Emilia Romagna

Regione E.Romagna entra a far parte della Fondazione Cineteca Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dal 1^ gennaio 2024 la Regione Emilia-Romagna entrerà a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna. E’ arrivato oggi il via libera dell’Assemblea legislativa al progetto di legge della Giunta regionale che autorizza Viale Aldo Moro a partecipare alla Fondazione e a conferire nel suo patrimonio 500 mila euro, ripartito in due parti uguali nel 2024 e nel 2025.
Inoltre, sempre in base alla nuova legge, la Regione potrà concedere alla Fondazione un contributo annuale, il cui importo viene stabilito in un massimo di 800 mila euro per il 2024 e il 2025, mentre per gli anni successivi al 2025 verrà stabilito nell’ambito delle disponibilità autorizzate dalla legge di bilancio.
“La Fondazione Cineteca nacque con la volontà di ricomprendere più soggetti – ha ricordato in aula l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori – ma avvenne in un momento di grave crisi economica, nel quale peraltro la Regione manteneva un profilo di grande discrezione rispetto alle istituzioni che comunque finanziava e finanzia. Ritengo però che le nuove sfide che dobbiamo affrontare in campo culturale nella globalizzazione abbiano necessità di sistemi a rete compatti e competitivi, e questo obiettivo richieda una Regione che non solo eroga ma pianifica e fa strategie, nel rispetto delle istituzioni e delle città, dando indirizzi e presenza istituzionale oltre che risorse adeguate. Sono molte le sfide che ci attendono: penso, per esempio, al digitale e alle piattaforme nel settore dell’audiovisivo, che è sempre più una industria mondiale”.
“Nel rafforzare le nostre reti regionali – ha concluso l’assessore – possiamo contare sui campioni che abbiamo in diverse discipline: l’Orchestra Toscanini, che estende la sua attività sempre più nelle diverse città della regione; la nostra compagnia della danza di Reggio Emilia, che gioca un ruolo ormai nazionale ed europeo; e anche all’esperienza di Ert, che si sta rinnovando con freschezza, e all’Ater che sarà sempre più il club di tutti i teatri dell’Emilia-Romagna”.
– foto screenshot sito Cineteca Bologna –
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“Senza mezze misure” il 28 novembre al Teatro Regio di Parma

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Sono strani, a scuola non cantano più, non scherzano più”. Due fratelli, oggi orfani, sono vittime della stessa tragedia: la mamma uccisa dal padre con violenza inaudita, davanti a loro. E ci sono anche i nonni materni, rimasti soli a crescere i nipoti dopo aver perso la figlia. Carlo Lucarelli è in piedi al centro del palco, mentre racconta la terribile vicenda che ha stravolto un’intera famiglia. Ma non si tratta di una cronaca di tragedia familiare fine a sè stessa. Anche se il lieto fine non ci sarà mai, qualcosa accade. Interviene la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato, schierandosi dalla loro parte, senza mezze misure. E “Senza mezze misure” è anche il titolo della seconda edizione dello spettacolo che quest’anno, dopo Modena, andrà in scena al Teatro Regio di Parma il prossimo 28 novembre dove, a partire da oggi si potranno acquistare i biglietti online (https://www.teatroregioparma.it/). Il ricavato sarà interamente destinato al fondo vittime della Fondazione.
Scritto a due mani dallo scrittore e presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli, assieme alla direttrice dell’ente, Elena Zaccherini, e con la partecipazione del coro Farthan di Marzabotto, l’evento punta a sostenere un organismo unico in Italia che, da quasi vent’anni, ha l’obiettivo di schierarsi al fianco delle vittime per sostenere loro e le loro famiglie nel difficile cammino verso la ripresa di una vita piena dopo il trauma. L’iniziativa è stata presentata oggi a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e da Carlo Lucarelli, presenti il sindaco del Comune di Parma, Michele Guerra, e la vicepresidente di Lega Coop Emilia-Romagna e Lega Coop Emilia Ovest, Michela Bolondi.
