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Bonaccini a Piacenza “Siamo con i sindaci e il territorio”

“Siamo con i sindaci e vicino al territorio. Supereremo questo momento, e lo faremo insieme. Siamo già intervenuti raddoppiando nel piacentino i posti per la terapia intensiva e stiamo lavorando con il ministero della Salute e il Governo per misure condivise, con Veneto e Lombardia, a contenere al massimo il contagio e per difendere imprese e posti di lavoro. E proprio domani pomeriggio sarò a Roma alla guida di una delegazione delle Regioni: cercheremo di portare un documento unitario di proposte, condiviso con le parti sociali, per affrontare il nodo economico”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a Piacenza insieme al sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, dove, nella sede della Prefettura, ha incontrato i sindaci del territorio collegati in videoconferenza per rispettare le indicazioni contenute nel decreto governativo che chiede di privilegiare modalità di collegamento da remoto per incontri di coordinamento nell’ambito dell’emergenza Covid-19. Con loro il prefetto, Maurizio Falco, la sindaca, Patrizia Barbieri, il direttore generale della Ausl, Luca Baldino, e la presidente della Conferenza sociosanitaria territoriale, Lucia Fontana, per fare il punto della situazione, affrontare i problemi aperti e trovare soluzioni condivise.
“Voglio subito ringraziare i sindaci: sono encomiabili, per l’impegno, la serietà e il lavoro di squadra che stanno e che stiamo provando a fare ogni giorno. Poi il personale sanitario, i professionisti, dai farmacisti ai medici di base, per la loro straordinaria attività. Grazie anche ai cittadini per il comportamento responsabile che stanno tenendo in un periodo così delicato. Sono qui a Piacenza- ha proseguito il presidente- perché è la provincia più colpita dal Coronavirus, per contiguità al focolaio nel lodigiano, e ho già dato la mia e la nostra disponibilità a tornare qui ogni settimana per confrontarci e trovare, insieme, risposte condivise”.
Bonaccini e Baruffi hanno poi risposto a molti dei temi sollevati dai sindaci, dalle aperture e chiusure di esercizi commerciali, centri culturali, mercati all’esigenza di garantire i servizi comunali con dipendenti in alcuni casi costretti a rispettare periodi di isolamento a casa, e questo specie nei piccoli Comuni.
“Su questo- ha spiegato Bonaccini- ci attiveremo per il personale necessario, come abbiamo fatto nelle amministrazioni alle prese con le pratiche post sisma. Così come, sempre come Regione, faremo in modo di assicurare la possibilità di partecipare ai nostri bandi, spostando le scadenze”. Il presidente ha poi ricordato che “la salute viene prima di ogni altra cosa, sia chiaro, ma subito dopo dobbiamo pensare al lavoro. Abbiamo ottenuto la cassa integrazione in deroga, grazie all’assessore Vincenzo Colla, che potrà garantire la continuità di reddito anche ai lavoratori dei servizi pubblici e scolastici in appalto, e presenteremo un pacchetto di richieste che va dalla proroga o sospensione di alcune tariffe all’attivazione di misure speciali per intervenire con investimenti sulle infrastrutture, fino alla richiesta all’Europa di deroga al patto di stabilità, che l’Italia dovrà avanzare”. “Speriamo- ha proseguito-, grazie alle misure di contenimento adottate, di poter ritornare presto alla socialità che caratterizza la nostra regione e che la fa apprezzare in Italia e all’estero. Intanto- ha chiuso Bonaccini- ho già detto ai sindaci di Parma, Piacenza e Reggio Emilia che appoggerò la richiesta di prorogare anche all’anno prossimo le iniziative di ‘Parma 2020 capitale italiana della cultura’ per recuperare in parte quello che ora stiamo perdendo”.
(ITALPRESS)

Ripristinata la linea Alta Velocità Milano-Bologna

“Si sono conclusi secondo i tempi previsti i lavori all’infrastruttura ferroviaria sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna”. La linea era interrotta dal 6 febbraio, ovvero dal deragliamento del treno avvenuto a Livraga, in provincia di Lodi. Lo rende noto Rfi.
“L’offerta dei servizi AV sulla direttrice Torino – Milano – Salerno è quindi ripristinata al 100 per 100, così come i servizi di trasporto regionale sulle linee convenzionali coinvolte”, si legge ancora nella nota Rfi.
“Nei primi giorni dopo la riattivazione, i treni – come previsto dalle norme tecniche – percorreranno a velocità ridotta i binari interessati dai lavori di ripristino. Per questo motivo sono previsti possibili aumenti dei tempi di viaggio di circa 10 minuti, poi gradualmente ridotti nei giorni a seguire”, spiega ancora Rfi.
(ITALPRESS).

