Emilia Romagna

Bonaccini “Expo Osaka sarà una vetrina straorinaria per Emilia Romagna”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Mancano poco più di 500 giorni al taglio del nastro e l’Emilia-Romagna scalda i motori in vista dell’Expo di Osaka, che si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. Un appuntamento per il quale sono previsti circa 150 Paesi partecipanti e attesi oltre 28 milioni di visitatori da tutto il mondo. In una regione, quella di Osaka-Kansai, che rappresenta il centro culturale e scientifico del Paese e l’hub asiatico per il commercio e i trasporti internazionali. “Progettare la società futura per le nostre vite”, il tema scelto per un’edizione che arriva, dopo quella di Dubai, in una fase internazionale caratterizzata da nuove sfide sociali e ambientali, l’acuirsi dei divari economici, l’intensificarsi dei conflitti, ma anche dalle nuove opportunità legate ai progressi dell’intelligenza artificiale e delle biotecnologie. Con tre sottotemi: Saving Lives, Empowering Lives, Connecting Lives. Ovvero: salvare, potenziare, connettere le vite delle persone, contribuendo anche al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite hanno fissato al 2030.
Il punto sulla partecipazione dell’Emilia-Romagna a Expo 2025 è stato fatto oggi a Osaka – nel corso della missione istituzionale della Regione in corso in Giappone – in un incontro che il presidente Stefano Bonaccini ha avuto con Osamu Kitamoto, Ayumi Ishibashi e Hiroo Suzuki dell’Osaka World Expo Promotion Bureau. Bonaccini ha anche incontrato il commissario generale per l’Italia di Expo Osaka 2025, Mario Andrea Vattani, a pochi giorni – lo scorso 6 novembre – dalla presentazione del padiglione italiano, progettato dall’architetto Mario Cucinella. “Quello dell’Expo di Osaka è un tema alto, che è allo stesso tempo una sfida e una straordinaria opportunità per una Regione come l’Emilia-Romagna che ha scelto da tempo di investire sulle competenze, sulla ricerca e sull’innovazione”, ha detto Bonaccini.
Fulcro della presenza dell’Emilia-Romagna, che sarà definita nei prossimi mesi in collaborazione con la struttura nazionale messa in piedi dal Governo, oltre alle eccellenze della Motor Valley e della Food Valley, saranno la Data Valley e il Tecnopolo di Bologna: “E’ una realtà straordinaria di livello internazionale, che nei prossimi mesi ospiterà un appuntamento cruciale come il G7 dedicato all’innovazione e all’intelligenza artificiale e dove sorgerà nel 2024 la quattordicesima sede dell’Università dell’Onu, dedicata allo studio del clima”, ha proseguito il presidente della Regione, che a Tokyo ha incontrato anche il rettore delle Università Onu, Tshilidzi Marwala. “Si tratta di temi imprescindibili e che si legano strettamente al tema dell’esposizione: l’intelligenza artificiale, il supercalcolo, i big data e in generale le nuove tecnologie sono decisive per definire politiche e strategie in grado di affrontare le sfide cruciali della società nel prossimo futuro come il contrasto ai cambiamenti climatici, la salute e lo sviluppo industriale. Per noi l’Expo ha da sempre rappresentato un’occasione di sviluppo del nostro territorio, a partire da Milano 2015 e Dubai 2020, esperienze che hanno lasciato frutti concreti e che rendono oggi l’Emilia-Romagna al passo delle maggiori realtà internazionali”, ha concluso.
