Emilia Romagna

In Emilia Romagna le lezioni riprenderanno il 16 settembre

BOLOGNA (ITALPRESS) – Suonerà la mattina di lunedì 16 settembre la campanella del rientro a scuola per gli oltre cinquecentomila studenti dell’Emilia-Romagna, mentre l’ultima giornata di lezioni sarà il 6 giugno 2025. Il via libera al calendario dell’anno scolastico 2024-2025 è arrivato dalla Giunta regionale e riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie), sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione (superiori) e formazione (IeFP). Le lezioni saranno sospese in occasione della commemorazione dei defunti, 2 novembre 2024, delle vacanze natalizie dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 e delle vacanze pasquali dal 17 al 22 aprile 2025. Il calendario scolastico 2024-2025 è stabilito dalla Giunta regionale in attuazione di quanto disposto con la propria deliberazione 353 del 2012, condiviso con il Comitato di Coordinamento Istituzionale che è sede di partenariato e di collaborazione istituzionale fra Regione, Province e Comuni, in merito alle politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro.
La deliberazione individua sempre il 15 settembre come data di inizio delle lezioni, a meno che non ricada di sabato o domenica come quest’anno: nel qual caso si slitta al primo giorno lavorativo successivo. La stessa delibera, applicata da 13 anni, prevede che ogni anno scolastico si concluda il 6 giugno, con la possibilità – se la data ricade di sabato o domenica – di anticipare la chiusura al giorno lavorativo precedente quello festivo o posticiparla, se necessario, per garantire la soglia dei 205 giorni di attività didattiche. La normativa nazionale, infatti, stabilisce che l’anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre ad un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi. Nell’ambito delle proprie competenze, la Regione Emilia-Romagna ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici ed educativi: le giornate complessive sono dunque 205. Le Autonomie scolastiche potranno articolare i giorni aggiuntivi anche in termini di ore, quantificate in misura forfettaria in numero di 30.
Fatte salve le date di inizio e fine lezioni, le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’offerta formativa. Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione: la scelta deve essere in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa e le decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e richiede l’intesa con il Comune d’appartenenza.

foto: Agenzia Fotogramma

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Reddito di Solidarietà, interventi per 25 mila famiglie

BOLOGNA (ITALPRESS) – Contrasto alla povertà, banchi alimentari, Hikikomori, sostegno ai minori con famiglie in difficoltà, interventi nel periodo Covid. All’interno delle attività collegate al Reddito di solidarietà e a quelle di contrasto al Covid negli scorsi anni la Regione Emilia-Romagna ha finanziato con 35 milioni di euro iniziative a sostegno della parte più fragile della popolazione aiutando 25.000 famiglie (100.000 persone).
Il dato è emerso nel corso della commissione Politiche per la Salute in occasione della presentazione della clausola valutativa della legge regionale “Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito”, il provvedimento della Regione Emilia in cui era inserito anche il Reddito di solidarietà, misura ora non più funzionante in quanto “assorbita” nel Reddito di inclusione introdotto dal governo in sostituzione del reddito di cittadinanza. Scorrendo l’elenco dei vari interventi promossi in questi anni dalla Regione si vede che sono stati finanziati 45 progetti per il recupero alimentare con risorse pari a 1.494.500,00 euro.
Per far fronte all’emergenza sociale prodotta dal Covid, la Regione nel triennio 2021- 23 ha finanziato interventi pari a 14.795.000 euro (7.000.000 di euro nel 2021, 4.795.00 di euro nel 2022 e 3.000.000 di euro ne 2023) per sostenere le famiglie e le persone in difficoltà. Sempre al capitolo Covid vanno conteggiati i 3.700.000 (1.700.000 euro nel 2021, 1.000.000 di euro nel 2022 e 1.000.000 di euro nel 2023) stanziati per interventi mirati su preadolescenti e adolescenti per affrontare il tema del cosiddetto “ritiro sociale” (Hikikomori).
“Il Reddito di solidarietà fu una misura fortemente voluta dalla Regione e come dimostrano i numeri si confermò un provvedimento molto importante: la via maestra rimane il trovare lavoro, come forma di riscatto e di dignità, ma in attesa di una nuova occupazione è importante avere forme di sostegno”, spiega l’assessore al Welfare Igor Taruffi che ricorda come “il nuovo governo ha fatto scelte diverse, vediamo cosa accadrà. Anche in sede di Conferenza delle Regioni, trovando sostegno alle nostre richieste, abbiamo ribadito l’invito al governo a stanziare più risorse per il contrasto alla povertà”.
Apprezzamento per quanto fatto dalla Regione in questi anni viene espresso dalla presidente della commissione Sanità ed esponente del Pd che a sostegno cita i dati resi pubblici dalla Caritas di Reggio Emilia in una recente convegno: “Il 47% dei centri per l’ascolto hanno segnalato l’aumento di richieste di aiuto, il 69% delle persone sono già conosciute e questo conferma come la povertà stia diventando un fenomeno cronico”, spiega la presidente che ricorda come “bisogna combattere la povertà e non i poveri”.
ER Coraggiosa è soddisfatta per l’attività di viale Aldo Moro e ha dubbi su quanto sta facendo il governo: “Bisogna che il governo riveda le recenti scelte in materia di contrasto alla povertà”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ue, Cenini “Aprire subito dialogo diretto con categorie dei balneari”

