Emilia Romagna

Consegnato a Leo Turrini il premio Ciliegia d’Oro 2023

VIGNOLA (ITALPRESS) – Consegnato a Leo Turrini il Premio Ciliegia d’Oro 2023. La cerimonia si è svolta sabato 18 maggio presso la Sala dei Contrari del Castello di Vignola, gentilmente concessa gratuitamente in uso dalla Fondazione di Vignola, alla presenza, tra gli altri, del Prefetto di Modena Alessandra Camporota, del presidente del Centro Studi Vignola Massimo Toschi, della sindaca di Vignola Emilia Muratori e del Direttore BPER Banca sede di Vignola Tiziano Tabacchi. Il prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 1981 ed è promosso ogni anno dal Centro Studi Vignola con il sostegno dell’azienda Toschi Vignola e di BPER Banca per rendere omaggio a personalità che si sono particolarmente distinte in campo sociale, culturale, imprenditoriale, sportivo o umanitario. La giuria ha assegnato il Premio Ciliegia d’oro 2023 a Leo Turrini per il suo straordinario contributo nel campo del giornalismo sportivo raccontando con passione e dedizione le eccellenze della sua terra. Da inviato per rinomate testate giornalistiche, ha accompagnato i suoi lettori in un viaggio attraverso i più grandi eventi sportivi, dai Gran Premi di Formula 1 alle Olimpiadi estive e invernali, dai Mondiali di calcio alle gesta sugli sci di campioni come Alberto Tomba. Ha pubblicato numerosi libri dedicati ad iconici personaggi del panorama sportivo, vendendo oltre mezzo milione di copie. Questo premio è un riconoscimento al talento di Leo Turrini, per il suo ruolo di esperto conoscitore nel settore del giornalismo sportivo internazionale, dimostrando sempre uno stretto legame con il territorio modenese.
“Ricevere il premio Ciliegia d’Oro è un onore immenso, che mi tocca profondamente. – ha ringraziato Leo Turrini – Questo riconoscimento è una celebrazione del mio lavoro e della mia passione per il giornalismo sportivo, che mi accompagna da una vita. Vignola e il suo territorio hanno sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, e sapere che questo premio arriva proprio da qui lo rende ancora più significativo. Ringrazio il Centro Studi, Toschi Vignola, il Comune di Vignola e BPER Banca per questo prestigioso riconoscimento. Continuerò a raccontare storie di sport con l’entusiasmo e la dedizione di sempre, sperando di ispirare e unire tutti gli appassionati come me”. “La Ciliegia d’Oro è un simbolo – spiega Massimo Toschi Presidente del Centro Studi di Vignola. Un segno che è anche un sogno. Il segno di chi non dimentica i valori della nostra storia e della nostra tradizione e il sogno che questo tesoro possa essere tramandato nel futuro. Assegnare il Premio Ciliegia d’Oro a Leo Turrini, significa riconoscere il grande valore che i suoi racconti hanno portato al nostro territorio. Perchè la sua passione per lo sport, in particolare per la Ferrari, simboleggia il legame indissolubile con la tradizione e la cultura modenese”.

– Foto: Ufficio stampa fruitecom

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Al via bando per investimenti green delle imprese in Emilia Romagna

