BOLOGNA (ITALPRESS) – Trasporto pubblico gratuito per i giovani fino a 14 anni di età in Emilia Romagna. La novità, che prenderà il via da settembre, sarà poi estesa dall’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 anche ai ragazzi della fascia di età 14-19 anni. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, durante il question time in Assemblea legislativa. “L’avvio immediato – aggiunge Corsini – rappresenta un primo, importante passo avanti nell’aiuto delle famiglie e nell’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici. E in un anno arriveremo a coprire anche la fascia d’età 14-19 anni, rispettando un impegno che abbiamo inserito nel programma di mandato della Giunta 2020-2025”. Sulla base dei dati Istat riferiti alla popolazione, la fascia di età 6-19 anni residente in regione è di quasi 570mila unità; i residenti nella fascia di età 6-19 anni che dispongono di un abbonamento per il trasporto pubblico sono oltre 162 mila. Il valore economico per il Trasporto pubblico locale è di oltre 26 milioni di euro all’anno, di cui circa 2,3 mln di euro sono coperti da risorse messe a disposizione dagli enti locali, per ridurre in parte o del tutto il costo dell’abbonamento ad alcune categorie. “La gratuità del trasporto pubblico per studenti da 6 a 19 anni aumenta il numero dei beneficiari in quanto tutti gli studenti delle scuole dell’obbligo (fascia 6-13 anni) beneficeranno di un abbonamento urbano – ha aspiegato Corsini – per cui agli attuali si dovranno aggiungere un numero di abbonamenti urbani pari alla differenza tra i residenti nella fascia di età e il numero di abbonamenti esistenti, come pure nel servizio extraurbano”.
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Mobilità, trasporti gratis in Emilia Romagna per gli under 14
Agricoltura, in Emilia Romagna 550mln fondi per emergenze
BOLOGNA (ITALPRESS) – Aziende agricole, imprese agroindustriali, organizzazioni di produttori, realtà consortili, enti di ricerca, realtà del territorio rurale locale, imprese di supporto all’erogazione degli aiuti. Sono le realtà che hanno beneficiato dei fondi per l’agricoltura stanziati dalla Regione Emilia Romagna a partire dal 16 ottobre scorso. In tutto, più di 550 i milioni di euro che sono stati pagati a sostegno del sistema agroalimentare del territorio. Risorse che la Regione ha destinato agli agricoltori emiliano-romagnoli per reagire alle emergenze sanitarie e climatiche di questi ultimi mesi. “Momenti inediti e davvero duri come quelli che abbiamo affrontato in questi ultimi mesi – afferma Bonaccini – hanno bisogno di risposte adeguate, soprattutto da parte delle istituzioni, che devono essere capaci di interpretare i tempi e saper rispondere in modo appropriato e con rapidità”. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle risorse – tolta la voce dell’ortofrutta perchè si tratta di organizzazioni di produttori con collocazione territoriale non provinciale – la provincia di Piacenza conta 3.743 beneficiari e risorse per 56 milioni di euro; ai quasi 5mila agricoltori di Parma sono andati 53 milioni di euro; circa 48 milioni ai 4mila e 700 beneficiari della provincia di Reggio Emilia; a Modena 51 milioni di euro per 6mila destinatari; quasi 72 milioni per quella di Bologna con circa 7mila beneficiari. E ancora, ai 5mila agricoltori della provincia di Forlì-Cesena sono destinati aiuti per più di 30 milioni di euro; ai 1.800 di Rimini vanno oltre 13milioni; ai 5mila agricoltori del ravennate 43 milioni di euro; quasi 81 milioni è l’aiuto per i 5mila beneficiari della provincia di Ferrara. Su un totale di oltre 42mila beneficiari, il 23,7% sono donne, quasi 10mila imprenditrici del settore che hanno beneficiato di circa 74 milioni di euro, mentre sono 31.970 gli agricoltori, il 76,3%, a cui vanno 477 milioni di euro. Sono poi 3.328mila gli under 40 che hanno ricevuto aiuti per circa 61 milioni, e 751mila gli agricoltori sopra i 40 anni a cui sono andati importi per circa 489 milioni.