ROMA (ITALPRESS) – “La sentenza del Consiglio di Stato, che blocca le proroghe e avvia le gare per la riassegnazione delle concessioni sulle spiagge italiane, mette a rischio migliaia di posti di lavoro. E’ veramente incredibile che si sia arrivati a questo punto critico proprio all’inizio della stagione balneare senza che le categorie interessate siano state mai ascoltate direttamente dai competenti servizi della Commissione europea”. Lo dichiara Antonio Cenini, candidato emiliano-romagnolo di Forza Italia alle prossime elezioni europee. “Le consultazioni con le categorie economiche e sociali interessate dovrebbero essere all’ordine del giorno nel processo decisionale europeo, soprattutto per tematiche così sensibili e importanti per migliaia di operatori e le loro famiglie. L’Europa che vogliamo è quella che ascolta tutti, per cogliere al meglio le peculiarità e le potenzialità dei diversi attori economici, che valorizza le diversità e non quella che sentenzia e omologa tutto. Bisogna trovare un compromesso equilibrato tra il principio della concorrenza e la tutela dei diritti di proprietà, in coerenza con l’acquis comunitario. Da candidato alle prossime elezioni europee andrò personalmente in Romagna, Veneto e Friuli nei prossimi giorni per incontrare gli operatori e sono disponibile ad attivarmi personalmente e immediatamente per provare ad avviare per loro un’interlocuzione diretta con Bruxelles e Lussemburgo, affinchè le loro ragioni siano finalmente tenute nelle giuste considerazioni”. “Se poi sarò eletto – aggiunge Cenini – il mio primo obiettivo sarà di organizzare immediatamente una riunione tra i rappresentanti dei balneari e la Commissione Europea, in attesa dell’auspicabile revisione della direttiva Bolkestein che – conclude Cenini – sul tema delle concessioni balneari sta creando grandi problemi al turismo marittimo non solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Cenini

