Emilia Romagna

Emilia Romagna, dalla Regione 73 mln per istruzione e formazione

BOLOGNA (ITALPRESS) – Via ai percorsi di istruzione e formazione professionale per l’anno scolastico 2022/2023, per i quali si stima un investimento, con risorse regionali e statali, di circa 73,4 milioni di euro. Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale che, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato due bandi specifici rivolti agli enti di formazione accreditati. Il primo rende disponibile un’offerta di 44 percorsi di istruzione e formazione professionale di IV anno per l’acquisizione del diploma professionale, in una logica di continuità del percorso formativo per le ragazze e i ragazzi che hanno già acquisito una qualifica triennale. Il secondo bando rende disponibili 187 percorsi per l’acquisizione di una qualifica professionale di III livello. “L’offerta per il prossimo anno scolastico del sistema di Istruzione e Formazione professionale dell’Emilia-Romagna- afferma l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Colla- trova riferimento nelle strategie e nei documenti di programmazione regionali, nazionali ed europei, a partire dal Patto per il lavoro e per il clima. Con questi interventi intendiamo rafforzare la collaborazione e le sinergie tra sistema formativo e sistema produttivo del territorio per garantire percorsi che consentano un inserimento qualificato nel mercato del lavoro e assicurino alle imprese le professionalità tecniche necessarie per lo sviluppo e l’innovazione”.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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Covid, in Emilia Romagna 6.910 nuovi casi e sei decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Sono 6.910 i nuovi casi registrati nell’ultimo bollettino in Emilia Romagna su un totale di 23.665 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.000 molecolari e 13.665 test antigenici rapidi. Oltre 9.500 guariti. Crescono i ricoveri nei reparti Covid (+15), in calo nelle terapie intensive (-3). Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.632.663 casi di positività.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,2%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.598.988 dosi; sul totale sono 3.794.455 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.927.500. Si registrano 6 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 80 anni), 1 in provincia di Modena (un uomo di 66 anni) 4 in provincia di Bologna (due donne di 88 e 101 anni e due uomini di 71 e 91 anni) In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.177.

– foto: agenziafotogramma.it

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Emilia Romagna, al via piano opere per contrasto siccità