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In Emilia Romagna 288 cantieri per riparare danni da maltempo
Partiranno a breve in Emilia Romagna, da Piacenza a Rimini, 288 cantieri per la riparazione dei danni provati dall’ondata di maltempo dello scorso mese di novembre. Con un finanziamento di 47 milioni di euro, saranno realizzate opere idrauliche, risistemazioni di frane, di strade interrotte e danneggiate, rimozione di detriti e materiali di scarto, oltre al completo ripristino delle condizioni di sicurezza per la tratta ferroviaria Budrio-Mezzolara, nel bolognese. Strutture danneggiate da alluvioni di portata storica, piogge, neve e mareggiate per i quali era stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. “Vogliamo che ogni città, paese e località dell’Emilia Romagna, dalla montagna alla pianura alla costa – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini – siano messi al riparo il più possibile dagli eventi atmosferici che, causa anche il cambiamento climatico in atto, sono sempre più imprevedibili e violenti. Per questo abbiamo bisogno non solo di lavorare sulle emergenze, come è doveroso e già facciamo, ma di investire sulla tenuta del territorio in una prospettiva a medio e lungo termine”. Lunedì il Dipartimento nazionale di protezione civile ha dato il via libera al Piano di interventi predisposto per continuare il ripristino e la messa in sicurezza del territorio colpito dal maltempo di novembre, ha reso noto l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo. I finanziamenti alle province emiliano-romagnole sono così ripartiti. Agli interventi in provincia di Bologna sono destinati oltre 17 milioni di euro per 45 interventi; 10 milioni e 170 mila euro andranno alla provincia di Modena per 60 interventi, mentre Reggio Emilia e provincia per realizzare 13 interventi avranno risorse pari a 2 milioni e 780 mila euro. Ai lavori in provincia di Parma vanno finanziamenti per quasi 3 milioni di euro e gli interventi in cantiere sono 37; in provincia di Piacenza andranno 4 milioni e 500 mila euro per 54 interventi. A Ravenna sono assegnati fondi per oltre 1,5 milioni di euro per 13 interventi; Rimini potrà contare su circa 1 milione e 635 mila euro per 14 interventi. Infine, alla provincia di Forlì-Cesena andranno circa 2,4 milioni di euro per 14 interventi e a Ferrara circa 4,2 milioni per altri 38 cantieri.
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Coronavirus, in E.Romagna raccolte donazioni per oltre 68 milioni
BOLOGNA (ITALPRESS) – Oltre 68 milioni di euro. A tanto ammonta il valore delle quasi 50mila (49.829) donazioni – fatte in denaro (57 milioni), ma anche beni e servizi (11 milioni) – che gli emiliano-romagnoli hanno devoluto a favore della campagna “Insieme si può”, promossa dalla Regione, e direttamente alle Aziende sanitarie. Cittadini, famiglie, imprese, enti, associazioni, fondazioni e istituti bancari hanno sostenuto il sistema sanitario regionale nella battaglia al Coronavirus. Una cospicua parte del denaro è servita per allestire posti aggiuntivi di terapia intensiva, ma sono state acquistate anche centinaia di migliaia di attrezzature sanitarie (ventilatori, ecografi, saturimetri) e milioni di dispositivi di protezione individuali. “Non possiamo che essere orgogliosi di questa terra e della sua gente, che ancora una volta, con caparbietà e tenacia, ha saputo lottare e ripartire. E noi che siamo chiamati a rappresentarla dobbiamo fare tutto ciò che serve per esserne all’altezza, in ogni occasione – ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – Lo sapevamo, perchè purtroppo in tante occasioni gli emiliano-romagnoli sono stati costretti a reagire a eventi drammatici: siamo gente tosta di una terra forte, e tutti insieme abbiamo non solo dato prova di un grande senso civico, ma di un grande cuore. Questo è il ‘graziè che i cittadini hanno voluto far arrivare alle donne e agli uomini della sanità e della protezione civile”. Al 15 giugno, il valore complessivo delle 49.829 donazioni è di 68.232.012 euro. Tramite la campagna regionale “Insieme si può” sono state effettuate 11.856 donazioni, per un valore totale di 12.851.636 euro raccolti (di cui 12.007.192 euro in denaro e 844.444 euro in beni e servizi). Alle Aziende sanitarie sono andate 37.973 donazioni, dal valore complessivo di 55.380.376 euro (45.018.136 euro in denaro e 10.362.240 euro in beni e servizi). Sul totale, le donazioni in denaro ammontano a 57.025.329 euro; quelle di beni e i servizi valgono 11.206.683 euro. Il numero più alto di donazioni è stato effettuato da cittadini (44.873); il valore più alto è stato raggiunto dalle imprese (35.032.664,85 euro). Finora sono state utilizzate risorse per 34.999.146euro.