Il Parmigiano Reggiano protagonista a Cibus 2024

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Dal formaggio prodotto in montagna alle biodiversità, dalle celebrazioni per i 90 anni del Consorzio alle iniziative per la valorizzazione delle Indicazioni geografiche, sempre tenendo al centro il business: questo il ricco programma con cui il Parmigiano Reggiano torna protagonista a Cibus 2024, Salone internazionale dell’alimentazione, la più importante fiera dedicata all’agroalimentare italiano a cui parteciperanno più di 3.000 brand e oltre 1.000 buyer internazionali, alle Fiere di Parma da martedì 7 a venerdì 10 maggio. Lo stand del Consorzio (pad. 02 B014) sarà non solo la “Piazza dei Caseifici”, in cui si alterneranno ben 35 produttori, ma anche l’epicentro degli incontri con gli stakeholder del trade italiano e internazionale e degli appuntamenti della Dop.
La fiera è l’occasione per trattare il tema dell’utilizzo di Parmigiano Reggiano come ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari (ovvero tutti i prodotti composti, elaborati o trasformati che recano nell’etichettatura, nella presentazione o nella pubblicità il riferimento a una denominazione protetta), un mercato sta crescendo velocemente: basti pensare che nel 2023 l’industria è stata il secondo canale distributivo per la Dop, con una percentuale che si è attestata al 17,1%. Una dimostrazione del valore aggiunto che fornisce l’uso del nome della Dop nell’etichettatura è il Pesto Barilla con basilico da agricoltura sostenibile e Parmigiano Reggiano, prodotto leader nel mercato mondiale del pesto, al centro dell’evento Barilla e Parmigiano Reggiano Dop in un connubio di gusti sostenibili (martedì 7 maggio alle 13:00 presso lo stand Barilla, pad.6 E016), durante il quale lo chef Marcello Zaccaria di Academia Barilla, fornito di pesto Barilla e di due forme stagionate 12 e 14 mesi, darà la possibilità agli ospiti e clienti Barilla già presenti e prenotati allo stand di degustare il matrimonio tra le due realtà simbolo della Parma Food Valley, della cucina italiana e della dieta mediterranea.
Il Consorzio ha dunque salutato con grande favore la firma del nuovo Regolamento UE 2024/1143 sulle Indicazioni geografiche, che entrerà in vigore il 13 maggio e conterrà un articolo sui prodotti trasformati che utilizzano come caratterizzante un’Indicazione geografica, che recepisce alcuni principi generali già applicati dal Consorzio, quali l’obbligo a non utilizzare prodotti comparabili e a usare una quantità minima dell’IG al fine di caratterizzare il gusto del prodotto. Inoltre, sarà obbligatorio per l’operatore stabilito nell’UE notificare preventivamente ai consorzi l’intenzione di commercializzare un prodotto che utilizza una IG come ingrediente caratterizzante. Il nuovo Regolamento si affianca all’attuale Dec. Lgs. 297/04 italiano che, già dal 2004, prevede che i consorzi debbano autorizzare i prodotti trasformati che usano un IG come ingrediente caratterizzante. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano attualmente dà l’autorizzazione quando la Dop è presente al 4% sul prodotto finito minimo e al 15% per i prodotti lattiero-caseari come le creme e i formaggini fusi.
Nel corso di Cibus, il Consorzio parteciperà inoltre a importanti convegni. Il primo appuntamento sarà Il Dop è servito. L’impegno di AFIDOP e FIPE per la valorizzazione dei formaggi certificati nella ristorazione, nel quale l’Associazione Italiana dei Formaggi Dop e Igp e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi lanceranno le prime linee guida per garantire una maggiore tutela e valorizzazione dei prodotti caseari certificati nei ristoranti: un patto per promuovere in Italia e all’estero i due comparti strategici del cibo Dop Made in Italy, con un valore al consumo di 8,6 miliardi di euro, e della ristorazione, che con i suoi 92 miliardi di euro di consumi è un punto di riferimento fondamentale delle produzioni agroalimentari di qualità (martedì 7 maggio, ore 12:30, pad. 2 – Sala spazio 2). Il tema dell’utilizzo come ingredienti dei prodotti a Indicazione geografica verrà approfondito durante IG4INGREDIENTS. Indicazioni geografiche e industria alimentare: nuove opportunità di collaborazione virtuosa, a cura di OriGIn Italia, a cui parteciperanno Nicola Bertinelli e Riccardo Deserti, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano (mercoledì 8 maggio alle ore 10:30, Sala Pietro Barilla – pad.1). Si proseguirà con L’agroalimentare parmense: i risultati e le iniziative delle diverse filiere per la valorizzazione del territorio, a cura di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, in