Emilia Romagna

L’assessore Calvano riceve l’ambasciatrice della Lituania

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’assessore regionale ai Rapporti con l’Unione europea, Paolo Calvano, ha ricevuto oggi a Bologna, nella sede della Regione, l’ambasciatrice della Repubblica di Lituania in Italia, Dalia Kreiviene. Si è trattato di una visita richiesta dall’Ambasciatrice, che si trova a Bologna per l’inaugurazione del Consolato onorario della Repubblica di Lituania previsto per oggi pomeriggio. Con l’Ambasciatrice anche Valdemaras Juozaits, consigliere dell’Ambasciata, Laura Šereniene, addetta per gli Affari Politici e Ugo Ruffolo, Console onorario della Repubblica di Lituania. Durante l’incontro è stata confermata la centralità, nelle relazioni tra Italia e Lituania, dello sviluppo di collaborazione nei settori economico, scientifico e dell’innovazione. Attenzione alla cooperazione culturale e alle necessità della comunità lituana in Italia. I lituani in Italia sono circa 5mila di cui oltre 500, il 10%, proprio in Emilia-Romagna. L’ambasciatrice Dalia Kreiviene ha un’esperienza ventennale in ambito diplomatico. Ricopre anche il ruolo di Ambasciatore della Repubblica di Lituania per la Repubblica di Malta e per la Repubblica di San Marino.

Foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Pnrr, Assessore Calvano a Bruxelles “Opportunità preziosa”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il punto sull’attuazione del Pnrr in Emilia-Romagna, l’assistenza tecnica agli enti locali per la realizzazione dei progetti e il sistema di monitoraggio sviluppato dalla Regione. I principali interventi del bilancio 2023, per sostenere il territorio senza aumentare la pressione fiscale. Ancora, i dossier prioritari dell’Ue – clima, digitale, sociale, energia e autonomia strategica – e il possibile intreccio con le priorità regionali. Sono i punti principali all’ordine del giorno della missione a Bruxelles, che si conclude oggi, dell’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue Paolo Calvano. Una missione che avviene a poche settimane dall’insediamento della Svezia alla presidenza del Consiglio dell’Unione europea, con quattro priorità individuate: sicurezza, competitività, transizione energetica e valori democratici.
“Un’opportunità preziosa- commenta l’assessore-, in un contesto in cui le Regioni europee giocano un ruolo chiave, sia nel rafforzamento della dimensione propria regionale che di politiche, programmi e risposte europee alle crisi. L’Emilia-Romagna- aggiunge Calvano- è una Regione fortemente europea, che si muove in primo luogo nella dimensione dell’Unione, considerando imprescindibile la collaborazione e il confronto con le sue istituzioni per superare le crisi e costruire insieme un futuro reale e sostenibile”. Uno dei temi ricorrenti della missione è il Pnrr: per l’Emilia-Romagna le risorse assegnate sono pari a 6,1 miliardi di euro, ripartite su 6 missioni: transizione digitale (656 milioni) e verde (2,3 miliardi), mobilità (232 milioni), istruzione e ricerca (1 miliardo), coesione e inclusione (1 miliardo), salute (755 milioni).
Da rilevare che tutti i 330 Comuni dell’Emilia-Romagna sono assegnatari di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Regione, dal canto proprio, ha sviluppato anche un sistema di monitoraggio sul Pnrr, una mappa che “naviga” attorno ai Comuni con l’obiettivo di accrescere trasparenza, comunicazione e semplificazione. In questa direzione va la richiesta di assistenza tecnica agli Enti locali nell’attuazione del Pnrr avanzata da parte dell’assessore Calvano ai rappresentanti delle istituzioni europee incontrati. Tra gli altri temi, la riforma del sistema di governance economica europea, lo stato di preparazione del capitolo RepowerEU del Pnrr italiano, la trasformazione digitale, le misure Ue adottate e la situazione in regione per rispondere alle conseguenze della guerra in Ucraina, con l’obiettivo di aumentare sicurezza e sostenibilità del sistema energetico attraverso la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

foto: uffio stampa regione Emilia-Romagna

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A Ponte Ronca conclusi i lavori nell’alveo del torrente Ghironda

