Emilia Romagna

Sopralluogo dell’assessore Priolo ai lavori nel parmense

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si sono conclusi i lavori per la messa in sicurezza dell’abitato di Agna, in comune di Corniglio, nel parmense, con un maxi-cantiere finanziato dalla Regione con 800mila euro. Le opere, avviate nella primavera dello scorso anno, sono seguite al dissesto che si è verificato sul versante a nord-ovest dell’abitato, arrivando a lambire le abitazioni più esterne. Stamattina Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, ha svolto un sopralluogo sul posto insieme al sindaco Giuseppe Delsante e ai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
La visita al cantiere ormai concluso è stata una delle tappe della giornata dell’assessore in provincia di Parma. Priolo ha visionato le opere in corso per stabilizzare il versante e garantire la percorribilità della strada comunale Curatico-Costa Venturina, finanziate sempre dalla Regione con 350mila euro e in ultimazione entro l’anno. L’assessore ha partecipato anche all’inaugurazione di 4 erogatori per la produzione di acqua naturale allestiti nella scuola primaria di Fornovo Val Taro, nell’ambito di un progetto “plastic free” che punta a ridurre il consumo di prodotti monouso.
“Di fronte a sfide importanti come quelle imposte dal cambiamento climatico, è fondamentale un approccio integrato che tenga a sistema tutte le componenti ambientali- ha affermato Priolo-. L’impegno per la sicurezza del territorio e per ridurre la produzione dei rifiuti sono due facce della stessa medaglia, poichè puntano a costruire un nuovo modello di sviluppo, centrato sul riconoscimento del valore delle risorse naturali e sull’attenzione a un loro utilizzo accorto e razionale, per una vera sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
La frana di Agna coinvolge il versante a nord-ovest dell’abitato, lungo un’area estesa per circa 70 metri di larghezza e oltre 150 di lunghezza. Attraverso una convenzione tra l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’amministrazione Comunale di Corniglio è stato avviato il cantiere, caratterizzato da interventi di natura geologica e ingegneristica davvero innovativi.
E’ stato realizzato un sistema “a ombrelli” – oltre 150 metri sull’intero dissesto – costituito da una rete in funi d’acciaio collegata a un tirante ancorato a una profondità di circa 20-30 metri, dove la roccia è stabile. L’insieme di questi ombrelli permetterà di trattenere circa 60 tonnellate di terra per ogni ombrello, immobilizzandola. Si sono inoltre realizzati i gradoni necessari a modellare il versante. Altri sono in programma nella parte inferiore del dissesto: la Regione li ha “candidati” a finanziamento attraverso le risorse del Pnrr riservate alla Protezione civile.
Quattro nuovi erogatori a colonna per la produzione di acqua naturale, inaugurati questa mattina alla presenza dell’assessore Priolo e della sindaca di Fornovo, Michela Zanetti, e 700 borracce consegnate a studenti e operatori della primaria. E’ l’esito del progetto “Scuole Plastic free”, lanciata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Istituto comprensivo per ridurre l’utilizzo in classe di bottiglie e bicchieri monouso in plastica. A sostegno del progetto, un contributo di oltre 18mila euro di fondi regionali concessi da Atersir con il bando 2021 per la riduzione della produzione dei rifiuti (l’80% del costo totale di 22.800 euro). La provincia di Parma è, su scala regionale, quella che lo scorso anno ha registrato il maggior numero di progetti finanziati.

foto: ufficio stampa regione Emilia-Romagna

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Torna il Bologna Jazz Festival