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Dagli investimenti per la riqualificazione energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili, associati anche a opere di miglioramento e adeguamento sismico, fino agli interventi per lo sviluppo di impianti e processi di economia circolare e per la transizione ecologica delle imprese.
Sono questi gli obiettivi degli investimenti che le aziende dell’Emilia-Romagna potranno finanziare con il primo bando regionale di emissione di basket bond da 100 milioni di euro grazie alla garanzia messa a disposizione dalla Regione pari a 25 milioni. Il bando è stato presentato oggi nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna.
Con un canale di accesso al credito alternativo al tradizionale canale bancario, viale Aldo Moro punta a sostenere investimenti delle imprese in linea con l’obiettivo e le risorse del Programma regionale Fesr 2021-2027 sui temi di sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza.
Nel dettaglio, l’operazione poggia sul protocollo d’intesa siglato tra la Giunta regionale e Cassa depositi e prestiti (Cdp) che ha avviato un rapporto di collaborazione proprio per promuovere l’emissione di obbligazioni da parte delle piccole e medie imprese della Emilia-Romagna. Inoltre, la garanzia rilasciata dalla Regione consentirà lo sviluppo di un volume di credito complessivo pari a quattro volte il fondo messo a disposizione, per un totale appunto di 100 milioni di euro.
Bper Banca aiuterà le imprese emittenti a strutturare il proprio mini-bond, quale arranger del programma, e, insieme a Cassa depositi e prestiti, agiranno come investitori, sottoscrivendo ciascuna il 50% delle emissioni totali.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Dimore Storiche, 20 aperture straordinarie in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Castelli, rocche, ville, parchi e giardini aperti gratuitamente ai visitatori. Succede domenica 26 maggio 2024 in occasione della XIV Giornata Nazionale delle Dimore Storiche. In Emilia-Romagna saranno 20 le realtà private che apriranno al pubblico per un appuntamento che rappresenta un meraviglioso tuffo nella storia, nell’arte e nella cultura dei nostri territori. “La Giornata Nazionale rappresenta un momento di festa privilegiato per fare conoscere a tutti i cittadini le nostre splendide Dimore Storiche, mettendo in evidenza il ruolo che ricoprono per le comunità di riferimento, sia sotto il profilo culturale che economico e sociale” commenta Beatrice Fontaine, presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “Oltre ad essere il più vasto museo diffuso in Italia, come testimoniato dalle oltre 8.200 strutture private abitualmente aperte al pubblico, le Dimore Storiche delineano una delle più estese industrie culturali del Paese in quanto generano economia e valore sociale in tantissime filiere come quella del turismo, dell’artigianato e del restauro. La loro distribuzione capillare nei capoluoghi di provincia ma soprattutto al di fuori delle grandi città può fungere da stimolo per una rinnovata vitalità dei piccoli centri, garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali”.
I dati, infatti, non mentono: il 28% delle Dimore Storiche si trova in Comuni sotto i 5.000 abitanti – che costituiscono il 70% dei Comuni italiani -, mentre oltre la metà (54%) è situata nei centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree periurbane o al di fuori delle città. “Quest’anno le Dimore Storiche aperte al pubblico per la Giornata Nazionale saranno presenti in quasi tutte le province della regione, e in molti casi ad essere interessati sono proprio piccoli comuni o borghi dove la presenza delle Dimore diventa un’occasione di traino per il turismo esperienziale sempre più in crescita in Emilia-Romagna” commenta Beatrice Fontaine. “Tutto questo ha ricadute importanti sulla ristorazione e sulle attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Il ruolo delle Dimore Storiche è quindi sempre più importante nell’economia locale dei singoli territori”. La Giornata Nazionale delle Dimore Storiche, giunta quest’anno alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura. Media partner dell’evento sono TGR e RAI Pubblica Utilità.

foto: ufficio stampa Giornata delle Dimore Storiche

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Emilia Romagna, nasce la rete cardiologica pediatrica

BOLOGNA (ITALPRESS) – Una rete per facilitare la presa in carico, la diagnosi e la cura dei pazienti cardiopatici in età pediatrica. Nasce in Emilia-Romagna la Rete cardiologica pediatrica, che ha avuto il via libera dalla Giunta regionale nell’ultima seduta. Il modello clinico-organizzativo, messo a punto per garantire la presa in carico e la gestione multiprofessionale integrata, nasce dal lavoro di rete svolto in questi anni dai professionisti della sanità emiliano-romagnola. Ora, dunque, si mette a sistema un modello che facilita l’accesso alle cure attraverso percorsi di cura e assistenza dedicati con personale formato ad hoc. In Emilia-Romagna si stima che, ogni anno, su 30mila nascite siano presenti 250-300 nuovi casi di cardiopatia congenita, di questi il 10-20% circa può richiedere una presa in carico diagnostico e/o terapeutica sin dall’epoca neonatale. Inoltre, le cardiopatie congenite presentano una grande variabilità clinica, da patologie minori fino a quadri malformativi molto complessi, il cui percorso terapeutico è caratterizzato da molteplici procedure cardiochirurgiche o interventistiche. La gestione di questi pazienti è spesso complessa e richiede competenze e risorse concentrate in centri di riferimento ad alta specializzazione; allo stesso tempo vanno loro assicurate prestazioni a minore intensità e complessità di cura mediante rapido accesso a sedi più prossime al domicilio.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Banca Finint, 10 mln a Pinsami per nuova linea produttiva in E.Romagna

