Emilia Romagna

Maltempo, ancora allerta rossa in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Anche se oggi non sono previste forti precipitazioni è confermata l’allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta la Romagna, la pianura bolognese-modenese, le colline montane dell’Emilia centrale e bolognese. Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. Le scuole restano chiuse.
Si temono ancora smottamenti e frane. Quella appena trascorsa è stata un’altra notte di soccorsi e paura. A Ravenna è stato chiesto ai residenti di alcune zone di salire ai piani alti delle abitazioni a causa di nuovi allagamenti.
Il bilancio dell’ondata di maltempo delle ultime ore è di 9 vittime in Emilia Romagna, di cui 7 in provincia di Forlì, una nel Ravennate e una a San Lazzaro, in provincia di Bologna. Oltre 10 mila le persone sfollate.
Continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, grazie al lavoro delle squadre e al miglioramento meteo dell’ultima fase, è stato possibile riaprire il tratto compreso tra Rimini Nord e Cesena Nord in direzione Bologna e il tratto compreso tra Forlì e Cesena Nord in direzione Ancona.
Restano chiusi al traffico questi tratti autostradali della A14 Bologna – Taranto: tra il bivio con la Diramazione di Ravenna e Forlì in direzione Ancona; tra Cesena Nord e Faenza in direzione Bologna.
Permane sulla A14 in direzione nord per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la S.S. 76 in direzione Fabriano/Perugia.
Per gli utenti che, dal Nord sono diretti verso le regioni adriatiche del centro e sud Italia, si consiglia di percorrere la A14 fino alla Diramazione di Ravenna, prendere quindi la S.S. 16 “Adriatica” da cui raggiungere la E45 seguendo le indicazioni per Cesena, da cui rientrare in A14 alla stazione di Cesena Nord.
Percorso inverso per chi da Abruzzo, Molise e Puglia è diretto verso Bologna.

– foto Polizia di Stato –

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Maltempo, 9 morti e 10 mila sfollati in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Salgono a 9 le vittime accertate finora in Emilia Romagna per il maltempo: sette in provincia di Forlì, una nel Ravennate, una a San Lazzaro, in provincia di Bologna. Oltre 10 mila le persone evacuate. “Una stima destinata a crescere”, ha detto Irene Priolo, vicepresidente della Regione e assessora alla Protezione civile. In tutta la regione è bloccato il traffico ferroviario regionale, mentre continua a funzionare il traffico sulle tratte Av e nazionali. Oltre 600 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso in Emilia Romagna, e 200 nelle Marche. Al lavoro anche gli alpini.
Allerta rossa per criticità idraulica e idrogeologica anche per la giornata di domani in Emilia-Romagna, gialla per criticità costiera. Nelle Marche l’allerta per domani è arancione, e riguarderà la zona sud della regione; nella zona nord la situazione è in miglioramento.
In Emilia Romagna si calcolano oltre 250 frane, di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni della regione. Nelle Marche, in provincia di Ancora, si registra a Serra San Quirico anche il crollo parziale di una parte delle Mura storiche. Scuole chiuse domani in tutti i Comuni dell’Unione romagna faentina. Scuole aperte a Rimini e Riccione, dopo due giorni di chiusura. Ancora scuole chiuse e invito alle aziende allo smart working invece a Bologna. Sul fronte della viabilità invece lungo l’A14 l’acqua ha raggiunto il piano viabile. Grazie al lavoro della task force di Autostrade per l’Italia, con oltre 100 uomini al lavoro e circa 50 mezzi impiegati, è stato riaperto il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro, e la Diramazione di Ravenna in entrambe le direzioni. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini incontrando i cronisti nella sede della Protezione civile a Bologna ha detto che “siamo di fronte a un altro terremoto”, paragonando la gravità del maltempo al grave evento sismico del 2012.
“L’Emilia Romagna – ha aggiunto – è ferita ma si rialzerà”. “Vicinanza e solidarietà” è stata espressa al presidente della Regione dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha telefonato questa mattina al governatore. Martedì prossimo, alle ore 11, è in programma una riunione del Consiglio dei ministri sull’emergenza maltempo. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Giappone per partecipare ai lavori del G7, in un tweet ha scritto che “il governo è pronto ad intervenire per gli aiuti necessari”. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che stamane con il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, e i vertici del Dipartimento dei Vigili del fuoco, in elicottero ha sorvolato i territori colpiti dal maltempo, ha spiegato che “sicuramente un decreto legge per l’Emilia-Romagna è possibile”, aggiungendo che “un bilancio degli interventi da finanziare si potrà fare solo a emergenza superata”. Il ministro Musumeci ha detto che porterà in Cdm la proposta “di un’ulteriore risorsa a disposizione della regione Emilia Romagna di 20 milioni di euro, somma che si aggiunge ai primi 10 milioni deliberati il 4 maggio per far fronte alle prime necessarie spese” e “uno schema di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza anche alla provincia di Rimini”.

