Home Emilia Romagna Pagina 157

Emilia Romagna

Bologna ricorda strage Ustica, Fico “Non c’è ragione di Stato che tenga”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Dopo quarant’anni non c’è ragione di Stato che tenga”. Non usa giri di parole il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo oggi a Bologna alla cerimonia per il 40esimo anniversario della strage di Ustica. “Se non fosse stato per l’incessante richiesta di verità e giustizia da parte dei familiari delle vittime – sottolinea il presidente – ci sarebbe stata un’altra storia e sarebbe stata una cosa grave”. “E’ chiaro che Ustica – dice Fico in un passaggio del suo intervento – è una ferita immensa per tutto il nostro Paese. Ustica, come ho sempre ricordato, deve essere una questione di Stato e tutto lo Stato deve sentire il senso profondo di questa ferita. Noi siamo un Paese grande, una Repubblica forte, ma su questa vicenda dobbiamo fare tutti molto di più”. E quel tutti è un richiamo – come poi spiega incontrando i giornalisti nella Sala Anziani del Comune dopo la cerimonia – alle altre istituzioni del Paese. “A breve ci saranno novità importanti”, annuncia, perchè anche il Senato e il Governo “faranno passi avanti sulla desecretazione degli atti”.
“L’impegno della Camera – sottolinea Fico – è incessante e andremo avanti fino a quando l’ultimo atto non sarà desecretato. In questi due anni ho chiesto tante procedure di interpello”, e “siamo riusciti finalmente ad avere un portale unico delle commissioni d’inchiesta, dove i documenti oggi sono più leggibili e chiari per tutti. Andremo avanti e a breve anche il Senato farà grandi passi avanti”.
Tornando, invece, a quella sera del 27 giugno 1980 Fico si appella alla coscienza di chi conosce i fatti. “Non c’è dubbio – sottolinea – che ci sono persone che conoscono perfettamente quello che è accaduto e dopo 40 anni chiedo, a chi sa, di parlare fino in fondo perchè non può morire con questo segreto in pancia”. “L’impegno della Camera – assicura – è incessante e andremo avanti fino a quando l’ultimo atto non sarà desecretato”.

Sanità, in E.Romagna via libera a progetto torre biomedica Sant’Orsola

BOLOGNA (ITALPRESS) – Cinque piani fuori terra, attorno a una corte centrale, e due livelli interrati. Sale studio, laboratori di ricerca e un padiglione didattico. Procede il percorso verso la realizzazione della torre biomedica, complesso di edifici destinati alla didattica e alla ricerca biomedicale all’interno del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Un progetto finanziato dall’Università, che rientra nell’ampio piano di investimenti – per il quale la Regione Emilia Romagna ha già assegnato oltre 57 milioni di euro – che innalzerà ulteriormente l’eccellenza, all’interno dalla sanità regionale e nazionale, della struttura ospedaliero-universitaria di Bologna. Dopo Città metropolitana e Comune, anche la Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha formalizzato in una delibera il proprio assenso all’intesa per la realizzazione delle opere previste nel progetto. “Ci auguriamo che i lavori possano partire al più presto – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – Il progetto della torre sarà ‘consacratò alla ricerca e alla didattica”. Come spiegato dal rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, “quello della torre biomedica è il più grande investimento dell’Alma Mater presso il comparto ospedaliero del Sant’Orsola; con l’ulteriore via libera della Regione contiamo di proseguire bandire i lavori entro il 2020 e iniziare l’anno seguente”. Per costruire la torre biomedica – secondo il cronoprogramma, la conclusione dei lavori è prevista entro il 2023 – sarà necessario procedere alla demolizione, per fasi, dei padiglioni 22 (Isola ecologica) e 17 (Palazzina Cup), in cui verrà mantenuta parte del livello interrato esistente. Seguirà la costruzione di due edifici dedicati rispettivamente alla ricerca scientifica e alla didattica. La torre si svilupperà per cinque piani fuori terra attorno a una corte centrale e due livelli interrati. Il progetto prevede anche sale studio e laboratori di ricerca, mentre il padiglione didattico, collegato funzionalmente con il piano terra della torre, si svilupperà su due piani mantenendo parte dell’interrato esistente del padiglione 17.
(ITALPRESS).

