“La fase 2 deve cominciare”. Si è espresso così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini durante la diretta facebook “Filo diretto con la Giunta”. “Ieri sera – ha raccontato – abbiamo avuto la cabina di regia con il governo e con il comitato tecnico presieduto a livello nazionale da Colao che ha fornito indicazioni circa le prossime aperture. Domani avremo un ulteriore confronto. La battaglia contro il virus non è ancora vinta e non sarà vinta fino a che non ci sarà un vaccino, ma con opportuni accorgimenti e garantendo restrizioni si possono cominciare a riaprire alcune cose. Come conferenza delle regioni abbiamo posto due temi al centro. Prima abbiamo posto il tema delle manifatture con rilievo internazionale. L’automotive, la meccanica, la meccatronica, i motori, la moda e la ceramica, per il 90% prodotta in questa regione, dal 4 maggio dovrebbero riaprire. In queste ore sarà definito il come e il quando. Noi- ha dichiarato ancora Bonaccini- saremmo pronti anche dal 27 aprile, ma intanto dal 4 maggio dovrebbe ripartire questo comparto assieme al secondo che è quello dei cantieri dell’edilizia pubblica e privata”.
Ai lavoratori – ha spiegato Bonaccini – dovrà essere garantita la massima sicurezza e livello nazionale dovrà essere definito “il piano guida sul posto di lavoro e anche negli spostamenti per raggiungerlo”.
(ITALPRESS).
Bonaccini “La fase 2 deve cominciare”
Hera e Caritas insieme per donare l’equivalente di 25mila pasti
Una donazione alla Caritas Italiana per ogni cliente che richiede l’invio elettronico della bolletta, per fornire l’equivalente di 25 mila pasti a chi ne ha bisogno. È questa la nuova iniziativa di solidarietà messa in campo dal Gruppo Hera che si aggiunge alle numerose altre già realizzate, anche in questo periodo di emergenza Coronavirus, a sostegno di famiglie e aziende del territorio che si trovano in difficoltà a gestire i pagamenti delle bollette relative ai servizi forniti dalla multiutility.
Fino al 31 maggio, per ciascun cliente – domestico o business – che attiva l’invio elettronico della bolletta, il Gruppo Hera donerà 2 euro a favore della Caritas Italiana. La multiutility in questo modo stima di raccogliere fondi per coprire l’erogazione di circa 25 mila pasti da destinare alle persone in difficoltà in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche.
È possibile richiedere l’invio della bolletta per e-mail, in sostituzione di quella cartacea, per le bollette di energia elettrica, gas, acqua, teleriscaldamento e tariffa a corrispettivo puntuale per la gestione dei rifiuti.
Per dare visibilità all’iniziativa di solidarietà è stata avviata una capillare campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i clienti, tramite sms ed e-mail.
Per richiedere l’invio elettronico della bolletta basta accedere ai servizi digitali del Gruppo Hera (Servizi Online e app My Hera) o contattare il Servizio Clienti.
“Scegliere l’invio elettronico della bolletta è un piccolo gesto con il quale, però, ora si può contribuire a dare un aiuto concreto a chi ha più bisogno, aiutandolo a superare questa emergenza – sottolinea Hera -. Allo stesso tempo rappresenta un vantaggio per i clienti, poiché l’invio della bolletta per e-mail assicura puntualità di consegna, e per l’ambiente, in termini di risparmio di carta ed emissioni in atmosfera per produrla e trasportarla. Inoltre, ogni volta che un cliente domestico attiva uno o più servizi digitali, messi a disposizione gratuitamente dalla multiutility, come in questo caso per l’invio elettronico della bolletta, dona punti alle scuole del suo Comune nell’ambito del progetto Digi e Lode del Gruppo, punti che potranno essere convertiti in premi in denaro da spendere in progetti di digitalizzazione scolastica”.