BOLOGNA (ITALPRESS) – In un vasto calendario che abbraccia ben 36 giorni, dal 27 ottobre all’1 dicembre, e numerose location (raggiungendo anche i comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara e Forlì) torna con l’edizione 2022 il Bologna Jazz Festival. Una rassegna che brilla per le presenze in esclusiva nazionale del supergruppo jazz più atteso della stagione autunnale, il quartetto con Joshua Redman, Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade (31 ottobre), e di Edu Lobo, padre fondatore della mùsica popular brasileira (24 novembre). E poi ancora la Mingus Big Band (16 novembre) e innumerevoli altri protagonisti di primo piano del jazz made in Usa, una significativa rappresentanza del jazz nazionale e qualche proposta “esotica”.
E non mancano mostre fotografiche, proiezioni cinematografiche, conferenze, seminari. Oltre un mese di eventi per ogni pubblico e ogni fascia di età. Si va dai film a cartoni animati con colonna sonora jazzistica, soprattutto per i più giovani, fino a pellicole di prima visione e anteprime presentate alla Mostra del cinema di Venezia.
I jazz club, bolognesi e non solo, saranno una colonna portante del festival con una programmazione di primissimo livello e artisti quali Joey Baron, Fabrizio Bosso, Josè James, Billy Hart. Non mancheranno orchestre e big band, ma anche serate nei club più frequentati dai giovani in città.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna –
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Garante regionale visita la Casa Circondariale di Modena

MODENA (ITALPRESS) – Il Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, ha visitato, nella giornata di ieri, la sezione femminile della casa circondariale Sant’Anna di Modena, accompagnato dal provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Gloria Manzelli, dalla direttrice del carcere, Anna Albano, e dal dirigente della Polizia penitenziaria e comandante della struttura, Mauro Pellegrino. E’ la quinta volta che il Garante Cavalieri incontra i detenuti e le detenute della struttura modenese (la terza volta nel femminile), in questi mesi ha già raccolto trenta segnalazioni di reclusi del Sant’Anna (di cui quattordici da donne). La visita è collegata anche ai contenuti, riferiti a una lettera di denuncia (anonima) poi ripresa dalla Gazzetta di Modena.
Nel colloquio con la direttrice della struttura è emerso che sono in programma lavori nella sezione femminile per la trasformazione in ‘sezione apertà, incrementando così le ore di uscita dalle camere. Inoltre, grazie ai precedenti confronti tra i due, è stato programmato l’ampliamento delle ore di socialità in sezione, con la possibilità per le detenute di pranzare insieme in piccoli gruppi nelle camere di pernottamento. Cavalieri rileva però che permangono problemi collegati ai tempi di risposta della magistratura di sorveglianza, ai trasferimenti e anche rispetto alla scarsità di attività socio-occupazionali.
Relativamente alle denunce pubblicate dalla Gazzetta, il garante le ritiene “senza fondamento”, in particolare “per quello che riguarda igiene, violenza nella sezione e inadeguatezza degli spazi comuni”.
Per quello che concerne le docce e i bagni nelle celle, aggiunge, “era già intervenuta la direttrice rilevando limiti architettonici nella struttura, perchè ormai datata (realizzata prima del 2000, e quindi rispondente alle esigenze di quel periodo)”. E’ attivo, rimarca, “l’accesso all’acqua calda tramite docce comuni”. Infine, rileva che nella struttura “esiste una programmazione settimanale che prevede il coinvolgimento del volontariato: una compagnia teatrale, società sportive e attività curate da un tecnico della locale Ausl”.

foto: ufficio stampa regione Emilia-Romagna

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Premiati gli enti locali che si sono distinti nella digitalizzazione

