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Key to Energy, storage e rinnovabili per la decarbonizzazione

MILANO (ITALPRESS) – Le policy di decarbonizzazione prevedono un forte impiego di rinnovabili. Che però spesso non sono programmabili e impongono una sfida. Il sistema elettrico richiede flessibilità e risorse che prestino servizi ancillari. In questo contesto lo storage è fondamentale: perchè è programmabile, ha prestazioni dinamiche eccellenti e può offrire numerosi servizi di rete. Lo sviluppo delle rinnovabili deve necessariamente essere programmato e attuato simultaneamente a quello dello storage. La simultaneità richiede un’attività di coordinamento tra i diversi player del mercato (sviluppatori, EPC, produttori, consumatori, utility, investitori, banche) e le istituzioni: in particolare MASE, ARERA, GSE e gestori di rete.
Gli obiettivi principali sono innescare per quanto possibile attività predittive, quali identificazione di aree e fabbisogni. Definire rapidamente norme attuative, che permettano di ottenere le autorizzazioni in tempi definiti. E completare un quadro regolatorio che garantisca una prospettiva di remunerazione degli investimenti basata su strumenti di contrattualizzazione di breve, medio e lungo periodo.
Key To Energy oggi chiama gli investitori e gli stakeholder del settore a riflettere su opportunità legate a storage e rinnovabili, individuando gli elementi chiave abilitanti una concreta accelerazione al processo di indirizzo e identificazione, sviluppo e messa in esercizio di questi asset. Together in charge, perchè sia un’accelerazione inclusiva “senza strappi”.
Un palinsesto di panel e workshop per dare un boost alla transizione nella cornice di KEY – The Energy Transition Expo: una delle più importanti fiere internazionali dell’energia, che andrà in scena presso il quartiere fieristico di Rimini dal 28 febbraio all’1 marzo.
La società di consulenza sarà presente con uno stand animato da workshop sugli ultimi trend della transizione: dagli approfondimenti sul Power Purchase Agreement a quelli sulle batterie elettrochimiche. Attività e incontri supportati da un solido approccio sostenuto da simulazioni di rete e mercato e analisi critiche di molteplici business model.
A ciò si aggiungono due panel verticali dedicati proprio ai temi dello storage e delle rinnovabili. Il primo, dal titolo “Welcome to a new stor(y)age”, tratta le tematiche di contesto, industriali e regolatorie correlate allo sviluppo dello stoccaggio elettrico, unitamente a esperienze di mercato di operatori nazionali e internazionali. Saranno previsti contributi dall’industria dello storage con focus su nuove prospettive prestazionali ed economiche figlie del recente sviluppo tecnologico, utili per valutare la concretezza e fattibilità dei nuovi obiettivi che il paese si sta ponendo.
Il secondo panel, dal titolo “Able to renew the energy”, parte dalla consapevolezza dell’accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili in atto, soffermandosi sulle condizioni necessarie per garantirne la sostenibilità e l’ulteriore incremento: alla luce degli obiettivi sfidanti delle policy europee, nonchè dei numerosi vincoli e difficoltà ancora evidenti. Tenendo conto del contesto normativo (FerX ed Energy Release), ma anche analizzando il punto di vista dei diversi stakeholder e investitori coinvolti.
In sintesi, la strategia chiave: mantenere e possibilmente aumentare il ritmo (ma “senza strappi dannosi…”), consolidando e confermando le buone azioni ad oggi individuate. E identificando soluzioni innovative, senza perdere di vista la gestione dei rischi e la sostenibilità finanziaria degli investimenti.

– foto ufficio stampa Key to Energy –
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Plenitude completa l’impianto fotovoltaico di Ravenna Ponticelle

