Emilia Romagna

Bonaccini premia il Modena, neopromosso in Serie B

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Modena Calcio, dopo sei anni di assenza riconquista la serie B. Un grande risultato sportivo, sottolineato oggi a Bologna dalla consegna di una targa da parte del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Alla cerimonia hanno partecipato l’amministratore delegato della Società Matteo Rivetti, il direttore sportivo Davide Vaira, l’allenatore Attilio Tesser, il segretario generale Andrea Russo, il capitano della squadra Antonio Pergreffi e con lui i calciatori Marco Armellino, Riccardo Gagno e Luca Tremolada. Presente anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Giammaria Manghi. “Sono orgoglioso di consegnarvi oggi questo riconoscimento- ha detto il presidente della Regione Bonaccini-. Grazie per le emozioni che ci avete regalato e complimenti ai giocatori e a tutta la società per questo risultato straordinario, raggiunto al termine di un campionato disputato con passione, tenacia e impegno. Un risultato che fa onore a tutto lo sport emiliano-romagnolo, senza dimenticare che lo sport può dare un contributo importante alla promozione di corretti stili di vita, oltre a rappresentare un fattore di coesione sociale e di attrattività turistica”.
“Per tutto questo come Regione- ha concluso il presidente Bonaccini- stiamo investendo molto in questa direzione, dai grandi eventi nazionali e internazionali, allo sport di base, a fianco delle tante associazioni sportive che operano in Emilia-Romagna e delle famiglie. Con un impegno forte nella riqualificazione della rete di impianti, perchè davvero tutti possano praticare una disciplina sportiva nelle migliori condizioni”.
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
(ITALPRESS).

Emilia Romagna, Bonaccini premia schermitrici Lughese promosse in B1

Il primo posto ai Campionati nazionali di spada che si sono svolti a marzo a Piacenza e la promozione in B1. Un doppio importante risultato per la Società schermistica Lughese, la cui squadra femminile è stata premiata oggi a Bologna presso la sede della Regione dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. A ricevere il riconoscimento il presidente Raffaele Clo, la vicepresidente Michela Sgubbi, il maestro Guido Marzari e le atlete Annagrazia Taglioli, Isabella Signani, Sofia Billi, Ilaria Battazza, Francesca Liverani. Alla cerimonia presente anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Giammaria Manghi. “Complimenti alle atlete e alla società per il prestigioso risultato. Un traguardo che fa onore alla scherma e a tutto lo sport emiliano-romagnolo. Un riconoscimento decisamente meritato – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. La targa che consegniamo oggi vuole essere un piccolo gesto di ringraziamento per le emozioni che queste atlete ci regalano, grazie al loro impegno, al loro sacrificio, alla loro determinazione. E un’occasione per ricordare l’importanza dello sport, di tutti gli sport, senza distinzione tra discipline maggiori o minori, come strumento di condivisione tra la persone, come occasione di crescita equilibrata e sana per i più giovani. La nostra scelta di sostenere come Regione la pratica sportiva, da quella di base ai grandi eventi, nasce da questa profonda convinzione”. L’importante risultato delle schermitrici di Lugo, arrivato dopo la vittoria in finale sulla società Malaspina di Massa (Ms), ha confermato l’ottimo livello della squadra, per la terza volta consecutiva sul massimo gradino del podio, dopo la vittoria in C2 del 2018 e quella in C1 del 2019, tenendo conto che nel 2020 e nel 2021 il titolo non è stato assegnato a causa della pandemia. (ITALPRESS).

