Emilia Romagna

In Emilia-Romagna 4.748 nuovi positivi e sette decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 1.347.834 casi di positività, 4.748 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.355 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.183 molecolari e 11.172 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 21,2%. Prosegue la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.323.173 dosi; sul totale sono 3.778.056 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94%. Le terze dosi fatte sono 2.766.526. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 31 (-3 rispetto a ieri, pari al -8,8%), l’età media è di 66,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.310 (-11 rispetto a ieri, -0,8%), età media 75,5 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 59.520 (+172). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.179 (+186), il 97,7% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 4.569 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.271.874.
Purtroppo, si registrano 7 decessi.
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Entusiasmo e grandi numeri per il GP dell’Emilia-Romagna di F.1

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un investimento da 29 milioni di euro, divisi tra i sette messi a disposizione da parte del ministero degli esteri, i cinque della regione Emilia Romagna, due di CON.AMI e Comune di Imola, oltre alla scommessa già vinta da parte di ACI che grazie alla vendita di una buona parte dei 300.000 biglietti disponibili ha oramai raggiunto il pareggio di bilancio. Inoltre si può quantificare in circa 230 milioni di euro l’indotto realizzato da un evento di questa portata, grazie anche grazie alla possibilità di raggiungere un pubblico globale vicino ai 2 miliardi di spettatori attraverso la copertura TV prevista in 200 Paesi. Parallelamente alla valorizzazione delle eccellenze, tutte le attività di comunicazione saranno inoltre coordinate con la campagna straordinaria di Nation branding lanciata dal Maeci e realizzata da ICE con il tema “Italy is simply extraordinary: BeIT”. Sono questi i numeri della prossima edizione del GP di Imola di F.1 denominato Rolex Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagnain programma dal 22 al 24 aprile. Si tratta della prima tappa europea, proprio nel cuore della Motor Valley, in casa della Ferrari che con due vittorie e un secondo posto ha dominato questo inizio di stagione.
Un appuntamento che segna l’avvio dell’accordo quadriennale tra i partner del Gran Premio e Formula Uno che porterà a Imola la gara almeno fino al 2025. Un grande evento sportivo che diventa occasione per la valorizzazione del Made in Italy, a partire dalla filiera dell’automotive. L’evento è stato presentato presso la sede della regione Emilia Romagna alla presenza del presidente Stefano Bonaccini, di Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale, Marco Panieri, sindaco di Imola e Angelo Sticchi Damiani, presidente Automobile Club d’Italia. In collegamento Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Carlo Maria Ferro, presidente Agenzia ICE e collegato telefonicamente Stefano Domenicali, amministratore delegato Liberty Media. E’ stato il ministro Giovannini ad aprire l’incontro, ricordando: “Quando l’innovazione si trasforma nelle auto di tutti i giorni si definisce sostenibile. Ma oggi celebriamo il fare squadra, visto che in poche settimane grazie ai tanti attori, siamo riusciti a trovare una soluzione di medio termine per far rimanere il GP per diversi anni. Gli organizzatori della F.1 hanno riconosciuto il valore dell’Italia con due eventi. Non vediamo l’ora di vedere il semaforo di avvio e ovviamente tifiamo tutti Ferrari”.
Gli ha fatto eco il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Ci abbiamo creduto per anni ma senza il contributo delle tante istituzioni non ce l’avremmo fatta. Per noi i grandi eventi sono importanti per promuovere l’intero territorio. Doveva essere un sogno che è diventato realtà, nessuno avrebbe mai sperato che la Ferrari in così poco tempo tornasse così competitiva. Abbiamo firmato l’accordo quadriennale il giorno dopo la prima vittoria della Ferrari e ne siamo felici. Speriamo che nessuno dei 300.000 posti disponibili possa rimanere vuoto”. A proposito del pubblico è stato protagonista anche del manifesto della corsa, disegnato dall’artista Aldo Drudi: “Ho dovuto sintetizzare prima di tutto il tricolore con la rossa Ferrari un pò in vantaggio sulle altre. Per dare risalto al made in Italy, la regione Emilia Romagna è stata stilizzata attraverso le morbide colline presenti. Abbiamo realizzato un manifesto ‘gentilè, nel ricordo delle belle domeniche che i tifosi passano con la loro passione”. L’export italiano aveva la tradizione delle 3 F, diventano quattro con la Ferrari, ma vogliamo essere soprattutto partner dell’economia – le parole di Carlo Maria Ferro, presidente Agenzia ICE, collegato via web -. Ice non solo sponsorizza il GP, ma il claim della nostra campagna rappresenta i successi della motor valley, la storia di 16.500 imprese che si muovono”.
