BOLOGNA (ITALPRESS) – Arrivano gli aiuti per gli agricoltori dell’Emilia-Romagna che hanno visto lo scorso anno i propri raccolti danneggiati dalla cimice asiatica con perdite complessive di oltre 112 milioni di euro. E’ stato firmato dal Mipaf- il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – e ratificato dalla Conferenza Stato Regioni, il decreto che ripartisce, appunto, gli indennizzi 2019 del Fondo nazionale di solidarietà per i danni causati dall’insetto alle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto. Sui 110 milioni di euro complessivi alla nostra regionesono stati assegnati oltre 63 milioni, più del 57% delle perdite dichiarate. Gli interventi compensativi mirano a favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva delle imprese e saranno ripartiti su tre anni: oltre 40 milioni di euro per il 2020, 11 milioni e 500mila sul 2021 e 11 milioni 500mila euro sul 2022. “Una notizia molto positiva di cui ringrazio la ministra all’Agricoltura, Teresa Bellanova che ha dimostrato attenzione per il settore frutticolo della nostra regione colpito dalla cimice – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Questo decreto rappresenta una vera boccata d’ossigeno per i nostri agricoltori, un aiuto importante e concreto al comparto che da tempo aspettava questi indennizzi e che va a sommarsi all’impegno regionale profuso in questi anni per far fronte all’emergenza e al piano di lotta biologica, attivato lo scorso giugno con i lanci delle vespe samurai in circa 300 siti sparsi su tutto il territorio regionale”. “Ora- prosegue l’assessore- il nostro obiettivo è velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse alle nostre imprese: sono già partiti i controlli amministrativi per cominciare ad indennizzare le prime imprese già da dicembre. Abbiamo inoltre chiesto al Governo di anticipare le risorse del 2021 e del 2022. E se non saranno anticipate a livello nazionale- chiude Mammi-, ci impegneremo a farlo noi”.
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Oltre 63 mln per i danni da cimice asiatica in Emilia Romagna
Bologna, bando di concorso di idee dedicato ai giovani da 11 a 25 anni
BOLOGNA (ITALPRESS) – Per partecipare, compilando il form disponibile sul sito www.cosisara.it ci sarà tempo fino alle ore 23.59 di domenica 10 gennaio: è scattato oggi il “concorso di idee” dedicato ai ragazzi e alle ragazze dagli 11 ai 25 anni per costruire insieme un nuovo concetto di città del futuro. “Mai come in questo momento abbiamo bisogno di nuove visioni e- ha detto Rossella Fino, responsabile dell’ufficio Spettacolo del dipartimento Cultura del Comune di Bologna- sarebbe miope non chiederle ai giovani. Si pongono così le basi di un dialogo a lungo termine tra i ragazzi e la nostra città”. Il progetto “Così sarà! La città che vogliamo” promosso dal Comune di Bologna e finanziato con i fondi europei del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro) 2014-2020 ha dunque raggiunto, a circa 12 mesi dalla sua nascita, la fase due.
“Nella prima- ha spiegato il direttore di Emilia-Romagna Teatro Fondazione Claudio Longhi- ci siamo occupati della mappatura della città e dell’individuazione di nuovi orizzonti su cui costruire la società del domani. Ci siamo interrogati sui temi valoriali come la non violenza, le pari opportunità, la sostenibilità, l’innovazione e l’integrazione su cui fondare la comunità del futuro”. Più di 1000 studentesse e studenti, 31 docenti e circa 30 associazioni e istituzioni culturali del territorio sono stati coinvolti in questa serie iniziative teatrali e culturali grazie alla rete cittadina coordinata da ERT Fondazione e composta da AltreVelocità, Cassero LGBTI Center-Gender Bender Festival, Kepler-452,La Baracca-Testoni Ragazzi, Teatro dell’Argine. Dal Bando verranno selezionate 2 idee per ciascuna delle 3 fasce d’età individuate (11-14 anni, 14-19 anni, 19-25 anni) e ad ognuna di queste verranno destinati 2500 euro per la realizzazione del progetto.
