Emilia Romagna

Covid, in Emilia Romagna 2.172 nuovi casi e 1.492 guariti

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 1.810.641 casi di positività, 2.172 in più rispetto a ieri, su un totale 11.969 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.189 molecolari e 5.780 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18,1%. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 31 (-1 rispetto a ieri, -3,1%), l’età media è di 62,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.142 (-28 rispetto a ieri, -2,4%), età media 74,8 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 47,9 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 27.088 (+669). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 25.915 (+698), il 95,7% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 1.492 in più e raggiungono quota 1.765.713. Si registrano 11 nuovi decessi.
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Maltempo E.Romagna, da Regione un mln per primi interventi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un primo stanziamento di un milione di euro dalla Regione per iniziare a far fronte ai danni causati dall’ondata di maltempo del 17, 18 e 19 agosto scorsi in diversi territori dell’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Ferrara, Modena e Parma. Già nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista per lunedì 29 agosto, saranno adottati gli atti necessari per stanziare le risorse destinate in particolare a privati, imprese e famiglie. La Regione è pronta a mettere a disposizione, entro la fine dell’anno, nuove risorse. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione durante un summit a Bondeno, nel ferrarese, per fare il punto sui danni e i primi interventi da realizzare nei comuni maggiormente colpiti dagli eventi atmosferici. All’incontro istituzionale con i sindaci di Ferrara, Bondeno, Vigarano Mainarda e di San Felice sul Panaro (Mo), è seguito un sopralluogo del presidente e del direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, ad imprese produttive e agricole danneggiate dal maltempo. Il presidente della Regione ha ringraziato Protezione civile, forze dell’ordine e tutte le associazioni di volontariato per il lavoro straordinario e immediato messo in campo subito dopo l’ondata di maltempo.
Quindi, ha sollecitato ad accelerare il completamento della stima dei danni per quantificare le criticità e le somme necessarie per l’assistenza alla popolazione, il ritorno alla normalità e la messa in sicurezza. Un lavoro che sarà completato entro la prossima settimana, consentendo alla Regione Emilia-Romagna di inviare la richiesta al Governo, assieme alle Regioni Toscana e Liguria per rafforzare e accelerare il provvedimento, per ottenere lo stato di emergenza nazionale. Privati e imprese stanno segnalando i danni ai rispettivi Comuni di appartenenza che, già alla fine di questa settimana, dovranno trasmettere i dati all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Dai sindaci è arrivata la richiesta di un aiuto straordinario, per ricostruire subito e far ripartire un territorio già colpito 10 anni fa dal terremoto. Venerdì 22 settembre è stato emanato dal presidente della Regione lo Stato di crisi e di emergenza regionale, avviando così il percorso amministrativo per l’accesso al Fondo regionale di protezione civile, con rimborsi a privati e imprese. Lo Stato di crisi e di emergenza regionale consente alla Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile di aiutare, con risorse del proprio bilancio, i Comuni a risolvere alcune criticità, come l’aumento della raccolta rifiuti dovuta alla calamità o alla bonifica dell’amianto che in alcune zone si è staccato dai capannoni. Risorse regionali utilizzabili anche per aiutare le persone sfollate, per l’affitto e con un contributo temporaneo per una sistemazione autonoma. Inoltre, la Regione ha già attivato i servizi per raccogliere le segnalazioni dei danni al comparto agricolo, attraverso una piattaforma con cui le imprese possono segnalare i danni.
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– foto Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna –

Sindaco di Ferrara “Dopo maltempo, imprese e famiglie priorità”

FERRARA (ITALPRESS) – “Imprese e famiglie sono la priorità. E il tempo è un fattore fondamentale, per non perdere produttività, commesse, posti di lavoro. La procedura per arrivare alla dichiarazione di stato di emergenza nazionale è già avviata, abbiamo bisogno di risposte celeri anche dallo Stato. L’emergenza ha inoltre impattato in maniera ingente sui conti dei Comuni, nel caso di Ferrara i sovracosti per gli interventi fatti nell’emergenza si aggirano almeno attorno al milione di euro, tra cui: circa 200mila euro per edilizia e scuole, altrettanti per i beni monumentali, 350mila euro per il verde pubblico, altri circa centomila euro per altri servizi. Gli enti locali hanno fatto e stanno facendo la loro parte , ora sono fondamentali: risposte rapide da parte del governo, risorse adeguate e massima attenzione alle esigenze del mondo imprenditoriale e dell’agricoltura, già fortemente provata dalla siccità”. Così il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, oggi a Bondeno per l’incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini a seguito dei danni causati dall’ondata di maltempo della scorsa settimana. “La dichiarazione dello stato di crisi regionale è stato il primo passo, doveroso, e ringrazio il presidente Bonaccini per aver accolto il nostro appello e per gli stanziamenti regionali previsti e oggi annunciati. Siamo tutti impegnati nella prima stima dei danni – e anche a Ferrara stiamo facendo la nostra parte, ringrazio i cittadini per la collaborazione -: sarà un passaggio fondamentale richiesto anche per lo stato di emergenza nazionale”. Nel corso dell’incontro Fabbri ha sottolineato anche l’impegno straordinario e fondamentale di “polizia locale, forze dell’ordine, protezione civile, volontari, associazioni, Ferrara Tua e del personale delle aziende che vi collaborano”, tornando a esprimere il proprio “ringraziamento speciale per quanto fatto”.
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– foto Ufficio Stampa Comune di Ferrara –