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dopo la conclusione dei lavori nell’alveo del torrente Ghironda, l’abitato di Ponte Ronca, nel bolognese, è ancora più sicuro. Nella piccola frazione del comune di Zola Predosa è stato risezionato il tratto a cielo aperto del torrente, che scorre proprio all’interno del centro abitato per circa 300 metri. Realizzato con un investimento di 45mila euro da parte della Regione, quest’intervento è complementare ai futuri lavori per una cassa di espansione a monte del paese, attualmente in avanzata fase di progettazione e per la quale sono già disponibili 1 milione 110 mila euro.
L’intervento ha previsto l’ampliamento della sezione di deflusso del torrente, caratterizzata da un’abbondante presenza di detriti che limitavano lo scorrimento delle acque. Per realizzare una sezione uniforme più ampia sono state rimosse circa 100 tonnellate di terra. Il risezionamento è stato preceduto dalla pulizia dell’area da una rilevante quantità di rifiuti, abbandonati nell’ambiente nel corso del tempo.
Il lavoro si inquadra nell’ambito delle attività di manutenzione straordinaria del Ghironda, iniziate nel 2020 con la rimozione di sedimenti dal tratto tombinato a valle di via Risorgimento, per l’importo complessivo di 50mila euro. In questo modo risulta più facile anche la manutenzione ordinaria annuale, eseguita dal Consorzio della Bonifica Renana, in base a una convenzione recentemente rinnovata con la Regione.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Art City, in Regione i paesaggi di Giovanni Ciangottini

BOLOGNA (ITALPRESS) – Con la mostra “Paesaggi e le fantasie di paese”, dedicata a Giovanni Ciangottini, prosegue l’omaggio che l’Assemblea legislativa, nell’ambito di Art City, rivolge agli artisti del proprio territorio. La mostra, a cura di Sandro Malossini, sarà inaugurata martedì 31 gennaio alle 11 nella sede dell’Assemblea, in viale Aldo Moro 50 a Bologna. Sarà visitabile fino al 20 febbraio. Giovanni Ciangottini fu una delle figure più significative del mondo artistico bolognese del secondo dopoguerra. Pittore raffinato e attento ai nuovi linguaggi che rinnovarono l’arte contemporanea, fu il primo gallerista che, nel 1942, aprì a Bologna un proprio spazio espositivo, ospitando autori come De Chirico e De Pisis. Presente in tutte le maggiori esposizioni nazionali, dalla Biennale di Venezia alla Quadriennale di Roma, con all’attivo numerosissime mostre personali, in questa esposizione Ciangottini viene ricordato con la selezione di poche ma significative opere che ripercorrono tutto il suo percorso creativo da un raro “Paesaggio” del 1947 a una luminosissima “Fantasia di paese” del 1971.
“L’Assemblea legislativa -ha commentato la presidente Emma Petitti- è sempre attenta a promuovere all’interno dei propri spazi la cultura legata al territorio. Mi auguro che anche questa mostra, inserita nel prestigioso ambito di Art City Bologna 2023, possa trovare ampio risalto e interesse”. Art City in Assemblea proseguirà con la mostra “Gli scultori della velocità. I capolavori dei maestri carrozzieri modenesi”, a cura di Jean Marc Borel, che sarà inaugurata giovedì 2 febbraio alle 11, visitabile fino al 12 febbraio. Tutte le esposizioni sono visitabili gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. E’ prevista un’apertura straordinaria per sabato 4 febbraio, dalle 9 alle 22, e domenica 5 febbraio, dalle 9 alle 18.

foto: ufficion stampa Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

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Scossa di terremoto di magnitudo 4.1 in provincia di Forlì-Cesena