“L’anno prossimo la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati compirà vent’anni- afferma Bonaccini-. E non possiamo che continuare a essere più che orgogliosi di questa realtà, perchè rappresenta un unicum a livello nazionale ma, soprattutto, perchè dà un sostegno concreto e rapido alle vittime dei reati gravi. Persone che, pur a causa di situazioni drammatiche, possono sentire vicine le istituzioni. Le cose funzionano bene quando c’è il cuore, e qui ce n’è tanto. Da quello del presidente Carlo Lucarelli, che da subito ha creduto in questo progetto accettando gratuitamente l’incarico da presidente quando gli parlai, dai sindaci che propongono le istanze, dalla Fondazione, che lavora con efficienza e trasparenza, dagli imprenditori del territorio regionale che hanno deciso di sostenere la Fondazione e dai cittadini che contribuiscono alla sua attività”.
“Ringrazio il sindaco di Parma- conclude Bonaccini- perchè portare questo spettacolo in uno dei teatri più prestigiosi d’Italia come il Regio è un riconoscimento importante e un’occasione unica per continuare a crescere. E Lega Coop Emilia Ovest, con le sue associate, che in una cordata virtuosa hanno promosso e sostenuto materialmente la realizzazione di questo evento”. “Quando la mattina apro il giornale e leggo che un fatto di cronaca è accaduto in Emilia-Romagna mi sento, per quanto possibile, sollevato- spiega Lucarelli-. Perchè qui possiamo fare qualcosa di concreto, grazie a un ente che da nessun’altra parte c’è. La Fondazione, infatti, interviene quando si spengono i riflettori dei media e va a bussare alla porta delle vittime, bambini, donne e uomini, sopravvissuti a reati gravi. Persone che hanno bisogno di continuare a vivere ma che fanno i conti con difficoltà di ogni tipo, ecco noi le aiutiamo mettendo a disposizione risorse economiche ed umane che servono a ricominciare, a sentirsi meno soli”.
“Questo spettacolo- conclude- serve a raccontare quello che ogni giorno facciamo con la speranza di ricevere ancora maggior sostegno, così da poter aiutare sempre più persone meno fortunate di noi”. “La città di Parma e la Fondazione Teatro Regio hanno il piacere di ospitare lo spettacolo “Senza mezze misure” della Fondazione emiliano-romagnola vittime di reati: un progetto straordinario che permette di tenere alta l’attenzione sui gravi fatti che accadono nella nostra realtà e di farlo attraverso l’efficace e prezioso mezzo della rappresentazione artistica- sottolinea il sindaco Guerra-.Si tratta di un’occasione che ci consente, una volta di più, di sentirci davvero Comunità nel garantire attenzione, vicinanza e promozione istituzionale nei confronti di chiunque si trovi a subire e vivere queste drammatiche e dolorose situazioni”.
“Desidero ringraziare, oltre alla Fondazione regionale vittime di reati- chiude-, anche Legacoop Emilia Ovest per il suo supporto e la Regione Emilia-Romagna: non è certo un caso, infatti, che un progetto come questo nasca e si sviluppi in un territorio come il nostro, che fa della solidarietà uno dei tratti distintivi del suo operare in tutti i settori e a tutti i livelli”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
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Inaugurato il sottopassaggio e i marciapiedi della stazione di Guastalla

BOLOGNA (ITALPRESS) – La sicurezza dei cittadini al primo posto. Dopo una prima apertura in concomitanza dell’avvio dell’anno scolastico, sono stati inaugurati questa mattina il sottopassaggio ciclopedonale della stazione di Guastalla (Re) e i marciapiedi della stazione alla presenza dell’assessore regionale a Mobilità, Trasporti, Infrastrutture, Andrea Corsini, e del sindaco, Camilla Verona. La stazione di Guastalla è stata oggetto di un profondo intervento che ha portato l’adeguamento dei marciapiedi all’altezza del piano dei treni nel 2022, a una nuova disposizione dei binari per adeguarli alle attuali esigenze del servizio ferroviario, oltre alla realizzazione del sottopasso ciclopedonale, che ha collegato il centro abitato agli istituti scolastici e al polo sportivo che si trovano dall’altra parte della linea ferroviaria. Un pacchetto di interventi pari a 9,3 milioni di euro, di cui 2 milioni e 145mila euro del bilancio regionale e 7 milioni e 150mila euro da fondi FSC 2021-2027.
