di tutti è quello di fermare il contagio e invertire la curva pandemica”.
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Ferrara, inviata al sindaco Fabbri lettera minacce firmate “Brigate Rosse”

FERRARA (ITALPRESS) – “Una lettera con pesanti minacce è arrivata questa mattina alla segreteria del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, indirizzata al primo cittadino. Il testo porta come firma “Le nuove ‘Brigate rossè”, con simbolo in intestazione, e contiene richieste rivolte al governo, minacciando attacchi. Del fatto è stata immediatamente informata la questura, ora in possesso della lettera. Verifiche sono in corso rispetto agli elementi emersi e citati”. Lo rende noto il Comune di Ferrara.
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In Emilia Romagna 2.025 nuovi contagi e 8 morti, positivo 16,2% tamponi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 73.432 casi di positività, 2.025 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.471 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 16,2%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 477 nuovi casi, a seguire Modena (456), poi Reggio Emilia (277), Piacenza (178), Ravenna (173), Parma (144), Rimini (142), il territorio di Forlì (109), l’area di Cesena (55) e il circondario di Imola (13). I tamponi effettuati sono stati 12.471, per un totale di 1.740.948. A questi si aggiungono anche 3.126 test sierologici. Si registrano 8 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (due uomini di 88 e 89 anni e una donna di 87), 2 in quella di Rimini (una donna di 82 anni e un uomo di 84), uno in quella di Parma (un uomo di 73 anni), uno in quella di Bologna (un uomo di 65 anni), uno nella in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 53 anni residente a Cesena). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.824. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 204 (+10 rispetto a ieri), 1.939 quelli in altri reparti Covid (+103).
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Emilia Romagna, si rimette in moto la frana dei Boschi di Valoria

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si è rimessa in movimento la frana dei Boschi di Valoria, nel comune di Frassinoro (Modena). La frana, una delle più grandi dell’Emilia-Romagna, coinvolge l’intero versante che congiunge Poggio Mezzature con il torrente Dolo, e si estende per una lunghezza di oltre 3 chilometri. La Regione, tramite l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, ha disposto un primo intervento urgente, dell’importo di 120mila euro, finalizzato a presidiare il movimento franoso e ad eseguire i primi lavori necessari per la tutela delle abitazioni e del ponte sulla strada comunale fondovalle Dolo. Contestualmente, è stata incaricata una ditta per la lettura di strumenti inclinometrici e piezometrici già installati in prossimità del corpo di frana. “Siamo già all’opera con i nostri tecnici e abbiamo immediatamente stanziato le risorse necessarie per i primi interventi urgenti”, ha detto Irene Priolo, assessore all’Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile”.
“La frana di Valoria è una realtà con cui conviviamo da decine di anni – commenta il sindaco di Frassinoro, Oreste Capelli – Stiamo monitorando insieme alla Protezione civile regionale quanto successo, riteniamo di avere la situazione sotto controllo: pericoli immediati per la popolazione non ce ne sono”. A partire dalla fine del mese di ottobre si sono verificati significativi movimenti del dissesto a partire dalle zone di crinale. Volumi importanti di materiale hanno colmato l’area sotto la nicchia di frana defluendo sul lato sinistro e riempiendo il corpo centrale della frana per circa un chilometro. Il comune di Frassinoro ha già chiuso il tratto di strada forestale, che percorre parte del crinale, mentre tecnici di Inrete provvederanno alla messa in sicurezza della dorsale gas che alimenta Frassinoro e Piandelagotti e che passa poco a monte del corpo franoso stesso. Con la collaborazione del dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stato attivato un primo sistema di controllo dei movimenti del corpo franoso che sarà implementato nei prossimi giorni con un sistema di monitoraggio topografico con distanziometro laser.
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