– foto Polizia di Stato –

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Maltempo, Schifani “Volontari siciliani pronti a partire per l’Emilia Romagna”

caa (ITALPRESS) – “La Sicilia e i siciliani esprimono solidarietà ai cittadini dell’Emilia Romagna colpiti da una ulteriore alluvione che ha provocato vittime e ingenti danni”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Attraverso la Protezione Civile regionale guidata dal direttore Salvo Cocina – aggiunge Schifani – abbiamo dato disponibilità alla Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni di invio di uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza alluvionale. I volontari siciliani con i mezzi specialistici e i funzionari regionali sono pronti per partire per l’Emilia e lo faranno non appena riceveranno il via libera”.
foto ufficio stampa Regione siciliana
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Maltempo nelle Marche e in Emilia Romagna, piogge e allagamenti

ANCONA (ITALPRESS) – Piogge abbondanti stanno interessando la rete stradale di competenza nelle Marche.
Sulla strada statale 16 “Adriatica” si registrano rallentamenti per allagamento a Ponte Sasso (Fano) e a Senigallia, in provincia di Ancona, dove è stato necessario chiudere temporaneamente la strada.
La SS744 “Fogliense” è temporaneamente chiusa per allagamento a Borgo Massano, nel comune di Montecalvo in Foglia (PU).
Sulla strada statale 76 “della Val d’Esino” in provincia di Ancona sono stati riaperti gli svincoli di Jesi Centro e Jesi Est nonché la sottostante SS362 “Jesina”, dopo l’allagamento che ha interessato la zona nella mattinata.
Rallentamenti per allagamenti, fango o piccoli smottamenti si registrano in provincia di Pesaro e Urbino sulla SS16 “Adriatica” tra Case Badioli e La Siligata, sulla SS745 “Metaurense”, sulla SS73bis “di Bocca Trabaria”, sulla SS423 “Urbinate”, sulla SS744 “Fogliense” e sulla SR360 “Arceviese”, già duramente colpita dall’alluvione dello scorso settembre.
In provincia di Macerata si registrano rallentamenti per piccoli smottamenti o frane sulla SS78 “Picena” a Sforzacosta e sulla SS361 “Septempedana” tra Montefano e Montecassiano.
Al momento nessuna criticità nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. Il personale e i mezzi Anas sono operativi dalla scorsa notte per garantire la circolazione e risolvere le criticità. Crescono i corsi d’acqua della Romagna e del bolognese per le precipitazioni che dalla notte stanno interessando il territorio. Già registrati superamenti del livello 3 (allarme) in alcune stazioni su 10 corsi d’acqua: Idice, Samoggia, Savio, Marzeno, Voltre, Marecchia, Pisciatello, Ausa, Uso e Montone. Vari gli allagamenti in corso, con conseguenti evacuazioni a cura dei comuni. A Riccione è stata chiusa la stazione, oltre a ponti e sottopassi. In Appennino sono segnalate frane e smottamenti.
Per quanto riguarda l’evoluzione meteo, nella giornata di oggi si confermano le previsioni: dopo una temporanea attenuazione sulle pianure, stanno riprendendo le piogge, anche con rovesci temporaleschi in Romagna.
Nel frattempo, è stata emessa una nuova allerta meteo per tutta la giornata di domani, mercoledì 17 maggio: codice rosso per Romagna, montagna e collina tra Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma, pianura bolognese, e modenese, costa romagnola. Allerta arancione per pianura e costa ferrarese, oltre che per la pianura reggiana.
-foto ufficio stampa Anas-
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La Food Valley emiliano-romagnola incontra l’Uruguay

