Emilia Romagna

Sondaggi, Bonaccini è il governatore più popolare

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala guidano la classifica degli amministratori locali più popolari in Italia, rispettivamente col 69% e il 65% dei consensi. E’ quanto emerge dalla “Governance Poll delle Regioni” de “Il Sole 24 Ore”, il sondaggio sul consenso dei governatori di Regione e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Tra i presidente di Regione, Bonaccini si piazza in testa con il 69%. Al secondo posto il veneto Luca Zaia, con il 68,5%, seguito dal terzo posto di Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) al 64 per cento. Nella classifica dei sindaci, al secondo posto troviamo Marco Fioravanti (Ascoli Piceno 64,5%) mentre terzo è Antonio De Caro (Bari 64%). I presidenti di Regione che hanno registrato la maggiore crescita di consensi dopo le loro elezioni sono Stefano Bonaccini (+17,6%) e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani (+8,9%).
-foto: Agenzia Fotogramma –
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Alluvione, Musumeci incontra Figliuolo “Dal governo massimo impegno”

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha ricevuto il generale Francesco Paolo Figliuolo, indicato dal Governo quale Commissario straordinario alla ricostruzione per i territori delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti dalle alluvioni del maggio 2023.
Nel corso dell’incontro, Musumeci ha manifestato “la più ampia disponibilità del Governo e delle competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri – si legge in una nota – ad assicurare la collaborazione necessaria per consentire il proficuo svolgimento delle funzioni commissariali, anche attraverso il reperimento e l’assegnazione delle risorse umane, materiali e finanziarie necessarie”.
Musumeci e Figliuolo, che era accompagnato dal generale Domenico Ciotti, hanno “condiviso l’esigenza – è spiegato ancora nella nota – di provvedere ad una ricostruzione che sia non soltanto celere ma anche efficace, in maniera da garantire, in collaborazione con le comunità territoriali, la messa sicurezza del territorio e, in tale modo, evitare il ripetersi delle calamità. Particolare attenzione è stata riservata ai criteri da applicare al passaggio delle attività e funzioni dalla fase emergenziale a quella della ricostruzione”. All’incontro hanno presenziato i capi dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e di Casa Italia Luigi Ferrara, il capo legislativo Francesco De Luca e il capo gabinetto Riccardo Rigillo.

– Foto: Ufficio stampa Ministero Protezione civile e Politiche del mare –

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Alluvione in Emilia-Romagna, danni alla cultura per 65 milioni