Il progetto di solidarietà che vede coinvolta la Caritas Italiana si affianca alle numerose iniziative di dilazioni di pagamento e rateizzazioni delle bollette per tutti i servizi che la multiutility ha introdotto in questo periodo per i propri clienti, famiglie e imprese, in difficoltà economica. Tali agevolazioni speciali – in essere fino alle scadenze di fine giugno – consentono diluizioni dei pagamenti anche fino a dicembre 2020 e riguardano le bollette di tutti i servizi erogati dal Gruppo Hera (acqua, teleriscaldamento, rifiuti urbani in regime di tariffazione corrispettivo puntuale e forniture di energia elettrica e gas naturale, purché non in regime di salvaguardia e di ultima istanza) per importi fino a 4.500 euro. Per importi superiori saranno definiti piani di rateizzazione specifici.
“In questa emergenza, che non è più solo sanitaria ma anche sociale ed economica, sta aumentando il numero di persone che non riescono a soddisfare neppure i bisogni primari come la garanzia di un pasto – commenta Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera -. Con le agevolazioni già attivate per il pagamento delle bollette e questa ulteriore iniziativa in collaborazione con Caritas Italiana vogliamo dare un contributo concreto a chi si trova in maggiore difficoltà”.
“Questa emergenza ci deve far sentire tutti uniti e solidali – ricorda il Direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu, che aggiunge – ancora una volta le più esposte sono le persone più fragili e per questo auspichiamo che siano sempre di più le iniziative, come questa del Gruppo Hera, di solidarietà concreta in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie”.
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Da Piacenza importante studio su sviluppi Coronavirus
È possibile capire se un paziente positivo al Covid-19, in fase iniziale della malattia, debba restare in ospedale perché rischia di peggiorare velocemente, o se invece sia possibile e sicuro curarlo a casa? Un interrogativo che si sono posti clinici di tutto il mondo, cercando elementi utili per arrivare a una possibile risposta. Un primo, determinante contributo a livello internazionale arriva dall’Emilia-Romagna, in particolare dall’Ospedale di Piacenza: la rivista americana Radiology, riferimento globale del settore, ha pubblicato infatti, proprio in questi giorni, lo studio realizzato da un team di specialisti della struttura.
Nello specifico, l’equipe di Radiologia, diretta da Emanuele Michieletti, ha lavorato su una casistica significativa di pazienti (finora la più ampia in Italia pubblicata in letteratura scientifica) riuscendo a fornire alcune indicazioni concrete per individuare le persone più a rischio. Lo studio piacentino ha riscosso immediatamente un grandissimo interesse, soprattutto nei Paesi che stanno affrontando oggi le fasi più critiche dell’emergenza Coronavirus.
“Mentre veniva gestita un’emergenza senza precedenti – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – la nostra sanità pubblica si è mostrata in grado di sviluppare un prezioso lavoro di ricerca, che ha suscitato un grande interesse a livello internazionale”.
“Non possiamo che essere orgogliosi di questo successo, che offre nuove, concrete speranze nella lotta al virus. E lo siamo ancor di più perché viene da Piacenza, la provincia più colpita dell’Emilia-Romagna dal Coronavirus, dove le strutture e il personale sanitario sono stati sottoposti, e ancora lo sono, a un’enorme pressione”.
“La professionalità e il valore dei nostri professionisti e operatori, che costituiscono la vera ricchezza della nostra sanità pubblica – conclude Donini – dimostrano ancora una volta come investire in sanità debba essere una priorità: noi continueremo a farlo, con impegno sempre maggiore. Guardando a chi ogni giorno, sul campo, mette a disposizione competenze, ingegno, passione, a servizio del bene comune”.