Con Bonaccini, gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all’Agricoltura, Alessio Mammi, il presidente di Cineca e Ifab, la Fondazione internazionale sui big data voluta dalla Regione, Francesco Ubertini, le quattro Università emiliano-romagnole di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, i ClustEr Mech, Health, Agrifood e Grenntech, associazioni di categoria come Cna e Legacoop.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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La Data Valley incontra la Città della Scienza di Tsukuba

BOLOGNA (ITALPRESS) – Intelligenza artificiale, supercalcolo, le nuove frontiere dell’aerospazio e quelle delle scienze della vita. La Data Valley emiliano-romagnola incontra la Città della Scienza di Tsukuba, nella Prefettura di Ibaraki, e apre un canale di collaborazioni che guarda a possibili progetti comuni con una realtà di eccellenza a livello mondiale. Una struttura che riunisce 29 istituzioni di ricerca e formazione giapponesi, tra cui l’Università di Tsukuba, centro di riferimento internazionale per la ricerca sull’intelligenza artificiale, e la Japan Aerospace Exploration Agency (IAXA). Una nuova tappa della missione istituzionale della Regione, in corso fino al 18 novembre tra Tokyo, Ibaraki e Osaka. “Siamo fortemente impegnati a stringere alleanze di alto profilo con le aree più innovative, rafforzando la rete internazionale della Regione, e il Giappone è sicuramente un punto di riferimento mondiale”, ha spiegato Bonaccini all’incontro con il rettore dell’Università di Tuskuba, Kyosuke Nagata.
“Le nuove tecnologie e il digitale, su cui abbiamo investito tanto negli ultimi anni, anticipando il bisogno di dare risposte efficaci ai nuovi bisogni e sfide che abbiamo davanti adesso, devono metterci nelle condizioni di migliorare la qualità della vita delle persone e costruire una piena sostenibilità sociale, economica e ambientale, creando occupazione di qualità. Riteniamo che l’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione, con università e centri di ricerca collegati alle imprese e alle filiere manifatturiere in cluster attivi in ogni comparto, in un clima di forte coesione e condivisione degli obiettivi con le parti sociali riunite nel Patto per il Lavoro e il Clima, renda l’Emilia-Romagna un interlocutore di primo livello, uno snodo internazionale del sistema della conoscenza, capace di attirare investimenti e talenti”.
All’incontro erano presenti anche gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all’Agricoltura, Alessio Mammi. Le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara, i Cluster Mech, Agrifood, Health, Greentech. Con Cineca e Ifab – la Fondazione internazionale Big Data, intelligenza artificiale e sviluppo umano voluta dalla Regione -, l’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori “Dino Amadori” di Meldola (FC) e l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Big data e digitale, dunque, robotica, nuove tecnologie applicate a cura e salute e welfare – con un focus sull’invecchiamento attivo della popolazione – e aerospazio sono stati alcuni dei temi al centro del confronto con l’Università di Tsukuba, già meta di una missione della Regione nel 2019.
Le possibilità di scambi e investimenti nella ricerca e nei settori ad alta tecnologia sono state affrontate anche nell’incontro che il presidente Bonaccini ha avuto con il governatore di Ibaraki, Kazuhico Oigawa. Una relazione, quella tra Regione Emilia-Romagna e Prefettura di Ibaraki, ormai consolidata, a partire da un “verbale di amicizia” sottoscritto nel 1986 e da numerosi scambi di visite e delegazioni. Bonaccini ha in particolare ringraziato Oigawa per la donazione a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione di maggio: “Un ulteriore segnale di vicinanza tra le nostre comunità, nel nome della collaborazione e della solidarietà”, ha detto il presidente.
Il settore aerospaziale con le sue importanti applicazioni in settori quali l’agricoltura, l’ambiente, il meteo, lo studio di nuovi materiali, la salute, l’alimentazione e la farmaceutica, è stato al centro della visita alla Japan Aerospace Exploration Agency, realtà di assoluta eccellenza a livello mondiale, con rapporti consolidati con la statunitense NASA e con l’Agenzia spaziale europea (ESA). A ricevere la delegazione regionale, il vicepresidente di Jaxa, Yasuo Ishii. “Siamo di fronte a un settore ad alto valore aggiunto e per noi strategico, con importanti ricadute in diversi settori dell’economia regionale- ha sottolineato l’assessore Colla-. L’Emilia-Romagna ha le carte in regola per candidarsi a essere una realtà di primo piano, forte di una filiera regionale che conta 180 aziende, ai grandi investimenti realizzati in questi anni sulla conoscenza e sulle competenze, ma anche alle importanti collaborazioni sul piano internazionale. A partire da quella stretta con Axiom Space, una delle aziende statunitensi leader del settore impegnato nella realizzazione della prima stazione orbitante privata”.
