Due ospedali pubblici dell’Emilia-Romagna, quello di Piacenza e il Sant’Orsola di Bologna, insieme, hanno salvato la vita di un neonato. Il tutto “grazie alla bravura delle equipe medico-sanitarie, alla tempestività della diagnosi e degli interventi chirurgici e alla capacità di fare rete del servizio sanitario pubblico regionale”, scrive la Regione Emilia-Romagna.
Una gravissima cardiopatia avrebbe potuto portare in poco tempo alla morte un bambino di 3,7 chilogrammi, nato spontaneamente qualche settimana fa all’ospedale di Piacenza, al termine di una gravidanza regolare. Il piccolo ‘Luca’ (nome di fantasia per proteggere l’anonimato della famiglia, ndr.), infatti, rischiava la vita poche ore dopo essere venuto alla luce, se non gli fosse stata fatta una diagnosi in soli 30 minuti dal parto, se non fosse stato immediatamente messo in terapia medica e se l’ospedale piacentino non si fosse attivato per organizzare un trasporto d’urgenza al Policlinico di Sant’Orsola, riferimento regionale e nazionale per la cardiochirurgia pediatrica.
Qui il piccolo è stato sottoposto, nella stessa giornata della nascita, a un primo intervento e, a distanza di pochi giorni, a una seconda, risolutiva operazione. A qualche settimana di vita il bambino è tornato a casa e le sue condizioni sono buone.
“Quello che è successo rappresenta un vanto, un motivo d’orgoglio per la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna. È stata salvata una vita, la vita di un neonato, grazie alle straordinarie capacità di professionisti che hanno svolto al meglio il proprio lavoro. E grazie al sapere ‘fare sistema’ che costituisce un fiore all’occhiello della sanità regionale. Ringrazio tutti loro, posso ben dire a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola, per quello che hanno fatto, e mando un affettuoso saluto alla mamma e al papà del piccolo, commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Al momento del parto, nulla lasciava presagire quanto stava per accadere: tutto sembrava normale, il bimbo ha pianto ed è stato consegnato alla mamma per il precoce contatto pelle a pelle. Ma dopo pochi minuti, l’ostetrica ha notato il colorito non proprio roseo del bambino. Di qui è scattata la prima allerta: Luca è stato subito affidato alle infermiere pediatriche e trasferito in Patologia neonatale, per i primi accertamenti. Il personale medico e infermieristico ha immediatamente escluso che la cianosi (colorito bluastro) dipendesse da un problema polmonare e quindi l’indagine si è focalizzata sul cuore. Un’ecocardiografia doppler, eseguita in urgenza dai cardiologi pediatri del reparto di Pediatria e Neonatologia, ha permesso di avere una diagnosi tempestiva (in appena 30 minuti) e molto seria: Luca presentava una trasposizione delle grandi arterie.
“Si tratta di una rara e grave cardiopatia congenita – spiega il dottor Giacomo Biasucci, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Azienda USL di Piacenza – che colpisce 2-3 su 10.000 nati vivi. Nei neonati con questa cardiopatia le due grosse arterie che portano il sangue fuori dal cuore sono invertite; l’aorta invece di nascere dal ventricolo sinistro nasce dal ventricolo destro, viceversa l’arteria polmonare nasce dal ventricolo sinistro. La circolazione del sangue in questi casi è in parallelo, pertanto il sangue ossigenato circola solo nei polmoni, mentre nel resto del corpo circola solo sangue poco ossigenato. Se non fossimo intervenuti in brevissimo tempo, il piccolo poteva morire”.
Grazie all’esperienza dell’equipe di cardiologi pediatri e infermieri della Patologia neonatale, sotto la guida del dottor Biasucci, Luca è stato messo subito in terapia medica.