BOLOGNA (ITALPRESS) – I Comuni e le Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna che si sono distinti nella digitalizzazione dei loro territori, secondo le misurazioni a cura dell’indice regionale DESIER (Digital Economy and Society Index Emilia-Romagna) hanno ricevuto oggi il Premio Agenda Digitale. L’indice è uno strumento messo a disposizione degli amministratori locali che da un lato serve a monitorare lo stato di avanzamento della digitalizzazione nel tempo e tra i territori, dall’altro consente di individuare buone pratiche da diffondere, divari da colmare, ambiti prioritari su cui intervenire. A consegnare i premi, all’Unahotels Bologna Fiera, l’assessora regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni, e il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi.
In totale sono stati individuati 9 premi a livello regionale per 3 Comuni capoluogo, 3 Comuni montani e 3 Unioni di Comuni. Le categorie tengono conto dei fattori che maggiormente influenzano lo sviluppo della digitalizzazione in Emilia-Romagna: dimensione demografica, caratteristiche territoriali e governo istituzionale, emersi dalle valutazioni e misurazioni che la Regione conduce da tempo. Altri 27 premi sono assegnati a livello provinciale (per ogni provincia si premia il miglior Comune sotto i 5mila abitanti, tra i 5 e i 15mila e oltre i 15mila abitanti). Infine, una menzione particolare è riservata alla Città Metropolitana di Bologna, per essere l’ente di ambito provinciale con il maggior numero di Comuni che hanno raggiunto gli indici più elevati (circa un terzo delle posizioni di maggiore rilievo nelle classifiche stilate da Desier sono occupate da Comuni della Città Metropolitana di Bologna).
“Con Desier- commentano l’assessora Salomoni e il sottosegretario Baruffi- la Regione vuole offrire uno strumento in più agli Enti locali per misurare i progressi fatti sulla digitalizzazione, che è sempre più una chiave strategica per dare servizi ai cittadini e migliorare le performance delle Amministrazioni. Nonostante la dimensione demografica e le condizioni territoriali possano rappresentare tuttora dei fattori di rallentamento, in Emilia-Romagna abbiamo molti Comuni particolarmente virtuosi, anche fra i più piccoli e nelle aree montane, che possono e devono essere presi da esempio”.
“La sfida regionale della trasformazione di tutte le comunità della nostra Regione verso comunità digitali- concludono Salomoni e Baruffi- rappresenta un banco di prova importante, che potrà avere in Desier un sistema di misurazione adeguato e capace di cogliere gli effettivi risultati”.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Covid, in Emilia-Romagna 4.005 nuovi casi e 4 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.892.394 casi di positività, 4.005 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.707 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.643 molecolari e 10.064 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 21,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.884.968 dosi; sul totale sono 3.800.392 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,6%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.961.614.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 19 (uno in più rispetto a ieri) l’età media è di 65,9 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 842 (+22 rispetto a ieri, +2,7%), età media 75 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (+2); 4 a Bologna (-1); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (+2); 1 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato).
Nessun ricovero a Piacenza (come ieri) e a Parma (-2).
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 54,1 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 819 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 385.475) seguita da Reggio Emilia (586 su 214.297); poi Modena (566 su 287.681); poi Parma (330 su 160.563) e Ravenna (319 su 179.326); quindi Rimini (297 su 177.876), Piacenza (294 su 98.065), Ferrara (264 su 135.734), Cesena (243 su 106.702) e Forlì (190 su 88.298); infine il Circondario Imolese (97 su 58.377).
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 37.949 (+2.020). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.088 (+1.997), il 97,7% del totale dei casi attivi.
Le persone complessivamente guarite sono 1.981 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.836.379. Purtroppo, si registrano 4 decessi: 2 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 83 e 88 anni); 1 in provincia di Modena (una donna di 58 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 90 anni).
Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara e nel Circondario imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 18.066.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Regione, Enel e Tecnopolo Bologna insieme per transizione energetica