CONEGLIANO (ITALPRESS) – Sostenere i piani di investimento e sviluppo di un’azienda di eccellenza dell’alimentare Made in Italy: con questo obiettivo Banca Finint ha strutturato per Pinsami, società leader europea nella produzione di pinse di alta qualità, un finanziamento per complessivi 10 milioni di euro.
L’operazione è stata sottoscritta da un pool di finanziatori formato da BCC Banca Iccrea, Tenax Capital ed Emil Banca.
Il finanziamento si inserisce nel percorso di crescita intrapreso da Pinsami, controllata dal fondo di investimento tedesco Deutsche Invest Capital Solutions (“DICS”). Il piano, orientato alla crescita dei volumi di vendita sia in Italia che all’estero e all’inserimento di nuovi prodotti si avvarrà ora dell’installazione di una nuova linea produttiva nello stabilimento di Reggio Emilia, puntando su innovazione, sostenibilità e progresso tecnologico per competere in un settore in costante evoluzione come quello alimentare.
Nel dettaglio, l’operazione strutturata da Banca Finint consentirà di sostenere il piano di investimenti dell’azienda reggiana attraverso l’installazione di una terza linea dedicata che consentirà, oltre all’incremento della capacità produttiva, la realizzazione di ulteriori varianti del prodotto in grado di soddisfare anche la domanda estera. La commercializzazione dei prodotti viene gestita attraverso la GDO ed e-commerce in Italia, in Europa, Middle East e Americas. “L’operazione conclusa grazie alla collaborazione con Banca Finint ci consente di rendere più efficienti i processi e incrementare considerevolmente il numero di occupati, diventando un attore ancora più importante nel territorio nel quale operiamo. Siamo orgogliosi di poter offrire prospettive di lavoro ad un numero sempre crescente di giovani residenti nella nostra provincia” ha sottolineato Mauro Dalle Vacche, CEO e sales manager di Pinsami. “Questo finanziamento ci permette di proseguire il percorso di crescita molto ambizioso che ci siamo preposti per Pinsami, che vuole continuare a rafforzare la sua posizione di premium category leader nella produzione di basi pinsa in Italia e all’estero. Grazie alla nuova linea produttiva, confidiamo di poter più che raddoppiare il fatturato nei prossimi due anni” ha dichiarato Rudi Facchini, direttore investimenti e responsabile per l’Italia di DICS.
“L’articolata operazione che ha visto protagonista un’interessante ed innovativa realtà nel settore Food&Beverage rafforza il posizionamento di Banca Finint tra i player di riferimento nella strutturazione di operazioni di finanziamento a sostegno del tessuto imprenditoriale italiano. La collaborazione sinergica tra le istituzioni finanziarie coinvolte è stata fondamentale per portare a termine con successo questa operazione, confermando la solidità e la capacità di Banca Finint nel facilitare progetti di crescita strategica per le aziende” ha detto Simone Brugnera, Head of Minibond e Direct Lending di Banca Finint. Fondata nel 2015 a Reggio Emilia, Pinsami è specializzata esclusivamente nella produzione di basi pinsa premium per il Retail e l’Ho.Re.Ca. I prodotti di Pinsami sono ormai noti per l’alto livello di qualità, le tre diverse conservazioni (temperatura ambiente, frigorifero e congelata) e l’alta digeribilità. 200 mastri pinsaioli lavorano a mano oltre 100.000 pinse ogni giorno nei due stabilimenti di Reggio Emilia. Nel 2023 la Società ha raggiunto 24m€ di ricavi, con il settore export cresciuto del +125%. Dal 2021 Pinsami è controllata dal fondo di private equity tedesco Deutsche Invest Capital Solution. Banca Finint ha svolto il ruolo di sole arranger dell’operazione con un team composto da Simone Brugnera (Head of Minibond e Direct Lending), Marco Santi (Senior Banker) e Marco Giaretta (Associate). Lo studio legale Simmons&Simmons ha svolto il ruolo di deal counsel mentre lo studio legale LMCR ha assistito Pinsami per gli aspetti legali legati al financing.