MILANO (ITALPRESS) – Plenitude, Società Benefit di Eni che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche a famiglie e imprese e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, annuncia che è operativo il nuovo impianto fotovoltaico di Ravenna Ponticelle.
L’impianto, con una capacità installata di 6 MW, si sviluppa su un’area industriale di 11 ettari ed è costituito da oltre 10.000 pannelli fotovoltaici di ultima generazione in silicio monocristallino. I pannelli, di tipo bifacciale, utilizzano anche il retro per la produzione di energia e sono montati su strutture speciali ad inseguimento solare fissate su zavorre appoggiate su un capping impermeabile realizzato nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza permanente previsti dal Piano Operativo di Bonifica dell’area industriale.
Il nuovo parco fotovoltaico rientra nell’iniziativa di riqualificazione produttiva di un’area industriale dismessa di complessivi 26 ettari, completamente bonificata e di proprietà di Eni Rewind. La stessa area, a seguito dell’intervento di risanamento ambientale, ospiterà inoltre una piattaforma di bio recupero dei terreni e una piattaforma polifunzionale di pretrattamento dei rifiuti, quest’ultima in partnership con Herambiente.
L’impianto fotovoltaico, che sarà connesso alla rete elettrica nelle prossime settimane, ha già la predisposizione di un sistema di un accumulo di energia, che utilizzerà una nuova generazione di batterie (batteria a flusso), su cui l’unità di ricerca e sviluppo di Eni sperimenterà soluzioni innovative. A regime l’impianto fotovoltaico produrrà energia equivalente al fabbisogno di oltre 3.000 famiglie.
Alessandro Della Zoppa, Head of Renewables di Plenitude, ha commentato: “Con l’impianto fotovoltaico di Ravenna Ponticelle, Plenitude continua a crescere nella generazione di energia rinnovabile in Italia, in sintonia con l’impegno di Eni per valorizzare le potenzialità dei propri siti industriali e cogliere tutte le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.

– Foto ufficio stampa Plenitude –

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Terna, a gennaio consumi elettrici in crescita del 2,1%

ROMA (ITALPRESS) – A gennaio i consumi di energia elettrica in Italia sono in crescita del 2,1% rispetto ai valori del 2023. Secondo i dati di Terna, il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 26,7 miliardi di kWh. Nel dettaglio, lo scorso mese ha avuto un giorno lavorativo in più (22 invece di 21) e una temperatura media mensile invariata rispetto a gennaio 2023, ma superiore di circa 1,2 C° alla media degli ultimi dieci anni.
Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in aumento dell’1,4%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio è stata ovunque positiva: +2,9% al Nord, +2% al Centro e +0,4% al Sud e Isole. L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette energivore, ha fatto registrare una crescita del 3,5% rispetto a gennaio 2023. In particolare, positivi i comparti della cartaria, siderurgia, mezzi di trasporto e cemento, calce e gesso; in diminuzione, invece, metalli non ferrosi, ceramiche e vetrarie, chimica e meccanica. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in lieve aumento rispetto a dicembre 2023 (+0,3%). Segno positivo anche per l’indice Imcei, che ha fatto registrare un +1,8%. Terna per la prima volta pubblica l’indice mensile Imser (Indice Mensile dei Servizi). Elaborato grazie alla collaborazione di cinque gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval), l’indice consente di monitorare circa l’80% dell’intero settore italiano dei servizi. L’ultimo dato disponibile, relativo al mese di novembre 2023, ha registrato una variazione positiva del 4,7% rispetto a novembre 2022. Analizzando invece il periodo gennaio-novembre 2023, la variazione rispetto allo stesso periodo del 2022 risulta negativa (-1,2%). Tale andamento è determinato da un confronto con un 2022 a due velocità: il primo semestre è stato infatti caratterizzato da una crescita che si è protratta fino a luglio, iniziando a mostrare un rallentamento nella seconda parte dell’anno che si è poi manifestato in modo più evidente nell’ultimo trimestre. Tornando al bilancio mensile di Terna, a gennaio la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,1% dalla produzione nazionale e per la quota restante (20,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 5,6 TWh, +18% rispetto al già elevato valore registrato a gennaio 2023 (4,7 TWh), e raggiungendo il più elevato valore dal 2016 conferma il ruolo sempre più strategico delle interconnessioni con l’estero sia per la sicurezza sia per l’economia del sistema.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,7% della domanda elettrica (era il 27,7% a gennaio 2023). In aumento la fonte idrica +47,7%, eolica +22,8% e fotovoltaica +25,5%. Stabile la fonte geotermica. In diminuzione la fonte termica come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili e import: -13,6% rispetto a gennaio 2023. Nel dettaglio, si osserva il crollo della produzione a carbone: -85% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, prosegue anche nel 2024 il trend di crescita della capacità rinnovabile in esercizio, che è aumentata di 687 MW. Tale valore è superiore di 389 MW (+131%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Terna e Rse insieme per progetti in ambito energetico e ambientale

