Home Emilia Romagna Pagina 166

Emilia Romagna

Scuola, arrivano i premi di Hera con “Digi e Lode”

0

La digitalizzazione delle scuole è un argomento quanto mai attuale e il Gruppo Hera conferma il suo impegno su questo tema con la premiazione delle prime scuole vincitrici della terza edizione di Digi e Lode. In particolare, sono 20 gli istituti emiliano-romagnoli che, nel primo quadrimestre, si sono aggiudicati 50 mila euro dei complessivi 100 mila previsti per l’anno scolastico 2019/2020. Quest’anno, inoltre, la multiutility ha esteso il progetto anche alle scuole di Marche e Abruzzo, con un investimento aggiuntivo di 25 mila euro. In tutti i territori verrà pubblicata un’ulteriore classifica al termine del secondo quadrimestre. Nella classifica del primo quadrimestre tra i Comuni emiliano-romagnoli sopra i 50.000 abitanti, sono presenti due scuole di Ferrara, due di Imola, due di Modena, due di Ravenna, due di Faenza, due di Bologna, due di Cesena e una di Forlì. Per i Comuni sotto i 50.000 abitanti, hanno vinto cinque scuole: a Mordano (BO), a Castelfranco Emilia (MO), Marano sul Panaro (MO), Vignola (MO) e Massa Lombarda (RA). Su http://digielode.gruppohera.it/ è consultabile la graduatoria completa.

Ogni scuola si è aggiudicata 2.500 euro, che serviranno per finanziare progetti di digitalizzazione scolastica con beneficiari gli studenti scelti in autonomia dagli istituti. Nella scorsa edizione i premi sono stati utilizzati per l’acquisto, tra gli altri, di monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook e tablet, microscopi elettronici, percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale, pc, webcam, stampanti 3D e laser. Digi e Lode rientra tra le iniziative del Gruppo Hera che coinvolgono attivamente i cittadini dei territori serviti. Il progetto, infatti, prevede che ogni volta che un cliente attiva uno o più servizi digitali, messi a disposizione gratuitamente dalla multiutility, dona dei punti alle scuole del suo Comune. Se poi i clienti selezionano sul sito web dedicato una scuola in particolare, i punti vengono moltiplicati per 5 volte. Con i servizi digitali Hera è vicina ai propri clienti, anche a distanza. Grazie all’app My Hera e ai Servizi Online, ad esempio, è possibile gestire le forniture comodamente da casa: pagare online le bollette e consultare l’archivio, effettuare l’autolettura, controllare l’andamento dei consumi, attivare la domiciliazione bancaria e la bolletta online, ricevere assistenza e tanto altro.

Quasi 185.000 servizi digitali attivati in quattro mesi Nel primo quadrimestre di Digi e Lode sono stati quasi 185.000 i servizi digitali attivati dai clienti Hera. In particolare, quasi 30.000 sono state le richieste per l’invio della bolletta elettronica e oltre 37.400 le iscrizioni ai Servizi Online. L’app dedicata alla raccolta differenziata, il Rifiutologo, è stata scaricata 64.400 volte e quasi 53.800 sono stati i download dell’app My Hera, che aiuta il cliente a gestire comodamente dallo smartphone le proprie utenze. “Il coinvolgimento e la collaborazione tra azienda, cittadini, clienti, organizzazioni e associazioni locali sono fondamentali per creare valore condiviso – sottolinea Hera -. Tutti, intervenendo sui propri comportamenti quotidiani, possono diventare protagonisti del cambiamento e contribuire al raggiungimento di obiettivi fondamentali in termini di sostenibilità, efficienza e inclusione sociale”. Digi e Lode, infatti, è solo uno dei numerosi progetti promossi da Hera e rendicontati nel report “Costruire insieme il futuro” disponibile e consultabile anche online. Tra questi, i progetti gratuiti di educazione ambientale, che coinvolgono ogni anno oltre 100.000 studenti, e le tante iniziative messe in campo con le onlus del territorio per prevenzione, riciclo e recupero di rifiuti come CiboAmico, “FarmacoAmico” e “Cambia il finale”.