Un impegno da parte della Regione che si è tradotto anche in un bando da 5 milioni di euro a sostegno della filiera aerospaziale. Dopo la visita di una delegazione regionale a Houston in Texas nel marzo scorso, cui ha fatto seguito a settembre la lettera di intenti siglata tra Regione e Axiom Space.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Emilia Romagna sempre più attrattiva. A Tokyo con MunER e FoodER

BOLOGNA (ITALPRESS) – Attrarre talenti, promuovere collaborazioni e progetti di alto profilo su scala globale. L’Emilia-Romagna della ricerca e dell’innovazione, protagonista oggi a Tokyo in occasione della presentazione di MunER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna che riunisce i grandi marchi motoristici della Motor Valley e le quattro università regionali, e FoodER, il primo polo dell’alta formazione in campo enogastronomico in via di completamento. Per quanto riguarda MunER, fino ad oggi si sono immatricolati circa 900 studenti, ragazzi e ragazze per il 20% di origine straniera (15% extra europei, provenienti da oltre 15 Paesi diversi). L’80% degli studenti MunER si è laureato entro i due anni di corso e sempre l’80% con punteggio massimo. Il 99% dei laureati trova lavoro entro un anno dalla laurea, il 60% di questi presso aziende affiliate, e quindi soprattutto della Motor Valley emiliano-romagnola. Con riferimento all’anno accademico che si apre, 2023-24, su 210 posti messi a bando, sono arrivate oltre 1000 applicazioni: oltre 400 gli studenti intervistati per la selezione finale.
La missione istituzionale della Regione ha visto infatti il confronto con la Japan Society for the Promotion of Science (JSPS), la Japan Science and Technology Agency (JST) e il Japan International Science and Technology Exchange Center (JISTEC), tre agenzie nipponiche impegnate a promuovere ricerca e sviluppo in collegamento con il mondo universitario. “Siamo qui per illustrare le opportunità che la nostra regione può offrire a tanti studenti e ricercatori grazie a un ecosistema dell’innovazione che vede un forte collegamento tra atenei e centri di ricerca da un lato e imprese altamente qualificate dall’altro. E di cui MunER e FoodER, rappresentano due esperienze tra le più avanzate- hanno sottolineato il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Lo facciamo forti anche di una legge unica nel suo genere, per attrarre ricercatori, studiosi, professionisti altamente qualificati, in un territorio che offre una buona qualità della vita ed esprime eccellenze uniche al mondo. L’Emilia-Romagna punta sui giovani motivati e dalle elevate competenze per sostenere i suoi settori di punta, promuovere la crescita sostenibile e un’occupazione di qualità”.
Emilia-Romagna sempre più piattaforma europea del digitale e dell’innovazione, grazie alla rete dei Tecnopoli, dell’Alta Tecnologia e dell’Alta Formazione, il supercomputer Leonardo, il Data Center del Centro Meteo europeo e la nuova Università Onu su ‘Big data gestione del cambiamento dell’habitat umanò in arrivo al Tecnopolo di Bologna. E sempre più attrattiva. Grazie anche alla legge regionale approvata nel febbraio di quest’anno per attrarre e trattenere i talenti, persone con alta formazione e specializzazione che già vivono in Emilia-Romagna o che vogliono trasferirsi qui, anche rientrando dall’estero. Una ulteriore conferma della attrattività regionale arriva da un grande gruppo giapponese, leader nel settore dell’information technology, come NTT Data, che ha deciso di insediarsi a Bologna. Una nuova importante opportunità per il territorio bolognese ed emiliano-romagnolo, anche sotto il profilo occupazionale visto l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 i 400 dipendenti, con nuove assunzioni tutte di alto profilo. E che oggi è stata al centro dell’incontro che l’assessore Colla ha avuto con il management della società, per poi partecipare al Forum di ricerca e sviluppo organizzato da NTT.
Un fare impresa che può contribuire a promuovere uno sviluppo a misura d’uomo, responsabile nei confronti dell’ambiente della collettività, ispirato a principi di mutualità e solidarietà.