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Aumento posti Facoltà Medicina, ok da Senato Accademico Bologna
Il Senato Accademico dell’Università di Bologna ha approvato oggi la proposta, presentata dal rettore Francesco Ubertini, di aumentare i posti nei nuovi Corsi di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia, sedi di Forlì e di Ravenna. Ora la proposta sarà inviata al Ministero dell’Università e della Ricerca. In questo modo i posti per ciascun nuovo corso passano da 75 a 95, per un totale di 190 posti contro i 150 previsti inizialmente. “La proposta – si legge in una nota dell’Ateneo – nasce dall’esigenza di far fronte alla crisi sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19” e sarà possibile “grazie al grandioso progetto di integrazione che coinvolge la Regione, gli Enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus dell’Università di Bologna. Uno sforzo corale che permetterà di sostenere in maniera solida e robusta la qualità dei nuovi corsi e il reclutamento di docenti e personale tecnico amministrativo, oltre alla realizzazione degli spazi e delle attrezzature necessari”.
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Bologna, via libera a maggiori tutele per i rider
Doppio ok del Consiglio comunale di Bologna alla sicurezza dei riders proprio nel giorno in cui i Riders Union Bologna hanno messo in atto un’azione di mailbombing nei confronti della Regione per sollecitare un regolamento regionale prescrittivo. L’aula ha approvato due odg, uno presentato dal consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) e l’altro dal collega Federico Martelloni (Coalizione Civica), riguardano la tutela della salute e la sicurezza dei riders e ciclofattorini sia rispetto all’emergenza coronavirus attuale, che alla fase 2, che alle tutele già previste dalla Carta di Bologna. Il documento presentato da Colombo chiede alla Giunta di “farsi parte attiva con la Regione Emilia-Romagna affinché l’ordinanza presidenziale vigente sia integrata prevedendo con urgenza, in specifico per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ‘la consegna a domicilio è consentita solo alle attività economiche e alle imprese intermediarie dei servizi di consegna che adottano le necessarie misure di prevenzione e protezione della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori a qualsiasi titolo addetti alle consegne’, e individuando la sanzione conseguente alla violazione di questi obblighi”.
Inoltre, nel frattempo l’odg invita il Sindaco a “valutare di adottare un’ordinanza comunale con gli ordinari poteri sindacali in materia di commercio” e a “continuare ad agire presso ogni competente livello istituzionale affinché, più in generale, l’efficacia delle previsioni della “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” venga estesa, ad esempio con legge regionale, nei confronti di tutti gli operatori economici del settore, per assicurare omogeneità di tutela dei lavoratori e parità di trattamento delle imprese sul mercato”. L’odg Colombo è stato emendato in aula e approvato con 27 voti favorevoli (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro, gruppo misto-Al centro Bologna) e 6 astenuti (Lega nord, Fratelli d’Italia, Insieme Bologna).
Il testo presentato da Martelloni, invece, chiede innanzitutto di “interdire, a livello regionale o comunale, tutte le attività di consegna di cibo a domicilio, fatta eccezione per le piattaforme firmatarie di intese – come la Carta di Bologna del 31 maggio 2018 – che prevedono effettive garanzie dei diritti dei lavoratori anche in tema di tutela della loro salute e sicurezza”. Poi che “a fronte della disposta chiusura di bar, ristoranti e pubblici esercizi salvo che per le attività di food-delivery, Sindaco e Giunta consentano di svolgere tale attività ai soli pubblici esercizi formalmente impegnati a servirsi delle sole piattaforme in grado di assicurare tutti gli standard di tutela della salute e sicurezza, per tali intendendosi quelle che siano vincolate da intese o accordi – come la Carta di Bologna – che prevedono effettive garanzie dei diritti dei lavoratori anche in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro”. Infine, l’odg Martelloni chiede di “prescrivere il monitoraggio e il controllo, da parte della polizia municipale, dell’effettivo rispetto di tutte le prescrizioni in tema di tutela della salute e sicurezza da parte delle piattaforme di food-delivery a partire dalla fornitura generalizzata delle dotazioni individuali di protezione (mascherine, guanti e disinfettante), adozione di modalità contatless al momento del prelievo e della consegna nonché opportuna tutela assicurativa e sanitaria”.