(ITALPRESS).

(nella foto: la premiazione di una delle edizioni precedenti del progetto)

Nel carcere di Bologna 9 medici su 19 positivi al coronavirus

Nella casa circondariale di Bologna “il più colpito è il personale sanitario: 9 medici su 19 e 16 professionisti sanitari su 30 sono risultati positivi o sono ammalati a domicilio o in ospedale. Un medico è già rientrato al lavoro dopo due tamponi negativi”. I dati della task force interistituzionale sanitaria sono stati riferiti dall’assessore al Lavoro Marco Lombardo rispondendo a un question time del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla situazione dei contagi all’interno del carcere della Dozza. “Sono stati sottoposti a tampone i 96 detenuti della sezione alta sicurezza e gli agenti del nucleo traduzioni per poter procedere ai trasferimenti e dare corso alla ristrutturazione delle sezioni danneggiate durante la rivolta del 9 marzo”, ha riferito ancora Lombardo che ha colto l’occasione per esprimere solidarietà agli operatori e agenti che sono stati coinvolti nella sommossa.
(ITALPRESS)

A Bologna muore il primo detenuto positivo

“Prima o poi doveva accadere, ed e’ purtroppo accaduto. E’ deceduto all’ospedale civile di Bologna il primo detenuto per coronavirus. Si tratta di un ristretto del circuito ad alta sicurezza, ricoverato qualche giorno fa in stato di detenzione e poi ammesso agli arresti domiciliari a seguito del trasferimento in terapia intensiva. Era italiano, aveva 76 anni e pare fosse affetto da altre patologie”. A riferirlo e’ Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale. “Si e’ naturalmente costernati per la perdita di un’altra vita umana, ma non vogliamo e non potremmo strumentalizzare l’accaduto. Il Ministro Bonafede e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria hanno tante colpe e responsabilita’ nell’assolutamente inadeguata gestione delle carceri – scrive De Fazio in una nota – prima e durante l’emergenza sanitaria, che sarebbe inutile, inelegante e finirebbe col depotenziare le nostre continue denunce tentare di attribuirne loro delle ulteriori. Purtroppo, questo nemico invisibile sta facendo stragi ovunque e il carcere altro non e’ che una parte della societa’”.
“Certo – aggiunge il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – continuiamo a pensare che la gestione dell’emergenza sanitaria per COVID-19, la quale si unisce alle precedenti che attanagliano da molto tempo il sistema carcerario, dovrebbe essere affrontata in maniera molto piu’ efficace e organica da molti punti di vista, sia per la parte che afferisce all’utenza detenuta, sia sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro e delle misure a protezione degli operatori e, di rimando, per gli stessi reclusi”.
(ITALPRESS).