BOLOGNA (ITALPRESS) – Due territori a forte vocazione agricola e con prospettive di lavoro comune. Da un lato la Food Valley emiliano-romagnola, regione leader in Europa per un settore primario di qualità, fortemente improntato all’innovazione, alla ricerca e all’export, con importanti filiere tra qui quella delle macchine agricole.
Dall’altro l’Uruguay, Paese in cui la produzione agricola e l’allevamento interessano il 96% del territorio e rappresentano la quota preponderante delle esportazioni.
Destinazione Montevideo per gli ultimi giorni della missione istituzionale della Regione in Sud America, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, rientrato anticipatamente a causa dell’emergenza maltempo.Agricoltura e agroindustria, dunque, ma anche le opportunità legate alla nova legge regionale per attrarre talenti, al centro delle iniziative.
Un impegno che prosegue dopo gli incontri a Buenos Aires, la prima delle due destinazioni della missione, per promuovere il sistema Emilia-Romagna, la sua rete di imprese altamente specializzate, università e centri di ricerca, e per illustrare le opportunità di studio e di lavoro che il territorio può offrire a giovani studenti, grazie alla nuova legge regionale per attrarre talenti, come ha sottolineato Andrea Orlando, capo di Gabinetto della Presidenza della Regione.
Dunque, un percorso che si apre con ottime prospettive. Partendo da numeri in assoluto non ancora troppo elevati – 29,5 milioni di euro, pari al 10% di tutte le esportazioni italiane verso il Paese – l’export emiliano-romagnolo in Uruguay è in forte crescita: +53% nel 2022. E ha come prime due voci i macchinari per l’industria e l’agricoltura e l’alimentare. Anche le importazioni dall’Uruguay, pari a 35,1 milioni di euro, riguardano quasi esclusivamente prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento.
La delegazione emiliano-romagnola ha incontrato Ignacio Buffa, ministro ad interim di Agricoltura, allevamento e pesca. E le principali associazioni di categoria del comparto agroindustriale: Asociaciòn Rural Uruguaya e la Confederaciòn Granjera dell’Uruguay. Ancora, l’agricoltura in primo piano all’appuntamento alla Facoltà di Agronomia dell’Universidad de la Repubblica (Udelar), seguito dall’incontro con Rodrigo Arim, rettore dell’Ateneo.
Opportunità di scambi e progetti condivisi che sono stati approfonditi con l’ambasciatore d’Italia a Montevideo, Giovanni Battista Iannuzzi.
Agli incontri hanno partecipato anche il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, insieme a Raffaella Campaner, prorettrice alle Relazioni internazionali; Alessandro Capra, delegato all’internazionalizzazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Valentina Bernini e Mattia Iotti, docenti dell’Università di Parma.
Nella delegazione emiliano-romagnola anche il Consorzio Cermac, con il presidente Enrico Turoni, realtà bolognese che riunisce aziende produttrici di macchine e tecnologie per l’agricoltura, l’agroindustria e la zootecnia, e Art-ER, la società in house della Regione per l’innovazione, l’attrattività e l’internazionalizzazione.
Insieme alla Consulta regionale per gli emiliano-romagnoli nel mondo guidata dal presidente Marco Fabbri.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).