foto: ufficio stampa Banca Finint

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Parma, sequestrato sito internet per intermediazione abusiva di Bitcoin

PARMA (ITALPRESS) – La Procura di Parma ha disposto un avviso di conclusione di indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia a carco di un soggetto residente nella provincia di Parma, ipotizzando a suo carico il reato di abusivismo finanziario, in relazione alla compravendita di criptovalute, in particolare bitcoin. Nel corso delle indagini, avviate nell’anno 2021, i finanzieri del Gruppo Parma hanno anche dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo – disposto dal GIP del Tribunale di Parma a richiesta della Procura – del sito internet adoperato per lo svolgimento dell’attività di intermediazione finanziaria. Secondo l’ipotesi investigativa, l’indagato avrebbe promosso, attraverso un proprio sito web, la compravendita di criptovalute presso potenziali investitori i quali, al fine di acquistare le valute virtuali desiderate, ricaricavano -in contanti, presso uffici postali o esercizi convenzionati- molteplici carte prepagate nella disponibilità diretta o indiretta del medesimo indagato. La disponibilità di numerose carte ricaricabili, intestate a persone legate da rapporti di conoscenza con l’indagato, avrebbe permesso di aggirare il limite massimo annuo di accredito su una singola carta ricaricabile pari a centomila euro. Una volta ricevute le somme di denaro dagli investitori e dopo aver trattenuto una commissione, variabile tra il 5% ed il 10%, l’indagato avrebbe acquistato i bitcoin presso piattaforme autorizzate di trading on line per renderli disponibili successivamente sui wallets (portafogli digitali) degli investitori. A fronte di tale intermediazione, non sarebbe stato istituito alcun sistema di controllo antiriciclaggio e, pertanto, sarebbero stati omessi gli adempimenti obbligatori consistenti nell’identificazione e nella cosiddetta adeguata verifica della clientela, nell’assunzione di informazioni sulle operazioni finanziarie eseguite e sulla provenienza delle somme investite, nonchè nella segnalazione alla Banca d’Italia delle operazioni sospette di riciclaggio. L’assenza di qualsiasi presidio antiriciclaggio ha trovato obiettivo riscontro nell’individuazione di soggetti deceduti tra le persone fisiche cui venivano attribuite le ricariche in favore dell’intermediario e, dunque, gli investimenti. La completa inosservanza delle disposizioni antiriciclaggio sopra citate avrebbe potuto consentire a terzi investitori di impiegare risorse finanziarie in criptovalute rimanendo nel totale anonimato, circostanza ideale per chi desidera investire i proventi da attività delittuose. I complessivi accertamenti, condotti anche mediante investigazioni bancarie, hanno consentito di ricostruire, per il periodo dal 2017 al febbraio 2021, acquisti di criptovalute per conto di oltre 1600 investitori dislocati su tutto il territorio nazionale per circa € 1.900.000,00 nonchè di quantificare in € 140.000,00 le commissioni percepite dall’indagato per l’illecita intermediazione, somma in relazione alla quale sono stati anche omessi i prescritti obblighi tributari. All’esito delle attività di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno anche approfondito gli aspetti sanzionatori amministrativi, in materia antiriciclaggio e fiscale. Sotto il primo profilo, sono state contestate sanzioni amministrative per violazione della normativa antiriciclaggio a 18 esercizi convenzionati abilitati alla ricarica di carte prepagate ubicati nelle province di Napoli, Milano, Roma e Cosenza, per mancata identificazione dei clienti che avevano effettuato le ricariche in contante, nonchè all’indagato principale per aver omesso tutti gli obblighi antiriciclaggio relativi ad operazioni per € 1.900.000 circa. Nell’ambito fiscale, invece, sono stati constatati nei confronti di 4 persone fisiche ricavi non dichiarati all’erario per € 170.000, derivanti in parte dall’attività di intermediazione contestata.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Guardia di Finanza

