Emilia Romagna

E.Romagna-Giappone, Bonaccini incontra governatore prefettura di Ibaraki

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’alta tecnologia, la ricerca, le imprese, i monumenti, le eccellenze agroalimentari. Si rafforzano ancora di più i rapporti tra la Regione Emilia-Romagna e la Prefettura di Ibaraki, in Giappone. All’iniziale “verbale di amicizia”, sottoscritto nel 1986, sono seguiti nel corso degli anni scambi di visite di delegazioni, fino alla missione, lo scorso autunno, del presidente Stefano Bonaccini nel Paese del Sol Levante. E ora, proprio in questi giorni, il governatore di Ibaraki, Kazuhiko Oigawa, guida una delegazione in visita in Emilia-Romagna, con l’obiettivo di intensificare le relazioni e realizzare una serie di incontri istituzionali e di visite tecniche a realtà di spicco, come il Tecnopolo di Bologna e il Centro interdipartimentale di ricerca industriale Aerospazio (Ciri) di Forlì. Poi l’Ateneo bolognese, il Museo Ducati, i consorzi agroalimentari, i caseifici, il Museo del consorzio dell’aceto balsamico tradizionale di Modena.
Oggi l’incontro, nella Sala della Giunta regionale, tra il presidente Bonaccini e il governatore Oigawa; presente anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. La delegazione giapponese, composta da circa 40 persone, comprende rappresentanti della Prefettura ma anche imprenditori, centri di ricerca, associazioni di categoria e l’Università di Tsukuba.
“Voglio dare il benvenuto al governatore Kazuhiko Oigawa e a tutta la delegazione di Ibaraki: è una grande soddisfazione, per noi, averli qui, in Emilia-Romagna, dopo la nostra missione dello scorso autunno- ha commentato il presidente Bonaccini-. La loro presenza rinsalda un rapporto davvero importante, di scambio e di collaborazione tra due realtà fisicamente lontane, ma vicine sotto diversi punti di vista. Il Giappone, lo sappiamo bene, è indiscutibilmente da sempre una fra le aree più avanzate al mondo nel campo dell’alta tecnologia e della ricerca; l’Emilia-Romagna, negli ultimi anni, è diventata e diventerà la principale Data Valley europea. Il nostro auspicio, dunque, è di poter collaborare a realtà che stanno a cuore a entrambi i territori, verso nuove prospettive di crescita”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Bonaccini “Il 2024 sarà un anno di sport straordinario”

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’anno del Tour de France, che, per la prima volta nella sua storia, prenderà il via dall’Italia con la Grande Partenza “Firenze/Emilia-Romagna” e le tre tappe Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino, tra il 29 giugno e il 1^ luglio. Ma anche altre importanti novità, quali l’Open d’Italia di Golf a Cervia (dal 27 al 30 giugno), nel cuore della Romagna colpita dall’alluvione; la Formula E World Championship, il campionato dedicato alle auto elettriche, unico appuntamento italiano al Misano World Circuit di Misano Adriatico il 13 e il 14 aprile; il calcio Azzurro con tre partite, tra la Nazionale Under 21 e quella maggiore: il 22 e il 26 marzo allo Stadio Manuzzi di Cesena e al Mazza di Ferrara, il 4 giugno al Dall’Ara di Bologna; i Mondiali di Pattinaggio artistico su rotelle a Rimini dal 2 al 14 settembre. Un 2024 all’insegna del grande sport, con oltre 100 appuntamenti presentati oggi a Bologna presso la sede della Regione Emilia Romagna dal presidente, Stefano Bonaccini. Tante le novità in arrivo dunque, ma tante anche le prestigiose conferme, a partire dalla Coppa Davis, per il terzo anno consecutivo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) dal 9 al 15 settembre; il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di F1 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, dopo il forzato rinvio dello scorso anno nei giorni dell’alluvione, insieme