Coronavirus, una cinquantina di positivi alla Bartolini di Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Ad oggi sono 54 i casi positivi. Siamo partiti da 10-12 e in pochi giorni sono aumentati”. Lo riferisce all’agenzia ITALPRESS Tiziano Loreti del Sì Cobas in merito al focolaio Covid che si è sviluppato nel magazzino Brt nella zona industriale Roveri di Bologna. “E’ chiaro – aggiunge Loreti – che c’è un focolaio in atto e ci sono altri casi in altri magazzini. Siamo particolarmente preoccupati per questa situazione”. “A inizio pandemia – racconta ancora Loreti – siamo riusciti a strappare protocolli di sicurezza con le aziende, ma con Brt abbiamo faticato di più e l’ha fatto in ritardo. Ci sono responsabilità reali rispetto alle condizioni in cui si lavora”.
Il timore, infatti, è che il contagio si sia facilmente allargato proprio per le condizioni di lavoro. “Quando si lavora ammassati, – aggiunge Loreti – i bagni a disposizione sono pochi, la gente è costretta a convivere in poco spazio, la situazione è quella”. Per Loreti la situazione nel magazzino Roveri “è già degenerata” ed è “complicata”. Ora il magazzino è chiuso, ma – sottolinea Loreti – “stiamo sollecitando i lavoratori a verificare quali sono le condizioni in tutti i magazzini, dove convivono centinaia di lavoratori”. Inoltre, secondo quanto riportato dall’edizione locale del quotidiano “Il Resto del Carlino”, in queste ore sono in corso i tamponi proprio nel piazzale antistante il cluster dell’azienda.
(ITALPRESS).

Approvato il bilancio 2019 di BolognaFiere, valore produzione +48%

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Assemblea dei soci di BolognaFiere ha approvato il bilancio 2019 che testimonia i risultati conseguiti nel triennio di mandato del Consiglio di Amministrazione, guidato dal Presidente Calzolari, che si completa con l’approvazione del bilancio 2019. Gli ambiti economico-finanziari evidenziano, nel Bilancio 2019, un valore della produzione che, dal 2016 al 2019 è passato da 132.4 a 195.5 mln di euro (+48%).
Decisamente positivo anche il trend riferito a EBITDA (Margine Operativo Lordo) – passato da 21.2 mln di euro nel 2016 a 34.1 mln di euro nel 2019 con un incremento del 61% e un’incidenza sul fatturato (nel 2019) del 17,3% che conferma le capacità del Gruppo di generare valore. Anche l’EBIT registra un incremento del 74% nello stesso periodo, passando dai 6,6 mln di euro del 2016 agli 11.5 del 2019. Il Risultato d’Esercizio (ante imposte) si attesta a 9.1 mln di euro. “I risultati conseguiti in questo triennio – dichiara il Presidente Calzolari – riflettono la realtà di una società con solide basi e con un know-how che le viene riconosciuto internazionalmente”. “Il futuro prossimo ci imporrà nuove sfide – prosegue Calzolari – e una riflessione sull’esigenza di applicare nuovi modelli economici che tengano maggiormente in considerazione fattori quali l’ambiente, la salute e la sostenibilità. Sono certo che in questa nuova sfida le Fiere avranno ancora un ruolo centrale, per questo dobbiamo continuare a lavorare con una visione aperta a nuovi scenari e a nuove opportunità di business”.
(ITALPRESS).