Sono state effettuate le misure necessarie per stabilizzare la situazione, per far arrivare più sangue ossigenato agli organi essenziali come cervello, reni e cuore. Nel frattempo, l’ospedale si è attivato per organizzare un trasporto d’urgenza al policlinico di Sant’Orsola di Bologna, riferimento regionale per la cardiochirurgia pediatrica. Le avverse condizioni metereologiche non hanno consentito l’intervento dell’elisoccorso: Luca è stato quindi trasportato in ambulanza, accompagnato da una squadra composta da cardiologo pediatra, anestesista e infermiera. Aver fatto la diagnosi subito dopo la nascita e aver stabilizzato il neonato ha reso possibile il trasferimento in buone condizioni.
“A Bologna, a poche ore dalla sua nascita, Luca è stato sottoposto a un primo intervento (settostomia di Rashkind) e, nei giorni successivi, a una seconda e più complessa operazione definitiva per riposizionare le grandi arterie (aorta e polmonare)”, spiega il professor Gaetano Gargiulo, direttore della Chirurgia Pediatrica e dell’Età evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola.
“La patologia del piccolo, se non trattata tempestivamente, lo avrebbe portato alla morte, invece ora Luca può a buon diritto aspirare ad una vita normale senza particolari contrindicazioni. In Italia sono circa 4.500 i bambini che ogni anno presentano alla nascita una cardiopatia congenita, il 30% dei quali deve essere sottoposto ad un intervento immediato. All’alba del 2020, grazie alla tempestività della diagnosi e al miglioramento della terapia chirurgica, più del 90% di questi bambini raggiunge l’età adulta e la sopravvivenza può superare il 98%”, aggiunge il professor Gaetano Gargiulo.
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Sanità, salvato neonato con grave cardiopatia congenita
Da domenica treni regolari lungo Bologna-Portomaggiore
Tornerà regolare domenica 16 febbraio la circolazione dei treni sulla linea Bologna-Portomaggiore, sospesa fra Budrio e Portomaggiore per i danni provocati all’infrastruttura ferroviaria dal maltempo. Lo rende noto un comunicato di Trenitalia. Il traffico ferroviario fra le due stazioni era stato interrotto il 17 novembre scorso – a seguito dell’esondazione del torrente Idice – e il servizio garantito con autobus sostitutivi operativi anche dopo la reintroduzione, il 7 gennaio scorso, delle prime sei coppie di treni. Da domenica 16 febbraio il servizio sarà effettuato nuovamente dai treni, i cui orari sono nuovamente consultabili nelle stazioni e on line. “È una grande soddisfazione la riapertura a pieno regime della linea Budrio-Portomaggiore a nemmeno due mesi e mezzo da un’alluvione così disastrosa e ancora più sono soddisfatto per la grande rapidità con cui è stata affrontata questa emergenza che già in pochissime settimane aveva portato al recupero parziale dell’infrastruttura”, afferma l’assessore della Regione Emilia-Romagna ai Trasporti, Raffaele Donini.
“Per questo ringrazio Fer, le aziende, i tecnici e le persone che hanno lavorato senza sosta per restituire mobilità a un territorio già provato dalle terribili conseguenze dell’esondazione dell’Idice. Un ottimo lavoro di squadra unito a un profondo senso di responsabilità”, aggiunge Donini.
I lavori di ricostruzione della massicciata sono stati eseguiti da Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) con un intervento di somma urgenza e completati nel giro di qualche settimana, grazie a una somma di circa 5 milioni di euro prelevata dal bilancio della Regione per gli investimenti per la manutenzione straordinaria, di cui 1,5 milioni per il ripristino della massicciata e della linea elettrica e i restanti 3,5 milioni per il completo risanamento della linea ferroviaria.