Le opportunità di collaborazione tra il sistema cooperativo giapponese e quello emiliano-romagnolo sono state al centro oggi di un’iniziativa cui hanno partecipato Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Toshio Tsuchiya, vicepresidente Japan Cooperative Alliance (JCA) e presidente Japanese Consumers’ Cooperative Union (JCCU); Akihiro Fukuzono, direttore esecutivo Central Union of Agricultural Cooperatives (JA-ZENCHU). E a cui sono intervenuti anche il presidente Bonaccini e l’assessore Colla. Il Giappone è un Paese che vanta una solida tradizione cooperativa, con 40.108 cooperative primarie e 1.355 federazioni, per un totale di 41.463 entità cooperative, quasi 107 milioni di soci e 574.508 lavoratori impiegati (dati 2019).
Il presidente Bonaccini, inoltre, ha incontrato anche l’Ambasciatore dell’Unione Europea in Giappone, Jean-Eric Paquet, accompagnato dall’Ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti. Al centro del confronto, che si è tenuto all’Europa House, le prospettive future di collaborazione nei campi dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Ambiti al centro anche dell’ultimo summit tra Unione Europea e Giappone di luglio. Nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel mondo presso il Chuo University Korakuen Campus, “A tavola con Pellegrino Artusi e le eccellenze dell’Emilia-Romagna”, un’iniziativa dedicata al padre della cucina italiana, e con lui ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna. Ottanta i partecipanti giapponesi, tra buyer, cuochi e ristoratori, esperti di gastronomia e di turismo enogastronomico per un appuntamento promosso dalla Regione in collaborazione con Casa Artusi, presenti tra gli altri Hiroko Kudo, curatrice della traduzione in giapponese del manuale artusiano nel 2019 e Massimo Montanari, presidente del Comitato scientifico per la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco.
“Pellegrino Artusi ha scritto cose interessantissime sulla necessità di conoscere cosa mangiamo, di non sprecare cibo e valorizzarlo, creare i giusti abbinamenti: è stato, in definitiva, il primo in Europa e definire il valore culturale del cibo – ha ricordato l’assessore Alessio Mammi -. Lo dico a maggior ragione in questi tempi un pò complessi, mentre si sente parlare di cibo sintetico, omologazioni, imitazioni. Abbiamo bisogno di rendere più forte il concetto del cibo come valore economico e culturale che esprime una propria identità, con la sua anima e la sua storia, e come sono le nostre Dop e Igp. Per noi resta centrale la promozione. L’opportunità di far diventare la Cucina Italiana Patrimonio Unesco è altro tassello importante a garanzia delle attività di promozione e conoscenza culturale che l’Emilia-Romagna porta nel mondo, anche in vista dell’importante appuntamento di Expo2025 che si terrà proprio qui in Giappone, a Osaka”. Tra le iniziative anche l’incontro presso la Camera di commercio italo-giapponese a Tokyo, tra i consorzi, le imprese agroalimentari e gli operatori giapponesi. Incontro che verrà riproposto nella tappa della missione a Osaka.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
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A Bologna concerto di Natale con raccolta fondi per i bambini ucraini

BOLOGNA (ITALPRESS) – Alla luce del conflitto in Ucraina e in linea con la missione di pace del Cardinale Matteo Zuppi e le direttive del Presidente Internazionale del Rotary R. Gordon R. McInally, il Distretto Rotary 2072 ha organizzato il Concerto di Natale “Note di Pace, Notte di Speranza”, nel quale si esibirà la YMEO (Young Musicians European Orchestra), con l’obiettivo di raccogliere fondi per offrire a 40 bambini ucraini orfani di guerra, o rifugiati, due settimane di vacanza al mare questa estate.
L’evento si terrà sabato 2 dicembre, alle ore 21, nella Basilica di San Petronio (Bologna).
Il Concerto di Natale sarà diretto da Paolo Olmi e presenterà per la prima volta in Italia il violinista brasiliano Guido Felipe Sant’Anna, che ha vinto la decima edizione del Concorso Internazionale Fritz Kreisler. Il programma, inoltre, prevede la presenza del Coro Ucraino dei bambini di Ternopil, il Coro di Voci Bianche e Coro Giovanile del Teatro Comunale di Bologna, i Cori Associati ad AERCO e le musiche di Mozart, Kreisler, Respighi e Haendel.