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’alluvione che nello scorso mese di maggio ha colpito l’Emilia-Romagna ha prodotto danni per quasi 65 milioni di euro al patrimonio culturale, interessando 155 chiese, 21 musei, 91 edifici storici, 12 aree archeologiche, 5 parchi e giardini storici, 21 archivi e 13 biblioteche.
I siti più colpiti sono le biblioteche di Forlì, Lugo e Faenza, l’Archivio comunale di Forlì, i teatri di Lugo e Conselice, l’Abbazia di Cesena, la chiesa di San Francesco a Faenza, il cimitero di Faenza e numerose sale cinematografiche.
Suddividendo i danni per provincia, si scopre che a Reggio Emilia ammontano a oltre 2 milioni di euro, oltre 4 milioni a Modena, quasi 8 milioni a Bologna, 21 milioni a Ravenna, 25 milioni a Forlì-Cesena, 4 milioni a Rimini. E’ quanto emerge dalla relazione fatta oggi nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti dall’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Mauro Felicori.
“Fin dalla prima alluvione di maggio ci siamo mossi velocemente per capire l’entità dei danni, dopo la seconda alluvione abbiamo fatto il punto di cosa è successo: mi sono personalmente recato sui luoghi dell’alluvione per segnare la vicinanza della Regione alle popolazioni colpite”, spiega Felicori.
L’assessore dell’Emilia-Romagna ricorda come “è il ministero dei Beni Culturali che coordina le attività e noi collaboriamo: il governo ha rivendicato di gestire direttamente la ricostruzione; è una scelta che non abbiamo condiviso, ma tant’è. Collaboreremo e verificheremo che le cose vengano fatte, collaboreremo con il governo perchè faccia bene il proprio lavoro e collaboreremo con le realtà locali perchè i loro diritti vengano soddisfatti. Quello che più mi preoccupa? I tempi di realizzazione degli interventi: non credo proprio che qualcuno possa gonfiare i costi perchè sono già macroscopici. Bisogna estendere l’Art Bonus, il credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale, per tutto il 2024”.
Per la presidente Marchetti “come commissione Cultura valutiamo di fare sopralluoghi nei luoghi danneggiati, bisogna impedire che il tempo aumenti i danni a questi siti così importanti per la nostra storia”. “Non voglio entrare nelle polemiche sul fatto che i Comuni hanno segnalato anche cose che non c’entravano con l’alluvione, penso che si debba lavorare per la ricostruzione”, spiega Luca Cuoghi (Fdi) per il quale “archivi e biblioteche vanno messi in sicurezza”.
“Dobbiamo agire per salvare luoghi che sono la nostra storia oltre che luoghi artistici, stiamo parlando delle nostre radici. Lo Stato ha deciso di avocare a sè la ricostruzione, ma ora bisogna capire cosa fare perchè in primo luogo dobbiamo evitare che ci siano nuovi danni, serve collaborazione”, sottolinea Francesca Maletti (Pd).
Dal canto suo Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ha rilanciato la proposta di utilizzare l’Art Bonus per reperire risorse per la ricostruzione: “Si tratta di lavori lunghi, per i quali serve però lavorare da subito a cominciare dagli archivi”, spiega Amico per il quale è opportuno impegnarsi sempre più per la raccolta fondi per intervenire sul patrimonio culturale.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Patrick Zaki si è laureato all’Università di Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Patrick Zaki ha concluso il percorso di studi del Master Erasmus Mundus GEMMA – Women’s and Gender Studies ed è stato proclamato dottore dell’Università di Bologna. In collegamento dal Cairo, Zaki ha discusso la sua tesi davanti alla commissione di laurea e al rettore Giovanni Molari, che ha voluto essere personalmente presente.
“Oggi è una bella giornata”, afferma il rettore in una nota. “Questa laurea – prosegue – è un traguardo importante, che arriva al termine di un percorso difficile, a volte doloroso, portato avanti da Patrick sempre con grande attenzione e dedizione. La sua determinazione in questi anni nel voler continuare a studiare e a portare avanti le sue battaglie è un grande esempio per tutti noi. Ora continueremo a stargli accanto e a tenere alta l’attenzione sulla sua vicenda giudiziaria, sperando che si concluda in maniera positiva nel più breve tempo possibile. Fino a quando potremo finalmente riaverlo tra noi, per festeggiare di nuovo tutti insieme qui a Bologna”.
Relatrici della tesi sono state Rita Monticelli (Università di Bologna) e Adelina Sanchez Espinosa (Università di Granada), con la correlatrice Maria Pia Casalena (Università di Bologna).
“Siamo felici, è stato un traguardo raggiunto dopo un percorso di estrema difficoltà per Patrick, ma sostenuto dalla sua passione per gli studi e la sua fiducia in un mondo migliore”, dice la professoressa Monticelli. “E’ la nostra stessa speranza – aggiunge -, per lui, e per i giovani che si trovano nelle sue stesse condizioni”.
Quando è stato arrestato all’aeroporto del Cairo, il 7 febbraio 2020, Patrick Zaki aveva iniziato gli studi da qualche mese e stava rientrando in Egitto per un periodo di vacanza, dopo il quale sarebbe dovuto rientrare a Bologna. E’ iniziata invece una vicenda giudiziaria che prosegue ancora oggi, udienza dopo udienza, rinvio dopo rinvio.
Dopo l’arresto, Patrick ha passato 22 mesi in carcere durante i quali sono state pochissime le occasioni di contatto con il mondo esterno. Solo dopo la fine del periodo di detenzione preventiva, l’8 dicembre 2021, ha potuto riprendere gli studi. Benchè non gli sia stato concesso di lasciare l’Egitto, ha continuato a studiare grazie alla didattica online. Ha così potuto terminare gli esami e preparare la tesi di laurea, che ha discusso in collegamento con l’Università di Bologna.
“Una vicenda che prosegue da oltre tre anni – si legge in una nota -, durante i quali l’Università di Bologna è sempre rimasta accanto a Patrick, offrendo il suo pieno sostegno e facendo sentire la sua voce in ogni occasione possibile. Con appelli a livello nazionale e internazionale, manifestazioni pubbliche nelle piazze e nelle strade, iniziative artistiche e culturali, l’Alma Mater ha sempre lavorato per tenere alta l’attenzione sul caso di Patrick Zaki. E rinnoverà ancora questo suo impegno fino alla sua definitiva liberazione”.
Patrick Zaki si è iscritto al Master GEMMA grazie a una borsa di studio europea, ottenuta dopo una selezione internazionale.