Fico a Bologna per 40 anni strage Ustica,sindaco”Ora verità giudiziaria”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Sappiamo quello che è successo nei cieli di Ustica la sera del 27 giugno 1980, sappiamo che è avvenuto un atto di guerra in tempo di pace e quindi diciamo ancora una volta che abbiamo bisogno di arrivare ad una completa verità giudiziaria”. Lo ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola presentando le iniziative, nel rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19, per il 40° anniversario della strage di Ustica nella quale morirono le 81 persone a bordo del DC9 Itavia decollato da Bologna e diretto a Palermo. La stessa sete di verità manifestata da Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime: “Vorrei che ci si attivasse di più dal punto di vista politico per farsi raccontare dai francesi e dagli americani cosa facevano in cielo quella sera. Noi chiediamo un impegno delle istituzioni anche a livello internazionale per individuare materialmente i responsabili di quell’abbattimento. Il giorno dopo quella strage la verità sarebbe potuta essere consegnata ai parenti e a tutti gli italiani, ma invece è stata costruita una vergognosa menzogna”.
Sabato 27 giugno 2020, giorno del quarantennale, si rinnoverà la memoria. “La ferita- ha detto Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna- è ancora aperta nei ricordi e nella coscienza del nostro paese. Noi vogliamo che quello che è accaduto ad Ustica in quella drammatica notte non rimanga un mistero. La sete di verità e giustizia non si deve mai esaurire”. A Bologna, per rappresentare lo Stato italiano, ci sarà anche il presidente della camera Roberto Fico che, dopo l’incontro istituzionale alle 10 a Palazzo d’Accursio, aprirà il convegno “Cosa avremmo saputo noi di Ustica senza la stampa?” al Museo per la Memoria di Ustica in via di Saliceto 3/22 a Bologna.
(ITALPRESS).

Il festival La Milanesiana sceglie la Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Ha uno spiccato accento romagnolo la ventunesima edizione della Milanesiana, il festival di letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto ed economia ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, che dal 29 giugno al 6 agosto partirà da Milano, viaggerà l’Italia e terminerà il suo percorso, appunto, in quattro località della Romagna.
Incontri, concerti, dialoghi e grandi ospiti, dal 3 al 6 agosto, coloreranno le piazze e gli spazi aperti di Gatteo a Mare, Santarcangelo di Romagna, Forlimpopoli e Cervia-Milano Marittima, quattro luoghi simbolici dell’estate romagnola che, nonostante i mesi di emergenza, puntano ad accogliere turisti da tutta Italia e non solo puntando anche sulla sperimentazione artistica e l’originalità che da sempre contraddistingue lo stile del Festival. Soprattutto, quattro momenti per ricordare grandi personalità dell’Emilia-Romagna in occasione di altrettanti anniversari: la Notte Romagnola di Gatteo a Mare rende omaggio al musicista Secondo Casadei a cinquant’ anni dalla morte; Santarcangelo di Romagna ricorda i centenari di Federico Fellini e Tonino Guerra mentre è a Pellegrino Artusi, nei duecento anni dalla nascita, che è dedicato l’appuntamento di Forlimpopoli. L’edizione 2020 de La Milanesiana terminerà poi il suo viaggio il 6 agosto nel Comune di Cervia a cui la Fondazione Elisabetta Sgarbi donerà l’opera d’arte realizzata da Marco Lodola “La Rosa”, che troverà la sua ideale collocazione proprio nella località romagnola nota come “Città giardino”.
(ITALPRESS).