cui verranno commentati i dati economici dell’agroalimentare parmense che la Fondazione, con il brand Parma Food Valley, rappresenta attraverso sei filiere: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, latte, pasta, pomodoro e alici. Tra i relatori sarà presente Nicola Bertinelli (mercoledì 8 maggio alle ore 16:00, Sala Workshop – pad. 4). Non mancherà poi l’occasione di porre un ulteriore tassello nel mosaico delle celebrazioni per il 90° anniversario dalla fondazione del Consorzio, mercoledì 8 maggio alle ore 18:30, con l’evento 90 anni nel futuro. Confezionamento in zona di origine: dieci anni di sviluppo nel monumentale spazio dei Voltoni del Guazzatoio del Palazzo della Pilotta.
Nei quattro giorni di Cibus, inoltre, lo stand del Consorzio si trasformerà nella “Piazza dei Caseifici”, in cui ben 35 produttori metteranno in mostra tutto il ventaglio di offerta della Dop. Martedì 7 maggio, otto caseifici offriranno una panoramica della produzione in montagna: il Parmigiano Reggiano è infatti la più importante Dop ottenuta in questo ecosistema, con una produzione che è pari a oltre 850.000 forme su un totale di 4 milioni. Inoltre, il Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna”, progetto lanciato nel 2016 per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di quest’area e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate all’origine e alla qualità del formaggio. Mercoledì 8 sarà il turno degli 11 caseifici vincitori dei Palii del Parmigiano Reggiano 2023 (gare annuali in cui campioni di 24-26 mesi vengono valutati da una giuria composta da assaggiatori certificati della APR – Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano), ai quali in marzo è stato assegnato l’inedito premio Casello d’Oro nel corso di una serata evento all’Ambasciata d’Italia a Parigi.
Giovedì 9 sarà invece all’insegna della biodiversità: otto caseifici dimostreranno con una selezione dei loro prodotti come i soli tre ingredienti (latte, sale e caglio) del Parmigiano Reggiano possano essere declinati nella varietà delle razze bovine (frisona italiana, bianca modenese, bruna, rossa reggiana), delle stagionature (dai 12 agli oltre 60 mesi) e dei prodotti “certificati” (oltre al Prodotto di Montagna, anche il Kosher, l’Halal e il Biologico). Infine, venerdì 10 si alterneranno altri otto produttori con un particolare focus sui caseifici impegnati nell’offerta del turismo enogastronomico, un vero e proprio pilastro valoriale per il Consorzio, che vede nell’esperienza diretta della visita il metodo più efficace per spiegare i valori e le distintività del Parmigiano Reggiano. Nel 2023, i visitatori totali nei caseifici del comprensorio sono stati 170.000, in aumento del 10% sul 2022. Di questi, 44.600 visitatori (+19% sul 2022), di cui la metà provenienti dall’estero, hanno prenotato la visita tramite il portale dedicato sul sito del Consorzio. A questi numeri contribuisce Caseifici Aperti, la manifestazione promossa dal Consorzio che due volte all’anno offre agli appassionati la possibilità di visitare i caseifici partecipanti e scoprire i segreti della lavorazione della Dop (l’edizione di ottobre 2024 è prevista per sabato 5 e domenica 6 ottobre). I due appuntamenti del 2023 hanno infatti registrato 24.500 partecipanti, con un aumento del 19,5% sul 2022.
“Per il Parmigiano Reggiano è sempre un onore e un piacere partecipare a Cibus”, ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. “E’ la fiera a cui siamo più legati, ci sentiamo “a casa nostra”, data anche la presenza di molti nostri produttori. Per noi rappresenta non solo una vetrina internazionale e un luogo di incontro privilegiato, ma anche e soprattutto un palcoscenico dal quale possiamo raccontare agli stakeholder, agli importatori, alla stampa di settore le progettualità che stanno impegnando il Consorzio, in particolare sui versanti della sostenibilità, della biodiversità e della valorizzazione delle Indicazioni geografiche. Infine, riteniamo sia la cornice perfetta per proseguire i festeggiamenti per i 90 anni del nostro Consorzio, il più antico d’Italia per quanto concerne i prodotti alimentari, fondato il 27 luglio 1934 e votato alla tutela, alla difesa e alla promozione di questa eccellenza millenaria, per salvaguardarne la tipicità e pubblicizzarne la conoscenza nel mondo. La nostra Dop è un prodotto che nasce da un sogno: quello della comunità della zona di origine, di coloro che in un piccolo territorio sono stati capaci di creare un’icona del Made in Italy amata dai consumatori in Italia e all’estero, unica e inimitabile proprio perchè inscindibilmente legata alle sue radici”.

