Emilia Romagna

Prestiti di Ismea fino a 30 mila euro i per danni dell’alluvione

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un prestito a tasso zero fino a 30 mila euro, della durata cinque anni, con due di preammortamento.
E’ questa una nuova misura finanziaria di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, e rivolta alle imprese agricole e della pesca colpite dall’alluvione. Verrà attivata a partire dal 3 luglio prossimo. “E’ una prima risposta per assicurare liquidità alle nostre imprese che hanno subito danni- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Desidero ringraziare Ismea per quest’opportunità che abbiamo condiviso, in attesa degli altri provvedimenti finanziari a livello nazionale e che la delimitazione delle aree colpite sia integrata coi territori mancanti. Poter ottenere un prestito a zero interessi almeno per la prima fase- prosegue Mammi- è sicuramente una boccata d’ossigeno importante per il nostro territorio. Dal canto nostro- conclude l’assessore-, come Regione, continuiamo a lavorare con imprese e territorio, in un confronto serrato, in modo da individuare risorse adeguate e urgenti per far ripartire quanto prima l’economia del settore e risarcire chi ha subito danni, dopo quelle che abbiamo già deciso di mettere a disposizione tramite il nostro bilancio e i fondi dello Sviluppo Rurale”.
Si chiama Prestito MIA ISMEA, e intende assicurare liquidità alle imprese agricole e della pesca colpite dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023. Può contare su una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro. Possono accedere al Prestito MIA, dunque, le imprese agricole e della pesca che, alla data del 1° maggio 2023, risultino avere sede legale o sede operativa, o con superfici aziendali, nelle province e nei comuni individuati dall’Allegato 1 al decreto-legge 1° giugno 2023, n.61.
Il valore nominale del finanziamento non può essere inferiore a 3mila euro e non può superare il 50 per cento dell’ammontare dei ricavi registrati nel 2022 dal soggetto beneficiario, come risultata dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data di domanda del prestito, e non può comunque superare l’importo di 30mila euro.
Gli oneri finanziari sul prestito sono azzerati mediante la concessione di un contributo in regime de minimis, nei limiti del massimale disponibile in capo alla singola impresa. La domanda può essere presentata esclusivamente in forma telematica sul portale dedicato (https://strumenti.ismea.it/) dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17.

foto: agenziafotogramma.it

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Alluvione in Emilia Romagna, al via tavolo permanente a Palazzo Chigi

ROMA (ITALPRESS) – Si è insediato a Palazzo Chigi il tavolo permanente per la gestione dell’emergenza sulla alluvione in Emilia-Romagna, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. Della delegazione del governo facevano parte: il viceministro Bignami, il sottosegretario Albano, il deputato Foti in qualità di relatore del ddl alluvione, i capi dipartimento di Protezione civile Curcio, vigili del fuoco Lega e Casa Italia Ferrara. Per la delegazione Emilia-Romagna il presidente Bonaccini, il presidente dell’Upi De Pascale, dell’Anci Vecchi, il segretario generale dell’Autorità di Baci o del Po Bratti, l’assessore con delega alla Protezione civile Priolo e il direttore generale Cura del territorio e dell’ambiente Ferrecchi.
Nel corso dell’incontro, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, nella qualità di commissario delegato, ha illustrato il Piano degli interventi complessivi che prevederebbe un costo di circa otto miliardi e ottocento milioni. Il ministro Musumeci ha assicurato “la massima attenzione da parte del governo e la disponibilità, dopo una verifica del Piano stesso, a fornire gradualmente le risorse che si renderanno necessarie, dando priorità ai primi interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei fiumi maggiormente compromessi e al ripristino dei collegamenti viari con i centri abitati rimasti isolati”.