Il Distretto Rotary 2072 ha inoltre coinvolto tutte e associazioni del territorio come Lions, Innerwheel, Soroptimis, per supportare l’iniziativa a favore dei bimbi ucraini, partecipando al concerto.
L’appuntamento è rivolto a tutti: le porte della Basilica saranno aperte dalle 19:30 ed è prevista offerta libera per l’ingresso. Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo mail: [email protected].

– foto: ufficio stampa Rotary Distretto 2072
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Post alluvione, 100 milioni di euro per 120 nuovi interventi sui fiumi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Prima le opere più urgenti (le cosiddette “somme urgenze”), avviate da maggio subito dopo l’alluvione. Ora, in attesa dei piani speciali che il commissario straordinario alla Ricostruzione dovrà presentare, prende il via un nuovo piano con altri 120 cantieri per la messa in sicurezza dei fiumi, compresa la rimozione dei materiali trasportati all’interno dei corsi d’acqua. Interventi necessari, da realizzare in tempi accelerati, a tutela delle persone e delle comunità, in particolare nelle aree colpite, le più esposte. La Regione Emilia-Romagna, d’intesa con la struttura commissariale, prosegue il lavoro di ricostruzione attraverso l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, con una ulteriore stagione straordinaria di cantieri che vede impegnati anche i Consorzi di bonifica, insieme agli enti locali e agli altri enti attuatori.
Dopo eventi, va ricordato, innescati da una quantità di pioggia mai vista, caduta in poche ore, che ha impattato sui terreni pedecollinari e montani, trasportando a valle circa 47 milioni di metri cubi di terreno franato (con una massa totale di 85 milioni di tonnellate); di cui si stima che circa il 20-30% sia finita dentro il reticolo fluviale (circa 17-25 milioni di tonnellate di terreno), su oltre 50 corsi d’acqua principali, dalla provincia di Reggio Emilia alla Romagna, più il reticolo idrografico minore, pedecollinare e montano. Si contano al momento quasi 60mila nuove frane che si sono attivate in seguito a questo evento. Di queste, 350 hanno grandi dimensioni (oltre un ettaro); quelle maggiori di 1.000 metri quadrati sono circa 10mila. Gran parte hanno riguardato terreni privati.
Per quanto riguarda i fiumi, nei casi più gravi l’acqua, che ha tracimato dagli alvei, ha fatto collassare gli argini, creando voragini; in altri contesti fluviali il danneggiamento ha interessato la parte interna o esterna degli argini, causandone un indebolimento e richiedendo comunque una serie di interventi. A tutto questo si è aggiunta la complessità del reticolo idrografico minore, con corsi d’acqua che hanno preso direzioni diverse da quelle originali, accumuli anomali di materiale, ostacoli al corretto deflusso dell’acqua e conseguenti danneggiamenti a infrastrutture e opere idrauliche.
“A fronte di un evento estremo, epocale, abbiamo iniziato subito a lavorare- sottolineano Stefano Bonaccini e Irene Priolo, rispettivamente presidente della Regione e vicepresidente con delega alla Protezione civile-, ingaggiando una vera e propria lotta contro il tempo, per mettere in sicurezza i territori colpiti e i rispettivi abitanti. Buona parte degli interventi di somma urgenza è stata completata, con lavori che si sono rivelati efficaci già la settimana scorsa, nella gestione e contenimento del nuovo, pesante evento di maltempo che ha drammaticamente colpito la Toscana”.
“Il nostro impegno continua con l’avvio di una nuova serie di cantieri, per rendere il territorio più sicuro. Contemporaneamente- proseguono presidente e vicepresidente- dobbiamo elaborare una visione nuova e un nuovo assetto complessivo del territorio, perchè l’evento di maggio ha completamente sconvolto quello precedente. Abbiamo già messo in campo una task force insieme all’Autorità di bacino, Aipo, all’Associazione nazionale delle bonifiche, ma anche con le Università di Parma, Padova, Modena-Reggio Emilia e il Politecnico di Milano, per studiare le conseguenze di questi eventi e le possibili azioni per il futuro. Perchè non c’è un attimo da perdere nella gestione dei cantieri più urgenti, ma non c’è neppure tempo da perdere per progettare il nuovo assetto. Il nostro impegno è massimo” concludono Bonaccini e Priolo.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Sanità, diabete, glucagone spray Baqsimi continuerà a essere gratuito

BOLOGNA (ITALPRESS) – La Regione Emilia-Romagna si fa carico del costo del glucagone spray Baqsimi, riclassificato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in fascia C, quindi non più a carico del Servizio sanitario nazionale, per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia grave l’accesso gratuito a un medicinale che può salvare loro la vita.
