Home Emilia Romagna Pagina 161

Emilia Romagna

Il sindaco di Bologna vieta l’uso delle aree giochi nei parchi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha firmato oggi un’ordinanza che vieta l’utilizzo delle aree giochi e degli impianti sportivi a libera fruizione (come campi da calcio, da calcetto, da basket e da pattinaggio) all’interno di parchi, giardini e spazi pubblici. L’ordinanza, necessaria e urgente perchè finalizzata alla tutela della salute pubblica, ha efficacia immediata ed è valida fino al 3 giugno (come le misure dell’ultimo Dpcm), a meno che non arrivino prima i chiarimenti da parte del Governo sulle linee guida allegate al Dpcm del 17 maggio 2020. Chi non rispetta l’ordinanza rischia la sanzione amministrativa prevista dal decreto “Cura Italia”, che va da 400 a 3.000 euro.I chiarimenti al Governo erano stati richiesti a fronte della difficoltà da parte di molti Comuni, compreso quello di Bologna, di applicare le indicazioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio, secondo cui per contenere il rischio del contagio, oltre all’utilizzo della mascherina per i bambini di età superiore a 3 anni e il mantenimento della distanza interpersonale di sicurezza di almeno un metro, per la fruizione degli arredi e delle attrezzature all’interno di parchi, giardini e spazi pubblici, i gestori devono garantire “una pulizia approfondita e frequente delle superfici più toccate, almeno giornaliera, con detergente neutro”.
(ITALPRESS).

Dal 23/5 riaprono gli stabilimenti balneari in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Anticipato a sabato 23 maggio l’avvio ufficiale della stagione balneare in riviera. Inizialmente prevista per lunedì 25, la riapertura degli stabilimenti balneari è stata anticipata di un paio di giorni per decisione della Regione Emilia-Romagna. “Dopo la pubblicazione dei protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus – spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo e Trasporti – diversi stabilimenti si sono organizzati e sono pronti e attrezzati per garantire servizi in sicurezza già dai prossimi giorni. Abbiamo quindi ritento fosse giusto, dopo la lunga chiusura, consentire di accogliere i primi clienti già da questo fine settimana”. La raccomandazione, ribadita da parte della Regione, è di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone. In sintesi, i protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus prevedono una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati (indicativamente 4 e 3 metri tra paletti degli ombrelloni e delle file); 1,5 metri tra le attrezzature di spiaggia, come lettini e sdrai sulla battigia. E ancora numerazione e assegnazione delle postazioni o degli ombrelloni; steward appositamente formati per accompagnare gli ospiti all’ombrellone o al lettino; pasti ordinati attraverso un servizio di delivery con consegna per la consumazione all’ombrellone-lettino, oppure in aree ristorazione in grado di garantire il distanziamento sociale; aree giochi per bambini delimitate e con un numero massimo di presenze consentite; servizi igienici, docce e cabine pulite e disinfettate ogni giorno e ad ogni cambio di clientela. E poi spiagge libere con la possibilità, da parte dei Comuni, di prevedere accessi contingentati.
(ITALPRESS).

Bonaccini “A 8 anni dal sisma in Emilia ricostruzione volge al termine”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Otto anni fa un terribile terremoto colpì l’Emilia: 28 vittime, centinaia di feriti, oltre 14 miliardi di euro di danni”. Lo scrive su facebook il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che aggiunge:
“Avrebbe potuto mettere in ginocchio, eppure tutti assieme ci siamo rialzati, abituati a lamentarci poco e rimboccarci sempre le maniche. Ora la ricostruzione volge verso la sua parte conclusiva. Come allora, ci rialzeremo anche questa volta.
Perche´ siamo #emiliaromagna”.
(ITALPRESS).