RBOLOGNA (ITALPRESS) – Parte la definizione del Piano per le opere da mettere in atto per il contrasto alla siccità. E’ l’esito della prima riunione della Cabina di regia, riunitasi a Bologna e presieduto dall’assessore regionale alla Protezione Civile e all’Ambiente, Irene Priolo, per condividere gli interventi più urgenti da inserire nelle richieste da sottoporre al Dipartimento nazionale di Protezione civile, con tutte le misure di assistenza alla popolazione e le opere necessarie per ripristinare la funzionalità dei servizi pubblici e delle reti. Dopo la dichiarazione di stato di emergenza nazionale sulla crisi idrica e l’assegnazione di 10 milioni e 900 mila euro all’Emilia-Romagna, la Regione ha quindi proseguito il lavoro in stretto raccordo con i soggetti attuatori e il territorio, dopo aver svolto nei giorni scorsi una ricognizione congiunta delle proposte di intervento più urgenti, formulate anche dai gestori del servizio idrico, dai Comuni e dai Consorzi di Bonifica. “Siamo in attesa di un’ordinanza del capo della Protezione civile, sulla base della quale si concorderanno elementi e tipologie degli interventi urgenti – ha commentato l’assessore Priolo – In attesa dell’ordinanza abbiamo oggi iniziato la verifica delle opere da inserire nel Piano, che dovrà essere approvato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Sicuramente le priorità saranno negli ambiti più attenzionati, cioè Ravenna e Ferrara, ad esempio saranno certamente inseriti nel piano gli interventi dell’acquedotto di Ferrara o quelli per ottimizzare le captazioni da sorgenti o pozzi che attingono in falda e che sono dislocati in vari territori”. Dopo l’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione Civile che definirà le regole, si procederà all’elaborazione della proposta di Piano. Gli interventi inseriti dovranno essere strettamente connessi all’evento, indicare quale beneficio apportano all’emergenza, i tempi di inizio e fine lavori (che dovranno essere compatibili con la durata dello stato di emergenza). Il Piano sarà poi approvato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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Covid, in Emilia Romagna 8.671 nuovi casi e 9 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.617.992 casi di positività, 8.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.248 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.936 molecolari e 13.312 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 37,3%. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 42 (+8 rispetto a ieri, +23,5%), l’età media è di 67,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.180 (+40 rispetto a ieri, +3,5%), età media 75,4 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,6 anni. Le persone complessivamente guarite sono 5.070 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.530.155. Si registrano 9 decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.161. Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati due casi, positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
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Droga e riciclaggio, sgominata organizzazione italo-albanese a Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Bologna, nell’ambito di una vasta operazione antidroga, ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto 43 misure cautelari, 31 custodie cautelari in carcere, 3 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora, nei confronti di altrettanti indagati, 35 italiani e 8 albanesi, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga aggravata dalla disponibilità di armi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per riciclaggio. L’attività di indagine ha preso il via da una precedente attività investigativa sempre della Squadra Mobile, avente ad oggetto alcune rapine a mano armata commesse nell’area metropolitana nella seconda parte del 2019 per le quali erano stati individuati i responsabili in alcuni pluripregiudicati gravitanti nel quartiere Barca. Proprio monitorando uno di questi soggetti è stato possibile scoprire l’esistenza, nel medesimo quartiere, di una vera e propria associazione a delinquere composta da cittadini italiani e albanesi in veste di fornitori di droga, associazione dedita allo smercio di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. Il gruppo criminale aveva la disponibilità di un vero e proprio arsenale, in quanto proprio in una cantina riconducibile agli indagati, sono state rinvenute e sequestrate sette pistole, risultate alcune provento furto e altre clandestine, e diverse munizioni. L’individuazione dei membri del sodalizio, la cui base operativa, proprio per la provenienza dei vertici, era il quartiere Barca, e la ramificazione delle operazioni di intercettazione, hanno consentito di accertare che il gruppo riforniva in maniera sistematica e con una ben precisa organizzazione, un nutrito gruppo di spacciatori, principalmente di origine italiana ed albanese, molti dei quali incensurati, dediti al traffico di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, principalmente cocaina, marijuana e hashish, attivi in tutta l’area metropolitana di Bologna.
– Foto ufficio stampa Polizia di Stato –
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Emilia Romagna, operazione “fiumi puliti” in area Forlì-Cesena

BOLOGNA (ITALPRESS) – Stop ai rifiuti nel fiume Montone. Sono iniziati a Forlì i lavori lungo il corso d’acqua per rimuovere i rifiuti abbandonati nell’alveo e trasportati dalla corrente e per sistemare varie situazioni di degrado come recinzioni di orti abusivi e piccole baracche. I materiali raccolti, in accordo con la società di gestione dei rifiuti Alea, verranno sistemati differenziando le tipologie, in posizione comoda per il caricamento e il trasporto destinato a smaltimento o riciclo. L’intervento, che unisce la tutela ambientale alla sicurezza territoriale, è finanziato dalla Regione con 73mila euro ed è curato dai tecnici dell’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. “Si tratta del primo a partire tra i quattro cantieri del pacchetto ‘Fiumi pulitì che toccheranno i corsi d’acqua la provincia di Forlì-Cesena per un totale di 370mila euro – spiega Irene Priolo, assessore regionale alla difesa del suolo – Si punta a rimuovere i rifiuti e le costruzioni abusive presenti negli alvei fluviali, ma anche a realizzare briglie capaci di trattenere sia eventuali materiali flottanti leggeri, come le plastiche, che più pesanti, ad esempio tronchi degli alberi nell’ottica della massima prevenzione del rischio idraulico”. Gli interventi, che toccheranno tutti i corsi d’acqua della provincia di Forlì-Cesena, fanno parte del progetto “Rimozione di rifiuti e superfetazioni antropiche negli alvei fluviali della Provincia di Forlì e Cesena”, rientrante nel Programma regionale degli interventi di pulizia dei fiumi.
– Foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna –
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Maltempo, crolla muro nel piacentino, un morto