Photo credits ufficio stampa Regione Emilia Romagna

Covid, in E.Romagna 2.095 nuovi positivi e più di 4.600 guariti

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 1.440.297 casi di positività, 2.095 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.352 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.617 molecolari e 3.735 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,1%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. Prosegue intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 10.428.165 dosi; sul totale sono 3.789.300 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.879.573. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 35 (+1 rispetto a ieri, +2,9%), l’età media è di 67,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.260 (+43 rispetto a ieri, +3,5%), età media 76,1 anni.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,9 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 44.001 (-2.535). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 42.706 (-2.579), il 97% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 4.625 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.379.574. Purtroppo, si registrano 5 decessi.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Conclusi lavori sicurezza idraulica sul fiume Bidente in Emilia-Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si è concluso l’intervento per la messa in sicurezza della scarpata sinistra, esposta all’erosione, del fiume Bidente a ridosso dell’abitato di Cusercoli, nel comune di Civitella di Romagna (FC).
In particolare, sono state realizzate alcune difese di sponda nel tratto ricompreso fra il ponte della Strada Provinciale 9 e il ponte della Variante, caratterizzato da una grande frana sulla destra dell’argine, che sposta l’alveo verso sinistra, erodendo l’area dove si trova il Parco fluviale urbano.
Per contrastare l’erosione, sono state realizzate difese sommerse trasversali e difese elastiche frontali in pietra, mentre la capacità di deflusso dell’alveo è stata migliorata grazie a una serie di lavorazioni complementari come la rimozione del materiale accumulato e il taglio selettivo della vegetazione, specialmente quella pericolante e in condizioni precarie. L’intervento, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 110 mila euro, è stato progettato e seguito dall’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Nella piana interessata dai lavori si trova la condotta principale di Romagna Acque che, scendendo da Ridracoli, alimenta l’acquedotto di Romagna e il Parco fluviale attrezzato dal Comune. Parco che è al centro di un progetto paesaggistico, a cura del Comune di Civitella di Romagna con la collaborazione dell’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia, di riqualificazione dei percorsi e degli spazi lungo il fiume per favorire l’inclusione e il benessere fisico e sociale.
Un Parco fluviale capace di valorizzare sia le valenze ambientali che quelle culturali e sociali del paese diventa infatti un’attrazione per i turisti di passaggio lungo la Val Bidente, fungendo anche da volano per le attività economiche locali. Il progetto prevede, tra l’altro, l’ampliamento del Parco su tutto il paese, mettendo in collegamento i giardini a valle con la zona del campo sportivo a monte.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).

Pnrr, in Emilia-Romagna già programmati investimenti per 4,3 miliardi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un sostegno all’intero sistema regionale per poter gestire in modo efficace le risorse straordinarie previste dal PNRR in Emilia-Romagna dove, a oggi, sono già stati individuati investimenti sul territorio per oltre 4,3 miliardi di euro. Con 250 progetti già finanziati e quasi 9 Comuni su 10 che presentano una iniziativa sostenuta con i fondi del Piano. Ma anche un aiuto concreto a enti locali e imprese per raggiungere obiettivi strategici di innovazione, sviluppo e crescita.
