Emilia Romagna

Covid, In Emilia Romagna 2.721 nuovi casi e oltre 1.200 guariti

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 1.875.894 casi di positività, 2.721 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.255 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.244 molecolari e 11.011 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 22,2%. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 19 (-4 rispetto a ieri, pari al -17,4%), l’età media è di 68,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 734 (+10 rispetto a ieri, +1,4%), età media 74,8 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 51,9 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 28.449 (+1.479). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 27.696 (+1.473), il 97,4% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 1.238 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.829.401. Si registrano 4 decessi, alcuni dei quali riferiti ai giorni scorsi.
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Salone auto e moto d’epoca a Bologna nel 2023

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dal prossimo anno il salone classic Auto e Moto d’Epoca, mostra mercato europea del settore, si trasferirà da Padova a Bologna. Nel luglio scorso Padova Hall, la società che controlla Fiera di Padova, ha ceduto la manifestazione a BolognaFiere: così a ottobre 2023 la 40° edizione del salone si svolgerà sotto le Due Torri.
“Siamo impegnati per realizzare al meglio, insieme a BolognaFiere e a tutto il territorio, un grande evento che ogni anno chiama a raccolta migliaia di appassionati da tutto il mondo. Qui può sicuramente trovare un contesto fortemente identitario, ricco di storia, cultura, genialità, intelligenza delle mani”, ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, che ha incontrato Mario Carlo Baccaglini, amministratore delegato di Intermeeting Srl e organizzatore da più di trent’anni dell’esposizione e che continuerà ad organizzarla anche dall’ottobre 2023 a Bologna.
“Questa è la terra della grande passione per i motori- prosegue Colla- dove la filiera dell’automotive rappresenta un’eccellenza assoluta grazie a competenze uniche al mondo e l’obiettivo è fare di questo salone la più grande fiera mondiale dell’auto di ieri-oggi-domani, consapevoli che non c’è innovazione senza storia”.
“L’arrivo di questa fiera- ha concluso l’assessore- è coerente con lo sviluppo del piano industriale di BolognaFiere: non perdere occasioni per attrarre nuove fiere di qualità da inserire in calendario”.
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Covid, In Emilia Romagna 2.758 nuovi positivi e un decesso

BOLOGNA (ITALPRESS) – I positivi al Coronavirus, in Emilia-Romagna sono 2.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 7.968 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 1.944 molecolari e 6.024 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 34,6%. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 22 (invariate rispetto a ieri), l’età media è di 66,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 685 (+22 rispetto a ieri, +3,3%), età media 74,7 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 50,7 anni. Si registra purtroppo un decesso. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 18.037.(ITALPRESS).

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La Regione rende disponibile la pillola RU486 anche nei consultori

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Emilia-Romagna è pronta a partire già nei prossimi giorni con la somministrazione della pillola RU486 anche nei consultori: si inizia a Parma ai primi di ottobre, poi nelle settimane e mesi successivi sarà la volta di Modena e Carpi, Romagna (Ravenna e Cattolica), Bologna e tutte le province.
Si amplia dunque la possibilità per le donne di ricorrere, per l’interruzione volontaria di gravidanza, al trattamento farmacologico: non più solo nei presidi ospedalieri – come in regione avviene sia in day hospital dal 2005 sia in regime ambulatoriale da fine 2021 – ma anche nei consultori familiari, dove potrà essere effettuato in caso di donne maggiorenni entro il 49° giorno di età gestazionale.
E intanto il 2021 fa segnare il numero più basso di interruzioni volontarie di gravidanza registrato annualmente in Emilia-Romagna dall’inizio della rilevazione, nel 1980: per la prima volta scendono sotto 6.000, esattamente a 5.671, con un calo del 6% rispetto al 2020 e del 52% rispetto al 2004 (in cui avevano sfiorato quota 12mila).
Contemporaneamente, si registra un sempre maggiore ricorso alla pillola RU486 rispetto all’intervento chirurgico: lo scorso anno 3.505 interruzioni volontarie di gravidanza, ovvero il 62%, sono state effettuate con questo trattamento.
“Siamo pronti a partire per garantire alle donne un’ulteriore possibilità di effettuare, in sicurezza e con l’assistenza adeguata, l’interruzione volontaria di gravidanza- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Iniziamo in alcune città, per poi estendere questa modalità anche alle altre province, man mano che le Ausl completeranno la predisposizione dei protocolli necessari su spazi e modalità, sulla base delle indicazioni definite dalla Regione. Siamo convinti si tratti di un diritto che deve essere garantito e rispetto al quale il servizio sanitario deve operare al meglio”.
Già a fine 2021 l’Emilia-Romagna aveva recepito, con un atto dell’assessorato regionale, le raccomandazioni nazionali del ministero della Salute: dare alle donne la possibilità di eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza con trattamento farmacologico in regime ambulatoriale anche negli spazi dei consultori, che da sempre svolgono un ruolo fondamentale in tutte le fasi della vita riproduttiva femminile.
In questo anno le Aziende sanitarie hanno lavorato per individuare le strutture, riorganizzare e attrezzare dove necessario gli spazi, formare adeguatamente il personale, costituito da equipe multiprofessionali, e costruendo protocolli e accordi con gli ospedali di riferimento, in modo da accogliere e seggire le pazienti nei diversi momenti dell’Ivg farmacologica.
Non tutti i consultori, infatti, possono essere utilizzati per la somministrazione della pillola RU486: per garantire alle donne la massima sicurezza nell’assistenza, la Regione ha definito un protocollo sperimentale che sarà utilizzato unicamente dalle strutture che presentano determinate caratteristiche e autocertificate dalle Aziende sanitarie; tra i requisiti che rendono una struttura idonea c’è ad esempio la distanza ravvicinata (entro 30 minuti) da un presidio ospedaliero di riferimento, la presenza di un’equipe adeguatamente formata, la garanzia di un numero adeguato di personale ostetrico e ginecologico non obiettore, la presenza di attrezzature adeguate e rifornimenti farmacologici per gestire l’emergenza e il trattamento di effetti collaterali.
Tra le condizioni per poter effettuare in consultorio l’Ivg con trattamento farmacologico ci sono, oltre alla maggiore età, il certificato rilasciato dal medico e firmato dalla donna, il consenso informato e la gravidanza con datazione ecografica inferiore o uguale a 49 giorni. Le Ivg farmacologiche entro il 63° giorno di età gestazionale saranno invece eseguite presso i presidi ospedalieri.
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Bonaccini “Certamente farò il presidente della Regione”