– Foto Ufficio stampa Università di Bologna –

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A Riccione al via XII edizione di Cinè – Giornate di cinema

ROMA (ITALPRESS) – Prende il via domani, martedì 4 luglio, a Riccione, la XII edizione di Cinè – Giornate di Cinema, la manifestazione estiva di networking e di aggiornamento professionale dell’industria cinematografica promossa da ANICA, in collaborazione con ANEC, sostenuta dal MiC, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Emilia-Romagna Film Commission e dal Comune di Riccione, prodotta e organizzata da Cineventi con la direzione di Remigio Truocchio. Fino a venerdì 7 luglio Riccione si trasformerà nella capitale del cinema, con le convention e le presentazioni delle società di distribuzione che presenteranno i loro listini per la prossima stagione ad una platea di addetti ai lavori, ma saranno tante anche le anteprime aperte a tutto il pubblico di appassionati.
Il programma di martedì 4 prende il via con un appuntamento ormai consolidato ovvero il convengo organizzato da Box Office in collaborazione con ANICA e ANEC dal titolo “Cinema Italiano: è vera revolution?” alla presenza di Lucia Borgonzoni (Senatrice e Sottosegretario di Stato al MiC), Paolo Del Brocco (Amministratore Delegato di Rai Cinema), Luigi Lonigro (Direttore 01 Distribution e Presidente unione editori e distributori ANICA), Mario Lorini (Presidente ANEC), Federica Lucisano (AD di Lucisano Media Group/IIF), Massimiliano Orfei (Amministratore Delegato di Vision Distribution), Vittoria Puccini (Presidente UNITA). Il convegno sarà moderato da Paolo Sinopoli (Box Office) e introdotto da Massimo Proietti (CDA Cinetel) con l’analisi della la profilazione di Cinexpert del primo semestre 2023.
Ad inaugurare le convention delle distribuzioni, nella giornata di martedì 4, sarà Universal Pictures (ore 17.45, sala Concordia). La convention sarà preceduta dall’inaugurazione della manifestazione (ore 17.00, sala Concordia), alla presenza di Lucia Borgonzoni, Francesco Rutelli (Presidente ANICA), Benedetto Habib (Presidente Produttori ANICA), Luigi Lonigro (Presidente unione editori e distributori ANICA), Mario Lorini, Gianluca Bernardini (Presidente ACEC). Alle 17.00, sempre in sala Concordia, sarà inoltre assegnato il Premio Mina Larocca promosso da ANICA come riconoscimento all’eccellenza femminile nel settore cinematografico e audiovisivo, in memoria del Direttore Generale di ANICA prematuramente scomparso.
Il programma martedì sarà ricco di anteprime: arriva a Riccione il nuovo attesissimo film di Wes Anderson, Asteroid City, in sala dal 14 settembre per Universal Pictures (ore 19.00, sala Concordia), si prosegue poi con l’anteprima di Uomini da marciapiede(ore 22.00, sala 3), commedia diretta da Francesco Albanese, prossimamente in sala per Minerva Pictures con Altre Storie, che sarà presentata in sala da alcuni degli interpreti Paolo Ruffini, Herbert Ballerina, Lucia Di Franco, Fioretta Mari, Cristina Marino.
In serata si accenderanno le luci su Piazzale Ceccarini con gli appuntamenti di Cinè in Città. Ospite d’onore sarà il maestro Pupi Avati, che incontrerà il pubblico di Riccione in dialogo con Andrea Morandi, direttore del magazine digitale di cinema e serie Hot Corn, e riceverà l’Hot Corn Award Legend. La serata prosegue con la proiezione di uno dei film cult della carriera del cineasta bolognese, Il cuore altrove (ore 21.15, Arena Piazzale Ceccarini).
Il programma di Cinè proseguirà fino a venerdì 7 luglio con convention, anteprime, talk e incontri con tanti ospiti, tra cui Edoardo De Angelis Pierfrancesco Favino, Matteo Garrone, Enrico Brignano, Micaela Ramazzotti, Claudio Bisio, Gianluca Ansanelli, Vincenzo Salemme, Max Tortora, Neri Parenti, Paola Minaccioni, Carolina Crescentini, Mario Di Leva, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo, Paola Cortellesi, Emanuela Fanelli, Davide Minnella e Francesco Scianna, Diego Abatantuono e Francesco Patierno.
-foto ufficio stampa Cinè-
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Figliuolo in visita in Emilia-Romagna “Qui per ascoltare necessità”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il sorvolo nelle aree colpite dall’alluvione e poi due incontri nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna: il primo con il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, i presidenti delle Province di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, Ravenna, Michele De Pascale, Rimini, Jamil Sadegholvaad, Modena, Fabio Braglia, Reggio Emilia, Giorgio Zanni, Ferrara, Gianni Michele Padovani, e il sindaco di Forlì, Gianluca Zattini.
Il secondo appuntamento, nel pomeriggio, con le parti sociali, sindacati e imprese, e le componenti della società regionale, tutti soggetti riuniti nel Patto per il Lavoro e per il Clima.
Questa, in sintesi, la prima giornata del commissario alla Ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo, in Emilia-Romagna, accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dalla vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, e dal sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi.