“Questo importante intervento di ricucitura urbana al servizio soprattutto di giovani e cittadini che qui vivono, lavorano e studiano- ha affermato Corsini-, si inserisce in una più ampia strategia della Regione che continua a investire sullo sviluppo di modalità di spostamento sempre più sicure, efficienti e sostenibili. Il lavoro di squadra realizzato con il Comune di Guastalla e Fer, che ringrazio, aveva permesso l’apertura del sottopassaggio in tempo per la ripartenza dell’anno scolastico. Oggi possiamo vedere completate tutte le opere programmate e restituire così alla città infrastrutture capaci di migliorare la mobilità e la vivibilità del territorio”. “Vorrei esprimere la mia soddisfazione per costruzione del sottopasso della stazione di Guastalla è che è l’esito felice della collaborazione tra il Comune di Guastalla, Fer e la Regione Emilia-Romagna- ha detto il sindaco di Guastalla, Camilla Verona-. Il risultato è molto importante, ci ha consentito di smantellare una struttura obsoleta, come il sovrappasso, e di ottimizzare le risorse sul sottopassaggio, per la sicurezza di tutti coloro che lo attraverseranno per andare, dal centro città agli gli istituti scolastici, il polo sportivo e l’Ospedale Civile, aldilà della ferrovia”.
“Colgo l’occasione per ringraziare maestranze, tecnici, dipendenti comunali-ha concluso-, che hanno lavorato al meglio per raggiungere questo obiettivo nei modi e nei tempi previsti”.
La stazione di Guastalla si trova all’intersezione tra le linee Reggio Emilia-Guastalla e Parma-Suzzara. Recentemente si è concluso l’intervento di elettrificazione ferroviaria, che ha avuto un costo complessivo di circa 11 milioni e 427mila euro, coperti per 8 milioni con fondi Fer s.r.l. e per i restanti 3 milioni 427mila euro da fondi relativi all’accordo di programma con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ex legge 422/97). Per quanto riguarda la linea Parma-Suzzara, è in corso l’elettrificazione per un importo di circa 58 milioni finanziati dal PNRR. Le linee linee regionali che fanno capo alla stazione di Reggio Emilia sono state oggetto, negli ultimi anni, di forti investimenti di messa in sicurezza, ammodernamento e potenziamento, in particolare attraverso l’installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT), l’aggiornamento dei sistemi di segnalamento e controllo della circolazione, la soppressione di passaggi a livello e adeguamento del piano del ferro e l’elettrificazione delle linee per oltre 72 milioni di euro.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Hera e Inalca inaugurano a Spilamberto impianto produzione di biometano

MODENA (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato oggi a Spilamberto, in provincia di Modena, l’innovativo impianto per la produzione di biometano realizzato dalla NewCo Biorg, nata dalla partnership tra Herambiente (Gruppo Hera), primo operatore nazionale nel settore ambiente, e la società Inalca (Gruppo Cremonini), leader in Italia nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari. Grazie a un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro e all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, partendo dalla raccolta differenziata dell’organico e dai reflui agroalimentari, l’impianto produce a regime ogni anno 3,7 milioni di metri cubi di biometano, combustibile 100% rinnovabile destinato all’autotrazione, e circa 18 mila tonnellate di compost. Presenti al taglio del nastro la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, il sindaco di Spilamberto Umberto Costantini, il presidente e l’amministratore delegato di Biorg, Giovanni Sorlini e Paolo Cecchin, l’amministratore delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono e l’amministratore delegato di Inalca Paolo Boni.
Il gas naturale 100% rinnovabile viene prodotto nell’impianto Biorg di Spilamberto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata effettuata prevalentemente a Modena e provincia, dagli scarti derivanti dal processo di lavorazione dell’industria agroalimentare locale e dal processo produttivo delle carni di Inalca. Una volta raffinato diventa biometano e può essere introdotto nella rete gas. I rifiuti organici tornano così al servizio della comunità sotto forma di combustibile rinnovabile che, immesso in rete, alimenta il trasporto cittadino pubblico e privato, aiutando quindi un settore sempre più esposto al tema delle emissioni di anidride carbonica. La produzione annua dell’impianto, pari a 3,7 milioni di metri cubi di biometano, equivale a 52 milioni di chilometri percorsi da un’auto alimentata a metano.