MILANO (ITALPRESS) – “Certamente farò il presidente della Regione Emilia-Romagna. E’ una fase molto delicata per famiglie e imprese e servono risposte rapide e concrete. Per questo auspico che il nuovo governo si formi presto. Poi naturalmente parteciperò al congresso del Pd, perchè serve una discussione molto schietta, alla quale mi dedicherò con impegno e determinazione. Il Pd ha bisogno di un forte contributo da parte di tutti”. Lo dice in una intervista al “Corriere della Sera” Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

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Bonaccini riceve a Bologna il presidente della Comunità Valenciana

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un impegno comune per garantire una piena ed efficace transizione energetica. Ma senza penalizzare il settore ceramico, attualmente escluso dalle compensazioni previste dal sistema di quote europeo ETS (Emissions Trading System).
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha ricevuto oggi a Bologna Ximo Puig, presidente della Comunità Valenciana. Un’occasione per fare il punto sulle opportunità di collaborazione in alcuni comparti di comune interesse.
A partire da quello della produzione di piastrelle, un comparto nel quale i due territori sono leader in Europa. In particolare, quello emiliano-romagnolo concentra il 90% della produzione nazionale, con numerose imprese che hanno già avviato la riconversione dei processi produttivi per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Un percentuale sovrapponibile a quella della Comunità Valenciana.
Un settore particolarmente vocato all’export, attualmente sui mercati internazionali esposto a gravi asimmetrie competitive, proprio perchè escluso dalle misure compensative previste dal sistema ETS, il meccanismo di scambio delle quote di emissioni previsto dall’Unione europea a favore dei settori che più hanno a che fare con la concorrenza territoriale e il rischio di delocalizzazione. Una situazione aggravata dai costi crescenti legati all’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica.
Da qui la decisione scaturita oggi dai due presidenti di chiedere un incontro con il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e di arrivare in tempi brevi al rinnovo del Protocollo di intesa che esiste tra i due territori per rilanciare la collaborazione tra Emilia-Romagna e Comunità Valenciana proprio su questi temi.
“L’attuale situazione internazionale aumenta ulteriormente le difficoltà di un comparto in cui la nostra regione è leader in Europa e nel mondo, simbolo di innovazione e competitività e che garantisce lavoro a migliaia di persone- sottolinea Bonaccini-. Oggi insieme al presidente Puig abbiamo ribadito la comune volontà di lavorare al fianco delle nostre imprese per individuare soluzioni che tengano insieme lavoro e ambiente, trovando un equilibrio tra le esigenze di piena sostenibilità, salvaguardia dell’occupazione e tenuta di un settore all’avanguardia. Siamo la Regione che ha sottoscritto il Patto per il Lavoro e il Clima, un impegno condiviso con tutto il sistema regionale, che è e deve restare la nostra stella polare anche in questa circostanza”.
Il presidente Puig ha sottolineato “l’importanza della collaborazione tra Comunità Valenciana e Regione Emilia-Romagna e il fronte comune per sollecitare alla Commissione europea nuovi aiuti a un settore strategico per entrambi i territori”. Puig ha definito la situazione che l’industria ceramica sta vivendo “insostenibile” ed è pertanto “necessario un sostegno da parte dell’Europa e dei rispettivi Governi per dare garanzie sia al settore che ai posti di lavoro”.
Già negli scorsi mesi Bonaccini e Puig avevano scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per sottoporle il problema dell’inserimento del comparto ceramico nel sistema ETS. Così come il presidente Bonaccini aveva posto il tema nel corso delle ultime missioni istituzionali a Bruxelles.
La Provincia autonoma di Valencia e la Regione Emilia-Romagna hanno in corso dal 1992 un protocollo di intesa che in questi anni ha permesso di sviluppare progetti bilaterali in particolare nei settori della scuola, della formazione e dei servizi sociali, delle politiche sociali e giovanili.
Inoltre, ART-ER collabora con l’Agenzia di sviluppo della Comunità Valenciana IVACE nell’ambito di progetti sull’innovazione, la sostenibilità e la cooperazione internazionale con particolare riferimento all’America Latina.
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Disponibili i nuovi vaccini adattati alle varianti