– Foto ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano –

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Il Motor Valley Fest riaccende i motori con la sesta edizione

MODENA (ITALPRESS) – Conto alla rovescia in vista del convegno inaugurale che aprirà ufficialmente, giovedì 2 maggio alle 9:00 al teatro Comunale Pavarotti – Freni di Modena, la sesta edizione del Motor Valley Fest, la Festa dei Motori dell’Emilia-Romagna. Alle 13:00 nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare di Modena, ci sarà il tradizionale taglio del nastro che darà il via al ricchissimo programma di eventi, tra expo, sfilate, mostre ed esposizioni, proiezioni di film in anteprima, tavoli di approfondimento, talent talk, incontri con le start up di settore ed eventi di motorsport internazionali negli autodromi regionali. Al teatro Pavarotti – Freni il gotha dell’automotive italiano ed internazionale si confronterà sulle nuove sfide del settore introdotte dall’arrivo dell’AI, ma anche sulle strategie per la mobilità sostenibile. Dopo i saluti istituzionali di Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e di Giuseppe Molinari, presidente CCIAA Modena e presidente Centro Studi Tagliacarne, saranno protagonisti di prestigiosi keynote speeches: Stefano Domenicali, presidente e CEO Formula 1, Andreas Cornet e Michele Bertoncello, partner McKinsey & Company, Christian Richter direttore GCAS Global Vertical Lead Automotive & Auto Retail di Google. Interverranno anche Giovanna Vitelli, presidente di Azimut Benetti Group, Andrea Casaluci, CEO Pirelli, Johannes-Joerg Rueger, presidente Bosch Engineering GmbH.
A seguire la Motor Valley Top Table con: Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding e presidente Motor Valley Development; Umberto Tossini, Chief People & Culture Officer, membro del board of management di Automobili Lamborghini; Andrea Pontremoli, CEO Dallara; Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company; Davide Abate, Chief Technologies and Infrastructures Officer, Ferrari; Giovanni Perosino, Chief Marketing & Communication Officer, Maserati; Christopher Pagani, Marketing Director Pagani Automobili. In chiusura i saluti di Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy. Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sul canale YouTube di Motor Valley Fest. La parte convegnistica, che proseguirà fino a venerdì 3 maggio, prevede la partecipazione delle figure chiave dell’automotive e oltre un centinaio di speakers coinvolti in 10 tavoli di approfondimento su tematiche che spaziano dalle nuove tecnologie alla digitalizzazione, dall’AI alle sfide per la sostenibilità, dal design ai nuovi materiali. Giovedì 2 maggio al Motor Valley Accelerator Headquarter (via Francesco Selmi 19, Modena), alle 14.30, si parlerà del futuro al tavolo “Filiera dell’automotive: stato dell’arte e opportunità per il futuro”, seguirà alle 16:30 l’incontro dedicato a “Investment strategy in the startup world: in partnership con Motor Valley Accelerator”. Alla Fondazione Modena Fabbriche Culturali (largo Porta Sant’Agostino 228, Modena) alle 14:30 verrà affrontato il tema “Finance & Open Innovation”, spazio alle nuove generazioni alle 16.30 con “La sfida dei Talenti in un’epoca di skill shortage 5.0”. Venerdì 3 maggio al Motor Valley Accelerator Headquarter alle 9:30 focus sulla sostenibilità con il tavolo “Elettrico, E-fuel ed Idrogeno: sfide e futuro della mobilità”, cui seguirà alle 11:30 l’approfondimento su “Sostenibilità: LCA, ESG e Materiali”. Alla Fondazione Ago Modena Fabbriche i temi legati al futuro che attende l’automotive verranno affrontati sotto diverse angolature, dalla “Digitalizzazione e Intelligenza Artificiale” in programma alle 9:30, a “Connected Car and Services” alle 11:30. La parte convegnistica del Motor Valley Fest 2024 si concluderà nel pomeriggio con gli ultimi due appuntamenti: alle 14.30 “Motor Valley DNA: Design + Racing” e alle 16:30 “Design & Heritage”. Sono invece attesi oltre 1.500 giovani agli 11 talent talk in scena al teatro del Collegio San Carlo di Modena per parlare delle “professioni del domani” con i rappresentanti dei top brand della Terra dei Motori dell’Emilia-Romagna, tra cui Maserati, Bosch, Pagani, Tesla, Dallara, Ducati, Automobili Lamborghini, Visa Cash App RB Formula One Team, Ferrari, Energica, MUNER-Motorvehicle University of Emilia-Romagna. Per partecipare (in presenza o da remoto) è necessario iscriversi sul sito web Motor Valley. I Talent Talks verranno trasmessi anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’evento.