FORLI’ – CESENA (ITALPRESS) – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata, alle ore 6.32, dall’Ingv – Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a 4 chilometri a nord di Gambettola, nella provincia di Forlì-Cesena. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 18 chilometri. Poco dopo sono state registrate altre due lievi scosse nella zona di Cesenatico.
A seguito dell’evento sismico, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate l’evento risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose.
immagine Ingv – Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia
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Shoah, Quattro nuove pietre di inciampo a Parma

PARMA (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina a Parma la cerimonia di posa di quattro nuove Pietre d’Inciampo. L’iniziativa rientra nell’ambito di quelle previste a Parma in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, nell’anniversario della data in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono i pochi superstiti del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, nel 1945. La Cerimonia, promossa da ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea – insieme al Comune di Parma – Assessorato a Partecipazione, Associazionismo e Quartieri, ha preso avvio in borgo della Pace 8, con la posa della pietra dedicata a Sergio Larini, soldato del 33° Reggimento di Artiglieria della Divisione “Acqui”, scampato all’eccidio di Cefalonia, fu catturato dai tedeschi sull’isola greca il 23 ottobre 1943. Internato in diversi campi, fuggito dal campo di Hohenstein, in Prussia Orientale, catturato nuovamente dai tedeschi e infine liberato dalle truppe sovietiche, nel maggio 1945.
La Presidente di Isrec, Carmen Motta, ha sottolineato come “attraverso le pietre di inciampo ricordiamo tutti coloro che hanno sacrificato le loro vite per permettere a noi di vivere in democrazia e libertà”. “Le Pietre d’Inciampo – ha rimarcato il Sindaco Michele Guerra – rappresentano la necessità di una memoria ampia che segna la città. Sono una mappa che interroga chi le incontra, sono la testimonianza della storia umana e politica di persone che hanno creduto negli ideali di democrazia e libertà che oggi anche noi siamo chiamati a portare avanti”.
La cerimonia è proseguita in via XX Marzo 9, con la posa della pietra dedicata a Luigi Lusardi. Entrò a far parte della Resistenza già nel 1943 e divenendo uno dei membri del CLN di Parma. Il 31 gennaio 1944 fu arrestato a Parma e portato nel carcere di San Francesco. Internato a Fossoli, venne poi deportato a Mauthausen. Trasferito infine nel sottocampo di Ebensee, morì nel lager il 20 febbraio 1945.
In via Racagni 12, è stata posata la pietra dedicata a Marcellino Jannucci. Sottotenente del III Battaglione dell’83° Reggimento Fanteria “Venezia”, catturato dai tedeschi il 10 ottobre 1943 sul fronte balcanico. Prigioniero di guerra, prima a Belgrado, poi a Semlin e infine nel campo di concentramento di Ebensee, in Austria, dove rimase fino all’arrivo delle truppe americane, che liberarono il lager nel maggio 1945. In via Navetta, all’altezza del civico 33, è stata posata la pietra dedicata a Luciano Iaschi, Partigiano della 31° Brigata Garibaldi “Copelli” viene catturato dai tedeschi a Varano dè Melegari, durante un rastrellamento. Internato dapprima nel campo di transito di Bolzano poi a Mauthausen e infine nel sottocampo di Gusen dove morirà il 18 aprile.

foto: ufficio stampa Comune di Parma

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Sei compagnie teatrali in partenza per tour internazionali