Corrado Caruso nuovo presidente della Consulta di Garanzia statutaria

BOLOGNA (ITALPRESS) – Corrado Caruso, professore associato di Diritto Costituzionale all’Università di Bologna, è il nuovo presidente della Consulta di Garanzia statutaria della Regione Emilia-Romagna. Corrado Caruso è stato eletto all’unanimità dei quattro componenti della Consulta presenti al momento della votazione, mentre era assente il quinto componente, l’avvocato Tommaso Bonetti. Caruso succede a Chiara Bologna, che, eletta presidente della Consulta nel 2021, è stata presidente per gli scorsi 30 mesi come previsto dalla legge regionale che regola il funzionamento della Consulta. Composta da cinque componenti (tre eletti dall’Assemblea legislativa e due dal Consiglio delle Autonomie locali), la Consulta di garanzia statutaria è un organo autonomo e indipendente della Regione con sede in Assemblea legislativa. Fra i suoi compiti principali ci sono quelli di adottare provvedimenti ed esprimere pareri in materia di iniziativa popolare e di referendum nonchè di esprimere pareri di conformità delle leggi e dei regolamenti regionali allo Statuto della Regione.

Foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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Stroncato traffico di sostanze dopanti, 11 misure cautelari

ROMA (ITALPRESS) – I militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura di Rimini, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali: 3 custodie cautelari in carcere e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente (in larga parte nandrolone, importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica e autoriciclaggio. Tra gli indagati figurano professionisti del mondo del fitness, in particolare del body building, e della nutrizione, gestori di palestre e di esercizi commerciali specializzati nell’integrazione alimentare.
L’attività investigativa ha avuto il suo avvio nel giugno del 2021 quando, su segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, era stata individuata una spedizione contenente ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti ed ha visto la collaborazione, durante il suo svolgimento, anche del Corpo della Gendarmeria di San Marino.
L’operazione, nel suo complesso, ha consentito di disarticolare un’organizzazione strutturata, con base a San Marino, dedita al traffico di sostanze dopanti su tutto il territorio nazionale e con estese articolazioni internazionali per l’approvvigionamento dei principi attivi.
Le materie prime – principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile – provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini da parte di un ristretto gruppo di fornitori, per la produzione di mix di prodotti dopanti, particolarmente dannose per la salute.
Una volta realizzato, il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino di San Marino, per poi essere spedito, perlopiù attraverso ignari corrieri, a venditori locali distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le sostanze prodotte nel laboratorio clandestino, venivano spesso trasportate al magazzino di stoccaggio, abilmente occultate all’interno di ruote di scorta.
Nel corso dell’indagine, sono stati infatti individuati e posti sotto sequestro il magazzino e il laboratorio clandestino al cui interno sono stati rinvenuti, tra l’altro, complessivamente 26 flaconi della cosiddetta “droga dello stupro”, 1200 fiale di nandrolone, 20 chili di efedrina (precursore della metamfetamina), 400 chili di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, oltre a 700 mila compresse già confezionate e pronte per la vendita.
Le spedizioni raggiungevano così una fitta clientela, fidelizzata negli anni, principalmente rappresentata da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani incautamente desiderosi di migliorare il proprio fisico. Gli ordinativi delle sostanze si realizzavano attraverso comunicazioni criptate su whatsapp e telegram o mediante piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile registrarsi e scegliere il prodotto vietato.
Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati oltre 50 Carabinieri appartenenti ai Nas e ai reparti dell’Arma territorialmente competenti ed è stato presente personale di Europol per l’ulteriore sviluppo dei profili transnazionali dell’indagine.
– foto Agenzia Fotogramma –
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