Emilia Romagna

Maltempo, Protezione civile E.Romagna interviene in aiuto delle Marche

BOLOGNA (ITALPRESS) – Destinazione Marche. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, insieme alle associazioni di volontariato di Protezione civile, è pronta a intervenire in aiuto delle popolazioni e dei territori flagellati dall’eccezionale ondata di maltempo. L’Emilia-Romagna, in particolare, porterà soccorso al comune di Ostra, nell’Anconetano. E’ già in viaggio un primo nucleo di valutazione, con due funzionari dell’Agenzia e due volontari, per verificare la situazione sul posto e organizzare gli interventi nel migliore dei modi possibili; in coordinamento con la Regione Marche, si stanno verificando quali siano le principali esigenze.
I volontari stanno organizzando la partenza della colonna mobile con una ventina di mezzi (kit idraulici per svuotare cantine, garage e abitazioni; moduli antincendio per la pulizia delle strade; cisterne d’acqua). Si prevede che siano in partenza complessivamente circa sessanta volontari.

Foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Bufera all’ospedale Maggiore di Parma, primaria sospesa “E’ mobbing”

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PARMA (ITALPRESS) – Una dottoressa comunica alle autorità sanitarie regionali che il numero di letti disponibili per i bambini ucraini è diverso da quello reso noto dall’ospedale in cui lavora e viene sospesa “in modo brutale”. E’ quanto sarebbe accaduto all’Aou “Maggiore” di Parma, e il medico in questione è Susanna Esposito, infettivologa e direttore della Clinica Pediatrica Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”: a parlarne, intervistato dall’Italpress, è l’avvocato penalista della professionista, Carlo Tremolada. “E’ una ritorsione – denuncia il legale – a fronte di una comunicazione fatta dalla professoressa Esposito alle autorità regionali che è andata a contraddire un dato numerico comunicato dalla Direzione dell’Ospedale, segnalando il numero reale. A fine aprile c’è stata una sospensione che doveva risolversi alla fine di luglio per la comunicazione relativa ai posti letto per i bambini ucraini; poi d’improvviso c’è stata una seconda sanzione, il giorno prima della scadenza della prima. Altri 90 giorni”.
Da qui la decisione della difesa della professoressa Esposito di avanzare due ricorsi d’urgenza al Giudice del Lavoro per una presunta irregolarità della procedura con cui è stata sospesa: l’8 settembre si terrà l’udienza. Invece, l’esposto depositato in Procura è per mobbing che, sottolinea Tremolada, “in ambito lavorativo, quando è particolarmente cruento come in questo caso, in certe condizioni può assumere connotazioni penalistiche”.
Gli screzi tra la Esposito e il dg, Massimo Fabi, risalirebbero già al luglio del 2019. “In quell’occasione, inspiegabilmente Fabi frappose una serie di ostacoli alla professoressa, che aveva vinto il concorso come responsabile della struttura complessa Clinica pediatrica dell’ospedale di Parma. Poi scoppiò il Covid e la Esposito, nonostante un curriculum di alto profilo, venne totalmente estromessa dalla gestione della pandemia”.
Quindi la questione odierna, legata alla lettera inviata ai vertici regionali. “Abbiamo presentato questa denuncia-querela in Procura per ipotesi di mobbing. Staremo a vedere”.
Contattato dall’Italpress, l’ospedale Maggiore si riserva per il momento di commentare quanto accaduto.