Rigassificatore Ravenna, Bonaccini “Lo faremo, siamo tutti concordi”

RIMINI (ITALPRESS) – “Noi a Ravenna faremo il rigassificatore”. Lo assicura con tono assai convinto il presidente della Regione Stefano Bonaccini che dal Meeting di Rimini dichiara come siano d’accordo sul rigassificatore “CgIl, Cisl e Uil e tutte le associazioni di impresa- Sono loro – dichiara – che ci dicono di farlo e di farlo presto”. Quindi “noi – aggiunge – lo faremo con il consenso degli enti locali, delle forze del lavoro e dell’impresa, perchè serve all’Italia per dipendere meno dalla Russia e per abbassare i costi bollette che in Italia sono più alti”.
Poi la stoccata a chi ha una idea di ambiente diversa, perchè “non può essere quella di Bolsonaro o di Trump”. “Bene i rigassificatori – precisa infine Bonaccini -, ma anche un cambio di passo verso le energie pulite che arrivino da energie rinnovabili: speriamo che il prossimo governo ci lasci realizzare, nelle acque romagnole, il più grande parco eolico in mare”.

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Maltempo, la Regione Emilia Romagna proclama lo stato di crisi

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ stato siglato il decreto del presidente con il quale si riconosce lo stato di crisi per l’Emilia-Romagna. La decisione è stata presa dopo i fenomeni di forte maltempo che hanno caratterizzato anche queste ultime ore, interessando diverse zone della regione.
Il meteo è stato particolarmente avverso in Emilia-Romagna: anche nelle scorse ore diversi fenomeni hanno accentuato i problemi che già erano stati provocati dal maltempo di ieri. Una visita prevista per questa mattina da parte del presidente della Regione a Bondeno, nuovamente colpito da fenomeni intensi, è stata rimandata a martedì prossimo, sulla base di una comprensibile richiesta avanzata da parte del sindaco.
Intanto, prosegue la stima dei danni e gli interventi da parte dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Soprattutto nel ferrarese, modenese e parmense.
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Numero unico emergenza 112, a Parma la sede del coordinamento regionale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un coordinamento regionale per la realizzazione sul territorio dell’Emilia-Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”.
Istituito formalmente nei giorni scorsi dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, il coordinamento sarà simbolicamente annunciato oggi a Parma, nel corso della commemorazione delle vittime dall’incidente di volo che nel 1990 portò alla scomparsa dell’equipaggio dell’elisoccorso Charlie Alpha.
Il coordinamento, che avrà il compito di raccordare e indirizzare le azioni aziendali per l’attivazione del numero unico 112, avrà sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e sarà guidato da Antonio Pastori, dirigente della Centrale operativa 118 Emilia Ovest – Elisoccorso dell’ospedale parmigiano.
Pastori dovrà portare a regime il nuovo servizio, con il supporto delle Aziende sanitarie regionali: da un punto di vista organizzativo, Parma avrà il compito di acquisire e organizzare il personale necessario, nonché curare la gestione economica e amministrativa del progetto.
L’Unione Europea ha previsto l’obbligo per gli stati membri di assicurare l’accesso ai servizi di soccorso digitando il numero 112 con una direttiva che risale al 2002. A ogni Stato è lasciata la libertà di mantenere altri numeri da affiancare al 112. Attualmente il modello delle Centrali Uniche di Risposta (CUR) copre circa il 70% della popolazione italiana.
Il modello organizzativo italiano, la cui attuazione è demandata alle Regioni, prevede una CUR di primo livello che riceve automaticamente le chiamate destinate a tutte le numerazioni di emergenza 112, 113, 115, 118, 1530.
Il modello prevede che gli operatori ricevano le chiamate, le localizzino e filtrino quelle improprie. Questo consente di ridurre in media circa del 50% le telefonate che arrivano al secondo livello, cioè agli operatori di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Soccorso sanitario, Capitaneria di porto e Guardia costiera, che quindi possono concentrarsi unicamente sulle chiamate di effettiva emergenza.
Supportato da un applicativo informatico, il professionista del 112 riceve in tempo reale i dati relativi al chiamante e alla sua localizzazione, che verranno inseriti nella scheda contatto. Individua la natura dell’emergenza, prende in carico la chiamata attivando, se necessario, una audio conferenza per la gestione della conversazione in lingua straniera.
Se si rende conto che la chiamata non è urgente, potrà fornire informazioni utili a risolvere il problema. Altrimenti integra, quando necessario, la scheda e la trasferisce, insieme alla chiamata, al centralino del secondo livello competente.
In questo modo il servizio 112 garantisce la risposta al chiamante, la sua localizzazione e identificazione, il filtro sulle chiamate inappropriate, la centralizzazione della raccolta di tutte i tipi di chiamata di emergenza e l’effettivo coordinamento dei soccorsi. Non solo: oltre al dialogo in diverse lingue, è previsto l’accesso per i diversamente abili tramite sms e app, l’integrazione con le chiamate automatiche generate da veicoli coinvolti in incidenti stradali.
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Sostegno alle case editrici emiliane per la partecipazione alle fiere del libro

