Emilia Romagna

Bologna, trasportava dal Brasile 1,3 kg di cocaina. Arrestata

BOLOGNA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Bologna ha arrestato un corriere ovulatore, proveniente dal Brasile, che trasportava nello stomaco 1,3 kg di cocaina.
L’operazione di polizia ha preso le mosse da una preliminare analisi di rischio condotta sulle liste dei passeggeri, effettuata dai militari del I Gruppo Bologna in servizio presso lo scalo aeroportuale felsineo, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sui cosidetti voli a rischio, a seguito della quale è stato ricostruito l’itinerario di una donna di nazionalità brasiliana che, proveniente dall’aeroporto di San Paolo, sarebbe giunta a Bologna, via Parigi, per poi ripartire dopo pochi giorni.
La brevità del soggiorno, soprattutto a fronte del lungo viaggio intrapreso, ha indotto ad eseguire ulteriori accertamenti nei confronti della donna. Una volta giunta presso l’aeroporto “G. Marconi” di Bologna, la viaggiatrice è stata sottoposta a controllo. Le numerose circostanze anomale, quali le generiche ed incongruenti giustificazioni del viaggio (non meglio precisati motivi di turismo), l’assenza di un bagaglio da stiva, la prenotazione di un albergo in una zona assolutamente periferica e, soprattutto, l’evidente nervosismo della viaggiatrice, hanno spinto gli operanti ad approfondire gli accertamenti, richiedendo al magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, di disporre gli esami radiologici, prontamente eseguiti presso l’Ospedale “Sant’Orsola”.
All’esito degli accertamenti medici, la donna brasiliana è risultata trasportare nello stomaco ben 101 corpi estranei di forma ovoidale che si sono rivelati contenere complessivi 1,343 kg di cocaina, che, immessa sul mercato, avrebbe consentito illeciti profitti per 150.000 euro.
L'”ovulatrice” è stata tratta in arresto in flagranza di reato e associata presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione dell’autorotà giudiziaria.
(ITALPRESS).

Foto: Guardia di Finanza

Al via nel bolognese interventi sulla sommità degli argini fiume Reno

BOLOGNA (ITALPRESS) – Doppio intervento sul fiume Reno a Bisana, a Castello D’Argile, e a Savignano, nel comune di Argelato: nelle due località del bolognese partono i cantieri per realizzare una serie di lavori sugli argini. I recenti episodi di maltempo, aggiunti a quelli che hanno colpito il territorio nel corso degli anni, hanno infatti determinato la necessità di ripristinare l’ottimale morfologia degli argini e agire sulla riduzione degli elementi esposti a rischio idraulico. Con un investimento di 580mila euro a Bisana sarà realizzato un primo intervento di adeguamento della quota dell’argine destro in corrispondenza della cassa di espansione di Bagnetto, opera idraulica in via di realizzazione tra il fiume Reno e il torrente Samoggia, mentre a Savignano verrà rimossa una infrastruttura stradale esposta a inondazione durante le piene, dalla zona golenale.
“Il progetto, realizzato dai tecnici dell’Ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile- spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile- è in continuità con la realizzazione di altri interventi per la riduzione del rischio idraulico in vari tratti di pianura del Reno”. A Castello D’Argile è prevista la sistemazione dell’argine destro nei pressi della cassa di Bagnetto. Questo intervento di sovralzo sarà pertanto funzionale al completamento della cassa: l’argine sarà uniformato a quello sinistro, alzato fino a 29 metri sopra il livello del mare. La costruzione del sovralzo comporterà anche un lieve ringrosso dell’argine sul lato interno, occupando aree del demanio idrico per quasi 500 metri. Ad Argelato, l’intervento consiste nello spostamento di un tratto di viabilità dalla zona golenale alla banca esterna dell’argine maestro per poco più di un chilometro. Attualmente la zona è esposta ad un elevato rischio idraulico a causa delle piene e, in questi casi, prevede un presidio costante 24 ore su 24 per impedire il passaggio dei mezzi.
Il nuovo percorso sarà regolarizzato e portato ad un’ampiezza costante di 6 metri. Le terre necessarie per l’ampliamento saranno recuperate dallo sbancamento dell’attuale rampa di via Lame e di via Venenta. Quelle in esubero saranno invece impiegate per rinforzare la banca interna dell’argine del Reno nella stessa area. Le zone precedentemente asfaltate verranno ripristinate, mentre per il nuovo tratto sarà utilizzato materiale stabilizzato.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Maltempo, Figliuolo firma accordo con Unità Forestali dei Carabinieri