Scuole ancora chiuse in regione

“Sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica”. Lo annuncia su facebook il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
“Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone – prosegue -. Ci eravamo prefissi di rimetterci prima alle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico – che oltre all’Istituto superiore di sanità è stato potenziato con l’interessamento dei presidenti delle Società scientifiche competenti per materia sul Coronavirus -, così come di attendere l’indicazione del Governo che garantisse una omogeneità degli interventi”.
“Riteniamo però di dover già ora dare questa prima comunicazione per dare modo alle famiglie di potersi organizzare in vista dei prossimi giorni. Al termine dell’incontro con il Governo, riuniremo l’Unità di crisi regionale per definire tutti gli aspetti del provvedimento del Governo e di quelli eventualmente da adottare in sede locale”, conclude il governatore dell’Emilia-Romagna.
(ITALPRESS).

Petitti nuova presidente dell’Assemblea legislativa

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È Emma Petitti, risultata eletta all’unanimità, la nuova presidente dell’Assemblea legislativa. Assessore uscente al Bilancio, prima degli eletti nella lista del Pd nella circoscrizione di Rimini, la neopresidente ha ricevuto il suffragio di tutti consiglieri regionali presenti alla seduta d’insediamento del Parlamento regionale, che ha dato il via all’XI legislatura regionale.
Eletto anche l’Ufficio di presidenza, l’organo di governo dell’Assemblea legislativa che affianca la presidente nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, funzionale, finanziaria e contabile del Parlamento regionale. Ne fanno parte Silvia Zamboni (Europa Verde) e Fabio Rainieri (Lega) in qualità di vicepresidenti. Segretari sono Lia Montalti (Pd) e Fabio Bergamini (Lega) mentre ricoprono la carica di questore Katia Tarasconi (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi). I membri proposti dalla maggioranza hanno conseguito 27 voti mentre quelli eletti in rappresenta della minoranza hanno ricevuto 18 voti.
La presidente Pettiti, nel discorso d’insediamento, ha rivolto un ringraziamento sentito a tutti gli operatori sanitari che si stanno prodigando nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso per contrastare la diffusione del coronavirus. “I cittadini chiedono risposte efficaci e mi impegnerò da subito affinché l’Assemblea legislativa, nella distinzione dei ruoli, supporti il lavoro della Giunta” ha dichiarato la presidente.
(ITALPRESS).

Coronavirus, 97 i casi positivi nella regione

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Sono 97, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus: 63 a Piacenza, 18 a Modena, 10 a Parma, tutti riconducibili al focolaio lombardo, e 6 a Rimini. Lo rende noto la Regione.
Nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva, dove invece rimangono i tre di ieri (uno all’ospedale di Piacenza e due a Parma), e la maggior parte si trova in condizioni non gravi; molti sono addirittura asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse).
Un aumento dei riscontri positivi – che ieri pomeriggio erano 47 – dovuto anche all’elevato numero di tamponi refertati nella nostra regione (1.033) ed effettuati nei giorni scorsi anche su persone asintomatiche spesso contatto di casi positivi, prima che le nuove indicazioni nazionali stabilissero la necessità di fare il test tampone solo in caso di sintomi manifesti.
Rispetto a ieri pomeriggio, i 50 nuovi casi riguardano prevalentemente Piacenza, dove sono 35; 2 a Parma e 3 a Rimini (tutti correlati al primo paziente di Rimini). Dieci invece nel Modenese: 7 sono riconducibili alla persona che si era recata nel Lodigiano e prima contagiata nel territorio provinciale. Gli altri tre riguardano: un uomo che ha ricevuto la visita del figlio arrivato dalla Lombardia e due persone sulle quali sono in corso approfondimenti epidemiologici.
La Regione precisa inoltre che, contrariamente alle precedenti comunicazioni, non sarà allestito un modulo provvisorio per il triage a Cento.
(ITALPRESS).