Opportunità e servizi, scambio di informazioni e buone pratiche: tutto questo è stato al centro dell’incontro di oggi fra la Regione Emilia-Romagna i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Patto per il Lavoro e per il Clima, che vede insieme Regione, parti sociali, enti locali, mondo della scuola e università, associazioni ambientaliste e Terzo settore, professioni, Camere di commercio e banche.
L’incontro, presente il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e coordinato dall’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, è servito per fare il punto sulle possibili sinergie tra CDP, le Istituzioni e le forze economiche e sociali del territorio.
I rappresentanti di CDP hanno illustrato la gamma degli strumenti a disposizione degli enti locali e per le imprese. Per gli enti locali, opportunità finanziarie, ma anche di sostegno, servizi e consulenza per la realizzazione delle infrastrutture, mentre per le imprese private sono disponibili, oltre alle diverse soluzioni per finanziare gli investimenti, anche opportunità in termini di equity e venture capital.”Siamo a fianco degli Enti locali e dell’intero sistema regionale per la realizzazione degli interventi del PNRR, una straordinaria opportunità per l’Emilia-Romagna e il Paese per progettare la ripresa dopo la pandemia e gli effetti negativi del conflitto in Ucraina- ha sottolineato Bonaccini aprendo i lavori-. Con il Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo condiviso le traiettorie per una crescita sostenibile e inclusiva, oggi, allo stesso modo, dobbiamo riflettere insieme sugli strumenti utili per raggiungere gli obiettivi fissati. E potrebbero essere importanti possibili sinergie con un partner solido e affidabile come Cassa Depositi e Prestiti, che ringraziamo per l’incontro di oggi”.
“Non è infatti un momento facile. Per la crisi energetica, l’aumento dei costi e delle materie prime, l’inflazione che sale velocemente, tutti fattori che pesano su famiglie, imprese ed enti locali. Questi ultimi chiamati a rafforzare i servizi per rispondere ai bisogni sociali e di inclusione, come giusto che sia, pur in presenza di risorse calanti. Nel momento- ha proseguito – in cui siamo chiamati a realizzare straordinari investimenti pubblici e privati. La gestione virtuosa dei bilanci di molti Comuni e della stessa Regione Emilia-Romagna ci ha finora lasciato spazi di manovra che in futuro potrebbero restringersi. Per questo, confermiamo di essere pronti ad un confronto con il Governo dal quale dovranno uscire soluzioni reali, praticabili e sostenibili per gli enti locali, confronto serrato che porteremo avanti insieme a Comuni, tutti, grandi e piccoli, e Province. Così come già stiamo facendo col Governo su numerosi dossier, dal piano energia alla Data Valley e la transizione digitale, dai nuovi fondi europei, dopo essere stata la prima Regione ad aver chiuso la programmazione, agli investimenti per rafforzare la sanità pubblica regionale, mezzo miliardo di euro dal PNRR. Misure e interventi sempre condivisi con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Da anni, infatti- chiude Bonaccini- in Emilia-Romagna siamo abituati a fare squadra”.
“L’incontro con le amministrazioni pubbliche, le associazioni e le imprese dell’Emilia-Romagna rientra nella missione di Cassa Depositi e Prestiti e rispecchia il nostro impegno nei confronti delle comunità locali. Nell’ambito della collaborazione con il territorio emiliano, CDP ha impegnato oltre 2,5 miliardi di euro nell’ultimo triennio per favorire lo sviluppo sostenibile di 140 enti e oltre 10.000 imprese. Anche dopo il significativo impatto causato dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, l’attività di CDP proseguirà, in linea con il nuovo Piano Strategico, con l’ascolto delle esigenze delle realtà sul territorio per accompagnarle nella ripresa, alla luce dello sfidante scenario macroeconomico e dell’implementazione del PNRR”, ha dichiarato Massimo Di Carlo, vicedirettore generale e Direttore business di Cassa Depositi e Prestiti.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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Energia, Emilia-Romagna hub nazionale per gas e rinnovabili

BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Emilia-Romagna hub nazionale per il gas.
La Regione è pronta a fare la propria parte per dare una mano al Paese, chiamato a dare risposte immediate contro il caro bollette e strutturali per la progressiva autosufficienza energetica e la transizione ecologica. Grazie al Porto di Ravenna, dotato di infrastrutture a mare per l’ormeggio di navi che trasportano gas liquefatto, lo stoccaggio e la sua rigassificazione, e del collegamento a terra per l’immissione nella rete di distribuzione italiana agli utenti finali: cittadini, famiglie e imprese.
L’Emilia-Romagna pronta quindi ad ospitare l’infrastruttura nazionale prevista d decreto adottato lunedì scorso dal Governo.
Un distretto che ha le strutture, la logistica, le competenze, le professionalità ingegneristiche e di manodopera qualificata necessarie a diventare uno dei punti di riferimento in Italia per ricezione e trattamento in sicurezza del gas naturale liquefatto che il Governo italiano sta ottenendo con accordi sottoscritti in numerosi Paesi esteri, oltre a quello in arrivo dagli Stati Uniti.
Nell’ambito di un piano più complessivo che porti alla cessazione della dipendenza dalle forniture russe e alla svolta verso fonti rinnovabili e la piena sostenibilità. A partire dal progetto del parco eolico e del fotovoltaico galleggiante in Adriatico, unico per dimensioni nel panorama nazionale e internazionale, ora all’esame del ministero per la Transizione ecologica.
La disponibilità dell’Emilia-Romagna è stata al centro dell’incontro fra il presidente Stefano Bonaccini e il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, oggi nella sede della Regione, a Bologna, che ha condiviso il progetto per il rigassificatore, definito strategico per raggiungere l’obiettivo di autonomia energetica fissato dal Governo, e che si è impegnato a dare priorità a quello del parco eolico e del fotovoltaico. Con loro, la vicepresidente della Giunta, Elly Schlein, il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla, l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo, Irene Priolo, il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. “Il soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale, nell’ambito dell’emergenza internazionale in corso, e il sostegno immediato a famiglie, aziende e filiere industriali alle prese con un caro bollette senza precedenti è una priorità assoluta e l’Emilia-Romagna intende fare la sua parte, al servizio del Paese- afferma il presidente Bonaccini-. Così come vogliamo metterci alla testa dell’accelerazione della transizione ecologica ed energetica, realizzando quegli investimenti pubblici e privati per le rinnovabili che sole possono assicurare all’Italia maggiore autonomia, autosufficienza e sostenibilità.
Stiamo parlando della vita delle persone e delle imprese, del potere d’acquisto delle famiglie. Dobbiamo agire adesso. Abbiamo potenzialità enormi, da Sud a Nord. In Emilia-Romagna siamo pronti a fare la nostra parte, realizzando qui una infrastruttura strategica a livello nazionale”.
“Oggi abbiamo parlato di futuro come mai in precedenza – le parole del ministro Cingolani -. Il progetto per realizzare un hub nazionale del gas è all’attenzione del ministero e del Governo come prioritario e strategico, funzionale all’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica del Paese in un prossimo futuro. Con il presidente Bonaccini e le strutture della Regione abbiamo condiviso le finalità e le modalità di lavoro che la Regione sta portando avanti in questi mesi. Abbiamo mostrato una volontà comune di arrivare a una soluzione positiva nel minor tempo possibile”. Il terminale marino di Ravenna permetterebbe tempi di attivazione della piattaforma di stoccaggio e rigassificazione inferiori ai 12 mesi, rispetto ai tre anni altrimenti necessari per la costruzione di una nuova struttura altrove. A pesare in positivo sarebbe anche il gioco di squadra, in un’operazione che vedrebbe la collaborazione fra Governo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Autorità portuale e l’intero comparto ravennate, insieme a Snam, che gestisce la rete di distribuzione del gas, e Saipem.
Il progetto si svilupperebbe quindi attorno a un ormeggio esistente, oggi in concessione a un Gruppo privato, anch’esso ovviamente da coinvolgere, in un distretto completamente vocato all’energia, in grado di gestire al meglio le verifiche e le implementazioni necessarie, oltre agli investimenti che serviranno. L’obiettivo è quello di avere una unità di stoccaggio e rigassificazione attrezzata a ricevere navi GNL del maggior numero di classi possibile attualmente in navigazione, per contribuire in maniera decisiva alla capacità di ricezione e lavorazione di gas liquido che il Governo sta reperendo all’estero in alternativa a quello russo. L’accordo Usa-Europa per le nuove forniture di gas naturale liquefatto (15 miliardi di metri cubi in più subito e 50 in più dal 2030) rende necessario potenziare il sistema continentale dei rigassificatori. Attualmente, il modo più flessibile e di minor costo per sfruttare la nuova disponibilità di GNL è impiegare unità galleggianti ancorate in prossimità dei porti. Quello di Ravenna è nelle condizioni di farlo nel tratto di mare prospicente, e quindi non direttamente in porto. Possibilità ritenuta fra le più efficaci.
Il Progetto Agnes (the Adriatic green network of energy sources) che vede la partecipazione di Saipem e fra i partner figurano l’Ateneo di Bologna e la Sapienza di Roma e al quale sono già stati destinati 70 milioni di euro al PNRR.
Previsti due parchi eolico-solare, entrambi a oltre 20 chilometri dalla Costa, il primo da 200 MW, con accanto un impianto fotovoltaico galleggiante di potenza pari a 100MWp, il secondo da 400 MW di potenza. Entrambi, vista la distanza, senza impatto sulla Costa stessa. L’incontro è servito anche ad approfondire le misure inserite dal Governo nel Decreto di lunedì. Provvedimento che punta inoltre a snellire e semplificare le procedure per la produzione di energie rinnovabili. Sul tavolo anche le recenti decisioni della Regione Emilia-Romagna per la transizione ecologica. La proposta di Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale già presentata a tutte le parti sociali nel Patto per il Lavoro e per il Clima: investimenti per 8,5 miliardi di euro per aumentare l’efficienza energetica e coprire sempre di più i consumi con fonti rinnovabili, un terzo in più rispetto alla copertura attuale nel triennio. Insieme alla proposta di legge regionale della Giunta finalizzato alla promozione e al sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo collettivo, curata dall’assessore Colla insieme alla vicepresidente Schlein.
Recentissimo è poi il Protocollo d’intesa firmato dalla Regione con Rse – Ricerca sistema energetico, società controllata dal socio unico Gestore dei servizi energetici (Gse Spa), interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’incarico di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Accordo che prevede si inizi a lavorare da subito con l’individuazione di aree idonee in Emilia-Romagna per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e il sostegno alle Comunità energetiche rinnovabili. Per poi proseguire con interventi per la produzione di idrogeno verde, pianificazione energetica regionale, Smart Grids (reti per l’energia elettrica) e infrastrutture per la mobilità elettrica.
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
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Arriva Elodì, la nuova fragola premium dell’Emilia-Romagna