Ferro ha ricordato anche che le 16.500 imprese riguardano per oltre 66mila addetti, il 10% dell’intera filiera nazionale, con un export di 5 miliardi di euro. E ancora: 188 team sportivi, 15 musei specializzati, 16 collezioni private, 4 autodromi e 11 piste da karting. Dopo il saluto telefonico e istituzionale del presidente di Liberty Media Stefano Domenicali, ha chiuso la presentazione il presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani: “Penso che fosse difficile solo pensare alla situazione di oggi. Ringrazio tutte le persone che sono qui e quelle che non ci sono. Abbiamo lavorato tutti insieme, persone appassionate. In primis il presidente Bonaccini che rappresenta una regione che ha tutte le carte in regola per tutto ciò, il ministro Di Maio, Giovannini, il sindaco di Imola, che si è battuto come un leone. Poi un uomo come Giancarlo Minardi a capo di Formula Imola, oltre a Stefano Domenicali che ci ha aperto le porte. Noi siamo stati bravi a sfruttare questa opportunità. Concorrenza tra Monza e Imola? Io ho sempre pensato che dovevano esserci tutti e due. La Ferrari ha seminato sul territorio in aziende anche piccole, a cui si rivolgono altre aziende di F.1 che si fanno solo qua. Siamo così abituati a queste cose che non ce ne rendiamo conto”.
C’è grande attesa da parte dei tifosi per la gara e c’è ancora la possibilità di non perdere questo grande spettacolo. Restano infatti ancora a disposizione biglietti sia per la giornata della domenica (circolare e alcune tribune), che per quelle del sabato e del venerdì (tribune, prato e circolare) che gli appassionati possono acquistare direttamente dal sito ticketone.it. In particolare, la giornata del sabato sarà quasi un “unicum” per la stagione della Formula 1, perchè vedrà disputarsi la gara Sprint, che si svolge in soli altri due circuiti, e perchè il programma è comunque ricco di appuntamenti imperdibili con la seconda sessione di prove della Formula 1 e le prime gare di Formula 2 e Formula 3.
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Bonaccini incontra Tura, nuovo direttore sede regionale Rai E.Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha incontrato il nuovo direttore della Sede regionale Rai dell’Emilia-Romagna, Stefano Tura. Entrambi hanno convenuto sul ruolo fondamentale dell’informazione, compresa quella locale, così come dell’informazione regionale garantita dal servizio pubblico. In particolare, in una regione come l’Emilia-Romagna, dal forte tessuto socio-economico e dalle tante realtà territoriali, ognuna con eccellenze e peculiarità che meritano di essere raccontate. Dal presidente della Regione gli auguri di buon lavoro a Tura per il nuovo incarico.
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E.Romagna, fiumi più puliti con le barriere “acchiappa plastica”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Fiumi più puliti con un sistema di barriere galleggianti acchiappa plastica. Prende il via da Ferrara un progetto pilota per sperimentare un nuovo metodo di pulizia dei corsi d’acqua. Si tratta di una moderna modalità di raccolta selettiva dei rifiuti, installata in prima battuta sul Po di Volano, nei pressi della Darsena City, e a valle del ponte di San Giorgio, in centro città. “La sperimentazione durerà un anno ed è finanziata dalla Regione con 200mila euro- spiega Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente- . Rientra tra le azioni della strategia per ridurre le plastiche usa e getta, colonna portante del nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Il tutto attraverso una modalità d’intervento innovativa e all’insegna della sostenibilità, capace di agire a 360 gradi per la protezione e la tutela dell’ambiente”.
Accanto al progetto, in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nel giro di poche settimane è pronto a partire nel territorio provinciale un ulteriore intervento di pulizia di argini e sponde di vari corsi d’acqua. Con una spesa di 100mila euro si punta a rimuovere e sgomberare ogni genere di rifiuto abbandonato: ingombranti, materiali plastici o ferrosi, componenti di autoveicoli, pneumatici e amianto. La durata delle operazioni sarà di 12 mesi. Con queste risorse sale a 300mila euro l’investimento complessivo, da parte della Regione, per la valorizzazione e il recupero ambientale dei fiumi del ferrarese.
Il progetto, già realizzato con successo sul Po dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume, permette di intercettare i rifiuti galleggianti grazie all’installazione di un dispositivo di raccolta selettiva all’avanguardia, composto da barriere flottanti in polietilene, che non interferisce con la fauna e flora del fiume.
Attraverso un natante dotato di cestello, vengono raccolti la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dall’acqua, poi inseriti in appositi “big bags” e trasferiti nei siti di conferimento. Tra gli altri obiettivi dell’iniziativa c’è anche la valutazione dell’adeguatezza di questo sistema di raccolta come prevenzione del “marine litter”, vale a dire i rifiuti dispersi in mare e lungo le coste, la verifica di quanti e quali tipi di rifiuti si trovano in acqua e la definizione di una stima dei quantitativi che si riescono ad intercettare, con particolare riferimento alla plastica.