– foto ufficio stampa ministero Protezione Civile e Politiche del Mare –
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Tutta la Riviera romagnola torna balneabile

BOLOGNA (ITALPRESS) – Tutta la Riviera romagnola torna balneabile. Lo confermano gli esiti dei campionamenti, effettuati ieri da Arpae, nei dieci punti risultati precedentemente “oltre soglia”, di cui tre nel riminese e sette in provincia di Ravenna. Dieci sulle 98 località testate, in grande maggioranza subito entro i parametri previsti. Per quanto riguarda il riminese, sono dunque rientrati nella norma i parametri che avevano richiesto l’interdizione dai bagni in mare a Viserba-Spina-Sacramora, nel tratto di 100 metri a sud della foce dell’Uso in comune di Bellaria-Igea marina e in quello di 50 metri a sud della foce del Marano, in comune di Riccione. Nella norma anche i sette punti “campionati” in provincia di Ravenna: Casalborsetti, 100 metri a nord della foce del canale Destra Reno, 80 metri a sud della foce dello stesso canale e la zona del Camping; Marina Romea; sempre a Marina Romea 100 metri a nord della foce del Lamone e 100 metri a sud della stessa foce; a Lido di Savio 150 metri a sud della foce del fiume Savio. Possono essere quindi revocate le ordinanze di divieto provvisorio alla balneazione emesse dai sindaci.

Foto: agenziafotogramma.it

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Maltempo, Bonaccini a Roncofreddo “Nessuno sarà lasciato solo”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Sopralluogo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a Roncofreddo (Forlì-Cesena) per fare il punto sull’emergenza frane e sulle decine di strade locali ancora chiuse a causa dell’ondata di maltempo del 15-17 maggio. Bonaccini ha incontrato i sindaci Sara Bartolini (Roncofreddo), Silverio Zabberoni (Borghi), Mauro Graziano (Longiano) e Tania Bocchini (Sogliano al Rubicone). Presente Enzo Lattuca, presidente della Provincia.
“La mia presenza qui – ha affermato Bonaccini – ha anche il valore di dire ai sindaci e a queste comunità che nessuno sarà lasciato solo. Noi e l’intero sistema regionale siamo pronti a fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno che le istituzioni nazionali e quelle europee ci stiano vicine, perchè servono risorse e procedure speciali che ci consentano di rialzarci e ripartire”.
Solo in provincia di Forlì-Cesena sono 485 gli smottamenti monitorati, di cui una trentina di entità rilevante. Ben 142, praticamente la totalità, le strade locali e provinciali che hanno subito chiusure parziali o totali. Fin dall’inizio dell’emergenza, proseguono i sopralluoghi dei tecnici per verificare l’entità dei danni. Sono già previsti 4 milioni di euro per interventi in somma urgenza e la prossima settimana aprirà il cantiere sulla Strada Provinciale 88 di Monte Tiffi, fondamentale per rendere raggiungibile una frazione, oggi quasi totalmente isolata, dove vive circa un centinaio di persone.
“Strade e frane – ha detto Bonaccini – restano la nostra priorità per garantire a cittadine e cittadini, famiglie e imprese il diritto fondamentale di muoversi e lavorare. Per questo – ha aggiunto – rinnoviamo l’appello al Governo affinchè siano stanziate risorse al più presto per coprire gli interventi in somma urgenza che fino a oggi stanno finanziando la Provincia e piccoli Comuni”.