L’impianto rappresenta, quindi, un grande esempio di economia circolare perchè consente, oltre al recupero energetico, anche quello di materia: lo scarto in uscita dal processo di digestione anaerobica, denominato tecnicamente digestato solido, anzichè essere smaltito viene, infatti, ulteriormente recuperato grazie al conferimento nell’impianto Biorg di compostaggio a Nonantola (MO), per produrre compost utilizzabile come biofertilizzante in agricoltura.
Questo progetto è anche un esempio efficace di sinergia industriale, con la produzione di biometano e compostaggio in due impianti tra loro perfettamente complementari e integrati. Inoltre, dimostra che solo l’innovazione può generare una sostenibilità competitiva, che riduce cioè l’impatto ambientale e crea, allo stesso tempo, valore aggiunto per l’intera filiera zootecnica.

foto: ufficio stampa Gruppo Hera

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Commemorazione dell’eccidio nazifascita alle case Baffè-Foletti

BOLOGNA (ITALPRESS) – Settantanove anni fa, il 17 ottobre del 1944, si consumò l’eccidio nazifascista in cui persero la vita 23 persone appartenenti alle famiglie Baffè e Foletti. Un atto di rappresaglia contro civili inermi che è stato ricordato ieri sera a Massa Lombarda (Ra) nel corso di una cerimonia di commemorazione alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha tenuto l’orazione ufficiale.
“Ricordare l’eccidio alle case Baffè-Foletti significa ricordare uno dei più drammatici episodi della lotta di liberazione dal nazifascismo. E riaffermare con forza i valori di giustizia, libertà, democrazia che sono alla base della Repubblica e della Costituzione- ha sottolineato Bonaccini-. Valori che dobbiamo continuare a difendere giorno dopo giorno, senza mai dare nulla per scontato, consapevoli che la democrazia, la convivenza civile, il rispetto delle diversità sono beni preziosi ma fragili, da preservare e trasmettere alle nuove generazioni, innanzi tutto con l’esempio”.
“Un impegno che ci deve coinvolgere tutti- ha proseguito il presidente- con uno sguardo aperto anche al resto del mondo, in una fase come quella che stiamo vivendo, segnata dalle forti preoccupazioni per quanto sta accadendo in Israele e a Gaza, oltre che per la guerra in Ucraina. Ieri come oggi, riaffermiamo ancora una volta il nostro impegno per la pace e la convivenza pacifica tra i popoli”. Nel programma delle celebrazioni la mostra “Massa Lombarda 8 settembre 1943-13 aprile 1945”, le letture in ricordo delle vittime da parte degli alunni della scuola secondaria di I grado Salvo D’Acquisto, e il corteo per la pace e la giustizia fino alla piazza Umberto Ricci, con la deposizione di una corona sui gradini del Monumento ai Caduti.
Intitolata al partigiano massese ucciso a Ravenna, al Ponte degli Allocchi, il 25 agosto 1944, a soli 21 anni, la piazza, cuore della vita cittadina, è stata oggetto di un intervento di riqualificazione finanziato dalla Regione e ormai in dirittura d’arrivo.
La cerimonia ha visto anche il saluto del sindaco, Daniele Bassi: “Il Comitato unitario antifascista che presiedo ha come riferimenti fondamentali i valori della Resistenza e della Lotta di Liberazione dal nazifascismo- ha ricordato-. Valori che è nostro dovere difendere, con tanto maggior impegno più passa il tempo e più vengono meno i testimoni diretti di quei fatti drammatici. Per onorare le vittime, tenere vivo il ricordo e non disperdere il lascito che grazie al loro sacrificio è arrivato fino a noi e ha portato alla nascita della Repubblica, in un mondo che continua a essere drammaticamente segnato dalla guerra e della violenza”. Tra gli interventi anche quelli di Lucia Ricci, del Comitato direttivo dell’Anpi provinciale, Mauro Remondini, presidente dell’Anpi di Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno, Renzo Savini, presidente dell’Anpi provinciale.