Da Granarolo 150.000 euro a Fondazione S.Orsola Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Granarolo finanzierà con 150.000 euro il progetto “Più forti insieme” della Fondazione Sant’Orsola (Bologna) per realizzare un progetto di ricerca sulla risposta neonatale alle infezioni come il coronavirus e per ridurre le infezioni in Terapia intensiva neonatale.
La ricerca, affidata a un giovane ricercatore, ha lo scopo di fare luce sulle peculiarità della risposta immunitaria neonatale alle infezioni, anche in funzione degli elementi funzionali presenti nel latte materno e di costruire e validare un percorso virtuoso all’interno dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e di Neonatologia, che determini una riduzione delle infezioni ospedaliere.
“La pandemia da COVID-19 – spiega Luigi Corvaglia, direttore della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Sant’Orsola – ha riportato all’attenzione di tutti il tema della prevenzione e della cura delle infezioni, evidenziando come gli ospedali giochino un ruolo fondamentale sia come sede di cura sia, purtroppo, come nucleo di amplificazione del contagio, con un punto di particolare delicatezza nell’area neonatale”.
“E’ un piccolo contributo in un’ottica di speranza”, ha commentato il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. “Desideriamo così intensificare e consolidare un rapporto di collaborazione con la Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Sant’Orsola con cui sei anni fa abbiamo realizzato Allattami, la prima Banca del Latte Umano Donato, e farlo in questo momento così difficile rafforza la nostra amicizia con una eccellenza del Sistema Sanitario Nazionale impegnata senza sosta a difendere la nostra vita ed il nostro futuro”.
“Siamo molto soddisfatti – ha commentato il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – per la scelta di Granarolo, che mette al centro la persona e ci chiede di attraversare l’emergenza pensando già al futuro, puntando sulla protezione dei bambini e sulla ricerca, che è la nostra grande arma per migliorare prima ancora della cura la prevenzione”.
(ITALPRESS).

Bonaccini “Sì a spostamenti tra Rovigo e Ferrara per congiunti”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Ho appena firmato con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia la richiesta delle due province di Rovigo e Ferrara per consentire la mobilità tra i due territori. Si sta ragionando se riaprire tra le province di Rimini e Pesaro Urbino, lo stiamo discutendo in questi minuti”, ha detto stamattina il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Boniccini, nel corso della videoconferenza stampa in occasione dell’avvio dei lavori per il collegamento ferroviario tra il porto di Ravenna e la stazione. Sì dunque agli spostamenti tra congiunti nelle due province. “In attesa del 3 giugno, quando, se tutto andrà bene sarà autorizzata la mobilità tra regioni, sono consentiti gli spostamenti tra province confinanti di regioni diverse, se c’è l’accordo dei sindaci e dei presidenti di Regione”. Provvedimenti del genere diventano operativi, ha poi spiegato Bonaccini, nel momento in cui ne vengono informati i prefetti.
(ITALPRESS).

A Parma scoperta una frode fiscale da 12 mln

PARMA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Parma ha scoperto una maxi frode fiscale nel settore dell’impiantistica industriale. Sette persone sono state arrestate e sono stati sequestrati beni patrimoniali per 12 milioni di euro.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Parma su richiesta della locale Procura, ha riguardato imprenditori e professionisti, operanti nel settore della metalmeccanica e dell’impiantistica industriale attraverso due distinti Consorzi riconducibili a due imprenditori, uno dei quali recentemente condannato in primo grado dal Tribunale di Catanzaro per il reato di associazione mafiosa in quanto organico alla cosca di ‘ndrangheta Farao- Marincola. Sono in corso di esecuzione sequestri per equivalente, fino a concorrenza delle imposte evase, per circa 12 milioni di euro di euro, su conti correnti, depositi e immobili riconducibili agli indagati.
Le indagini, dirette e coordinate dalla Procura e svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma, hanno consentito individuare un articolato meccanismo di frode attraverso il quale il gruppo criminale riusciva a fornire, ad importanti aziende di rilevo nazionale ed internazionale operanti in territorio emiliano, servizi e manodopera a prezzi fuori mercato.
(ITALPRESS).