al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di Moto Gp a Misano (rispettivamente 17- 19 maggio, 6-8 settembre) e la prova del Mondiale Superbike, ancora al circuito Marco Simoncelli, il 2 giugno. “Quest’anno più che mai l’Emilia-Romagna si conferma autentica Sport Valley. Una regione ad alto tasso di vocazione sportiva, sempre più cornice ideale di eventi di caratura internazionale e alto livello agonistico, come la Grande Partenza del Tour de France, un appuntamento senza precedenti, che rappresenta il coronamento di un impegno forte che in questi anni abbiamo rivolto alla promozione dello sport e del territorio- ha sottolineato Bonaccini-. Ma voglio qui ricordare il ruolo dei Comuni e delle istituzioni locali, senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. Una capacità organizzativa straordinaria, insieme alla voglia di mettersi in gioco e di fare squadra, come succede in questi mesi in cui fervono i preparativi per accogliere la carovana del Tour. Con un pensiero sempre rivolto alla Romagna, così duramente colpita dall’alluvione. E’ fondamentale che non si spengano i riflettori su questo territorio e lo sport può darci una mano”. Alla presentazione anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, Giammaria Manghi, che ha parlato di una “programmazione in stretta collaborazione con molte Federazioni nazionali, capillare, in grado di coprire tutto il territorio regionale, puntando, oltre che sui grandissimi eventi di richiamo internazionale anche su decine e decine di manifestazioni a livello territoriale, incontri, ritiri, non meno importanti per le ricadute anche economiche”. Protagonista lo sport, protagonisti i territori. Per un cartellone che costituisce un importante veicolo di promozione sul piano turistico e di indotto economico.
A confermalo i dati di una ricerca promossa dalla Regione e realizzata dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma. Per 81 manifestazioni che nel 2022 si sono svolte in Emilia-Romagna è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un investimento da parte della Regione pari a 8,3 milioni di euro. Dunque, con un effetto moltiplicatore di 18 euro per ogni euro stanziato dalla Regione. Un anno iniziato con alcuni grandi appuntamenti tra cui a gennaio la Final Four della Coppa Italia di pallavolo maschile, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e la cerimonia di consegna dei Caschi d’oro Motosprint a Modena lo scorso 1^ febbraio. Con un’attenzione particolare alla Romagna alluvionata, che tra giugno e luglio vedrà sfrecciare i campioni della Grande Boucle e ospiterà, ancora a fine giugno, all’Adriatic Golf Club di Cervia l’81^ edizione dell’Open d’Italia di Golf. Mentre poche settimane prima, il 17 maggio, sarà la volta della tappa Riccione (Rn)-Cento (Fe), del Giro d’Italia maschile. Tra le conferme alcune grandi classiche come le nove granfondo di ciclismo (si parte con la Granfondo del Po a Ferrara il 17 marzo, si chiude con la Granfondo La Gialla a Misano Adriatico il 15 settembre, passando per la storica Granfondo Nove Colli a Cesenatico il 19 maggio) e le cinque maratone (tra marzo e dicembre a Bologna, Parma, Ravenna, Rimini e Reggio Emilia): veri e proprio brand all’insegna del binomio sport e turismo. L’attenzione allo sport femminile, a partire dal Torneo 6 nazioni di rugby femminile allo stadio Lanfranchi di Parma tra marzo e aprile e le due tappe del Giro d’Italia femminile, il 9 luglio Sabbioneta (MN) – Toano (Re) e il 10 Imola (Bo) -Urbino (Pu). E quella per le discipline paralimpiche, con i Campionati italiani di tennis tavolo a Cadelbosco di sopra (Re) il 4-7 aprile, Obiettivo 3 a Parma il 25 maggio e – sempre nel Parmense, a Busseto – gli Special Olympic Games il 7-9 giugno, mentre a settembre è in programma il Silver Nations League di Paravolley. Nel corso dell’anno diversi gli eventi promossi dalla Federazione Italiana Sport Sordi a Castelnuovo nè Monti (RE) dove, grazie alla collaborazione con la Regione, è nato il nuovo Centro federale.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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I Manetti Bros salutano torri Fiera District Bologna set film Diabolik