Incontri che sono serviti a fornire il quadro della situazione e a fare il punto sulle questioni aperte. Tre quelle più urgenti su cui ci si è confrontati con l’obiettivo condiviso di trovare risposte concrete, la prima riguarda le priorità di intervento per il ripristino di argini, strade e frane, in base alla ricognizione trasmessa al Dipartimento nazionale di Protezione civile il 23 giugno scorso. Elenco provvisorio di circa 6mila opere per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro che ora il Governo dovrà finanziare.
Il dossier è stato consegnato oggi anche al commissario Figliuolo, con le opere suddivise tra cantieri già chiusi, in corso e da avviare e rendicontare entro l’anno, con l’obiettivo di stabilire le priorità di esecuzione dei lavori in particolare su fiumi e viabilità.
La seconda questione riguarda i primi rimborsi alle imprese colpite (contributo fino a 20mila euro). Al momento, infatti, mentre è già stato attivato il meccanismo per erogare i 5mila euro di primo sostegno immediato ai cittadini con l’anticipo di 3mila già a luglio, ancora non è stato avviato il meccanismo di ristoro per le aziende e attività economiche.
Terzo tema al centro del confronto, la quantificazione delle risorse destinate all’Emilia-Romagna, insieme alla garanzia del 100% di indennizzi a cittadini e imprese, al di là dei primi contributi possibili.
Come noto la Regione ha già presentato al Governo una prima stima dei danni pari a circa 8,8 miliardi di euro.
“Ho deciso di venire subito in Emilia-Romagna, perchè è la regione più colpita dall’ondata di maltempo dello scorso maggio- dichiara il generale Figliuolo -. Sono qui per ascoltare le necessità e mettermi a disposizione, con la volontà di lavorare insieme fin da subito. Il mio impegno è mettere a punto in tempi brevi un piano di lavoro. E questa non sarà una visita isolata, ma tornerò presto sul territorio per visitare le province coinvolte, perchè ritengo sia giusto rendersi conto di persona della situazione”.
“Ringrazio il generale Figliuolo che, ancor prima della nomina formale, che auspichiamo arrivi al più presto, ha deciso con grande senso di responsabilità di venire subito in Emilia-Romagna, rispondendo all’invito che gli ho fatto a nome dei territori e del sistema regionale – afferma il presidente Bonaccini -. E’ un segno di rispetto verso le popolazioni colpite che ovviamente apprezziamo, anche perchè, lo ribadiamo, non c’è più un minuto da perdere”.
“Dobbiamo procedere spediti – prosegue il presidente -. Con l’autunno non tanto lontano, abbiamo bisogno di mettere in sicurezza il territorio: fiumi, frane, strade, per non farci cogliere impreparati e non rendere vano quello che abbiamo già fatto, i cantieri già chiusi per gli interventi più urgenti, subito dopo il 17 maggio”.
“Il generale Figliuolo avrà da questo territorio tutta la collaborazione possibile – aggiunge Bonaccini -. Come ha potuto vedere, qui siamo abituati a lavorare insieme, per obiettivi comuni: in questo caso far ripartire la nostra regione”.
Al momento sono ancora 486, di cui 72 minori, le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi: 245 nella provincia di Ravenna, 161 in quella di Forlì-Cesena, 78 nella Città metropolitana di Bologna e 2 in carico nella provincia di Rimini.
760 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione: 431 completamente e 329 parzialmente, mentre su altre 162 si procede a senso unico alternato.
Sono 1.105 le frane segnalate: 149 nel Bolognese, 455 in provincia di Forlì-Cesena, 42 nel Modenese, 297 nel Ravennate, 15 nel Reggiano e 147 nel Riminese. Dalla prima stima il numero degli edifici coinvolti è di 1.890.
Ancora 365 i volontari al lavoro: 119 del sistema di protezione civile dell’Emilia-Romagna, 161 del sistema nazionale e 85 delle colonne mobili delle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Lazio.
Sulla base della ricognizione inviata al Dipartimento nazionale di Protezione civile, i primi lavori urgenti ammontano a 1,9 miliardi di euro (1.933.048.737,35), così suddivisi: totale opere ultimate 16.149.905,60 euro; lavori in corso 507.006.385 euro; ulteriori opere da avviare e rendicontare entro dicembre 2023 312.512.160 euro; interventi da attivare e rendicontare entro aprile 2024 262.265.048,91 euro; interventi da attivare nel 2024 e che saranno rendicontati oltre aprile 2024 835.115.236,66 euro.
A questi primi 6.469 interventi si aggiungono ulteriori 3.145 interventi di ripristino del danno per 2.520.781.580,79. Per quanto riguarda i privati la prima stima dei danni su un numero di edifici stimati in 70.302 (68.432 aree allagate, 1.890 aree in frana) ammonta a 2.182.000.000.
La prima stima sul numero delle imprese potenzialmente danneggiate è di 9.542 per un totale complessivo di 943.218.821 dove non sono comprese le spese per la ricostruzione delle scorte e il mancato reddito e mentre è ancora in corso l’analisi sul territorio montano.
Per quanto riguarda le aziende agricole, in base a una prima stima, sono 8.935 quelle danneggiate per 1 miliardo e 100 milioni. Anche in questo caso senza contare la ricostruzione delle scorte e il mancato reddito.