Bonaccini “Pronti a ripartire, ma teniamo alta la guardia”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Fra qualche giorno vedremo che effetti hanno avuto le riaperture del 4 maggio che hanno fatto tornare al lavoro 4 milioni di persone”. Così in collegamento con Tgcom24 il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini guarda avanti, ma mette in guardia dai facili entusiasmi della ripresa.
“E’ nell’interesse di tutti, in primis dei cittadini, – spiega Bonaccini – a cui dobbiamo garantire la loro salute, che si guardino gli andamenti perchè dovesse schizzare la curva in alto, è evidente che ci sarebbero problemi. non vorrei che le attività che stanno riaprendo o hanno riaperto da poco dovessero tornare a chiudere. Siccome non se lo augura nessuno, dobbiamo fare le cose perbene e dire ai cittadini che il virus non è stato ancora sconfitto”. Ecco perchè per il governatore emiliano-romagnolo “dobbiamo tenere alta la guardia” in attesa del vaccino che “purtroppo per un pò non sarà disponibile”.
“Non si creda – aggiunge Bonaccini – che le mascherine da sole bastano. Le mascherine sono utili ma non riescono da sole a contenere tutto il contagio”. Per Bonaccini “gli italiani si sono comportati nella stragrande maggioranza dei casi bene. E’ questo che ci permette di poter avere un pò più di ottimismo per il futuro”. Il futuro vuol dire anche riapertura dei confini regionali che il Governo vorrebbe fissare a inizio di giugno. Scelta che piace anche al presidente dell’Emilia-Romagna: “Sono convinto che sia giusto attendere i primi di giugno per riaprire i confini regionali”. Da quel momento “si potrà tornare a circolare liberamente anche perchè abbiamo bisogno di far ripartire il turismo”, aggiunge il governatore che nei giorni scorsi, ben prima del Governo, ha definito insieme alle associazioni di categoria i protocolli per “l’estate sicura” in Riviera. Intanto bisogna aspettare il Dpcm che darà il via libero definitivo alle riaperture di lunedì e, secondo Bonaccini, dovrebbe arrivare “entro stasera”.
In questo modo “le regioni faranno le ordinanze domani”. Quanto all’accordo raggiunto ieri sera Bonaccini commenta: “Credo che ieri sia stata anche una bella pagina di rapporti istituzionali tra diversi livelli di governo, dal Governo alle regioni, alle province e ai comuni. Ognuno di noi ha cercato di metterci un pezzo della propria mediazione e propria capacità”.
(ITALPRESS).

Emilia Romagna, bando per togliere l’amianto dalle scuole

BOLOGNA (ITALPRESS) – Via l’amianto dalle scuole dell’Emilia Romagna. La Regione interviene di nuovo con un impegno di oltre 8,7 milioni per riqualificare e mettere in sicurezza gli istituti scolastici di ogni ordine e grado da Piacenza a Rimini, con contributi che serviranno a coprire il 100% delle spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. Una nuova iniezione di risorse nel segno della sostenibilita’ ambientale, in grado di far partire anche molti cantieri con un indubbio beneficio in termini di occupazione, e che rientra nel quadro della ‘cura’ contro l’asbesto ingaggiata dall’Emilia-Romagna da piu’ di 17 anni con oltre 30 milioni gia’ investiti. Il nuovo bando e’ indirizzato agli enti pubblici proprietari degli edifici scolastici in cui siano presenti manufatti in cemento-amianto da rimuovere, o gia’ rimossi con spese sostenute a far data dal 1^ gennaio 2014, che potranno inviare dal 19 maggio al 22 giugno una manifestazione di interesse compilando un’apposita scheda con modalita’ online. “L’Emilia-Romagna riparte dalla scuola – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo -. Grazie a queste risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, potremo liberare altri edifici dall’amianto e dare ai nostri studenti ambienti piu’ sicuri e salubri. Continua cosi’ il nostro impegno per unire la tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro. E con i nuovi cantieri che apriranno contribuiamo a dare una nuova spinta alla ripresa delle attivita’ dopo il lungo lockdown causato dall’emergenza coronavirus”.
(ITALPRESS).