– foto agenziafotogramma.it –
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Caro energia, primo incontro per strategia con parti sociali E.Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Per far fronte all’emergenza del caro-energia, ai pesanti rincari delle materie prime, per venire incontro in modo tempestivo alle esigenze di aziende e famiglie e promuovere un rapido e profondo rinnovamento nel solco delle energie rinnovabili, la Regione Emilia-Romagna ha promosso la nascita di un tavolo di crisi permanente con le parti sociali. Un tavolo operativo sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema delle imprese e del lavoro che si è riunito oggi per la prima volta in viale Aldo Moro e al quale hanno partecipato il presidente Stefano Bonaccini, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, l’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Colla, e i rappresentanti di sindacati e associazioni imprenditoriali. “Di fronte al rischio di una crisi sociale senza precedenti, sentiamo l’urgenza di accelerare e decidere subito provvedimenti e risorse per far fronte a questa emergenza- ha sottolineato Bonaccini chiudendo l’incontro-. Come sempre, seguendo il metodo di lavoro che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, lo facciamo insieme, unendo i rappresentanti di parti sociali e datoriali, convinti che un messaggio di unità e condivisione sia il più efficace possibile anche per rilanciare le nostre richieste al Governo nazionale e alla Commissione europea. Ma l’Emilia-Romagna è pronta a fare la propria parte: ci siamo impegnati a finanziare in tempi brevi un piano senza precedenti di installazione di impianti a energia pulita, che coinvolga il mondo produttivo e il sistema degli enti locali. Chiuderemo in anticipo sui tempi previsti anche l’iter di approvazione del Piano triennale energetico e metteremo nelle condizioni di realizzarsi anche le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili, con cittadini, aziende e associazioni insieme per produrre energia da fonti pulite, sulle quali l’Emilia-Romagna è una delle regioni capofila in Italia”. Il presidente ha anche ribadito l’importanza del progetto del rigassificatore di Ravenna e del progetto Agnes, che prevede la realizzazione, sempre al largo delle acque ravennati, del più grande parco eolico e fotovoltaico in mare d’Italia, con un investimento di un miliardo di euro. Tra i primi provvedimenti previsti dalla Regione, presentati al Tavolo permanente di lavoro, anche incentivi per l’efficientamento energetico. In Regione verrà istituita una task force dedicata alle fonti rinnovabili, trasversale agli assessorati competenti, che sarà messa al servizio degli enti locali e dei territori. Il suo scopo sarà quello di informare e coordinare gli interventi in un ambito che in questo periodo è in rapido mutamento dal punto di vista regolatorio e normativo. L’obiettivo che si è posta la Regione è la produzione 2.500 Mega Watt da rinnovabili in Emilia-Romagna in più entro il 2026, ovvero di raddoppiare la produzione attuale e arrivare a 5mila MW, in linea con quanto definito nel Patto per il Lavoro e il Clima. Prosegue l’impegno sulle Comunità Energetiche Rinnovabili. Dopo aver approvato la legge istitutiva, tra le prime regioni d’Italia, presto in Giunta il via libera alla delibera sulla costituzione del Tavolo Comunità Energetiche e per il sostegno alla progettazione e investimenti delle Comunità energetiche rinnovabili. Saranno promossi a breve tre bandi regionali per un totale di 45 milioni di euro per contributi per la riqualificazione energetica e l’introduzione di rinnovabili: 15 milioni saranno destinati a fondo perduto per le piccole e medie imprese emiliano-romagnole (che rappresentano il 94% del tessuto produttivo regionale) e alla costituzione di Comunità energetiche rinnovabili, un altro da 30 milioni dedicato ad enti pubblici per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio. A breve, già entro ottobre, si concluderà l’iter di approvazione del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030. Complessivamente, il Programma regionale FESR prevede investimenti per la riqualificazione energetica e l’introduzione di rinnovabili pari a oltre 190 milioni di euro: 108 per il sistema delle imprese, 63 per gli edifici pubblici, 12,5 per le CEV. Durante l’incontro è stata condivisa anche la necessità di avanzare al governo nazionale la richiesta di una moratoria sulla restituzione della quota ammortamenti dei mutui, come era stato previsto durante l’epoca Covid: una misura necessaria per guadagnare tempo, un’operazione ponte verso il 2023 per evitare di scaricare su famiglie e aziende il pesantissimo impatto causato dall’enorme aumento di bollette e costi energetici, con il rischio di una tenuta dell’intero sistema sociale e produttivo. Particolarmente urgente è considerata anche l’emanazione, da parte del governo, del provvedimento che definirà le aree idonee a ospitare gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. La Regione è poi impegnata sull’attività che il Governo stesso sta portando avanti sui decreti relativi agli incentivi per le energie rinnovabili, ritenuti fondamentali. Il sistema regionale chiede poi all’Esecutivo nazionale di proseguire il lavoro in Europa per arrivare alle misure necessarie, a partire dal prezzo unico del gas. Infine, da parte di tutte le componenti del Tavolo è stata ribadita la necessità di agire in tempi brevi. Un prossimo incontro è già previsto per la prossima settimana con l’obiettivo di mettere nero su bianco necessità e proposte approfondite da condividere anche con il livello nazionale.
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– foto Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna –

Un bando per la formazione di “Giardiniere d’arte”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Percorsi per formare giardinieri d’arte, nuove professionalità capaci di intervenire in giardini e parchi storici pubblici e privati e di curarne la manutenzione e il restauro, rispettandone le forme originarie e valorizzandone le peculiarità storiche, architettoniche, ambientali e paesaggistiche. La Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sollecitazione offerta dal Ministero della Cultura che, attraverso l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha posto attenzione al recupero e alla valorizzazione dei giardini storici. L’investimento del Ministero ha previsto risorse sia per interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici (a disposizione a livello nazionale 190 milioni di euro) che per interventi di formazione dei giardinieri d’arte (10 milioni di euro).
Per la formazione dei giardinieri la Regione Emilia-Romagna si è impegnata, insieme ad altre 12 regioni, a programmare un’offerta di formazione e sottoscrivere un accordo col Ministero sulle specifiche competenze e responsabilità nell’attuazione.
Le risorse disponibili per l’Emilia-Romagna sono 601.400 euro che consentiranno di qualificare in due anni formativi, 2022-23 e 2023-24, 97 giardinieri d’arte per giardini e parchi storici. Un investimento necessario ad assicurare la disponibilità sul territorio regionale di competenze e professionalità che potranno garantire un adeguato livello di cura e manutenzione dei giardini di interesse culturale, anche in vista della loro crescente fruizione culturale e turistica, contribuendo alla creazione di nuova occupazione qualificata. I percorsi saranno della durata di 600 ore e si svilupperanno anche attraverso l’apprendimento pratico.
Potranno rispondere al bando per progettare i corsi, che dovranno poi essere approvati dalla Regione, gli enti di formazione professionale accreditati in partenariato con imprese del settore e della filiera e giardini storici di rilievo, cioè appartenenti a Ministero della Cultura, Enti territoriali, Fondazioni o Dimore storiche, che garantiscano la disponibilità di spazi, luoghi e contesti per la realizzazione delle attività pratiche. Elementi qualificanti nella valutazione sarà inoltre la collaborazione con gli istituti Tecnici e Professionali e con le Università.
Per quanto riguarda invece il finanziamento di interventi di restauro e valorizzazione, il bando del Ministero dei Beni culturali è rivolto ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo – pubblici o privati – di parchi e giardini di interesse culturale, a sostegno di progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale, artistico, storico, botanico, paesaggistico tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
In Emilia-Romagna la risposta è stata massiccia, con ben 100 progetti presentati, 9 dei quali hanno passato la selezione per un totale di quasi 13 milioni di investimento per opere di restauro e valorizzazione culturale.
I giardini interessati sono: Orto Botanico di Parma, Parco romantico della Fondazione Magnani-Rocca, Parco e giardini del Castello di Tabiano, Parco della Chiusa nel Comune di Casalecchio di Reno (Bo), Parco ducale di Sassuolo, Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, Giardino all’italiana di Villa Zambeccari (Villa Spada a Bologna), Parco di Villa Meli Lupi di Vigatto, Giardino del Castello di Bianello.

foto: agenziafotogramma.it

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1,8 Mln a sostegno dei luoghi di creazione e sperimentazione artistica