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato siglato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche e dal Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, l’Accordo di collaborazione per la reciproca cooperazione istituzionale finalizzata al conseguimento dei comuni obiettivi di migliore conoscenza e monitoraggio dei territori colpiti dall’alluvione del maggio scorso, per la valutazione del rischio e l’adozione delle necessarie misure di mitigazione e per la riduzione ed il contenimento delle conseguenze prodotte dai fenomeni di dissesto idrogeologico, a tutela degli interessi primari della collettività. Con l’ Accordo il Commissario Straordinario alla ricostruzione, potrà avvalersi della competenza e delle specifiche professionalità tecniche dei reparti territoriali del Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, per le attività di sorveglianza e controllo del territorio interessato dai diffusi dissesti idrogeologici, per la ricognizione delle criticità idrauliche ancora presenti sul reticolo idrografico collinare e montano e per il monitoraggio dello stato della viabilità secondaria e delle opere infrastrutturali, al fine di contribuire al costante aggiornamento del quadro conoscitivo d’insieme, funzionale all’emanazione dei provvedimenti della Struttura Commissariale. Di fondamentale importanza saranno anche le azioni che l’Arma Forestale metterà in campo per la verifica e il controllo degli interventi di ricostruzione pubblica volti alla mitigazione del rischio idrogeologico ed alla tutela ed al recupero degli ecosistemi e della biodiversità. Collaborerà con la Struttura Commissariale il Generale di Divisione Fabrizio Mari, già Comandante della Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Carabinieri

Il primo Natale in Romagna dopo l’alluvione

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Grazie Cristiano Cavina, perchè le tue parole, a sette mesi dall’alluvione, riaccendono le luci del Natale in Romagna e nel cuore di tutta la regione”. Parole del presidente Stefano Bonaccini al tradizionale scambio di auguri con i giornalisti in vista delle feste natalizie, quest’anno però un pò diverso. Durante l’appuntamento, oggi nella Sala Polifunzionale della Regione, a Bologna, è stato proiettato in anteprima “Nadèl de 23”, il video racconto del primo Natale in Romagna dopo l’alluvione realizzato – tra Faenza e Casola Valsenio – con lo scrittore Cristiano Cavina. Insieme al video, è stato anche presentato il racconto inedito dal titolo “La letterina” in cui lo scrittore romagnolo dialoga – un pò con se stesso e un pò con Babbo Natale – sul significato della festa dopo i terribili eventi del maggio scorso. All’incontro, con il presidente e lo scrittore erano presenti anche la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, il consigliere della Città metropolitana di Bologna, Marco Monesi, e il presidente del Consiglio comunale di Faenza, Niccolò Bosi.
“Questo non è un Natale come tutti gli altri- sottolinea Bonaccini-. Si chiude infatti un anno molto difficile che ha duramente ferito buona parte della nostra regione a causa degli eccezionali eventi alluvionali che lo scorso maggio hanno lasciato profonde ferite alla nostra terra, alle persone e le comunità. In questi mesi il lavoro svolto dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, insieme ai sindaci dei territori alluvionati, alle Forze dell’ordine, la struttura commissariale, le cittadine, i cittadini e i volontari, è stato straordinario. Prima di tutto, quindi, dico ancora grazie all’intera comunità emiliano-romagnola, per quella straordinaria capacità di fare squadra e rialzarsi che da sempre ci contraddistingue”.
“Un grazie speciale a Cristiano Cavina, per questo emozionante progetto condiviso- chiude-, omaggio alla forza della Romagna ma anche prezioso augurio a tutti noi, per un Natale e un domani da vivere, perchè no, ‘mettendo il turbo al lisciò”. “L’amatissimo preside della Scuola Holden, Alessandro Baricco, mi sgriderebbe per tutti i congiuntivi che sbaglio quando parlo a voce, e pure sui verbi che coniugo a spanella- spiega Cavina-. Ma quando mi fanno parlare della mia terra mi faccio prendere. Ringrazio la Regione Emilia-Romagna di esistere e i suoi amministratori per aver pensato a me per questo regalo di Natale. Spero sia gradito. Sarà un Natale diverso, ma credo migliore solo per il fatto di esserci ancora qui, oggi a festeggiarlo. Perchè ci sono stati momenti in cui non era mica detto, e ahimè qualcuno non ce l’ha fatta. Abbiamo dato tutto. Buone Feste!”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Emilia Romagna, aperto al traffico ponte “Da Vinci” lungo la Porrettana