Il maltempo ha segnato una vittima nel piacentino: un uomo di 54 anni è morto in seguito al crollo di un muro, a causa del vento. E’ accaduto in un’azienda agricola nel comune di Besenzone. Mentre il forte vento si è abbattuto sulla provincia, l’uomo era al lavoro nella stalla di una cascina in via Boceto Inferiore quando sarebbe stato travolto da un muro interno della struttura. Si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Piacenza per estrarlo dalle macerie. Vani i tentativi di soccorso messi in atto dai sanitari del 118. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda per gli accertamenti del caso.
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Ferrara, cultura e turismo nel progetto “Mura aperte”

FERRARA (ITALPRESS) – Un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso ricordi storici e bellezze architettoniche, grazie al supporto di avanzate tecnologie. E’ quanto avviene a Ferrara con il progetto “Mura Aperte” realizzato per volontà del Comune della città emiliana grazie ai fondi europei di sviluppo regionale conosciuti sotto la sigla Por Fesr-Fsc. Obiettivo dell’operazione è valorizzare e far conoscere, tanto alla cittadinanza locale quanto ai turisti, in modo innovativo, alcuni spazi situati nella parte sud delle Mura (che racchiudono, per nove chilometri complessivi, il centro storico di Ferrara e sono nate nella prima metà del XII secolo a scopo difensivo) recuperati con interventi di restauro allo scopo di favorire l’incremento di attività culturali, ricreative e di mobilità. Il tragitto, diviso tra mappa interattiva, video immersivi, podcast multilingua e persino un itinerario in “Realtà Aumentata”, inizia dal varco monumentale di Porta Paola all’interno della quale è stato creato un Visitor Center e allestita una SmartMap che permette ai frequentatori di approfondire le vicende legate a questa parte delle mura estensi: da un lato del pannello, i visitatori possono interagire con la mappa (in italiano e in inglese) sia ascoltando il podcast – composto di sei puntate di tre minuti l’una – prodotto per il progetto, sia dando il via all’esperienza in Realtà Aumentata inquadrando col proprio smartphone il QR Code indicato sul pannello; dall’altro lato, è invece possibile seguire una linea del tempo che evidenzia i principali interventi effettuati sulle Mura. In particolare, per il tour in Realtà Aumentata è stata sviluppata una WebApp fruibile sullo smartphone senza la necessità di scaricare alcuna applicazione. Porta Paola, dunque, come punto di partenza, e poi il Baluardo di San Lorenzo, di Sant’Antonio e infine il Baluardo dell’Amore: queste le tappe che si percorrono con la suggestiva partecipazione, sullo schermo dello smartphone, dell’avatar di Giovan Battista Aleotti (interpretato dall’attore Luca D’Addino), l’architetto protagonista della fortificazione delle mura meridionali di Ferrara nel Cinquecento, e che qui narra lo sviluppo della cinta dai primi anni del ducato estense sino ai giorni nostri con i recenti lavori di restauro. Lavori seguiti da professionisti che hanno anche collaborato alla messa a punto del podcast, prestando tra l’altro la loro voce: lo storico Francesco Scafuri, gli architetti Michele Pastore e Rossella Bizzi direttori dei lavori rispettivamente di Porta Paola e dell’ex Teatro Verdi, e Natascia Frasson, architetto e dirigente ai servizi beni monumentali e patrimonio del Comune. “Mura Aperte” ha goduto alla sua inaugurazione anche della presenza di una madrina d’eccezione: Alessia Maurelli, capitana della nazionale italiana femminile di ginnastica ritmica (le celebri “Farfalle”), bronzo olimpico a Tokyo 2021 e vincitrice quest’anno di due medaglie d’oro e due d’argento ai Campionati Europei svoltisi a Tel Aviv. La realizzazione di “Mura Aperte” è stata affidata dall’amministrazione ferrarese, dopo gara pubblica, a Capitale Cultura Group, realtà internazionale specializzata come dice il suo stesso nome in attività culturali ad alto tasso tecnologico e che per l’occasione ha coinvolto ArtGlass, azienda del gruppo leader nella proposta di Realtà Aumentata, e EArs, professionisti nella produzione audio.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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