BOLOGNA (ITALPRESS) – Sei compagnie emiliano-romagnole partono per tour internazionali. Andlay Aps, Associazione Emilia-Romagna Festival, Accademia Bizantina, Ravenna Teatro, Teatro dei Venti, Teatro Necessario: sei eccellenze della produzione artistica emiliano-romagnola che saranno protagoniste delle stagioni di Teatri e Festival internazionali. Nel 2023, Ater Fondazione rinnova il suo impegno a sostegno della migliore produzione artistica emiliano-romagnola con un contributo di 125.000 euro per consentire ad alcuni soggetti selezionati tramite un bando di esibirsi in teatri, festival e sale da concerto di tutto il mondo, con proposte artistiche di musica, teatro e danza.
L’edizione 2023 del bando prevede due scadenze temporali, la prima relativa ai progetti che si attuano tra gennaio e giugno, e la seconda per i progetti da luglio a dicembre.
In questa prima parte dell’anno sono sei le compagnie coinvolte, tre produzioni musicali e tre di teatro.
In ambito musicale la prima novità è il progetto “Maqeda. Regina di Saba” dell’Atse Tewodros Project, gruppo italo-etiope promosso dalla bolognese Andlay Aps che sarà in scena dal 2 al 16 febbraio 2023 presso il Teatro dell’Istituto Italiano Cultura di Addis Abeba (Etiopia) e al Festival Sauti Za Busara, Stone Town di Zanzibar (Tanzania). Il progetto, dedicato alle figure femminili della storia e della mitologia etiope, è stato realizzato nel 2022 tramite residenze artistiche a Bologna e concerti in Emilia-Romagna. Ora approda ora in Etiopia e Tanzania grazie al sostegno dell’IIC di Addis Abeba e dell’Ambasciata d’Italia a Dar es Salaam.
La seconda novità è l’Associazione Emilia-Romagna Festival (Erf) di Imola, importante realtà di promozione culturale su tutto il territorio regionale, che presenterà “Europa Suite” dal 5 al 12 marzo 2023 in Polonia (Cracovia, Varsavia e Poznan) e Lettonia (Riga), grazie anche al sostegno degli Istituti Italiani di Cultura a Varsavia e Cracovia e dell’Ambasciata d’Italia a Riga. Si tratta di un progetto nato e sviluppato totalmente in Emilia-Romagna: un concerto per voce, flauto, violino, chitarra, pianoforte ed elettronica che racchiude brani ispirati a danze delle tradizioni popolari dei paesi ospitanti.
La terza produzione musicale vede anche quest’anno l’apprezzatissimo ritorno in Spagna dell’ensemble barocco ravennate Accademia Bizantina che si esibirà Il 30 maggio 2023 al prestigioso Palau de la Musica Catalana di Barcellona nell’opera “Il Tamerlano” di Vivaldi: progetto sostenuto dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona che vedrà l’ensemble diretto dal Maestro Ottavio Dantone, affiancato dal primo violino Alessandro Tampieri. Per quanto riguarda l’ambito teatrale, si inizia con una riconferma della compagnia ravennate Il Teatro delle Albe, già nel continente americano per un’ulteriore tappa del progetto “Dante nei cinque continenti”, con il supporto di MiC, MAECI, IIC New York e University of Pennsylvania, in collaborazione con i Consolati Generali delle due città, Com.It.Es, Italian and American Playwrights Project e Casa Italiana Zerilli Marimò NYU. Dopo Buenos Aires, dal 16 al 30 gennaio 2023 i due direttori artistici, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, presentano “fedeli d’Amore” – polittico in sette quadri per Dante Alighieri- a Filadelfia (Penn Live Arts-Annenberg Center-Harold Prince Theatre) e a New York (La MaMa ETC-Downstairs Theatre).
Anche il modenese Teatro dei Venti riconferma il proprio successo internazionale con la produzione “Moby Dick”: quest’anno dal 24 al 29 maggio 2023 lo spettacolo sarà presentato in Moldavia nella Piazza della Grande Assemblea Nazionale di Chisinau in occasione del “Bitei 2023 International Scenic Arts Biennial Festival” e con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Chisinau. Il progetto quest’anno è di più ampio raggio – “Da Moby Dick a La Misura Umana” – e prevede anche la proiezione del film documentario “Moby Dick o il Teatro dei Venti”, un workshop e un incontro aperto al pubblico con il regista. Infine, una novità: dall’8 al 12 giugno 2023 il Zirkus Theater Festival 2023, festival delle arti circensi presso la Zentralwerk di Dresda (Germania) ospiterà lo spettacolo “Nuova Barberia Carloni” della compagnia di circo contemporaneo e teatro urbano Teatro Necessario, di base a Colorno (Pr). Il bando è nuovamente aperto: dal 9 gennaio al 2 maggio 2023, gli operatori e le compagnie emiliano-romagnole che abbiano quale principale finalità istituzionale quella di produrre spettacoli dal vivo possono presentare la propria candidatura per i progetti che si realizzeranno dal 1 luglio al 31 dicembre 2023.

