Emilia Romagna

E.Romagna, Bonaccini accoglie la pizza gemellata dei maestri napoletani

BOLOGNA (ITALPRESS) – Pace fatta tra il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e i pizzaioli partenopei. Al Governatore emiliano è stata consegnata questa mattina la “pizza Bonaccini”, un piatto composto da Fior di latte di Napoli, mortadella di Bologna, granella di pistacchio, pesto di pistacchio, scaglie di parmigiano Reggiano e basilico, per celebrare un gemellaggio ma, allo stesso tempo, riaffermare la maternità del cibo partenopeo ed italiano più conosciuto e diffuso nel mondo. “Si, però non ho dubbi – ha affermato il presidente Bonaccini, che nei giorni scorsi aveva twittato inneggiando al vincitore del Campionato mondiale della pizza e promuovendo la pizza emiliana – tra la pizza Margherita e quella che mi avete dedicato è sicuramente più buona la pizza Bonaccini”. E poi ha proseguito: “Siamo la regione in Europa con il più alto numero di DOP e IGP. Due dei prodotti di questa pizza, la mortadella di Bologna e il Parmigiano Reggiano, fanno parte di quegli straordinari prodotti di qualità Dop e IGP che consentono alla nostra regione di avere il più alto volume economico perchè solo con questi prodotti fanno oltre tre miliardi di euro di indotto economico. Siamo orgogliosi della gastronomia che questa terra. l’Emilia-Romagna, può promuovere in Italia e nel mondo, sapendo che la cucina napoletana e quella campana è altrettanto tra le migliori cucine al mondo”. Insomma la pace, se ce ne fosse stato bisogno, è stata celebrata grazie ai maestri pizzaioli napoletani impegnati in città sino a domenica con il Coca-Cola Pizza Village@Home. L’evento, che ripropone l’energia e il gusto dello storico appuntamento del Pizza Village di Napoli, trova nella sua unicità la possibilità di apprezzare contemporaneamente, sulla propria tavola, diverse pizze realizzate dai maestri pizzaioli che prepareranno i grandi classici della tradizione e proposte gourmet inedite, comodamente consegnate a casa grazie a Glovo, delivery partner dell’iniziativa.

– foto ufficio stampa Fabrizio Kuhne –
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E.Romagna, Bonaccini “Autonomia differenziata è una grande opportunità”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Mettere i territori nelle condizioni di agire con maggiore efficacia. Di realizzare interventi e investimenti programmati. Utilizzando bene e rapidamente le risorse disponibili, mai così tante grazie ai fondi europei del Next Generation EU e al Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’Emilia-Romagna torna a rilanciare l’importanza dell’autonomia differenziata, la gestione diretta di alcune competenze sulla base dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione. Pronta ad aggiornare il proprio progetto di fronte a uno scenario socio-economico radicalmente cambiato da due anni a questa parte a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina adesso, con pesanti conseguenze su cittadini e famiglie, lavoro e imprese, sanità e reti di welfare. La necessità immediata è quella di dare risposte concrete, realizzando un piano di riforme e investimenti senza precedenti dal secondo dopoguerra, a partire dalla transizione ecologica e dalla ristrutturazione del settore energetico sulla base di sostenibilità e rinnovabili, e dalla trasformazione digitale.
Oggi, quindi, nella propria proposta la Regione intende dare priorità alle competenze e alle funzioni che meglio rafforzino la capacità di governo del sistema territoriale, per aumentare l’efficacia dell’azione a favore delle comunità locali e potenziare gli strumenti di semplificazione, programmazione e investimento, anche per superare gli ostacoli che, a oltre quattro anni dall’avvio, rischiano di continuare a bloccare il percorso verso la maggiore autonomia. Con un esempio concreto: la possibilità di togliere l’istruzione dalle materie che la Regione aveva chiesto, anche per ribadire il fatto che mai è stata chiesta dall’Emilia-Romagna la regionalizzazione della scuola a fronte, viceversa, dell’esigenza di investire sul sistema scolastico nazionale, priorità per il Paese. E’ quanto spiegato oggi in Assemblea legislativa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella relazione con la quale ha aperto la seduta dedicata all’autonomia differenziata.