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un contributo per la partecipazione a fiere dell’editoria, italiane o estere, rivolto a case editrici emiliano-romagnole. Un sostegno a spese per stand individuali o collettivi, iscrizioni a fiere, ingaggio di personale esterno, viaggio, vitto e alloggio dei dipendenti dell’impresa, gestione di spazi, trasporti, assicurazioni.
La Regione Emilia-Romagna stanzia 150 mila euro, nell’ambito della Legge regionale per la promozione e il sostegno di quest’ambito, riconoscendo l’editoria del libro quale settore rilevante dell’industria culturale e creativa, per supportarne lo sviluppo e l’internazionalizzazione della produzione.
Al bando, possono presentare richiesta di contributo le case editrici che abbiano sede in Emilia-Romagna, per la partecipazione a una o più fiere svolte tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2022.
Ogni casa editrice può presentare una sola domanda di contributo, relativa alla partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche. La domanda deve essere inviata tramite Pec, entro il 20 settembre 2022. Può essere ammessa al contributo anche la partecipazione a fiere svolte in Italia o in altri Paesi e non comprese nell’elenco, purchè adeguatamente motivata dalla casa editrice richiedente sulla base della coerenza tra la specificità tematica della fiera e la specializzazione o peculiarità della propria produzione editoriale.
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Geositi e grotte, dalla Regione Emilia Romagna 100 mila euro

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Sono quasi 700, diffusi in tutte le province dell’Emilia-Romagna. Rocche, rupi, cascate, gessi, calanchi, meandri, grotte, miniere e sorgenti: luoghi dalle caratteristiche geologiche caratterizzate da rarità e unicità, che contribuiscono in modo inconfondibile a disegnare il paesaggio e a restituire conoscenze fondamentali del territorio.
Si tratta dei geositi, luoghi peculiari della geologia, che la Regione intende promuovere con un nuovo bando aperto a progetti di valorizzazione e conservazione. L’assessorato regionale all’Ambiente mette a disposizione 100 mila euro complessivi, destinati agli enti locali che intendono impegnarsi per la sistemazione dei geositi e per migliorarne la fruizione, oltre che per la tutela naturalistica e la diffusione della conoscenza del patrimonio geologico regionale.
Per presentare domanda c’è tempo fino al 30 settembre. Ai Comuni saranno concessi contributi fino al massimo di 8 mila euro; alle Unioni fino a 15 mila.
Le attività finanziate si dovranno sviluppare nel periodo compreso tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2023. In particolare, i fondi potranno essere destinati a realizzare pannelli descrittivi da posizionarsi in aree vicine ai siti stessi o comunque in luoghi particolarmente frequentati; alla posa di segnaletica e all’organizzazione di iniziative di divulgazione, oltre che alla stampa di materiale informativo, alla promozione di webinar, incontri pubblici e iniziative didattiche per scuole o guide ambientali. Proprio la collaborazione con gli istituti educativi e le associazioni operanti sul territorio è elemento di premialità del bando. Lo stesso vale per le proposte presentate dagli enti locali dalle minori dimensioni demografiche.
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