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E.Romagna, Fvg e Veneto insieme per promuovere la riviera Adriatica
BOLOGNA (ITALPRESS) – Uno spot tv da 20 secondi per raccontare 300 km di spiagge tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. E’ il cuore della campagna di promozione messa in campo dalle tre regioni per rilanciare in Germania le località turistiche dell’Alto Adriatico, mete da sempre dei turisti tedeschi. L’iniziativa nasce da un accordo triennale tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna che prevede un investimento annuale di 300 mila euro suddivisi equamente tra le tre regioni. La pianificazione per l’estate 2020 svilupperà invece azioni di comunicazione del valore di oltre 1,8 milioni di euro, con l’obiettivo di veicolare un messaggio ai visitatori tedeschi anche in merito alle norme di sicurezza e prevenzione che garantiranno la tutela dei turisti nelle tre regioni.
Previsti in tutto più di 2 mila passaggi dello spot sulla Web TV di “Wetter.com”, il più noto sito di previsioni meteo tedesco, e 830 passaggi televisivi su canali tv nazionali privati generalisti, per un totale di 115 milioni di contatti complessivi. Dal 6 luglio partiranno altri spot a tema turismo all’aria aperta con immagini di campeggi e strutture (per l’Emilia-Romagna ci saranno quelle di Ferrara, Ravenna e Riviera di Comacchio), mentre sul sito Wetter.com è stata pianificata una campagna online con “traffic driver”, con banner che rimandano a una landing page dedicata all’offerta di vacanza delle tre Regioni e con rimandi ai rispettivi portali turistici. In programma entro l’anno anche un Workshop online per la commercializzazione delle proposte di vacanza delle tre Regioni, che ospiterà secondo l previsioni più di 100 buyer nazionali ed internazionali.
La campagna è stata presentata oggi dai presidenti delle tre Regioni Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Luca Zaia (Veneto) e Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia), in videocollegamento da tre spiagge simbolo della Riviera adriatica. “Ho sempre detto che dall’emergenza sanitaria ne saremmo usciti insieme – ha detto Bonaccini – la stessa unità che serve adesso per la piena ripartenza, andando al di là dei confini geografici e delle differenze politiche. Tutto nella massima sicurezza, perchè resta una priorità osservare rigidamente le misure di distanziamento sociale. Vedo un’occasione storica nei prossimi mesi”, ha proseguito poi parlando dell’importanza di sostenere e promuovere il settore turismo.
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Nuovi posti letto di terapia intensiva negli ospedali in Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Saranno potenziate le terapie intensive degli ospedali della Romagna. Nuovi posti letto arriveranno negli ospedali di Rimini, Cesena, Forlì, Lugo e Ravenna. Lo ha garantito l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna Raffaele Donini, rispondendo a un’interrogazione del consigliere della Lega Massimiliano Pompignoli. “Non abbiamo previsto nuovi posti letto in terapia intensiva solo a Rimini, ma in tutta la Romagna concertando con i sindaci e rispettando le norme nazionali – ha detto Donini – Possiamo affermare che ora, con queste novità, le nostre terapie intensive, da Piacenza a Rimini, hanno il numero ottimale di posti letto”. Nel corso della seduta della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, Pompignoli aveva chiesto conto della decisione regionale di concentrare all’ospedale Infermi di Rimini 34 posti aggiuntivi in terapia intensiva. Pompingoli, che si è detto parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore, ha sottolineto come probabilmente anche l’interrogazione abbia indirizzato le decisioni della Giunta a favore di tutto il territorio romagnolo. Il rappresentante della Lega ha anche chiesto alla presidente della commissione Salute Soncini di audire al più presto il nuovo direttore dell’Ausl Romagna in modo che possa illustrare ai consiglieri regionali i progetti sulla sanità romagnola.