“L’autonomia differenziata rappresenta una grande opportunità prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere- ha sottolineato Bonaccini- chiediamo quindi al Governo un segnale concreto in tal senso. Infatti- ha detto rivolto all’Aula- sono qui a proporvi di offrire al Governo la nostra disponibilità a predeterminare insieme alcuni elementi di garanzia e di cornice per arrivare all’autonomia differenziata: legge quadro nazionale, coinvolgimento di Parlamento e Consigli regionali, determinazione dei Lep, i Livelli essenziali di prestazione da garantire allo stesso modo da Nord a Sud, accordo con tutte le Regioni sul quadro finanziario, perchè, anche qui lo ripeto ancora una volta, non abbiamo mai chiesto un euro in più allo Stato ma solo di poter gestire le risorse già assegnate ora rispetto alle materie di cui chiediamo la gestione diretta. Siamo anzi convinti che potrebbero esserci dei risparmi. Perchè vogliamo fare meglio e bene. Questi elementi, ne siamo convinti, potrebbero sbloccare l’impasse”.
“E avanziamo anche la disponibilità- ha proseguito- a formulare insieme un progetto innovativo, ricalibrato rispetto al contesto attuale, del tutto cambiato, attraverso la concertazione istituzionale e sociale che abbiamo già sperimentato in questi anni, col nostro progetto fin dall’inizio scritto insieme ai territori, alle parti sociali e alle componenti regionali nel Patto per il Lavoro, senza mai un voto contrario nei passaggi assembleari. Ma è al Governo che chiedo quale iniziativa intenda assumere a fronte di questo, ci dica cosa intende fare per non rendere questa l’ennesima proposta di un percorso inconcludente”.
Il percorso verso l’autonomia differenziata vede alcuni punti acquisiti: le pre-intese siglate da Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia con il Governo Gentiloni nella scorsa legislatura (l’Emilia-Romagna aveva chiesto la competenza diretta su 15 materie, Veneto e Lombardia tutte le 23 possibili) e l’idea della “legge quadro”, già esplorata con l’ex ministro Francesco Boccia, che la Regione è pronta condividere ora col Governo e la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, che ha istituito il Gruppo di lavoro sul regionalismo differenziato. Questo permetterebbe di non disperdere il lavoro fatto fin qui e di codificare una procedura nazionale per tutte le Regioni, anche quelle che già avevano manifestato analogo interesse all’ottenimento dell’autonomia differenziata, sempre secondo quanto previsto dalla Costituzione. Altrettanto importante sarebbe valorizzare il ruolo della Conferenza Stato-Regioni, anche ipotizzando di inserire in Costituzione il suo coinvolgimento nel percorso relativo all’autonomia differenziata.
La Giunta guidata dal presidente Bonaccini chiede quindi al Governo di far ripartire il confronto, aggiornando la propria proposta, garantendo, nel farlo, la partecipazione costante dell’Assemblea legislativa, nelle Commissioni assembleari e in Aula, così come avvenuto fin dall’inizio. Lo stesso farà nei confronti degli enti locali, delle parti sociali e di tutti i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. Con l’obiettivo dell’approvazione della legge quadro da parte del Parlamento e poi dell’Intesa con la Regione. Senza minimamente mettere in discussione l’unità e l’indivisibilità dell’Italia, così come la solidarietà territoriale, principi costituzionali intoccabili.
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
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Emilia-Romagna e Nouvelle Aquitaine, nuovo accordo di partnership

BOLOGNA (ITALPRESS) – Una partnership storica, nata nel 2002, che guarda al futuro. Esperienze e buone pratiche, azioni comuni in vari settori, in particolare quelli della salute e della transizione ecologica, passando per cultura, digitale e Big Data.
Le Regioni Emilia-Romagna e Nouvelle Aquitaine (Francia) rinnovano la loro partnership con la firma – oggi a Pèrigueux – del nuovo accordo triennale da parte dei presidenti Stefano Bonaccini e Alain Rousset.
Nell’ambito della missione istituzionale della nostra Regione in quella francese, fino a domani, 28 aprile, con tappa anche a Bordeaux, presente l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori. Confronto bilaterale che passa anche attraverso il lavoro comune delle strutture tecniche delle due amministrazioni regionali.
Giovani, istruzione superiore e ricerca, economia innovativa e nuove tecnologie, agroalimentare, cultura e cittadinanza, salute e politiche sociali, transizione ecologica ed energetica, sviluppo e solidarietà internazionale, i temi al centro del nuovo accordo interregionale.
“E’ un accordo strategico per crescere insieme. Unendo le forze, scambiando conoscenze e know-how di alto livello- afferma il presidente Bonaccini-. Un’intesa che rafforza le relazioni bilaterali e le azioni concrete tra Emilia-Romagna e Nuova Aquitania, l’avvicinamento tra i rispettivi ecosistemi dell’innovazione, la condivisione di proposte basate sulla gestione virtuosa dei fondi strutturali europei, comune a entrambe, a beneficio dei cittadini e delle imprese dei due territori, per una crescita sostenibile e per lavoro di qualità”.