Furono 23 le persone che persero la vita nella strage alle case Baffè-Foletti: insieme ai membri delle due famiglie, amici, ospiti e dipendenti. Dopo la carneficina le abitazioni furono incendiate e fatte saltare in aria con mine, mentre i cadaveri vennero bruciati. Uno dei più feroci massacri della provincia di Ravenna che ieri è stato al centro della cerimonia organizzata da Anpi, dal Comitato unitario permanente antifascista a difesa delle istituzioni democratiche e repubblicane e dal Comune di Massa Lombarda. Nuove occasioni incontro e aggregazione per la cittadinanza, spazi per il tempo libero e il gioco dei bambini, ma anche a servizio delle attività commerciali. La rinnovata a piazza Umberto Ricci è stata oggetto di un progetto di riqualificazione dal costo di circa 300mila euro finanziato al 70% dalla Regione.
Cofinanziato dalla Regione con circa 40mila euro su un totale di 60mila euro, anche il progetto relativo alla ristrutturazione del percorso ciclopedonale che dal centro storico, collega la nuova zona commerciale denominata “Il Mulino”. Tra gli interventi finanziati anche quelli sul verde pubblico con la piantumazione di nuove alberature, l’arredo urbano e l’illuminazione pubblica.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

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Emilia Romagna al lavoro sul nuovo Piano di tutela delle acque 2030

BOLOGNA (ITALPRESS) – Precipitazioni diminuite del 12% negli ultimi 80 anni, con una temperatura media aumentata di 1,3 gradi (in pianura di 1,5). Accade in Emilia-Romagna, dove però lo scorso mese di maggio 4 miliardi di metri cubi d’acqua sono caduti, in poche ore, su una parte di territorio di 16mila chilometri quadrati.
Alternanza di siccità estrema e alluvione, dunque: due facce della stessa medaglia, il cambiamento climatico, dove la scarsità o l’abbondanza di acqua è forse l’elemento più rappresentativo del mutamento in atto, e richiede necessariamente scelte sempre più responsabili e consapevoli.
In quest’ottica si colloca il nuovo Piano di Tutela delle Acque 2030, strumento fondamentale per lo sviluppo e la tutela del territorio. Dopo l’approvazione in Assemblea legislativa del Documento programmatico strategico elaborato dalla Giunta, è iniziato oggi ufficialmente il percorso partecipato che porterà all’elaborazione vera e propria del Piano, con un evento nell’Aula Magna della Regione. In apertura dei lavori sono intervenuti il presidente, Stefano Bonaccini, e il capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi (DiTEI) – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Laura D’Aprile. A seguire, l’intervento della vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, e i contributi di tecnici ed esperti.
“Gli obiettivi, le linee d’azione e le misure previste per tutelare le nostre acque evidenziano già l’impegno e la strategicità di questo Piano- ha sottolineato il presidente Bonaccini-. Lavoriamo dunque a uno strumento fondamentale in grado di gestire la risorsa idrica su scala regionale, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Uno strumento integrato in base all’Agenda 2030 dell’Onu, alla direttiva Quadro sulle Acque e agli obiettivi fissati dal Patto per il Lavoro e il Clima- ha proseguito il presidente-, aggiornato alla luce dell’alluvione di maggio. Stiamo già lavorando e lavoreremo per arrivare all’elaborazione definitiva del Piano, con il massimo della collaborazione possibile da parte di tutti gli attori, pubblici e privati, per la gestione e la tutela di questo bene così prezioso”.
“A 18 anni dall’elaborazione dell’ultimo Piano, ci troviamo di fronte a una situazione regionale complessa- ha ricordato Priolo-: siamo tutt’ora nello stato d’emergenza nazionale per la siccità e, al tempo stesso, stiamo intervenendo sulle profonde ferite lasciate dall’alluvione. Questo nuovo Piano, dunque, è molto atteso, perchè rappresenta un’opportunità e una necessità per preservare, attraverso linee di azioni innovative nel lungo e nel medio periodo, il nostro oro blu. Un Piano- ha concluso la vicepresidente- che guarda non unicamente alla qualità dell’acqua, ma al sistema regionale nella sua interezza”.