BOLOGNA (ITALPRESS) – Interrogatori mozzafiato, inseguimenti adrenalinici, baci, rapine epiche, sparatorie all’ultimo colpo. Sono solo alcuni dei momenti più cinematografici che le torri del Fiera District hanno vissuto dal 2019 al 2022 nelle settimane di permanenza a Bologna del set della trilogia di Diabolik. Per rendere omaggio a questi luoghi, che nei film non fanno da semplice scenografia ma sono stati veri e propri attori, i registi, i Manetti Bros, hanno deciso di salutare la Regione con un incontro nel quale ripercorrere i momenti più emozionanti di questa avventura. Nella sala polivalente della Regione sono state proiettate tre clip dei tre film su Diabolik a cui sono stati invitati i dipendenti della Regione. Nell’occasione i registi Manetti Bros hanno incontrato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, cui è stato fatto omaggio della “mappa” di Clerville, l’immaginaria cittadina in cui sono ambientate gran parte delle avventure di Diabolik ed Eva Kant.
“Questa produzione si è rivelata un successo- ha commentato Bonaccini-, e siamo orgogliosi di aver contribuito con gli scenari di viale Aldo Moro alla riuscita di un progetto così apprezzato dal pubblico. Siamo fra le regioni che sostengono le produzioni più importanti e favoriscono l’attrattività dei progetti cinematografici. Il settore dell’audiovisivo è di fatto entrato nelle politiche industriali della Regione con un impegno importante per un comparto nel quale continueremo a investire attraverso il Fondo regionale per l’audiovisivo, fondamentale per la valorizzazione del territorio, per l’innovazione e per il lavoro, viste anche le nuove professioni che nascono nell’industria della creatività”.
I tre film su “Diabolik” sono stati sostenuti anche col Fondo dell’Audiovisivo regionale con un contributo di 450mila euro in totale, e la ricaduta economica della trilogia è stata di oltre 23 milioni, con un volano in Emilia-Romagna di circa 4,5 milioni.
L’Emilia-Romagna Film Commission ha dato supporto logistico, mettendo a disposizione alcuni uffici regionali nelle Torri in Fiera di viale Aldo Moro 18, sempre a Bologna, dove è stato ricostruito l’ufficio dell’ispettore Ginko nella questura di Clerville, dove agisce il personaggio antagonista di Diabolik.
Oltre che nelle torri della Regione, le riprese sono state effettuate anche nel centro storico di Bologna e in alcune arterie centrali, dove ha sfrecciato la Jaguar nera del “re del terrore”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Sicurezza alimentare, Bonaccini a Parma in sede autorità europea Efsa

BOLOGNA (ITALPRESS) – La sicurezza e la qualità alimentare, strategici nell’Emilia-Romagna Food Valley internazionale, le sinergie su big data e cambiamenti climatici con l’Università dell’Onu che aprirà al Tecnopolo di Bologna, la collaborazione con il Cineca e il super computer europeo Leonardo, già operativo sempre al Tecnopolo di Bologna, e più in generale con le Reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli, cuore della Data Valley.
Sono alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro di questa mattina tra il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il direttore esecutivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa-European food safety authority), Bernhard Url, che ha sede a Parma.
Confronto che ha consentito di anticipare alcuni temi di interesse dell’Autorità connessi con politiche e iniziative della Regione e di approfondire le strategie di sviluppo di Efsa.