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E.Romagna, Schlein sarà vicepresidente
“Ho chiesto ad Elly Schlein e a Mauro Felicori di entrare a far parte della nuova Giunta che sto componendo e che completerò in questi giorni, entro la settimana. Entrambi hanno accettato con entusiasmo mettendo le proprie competenze al servizio della Regione e del nostro progetto di governo. Di questo li ringrazio”. Lo scrive in una nota il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. In particolare Elly Schlein sarà la nuova vicepresidente. Dopo l’annuncio nei giorni scorsi della nomina di Vincenzo Colla all’assessorato al Lavoro, ora quello che in tanti si aspettavano di Elly Schlein, che ha ottenuto oltre 22mila preferenze alle elezioni del 26 gennaio, e di Mauro Felicori, ex direttore della Reggia di Caserta. “Elly Schlein – scrive Bonaccini – ha ottenuto un risultato personale particolarmente significativo, guidando le liste di “Emilia-Romagna Coraggiosa”, ben interpretando la necessità di coniugare in modo nuovo e ancor più incisivo la lotta alle diseguaglianze che segnano la nostra società e la transizione ecologica. Il suo impegno su entrambi i fronti, al pari della sua consolidata esperienza europea, ne fanno un punto di forza anche per le future relazioni in ambito comunitario per una Regione aperta e pienamente europea come l’Emilia-Romagna”.
Bonaccini ha chiesto a Schlein “un impegno diretto nell’ambito delle politiche di welfare e nel coordinamento di un nuovo Patto per il clima, che ho intenzione di siglare con tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali, così come indicato nel mio programma”. In attesa, però, di completare il quadro delle deleghe Schlein ha accettato “ l’incarico di vicepresidente della nuova Giunta regionale”.
Quanto a Felicori – aggiunge Bonaccini – “anche il risultato personale, particolarmente significativo nell’ambito dell’iniziativa da me promossa di una lista civica del presidente, premia la scelta fatta di aver aperto la nostra alleanza a personalità riconosciute della società civile. Nella sua affermazione vedo sia il riconoscimento della sua rilevante esperienza professionale nell’ambito culturale, sia uno sprone a proseguire nella scelta strategica di rafforzare e qualificare le politiche culturali dell’Emilia-Romagna”.
Per Felicori, artefice della rinascita della Reggia di Caserta e in passato dirigente del Comune di Bologna, si profila l’assessorato alla Cultura. “Ho inteso annunciare l’ingresso in Giunta di Schlein e Felicori e indicare l’ambito dei rispettivi, futuri impegni per sottolineare, come nel caso di Vincenzo Colla per lo sviluppo economico e il lavoro, alcuni fra gli assi prioritari su cui si concentrerà l’iniziativa della nuova Giunta, anche avvalendoci di figure che fino ad oggi non avevano fatto parte del governo regionale”, conclude Bonaccini.
Primo intervento chirurgico al mondo con robot a Bologna
E’ il primo caso al mondo di intervento chirurgico eseguito interamente con il robot, di asportazione contemporanea di colon e fegato con tecnica alpps, ovvero di rimozione della parte malata e ripristino della completa circolazione epatica. Ad eseguirlo, all’Ospedale Maggiore di Bologna, Elio Jovine, direttore del Dipartimento Chirurgico dell’Azienda Usl di Bologna, e la sua equipe. La vicenda ha riguardato una donna di 61 anni con tumore del colon sinistro e metastasi epatiche multiple nella parte destra del fegato, resistenti ai trattamenti chemioterapici. Per evitare l’asportazione di ampie parti di tessuto epatico, compromettendo così la vita della paziente, Jovine e la sua equipe hanno proceduto, invece, con tecniche chirurgiche che consentono la ricrescita del fegato rimanente. Utilizzando il robot, è stato asportato il colon sinistro e separato il lato destro del fegato da quello sinistro, per consentire la più rapida ricrescita possibile del fegato. Dopo 5 giorni di degenza post operatoria, la signora è rientrata a casa in buone condizioni di salute per un periodo di circa 2 settimane, necessarie per la ricrescita e il funzionamento del fegato, testimoniate da particolare indagini diagnostiche, radiologiche e scintigrafiche, d’avanguardia. Rientrata al Maggiore, sempre con tecnica robotica, la signora è stata quindi sottoposta alla asportazione di tutta la parte malata del fegato, la destra. La ricrescita ed il ripreso funzionamento della parte sinistra del fegato hanno scongiurato il rischio di insufficienza epatica post operatoria. Rapido il decorso post operatorio. La signora è rientrata a casa, infatti, dopo soli cinque giorni di ricovero all’Ospedale Maggiore.