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un impegno congiunto per un uso sempre più efficiente dell’energia e un utilizzo ancora più razionale delle risorse; lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni inquinanti, la digitalizzazione delle reti, la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali; un futuro più sostenibile, più green. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi alla base del patto tra Regione Emilia-Romagna ed Enel Italia; patto tradotto in un Protocollo d’intesa che sancisce la volontà di individuare e sviluppare progetti e iniziative in una serie di aree stabilite di comune accordo.
Il Protocollo è stato siglato oggi in viale Aldo Moro dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla, e dal direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta.
L’intesa conferma la valenza di una collaborazione che ormai da alcuni anni ha permesso a Regione Emilia-Romagna ed Enel di sviluppare un’intesa virtuosa nel segno del comune impegno per favorire una transizione energetica giusta ed inclusiva.
Collaborazione che ora si consolida ulteriormente attraverso il coinvolgimento di una eccellenza del territorio: Enel e Fondazione ICSC (“Centro Nazionale di Ricerca in High-Performance Computing, Big Data and Quantum Computing”) – che gestisce il Centro Nazionale di supercalcolo, uno dei cinque Centri Nazionali previsti dal PNRR – hanno infatti siglato anche un Protocollo per le attività di simulazione, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni che verranno effettuate nel Tecnopolo di Bologna.
Per la Fondazione ha firmato il presidente Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; presente anche il presidente del Cineca, Francesco Ubertini.
Obiettivi della collaborazione saranno l’ampliamento e il potenziamento degli strumenti per la definizione di scenari climatici e dei potenziali impatti sul settore energetico, sul territorio e sui mercati delle commodities. Ulteriori ambiti di studio previsti dalla partnership riguardano analisi dedicate all’adozione di nuovi materiali d’avanguardia nella componentistica della rete elettrica nonchè molti ambiti relativi allo sviluppo digitale e alle Smart Cities.
“Questa Regione- hanno commentato il presidente, Stefano Bonaccini, e l’assessore Colla- si è posta, per il prossimo futuro, il traguardo di una crescita sostenibile e di una economia capace di misurarsi con le grandi sfide in campo ambientale, investendo su innovazione, ricerca e conoscenza. Per questo motivo si è dotata di un Piano Energetico Regionale e di un contesto normativo e programmatico in grado di supportare la costruzione di un sistema che guarda all’utilizzo di energie rinnovabili e che fonda sulla Green Economy e sui principi dell’economia circolare lo sviluppo socioeconomico del proprio territorio”.
“A partire dalla sottoscrizione nel 2020 del Patto per il Lavoro e per il Clima, alla luce dei nuovi obiettivi fissati dalla Comunità internazionale e dall’Unione europea in materia di clima e energia, abbiamo deciso di accelerare la transizione ecologica ponendoci l’obiettivo della decarbonizzazione entro il 2050 e del raggiungimento del target del 100% di energia da fonti rinnovabili nel 2035, individuando le linee di intervento prioritarie su cui concentrarci: un impegno- hanno concluso presidente e assessore- non più rinviabile”.
“La collaborazione tra imprese e istituzioni è fondamentale per realizzare gli obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni del Paese e dell’Europa” ha detto Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia. “Per questo sono particolarmente importanti le intese siglate oggi, che ci vedranno impegnati in un percorso virtuoso per valorizzare e diffondere soluzioni sostenibili in ambito energetico, a beneficio di cittadini e imprese del territorio”.
“Siamo molto soddisfatti dell’interesse dimostrato da Enel e dell’ingresso di un’altra grande realtà aziendale nel Centro Nazionale di supercalcolo” ha sottolineato Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione ICSC e dell’INFN. “E’ un riconoscimento, una importante conferma, del valore strategico di questo progetto per il Sistema Paese, e del ruolo che può giocare per la valorizzazione delle sinergie tra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale, e tra settore pubblico e privato. La collaborazione con Enel rafforzerà ulteriormente le potenzialità e il contributo che il Centro Nazionale potrà portare a un settore-chiave, quello dell’energia, il cui sviluppo è oggi indispensabile per costruire un futuro sostenibile”.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Treni, tra Modena e Reggio Emilia in corso lavori per quasi 35 milioni