“Siamo la regione con l’export pro-capite più alto nel Paese e fare sistema è sempre più necessario anche all’estero. Per questo- prosegue- stiamo rafforzando ancora le nostre relazioni internazionali, attraverso la rete di Regioni partner e i rapporti costruiti con diversi Stati. Prima della pandemia siamo stati in Cina, negli Stati Uniti, in Sudafrica, insieme al sistema socio-economico regionale e alle università, portando le nostre eccellenze e stringendo rapporti importanti che durano tuttora. In questi giorni siamo in Francia, saremo presto a New York, Philadelphia e Boston per la settimana della cucina italiana nel mondo e collaborazioni su imprese, ricerca e innovazione digitale, forti degli investimenti che abbiamo fatto nell’Emilia-Romagna Data Valley”.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna-
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Formazione, a Reggio Emilia studenti assunti prima di iniziare corso

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Oggi avviamo un’operazione pilota che deve fare da apripista in Emilia-Romagna. L’obbiettivo è generare lavoro stabile e di qualità attraverso contratti innovativi, partendo dalla formazione, e contemporaneamente garantire alle imprese le competenze necessarie. In particolare, attraverso le diverse opportunità dell’apprendistato, che deve crescere come forma privilegiata per l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, che oggi a Reggio Emilia ha preso parte all’inaugurazione, presso Ifoa – Istituto Formazione Operatori Aziendali, del percorso di formazione contestuale all’inserimento lavorativo in azienda di nove ragazzi col profilo di Junior IT Specialist (consulenza e supporto tecnico alle aziende). Si tratta di un nuovo progetto di ‘Assunzione & Formazionè, che si basa sul contratto di apprendistato di I Livello unito alla formula dei corsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore).
“Quello avviato oggi è il primo corso di questo tipo sul territorio emiliano-romagnolo: auspichiamo che altri possano seguire già a partire dai prossimi mesi. Questo modello di sistema duale studio-lavoro, così difficile da realizzare in Italia, è il risultato dell’impegno che vede fianco a fianco un ente di formazione qualificato, con le sue competenze ed esperienza, e un’impresa ‘pazientè, che investe fin da subito sui giovani e la loro occupazione. Così si responsabilizzano i vari soggetti coinvolti nel progetto”, ha commentato l’assessore Colla. Da un lato, infatti, l’impresa Mead Informatica – system integrator ICT distribuita sul territorio nazionale con sedi oltre che a Reggio Emilia, a Marcon (Ve), Agrate Brianza (Mb) e Roma – che ha assunto i nove ragazzi, è pienamente coinvolta nelle varie fasi: dalla progettazione del percorso, alla selezione dei partecipanti, fino all’erogazione della formazione sia in aula che sul lavoro. Dall’altro Ifoa, oltre a garantire la coerenza didattica, ha messo in capo tutte le competenze utili per svolgere il ruolo di vera e propria agenzia di ricerca e selezione dei candidati e il ruolo di consulenza e informazione all’azienda, sugli aspetti legati ai vantaggi di legge relativi al costo del lavoro per questa tipologia di assunzioni. Infine, la Regione, oltre a contribuire con un finanziamento sui costi della formazione e sull’accompagnamento ai ragazzi, garantisce il rilascio della certificazione finale del corso.
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
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In E.Romagna nuova pista ciclabile lungo il torrente Baganza

BOLOGNA (ITALPRESS) – In bicicletta lungo il torrente Baganza, tra prati e alberi, nelle terre che un tempo furono della duchessa Maria Luigia. E questo grazie a una nuova pista ciclabile che verrà realizzata nei prossimi mesi nel territorio del comune di Sala Baganza (Pr), all’interno dei lavori – a cura di AiPo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po – per la cassa di espansione del torrente Baganza. La pista affiancherà il canale di by-pass per la fauna ittica, e ricongiungerà via Canali con Strada Farnese. Oltre a rappresentare un’opportunità di sport e svago all’aperto per i cittadini di Sala Baganza e dei comuni vicini (Felino e Collecchio), il percorso per le due ruote sarà inserito nel cosiddetto “Itinerario Farnesiano”, che collegherà le residenze della duchessa Maria Luigia: Colorno, Parma e Sala Baganza. Il progetto dell’opera è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Parma, nella sede centrale di AiPo. Erano presenti Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente, Difesa del suolo, e presidente del Comitato di Indirizzo AiPo; Aldo Spina, sindaco di Sala Baganza, e Luigi Mille, direttore AiPo.