“Qui, nel cuore della Food Valley, dove l’agroalimentare è motore trainante, Efsa è presidio strategico per garantire un sistema forte nella qualità e nella competizione sui mercati internazionali- ha spiegato Bonaccini-. Sostenibilità e innovazione sono asset fondamentali su cui investire al servizio della salute dei consumatori”. Durante l’incontro sono state poste le basi per sviluppare collaborazioni nell’ambito dei big data e dell’intelligenza artificiale, sfruttando l’arrivo a Bologna del supercomputer Leonardo e del comparto del Tecnopolo: “In Emilia-Romagna continueremo a fare la nostra parte: anche grazie all’ecosistema regionale dell’innovazione – con la sua rete di università, i centri di ricerca, le imprese e le filiere altamente specializzate -, l’Autorità europea di Parma può sviluppare sinergie fondamentali per aumentare la crescita e il benessere delle comunità e del comparto agricolo”, ha proseguito Bonaccini.
“La visita del presidente della Regione Emilia-Romagna- ha affermato il direttore Bernhard Url-, rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame tra l’Efsa e il territorio che ci ospita. La nostra presenza a Parma si è consolidata nel tempo, così come ritengo che la comunità di Parma e dell’intera regione apprezzino il valore della presenza sul territorio di un’importante agenzia dell’Unione europea, fondamentale nell’assicurare la sicurezza alimentare dei cittadini”.
Nel 2023 l’Emilia-Romagna ha investito oltre 10 milioni di euro per l’innovazione in agricoltura, e ha raggiunto il maggior numero a livello europeo di Gruppi operativi sulla ricerca: 234.
Altro esempio di innovazione è quello dei Big Data. La Regione assieme al Tecnopolo, lavora proprio nell’ambito del settore food, alla raccolta e analisi dei dati che possono portare vantaggi a tutta la filiera, per garantire la tracciabilità del prodotto, monitorarne lo status e poter reagire tempestivamente in caso di alterazioni.
Tra i punti toccati nel corso dell’incontro, anche il rafforzamento e lo sviluppo della scuola per l’Europa con sede a Parma, divenuta in vent’anni di attività un fattore di attrattività per le aziende del territorio che ricercano personale tecnico e manageriale specializzato sul mercato europeo e internazionale.
Per quanto riguarda la collaborazione con Cineca, l’Autorità sta mettendo a punto un accordo per una prima applicazione del super computer Leonardo connessa con studi epidemiologici sulla popolazione europea delle api.

– Foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna –

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Tecopress Ferrara, la proprietà ritira 72 licenziamenti

BOLOGNA (ITALPRESS) – Fumata bianca in Regione Emilia Romagna per la Tecopress di Dosso di Sant’Agostino (Fe). Oggi a Bologna la proprietà dello stabilimento ferrarese ha annunciato il ritiro dei 72 licenziamenti annunciati e l’avvio delle procedure per attivare gli ammortizzatori sociali. Al termine dell’incontro siglato un verbale in cui l’azienda si impegna a non dar avvio alla procedura di licenziamento collettivo, come precedentemente dichiarato, per tutta la durata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre, le parti hanno convenuto di utilizzare la cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi, Cigs, per 12 mesi quale ammortizzatore sociale conservativo da usare in questa fase. Inoltre, si chiede il pagamento diretto da parte dell’Inps della cassa integrazione. Le parti si impegnano a non effettuare atti unilaterali, e ad attivare sempre in forma preventiva il tavolo istituzionale che rimarrà aperto per monitorare l’evolversi della situazione, sia industriale che per l’impatto sociale. In Regione, con l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico, Vincenzo