Il Documento strategico del Piano di tutela delle acque prevede 4 obiettivi, 10 linee d’azione e 50 misure da mettere in campo. I quattro obiettivi strategici sono: avere acqua disponibile oggi e domani, consapevoli che è la risorsa più preziosa da difendere; rendere l’acqua pulita e sicura, per le famiglie e per le imprese; tutelare e riqualificare i luoghi dell’acqua; progettare opere in grado di garantire la sicurezza alla luce degli ultimi eventi.
Dopo l’evento di apertura di oggi seguiranno, fino a metà novembre, quattro focus tematici, tutti in Regione. Il primo riguarderà la “Disponibilità dell’acqua, oggi e domani”, il secondo verterà su “Acqua pulita e sicura”, il terzo si focalizzerà su “Acqua e biosfera – Rinaturazione”; infine, il quarto approfondirà i “Luoghi dell’acqua”.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna
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Manovra. Risorse alla sanità, Donini “Passo nella direzione giusta”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “E’ un primo passo nella giusta direzione condiviso con tutte le Regioni, ma ovviamente nessuno può pensare che con questa manovra si sia già risolto il tema della sostenibilità del sistema sanitario nazionale”. Così Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna e Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, commenta il disegno di legge di bilancio approvato oggi dal Consiglio dei ministri, per la parte relativa alle risorse destinate al fondo sanitario nazionale.
“Occorre proseguire l’impegno da parte del Governo per portare al 7,5% del pil nominale il finanziamento del fondo sanitario nazionale- aggiunge Donini-. Resta poi del tutto irrisolto il nodo sul 2023, dato che in attesa dell’aumento del fondo nazionale previsto per il 2024, molte Regioni non riusciranno a chiudere in pareggio il bilancio di quest’anno, appesantite come sono, dai mancati rimborsi per la gestione Covid e per l’aumento dei costi energetici, oltre all’incidenza dell’inflazione nella spesa sanitaria”. “Occorre che Governo e Regioni continuino a lavorare insieme- conclude Donini- per salvare la sanità pubblica e universalistica”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Usa, Emilia-Romagna Regione d’onore 2023 per la comunità italo-americana

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Emilia-Romagna è stata proclamata Regione d’onore 2023 dalla National Italian American Foundation, l’organizzazione che riunisce i più autorevoli rappresentanti della comunità italo-americana negli Usa, in rappresentanza di quasi 20 milioni di cittadini statunitensi di origine italiana. A ricevere il riconoscimento a Washington il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante il 48^ Gala della NIAF, con un ospite d’eccezione: il presidente degli Usa, Joe Biden, e accanto a lui l’annunciata First Lady Jill Biden, la prima italoamericana, con radici siciliane che risalgono al bisnonno.
La National Italian American Foundation punta a promuovere negli Stati Uniti la storia, la cultura, l’economia e la ricerca scientifica italiana attraverso una regione, il suo territorio, le sue comunità ed eccellenze. Una grande opportunità, che quest’anno vede protagonista l’Emilia-Romagna.
A rappresentarla, insieme al presidente Bonaccini, l’assessore al Turismo e Infrastrutture, Andrea Corsini. Con loro, alcuni protagonisti dell’economia e della società regionale, in nome di marchi conosciuti in tutto il mondo, invitati da NIAF: Andrea Pontremoli, Ad Dallara; Andrea Baldi, presidente e Ad Automobili Lamborghini America; Matteo Torre, presidente Ferrari North America; Guido Barilla, presidente Gruppo Barilla; Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano; Claudio Biondi, presidente Consorzio Tutela Lambrusco; Ernesto Renzi, presidente IMA Life North America; l’Aeroporto ‘G.Marconì di Bologna con Elena Leti, membro del Cda; Antonio Monti, patron del Gruppo Salute Più. Ancora: gli chef Gianluca Gorini, premiato con la stella Michelin, del ristorante DaGorini di San Piero in Bagno (FC) e Michele Casadei Massari, studi all’Università di Bologna e oggi titolare del ristorante Lucciola a New York. E Stefano Domenicali, presidente e Ad Formula One Group, imolese doc, che è stato premiato nel corso della serata.