Emilia-Romagna, 3 milioni per le foreste danneggiate

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il sostegno del settore forestale è uno dei temi, assieme alla prevenzione del dissesto idrogeologico e al supporto dei giovani imprenditori, al centro delle strategie e degli investimenti previsti dal Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Emilia Romagna 2014-2020. Ed è di 3 milioni di euro sul 2020 l’investimento messo in campo con il bando, approvato dalla Giunta regionale e appena pubblicato, che assegna nuove risorse agli interventi di sostegno alle foreste dell’Emilia-Romagna danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici. “Il bando regionale – spiega l’assessora alla Montagna, Barbara Lori – attiva la Misura 8 del Psr dedicata allo sviluppo delle aree forestali e al miglioramento della redditività delle nostre foreste, attraverso un investimento di 3 milioni di euro. Si tratta di un’operazione che conferma quanto il tema della salvaguardia del nostro patrimonio naturale sia da sempre strategico e al centro degli investimenti regionali, perchè agire sul presente significa rispettare il futuro dell’ambiente e di chi lo vive”.
Rivolto ai consorzi forestali e agli enti pubblici (Unioni di Comuni, Comuni, Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità, Città metropolitana di Bologna) il bando finanzia gli interventi a favore del settore forestale finalizzati al ripristino dei danni ai boschi e ad altre aree forestali conseguenti a incendi boschivi, dissesto idrogeologico e fitopatie anche in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto. Le domande possono essere presentate alla Regione Emilia-Romagna, sul sistema informativo di Agrea (Siag) corredate di progetto informatizzato, Servizio aree protette, foreste e sviluppo della montagna entro il 30 settembre 2020. La conclusione dell’istruttoria è prevista per il 31 gennaio 2021. L’inizio dei lavori è previsto entro il 31 luglio 2021, la conclusione entro il 31 luglio 2022. L’importo minimo delle domande è di 50 mila euro, quello massimo di 150 mila euro, con un contributo pari al 100% dei costi.
(ITALPRESS).

Al via “Linea 1201”, alla scoperta dell’Appennino attraverso l’arte

Ha preso il via presso la Capanna Moulin sulla vetta del Monte Marrone, nelle Mainarde – gruppo montuoso tra Lazio e Molise – il progetto Linea 1201, programma di residenza diffusa dell’artista Angelo Bellobono, che farà tappa, da giugno a settembre, presso quattro “Campi Base” scelti come luoghi significativi sia per la diversità geologica che per il posizionamento geografico e simbolico che li caratterizza.
Il progetto Linea 1201 è promosso dall’associazione Atla(s)Now, a cura di NOS Visual Arts Production e realizzato con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele.

“Il legame tra arte e paesaggio, specie in un Paese come il nostro, dotato di un’eccezionale biodiversità e risultato di millenni di storia in cui civiltà e culture diverse si sono succedute e intersecate nella sua struttura costituendone l’identità culturale – sottolinea il presidente Emanuele -, è qualcosa di prezioso che dev’essere assolutamente valorizzato. Per questo la Fondazione Cultura e Arte ha sposato il progetto di Angelo Bellobono, che in questo periodo post-emergenza sanitaria assume anche un valore aggiuntivo, di arte totalmente sostenibile e fruibile all’aria aperta, da tutti, senza limitazioni di sorta dovute ai protocolli di sicurezza Covid-19. Importante è anche il percorso che ‘Linea 1201’ traccia, dalla Basilicata fino a Bologna passando per un luogo di grande valore simbolico qual è Amatrice, in una sorta di ideale collegamento culturale tra Nord e Sud che si dipana lungo la catena appenninica, oggetto di studio e rappresentazione artistica che fa tesoro dell’esperienza dei grandi pittori vedutisti dell’Ottocento”.

Tra l’estate e l’autunno 2020 il programma di residenze itinerante di Angelo Bellobono attraverserà l’Appennino in quattro tappe per investigare e raccontare le terre alte dell’Italia mediante l’arte, in dialogo con altri artisti, esperti e appassionati. Durante il percorso, l’artista produrrà una nuova serie pittorica, dove la pratica en plein air dei grandi pittori ottocenteschi sarà la chiave per raccontare un’Italia nascosta e promuovere un’idea di turismo culturale lento e consapevole, che necessariamente diventa sempre più impellente favorire. A conclusione del progetto sarà pubblicato un libro edito da viaindustriae publishing e a cura di NOS, in cui confluiranno riflessioni sull’esperienza e un racconto sul paesaggio.

Di importanza centrale, in quest’ottica, saranno anche le iniziative aperte al pubblico organizzate in occasione di ogni tappa, come escursioni e workshop, che permetteranno alle persone di condividere insieme all’artista percorsi, riflessioni e visioni (per i dettagli sui programmi e le prenotazioni: [email protected]). Nel corso del progetto, sul sito web e sui canali Instagram e Facebook di NOS Visual Arts Production sarà inoltre possibile seguire, a cadenza regolare, il diario on line dell’esperienza.
(ITALPRESS).