– Foto Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

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Turismo, Bonaccini-Corsini “Bene primi 10 milioni stanziati dal governo”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Abbiamo chiesto fin da subito che il Decreto Alluvione contenesse un capitolo dedicato al turismo e, in particolare, ai ristori per le imprese del turismo e dell’ecosistema turistico colpite da fenomeni mai registrati prima in Italia, con oltre 4 miliardi di metri cubi d’acqua caduti in Emilia-Romagna dal 1° al 17 maggio. E ringraziamo il Governo per aver messo a disposizione subito 10 milioni di euro”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, all’incontro promosso oggi dalla Regione con le associazioni regionali di categoria del settore per elaborare, insieme, una serie di proposte da presentare al Governo di ripartizione delle risorse.
La prima tranche di risorse mira a risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, gli stabilimenti balneari, i parchi divertimento, bar e ristoranti.
In pratica, la proposta della Regione accolta dalle associazioni prevede di utilizzare il plafond di 10 milioni di euro per risarcire le imprese che hanno subito perdite di fatturato del 20% dal 1° maggio al 30 giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con un bando che sarà gestito direttamente dal Governo per accelerare il più possibile l’erogazione dei fondi senza troppi passaggi burocratici.
E potranno beneficiarne tutte le imprese attive nei Comuni inseriti nel Decreto Alluvione stesso.
“Chiederemo al Governo di estendere l’elenco dei Comuni per comprendere anche quelli della Costa riminese – hanno precisato Bonaccini e Corsini – perchè ovviamente nella conta dei danni vanno quantificati anche quelli indiretti”.
Altra proposta riguarda la sospensione dei mutui che al momento è fissata in due mesi e la Regione chiederà di estendere almeno a 12 mesi, e l’azzeramento dei tassi di interesse dei prestiti dopo che gli assessori Calvano e Colla hanno incontrato i rappresentanti Abi (Associazione bancaria italiana).
“L’importante è agire e farlo in fretta – hanno chiuso presidente e assessore – perchè l’Emilia-Romagna non può aspettare. Come per il sisma, abbiamo bisogno di una struttura tecnica commissariale per progettare fin da ora il dopo alluvione. Puntando a utilizzare misure che abbiamo già visto funzionare col sisma e il Covid. Non possiamo continuare a lavorare con le somme urgenze: abbiamo già le ruspe ferme in alcuni Comuni perchè manca il decisore e questo non è ammissibile. Dobbiamo lavorare insieme per ricostruire e ripartire”.
Il presidente Bonaccini ha annunciato che giovedì, nel corso del Tavolo permanente presieduto dal ministro Musumeci, insieme ad Anci e Upi, la Regione porterà la quantificazione danni e i progetti dettagliati da far partire immediatamente.
Tornando al turismo, sono previste altre misure per promuovere l’immagine della regione in Germania ed eventi internazionali per estendere la stagione turistica.
L’assessore Corsini ha infine informato su due provvedimenti per la montagna quasi pronti. Si tratta dei ristori per la crisi neve: 4 milioni di euro per risarcire le perdite di fatturato delle imprese nei comuni sede di comprensorio sciistico, e il bando da 30 milioni di euro per gli investimenti da realizzare nelle stazioni sciistiche.

– Foto Agenziafotogramma.it –

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Al via nuova campagna di comunicazione regionale per donazioni sangue

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Parti leggero. Prenota e dona il sangue prima delle vacanze”. E’ il messaggio della campagna di comunicazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna in vista del periodo estivo e della Giornata mondiale dei donatori di sangue, che si celebra mercoledì 14 giugno. Testimonial è l’attore Paolo Cevoli, che con l’inconfondibile verve romagnola invita a seguire il suo esempio: “Fai come me, che prima di partire per le vacanze ho donato il sangue. E’ il principio della partenza intelligente: quelli che hanno bisogno di sangue contano su di te!”. Realizzata insieme a Crs (Centro Regionale Sangue Emilia-Romagna), Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), Admo (Associazioni Donatori Midollo Osseo – Emilia-Romagna), FedRed (Federazione delle Associazioni emofilici dell’Emilia-Romagna Onlus) e A.L.T. (Associazione per la lotta contro la Talassemia di Ferrara), la campagna affida al video (https://tinyurl.com/mr3hevan) l’invito a “partire leggero”, quindi a donare prima di andare in vacanza. Sui social saranno online anche card e infografiche.
“Un gesto piccolo, ma di enorme importanza soprattutto in vista del periodo estivo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale dei donatori di sangue, chiediamo un ulteriore sforzo ai donatori, la cui generosità e il cui senso civico nel 2022 hanno consentito alla nostra regione di non segnalare carenze di sangue. Questo grazie anche al contributo dei volontari e delle volontarie di Avis e Fidas, del sistema regionale e del coordinamento dal Centro Regionale Sangue. I dati positivi, però, non devono farci abbassare la guardia: donate sangue e donate plasma, perchè sono indispensabili per salvare vite umane”. Nel 2022, infatti, agli appelli a donare sangue hanno risposto in 140.897 (-0,9% rispetto al 2021), un numero che ha permesso all’Emilia-Romagna di confermare la propria autosufficienza e al tempo stesso di inviare supporto alle regioni in difficoltà. Anche per i primi quattro mesi 2023, sono state fornite circa 2.330 unità di sangue ad altre regioni.
Le unità di sangue intero donate nei primi quattro mesi del 2023 sono state 81.967, dato superiore ad analogo periodo 2022 (69.548). Il bilancio tra le unità raccolte e trasfuse è positivo, in conseguenza di una ancora maggiore attenzione dei clinici all’utilizzo della risorsa sangue. Altro dato incoraggiante, quello relativo alla raccolta di plasma, indispensabile per la produzione di medicinali plasma derivati come albumina e immunoglobuline, in grado di salvare la vita a numerosi pazienti: da gennaio ad aprile di quest’anno le unità raccolte in aferesi (plasma e piastrine) sono state 24.903, in netto aumento rispetto ai primi cinque mesi del 2022, quando erano state 22.624.