Anche quest’anno il Cortile d’Onore di Palazzo Ducale ospiterà il Best of Motor Valley con l’esposizione al pubblico dal 3 al 5 maggio dei modelli delle auto e delle moto più iconiche della Terra dei Motori emiliano-romagnola. Il pubblico avrà l’occasione di ammirare tra gli altri la Ferrari SF90 XX Spider (Ferrari) e la Ferrari 500 Mondial (Scuderia Tricolore – provenienza Collezione Righini), la Pagani Utopia (Pagani), la Gran Cabrio Trofeo Maserati (Maserati) e la Maserati MC20 (Scuderia de Adamich), il ‘rolling chassis’ della Dallara Stradale (Dallara), la Lamborghini Countach (Museo Ferruccio Lamborghini), la Lamborghini Urus SE (Lamborghini), la Williams FW12C (Autodromo di Modena), l’AlphaTauri AT03 (Autodromo di Imola), ma anche un simulatore Res-tech (Autodromo Misano), un prototipo auto partecipante alla Formula SAE e una moto storica ASI Motoshow (Autodromo Varano). Per le moto: la storica 916, la Panigale V4 ESP2 30° Anniversario 916, la Panigale V4 S, la Panigale V4 Bagnaia 2023 World Champion Replica (Ducati). (orari: venerdì 3 maggio dalle 10:00 alle 00:00; sabato 4 maggio dalle 10:00 alle 00:00; domenica 5 maggio dalle 10:00 alle 18:00).
In piazza Mazzini, per tutta la durata del Motor Valley Fest, per ricordare il mitico campione Ayrton Senna nel trentennale della sua scomparsa saranno esposti tre modelli della moto Ducati 916 Senna (serie I, II e III), una macchina con i colori del Brasile e la Mc Laren Senna.
In piazza XX Settembre ci sarà invece l’esposizione Tesla con una Model Y e Model 3. Come sempre Motor Valley Fest riserverà grande attenzione alle start up emergenti più innovative del momento con l’incontro b2b “Meet & Match” che coinvolgerà 45 realtà italiane ed internazionali il 2 maggio nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale. In piazza Grande, per tutta la durata del Motor Valley Fest, saranno protagoniste 9 Università italiane (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Pisa, Università di Pavia, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Padova, Università di Bologna, Università di Brescia, Università del Salento, Università degli Studi di Roma) con un’area dedicata all’esposizione delle vetture di Formula SAE. Prevista anche la presenza di due startup: 2electron, e Driving Simulation Center, che esporrà un innovativo simulatore di guida.
Tra gli appuntamenti più prestigiosi di Motor Valley Fest la 24esima edizione del Concours d’E’lègance Trofeo Salvarola Terme, per auto storiche di alto di gamma, organizzato da Terme della Salvarola e La Terra delle Rosse in collaborazione con i Musei Ferrari che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 maggio. Special guest: Maserati Owners Club Italia.
Focus su elettrico e alimentazione sostenibile applicata ai settori industriali, agricolo e delle costruzioni in largo Sant’Agostino, dal 2 al 5 maggio, dove verranno esposti due innovativi mezzi prodotti da CNH INDUSTRIAL: il mini-escavatore E25X Electric Power CAB New Holland e il T6 Methan Power Tractor, il primo trattore alimentato al 100% a metano prodotto in serie e livello mondiale. Per tutta la durata del Motor Valley Fest in piazzale degli Erri ci sarà la Polizia di Stato, mentre in piazza Matteotti ci sarà l’expo dei mezzi delle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza-Comando provinciale di Modena, Arma dei Carabinieri-Comando provinciale di Modena, Polizia Municipale, Polo Storico Aeronautica Militare). Anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli darà il proprio contributo con uno spazio espositivo allestito per fornire informazioni sulla normativa doganale e accise con riferimento ai carburanti e ai prodotti energetici.