BOLOGNA (ITALPRESS) – Elettrificazione delle linee, soppressione dei passaggi a livello e miglioramento delle stazioni, più sostenibili grazie ai pannelli fotovoltaici e più accessibili: la Regione Emilia-Romagna continua il proprio impegno per il potenziamento del servizio ferroviario negli oltre 300 chilometri di rete di competenza di Ferrovie Emilia-Romagna, la società in house dedicata al trasporto su ferro. Accompagnato dai tecnici regionali e di FER con il direttore generale, Stefano Masola, l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Andrea Corsini ha dedicato la giornata di oggi a una serie di sopralluoghi a diversi cantieri ferroviari, che rientrano in questo piano complessivo, tra le province di Reggio Emilia e Modena: l’ammontare dei lavori in corso supera i 34,5 milioni di euro, di cui più di 14,5 sono fondi dal bilancio regionale mentre i restanti arrivano dal Fondo coesione e sviluppo.
Un territorio che può già contare su importanti progetti legati alla sostenibilità del trasporto su treno, grazie ai lavori di elettrificazione delle linee: dallo scorso mese sulla Reggio Emilia-Guastalla viaggiano solo treni elettrici, mentre sulla linea Reggio Emilia-Ciano d’Enza i mezzi elettrici hanno raggiunto il 50% delle corse e mancano pochi mesi alla fine dei lavori per l’elettrificazione completa della Reggio Emilia-Sassuolo. Le visite dell’assessore di Corsini di oggi si sono concentrate nello specifico su cantieri dedicati alla sicurezza e alla viabilità dei cittadini, con il superamento di due passaggi a livello che creavano incidenti e traffico a Sassuolo e Modena, alla ricucitura urbana, grazie ai lavori alla stazione di Guastalla, alla sostenibilità, con l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle stazioni, alla intermodalità, con l’intervento a Scandiano che potenzia anche i servizi dell’interporto di Dinazzano.
“La Regione crede e soprattutto investe con convinzione nel trasporto ferroviario, come indicato già nel Patto per il lavoro e per il clima, perchè è una modalità di spostamento ecologica e sostenibile- sostiene l’assessore Corsini-. Il nostro impegno si è concentrato su diversi aspetti, in collaborazione con diversi partner, a partire ad esempio dal rinnovo di una flotta di mezzi che adesso è la più giovane di Europa, ma chiaramente la rete ferroviaria di nostra competenza ha sempre la massima attenzione”. “I cantieri che abbiamo avuto occasione di visitare oggi- conclude l’assessore- vanno a risolvere in maniera puntuale problemi concreti che condizionano la vita di tutti i giorni dei cittadini: i 35 milioni di euro che spendiamo sul territorio sono quindi a vantaggio non solo di chi si muove in treno sulle linee coinvolte, frequentate in maggioranza da lavoratori pendolari, ma anche di tutti gli emiliano-romagnoli che in quelle zone vivono, lavorano o viaggiano”.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Autostrade, 6,5 miliardi per l’Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi a Bologna il seminario “La rete del futuro. Aspi dialoga con il territorio” dedicato al piano di potenziamento e ammodernamento della rete autostradale in Emilia-Romagna. L’incontro è stato l’occasione per portare avanti un confronto con le diverse realtà politiche, economiche e sociali del territorio, oltre che per definire l’avvio dei nuovi investimenti per l’efficientamento e il potenziamento delle infrastrutture autostradali del territorio.
L’Emilia-Romagna è una delle regioni maggiormente interessate dal programma di sviluppo e ammodernamento di Autostrade per l’Italia, con un piano di investimenti di 6,5 miliardi di euro di cui 2,7 miliardi in grandi opere pronte a partire. Un riassetto a tutto tondo della mobilità autostradale che porta avanti la rigenerazione dei tracciati principali della regione, assi portanti dell’economia del Paese, ampliandoli e adeguandoli ai nuovi standard della mobilità, in un’ottica di decarbonizzazione e secondo i principi della sostenibilità.
Si tratta di un ampio piano di investimenti che vede il Gruppo Autostrade per l’Italia – player di primo piano nel settore dell’ingegneria, delle costruzioni, delle tecnologie e dei servizi – operare in sinergia con altre realtà di eccellenza, innescando così una catena del valore senza eguali in termini di capacità industriale sul panorama nazionale.