ROMA (ITALPRESS) – Terna, il gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, e RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, società leader nell’analisi e nella ricerca applicata al settore energetico, hanno siglato un accordo di collaborazione quinquennale finalizzato allo sviluppo e all’applicazione di processi e tecnologie nel campo energetico e ambientale, promuovendo, in tale contesto, iniziative di studio e attività di sviluppo e innovazione.
L’intesa è stata firmata il 14 febbraio a Roma da Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, e da Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE.
“Siamo orgogliosi di aver stretto questo accordo con un’eccellenza nel panorama italiano ed europeo da sempre impegnata nello studio e nell’individuazione di soluzioni efficienti per il settore energetico”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “La collaborazione che avviamo da oggi ci permetterà di sviluppare nuove tecnologie che sempre più risponderanno alle crescenti esigenze e sfide imposte dalla transizione energetica, coerentemente con i target nazionali e internazionali di decarbonizzazione”.
“La transizione energetica globale impone una maggiore diffusione dell’energia elettrica in tutti i settori. L’Italia ha quindi bisogno di reti elettriche performanti, intelligenti e capillari, in grado di servire utenti sempre più esigenti. La firma dell’accordo tra RSE e Terna sancisce una collaborazione importante per lo sviluppo delle reti, non solo in corrente alternata ma anche in corrente continua, e per il trasporto dell’energia in tutto il Paese”, ha commentato Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE.
Grazie alla collaborazione, Terna e RSE potranno dunque cooperare, mediante azioni di pianificazione, programmazione e coordinamento, al fine di creare un contesto favorevole allo sviluppo della ricerca, delle tecnologie e alla diffusione di progetti di innovazione, di sicurezza energetica e resilienza della rete elettrica, di fondamentale importanza per Terna, in qualità di abilitatore della transizione energetica, e per RSE, nel suo ruolo di promotore di innovazione, efficienza e circolarità nell’intera filiera dell’energia e della sostenibilità.
In particolare, la partnership prevede la stipula di una convenzione quadro finalizzata all’avvio di reciproche collaborazioni su temi quali, ad esempio: pianificazione e progettazione ottimale della rete, metodologie di smart asset management, osservabilità, controllabilità e resilienza del sistema elettrico, sviluppo di nuove tecnologie per la flessibilità della rete, scenari di sviluppo della domanda e della generazione da fonti rinnovabili, big data management e data science, uso di tecnologia IoT (Internet of Things), cyber security, intelligenza artificiale e altre tecnologie abilitanti la transizione energetica nazionale.
Lo stato di avanzamento dei progetti verrà monitorato da un Comitato di Gestione di cui faranno parte rappresentanti di Terna e di RSE.
-foto ufficio stampa Terna –
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Italgas, la controllata greca cambia nome e diventa Enaon

ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – Il Gruppo Italgas ha presentato la nuova identità delle sue società greche, da oggi “Enaon”, la holding, ed “Enaon Eda” la società operativa. Il nome e il marchio dell’ormai ex Depa Infrastructure sono stati svelati al Politia Business Center di Atene, dove sorgono i nuovi uffici della società acquisita da Italgas a settembre 2022. “”Oggi, con la presentazione di Enaon, inauguriamo un nuovo capitolo del nostro percorso. Il lancio della nuova immagine aziendale avviene in un momento in cui abbiamo già raggiunto con successo importanti obiettivi che ci faranno lavorare meglio e con maggiore efficienza”, le parole dell’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, che ha ufficializzato il nuovo nome e il nuovo marchio alla presenza dei ministri Theodoros Skylakakis (Ambiente ed Energia), Kostas Skrekas (Sviluppo) e dell’Ambasciatore d’Italia in Grecia Paolo Cuculi. Il nome Enaon trae ispirazione dalla parola greca Aenaos, che si traduce in «perenne» e «rinnovabile» e che associata al mondo dell’energia vuole rappresentare un’offerta duratura, in grado di soddisfare le esigenze attuali e il benessere delle prossime generazioni.
Entusiasta per il nuovo corso anche il ministro dell’Ambiente e dell’Energia Theodoros Skylakakis, che ha ribadito l’importanza del gas naturale nel mercato del presente e del futuro: “L’obiettivo è portare gli asset di questo settore nel futuro. Abbiamo bisogno del gas naturale perchè abbiamo grandi infrastrutture in Europa e dobbiamo usarle insieme all’energia elettrica, così da avere un sistema energetico più efficiente. Per noi è importante essere partner di importanti compagnie italiane ed essere in grado di costruire con loro queste infrastrutture per il futuro”.
L’integrazione nel gruppo, la riorganizzazione della società e la realizzazione di importanti interventi di estensione e trasformazione digitali delle reti in Grecia. Sono questi alcuni degli obiettivi raggiunti dal Gruppo Italgas dall’acquisizione di Enaon. Qualche ora prima dell’annuncio della nuova identità dell’azienda, questi temi sono stati discussi dalla presidente di Italgas, Benedetta Navarra, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Barbara Morgante, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti e dall’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo.
“A diciotto mesi dal closing, forse un pò meno, il percorso fatto è stato efficace e soprattutto più veloce di quanto preventivato con il piano di acquisizione – il bilancio di Gallo -. Sono stati realizzati investimenti che hanno connesso 25 territori per un totale di 800 chilometri di reti. Nel 2023 abbiamo registrato un aumento del 78% degli investimenti rispetto a quelli del 2021 e faremo ancora meglio nel 2024. Abbiamo riorganizzato le società operative in un unico DSO con importanti benefici attesi in termini di maggiore efficienza, efficacia operativa e knowledge sharing. Siamo dunque molto soddisfatti dell’investimento fatto in Grecia”. Il Gruppo ha già raggiunto alcune delle milestone previste al momento del closing e fissate nel Piano Strategico al 2029, con un programma da 900 milioni di euro di investimenti.Tra i principali progetti infrastrutturali realizzati nel Paese, sono state segnalate l’entrata in esercizio della nuova rete cittadina di Kavala, la trasformazione da prodotti derivati dal petrolio al gas naturale di network della Tessaglia e dell’Attica e l’installazione dei primi depositi criogenici di GNL a Florina e Kastoria, realizzati secondo il know-how sviluppato in Italia per la metanizzazione della Sardegna. “Nel 2024 abbiamo pianificato di estendere la rete e attivare 13 nuove città – svela l’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti -. In questi territori porteremo l’esperienza maturata da Italgas in Sardegna. In termini di crescita lo scorso anno abbiamo attivato 25.000 nuovi clienti e il piano per quest’anno è quello di attivarne 38.000 forti dell’espansione nelle nuove aree”.