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E.Romagna, mille uova di Pasqua per i piccoli profughi ucraini

BOLOGNA (ITALPRESS) – Mille uova di Pasqua per i bambini ucraini ospitati nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) dell’Emilia-Romagna. Sono state donate da due aziende, la Prime Logistic Network del Centergross di Bologna e la Eco Clean di Castel Maggiore, ai coordinamenti provinciali dei volontari di Protezione civile, che li consegneranno in questi giorni ai piccoli ospiti – attualmente circa 750, da Piacenza a Rimini – con l’aiuto dei gestori dei Cas. L’intera fornitura, che verrà poi smistata, è stata consegnata oggi a Granarolo nella sede del coordinamento di Bologna (la cosiddetta “Consulta provinciale del volontariato di Bologna”) alla presenza di Irene Priolo, assessore regionale alla Protezione civile. “Voglio ringraziare innanzitutto chi ha fatto questo dono: è un bel pensiero per tutti i bambini fuggiti dalla guerra che sono stati accolti qui, da noi- ha commentato l’assessore-. Stiamo facendo il possibile per alleviare proprio i più piccoli dai traumi del conflitto, dall’angoscia della fuga, dal senso di perdita; con queste uova di cioccolato, ci auguriamo di poter regalare un momento di serenità in occasione delle festività ormai vicine. Desidero, inoltre- ha aggiunto l’assessore Priolo- dire grazie anche a tutti i volontari dei coordinamenti provinciali di Protezione civile, sul campo sin dall’inizio di quest’emergenza: il loro impegno non è mai venuto meno, sono una risorsa davvero preziosa”.
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Aperto l’archivio storico della Congregazione della Carità a Parma

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un archivio, costituito da oltre 500 metri lineari di materiale, che conserva tutta una serie di documenti dal XV secolo, con antecedenti del XIII secolo, fino al XXI secolo. Con una sorprendente ricchezza di notizie relative alla storia medicina, della società, ma soprattutto all’eccellenza nella protezione delle categorie più deboli ed emarginate.
E’ l’archivio dell’antica Congregazione della Carità, inaugurato oggi a Parma dopo un ampio intervento di riordino ed inventariazione per consentirne la fruibilità e consultabilità. Presenti oggi all’inaugurazione il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, l’assessore comunale alla Cultura, Michele Guerra, il presidente del Gruppo Chiesi Farmaceutici, Alberto Chiesi – sponsor dell’operazione -, la dirigente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, Paola De Montis, e l’amministratore unico dell’Asp Parma, Gianluca Borghi.
L’archivio della Congregazione della Carità di San Filippo Neri sarà disponibile anche in rete all’interno del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), in accordo con la Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna.
Il lavoro fatto restituirà alla cittadinanza, come d’accordo con lo sponsor dell’intera operazione, un bene culturale di enorme importanza, non solo per la storia della città e del suo territorio, ma anche per la storia dell’assistenza alla persona e per quella della farmacologia a livello nazionale.
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Hera, lo scarto diventa arte nella mostra “E.Romagna terra di cineasti”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Qualsiasi materiale di scarto può essere recuperato e trovare una “nuova vita” come, ad esempio, trasformarsi in un’opera d’arte. E’ il messaggio lanciato con la mostra “Emilia-Romagna terra di cineasti”, promossa dal Gruppo Hera e ospitata dall’assemblea legislativa regionale, negli spazi espositivi di viale Aldo Moro 50, da venerdì 8 a giovedì 21 aprile. Attraverso il riciclo di oggetti non più utilizzati, ponendo così attenzione sul potenziale dell’economia circolare, sono stati realizzati dei ritratti di attori e registi legati al nostro territorio, per biografia o per l’ambientazione delle loro pellicole: Pierpaolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Monica Vitti, Stefano Accorsi, Elio Germano e tanti altri, a dimostrazione che il mondo del cinema in questa regione ha trovato terreno fertile. Ogni personaggio è stato rappresentato attraverso l’uso, quasi sempre, di un solo materiale. Cavi elettrici per immortalare Pasolini intento a conversare con Laura Betti e Goffredo Parise. Per riprodurre Monica Vitti, fotografata sul set di “Deserto rosso” di Antonioni, sono state utilizzate cialde di caffè e fili di rame. E poi cerniere per Gerard Depardieu, diretto da Bertolucci in Novecento, scarti di cartiera per Marco Bellocchio. Sono solo alcune fra le tante curiosità che sarà possibile scoprire nella mostra.