Colla, erano presenti i vertici dell’azienda, il sindaco di Terre del Reno, Roberto Lodi, il presidente della Provincia di Ferrara (in videocollegamento), Michele Padovani, Confindustria Emilia centro nonchè le organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara. “Oggi- ha detto Colla- abbiamo avuto una discussione di grande responsabilità. Questa vertenza si inserisce in quella più ampia sulla transizione green del comparto della mobilità che stiamo affrontando anche a livello nazionale. Da questo punto di vista il caso Tecopress può essere pienamente compreso nel quadro in esame sugli investimenti per salvaguardare la filiera italiana della componentistica”. “Ci troviamo in una situazione molto difficile- ha aggiunto Colla-, ma non irrisolvibile. L’azienda, di grande qualità di processo, prodotto e competenza, ha più volte ribadito la volontà di proseguire l’attività produttiva rimanendo sul territorio. Ringrazio le parti, a partire dai lavoratori, per la serietà nell’affidamento che ci siamo dati, nella consapevolezza che stiamo parlando di un’area, quella della provincia ferrarese, di grande debolezza dove non ci possiamo permettere di perdere nè imprese e nè lavoro”. Tecopress, fonderia di pressocolata per la produzione di componentistica che occupa circa 170 lavoratori, è stata colpita nei giorni scorsi da una repentina decisone della proprietà di licenziare 72 lavoratori. L’azienda dell’alta pianura ferrarese nel corso degli anni post-terremoto ha ricevuto dei contributi dalla Regione Emilia-Romagna per poter tornare in produzione e restare un presidio sul territorio.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna

Sanità, buona partenza dell’attività dei CAU

BOLOGNA (ITALPRESS) – Calendario di aperture rispettato, con la rete dei primi 30 CAU attivi in tutta l’Emilia-Romagna completata; quasi 39mila accessi, che superano i 50mila considerando anche l’attività di Ferrara, tra le prime a partire in via sperimentale, e una previsione di 500mila nel 2024, grazie anche alla ventina di nuove strutture che saranno realizzate quest’anno. Tempi medi d’attesa contenuti, inferiori ai 90 minuti; assistenza e cura prestate in loco nella stragrande maggioranza dei casi (83%); 60% dei medici giovani, con meno di 35 anni; problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori i motivi d’accesso più frequenti (52%), segno che i cittadini, per le patologie meno gravi, si rivolgono direttamente ai Centri di assistenza urgenza, voluti dalla Regione e realizzati proprio per la gestione diretta delle urgenze a bassa complessità, invece che ai Pronto soccorso, che possono così concentrarsi principalmente sulle emergenze. Anche in questo caso, lo dicono i numeri: da un primo raffronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024, emerge che c’è stato un calo di accessi nei PS della regione di circa il 6%. Tendenza che si manifesta già adesso, all’inizio, ma che era attesa in una situazione più a regime.
Il bilancio dei primi tre mesi di attività dei CAU, dall’inaugurazione di quello di Budrio, nel bolognese, lo scorso 1^ novembre, è più che positivo, come rileva il monitoraggio che prosegue e si arricchisce con l’apertura delle nuove sedi. A presentare dati e numeri del Report regionale, questa mattina in conferenza stampa in Regione, a Bologna, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “I dati e i primi riscontri ricevuti dal personale che lavora e dai pazienti che accedono ai CAU- affermano Bonaccini e Donini- ci restituiscono un sistema che funziona e che siamo fiduciosi possa essere confermato e migliorato nel tempo, considerando la complessità, anche organizzativa, che queste strutture richiedono. I cittadini iniziano a conoscere i Centri di assistenza urgenza e vi accedono in modo appropriato, quando hanno problemi o disturbi di bassa complessità, che qui vengono gestiti con tempi d’attesa generalmente ridotti e risolti quasi sempre all’interno della struttura. Punti di forza sono anche la molteplicità dei servizi offerti e la prossimità rispetto al contesto di vita. E un altro aspetto sicuramente positivo è quello dell’età dei medici: sono molti i giovani professionisti a lavorare nei CAU”.