“La realizzazione di questa pista sarà un’opportunità in più per i cittadini di fruire di un’area verde, di rilievo e pregio naturalistico- ha sottolineato l’assessore Priolo-. Un’area che viene messa in sicurezza grazie alla cassa di espansione del Baganza, in fase di realizzazione: un tassello fondamentale del percorso che la Regione ha intrapreso per mettere in sicurezza tutto il territorio”. Il sindaco Spina, dal canto proprio, ha espresso soddisfazione “perchè è arrivata la conferma che entro fine estate sarà disponibile un’opera molto attesa, il collegamento ciclabile definitivo tra strada Farnese e l’argine del Baganza, escludendo interferenze con il cantiere e dando continuità alla ciclovia delle residenze ducali”.
L’intervento per la ciclabile permetterà il consolidamento e il miglioramento di un tracciato che veniva già in precedenza utilizzato dai cittadini. I costi per la realizzazione rientrano nell’investimento complessivo per la cassa di espansione; la nuova pista, lunga 510 metri e larga 2,5 metri, in stabilizzato (ghiaietto), affiancherà dunque il canale di by-pass per la fauna ittica, dalla cui sponda sarà separata da un parapetto in legno.
Lungo la sponda opposta verrà eseguito un intervento di inserimento nell’ambiente circostante, con la messa a dimora di arbusti e piante. Durante i lavori per la nuova pista, che si completeranno nel mese di agosto 2022, sarà necessario chiudere il tratto di pista già esistente, deviando il “traffico” sulle due ruote da Felino lungo strada Canali. Questo per non mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Dopo aver ultimato la pista e il canale limitrofo per l’ittiofauna – che sarà eseguito contestualmente per evitare di doverla interrompere nuovamente in un secondo momento – si potrà ri-delimitare il cantiere, in modo da poter consegnare il nuovo percorso alla cittadinanza.
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
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E.Romagna, gli orrori della guerra nei ritratti di Aldo Borgonzoni

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dai bombardamenti di Medicina alla tragedia di Marzabotto. Gli eventi che hanno segnato profondamente il territorio bolognese durante la Seconda guerra mondiale sono raccontati nei dipinti di Aldo Borgonzoni raccolti nella mostra “I tempi della guerra” inaugurata oggi, giovedì 21 aprile, in Assemblea legislativa per celebrare il 25 Aprile. L’esposizione, a cura di Sandro Malossini con la collaborazione di Gloria Evangelisti, propone una riflessione storica ad ampio raggio, in quanto Aldo Borgonzoni, che partecipò attivamente alla Resistenza, ha immortalato la follia dei conflitti bellici anche negli anni a seguire, con le opere sul Vietnam e sulla repressione sovietica del 1968 dopo la Primavera di Praga.
Aldo Borgonzoni nasce nel 1913 a Medicina (Bologna) e si diploma nel 1936 alla Scuola d’arte di Bologna. Nel 1944 l’artista, attivo nella Resistenza, dipinge il ciclo di opere sugli “Orrori della guerra” esposto nel dopoguerra nelle mostre dedicate. L’artista è riconosciuto come uno dei massimi rappresentanti in Europa dell’espressionismo e del realismo del Novecento.
“Oggi ho il piacere di inaugurare una mostra di grande attualità – ha commentato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti- se pensiamo a quello che sta accadendo poco distante da noi, in Europa. Le opere di Borgonzoni ci raccontano l’atrocità delle guerre e mai come quest’anno, di fronte agli orrori del conflitto in Ucraina, il 25 Aprile deve vederci protagonisti di pace. La Regione Emilia-Romagna non è solo attiva nel garantire l’accoglienza e l’ospitalità dei profughi che fuggono dal conflitto, in massima parte donne e bambini, ma lo è anche nel prodigarsi, in tutte le sedi, perchè il processo di pace abbia successo. Con l’apertura della mostra del pittore Borgonzoni, che invito tutti a visitare, l’Assemblea legislativa invia un forte messaggio a tutta la comunità dell’Emilia-Romagna”.
“I dipinti esposti sono una rivisitazione pittorica di opere realizzate durante la Resistenza, alla quale mio padre partecipò attivamente ingegnandosi addirittura nella falsificazione di documenti nazisti -ha sottolineato Gianbattista Borgonzoni, figlio dell’artista- e per questo hanno un valore non solo artistico ma anche storico e archivistico. Così come le opere realizzate da mio padre per raccontare il conflitto in Vietnam e la repressione sovietica in Ungheria, di cui è stato testimone. La guerra in corso in Ucraina, purtroppo, rende di tragica attualità questa mostra voluta dall’Assemblea legislativa”.