Una decisione che la Giunta regionale ha preso subito dopo il passaggio del farmaco dalla classe A alla C, effettivo dal 24 ottobre scorso, determinandone così la non rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale e, di conseguenza, rendendolo interamente a carico del cittadino. Grazie all’intervento dell’Amministrazione regionale il farmaco salvavita, che costa 84,17 euro a dose, continuerà invece a essere reso disponibile gratuitamente in Emilia-Romagna per i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 1 e per i pazienti adulti con diabete mellito in terapia insulinica intensificata che abbiano manifestato almeno un episodio di ipoglicemia grave nell’ultimo anno e che potrebbero trovarsi in contesti in cui non sia possibile una somministrazione intramuscolo.
La misura è stata illustrata oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, a cui ha partecipato anche una delegazione della Federazione Diabete Emilia-Romagna (Feder), guidata dal presidente Daniele Bandiera e dalla vicepresidente, Rita Lidia Stara. “Una scelta doverosa, da parte della Regione – sottolinea Donini – per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di grave ipoglicemia il pieno accesso a un farmaco che può contribuire, in termini di gestione della malattia, a migliorare sensibilmente la qualità della loro vita, garantendo efficacia e sicurezza dell’intervento terapeutico in emergenza”.
Considerati i dati di consumo del 2022 e del 2023, sono 2.750 le confezioni di glucagone spray Baqsimi erogate annualmente in Emilia-Romagna, la metà delle quali a pazienti diabetici minorenni.
“Una scelta che riguarda in particolar modo le famiglie – prosegue l’assessore – dal momento che sono i bambini e gli adolescenti a utilizzare il farmaco in modo prevalente. E che da fine ottobre avrebbero dovuto spendere più di 84 euro per ogni dose da somministrare ai loro figli. Anche da misure come questa si conferma la volontà di mantenere la sanità pubblica e universalistica. E proprio per questo abbiamo già presentato una richiesta ad Aifa affinchè sia rivalutata quanto prima la classificazione di questo medicinale salvavita in fascia A”.
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la volontà della Regione di continuare a supportare questa fascia di pazienti e le loro famiglie garantendo la fornitura gratuita di questo farmaco – afferma Bandiera -. Subito dopo lo spostamento del glucagone spray in fascia C, tutte le Associazioni della regione che si occupano di diabete mellito T1 si erano molto allarmate e hanno subito chiesto aiuto alla Feder, che li rappresenta, e che già a ottobre 2021 aveva raggiunto un accordo con l’assessorato per la distribuzione gratuita del farmaco per i pazienti che sono a rischio di ipoglicemia, minori di 18 anni, ma anche adulti. E, anche in questo caso, l’assessore ci ha ricevuti, individuando la soluzione, di cui siamo grati”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
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La Regione a Montreal per il Business Forum Italia-Canada

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dalla Terra allo Spazio e ritorno, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (AI). Le nuove opportunità date dall’applicazione dell’AI alla Space economy, cioè quel settore dell’economia che partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti genera prodotti e servizi innovativi a valore aggiunto basati sullo spazio, sono al centro della missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna in corso in Canada. L’appuntamento principale della visita oltre oceano è la quinta edizione del Business Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale, in corso di svolgimento a Montreal dal 7 all’8 novembre. Organizzato dalla Camera di Commercio Italia-Canada per facilitare lo scambio di informazioni e aprire opportunità di collaborazione per centri di ricerca applicata, imprese e start-up, quest’anno il Forum è dedicato alla Space economy. Come ogni anno, fin dalla prima edizione, la Regione è partner dell’iniziativa ed è presente con una delegazione, guidata dall’assessora all’Agenda Digitale Paola Salomoni, e composta anche da: ART-ER, Clust-ER Innovate, Università di Bologna, Fondazione IFAB, le imprese Imola Informatica, MEEO (Ferrara), Black Composites (Faenza), NPC Space Mind (Imola) e le startup CShark (Piacenza), Safer Places (Rimini) e Wenda (Bologna).