BOLOGNA (ITALPRESS) – Luoghi di creazione e di sperimentazione, che favoriscono la mobilità degli artisti e quindi il rinnovamento dei processi creativi, importanti per il teatro, la danza e la scena contemporanea e funzionali al ricambio generazionale. Sono le residenze artistiche, riconosciute dal 2014 dal ministero della Cultura, che li sostiene attraverso un cofinanziamento Stato-Regione. Anche la Regione Emilia-Romagna prosegue col sostegno ai progetti che sviluppano tali residenze nel territorio regionale, che per il triennio 2022-2024 potranno beneficiare di circa 600 mila euro annui (291.098 di risorse regionali e 302.886 risorse statali). Attraverso un bando, la Regione ha selezionato un progetto di Centro di Residenza e cinque progetti di Residenze per Artisti nei Territori, cui saranno destinate le risorse stanziate nel triennio, complessivamente 1,8 milioni di euro. Nella selezione si è valutato, in particolare, il profilo qualitativo del soggetto proponente e delle figure professionali coinvolte, il progetto di accompagnamento artistico e la capacità di sviluppare azioni innovative con altri progetti di residenza, oltre che partenariati e reti progettuali per l’inserimento e l’accompagnamento degli artisti o delle compagini in residenza, nel contesto del sistema territoriale e nazionale dello spettacolo.
Per il Centro di Residenza, il progetto presentato dall’Associazione temporanea di scopo tra “L’Arboreto – Teatro Dimora” di Mondaino, in provincia di Rimini e “La Corte Ospitale”, di Rubiera, in provincia di Reggio. Per i 5 progetti di residenze per artisti nei territori sono stati selezionati Ateliersi Aps di Bologna, Aps “Associazione Culturale Masque” di Forlì (FC), “Manicomics Teatro P.s.c.r.l.” di Piacenza, “Teatro Due Mondi Aps” di Faenza (Ra), “L’Altra Società Cooperativa O.n.l.u.s.” di Bologna. Si tratta di quattro conferme e un nuovo soggetto, il “Manicomics Teatro P.s.c.r.l.” di Piacenza, una compagnia di produzione, formazione e ricerca sul clown e il circo contemporaneo, che propone un progetto di residenze nell’ambito del teatro-circo che unisce danza, arte circense e teatro.

foto: agenziafotogramma.it

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Coppa Davis, da domani al via in Emilia-Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il conto alla rovescia è finito, il grande giorno è arrivato. Domani, martedì 13 settembre, si alza il sipario sulla Davis Cup by Rakuten. Il grande tennis in Emilia-Romagna, fino al 18 settembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, riporta a Bologna dopo 46 anni la più antica competizione sportiva mondiale per squadre nazionali. E crescono l’attesa e la voglia di sostenere la compagine tricolore, forte di una squadra di altissimo livello formata da Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e il bolognese Simone Bolelli.
Un ritorno nel capoluogo regionale che coincide con un anniversario storico: il centenario dalla prima partecipazione della Nazionale italiana alla Davis, quando, dal 19 al 21 giugno 1922 l’Italia affrontò sull’erba di Roehampton la Gran Bretagna.
Si parte dunque domani con Argentina-Svezia, cui seguirà il 14 Italia-Croazia, partita a cui assisterà anche il presidente della Regione. E poi, il 15 Croazia-Svezia, il 16 Italia-Argentina, il 17 Croazia-Argentina e il 18 Italia-Svezia. Tutte le partite inizieranno alle 15. La formula prevede per ogni incontro la disputa di due singolari e di un doppio, tutti al meglio dei due set su tre. Una grande festa dello sport per la quale sono attesi complessivamente più di 20mila spettatori e che conferma sempre di più l’Emilia-Romagna quale Sport Valley internazionale. E stasera la grande carovana del tennis tricolore sarà salutata con uno speciale benvenuto: la Torre sede della Regione in viale Aldo Moro 52 sarà illuminata di verde, dopo che da ieri anche Palazzo Re Enzo e la Torre degli Asinelli sono tinti del colore simbolo della Coppa Davis. Oltre a Bologna le altre tre sedi della fase a gironi sono Valencia, Amburgo e Glasgow. La fase finale a eliminazione diretta si svolgerà a Malaga dal 21 al 27 novembre.
La Coppa Davis a Bologna è il risultato di un grande lavoro di squadra. Frutto dell’accordo tra Kosmos Tennis (la società organizzatrice della Coppa Davis) e la Federazione italiana tennis, e dell’impegno condiviso tra Regione Emilia-Romagna e Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento per lo sport, insieme alla Città Metropolitana di Bologna e al Comune di Casalecchio di Reno. Per i prossimi cinque anni, quindi, uno dei più importanti eventi sportivi mondiali si giocherà in Emilia-Romagna, a Bologna. Una vetrina di livello internazionale senza pari per il territorio regionale, la città e tutto il Paese. Un’iniziativa che rafforza il binomio sport e territorio e che arricchisce ulteriormente il calendario di eventi sportivi promosso dalla Regione, occasione di crescita sia sul piano sportivo sia per quanto riguarda l’indotto economico. Grazie anche ai pacchetti turistici realizzati in collaborazione con Bologna Welcome che permettono di abbinare la passione per il tennis con l’opportunità di visitare Bologna e l’Emilia-Romagna.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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Parchi, un bando che stanzia 120mila euro per triennio 2022-24