FORLI’ (ITALPRESS) – E’ buona, molto dolce, aromatica, ricca di vitamina C e ha un profumo che ricorda i frutti del sottobosco, ma è anche resistente alle manipolazioni. Questa la carta d’identità di Elodì, la nuova fragola ottenuta dalla Sede di Forlì del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea in collaborazione col consorzio New Plant e sviluppata nell’ambito del progetto PSR Emilia-Romagna “Supporti organizzativi e servizi di filiera per nuove tipologie frutticole – sister” di cui New Plant è capofila, il Crea di Forlì è responsabile scientifico, nella persona diGiuseppina Caracciolo e Ri.Nova è il coordinatore nella persona di Daniele Missere. L’innovativa varietà sarà presentata ufficialmente al pubblico giovedì 5 maggio a Macfrut 2022, nel corso del convegno “Fragola: prospettiva 2022”.
Elodì è stata ottenuta da un programma di miglioramento genetico-varietale svolto dal Crea di Forlì in collaborazione con New Plant: l’obiettivo era quello di sviluppare nuove varietà che fossero caratterizzate da elevati standard qualitativi, tali da farle spiccare sul mercato e posizionarle nella fascia premium di prodotto. Il risultato di questo lungo percorso di selezione e miglioramento è Elodì: una fragola con un’ottima consistenza e un alto grado zuccherino con un profumo intenso e deciso che richiama quello delle fragoline di bosco.
Varietà medio-precoce, l’epoca di maturazione è di poco successiva a quella di Brilla (fine aprile nella coltura protetta romagnola); in base agli studi effettuati Elodì si mostra adatta, per quanto riguarda il territorio emiliano-romagnolo, sia alla coltivazione protetta che in pieno campo. Pronta a fare bella mostra di sè a scaffale, Elodì si presenta con frutti di buona pezzatura, forma conica e colore rosso molto brillante. E’ soprattutto profumata, ricca di vitamina C e molto resistente alla manipolazione, caratteristica che garantisce l’arrivo nel punto vendita di frutti in condizioni ottimali.
“Le nuove varietà come Elodì – spiega Daniele Missere – hanno caratteristiche agronomiche e sensoriali, sia estetiche che gustative, innovative e uniche nel loro genere.
Il progetto SISTER è nato con l’obiettivo di verificare l’idoneità di nuove varietà di fragola, actinidia e pero, alla coltivazione, sia con tecniche di produzione integrata che biologica, ma anche di sondare la propensione all’acquisto da parte del consumatore e supportare i produttori lungo tutta la filiera dall’acquisizione dei diritti di coltivazione e sfruttamento commerciale delle nuove varietà, alla preparazione e distribuzione delle piante da coltivare, fino alla commercializzazione del prodotto. Oggi possiamo dire che Elodì rappresenta un pieno successo”.
“Il Crea coordina lo storico programma di miglioramento genetico condotto in Romagna e cofinanziato da New Plant da cui deriva Elodi – spiega Gianluca Baruzzi, ricercatore del CREA -.
Attraverso una serie di incroci mirati si è riusciti nell’intento di introdurre nelle varietà moderne il sapore e i profumi di alcune ‘vecchie varietà’. Lo straordinario risultato è quello di avere ottenuto una nuova fragola con elevato standard commerciale (consistenza, resistenza, shelf-life) e caratterizzata da dolcezza e spiccato aroma. L’alta gamma a cui si rivolge consentirà al produttore di raggiungere interessanti risultati economici”.
– foto ufficio stampa Crea –
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Covid, in E.Romagna 2.540 nuovi positivi e più di 6.000 guariti

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 1.417.599 casi di positività, 2.540 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.773 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.069 molecolari e 3.704 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 28,9%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. Prosegue intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 10.390.810 dosi; sul totale sono 3.788.432 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le terze dosi fatte sono 2.873.399. Per quanto riguarda la quarta dose, riservata ai cittadini dagli 80 in su e alle persone fragili tra i 60 e i 79 anni, dal 12 aprile ad oggi sono complessivamente 47.768 quelle somministrate. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 30 (+1 rispetto a ieri, pari al +3,4%), l’età media è di 65,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.393 (+44 rispetto a ieri, +3,3%), età media 76,2 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 43,8 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 56.012 (-3.634). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 54.589 (-3.679), il 97,4% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 6.163 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.344.945.
Purtroppo, si registrano 11 decessi.
– foto Agenzia Fotogramma –
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