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Turismo, Bonaccini “Risorse europee per far ripartire il settore”
BOLOGNA (ITALPRESS) – Sollecitare l’Unione europea affinchè si invasta nelle infrastrutture e nella digitalizzazione a favore delle strutture ricetive e della promozione turistica. E’ questa la ricetta del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per accompagnare la ripartenza di uno dei settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus, illustrata nel corso dell’incontro online organizzato dal Parlamento europeo in Italia, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Regione. “Per la prima volta – ha detto Bonaccini – l’Unione europea si sta rendendo conto che il turismo è un asset importante per la crescita per i prossimi anni. Finora aveva trascurato troppo questo settore così rilevante per tutta l’Europa, per il nostro Paese e la nostra regione. Qui abbiamo cose che puoi trovare solo da noi. Su questo possiamo battere chiunque: abbiamo le due e le quattro ruote più belle del mondo tanto che i cinesi verranno qui ad investire 1 miliardo di euro per le auto elettriche perchè la nostra Motor Valley è imbattibile”. E proprio la manifattura emiliano romagnola può essere ed è stata “utilizzata come richiamo turistico. Dopo l’Expo di Milano- ha detto ancora Bonaccini- ci siamo inventati la Food Valley, avendo eccellenze che puoi mangiare e bere solo da noi, e punteremo anche sulla Music Valley”. Già 5 anni fa in Emilia-Romagna era cominciato il rilancio del turismo per una nuova crescita sostenibile. “Con il Patto per il lavoro mettemmo 3 pilastri: la manifattura, la cultura e il sapere e proprio il turismo. E lo torneremo a mettere come pilastro nel Patto per il lavoro e il clima che scriveremo a settembre. Prima del Covid eravamo tornati a livelli simili a quelli del boom economico con un turismo sicuramente cambiato, ma che in Emilia-Romagna trova una costa adriatica fatta di operatori che hanno storicamente garantito ospitalità, servizi per tutte le età, e servizi per tutte le tasche. Noi abbiamo messo quasi 40 milioni, che aumenteranno, per rifare i lungomari. Ci possiamo permettere di fare questo investimento, perchè non c’è stato grosso abusivismo, ma abbiamo bisogno di una parte delle risorse europee per fare ancora meglio”. L’Emilia-Romagna non è però solo turismo balneare: “C’è anche l’Appennino, e ci sono le città termali e d’arte. Il nostro entroterra che non è mai stato definibile come turistico oggi lo è diventato”, ha spiegato il governatore.
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Turismo in Emilia-Romagna, opportunità di rilancio dall’Ue
BOLOGNA (ITALPRESS) – Un incontro online organizzato dal Parlamento europeo in Italia, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Regione Emilia-Romagna per analizzare le prospettive della ripartenza di un settore strategico per l’economia regionale. Domani, dalle 10 alle 13, amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni europee e operatori del settore si confronteranno sulle misure messe in campo dall’Unione europea per sostenere il settore turistico.
Il turismo è uno dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia da Covid-19. Un comparto che vale oltre il 10% del Pil e dell’occupazione nell’Unione europea e ha importanti ricadute su settori chiave, quali trasporti, commercio, agroalimentare, industrie culturali e creative, moda, edilizia o cantieristica navale. Il settore del turismo in Emilia-Romagna si conferma sempre di più un asset strategico e un volano di sviluppo per il territorio regionale, come testimonia l’incidenza di oltre il 12% del settore sul Pil regionale e la sua costante crescita negli ultimi anni, con oltre 60 milioni di presenze e 14 milioni di arrivi nel 2019. Far ripartire il turismo significa far ripartire l’economia dell’Emilia-Romagna, del paese e dell’Unione.
Il 13 maggio la Commissione europea ha presentato il pacchetto Turismo che mira ad aiutare la ripresa del settore dalla pandemia, sostenendo le imprese e garantendo che l’Europa continui a essere la prima destinazione dei visitatori. Poche settimane più tardi il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Bruxelles, ha chiesto misure più forti per sostenere l’economia e la sicurezza del settore, una strategia volta alla sua modernizzazione e una maggiore apertura verso sostenibilità ambientale e innovazione. In questo contesto, è importante che gli operatori del turismo possano confrontarsi con i rappresentanti delle istituzioni europee sulla definizione di una strategia di sostegno e rilancio.
Ad aprire i lavori sarà Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, seguito da Carlo Corazza, responsabile del Parlamento europeo in Italia e Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. A seguire gli interventi di Emma Petitti, presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, assessore Turismo e trasporti Regione Emilia-Romagna, per un focus sul territorio.
La parola passerà poi agli stakeholders: Paola Batani, titolare della catena alberghiera Batani select hotels, Claudio Fantini, titolare Fantini club Cervia, Giuliano Grani, titolare di società di gestione impianti sciistici dell’Appenino, Lino Giglioli, presidente Consorzio terme dell’Emilia-Romagna), Francesca Velani, coordinatrice di Parma 2021, Enrico Postacchini, presidente Aeroporto di Bologna.
Gli operatori del settore avranno la possibilità di confrontarsi sia con i deputati europei Antonio Tajani, presidente della Commissione Affari Costituzionali e della Conferenza dei Presidenti e capo delegazione Forza Italia (PPE) (tbc), Mara Bizzotto (ID, Lega), Elisabetta Gualmini (S&D, PD), Sabrina Pignedoli (NI, M5s), Carlo Fidanza, capo delegazione Fratelli d’Italia (ECR), che con Ovidiu Ene, policy officer presso la Direzione Generale Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI della Commissione europea e con un altro funzionario della Direzione generale per la politica regionale e urbana. Modererà i lavori il giornalista Leonardo Nesti.
L’intero evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Parlamento europeo in Italia e sarà chiuso da un punto stampa.
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