Un riassetto che parte dal Passante di Bologna, una tra le principali opere previste dal piano industriale di Aspi, un progetto innovativo per il suo approccio con il territorio e il tessuto urbano, grazie alla capacità di coniugare in un’unica opera benefici in termini di esperienza di viaggio (con 4,5 milioni di ore risparmiate nella percorrenza del tratto) e in termini di riqualificazione urbana, grazie al sostanzioso impegno in opere verdi, mitigazione del rumore e installazione di impianti fotovoltaici. Un progetto abilitatore fondamentale per la crescita del sistema-Paese di un valore di oltre 1,5 miliardi di euro, cui si aggiungono interventi per altri 250 milioni di euro, al fine di adeguare e migliorare le vie di adduzione al nuovo nodo autostradale e fare un intervento strutturale sulla viabilità urbana ed extraurbana.
A completare il programma del tracciato autostradale emiliano, gli interventi per il potenziamento della A14 tra Ravenna e Bologna San Lazzaro e della A13 tra Ferrara e Bologna. Per quanto riguarda la A14 sono già iniziati i primi cantieri; gli altri progetti viaggiano a livello autorizzativo di pari passo con quello del Passante, per cui si prevede l’avvio delle prime cantierizzazioni per la risoluzione delle interferenze tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023. Diverse anche iniziative a beneficio del territorio, grazie alla realizzazione di interventi, individuati in base alle esigenze delle realtà locali, per migliorare la viabilità cittadina, le vie di collegamento alla rete, ma anche la qualità della vita nelle aree urbane attigue al sedime autostradale, come la tangenziale di Modena, il potenziamento della S.S.16 nel tratto romagnolo e il Progetto Paesaggistico di Restauro e Valorizzazione Ambientale (opere PREVAM).
Un beneficio per il territorio, anche a livello nazionale, prodotto grazie dall’approccio utilizzato nella progettazione delle nuove opere che coniuga la funzionalità del viaggio all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità: nuovi sistemi di sicurezza e gestione della mobilità, piena espressione del Programma Mercury di Autostrade per l’Italia nato con l’obiettivo di mettere a terra soluzioni rispondenti alle nuove e molteplici esigenze in termini di sostenibilità del viaggio e dell’infrastruttura.
“Oggi abbiamo portato in Emilia-Romagna un format che stiamo replicando su tutti i territori attraversati dalla rete gestita da Autostrade per l’Italia” afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “In particolare, è in questa Regione che avvieremo già dalla fine del 2022 il nostro progetto più innovativo da un punto di vista ingegneristico e paesaggistico: il Passante di Bologna rappresenta infatti un unicum nel nostro Paese – e anche in Europa come ha certificato Envision – per la capacità di rispondere alle nuove esigenze della mobilità in termini di capacità, tecnologia e approccio sostenibile. Un’opera che, una volta in esercizio, abbatterà i tempi di percorrenza del tratto e le emissioni di CO2 e potrà costituire il punto di partenza per rendere ancora più performante la viabilità nazionale e regionale. Interventi imprescindibili anche nell’ottica di un rilancio dello sviluppo del territorio e del Paese.
Aggiunge Tomasi: “Dati i volumi di traffico e l’imprescindibilità di questi nodi, interventi strategici come questo non possono essere ulteriormente rimandati. Il costo del non fare è ormai insostenibile per il Paese, interventi del genere sono vitali per l’economia italiana”.
Durante il seminario è stato fatto il punto anche sull’avanzamento del piano di ammodernamento avviato in Regione che in una prima fase, già conclusa, ha riguardato circa il 50% delle gallerie della Panoramica. Un programma di circa 600 milioni di euro destinato a mantenere performanti e funzionali le principali infrastrutture della rete, quali ponti, viadotti, barriere di sicurezza e antirumore, oltre alle gallerie.
All’incontro “La rete del futuro. Aspi dialoga con il territorio” erano presenti, tra gli altri, il Presidente di Autostrade per l’Italia Elisabetta Oliveri, il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, accompagnato dall’Assessore alla Mobilità e Infrastrutture, Valentina Orioli e l’Assessore a Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo Commercio della Regione, Andrea Corsini.
-foto ufficio stampa Autostrade-
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