Maltempo, da mezzanotte allerta rossa in Emilia Romagna

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BOLOGNA (ITALPRESS)- Dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allarme meteo in Emilia-Romagna.
In particolare: allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese.
Secondo i tecnici, siamo di fronte a una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico.
Le prime precipitazioni sono previste dunque dalla mezzanotte, a partire dalla Romagna. Si estenderanno poi nella mattinata di domani al resto della regione.
È prevista la cumulata fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 mm d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 mm di pioggia.
Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese.
Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. Previsti anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale.
Il vortice depressionario determinerà anche mare molto mosso sulla Costa, che potrà generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani.
Rispetto a quanto accaduto a inizio mese, il quadro appare più complesso per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti.
Stamattina si è svolto un incontro con l’Unità di crisi nazionale, alla presenza delle Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e, a seguire, un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Si è condivisa la possibilità che, nelle aree interessate dall’allerta rossa, possa essere prevista dai sindaci, per la giornata di domani, la chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose.
L’invito, ai cittadini, è di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working.
Ulteriori informazioni verranno comunicate dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che incontrerà la stampa oggi alle 14.30 al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna.
Già attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità.
Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo.
– foto agenziafotogramma.it-
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Maltempo, completata la ricostruzione argine del fiume Lamone

BOLOGNA (ITALPRESS) – Cinque giorni di lavoro, 24 ore su 24, per realizzare la ricostruzione d’emergenza e mettere in sicurezza 60 metri d’argine del Lamone.
E’ quanto accaduto dopo che mercoledì 3 maggio scorso – erano da poco passate le 9.30 – l’argine del fiume ha cominciato a rompersi all’altezza di Bagnacavallo, nel ravennate, in piena campagna, vicino all’abitato di Boncellino. Una rottura definita tecnicamente “da sormonto della quota arginale”, con asportazione progressiva di terra dell’argine stesso (60 metri), fino alla distruzione completa.
Il giorno stesso, nel tardo pomeriggio, i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile hanno avviato le prime operazioni di pronto intervento; a partire da quel momento, le imprese hanno lavorato senza mai fermarsi.
“Desidero ringraziare i tecnici dell’Agenzia e le maestranze, che hanno lavorato senza tregua- ha commentato Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, che oggi ha effettuato sul posto un sopralluogo-. Finito il momento dell’emergenza, speriamo prestissimo, l’argine verrà ulteriormente rinforzato. Voglio inoltre dire il mio grazie- ha aggiunto Priolo- a proprietari e amministratori delle aziende locali: c’è stato un momento in cui hanno addirittura sostituito gli operai alla guida degli scavatori e dei camion, per consentire loro di riprendere fiato. Ancora una volta, l’Emilia-Romagna dimostra di saper far squadra di fronte alle difficoltà”.
Come si è intervenuti.
Mentre veniva ricostruita la golena interna con massi ciclopici (da 3 tonnellate l’uno), sono stati rifatti circa 50 metri di strada provinciale (spazzata via dall’evento), per poter garantire il trasporto di tutto materiale necessario contemporaneamente da due direzioni. I camion hanno portato, con viaggi a ciclo continuo 24 ore su 24, terra (più di 30mila metri cubi) e massi ciclopici (oltre 10mila metri cubi) per ricostruire la golena: un primo baluardo che ha permesso, già da giovedì 4 maggio, di far sì che il fiume rientrasse nel suo percorso originale. In pochissimi giorni – da giovedì 4, appunto, a lunedì 8 – sono stati letteralmente ricostruiti 60 metri di argine; lavoro che, in condizioni normali, richiede circa due mesi. Analogamente, è stato ripristinato l’argine interessato da un sormonto per una lunghezza di circa 600 metri.
Tenuto conto dell’allerta rossa emanata ieri per oggi, si è deciso di ritardare tutti i lavori che si potevano fare anche sotto la pioggia, dando priorità a quelli che necessitano di “clima secco”; in ultimo, è già stato tutto coperto da teloni e rinforzato con sacchi. Oggi sono in corso le pulizie degli argini; nel frattempo i tecnici stanno pianificando i prossimi interventi, che vedranno le opere di consolidamento. L’auspicio è di poterli avviare da lunedì prossimo.

– foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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Bonaccini a Buenos Aires con le imprese emiliano-romagnole in Argentina

BOLOGNA (ITALPRESS) – Esportazioni per 209 milioni di euro dall’Emilia-Romagna all’Argentina e un andamento in continua crescita: +11% fra il 2019 e il 2021 e +35% solo nel 2022. Trascinate in particolare da macchine e impianti per industria e agricoltura. E molte imprese emiliano-romagnole che hanno investito nel Paese sudamericano: alla fine dell’anno scorso erano circa 60 quelle presenti con proprie unità produttive o che avevano acquisito il controllo o partecipazioni societarie, compresi Gruppi come Ducati (Bologna), Ima (Bologna), Mapei (Sassuolo, Mo), Trevi (Cesena), Cmc (Ravenna), Arag (Rubiera, Re). Cui si aggiunge dal 1998 – unico caso in Italia – una sede decentrata a Buenos Aires dell’Università di Bologna. Le opportunità di collaborazione in campo produttivo e della ricerca tra Emilia-Romagna ed Argentina – due sistemi economici per tanti aspetti complementari con il grande Paese sudamericano forte produttore di materie prime, in particolare in campo agricolo e porta di ingresso al più grande mercato del Mercosur – al centro della missione della Regione guidata dal presidente Stefano Bonaccini a Buenos Aires.
A partire dall’incontro con una folta delegazione di imprenditori emiliano-romagnoli presenti nella capitale argentina. All’iniziativa, che si è svolta alla Camera di commercio italiana, hanno partecipato fra gli altri Ruben Moleon, presidente TREVI; Gabriel Ros, direttore generale MAPEI Argentina; Luca Bocchi, presidente REDENGAS società del gruppo CPL Concordia; Alberto Bordin, direttore operativo CMC; Matias Diez, direttore Gruppo GIESSE. Insieme a Giorgio Alliata di Montereale, presidente della Camera di commercio italiana, e a Marco Leone, consigliere Economico e commerciale dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires. “L’Emilia-Romagna è la regione italiana che genera più export verso l’Argentina. Per quota pro-capite, ogni abitante del territorio esporta il 15%, più del doppio della media nazionale- ha detto il presidente Bonaccini-. Questa è una delle maggiori economie dell’America Latina, ricca di risorse naturali, in campo energetico e agricolo, territori estremamente fertili e importanti riserve di gas e litio. Qui operano alcuni importanti gruppi emiliano-romagnoli di rilievo internazionale. Dopo la recente missione a Houston in Texas sull’aerospazio, a quelle dello scorso anno in Massachusetts e Pennsylvania, dedicate ad accordi e nuove collaborazioni nei comparti delle scienze della vita e farmaceutico, e in California e Silicon Valley, questa visita è una nuova importate occasione per rafforzare il posizionamento internazionale del sistema Emilia-Romagna”.
“Siamo la piattaforma europea dei Big data e del digitale, grazie a un ecosistema della ricerca e dell’innovazione senza eguali. Gli ultimi dati Istat evidenziano per il 2022 un export regionale arrivato a 84,1 miliardi di euro a valori correnti, il 13,5% di quello italiano, ponendo l’Emilia-Romagna ancora una volta in testa alle classifiche nazionali per export pro-capite. Risultati che premiano il lavoro compiuto in questi anni- ha concluso il presidente della Regione- un lavoro condiviso che vede protagonista l’intero sistema regionale. Un impegno che vogliamo continuare, a fianco delle nostre imprese per promuovere le opportunità di interscambio, la ricerca e l’innovazione, la crescita sostenibile e la buona occupazione”. Temi che sono stati approfonditi anche nel corso dell’incontro con l’Unione Industriale Argentina, occasione anche per visitare un Centro di assistenza tecnica alle imprese. E l’Assemblea della Camera di Commercio italiana a Buenos Aires, dove Bonaccini ha tenuto l’intervento di apertura.

foto: ufficio stampa regione Emilia-Romagna

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