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Disagi sulla ferrovia Porrettana in Emilia, Regione pronta a sanzioni
BOLOGNA (ITALPRESS) – Vanno avanti da due mesi ritardi e cancellazioni di convogli sulla linea che collega Porretta Terme a Bologna, toccando molti comuni popolosi dell’hinterland. “Una situazione inaccettabile – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini – Pretendiamo spiegazioni e soprattutto che si metta definitivamente fine ai disguidi insopportabili che stanno gravando sui viaggiatori della Porrettana, una linea ferroviaria per noi fondamentale, sulla quale abbiamo investito molte risorse proprio per dare servizi adeguati agli utenti che ogni giorno la utilizzano per andare sui luoghi di lavoro e studio”. “Stamattina ho convocato Trenitalia-Tper e Rfi perchè pretendo non spiegazioni ma soluzioni immediate ed efficaci – ha spiegato l’assessore – per garantire da subito la ripresa della normalità di circolazione su quella linea”.
“E ovviamente, sia chiaro, applicheremo tutte le sanzioni previste dal contratto di servizio – ha aggiunto Corsini – Non è possibile, infatti, che nonostante l’impegno della Regione sulla Porrettana, con risorse stanziate per l’acquisto di nuovi treni e per la sicurezza, gli utenti si trovino ogni giorno alle prese con ritardi insopportabili se non addirittura con soppressioni di convogli proprio nelle ore di punta”.
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Emilia Romagna, 300 volontari sperimenteranno vaccino per Coronavirus
BOLOGNA (ITALPRESS) – Anche l’Emilia-Romagna parteciperà alla sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca contro il Coronavirus. Lo farà con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, uno dei sette centri italiani scelti per testare il vaccino sviluppato dall’Università inglese in collaborazione con l’azienda biofarmaceutica. Sarà, nello specifico, la Struttura complessa di Malattie Infettive ad occuparsi della sperimentazione, “arruolando” e seguendo 300 pazienti volontari provenienti da tutta la regione. L’annuncio, con la presentazione del programma, è stato dato a Modena. “Ancora una volta viene riconosciuto il valore della sanità pubblica della nostra regione e la qualità professionale di chi ci lavora”, ha commentato l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini. L’auspicio , sottolinea la Regione, è che le prime dosi del vaccino possano essere somministrate quanto prima ai volontari, non appena verrà espletata tutta la parte burocratica necessaria. Sarà necessario infatti “arruolare”, a partire da tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna, 300 persone, che sceglieranno volontariamente di far parte del trial (e cioè della sperimentazione clinica del vaccino). Gli aspiranti volontari potranno candidarsi contattando un apposito numero verde, che verrà comunicato non appena sarà disponibile. Se l’iter procederà come previsto, fase dopo fase, la speranza è che il vaccino possa essere disponibile per la popolazione a partire da aprile 2021. La Struttura complessa di Malattie Infettive porterà avanti lo studio in collaborazione con la Patologia Generale dell’Università di Modena e Reggio, avvalendosi della parte assistenziale infermieristica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
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Acqua e rinnovabili, nuove norme in Emilia Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Energia pulita con l’obiettivo di arrivare al 100% da fonti rinnovabili entro il 2035. Un programma annuale, già a partire dal 2021, di controlli periodici sullo stato di efficienza, conservazione e funzionamento delle dighe. Un piano straordinario di ammodernamento degli impianti per renderli più sostenibili, a partire dalle prossime concessioni che saranno rilasciate, per produrre più energia verde, a parità di risorsa idrica utilizzata, e realizzare interventi di conservazione dei bacini dei corsi d’acqua di pertinenza a tutela dell’ecosistema e della biodiversità. L’Emilia-Romagna vara nuove norme sulle grandi derivazioni. In tutta la regione se ne contano nove, gestite dal Gruppo Enel. Il progetto di legge ha ricevuto il disco verde della Giunta e ora si avvia l’iter della discussione in Commissione e Assemblea Legislativa.