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto sinora- aggiungono presidente e assessore- e per questo ringraziamo tutto il personale sanitario e lo staff coinvolto nella riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale. E una grande sfida quella a cui è chiamata la sanità per continuare a sopravvivere, ad erogare cure e servizi di qualità e ad essere pubblica ed universalistica come noi la vogliamo. Per il 2024, considerando anche i CAU per cui è prevista l’apertura entro l’anno, la proiezione dei dati oltrepassa i 500mila accessi. Siamo convinti- chiudono Bonaccini e Donini- che la scelta fatta dall’Emilia-Romagna con la rete dei CAU possa non solo offrire una risposta adeguata ai nuovi bisogni di salute, ma anche diventare un modello di riferimento a livello nazionale”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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2023 da record per il turismo in E.Romagna con quasi 62 mln di presenze

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un anno record per il turismo dell’Emilia-Romagna. Con i 61,8 milioni di presenze registrati nel 2023 vengono bruciati due traguardi significativi: il confronto con il 2022, anno della ripresa del turismo regionale, +1,9% (60.688.000), e ancora più quello col 2019, l’ultimo anno d’oro prima del Covid, +1,8% (60.751.000). Risultati positivi confermati anche per gli arrivi, che salgono a oltre 14,5 milioni: +6,2% sul 2022 (13.685.500) e +2,9% sul 2019 (14.132.000). E questo nonostante lo scorso anno sia stato caratterizzato dai devastanti effetti del cambiamento climatico, con l’alluvione di maggio che ha penalizzato in modo particolare la Romagna all’inizio della stagione estiva. Non solo. Il 2023 si caratterizza anche per un altro importante primato: il ritorno dei turisti stranieri, che da gennaio a dicembre si attestano su oltre 16,4 milioni (16.413.000) di presenze (+14,9% sul 2022 e +8,2% sul 2019) – con una permanenza media di 4,1 giorni – e su 4 milioni (4.000.500) di arrivi (+20,7% sul 2022 e +7,3% sul 2019).
In questo quadro, la Riviera pesa positivamente sull’intero movimento turistico regionale con il 68,9% delle presenze e il 50,5% degli arrivi complessivi, tallonata a distanza dalle Città d’arte e d’affari (14,9% delle presenze e 27,3% degli arrivi) che, trainate dalle Destinazioni Turistiche, incontrano sempre più l’interesse dei viaggiatori segnando il 40,4% di tutti gli arrivi degli stranieri. Tutti positivi i numeri delle Città d’arte con un +10,4% degli arrivi e +9,5% delle presenze rispetto al 2022, e +4,9% e del +10,4% sul 2019. Terzo attrattore turistico dell’Emilia-Romagna resta la Montagna (4,9% delle presenze e 5,6% degli arrivi regionali complessivi) con un aumento costante delle presenze e degli arrivi sia sul 2022 (rispettivamente +3,7% e +5,5%), ma soprattutto rispetto al 2019 (+25,5% e +40,6%). Numeri sostenuti dai turisti stranieri che scelgono l’Appennino con crescite a doppia cifra (+17,7% le presenze e +24,8 gli arrivi rispetto al 2022). Il comparto delle Terme tiene con numeri positivi sul 2022 (+1,4% gli arrivi e del +3,6%), anche se resta ancora in sofferenza rispetto al 2019 (-7,9% degli arrivi e del -6,1% i pernottamenti). Con gli stranieri che aumentano rispetto al 2022 del +7,3% per gli arrivi e del +10,2% per le presenze.