Coronavirus, primo morto in Emilia Romagna

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Primo decesso per Coronavirus in Emilia-Romagna: il paziente era un cittadino lombardo, un 70enne già affetto da importanti patologie pregresse. Proveniente da uno dei Comuni della “zona rossa” lombarda, era stato ricoverato all’ospedale di Piacenza e poi trasferito in terapia intensiva a Parma. Quattro i nuovi casi di positività al Coronavirus in regione, di cui 2 a Piacenza e 2 nella provincia di Modena: si tratta di contagi tutti riconducibili al focolaio lombardo, nessuno di questi è in condizioni critiche. Complessivamente, sale così a 30 il numero dei casi sul territorio regionale: 20 a Piacenza, 4 a Parma, 5 a Modena e 1 a Rimini.
Per quanto riguarda le condizioni degli altri casi positivi rilevati nei giorni scorsi, 2 soli sono in terapia intensiva, 14 ricoverati in condizioni non critiche presso i reparti di malattie infettive e 13 – di cui 9 asintomatici – si trovano in isolamento al proprio domicilio.
A scopo precauzionale, la Protezione civile regionale è già pronta ad allestire nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri. Soprattutto a tutela degli operatori sanitari.
Oltre alle 3 già messe in campo nel piacentino, ne sono in arrivo altre all’esterno di diversi nosocomi del territorio. Lo rende noto la stesso Regione Emilia-Romagna.
(ITALPRESS).

Coronavirus, salgono a 26 i contagiati in Emilia Romagna

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Potenziati i protocolli di sicurezza nei confronti degli operatori sanitari con l’arrivo di mascherine chirurgiche e guanti da utilizzare in ospedali e ambulatori. Alle 14 di oggi sono state oltre 11mila le chiamate al numero verde regionale messo a disposizione dei cittadini per avere informazioni e indicazioni in presenza di sintomi sospetti
Bologna – Altri tre casi di positività al Coronavirus, che portano a 26 il numero complessivo di contagiati in Emilia-Romagna: due cittadini di Modena, entrambi parenti della persona già risultata positiva, e uno a Piacenza.
Questo l’aggiornamento sul numero delle persone risultate positive al tampone e sulle misure adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus sul territorio regionale, fatto oggi in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi.
Per quanto riguarda i nuovi casi rilevati oggi, sette in totale, dei due parmensi rilevati dal laboratorio dell’Università di Parma, uno ha trascorso periodi di permanenza a Codogno ed è in isolamento a domicilio. L’altro, che aveva avuto contatti con la zona rossa del Lodigiano, è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Parma.
Negli altri due casi rilevati dal Crrem, il Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, si tratta di un’operatrice sanitaria dell’ospedale Piacenza, in isolamento a domicilio, e di una persona di Rimini, ricoverata in ospedale, di ritorno da un viaggio all’estero. Su quest’ultimo caso proseguono gli approfondimenti sul piano epidemiologico. Per quanto riguarda gli altri due casi registrati nel modenese, si tratta appunto di parenti della persona già ricoverata ieri, riconducibile al focolaio lombardo: si trovano ora in Terapia intensiva. Ancora da definire sul piano epidemiologico la situazione del secondo caso di positività registrato a Piacenza.

(ITALPRESS).

Coronavirus, salgono a 19 i casi in regione

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Salgono a 19 i casi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna, gli ultimi due dei quali riscontrati a Piacenza: si tratta di due operatori dell’ospedale cittadino venuti a contatto con un paziente positivo ricoverato. Complessivamente, dunque, le persone risultate positive al tampone su tutto sono: 16 a Piacenza, 2 a Parma e una a Modena. Tutte sono riconducibili al focolaio lombardo. Grazie al lavoro svolto dall’intero sistema sanitario, è stato possibile ricostruire per ognuno il percorso epidemico, e pertanto tutti i contagi hanno provenienza nota, che porta sempre al primo anello della catena, quella del basso Lodigiano. Questo l’aggiornamento sul numero di contagiati e sulle misure adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus sul territorio regionale, fatto oggi in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, che ha anche annunciato il numero verde regionale, 800.033.033, attivo da domani e a disposizione delle persone che potranno chiamare per avere informazioni e indicazioni sul comportamento da tenere in presenza di sintomi sospetti. Da giovedì, poi, ai due laboratori finora operativi per l’esame dei tamponi – il Crrem del Sant’Orsola di Bologna e quello dell’Università di Parma, per i quali è stata rafforzata l’operatività con l’acquisto di ulteriori tecnologie – si aggiungerà quello di Pievesestina (Cesena), in capo all’Ausl Romagna. Secondo il principio della massima precauzione, non solo in Italia ma anche in Emilia-Romagna si sta eseguendo un elevato numero di tamponi (oltre mille in regione), e l’indicazione sul territorio regionale è quella di effettuare tamponi e di eseguire una tac del torace a tutte le persone ricoverate con polmonite interstiziale. Inoltre, questa sera a Piacenza sarà aperto il presidio medico avanzato a protezione degli operatori, che servirà a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.