BOLOGNA (ITALPRESS) – Pianificare lo sviluppo delle foreste per garantire una gestione sostenibile dei boschi e mantenere la biodiversità. E’ questo l’obiettivo principale di un bando con cui la Regione stanzia in totale 120mila euro per il triennio 2022-2024, destinati a proprietari e gestori di boschi pubblici e privati, consorzi e associazionismo. Con questi fondi la Regione vuole incentivare l’adozione di piani di gestione forestali innovativi, che mettano al primo posto la capacità di assorbimento dell’anidride carbonica e la valorizzazione e diversificazione delle produzioni forestali. Tra i criteri premianti, il buono stato di conservazione del bosco e le azioni di miglioramento ambientale attraverso la programmazione di tagli sostenibili e rispettosi della biodiversità: una scelta che muove in direzione anche del riconoscimento economico delle buone pratiche applicate a integrazione del reddito delle produzioni legnose, come il mercato volontario dei crediti di carbonio, e dell’eventuale certificazione di qualità.
Le domande andranno presentate ai Comuni e alle Unioni di Comuni di riferimento, che provvederanno poi a inoltrare le candidature alla Regione entro il 9 ottobre: il contributo regionale non potrà superare l’80% della spesa complessiva del progetto, in cui possono rientrare tutte le attività funzionali alla redazione del Piano di gestione forestale, comprese le verifiche sulle proprietà, i rilievi e le descrizioni particellari, l’informatizzazione del Piano e la produzione degli elaborati finali.

foto: agenziafotogramma.it

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Ok da Commissione Cultura ai contributi per le manifestazioni storiche

BOLOGNA (ITALPRESS) – La Commissione cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità approva, anche per quest’anno i contributi per manifestazioni storiche inserite nel calendario delle manifestazioni storiche regionali. Due le tipologie di spese sostenute ammesse a contributo per un bando che andrà a scadenza il prossimo 10 ottobre ma che aumenta le percentuali di contributo fino all’80% per i progetti più importanti e fino al 60% per quelli meno impattanti. Per tutti, le spese ammissibili a contributo dovranno riguardare attività svolte nel corso del 2022 e per fatture onorate fino al 31 gennaio 2023. I progetti pervenuti, saranno analizzati secondo 4 categorie (valore storico-culturale, capacità di attrazione, forza aggregativa e livello di sinergia con il territorio limitrofo) e a ciascuno verrà assegnato un punteggio che equivarrà alla percentuale del contributo concesso.
Il Partito democratico ha espresso soddisfazione “per l’aumento della percentuale dei contributi riconosciuti e per la prosecuzione di un lavoro che fin dal 2017 sta contribuendo a riqualificare e migliorare importanti manifestazioni-storico-culturali”. Anche la Lega, nel chiedere la conferma dei 300 mila euro stanziati in questa fase, ha approvato esplicitamente il bando.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

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