BOLOGNA (ITALPRESS) – Anas ha aperto oggi al traffico il ponte ‘Leonardo Da Vincì che collega la strada statale ex strada provinciale 325 “di Val di Setta e di Val di Bisenzio” con la strada statale 64 “Porrettana” a Sasso Marconi, nella città metropolitana di Bologna. In occasione dell’apertura al traffico erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, il Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, l’Amministratore delegato di Anas Aldo Isi, e il Commissario Straordinario di Governo, Direttore Investimenti e Realizzazione Anas, Eutimio Mucilli. Il ponte, della lunghezza di circa 220 m a scavalco del fiume Reno, è stato oggetto di una importante intervento di riqualificazione e adeguamento per un valore complessivo di oltre 21 milioni di euro. Le lavorazioni sono state avviate da Anas ad ottobre 2022, dopo il passaggio di competenza dell’opera da parte della Città Metropolitana di Bologna, al termine delle operazioni preliminari di messa in sicurezza della pila 15. L’intervento, finalizzato al ripristino tecnico-funzionale del ponte, ha visto la parziale decostruzione della struttura esistente (impalcato e pile in calcestruzzo armato) e la conseguente costruzione di un nuovo impalcato, in struttura mista acciaio-calcestruzzo, oltre all’adeguamento sismico dell’opera. Si è proceduto, inoltre, all’allargamento della piattaforma stradale, realizzata secondo quanto previsto dal tipo “C2” del DM 05/11/2001, con larghezza complessiva pari a 9,50 m, di cui 2 corsie da 3,50 m e 2 banchine da 1,25 m. Completano il nuovo impalcato due percorsi ciclo-pedonali, ciascuno della larghezza di 2,50 m, che continueranno ad essere utilizzati per l’accesso alle strutture sottostanti dell’opera per la prosecuzione degli interventi di rifinitura. (ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Anas

Villa Verdi, Mic “Avviato il procedimento di esproprio”

ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero della Cultura comunica che la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza ha avviato il procedimento di dichiarazione di pubblica utilità, finalizzata all’esproprio, del complesso di immobili denominato Villa Verdi, sito in Villanova d’Arda (PC), località S. Agata.
Il procedimento si concluderà entro 180 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di avvio da parte dei soggetti interessati. L’amministrazione competente all’emanazione del relativo provvedimento finale è il Ministero della Cultura – Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio.
“La Villa, appartenuta al Maestro e Senatore Giuseppe Verdi, rappresenta patrimonio fondamentale della Nazione per il valore storico dell’opera del grande compositore e per il ruolo importante avuto nel Risorgimento. Questo bene non può rimanere esposto al degrado e all’incuria, ma deve poter costituire il nucleo centrale di un itinerario museale a disposizione del mondo intero. Per questo, le direzioni competenti del Ministero, confortate da autorevoli pareri legali, hanno deciso l’acquisizione di Villa Verdi al patrimonio pubblico con il punto di non ritorno della dichiarazione di pubblica utilità”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
– foto ufficio stampa Mic –
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Turismo, Simone Fornasari è il nuovo presidente di Visit Emilia

BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ Simone Fornasari il nuovo presidente di Visit Emilia, l’ente per la promo-commercializzazione turistica del territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Durante l’assemblea, che si è svolta il 20 dicembre 2023 nella sede della Provincia di Parma, è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione, che ha incoronato neopresidente l’assessore al commercio e al marketing territoriale del Comune di Piacenza. “E’ una grande responsabilità – ha sottolineato Simone Fornasari – nonchè un grande motivo di orgoglio dare continuità all’eccellente lavoro fatto in questi anni da Cristiano Casa, che ha saputo dimostrare visione, concretezza e risultati tangibili ad un territorio che ha tanto da offrire grazie alle sue eccellenze enogastronomiche, al patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico davvero unico. Tutto questo rappresenta un mix di eccellenze all’insegna del turismo lento ed esperienziale di cui la Destinazione Emilia può essere vera interprete e protagonista. Confronto e condivisione saranno il denominatore comune di questo mandato che dovrà mettere da parte ogni campanilismo controproducente al prezioso e sinergico lavoro di squadra, utile a promuovere questo bellissimo territorio”. Sono stati nominati sette membri del CDA, che è composto da Simone Fornasari e Gianluca Argellati per Piacenza; Lorenzo Lavagetto e Francesco Mariani per Parma; Ivano Pavesi, Annalisa Rabitti ed Enrico Ferretti per Reggio Emilia. Gli ultimi due membri verranno nominati a metà gennaio. Il presidente uscente Cristiano Casa, nel fare gli auguri e le congratulazioni al nuovo ha illustrato un resoconto del lavoro svolto negli ultimi tre anni, un lavoro di squadra che ha coinvolto enti istituzionali, operatori turistici e rinforzato le reti di prodotto di Visit Emilia (Food & Wine, Cultura & Castelli, Terme & Outdoor). Un’attività poliedrica, che ha prodotto importanti risultati in termini di promozione turistica, con ritorni economici e l’aumento delle presenze sul territorio. “Oggi si chiude il mio mandato triennale di presidente e la mia esperienza in Visit Emilia – ha commentato Cristiano Casa -. Ho lavorato nel 2016 alla sua nascita quando fu varata la legge regionale che istituì le destinazioni turistiche. Allora era impensabile che Parma, Piacenza e Reggio Emilia potessero lavorare insieme per creare una destinazione turistica comune, ma ci siamo riusciti e in questi anni da presidente ho spinto tanto perchè si parlasse di Emilia, dimenticando i confini amministrativi delle tre province. Un viaggiatore che sia italiano o che arrivi dall’altra parte del mondo cerca luoghi straordinari in cui la gente li accolga con professionalità e passione. Questa è l’Emilia: luoghi e persone straordinarie. Oggi Visit Emilia è come una tavola apparecchiata con sopra piatti squisiti da far gustare agli ospiti che vi siederanno. Nel 2016 non c’era neppure la tavola. Sono certo che nei prossimi anni ci sarà modo di farla crescere ulteriormente, anche perchè il nuovo presidente, Simone Fornasari, è un professionista serio e competente che ama la nostra terra come la amo io. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a far crescere il turismo in Emilia in questi anni”. Tante le azioni portate avanti, dal rinnovamento del logo di Visit Emilia – la Terra dello Slow Mix, che esprime il senso di una destinazione in cui vivere un mix di esperienze tra cultura, natura ed enogastronomia, alle campagne di comunicazione, alla formazione attiva degli operatori delle reti sui temi dell’accoglienza turistica, del marketing, gli strumenti social e le best practice. Cristiano Casa ha evidenziato anche l’individuazione di 6 prodotti turistici, nell’ambito del Piano Turistico di Promozione Locale (PTPL), per ottimizzare l’impiego delle risorse a disposizione, con il coinvolgimento dei comuni di Emilia: Wonder Castles, dedicato all’Emilia fantastica da vivere nei castelli; Emilia Po River Experience per conoscere il Grande Fiume e i suoi territori; Golf Experience sulle vacanze per gli amanti del golf; Bike Experience con molteplici itinerari ed esperienze da fare in bicicletta; Wine Experience per valorizzare i vini e i prodotti enogastronomici anche con un calendario di eventi unico; Hikes & Paths sui cammini storici emiliani. Numerose le attività di promo commercializzazione, dalla realizzazione del portale web dedicato all’Appennino emiliano, in condivisione con i GAL locali, alla collaborazione con Trenitalia per agevolare gli arrivi in treno nelle città dell’Emilia, fino alla partecipazione di importanti fiere nazionali ed internazionali. Particolare attenzione è stata rivolta al mercato turistico svizzero, in quanto mercato “alto spendente”, alla ricerca di proposte di qualità, che apprezza la buona enogastronomia ed è favorito da buoni collegamenti tramite gomma e ferrovia (treno diretto Zurigo-Bologna con fermate a Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Iniziative di promozione che hanno visto l’Emilia protagonista dell’Assemblea generale della Federazione svizzera di viaggi, che si è svolta a Parma ed un incremento dei turisti svizzeri sul territorio: da gennaio a ottobre 2023 ne sono arrivati circa 51mila (+10,8% rispetto al 2022 e + 24,3% rispetto al 2019). La crescita del turismo con Visit Emilia è testimoniata anche dai dati estrapolati dal web e dai social. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Visit Emilia