La mostra resterà aperta fino al 16 maggio e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. Sono previste inoltre aperture straordinarie in concomitanza con Art city Bologna 2022: sabato 14 maggio, dalle 9 alle 22, e domenica 15 maggio, dalle 9 alle 18. L’ingresso è gratuito e libero nel rispetto delle normative anti Covid in vigore.
Alla personale di Borgonzoni è collegato anche un evento collaterale in programma sabato 7 maggio a Medicina (città natale dell’artista). Dalle 10 alle 12 si svolgerà una visita guidata con tappe: al ciclo pittorico murale del 1948 presso la Camera del lavoro (viale Saffi 200), al mosaico di Aldo Borgonzoni nella sala consigliare del municipio (via Libertà 103), al nuovo allestimento dello studio dell’artista e alla mostra “Rinascite” al museo civico e pinacoteca Aldo Borgonzoni (via Pillio 1). La visita guidata è gratuita ma la prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti. Il ritrovo per la partenza del percorso è in viale Saffi 200, di fronte alla caserma dei carabinieri di Medicina.
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Reggio Emilia, riapre dopo 30 anni la Sala Verdi del teatro Ariosto

BOLOGNA (ITALPRESS) – Uno spazio dedicato alla produzione e alla creatività, all’incontro con le nuove generazioni, pensato per accogliere prove, residenze, ma anche piccole rappresentazioni, laboratori, workshop e concerti. E’ la Sala Verdi del Teatro Ariosto, a Reggio Emilia, che riapre oggi dopo essere stata chiusa per oltre trent’anni. All’evento di riapertura l’assessore regionale alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, l’assessora alla Cultura del Comune di Reggio Emilia Annalisa Rabitti, il direttore della Fondazione I Teatri, Paolo Cantù.
Uno spazio autonomo, quello della Sala Verdi, ma che potrà essere anche di supporto ad attività di spettacolo al teatro Ariosto, nella sua funzione più naturale di ridotto. Il progetto esecutivo della riqualificazione è stato realizzato dagli architetti Ivan Sacchetti e Giuliana Allegri, che hanno seguito negli anni tutti gli interventi sul Teatro Ariosto. Prevede un ambiente semplice, ma attrezzato per spettacoli ed eventi speciali, anche i più diversi tra di loro, in uno spazio non rigidamente impostato a priori, ma di volta in volta modulabile, a seconda delle esigenze e comunque accessibile a tutti. L’ingresso sarà sul lato nord dell’edificio: i circa 240 metri quadrati della sala sono stati pensati per accogliere tra 150 e 200 persone (secondo le norme di sicurezza pre-Covid). Un milione e 130 mila euro l’importo dei lavori, di cui 500 mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 430 mila dal Comune.
“Potrà sembrare strano che in tempi così difficili e impegnativi si trovi la voglia e la forza di aprire teatri- ha commentato l’assessore Felicori-. Eppure, guardando con attenzione le pagine locali dei quotidiani emiliano-romagnoli, si nota che ogni giorno si mette in sicurezza una sala, si rinnova o si apre un museo o un sito, si inaugura una biblioteca, si cataloga un archivio. E invece non è strano. La cultura è l’unica risposta efficace contro le tentazioni autoritarie, il degrado della convivenza civile, l’isolamento delle persone. La bellezza è l’inverso della guerra. Teatri, cinema, biblioteche e musei sono i granai dello spirito. Ripeteva spesso l’amato presidente Sandro Pertini quanto fosse imperativo svuotare gli arsenali e riempire i granai. La prima opzione, purtroppo non è oggi nelle nostre possibilità, per ora. Ma la seconda sì, infatti l’Emilia-Romagna, terra di cultura, continua a farlo, e festeggia oggi un bel giorno per Reggio Emilia e la nostra regione”.
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Covid, in Emilia Romagna 1.751 nuovi casi e 14 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.361.723 casi di positività, 1.751 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.577 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.841 molecolari e 5.736 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 16,6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 10 sono state somministrate complessivamente 10.327.834 dosi; sul totale sono 3.778.422 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94%. Le terze dosi fatte sono 2.768.754.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 33 (-3 rispetto a ieri, pari al -8,3%), l’età media è di 64,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.390 (+54 rispetto a ieri, 4%), età media 75,7 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Parma (invariato rispetto a ieri); 1 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (invariato); 13 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (-1); 1 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (-1). Nessun ricovero nelle province di Piacenza (-1 rispetto a ieri) e Forlì (come ieri). Si registrano 14 decessi.
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