foto: ufficio stampa Motor Valley Fest

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Indebiti benefici sul gasolio d’autotrazione, 2 segnalati a Piacenza

PALERMO (ITALPRESS) – I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dell’Ufficio di Piacenza congiuntamente con i militari del Corpo della Guardia di Finanza di Piacenza hanno avviato un’attività info-investigativa, effettuata attraverso l’incrocio delle informazioni presenti nelle rispettive banche dati, finalizzata a verificare la corretta sussistenza dei requisiti richiesti per l’ottenimento dell’agevolazione fiscale del gasolio commerciale.
Tale agevolazione permette, per le aziende che svolgono attività di trasporto merci e che abbiano l’uso esclusivo di mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, di ottenere crediti d’imposta a copertura delle accise versate, relative al gasolio consumato, tramite la presentazione di una specifica istanza al competente Ufficio ADM. L’attività in oggetto è stata indirizzata nei confronti di due società, riconducibili ai medesimi soggetti, che, nei primi tre trimestri del 2023, avevano proceduto alle compensazioni dei crediti documentati. Nel corso delle operazioni, i funzionari e i militari hanno riscontrato, nei confronti di una delle due società, l’assenza di qualsiasi struttura aziendale e la mancata installazione, a differenza di quanto attestato nell’istanza presentata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di una cisterna adibita allo stoccaggio. Inoltre, nella sede legale della società stessa risultava, in realtà, insistere uno studio di consulenza fiscale. In relazione alla seconda società, i funzionari dell’Agenzia, unitamente ai militari del Corpo, a seguito di un attento riscontro documentale e fattuale, hanno rilevato come la stessa non avesse l’esclusivo possesso degli autoveicoli indicati nell’istanza di rimborso. Inoltre, questi ultimi sono risultati essere, in realtà, intestati alla prima società.
Gli sforzi congiunti effettuati dagli appartenenti dei due enti, condotti nel rispetto delle reciproche attribuzioni, hanno permesso di denunciare all’Autorità Giudiziaria competente, i rappresentanti legali delle due società per i reati di indebita percezione di erogazione pubbliche e di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Le irregolarità riscontrate, anche grazie alla proficua collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza in ottemperanza al protocollo d’intesa sottoscritto tra le Istituzioni nell’aprile del 2023, rappresentano una testimonianza concreta dell’efficace azione congiunta di prevenzione e contrasto delle violazioni nei settori delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, a tutela delle risorse del bilancio dello Stato.

– Foto: ufficio stampa Adm –

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Post alluvione, pronto il piano speciale preliminare in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dare più spazio ai fiumi, potenziando il contenimento delle piene a monte, “arretrando” le attuali arginature e rendendole resistenti alla tracimazione. Elaborare e attuare strategie innovative per i fenomeni di dissesto dei versanti, visto l’elevato numero delle frane (oltre 80mila), in gran parte di nuova attivazione in seguito agli eventi dello scorso maggio. Ancora: misure temporanee di salvaguardia per impedire l’aumento del carico urbanistico, escludendo nuove costruzioni nelle aree allagate, o a rischio frana, al di fuori del perimetro urbanizzato, in attesa dell’aggiornamento dei Piani di Bacino.
Sono, in estrema sintesi, alcune delle linee di indirizzo contenute nel Piano speciale preliminare, documento previsto dal decreto per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali del maggio 2023, convertito nella legge 100/2023. La norma prevede la predisposizione di cinque Piani speciali, tematici; questo, relativo agli interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico, è il driver di tutti gli altri.
La relazione del Piano è stata coordinata dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del gruppo di lavoro presieduto dalla struttura di supporto al Commissario straordinario alla ricostruzione e composto, tra gli altri, dalle autorità idrauliche, Università, Upi, Anci, Città metropolitana di Bologna, Ispra, Carabinieri forestali. La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha preso atto, lunedì 22 aprile, del Piano adottato dal Commissario straordinario alla Ricostruzione, così come asserito in sede di Cabina di coordinamento e ha condiviso le misure temporanee di salvaguardia adottate dalla competente Autorità di bacino distrettuale. Oggi la presentazione del documento preliminare all’Assemblea legislativa, in Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità.
Il Piano speciale preliminare contiene le prime strategie di intervento e gli indirizzi di pianificazione. Sarà aggiornato e completato a giugno 2024 quando vedrà la luce il Piano speciale definitivo che comprenderà anche l’elenco delle opere e degli interventi strutturali e non strutturali. La Regione, inoltre, avvierà a breve un percorso di coinvolgimento attivo delle comunità che sono state interessate dall’alluvione, cittadini, mondo produttivo e amministrazioni. Percorso che punta a una condivisione delle informazioni contenute nei Piani speciali e a un ascolto attivo delle istanze provenienti dai territori.
Dall’1 al 3 maggio 2023 il territorio dell’Emilia-Romagna è stato interessato da eventi idro-meteorologici di eccezionale intensità che hanno determinato gravi criticità particolarmente nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, Modena e Reggio Emilia. Nei giorni 16-17 maggio si è verificato un ulteriore evento meteorologico estremamente intenso che, oltre a interessare i territori delle province romagnole indicate e di quella di Bologna, ha colpito pesantemente anche il territorio della provincia di Rimini. Questi eventi hanno provocato frane ed esondazioni con conseguente isolamento di molte località, evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, gravi danni a infrastrutture lineari, aziende agricole, edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica e alla rete dei servizi essenziali.
La gravità degli eventi ha fin da subito evidenziato la necessità di un cambio di paradigma: la pianificazione, così come la programmazione e attuazione degli interventi, da quelli urgenti finanziati dalle ordinanze commissariali a quelli strutturali e non strutturali maggiormente complessi, avrà bisogno di un approccio graduale che si dovrà fondare su un aggiornamento progressivo delle conoscenze idrologiche, idrauliche, geologiche e geomorfologiche e sulla definizione e condivisione delle strategie di difesa e di nuovo assetto del territorio da applicare nelle aree colpite. Di qui, la necessità di elaborare un Piano speciale.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Lavoro, al via 8 progetti da enti locali per promuovere l’innovazione