foto: agenziafotogramma.it

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Mammi “L’agricoltura riparte solo con ristori certi”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un settore che ha riportato globalmente danni pluriennali, considerato che solo la Romagna produce il 30% della frutta e della verdura italiane e ripercussioni gravi su posti di lavoro e distribuzione. Il quadro dell’agricoltura, a un paio di settimane dall’alluvione che ha colpito la Romagna e l’Appennino, è drammatico con perdite che vanno dalle migliaia di ettari coltivati distrutti dall’acqua alle produzioni agricole perse, al fango che rende incoltivabile la terra e al tempo necessario prima di riportare a produttività i frutteti da ripiantare, oltre al dissesto nei territori appenninici che rende inaccessibili i terreni agricoli e i vigneti. Poi il capitolo infrastrutture, macchinari, zootecnia. E la necessità urgente da parte dell’intero tessuto produttivo agricolo di avere aiuti certi e adeguati, per ripartire e iniziare al più presto i lavori. I punti di intervento e le richieste al Governo sono stati illustrati stamattina a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi nel corso della Consulta agricola regionale, con tutte le associazioni che rappresentano le imprese agricole e agroalimentari.
All’ordine del giorno, le modifiche e le integrazioni da proporre al Governo sul Decreto Alluvioni in fase di conversione, le richieste per deroghe e proroghe per le aziende agricole alluvionate, i primi interventi della Regione. “Lavoriamo con imprese e territorio per individuare risorse adeguate e urgenti per rimettere in marcia l’economia del settore e risarcire le imprese agricole e agroalimentari- spiega l’assessore Mammi -. Quasi il 39% dei comuni regionali è stato colpito da allagamenti, frane e piogge alluvionali. Occorrono contributi a fondo perduto fino al 100% per i ristori alle mancate produzioni e per ricostruire le strutture e gli impianti. Stiamo lavorando alle modifiche che sottoporremo al Governo per rendere più efficace l’azione del Decreto alluvioni e comprendere le diverse specificità di aziende e territorio”.
“Abbiamo già individuati fondi regionali e risorse europee per l’abbattimento dei tassi di interesse. Serve poi- chiude Mammi- un intervento della Commissione Ue per Causa di forza maggiore, che ricomprenda tutte le imprese agricole e agroalimentari nelle zone alluvionate e franate, necessario ad attivare misura generale di proroghe e deroghe, per evitare richieste singole di deroga. Poi linee di credito agevolato per le imprese alluvionate, in grado di abbattere i tassi o senza interessi. Abbiamo inoltre richiesto un fondo di solidarietà alle altre Regioni tramite le risorse dello Sviluppo Rurale, come già avvenuto in altri territori per altre calamità”.
Per quanto riguarda le proposte di integrazione del Decreto legge Alluvioni in fase di conversione, la Regione ha predisposto un elenco dettagliato delle tipologie di impiego dei contributi al 100% per perdite, riparazioni, delocalizzazioni temporanee e acquisti da parte delle aziende. Va poi integrato l’elenco con tutti i Comuni coinvolti, sospesi i versamenti dei contributi di bonifica, ad esclusione di quelli irrigui, sospesi i pagamenti con prelievi tributari o contributivi, avviate semplificazioni amministrative e gli interventi su disoccupazione agricola e cassa integrazione.
Sullo stanziamento di 100 milioni di euro per gli indennizzi con contributi fino al 100% a favore delle imprese agricole, la Regione chiede che le domande possano essere presentate sul Fondo AgriCat, il nuovo strumento per la gestione di rischi ed eventi catastrofali previsto dalla nuova Politica agricola comunitaria.
Sempre in relazione allo stato di emergenza, le richieste per deroghe e proroghe alle aziende agricole dovranno riguardare, ribadisce la Regione, il riconoscimento delle cause di forza maggiore; le deroghe dei termini per presentazioni domande Pac, pagamenti, condizionalità, riconversioni o cambi di destinazione.
La Regione mette mano da subito all’abbattimento dei tassi di interesse Agrifidi per le imprese agricole e agroalimentari che hanno fatto domanda, con attenzione particolare a quelle della Romagna, attingendo a fondi per 1,2 milioni di euro del bilancio regionale. In fase di assestamento al bilancio di previsione 2023-2025, saranno stanziate le risorse per consentire la completa copertura delle richieste pervenute, nell’ambito dell’attuazione del Programma operativo 2023 per migliorare le condizioni di accesso al credito di conduzione attraverso la concessione, tramite gli Organismi di garanzia, di un aiuto sotto forma di concorso interessi a favore delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli. Importanti fondi per venire incontro alle aziende agricole alluvionate sono 15 milioni di euro in disponibilità dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 e in aggiunta altre risorse del nuovo Sviluppo Rurale 23-27.
Una misura individuata dalla Regione sono i prestiti a tutte le tipologie di imprese, con garanzia della Cassa Depositi e Prestiti a 12 mesi rinnovabili e abbattimento del tasso di interesse. Un altro strumento a favore delle imprese è una misura che sta mettendo a punto Ismea (Istituto per i servizi al mercato agricolo) per prestiti fino a 30mila euro per 12 mesi rinnovabili con abbattimento del tasso di interesse. Si tratta di interventi che risulterebbero utili a coprire questa prima fase di emergenza, in attesa che siano messi in disponibilità i contributi a fondo perduto, per garantire liquidità di risorse.