L’odg Martelloni è stato emendato in aula e approvato con 26 voti favorevoli (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro, gruppo misto-Al centro Bologna) e 6 astenuti (Lega nord, Fratelli d’Italia, Insieme Bologna).
(ITALPRESS).
Bonaccini “Altri mille posti per quarantene sicure”
“Abbiamo deciso di introdurre ulteriori misure per presidio sanitario e assistenza ai cittadini. Mettiamo a disposizione altri mille posti, prevalentemente in strutture alberghiere, riservati alle persone che devono fare quarantene sicure e che non hanno condizioni adeguate in casa per proteggere se stessi e i propri familiari”. Lo ha annunciato, su facebook, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. A ruota il Governatore ha parlato della cosiddetta fase 2. “Martedì scorso, alla prima riunione del patto per il Lavoro, ci eravamo dati sette giorni di tempo per definire un progetto che fosse dell’intero sistema socioeconomico regionale, e già oggi ci siamo trovati d’accordo: un segnale positivo e di compattezza che arriva dall’Emilia-Romagna, soprattutto in questo momento di dura crisi. Una condivisione essenziale per pensare a una ripartenza nelle massime condizioni di sicurezza. Un progetto che proporremo al Governo, dal momento che solo il Governo ha la competenza sulle attività produttive e quindi su eventuali riaperture o meno. Come perimetro temporale abbiamo il 3 maggio, valido per tutto il Paese. Qualora venisse deciso, potrebbero esserci riaperture prima ma ribadisco che la salute viene prima di tutto. Ora abbiamo una proposta condivisa per l’Esecutivo nazionale, con l’indicazione di filiere che qui, nel caso, potranno operare sulla base di protocolli per la sicurezza di lavoratori e lavoratrici”, ha affermato Bonaccini.
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A Bologna liquidati oltre 550 buoni spesa, 11 mila domande
Undicimila domande presentate, oltre 550 già liquidate, un quarto delle domande presentate in fase istruttoria. Sono alcuni dei dati presentati da Maria Adele Mimmi, direttrice dell’Area welfare e promozione del benessere della comunità del Comune di Bologna, nel corso della Commissione consiliare “Pianificazione, contabilità economica e controllo di gestione”, riunita per esaminare la delibera di variazione al Bilancio 2020 per l’acquisizione e distribuzione di buoni spesa per generi alimentari come misura urgente di solidarietà. Da una prima analisi delle domande, “1.500 arrivano da famiglie seguite dal Servizio sociale territoriale, il resto viene da un bisogno dovuto a emergenza Covid-19. Il 76% delle domande arriva da nuclei che hanno avuto meno di 780 euro di entrate a marzo”.
“A tutti sarà risposto”, precisa Mimmi, rispondendo a una sollecitazione dei consiglieri Umberto Bosco (Lega) e Francesco Sassone (FdI), ma si tratta “di un’istruttoria pazzesca” per il volume di domande che quindici dipendenti a tempo pieno stanno processando. Sono per ora 88 gli esercizi commerciali convenzionati, ma “la lista – spiega Mimmi – è in continuo aggiornamento sul sito del Comune”. Per l’assessore al Bilancio Davide Conte “le domande ci dicono anche cosa sta succedendo nel nostro territorio, è una fotografia importante” per poi “ragionare su interventi strutturali”. Intanto, secondo quanto riferito da Mimmi, gli oltre due milioni assegnati dal Governo al Comune di Bologna saranno distribuiti entro fine mese e a seguire per dare risposta a tutte le domande il Comune metterà a disposizione 1 milione e 700 mila euro.
(ITALPRESS).
Scossa di terremoto 4.2 nel piacentino
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata oggi alle 11.42, con epicentro a 6 chilometri a sud-est di Cerignale, in provincia di Piacenza. Lo riferisce Ingv. Non si registrano né feriti né danno gravi. Ieri alle 22.02 era stata registrata un’altra scossa di magnitudo 3.5 con epicentro a 6 chilometri da Ferriere.
(ITALPRESS).