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, original/omicron BA.1 di Spikevax (Moderna) e Comirnaty (Pfizer), e original/BA.4-5 di Comirnaty.
In Emilia-Romagna sono già state consegnate oltre 700mila dosi (717.094), pronte per essere somministrate anche con il coinvolgimento dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente siglato con la Regione. L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha già dato indicazioni alle Aziende sanitarie su come procedere con la campagna vaccinale.
“La vaccinazione contro il Covid-19- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- ha dimostrato di essere l’unica e insostituibile via per proteggerci dal virus, ma non è il momento di abbassare la guardia. Quasi 4 milioni di cittadini in Emilia-Romagna si sono vaccinati con il ciclo primario e terza dose, ma ora è fondamentale la quarta dose per continuare a proteggere i nostri cari, noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite”.
I vaccini – come specificato nella circolare congiunta di ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco e Istituto Superiore di Sanità inviata alle Regioni – sono destinati alla seconda dose di richiamo per tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purchè abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.
Il loro utilizzo, tuttavia, è prioritariamente raccomandato per tre ‘categoriè. Come secondo richiamo (quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti; per gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. In tutti i casi devono essere passati almeno 120 giorni dal primo richiamo).
Come prima dose di richiamo (quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario; sempre a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di 120 giorni dal completamento del ciclo primario.
Infine, come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima. Di fatto, si tratta della ‘quinta dosè, che come specifica chiaramente la nota ministeriale per il momento è riservata unicamente a quest’ultima categoria di persone. Per procedere con la somministrazione, i cittadini possono fare riferimento alla propria Azienda sanitaria e al proprio medico di medicina generale. Ed è confermato che la vaccinazione booster può essere eseguita anche presso le farmacie convenzionate aderenti al percorso.
Nella nota che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inviato oggi stesso alle Aziende sanitarie, si riporta inoltre quanto specifica la stessa circolare nazionale, cioè che “non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia Covid-19”; pertanto non è prevista alcuna distinzione rispetto alle due nuove formulazioni a m-RNA bivalenti, di cui “si raccomanda prioritariamente l’utilizzo”. Questa la ripartizione delle 717.094 dosi dei vaccini bivalenti sul territorio: Ausl Piacenza: 49.264; Ausl Parma 78.230; Ausl Reggio Emilia 93.406; Ausl Modena 116.620; Ausl Bologna 126.720; Ausl Imola 18.560; Ausl Ferrara 54.840; Ausl Romagna 179.454.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Maltempo, l’assessore Priolo oggi in missione a Ostra nelle Marche

BOLOGNA (ITALPRESS) – Oltre 300 volontari della Protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati complessivamente a Ostra, nell’anconetano, uno dei territori più colpiti dall’ondata di maltempo che ha interessato le Marche. La colonna mobile della Regione Emilia-Romagna ha risposto subito alla richiesta del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, recandosi sul posto già nel pomeriggio del 16 settembre e garantendo aiuto e disponibilità fino alla data richiesta, quella di giovedì 29 settembre. Nell’arco di questo periodo si sono avvicendati quattro turni, l’ultimo dei quali ha iniziato a operare ieri, domenica 25 settembre, per terminare appunto giovedì 29. All’opera, calcolando le presenze complessive nei vari turni, si sono avvicendati 309 volontari.
“Desidero ringraziare tutti i volontari, che ancora una volta hanno risposto immediatamente alla richiesta d’aiuto, operando insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, al servizio dei territori colpiti e della cittadinanza per un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile – ha dichiarato l’assessore regionale Irene Priolo, che oggi si è recata in missione a Ostra dove ha incontrato la sindaca Federica Fanesi e Stefano Aguzzi, assessore regionale delle Marche alla Protezione civile-. L’attività svolta è di fondamentale supporto ai cittadini, al mondo produttivo e alla ripresa dei servizi pubblici, a partire dalle scuole. Mercoledì bambine e bambini della Primaria “Don Morganti” di Pianello di Ostra potranno tornare sui banchi- ha aggiunto Priolo rivolgendosi ai volontari- ed è grazie al prezioso lavoro che avete svolto. La vostra presenza è un patrimonio prezioso e indispensabile per la sicurezza delle nostre comunità”.
Al seguito dei volontari sono stati inviati mezzi e attrezzature dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, necessari per fare fronte alle esigenze di rimozione, in prima battuta, di acqua e successivamente di fango. In totale sono circa un centinaio i mezzi operativi – per il trasporto persone, delle attrezzature e dei materiali – e di supporto (macchine di movimento terra e autobotti). E’ stato inoltre assicurato supporto all’Amministrazione comunale nella gestione amministrativa e operativa dell’emergenza.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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