Questi, in sintesi, i principali dati del Rapporto sul movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell’Emilia-Romagna rilevati dall’Osservatorio turistico regionale (realizzato da Regione e Unioncamere Emilia-Romagna), ed elaborati da Trademark Italia che sono stati illustrati oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore al Turismo, Andrea Corsini. “L’Emilia-Romagna piace e si conferma ancora una volta regione attrattiva sia per i turisti italiani che per quelli stranieri- commentano Bonaccini e Corsini -. Grazie al lavoro di squadra delle istituzioni e degli operatori del comparto, che non si è fermato un attimo neppure dopo l’alluvione senza precedenti di maggio, abbiamo superato anche i numeri del 2019, l’anno dei record prima dell’emergenza pandemica, con dati che sembravano quasi irraggiungibili. Risultati che denotano la raggiunta maturità dell’industria turistica emiliano-romagnola e che, guardando a un futuro non troppo lontano, saranno capaci di farne ancora di più uno dei settori trainanti della nostra economia, con l’obiettivo, entro il 2030, di raggiungere il 16% del Pil e posizionare l’Emilia-Romagna come regione turistica leader in Italia”. “I traguardi di oggi dimostrano anche che stiamo andando nella direzione giusta- proseguono presidente e assessore-. Abbiamo investito ingenti risorse per il rifacimento dei lungomare e per la riqualificazione delle strutture ricettive: opportunità accolte dagli imprenditori che hanno trasformato questi fondi in crescita, sviluppo e occupazione. E, insieme a loro, continueremo a investire nella promozione e valorizzazione del territorio, a partire dai grandi eventi sportivi internazionali quali Formula 1, Coppa Davis, Moto Gp, Ironman, Giro d’Italia e quest’anno la partenza del Tour de France, da cui ci aspettiamo uno straordinario impatto sui territori. Un lavoro di squadra vincente per fare dell’Emilia-Romagna sempre più un’unica grande meta turistica”. Nella fotografia tracciata dall’Osservatorio e Trademark, un capitolo importante riguarda la Riviera che lo scorso anno ha dovuto affrontare gli effetti materiali e di reputazione causati dall’alluvione di inizio e metà maggio. Nonostante l’impatto pesante degli eventi, i 12 mesi del 2023 segnano un incremento del +2,9% degli arrivi e una leggera diminuzione dello -0,4% delle presenze rispetto al 2022. Dati positivi anche rispetto al 2019 con un +1,1% degli arrivi e un -1,3% delle presenze. Analizzando i dati tra mercato interno ed esterno, mentre calano leggermente gli italiani (-0,2% di arrivi e -3,7% di presenze), gli stranieri svettano con incrementi in doppia cifra sia per quanto riguarda gli arrivi (+16,4%) che per le presente (+11,9%). Risultati analoghi nel confronto con il 2019 dove gli italiani fanno registrare un -2,9% per le presenze e gli stranieri un +4.3%. “Questi numeri impongono una riflessione seria – chiudono Bonaccini e Corsini -, perchè è indubbio che la resilienza dei romagnoli non è sufficiente per una completa ripresa. Gli imprenditori e i cittadini devono essere risarciti al 100% come promesso dal Governo per affrontare il nuovo anno con serenità. Non ci sposteremo di un millimetro fino a che tutte le risorse saranno arrivate nelle tasche degli imprenditori e dei lavoratori”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Transizione digitale, dalla Regione Emilia Romagna 560 mila euro a 18 progetti

BOLOGNA (ITALPRESS) – Oltre 560 mila euro per sostenere 18 progetti innovativi avviati da soggetti e organizzazioni dell’Emilia-Romagna che esercitano una attività economica in forma diversa da quella di impresa, come associazioni sportive e culturali, fondazioni artistiche.
Si tratta di progetti che prevedono un costo complessivo di investimento di quasi 1 milione di euro e che puntano a introdurre le più moderne tecnologie digitali nei processi gestionali e organizzativi, nei propri prodotti e servizi: in pratica l’introduzione di processi di digitalizzazione di base ma anche investimenti in tecnologie proprie dell’industria 4.0.
Il via libera alla concessione dei finanziamenti della Regione, per complessivi 561.318 euro di risorse europee del programma Fesr 2021-2027, sarà presto stanziato a 18 progetti ammessi su 24 presentati per il “Bando per il sostegno della transizione digitale dei soggetti iscritti nel repertorio economico amministrativo (Rea)”, una percentuale di contributo pari al 60% dei costi relativi ai progetti.
“La digitalizzazione rappresenta un’opportunità strategica. Una strada che aumenta la qualità delle performance di tutte le attività economiche per chi la imbocca con decisione- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Sono state premiate le proposte che hanno ricadute non solo in termini di miglioramento dei processi di gestione e organizzazione delle attività, ma anche sull’impatto sociale e ambientale degli investimenti”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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