Metromare Rimini, da Stato-Regioni ok al prolungamento

Ci sono le risorse, 49 milioni di euro, che consentiranno il prolungamento del Metromare – il trasporto rapido di costa già operativo tra la stazione di Riccione e la stazione di Rimini – fino ai padiglioni dell’expo riminese. Il via libera formale al finanziamento dell’opera è arrivato ieri dalla Conferenza unificata Stato Regioni ed Enti Locali, che ha sancito l’intesa sul decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che destina l’importante finanziamento alla realizzazione del secondo stralcio del Metromare.
Con l’intesa firmata ieri, si è ufficializzato il finanziamento ottenuto sulla base del bando ministeriale per i sistemi di trasporto rapido di massa. L’opera consentirà di potenziare un’infrastruttura strategica per l’intero territorio della provincia di Rimini, andando a collegare il centro città con il polo fieristico, rispondendo quindi all’obiettivo di sviluppare una mobilità pubblica intermodale capace non solo di intercettare le esigenze delle centinaia di migliaia di operatori e visitatori che raggiungono Rimini in occasioni delle grandi manifestazioni fieristiche, ma offrendo un servizio anche dei city users che quotidianamente si spostano dal nord a sud del territorio provinciale.
“In questo momento così difficile e delicato – spiega Andrea Corsini, assessore a Mobilità, Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna – è particolarmente importante rilanciare gli investimenti pubblici, che saranno il motore fondamentale per la ripartenza economica del nostro Paese”.
“Nel caso del Metromare – aggiunge l’assessore regionale – si tratta di un impegno mantenuto. Dopo la realizzazione del primo stralcio, il finanziamento del secondo consente di dare continuità ad un’opera strategica per tutto il territorio regionale. Un’opera che rafforza le infrastrutture turistiche della costa, valorizzando la mobilità sostenibile. Questo finanziamento è un segno di speranza che infonde fiducia e apre la strada al futuro”.
“L’intesa ufficializzata dalla Conferenza Stato Regioni è un’iniezione di fiducia per continuare a progettare il futuro e lo sviluppo del territorio”, commenta l’assessore alla Mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni.
“Dopo l’annuncio a gennaio del ministro Paola De Micheli, oggi arriva il passaggio in conferenza unificata che sancisce gli importanti finanziamenti pubblici da destinare ad un’opera fondamentale per potenziare e migliorare la mobilità riminese e in generale promuovere uno sviluppo sostenibile e attrattivo degli spazi urbani. Ora si apre la fase di definizione della progettazione, che non trascurerà alcun aspetto, aperto ad integrazioni e modifiche scaturite dal confronto territoriale e dall’evoluzione dei sistemi di trasporto pubblico, per arrivare a mettere a punto un’infrastruttura capace davvero di dare nuove prospettive al territorio”, aggiunge la Frisoni.
(ITALPRESS).

Bonaccini annuncia una task force degli esperti per la ripresa

L’ha detto più volte in questi giorni il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che non ci può essere ripresa economica senza essersi lasciati alle spalle l’emergenza sanitaria. In viale Aldo Moro, però, pensano già a ricostruire un tessuto economico e sociale colpito dal coronavirus. Per questo “costituiremo – ha annunciato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini durante la diretta Facebook – un gruppo di lavoro, come si dice di teste d’uovo, che affiancherà l’Amministrazione regionale per definire la traiettoria per lo sviluppo di domani”.
“Ho parlato ieri con Romano Prodi e oggi con Enrico Giovannini, presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Metteremo insieme qualche economista, qualche umanista ed esperti dei big data. Bisogna che la politica delle eccellenze si metta a disposizione perché ogni posto di lavoro che si perde venga sostituito da un altro”, ha sottolineato Bonaccini.
(ITALPRESS)