“Stiamo cercando di fare tutto il possibile per contrastare la diffusione del Coronavirus – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – adottando misure precauzionali che ci chiamano, tutti quanti, a fare la nostra parte, collaborando in un impegno che sia collettivo, dell’intera comunità regionale. Senza cedere ad allarmismi o panico di sorta: è in atto la piena collaborazione con il Governo, le autorità sanitarie nazionali, la Protezione civile, la comunità scientifica, le altre Regioni, i sindaci e ci sono tutte le condizioni per uscirne insieme, grazie a un lavoro di squadra nel quale l’Emilia-Romagna ha già dato prova più volte di riuscire a fare bene e con efficacia”. “Sono peraltro orgoglioso del lavoro che stanno facendo tutte le strutture, i professionisti, gli operatori coinvolti nella gestione di questa vicenda. La Regione Emilia-Romagna garantirà l’effettuazione di ogni intervento ritenuto utile perassicurare a tutti per garantire la tutela della salute pubblica e la migliore qualità delle prestazioni fornite ai cittadini”, aggiunge il Governatore.

“Stiamo lavorando a pieno regime, e finora con buoni risultati. Essere riusciti a ricostruire tutto il percorso epidemiologico delle persone contagiate è importantissimo, e siamo fiduciosi di poter continuare su questa strada, anche intensificando i controlli e i tamponi. Non abbiamo nessun nuovo contagio di cui non ci spieghiamo la provenienza, e questo è positivo”, dichiara invece l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. “Voglio quindi ribadire e invitare tutti i cittadini, per quanto possibile, a non farsi prendere dal panico e da inutili allarmismi. Ma voglio anche dire che non avremo nessuno scrupolo a denunciare chi sta diffondendo delle fake news: è un comportamento infame quello di seminare terrore nelle persone”, aggiunge Venturi. I 16 casi di Piacenza riguardano tutte persone venute in contatto con malati (o perché parenti o perché operatori sanitari). Dei due contagiati a Parma, una è una donna cha a Codogno assisteva la madre ricoverata in ospedale, l’altro un uomo che si era recato a ballare nel paese lombardo. L’unico caso di Modena, infine, riguarda un operatore edile che ha frequentato per 2-3 settimane i luoghi infetti e anche in questo caso è venuto in contatto con una persona malata. Tra i provvedimenti ricordati dall’assessore Venturi, il testo, trasmesso dalla Regione alle Prefetture, con i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute e dal presidente della Regione, che resterà in vigore fino a domenica 1° marzo. Viene dato lo stop a tutte le manifestazioni e le iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali.

Le autorità territoriali competenti potranno disporre ulteriori prescrizioni, in ragione di particolari esigenze delle comunità locali. Previsti anche specifici incontri in assessorato con farmacisti, medici di base e pediatri di libera scelta, alcuni dei quali già fissati, per fare il punto della situazione ed esaminare insieme problemi e criticità; l’assessorato è al lavoro, inoltre, per esaminare il tema della protezione degli operatori sanitari nelle carceri. Intanto, la Regione ha reperito un milione di mascherine chirurgiche da utilizzare negli ospedali e negli ambulatori, a cui se ne aggiungeranno 500mila a settimana dalla prossima settimana, che saranno distribuite nei territori agli operatori sanitari. A questo proposito, l’assessore ha ricordato che è stato chiesto al Dipartimento di protezione civile, con cui la Regione è in costante contatto, di intervenire per aumentare la produzione nazionale dei presidi più sofisticati di protezione individuale per gli operatori, come mascherine, calzari, cuffie. “Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori, dalla sanità alla Protezione civile, che stanno lavorando con il massimo impegno per affrontare questa emergenza. Stiamo operando a stretto contatto con il ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione civile e da domani ci sarà un coordinamento tra i presidenti delle Regioni e il ministero per concertare ancor più le misure da adottare”, conclude Venturi.

(ITALPRESS).