foto: ufficio stampa regione Emilia-Romagna

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Rinnovato l’accordo Barilla-produttori su “Grano duro di alta qualità”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si rinnova l’accordo “Grano duro alta qualità”, una filiera tutta emiliano-romagnola per la pasta Barilla. Più qualità, attenzione all’ambiente e redditività per le imprese sono i punti chiave dell’accordo triennale di filiera per il grano duro tra il Gruppo Barilla e la Società produttori sementi e le principali organizzazioni di produttori cerealicoli della regione: Op Grandi colture italiane, Op Cereali, Consorzio agrario Terrepadane, Consorzi Agrari d’Italia e Consorzio agrario di Parma. Firmato oggi a Bologna nella sede della Regione – presenti l’assessore regionale all’Agricoltura e Agroalimentare Alessio Mammi, Luigi Ganazzoli, responsabile acquisti del Gruppo Barilla e i rappresentanti delle Organizzazioni dei produttori e Consorzi agrari regionali e dell’industria sementiera – il rinnovo dell’intesa vale a partire dalla campagna di produzione cerealicola 2023 e riguarda la fornitura di grano duro di alta qualità dell’Emilia-Romagna alla Barilla per oltre 120 mila tonnellate all’anno, che saranno prodotte in una superficie agricola di oltre 20 mila ettari, pari a circa un terzo della produzione regionale. Grazie agli investimenti sulle filiere come questo Barilla è oggi in grado di offrire in Italia una pasta prodotta con grano 100% italiano.
“Un accordo di estrema attualità- ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi oggi nel corso della presentazione alla stampa- in un momento caratterizzato da difficili congiunture: le tensioni sui mercati dei cereali aggravate dal conflitto russo-ucraino e gli aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche, oltre che dei fertilizzanti, che hanno fatto salire le quotazioni come non si vedeva dalla precedente crisi dei prezzi del 2007-2008”. “In questi sedici anni- ha proseguito l’assessore- il progetto oltre a raggiungere gli obiettivi ha portato al miglioramento organizzativo e alla realizzazione di una filiera integrata che produce un grano di elevata qualità. L’intesa si è quindi rivelata strumento fondamentale per migliorare la programmazione, garantire stabilità al comparto e concorrere a salvaguardare la redditività degli agricoltori. Significativo anche il contributo di innovazione tecnica e di professionalità che caratterizzano oggi la filiera del grano duro”.
Promossa dall’assessorato regionale all’Agricoltura, l’intesa è giunta al sedicesimo anno di applicazione e coinvolge, oltre al Gruppo Barilla, la Società Produttori Sementi, le Organizzazioni di produttori e diversi Consorzi agrari. Molteplici i vantaggi per i soggetti coinvolti: Barilla potrà contare su una varietà di grano appositamente selezionata e su un bacino produttivo vicino agli stabilimenti emiliano-romagnoli. Ai consumatori verrà garantito un prodotto finale di elevata qualità e coltivato con tecniche rispettose dell’ambiente. Gli agricoltori, infine, hanno la conferma di uno sbocco di mercato sicuro, con un prezzo di vendita concordato e premi per la qualità del prodotto fornito.
Il progetto, che ha fatto da apripista a livello nazionale, rappresenta un modello di organizzazione della filiera, dalla coltivazione alla trasformazione in pasta.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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