“Sono orgoglioso di rappresentare l’Emilia-Romagna in un appuntamento così importante e prestigioso, insieme a tanti emiliano-romagnoli la cui storia e vita professionale raccontano quella di Gruppi, attività e marchi che portano la nostra regione ovunque a livello internazionale – ha detto il presidente Bonaccini -. Un motivo ulteriore d’onore è stata la presenza della signora Jill Biden, che ringraziamo, dimostrazione di quanto i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia siano profondi e solidi. Come lo sono quelli tra gli Usa e l’Emilia-Romagna, le sue imprese, le sue Università i suoi centri di ricerca. Una regione che da un dopoguerra segnato dalla povertà è riuscita a diventare uno tra i territori a più alto tasso di sviluppo in Europa e non solo, leader nel campo della ricerca e dell’innovazione, capace di competere nel mondo per la forza delle sue filiere produttive, delle sue reti dei tecnopoli, dell’alta tecnologia e dell’alta formazione, di cluster dove imprese e atenei lavorano insieme. Siamo qui oggi per ricordare tutto questo e ringraziamo il presidente Niaf, Robert Allegrini, per l’occasione e per impostare un ulteriore lavoro comune. Perchè vogliamo promuovere crescita e sviluppo sostenibili, migliorare la vita delle nostre comunità, creare occasioni di lavoro di qualità, in particolare per i più giovani. Uniti, perchè solo coesi potremo governare le grandi sfide che ci stanno davanti a partire da quelle della transizione ecologica e digitale, per costruire un futuro migliore per tutti. Un impegno che rinnoviamo con maggiore determinazione oggi, dopo la gravissima alluvione che ha colpito i nostri territori. E su questo ringrazio a maggior ragione la Niaf per la raccolta fondi che ha voluto promuovere a beneficio delle popolazioni colpite, un segnale di fiducia per tutti noi”, ha concluso Bonaccini. Caloroso l’abbraccio con Stefano Domenicali, così come Bonaccini ha ribadito i ringraziamenti all’ambasciatrice italiana a Washington, Mariangela Zappia.
Non solo l’export che vale (dati 2022) 10,4 miliardi di euro (+74,6% sul 2020) e un saldo della bilancia commerciale positivo di 9 miliardi. Anche il turismo dagli Stati Uniti in Emilia-Romagna è una voce in crescita. Lo confermano i dati dell’Osservatorio turistico regionale elaborati da Trademark Italia, con 259 mila presenze nel periodo gennaio-luglio 2023, pari a un +36,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Particolarmente significativo il dato relativo alle Città d’arte: 188 mila presenze (+37,3%), ma bene anche la Riviera Romagnola con 36mila presenze (+22%). Numeri che iniziano a diventare significativi anche in Appennino – 3mila presenze, +78% – dove tra gli elementi di attrazione ci sono i Cammini e gli itinerari, come la Via degli Dei Bologna-Firenze. “Questi dati ci inducono a rafforzare il nostro impegno per promuovere sul mercato Usa le bellezze del nostro territorio- ha spiegato l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, a Washington con il presidente Bonaccini -, certi di poter offrire un’esperienza autentica e di qualità nelle nostre magnifiche città d’arte, nella nostra Riviera e nel nostro entroterra collinare dove l’ambiente, il paesaggio e la storia si incontrano. Senza dimenticare l’enogastronomia con i 44 prodotti Dop e Igp per cui la nostra regione vanta il primato europeo ed è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. In questi mesi abbiamo lavorato in stretto contatto con Niaf per promuovere l’Emilia-Romagna. Un impegno che continuerà anche in stretta collaborazione con i Comuni, consapevoli che il turismo è un volano di sviluppo economico e sociale su cui puntare sempre di più”.

– Foto Italpress –

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