“Emilia-Romagna terra di cineasti” rientra nel progetto del Gruppo Hera “SCART, il lato bello e utile del rifiuto”, che da oltre vent’anni promuove il recupero e il riuso delle risorse in campo artistico, per raggiungere, grazie al linguaggio trasversale e universale dell’arte, un pubblico sempre più vasto, sensibile e disposto a un’attenta riflessione sull’importanza di perseguire uno sviluppo economico e industriale che mantenga la sostenibilità al primo posto. Curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di Bologna, questa originale esposizione è stata realizzata grazie a un’accurata selezione dei materiali e al coinvolgimento di studenti e docenti delle Accademie di Belle arti di Bologna, Ravenna e Firenze che hanno potuto attingere, per nutrire il proprio estro, anche dallo straordinario archivio documentale messo loro a disposizione dalla Cineteca.
“La tutela dell’ambiente e la svolta verso un’economia circolare -ha sottolineato la presidente Emma Petitti- sono temi sui quali l’Assemblea legislativa pone un’attenzione costante. I cambiamenti climatici, economici e sociali in corso impongono a tutti noi una seria riflessione e l’arte, attraverso i suoi linguaggi, offre ottimi stimoli. La mostra ‘Emilia-Romagna terra di cineastì, che abbiamo il piacere di ospitare, ne è la dimostrazione. Ringrazio il Gruppo Hera per l’impegno profuso nel diffondere, anche attraverso iniziative come questa, la cultura della sostenibilità ambientale e i tanti artisti che hanno messo il proprio talento al servizio di una finalità importante, in maniera originale e con risultati davvero straordinari. Il mio auspicio è che questo progetto, oltre all’alto valore creativo, possa sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini a comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente”.
“Con questa mostra vogliamo rendere omaggio al grande cinema di questo territorio -ha spiegato Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera- e lo facciamo anche con la consapevolezza che un’epoca come la nostra, segnata da profonde ferite, ha estremo bisogno di dare spazio, occasioni e ossigeno alla risorsa più imprescindibile per progettare un futuro diverso: l’immaginazione. Inoltre, con il nostro progetto Scart vogliamo dare a tutti la possibilità di riflettere sul valore del recupero e dell’economia circolare, ammirando la bellezza ricavata da materiali considerati ormai privi di valore, cui vengono conferiti, tramite la virtù creativa, nuova vita e indiscutibile pregio”. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero. Per informazioni è possibile scrivere alla mail [email protected]. Per l’accesso si applicano le misure anti Covid previste dalle normative vigenti.
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A Bologna un concerto per dar voce alla musica scritta su codici miniati

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un concerto per dar voce, dopo secoli, alla musica scritta su cinque corali liturgici miniati medievali e celebrare la loro rinnovata integrità dopo il restauro.
Ultima tappa di un progetto di recupero, e digitalizzazione di un antico fondo di 22 manoscritti liturgici.
Si intitola “Gaudete et Exultate” l’evento di presentazione al pubblico del progetto di restauro, attraverso un video che ne ripercorrerà tutte le tappe e un concerto del coro femminile gregoriano Mediæ Ætatis Sodalicium, che si terrà venerdì 8 aprile, alle ore 17.30, al Museo internazionale della musica di Bologna (Strada Maggiore 34).
L’importante intervento di studio, restauro, digitalizzazione e valorizzazione dei cinque codici liturgici miniati nasce dalla collaborazione fra settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e Istituzione Bologna Musei.
I cinque codici appartengono al prezioso fondo di 22 manoscritti liturgici risalenti al periodo che va dal XI al XVI, tutti ricchi di miniature, in parte cartacei e in parte pergamenacei, eredità di Padre Giovanni Battista Martini. Il lavoro, sostenuto dalla Regione con un contributo complessivo, negli anni, di oltre 150 mila euro, ha riguardato in prima istanza la catalogazione analitica di tutti i 22 esemplari e a seguire con una progressione a lotti, il restauro e la digitalizzazione per potenziarne fruizione e valorizzazione locale e globale.
“L’impegno e l’azione della Regione a favore di questo straordinario fondo è di lunga data- spiega l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Le operazioni per la catalogazione e l’accurato restauro di tutto il fondo di 22 esemplari si sono articolate nel corso dell’ultimo decennio su più piani di intervento, finanziati dalla legge regionale 18 del 2000, mettendo in campo un investimento di risorse regionali e un notevole insieme di competenze per il coordinamento delle delicate fasi operative e per il raggiungimento del recupero conservativo di questo straordinario patrimonio, che ha portato anche alla loro catalogazione e fruizione sul Catalogo regionale”.
Nella collezione documentaria del Museo internazionale e Biblioteca della Musica – che con i suoi circa 100.000 volumi ospita la biblioteca di settore più importante al mondo per la storiografia musicale- il fondo dei corali liturgici è la parte di maggior rilevanza, non ultimo per l’eterogeneità degli esemplari: messali, innari, graduali, cantorini, vesperali, rituali e processionali di diversa provenienza e datazione per lo più decorati con capilettera o con i tipici caratteri gotici rosso-neri. I codici sono consultabili sul Catalogo regionale PatER.
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