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dalla logistica sostenibile alla telemedicina e all’innovazione nei servizi alla persona, dalla moda a nuove forme di welfare aziendale. Con l’obiettivo di creare reti guidate dagli enti locali emiliano-romagnoli che offrano nuovi modelli organizzativi, innovazione sociale ed esperienze pilota di sostenibilità. Sono i progetti realizzati da Enti locali dell’Emilia-Romagna, assieme a partner tecnici come i Clust-ER e Centri per l’innovazione della Rete alta tecnologia e finanziati dalla Regione per il biennio 2024-25 con un investimento di oltre 640 mila euro. Le risorse stanziate consentono di finanziare, con un contributo del 100% delle spese previste, fino a un massimo di 40mila euro annui per progetto. Si tratta dei primi otto classificati, su 24 candidature presentate, del bando “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese”, previsto dalla legge regionale 14 del 2014 e dalla strategia regionale per l’Agenda 2030. Tre dei laboratori finanziati riguardano la sostenibilità nella moda declinata rispetto al settore calzaturiero, lo sviluppo di fibre naturali e riciclate nel tessile e il progetto sulla tracciabilità per le imprese moda. All’innovazione nei servizi alla persona puntano progetti candidati nel bolognese e modenese che studiano soluzioni innovative per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e per l’assistenza tramite telemedicina.Di logistica sostenibile delle merci si occupano le iniziative proposte da enti romagnoli con focus rispettivamente su un sistema integrato per la consegna delle merci nel centro storico e sull’utilizzo di droni per il trasporto di medicinali urgenti.
Infine, allo sviluppo di un welfare aziendale collaborativo basato su mobilità di rete tra imprese e soggetti pubblici per migliorare il rapporto tra area urbana e portuale è dedicato un laboratorio promosso nel ravennate. La Regione consolida la rete dei laboratori territoriali per la sostenibilità delle imprese come parte integrante della Strategia regionale per l’Agenda 2030, riconoscendone il contributo al progetto di rilancio e sviluppo dell’economia regionale definito attraverso il Patto per il lavoro e il clima. I laboratori coinvolgono imprese e altri portatori d’interesse in percorsi di innovazione, stimolando le imprese stesse per far crescere la competitività e la sostenibilità di alcuni distretti e specifici settori produttivi come moda, turismo, packaging, edilizia. In particolare, come richiesto dal bando, i laboratori attiveranno percorsi di formazione, co-progettazione e sperimentazione di azioni pilota, sostenuti da partenariati con Enti locali, Camere di commercio, associazioni Clust-ER, centri per l’innovazione della Rete alta tecnologia, imprese, associazioni e università.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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