Fin dall’inizio dell’era dell’esplorazione dello Spazio sono moltissime le tecnologie di derivazione spaziale che sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana, dalle previsioni del tempo allo sviluppo di nuovi materiali. Un’evoluzione che grazie al contributo dell’AI avrà presto una grande accelerazione. L’Intelligenza Artificiale, infatti, gioca già un ruolo chiave in molteplici ambiti della Space economy e delle contaminazioni tra tecnologie: è utilizzata per analizzare i big data raccolti dai satelliti e identificare pattern e correlazioni utili per l’agricoltura, le telecomunicazioni, la navigazione. Inoltre, l’AI può elaborare i dati raccolti dalle sonde e dalle stazioni spaziali accelerando scoperte scientifiche e sviluppo di nuove tecnologie.
“Grazie alla quinta edizione del Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale proseguiamo il viaggio di esplorazione, innovazione e collaborazione iniziato con il Quèbec nel 2019, affrontando questa volta l’intersezione tra AI ed economia spaziale- afferma Salomoni-. La nostra Regione e il Quèbec condividono molti interessi e obiettivi per garantire lo sviluppo e la competitività dei rispettivi territori. Il Quebec si è affermato da tempo come leader globale altamente specializzato in tutti i settori ICT, nonchè in Big Data e AI, e nel settore aerospaziale. Allo stesso modo, l’Emilia-Romagna ha creduto fermamente nelle potenzialità dei Big Data e dell’intelligenza artificiale, facendo importanti investimenti per acquisire Leonardo, il quarto supercomputer più potente al mondo”.
Il Forum rappresenta sia il punto di partenza che il risultato di un percorso collaborativo concreto, costruito attraverso la co-progettazione nell’ambito dell’accordo bilaterale che il Governo del Quebec e la Regione Emilia-Romagna vogliono firmare a breve. La co-progettazione potrà concretizzarsi con collaborazioni di ricerca per soluzioni alle sfide condivise, partendo dall’emergenza climatica. “Insieme al Quèbec- chiude Salomoni- e grazie alla Camera di Commercio Italiana in Canada, stiamo gettando le basi per una nuova era di collaborazione che sfrutta appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’economia spaziale e oltre, a favore dei nostri territori e delle persone”.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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Alluvione, domani il generale Figliuolo a Castenaso

BOLOGNA (ITALPRESS) – A quasi sei mesi dalla grande alluvione, mentre i territori feriti attendono le risorse per ricostruire, il Commissario straordinario di Governo Francesco Paolo Figliuolo torna nella nostra pianura, toccando anche Castenaso. Il Generale, Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche, è atteso nella città dell’Idice domattina mercoledì 8 novembre alle 10:00; una visita in due passaggi: accoglienza in piazza Raffaele Bassi davanti al municipio, poi momento di confronto in Sala Consiliare. All’incontro con la comunità e l’Amministrazione di Castenaso, al quale parteciperà anche il Vicesindaco Metropolitano Marco Panieri, seguirà quello con i Sindaci di Medicina, Matteo Montanari e Castel Guelfo, Claudio Franceschi; infine, sopralluogo nelle aree alluvionate.
“E’ con grande piacere che accogliamo il Generale Figliuolo nel nostro territorio – sottolinea il Sindaco di Castenaso Carlo Gubellini -. La visita rappresenta un momento di grande attenzione e sensibilità che dimostra l’impegno delle istituzioni locali e nazionali non solo sugli indennizzi, ma sulla ricostruzione e sulla prevenzione. Siamo soddisfatti della presenza del commissario Figliuolo, certi della conferma della disponibilità di risorse per portare a termine tutti i progetti in essere”.

foto: ufficio stampa Comune di Castenaso

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