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Denunciati due disoccupati “Campiamo rubando in Chiesa”
BOLOGNA (ITALPRESS) – “A ‘marescià’, tiriamo a campà rubando in Chiesa…”. Così si sarebbero rivolti due rumeni di 33 e 45 anni, residenti a Bologna e disoccupati, ai Carabinieri che domenica pomeriggio li hanno fermati. I due sono stati denunciati dai militari della Stazione di Castel d’Argile, nel bolognese, per ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Il fatto è avvenuto durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano effettuando davanti alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Venezzano. Alla vista dei due che si stavano aggirando con fare sospetto, i Carabinieri si sono avvicinati e li hanno identificati. Durante la perquisizione i due sono stati trovati in possesso di un sacchetto con 168 euro di monete e uno strumento artigianale costruito per “pescare” i soldi dalla cassettina delle offerte che si trova negli edifici di culto. Lo strumento è un metro a nastro, in alluminio, con del biadesivo attaccato sulla scala graduata di entrambi i lati, utilizzato per pescare i soldi e farli rimanere attaccati alla sostanza adesiva.
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Coronavirus, è emiliano il primo italiano contagiato
ROMA (ITALPRESS) – “Confermo la notizia che il primo italiano contagiato dal #coronavirus è un ragazzo di Luzzara. Ho sentito il padre che è in contatto con lui. Era in Cina per motivi di svago e da lì è stato direttamente rimpatriato con tutte le misure precauzionali del caso. Al momento si trova in isolamento allo Spallanzani di Roma. Un abbraccio grande a lui e a tutta la sua famiglia”. Lo scrive su facebook il sindaco di Luzzara (Reggio Emilia) Andrea Costa.
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Sindaco di Bologna “Teppismo su un bimbo di origine cinese”
“Ho saputo di un gravissimo, intollerabile, episodio accaduto a un bambino di 11 anni italiano di origine cinese, di cui ho informato il questore. Un’aggressione teppistica a sfondo razzista da parte di alcuni ragazzi che hanno insultato e spintonato il bambino colpevole solo di avere origini cinesi. Per fortuna il bimbo non si è fatto male”. Lo scrive il sindaco di Bologna Virginio Merola sulla sua pagina Facebook. “Qui non c’entra il coronavirus, c’entra la civiltà – aggiunge – Episodi simili si stanno purtroppo ripetendo a Bologna come altrove e si aggiungono ad altri, di questi giorni, sempre a sfondo razzista. Più grave ancora, in questo episodio, è il fatto che l’aggressione abbia visto come autori altri ragazzi. La mia sincera solidarietà al bambino e alla sua famiglia”, scrive ancora il Sindaco. “Sono pronto, se lo vorrà, a incontrare la famiglia di questo bambino. Così come ho intenzione di andare dove sarà opportuno, a cominciare dalle scuole, per dialogare su un problema così insidioso e cruciale con i ragazzi e i loro genitori”, conclude Merola.
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Bonaccini “A Pievepelago seggiovia e Casa Salute nuove”
“Avevo promesso che sarei ripartito da quei luoghi dove la Lega e la destra hanno avuto ampio consenso. Prima tappa a Pievepelago, in alto Appennino modenese, dove ho incontrato il sindaco Ferroni e la Giunta per discutere di importanti progetti già finanziati per diversi milioni di euro: la nuova seggiovia e la nuova Casa della Salute, che saranno inaugurati in autunno e all’inizio del prossimo anno, garantendo offerta turistica e tutela della salute”. Così, su facebook, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
“Inoltre abbiamo discusso di nuovi progetti riguardanti piscina coperta e nuovo polo scolastico. Da pochi giorni sono arrivati al Comune tramite la Protezione civile ben 1,6 milioni di euro per sistemare le strade e per il dissesto idrogeologico. Infine, abbiamo visitato il Museo delle Mummie di Roccapelago, unico nel suo genere. Nei prossimi cinque anni investiremo tanto sulla montagna, perché se sta bene il monte sta meglio anche la valle”, ha aggiunto Bonaccini.
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