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L’esame di Stato sarà solo orale nelle zone alluvionate

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’Ordinanza con le disposizioni riguardanti la validità dell’anno scolastico, l’ammissione agli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, le modalità di svolgimento degli esami stessi e le modalità di riunione degli organi collegiali per l’anno scolastico 2022/2023 nelle zone colpite dagli eventi alluvionali a partire dal primo maggio 2023. Nelle scuole dei Comuni colpiti dagli eventi alluvionali, si legge in una nota del ministero, “per la validità dell’anno scolastico 2022/2023 non è necessario il requisito della durata minima di duecento giorni”.
L’anno è valido sulla base delle attività didattiche effettivamente svolte e per gli studenti, ai fini dell’ammissione all’Esame, “non è richiesto il consueto limite minimo di frequenza delle lezioni. Non costituisce requisito per l’ammissione neppure lo svolgimento delle Prove nazionali Invalsi”.
“Dopo lo stanziamento straordinario di 20 milioni immediatamente effettuato per assicurare una regolare conclusione dell’anno scolastico nelle aree alluvionate – ha detto il ministro Valditara -, manteniamo un altro impegno preso per sostenere gli studenti che affronteranno gli Esami di Stato. Ai ragazzi delle scuole colpite dall’alluvione garantiamo un Esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa”.
L’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione nei Comuni delle aree alluvionate, a eccezione dei Comuni delle Marche e della Toscana, sarà costituito esclusivamente da un colloquio orale. La prova sarà finalizzata a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla apacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere.
Per gli studenti che quest’anno affrontano la maturità nei Comuni delle aree alluvionate, a eccezione dei Comuni delle Marche e della Toscana, le prove d’esame saranno sostituite da un colloquio interdisciplinare finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente (PECUP). Nello svolgimento dell’Esame, la Commissione terrà conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello Studente. La prova orale verrà svolta anche utilizzando la lingua straniera e riguarderà anche l’educazione civica. Il colloquio inizierà dalla discussione di un argomento appartenente a una disciplina di indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta per la Maturità 2023 e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno.
Il candidato esporrà, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) o dell’apprendistato di primo livello. La commissione/classe dispone di sessanta punti per la valutazione del colloquio.
Fino al 31 agosto 2023, le riunioni degli organi collegiali delle scuole delle aree interessate possono svolgersi anche in modalità telematica, comprese le riunioni dei Consigli di classe per lo svolgimento degli scrutini finali e di ammissione agli Esami di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione.

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