– Foto Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

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Fondi Ue, in E.Romagna già impegnata la metà delle risorse disponibili

BOLOGNA (ITALPRESS) -Oltre la metà delle risorse europee disponibili del Programma regionale Fesr, il 54%, impegnate in meno di un anno con la realizzazione di 31 bandi, a cui si aggiungono due procedure per l’individuazione dei soggetti gestori di strumenti finanziari e 1.184 progetti già approvati. Mentre, per quanto riguarda il Fondo sociale europeo Plus, il 43% delle risorse è già a bando o in approvazione entro luglio 2023: 45 gli avvisi pubblicati e 855 le operazioni approvate.
Sono questi, in sintesi, i principali risultati fino ad ora raggiunti dall’Emilia-Romagna ed emersi dai Comitati di sorveglianza dei Programmi regionali finanziati dai Fondi europei, il Fondo sociale europeo Plus (Fse+) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027. Comitati composti da Regione Emilia-Romagna, Commissione europea, rappresentanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei diversi Ministeri, il partenariato istituzionale, sociale ed economico che compone gli organi di controllo dei Programmi regionali dei fondi europei.
Le riunioni si sono svolte nella cornice di Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio, luogo della cultura che, durante i terribili giorni dell’emergenza alluvione dello scorso maggio si è trasformato in hub di accoglienza per le persone sfollate e per i loro animali domestici. Ai lavori hanno partecipato l’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.
E proprio per questi territori è arrivata una buona notizia: rispetto ai criteri di selezione delle operazioni è stata approvata una maggiorazione dei contributi per i progetti relativi a soggetti presenti nei territori colpiti dagli eventi dello scorso maggio.
“Non vuole essere solo un simbolo svolgere il Comitato in una delle zone maggiormente colpite dalla alluvione dei mesi scorsi – hanno detto gli assessori Calvano e Colla-. Vogliamo dare un segno concreto di fiducia e speranza nel presente e nel futuro di tutto il sistema emiliano-romagnolo, in vista del superamento dell’emergenza e dell’avvio della fase di ripartenza e ricostruzione. Un segnale forte dell’attenzione anche da parte dell’Europa”.
“In Emilia-Romagna – aggiungono Colla e Calvano- gli investimenti finanziati con risorse europee si riconoscono soprattutto per la loro capacità di ridefinire e potenziare sia il ruolo dei servizi pubblici sia l’impulso dalla crescita del settore privato. Ciò in coerenza con la strategia disegnata anche nel Patto per il lavoro e il clima per una crescita sostenibile, giusta e per la buona occupazione”.
-foto ufficio stampa Regione E.Romagna-
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Alluvione, conclusi in anticipo i lavori sul fiume Idice

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Abbiamo lavorato per tre settimane consecutive con 7 squadre che hanno operato contemporaneamente e siamo riusciti a chiudere in anticipo i lavori per rincanalare il fiume Idice nel suo tratto a valle del punto di collasso dell’argine e garantire così il deflusso estivo”.
Così la vicepresidente della Regione Emilia Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo commenta la conclusione dei lavori sul fiume Idice nei pressi del Ponte della Motta, tra i comuni di Molinella e Budrio.
“Il cantiere era partito a inizio giugno e costituisce un passo avanti fondamentale perchè indispensabile per la ricostruzione dell’argine”.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna –
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