120 studenti del Liceo Copernico di Bologna a scuola di meteo

BOLOGNA (ITALPRESS) – Come funziona un supercomputer? Quanto sono affidabili le app per le previsioni meteo? Ma anche, che lavoro può fare chi a scuola studia materie scientifiche? Come si diventa scienziati? E’ quanto è difficile farlo? Sono tante le domande che ieri mattina 120 studentesse e studenti del Liceo Copernico di Bologna hanno rivolto al dottor Andrea Montani, analista previsionale nel settore meteorologico del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, ospite per un giorno dell’istituto scientifico per raccontare ai ragazzi come funziona il Data Centre dell’ECMWF. Un supercervellone da un milione di miliardi di operazioni al secondo, in grado di ‘assimilarè ogni giorno oltre 800 milioni di dati in arrivo da aerei, satelliti, boe marine, navi, palloni sonda e sensori di vario tipo per fornire accurate previsioni meteo globali a medio termine. Un gioiello della scienza che dal 2022 – grazie anche all’impegno della Regione Emilia-Romagna – ha trovato casa al Tecnopolo Manifattura di Bologna.
Intelligenza artificiale, supercomputing, modelli matematici, analisi climatica. Un viaggio alla scoperta di quella che viene chiamata “la fabbrica del tempo”, proprio nel cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna, per spiegare agli studenti cos’è il meteo e cos’è il clima, come funziona una previsione, in che modo vengono raccolti i dati che il supercervellone poi elabora. Ma anche un approfondimento sulla scienza come professione, come opportunità di crescita e di carriera, dal punto di vista maschile e da quello femminile, ancor oggi meno rappresentato, costruito sui dubbi e sulle curiosità di una generazione che della scienza, un giorno non lontano, potrebbe fare parte in prima persona. “Poichè l’ECMWF è operativo 24 ore su 24 non abbiamo la possibilità di far venire centinaia di studenti, così abbiamo deciso di andare noi nei territori e nelle scuole per spiegare a ragazze e ragazzi quali sono le realtà tecnologiche più rappresentative che abbiamo al Tecnopolo di Bologna e per ascoltare domande e interessi rispetto ai loro obiettivi, a ciò che vogliono fare nella vita- spiega Andrea Montani -. Quella di oggi è stata la prima iniziativa di questo tipo e c’è stato molto interesse non solo rispetto alle opportunità lavorative e alle complessità di una carriera scientifica, ma anche all’uguaglianza di genere e alla meritocrazia. Un bel confronto per parlare di scienza e del loro futuro”.
“Conoscere le attività di centri di ricerca come l’ECMWF è un’opportunità importante per gli studenti, perchè da un lato mostra loro gli sbocchi lavorativi di un percorso scientifico, dall’altro perchè possono vedere con i propri occhi cosa fa, a livello pratico, un ricercatore di fisica o di matematica, e cosa potrebbero quindi fare loro un giorno sulla base degli studi che stanno portando avanti- afferma Carlo Bertoni, professore di matematica, fisica e informatica del Copernico-. Sia i ragazzi, sia le ragazze: noi abbiamo un indirizzo Stem composto per il 50% da ragazze e per il 50% da ragazzi. E abbattiamo un pregiudizio: le ragazze nelle materie scientifiche sono brave quanto i maschi, basta solo fornire loro un input”. Lo dimostra Michela, studentessa della 4V del Lice Copernico – indirizzo Stem – che da grande vuole laurearsi in matematica e diventare una ricercatrice: “Per quante poche siano le donne in questo ambito, quello scientifico è un percorso accessibile per noi e giornate come questa sono un’opportunità per avvicinarsi a questo mondo. Anzi, se le donne sono poche allora per tutte noi scegliere questo percorso è un’occasione per farci valere”.
La pensa così anche la sua compagna di classe, Giorgia, appassionata contemporaneamente di legge e di informatica, con l’ambizione di diventare analista informatica sull’intelligenza artificiale. “Per cambiare le cose bisogna impegnarsi e fare la differenza- afferma- e vedere con i propri occhi come funziona la scienza, non solo sentirne parlare, incuriosisce. E’ il primo passo”. Per il momento, ciò che resta ai ragazzi che ieri mattina erano nell’Auditorium del Copernico è un quadro avvincente su una struttura, il Data Centre del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, che oggi occupa già una cinquantina di scienziati il cui lavoro, al servizio dell’Italia e dell’Europa, è determinante per il presente e per il futuro delle comunità. In primo luogo, per la capacità di prevedere, con la maggiore accuratezza possibile, i potenziali eventi estremi e consentire ai servizi meteorologici e di emergenza nazionali di intervenire con tempestività per proteggere al meglio le persone.
“E’ questa la cosa che ho trovato più affascinante: un Centro che occupa scienziati da tutta Europa, che lavorano in squadra- ricorda Alessandro, aspirante ingegnere elettronico, anche lui in 4^ liceo al Copernico-. E’ un bel segnale, se pensiamo al futuro, la cooperazione internazionale”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

(ITALPRESS).