“Si tratta di un ulteriore passo avanti verso la transizione ecologica dell’Emilia-Romagna, la crescente sostenibilità delle dighe con finalità idroelettrica e la sicurezza delle operazioni di gestione- afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. Nella nostra regione tutte le concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico hanno scadenza il 1^ aprile 2029”. “Le nuove norme regionali rispondono però ad una precisa delega dello Stato, da esercitare per legge entro la fine del 2020- prosegue l’assessore-. Si punta a costruire un percorso organico in vista dei futuri rinnovi delle concessioni, garantendo da subito risorse aggiuntive e maggiore attenzione alla sostenibilità degli impianti”. Tra le novità, è contemplata infatti la modifica del canone annuale dovuto da parte dei concessionari, attualmente fissato in circa 14 euro a kilowatt.
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Emilia Romagna, il lockdown tedesco costa 584 mln di export alimentare
BOLOGNA (ITALPRESS) – Con il lockdown in Germania e la chiusura di bar e ristoranti sono a rischio i 584,7 milioni di export agroalimentare Made in Emilia-Romagna dei primi sei mesi di 2020, con il Paese di Angela Merkel che è quello che nel mondo apprezza di più la cucina italiana, anche per il record in Europa di locali e pizzerie che si richiamano alla tradizione enogastronomica tricolore. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti regionale in occasione dell’inizio del lockdown in Germania dove la chiusura di bar e ristoranti durerà almeno un mese. Una misura destinata ad avere un impatto sulle esportazioni di cibo e vino Made in Italy che perderebbe nel complesso 7,2 miliardi di Euro con il rischio concreto – sottolinea la Coldiretti – di una inversione di tendenza dopo che le spedizioni avevano fatto registrare un aumento del 7% nei primi sette mesi del 2020 nonostante le difficoltà.
A preoccupare – continua la Coldiretti – sono in realtà le misure restrittive annunciate per la ristorazione in tutta Europa dalla Francia dove le nuove chiusura di bar e ristoranti in tutto il Paese sono in vigore dal weekend ma anche in Svizzera, Austria, Grecia e Inghilterra che è il quarto mercato di sbocco dell’italian food nel mondo dopo Germania, Francia e Usa. “Per fronteggiare gli effetti della pandemia sull’export vanno aiutate le imprese a superare questo difficile momento e va preparata la ripresa con un piano straordinario di internazionalizzazione con la creazione di nuovi canali e una massiccia campagna di comunicazione per le produzioni 100% Made in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
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Bonaccini positivo e asintomatico
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, “è risultato positivo al test sul Covid-19 effettuato nella mattinata di oggi, in via precauzionale, in vista di appuntamenti istituzionali in agenda nel pomeriggio e domani”. A comunicarlo è la Regione Emilia Romagna in una nota.
Bonaccini “che non presenta sintomi, come previsto in questi casi si è posto in isolamento domiciliare nella sua abitazione, da dove porterà avanti regolarmente l’attività amministrativa e di governo regionale nei prossimi giorni”.
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In Emilia Romagna 2.046 nuovi contagi, Merola “Bologna pronta per lockdown”
BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 55.841 casi di positività, 2.046 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.943 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,8%. Rilevati anche 19 decessi. Dei nuovi contagiati, sono 963 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 242 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 411 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,4 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 481 nuovi casi, poi Reggio Emilia (367) Modena (322), Piacenza (191), Rimini (178), Parma e Ferrara con 122 nuovi casi di positività ciascuna, e Ravenna (96). Seguono Forlì (75), Cesena (51) e Imola (41). “La stragrande maggioranza dei cittadini”, ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola rispondendo a una domanda specifica a Tgcm24, sono preparati all’idea che nel giro di 24 ore la città potrebbe essere chiusa in un lockdown con misure più forti che nel resto del paese.
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