Coronavirus, in Emilia Romagna arrivano i ventilatori dalla Cina

Stanno arrivando in Emilia-Romagna ventilatori e dispositivi di protezione individuali donati dai filantropi cinesi partner del China-Italy Philanthropy Forum (Cipf). Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza Sergio Venturi nel bollettino quotidiano. Il presidente onorario del Forum in Italia è l’ex premier Romano Prodi. “Ringrazio il professor Prodi, presidente onorario del forum per il materiale consegnato”, ha sottolineato Venturi nel corso della diretta. Un flusso di materiali medico-sanitari, coordinato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, viaggia sulla rotta Pechino-Malpensa. Dopo il primo volo, partito il 27 marzo, oggi è decollato il secondo. Le dotazioni sono destinate alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, e alla Caritas Ambrosiana. Nella sola giornata di oggi 10 ventilatori, 650.000 mascherine chirurgiche, 210.000 guanti, 334.255 tute protettive e 471 occhialini saranno consegnati alle strutture sanitarie sotto pressione a causa della pandemia da Covid-19.
Il materiale destinato all’Emilia-Romagna è stato consegnato alla Protezione civile regionale dopo un accordo con il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi.
I voli umanitari sono sostenuti dal China-Italy Philanthropy Forum (Cipf) che ha raccolto fino ad oggi 850.000 euro dalle Fondazioni aderenti: Fondazione Cariplo, Fondazione Crt, Eni, Fondazione Grimaldi, Fondazione Cucinelli e Fondazione Agnelli, mentre la compagnia aerea Neos Spa copre i costi fissi e quelli del personale. Il ponte aereo sostenuto dal Cipf non trasporta in Italia solo i beni donati dai filantropi cinesi, ma anche altre donazioni provenienti da tutta la Cina e acquisti fatti dalle centrali di committenza pubblica nazionale e regionali per i quali sia urgente il trasferimento in Italia.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Merola “A Bologna oltre 2 milioni per buoni spesa”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Al Comune di Bologna sono stati assegnati 2.065.000 euro che verranno gestiti attraverso i nostri servizi sociali. Cifra che potrà essere aumentata con risorse regionali e grazie alle donazioni dei cittadini. In queste ore stiamo predisponendo modalità e criteri di erogazione che renderemo noti in questi giorni”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, sul provvedimento adottato dal Governo che assegna ai Comuni 400 milioni di euro per consentire alle famiglie di fare fronte alle esigenze alimentari e di prima necessità attraverso l’erogazione di buoni spesa. “Dobbiamo dare risposte veloci e concrete a chi si sta ritrovando progressivamente in estrema difficoltà”, scrive Merola su facebook.
“Siamo consapevoli che le necessità sono tante e riguardano anche persone che non sono attualmente in carico ai servizi. Il nostro impegno sarà quello di dare la risposta più estesa e equa possibile”, aggiunge il Sindaco.
Per Merola “la misura per i buoni spesa decisa dal Governo è un primo passo positivo, per dare risposta a necessità urgenti”. Ma “il passo decisivo, già in cantiere, avverrà con le scelte contenute nel prossimo decreto – avverte il primo cittadino – che il Governo sta predisponendo per metà aprile”.
“Questo nuovo decreto dovrà prevedere, tra l’altro, la copertura delle mancate entrate dei bilanci dei Comuni, provvedimento indispensabile per assicurare le coperture necessarie alla spesa per i servizi”, conclude Merola.
(ITALPRESS).

Coronavirus, da Regione 50 milioni per l’acquisto di dpi

In arrivo in Emilia-Romagna quattro milioni di mascherine chirurgiche, due milioni di mascherine ffp2 e 800mila tute protettive. Dispositivi di protezione per il personale sanitario che verranno acquistati grazie a 50 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione attraverso un finanziamento straordinario e che saranno distribuiti a tutte le Aziende sanitarie del territorio per affrontare l’emergenza Coronavirus. L’obiettivo è consentire a tutto il personale coinvolto – inclusi i medici convenzionati, gli addetti al trasporto infermi, i componenti delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, i dipendenti delle strutture residenziali per anziani e persone con disabilità, i farmacisti – di lavorare in sicurezza.
Destinataria del finanziamento – deliberato nell’ultima seduta della Giunta regionale – l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che ha operato l’acquisto in modo centralizzato.
“Una somma importante, frutto di un’erogazione straordinaria di cassa della Regione, che serve a coprire i primi ordini urgenti di dispositivi di protezione individuale. Appena arriverà il materiale è già pronto un coordinamento regionale che, sulla base degli ammalati e dei ricoverati, effettuerà consegne settimanali tra tutte le nostre Aziende sanitarie. È assolutamente indispensabile che il nostro personale, impegnato ogni giorno in prima linea per tutelare la salute di noi tutti anche mettendo a rischio la propria, possa lavorare in condizioni di sicurezza”, spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
L’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata individuata quale struttura operativa per effettuare, con il coordinamento di Intercent-ER (Centrale unica per gli acquisti della Regione attiva su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini) acquisti centralizzati urgentissimi in questa situazione di emergenza.
Di fatto, per poter compiere l’operazione, era necessaria un’Azienda sanitaria che avesse un potere di spesa ed emettesse ordinativi. La Regione, dal canto proprio, ha anticipato i 50 milioni di euro sul bilancio dell’Azienda ospedaliero-universitaria per l’acquisto; la consegna del materiale, che verrà poi ripartito tra tutte le aziende sanitarie regionali, è attesa a breve. In base alla delibera con cui la Regione ha assegnato le risorse, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma si impegna a rendicontare i costi sostenuti per l’acquisto centralizzato dei dispositivi.
(ITALPRESS).