– Foto ufficio stampa Italgas –

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Enel si racconta alla mostra “Identitalia” del Mimit sul Made in Italy

ROMA (ITALPRESS) – Enel è presente alla mostra inaugurata il 13 febbraio a Roma a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal nome “Identitalia, The Iconic Italian Brands” dedicata ad alcuni tra i più importanti marchi storici, che hanno fatto e stanno facendo la storia del Paese.
L’iniziativa, alla quale hanno aderito 100 aziende, per un totale di 113 marchi, del settore abbigliamento e cura della persona, arredamento, automotive e agroalimentare, nasce per celebrare i 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che nel 2019 si è arricchito del “Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale”, contenete i brand iscritti da più di cinquant’anni e ancora attivi. Lo scopo della mostra, curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti di Design all’Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, esposta fino al 6 aprile nell’atrio principale di Palazzo Piacentini, è quello di valorizzare un patrimonio industriale, progettuale e materiale di inestimabile valore per il Paese, fatto di storie imprenditoriali di successo e di designer che hanno cambiato il modo di comunicare l’immagine aziendale dei prodotti.
Attraverso disegni originali, pezzi rappresentativi, fotografie, documenti storici, manifesti pubblicitari, proiezione di spot e video, l’osservatore viene accompagnato, nelle fasi della giornata – risveglio, mattinata, pomeriggio, sera, notte – dai marchi che fanno parte del vivere quotidiano e celebrano il Made in Italy. Anche Enel ripercorre i momenti principali che le hanno consentito di diventare una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. A livello mondiale, è il più grande operatore privato di rinnovabili, il primo operatore di reti di distribuzione elettrica per numero di clienti serviti e il maggiore operatore retail per numero di clienti. Il Gruppo è leader mondiale in demand response (un servizio innovativo che consente di modulare il proprio consumo energetico con l’obiettivo di rispondere ai picchi di offerta o domanda elettrica, consentendo una maggiore flessibilità e stabilità di rete) e la più grande utility europea per EBITDA ordinario. Enel è presente in 29 Paesi nel mondo e produce energia con una capacità totale di circa 89 GW.

– Foto ufficio stampa Enel –

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Terna, da BEI ultima tranche finanziamento 1,9 mld per Tyrrhenian Link

LUSSEMBURGO (ITALPRESS) – A margine della seconda edizione del Forum della BEI in Lussemburgo, che riunisce Capi di Stato, Commissari europei, leader aziendali, accademici e rappresentanti della società civile, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e Terna hanno firmato il contratto relativo all’ultima tranche del finanziamento da 1,9 miliardi di euro per il Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la penisola italiana alla Sicilia e quest’ultima alla Sardegna. Nell’ambito del Forum si è svolto inoltre un incontro fra Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI, e Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, per discutere di future collaborazioni volte a sostenere la transizione energetica e gli obiettivi di REPowerEU.
Anche questa ultima tranche da 500 milioni di euro, che si aggiunge ai precedenti contratti di finanziamento sottoscritti l’8 novembre 2022 (prima tranche, per 500 milioni di euro) e il 30 marzo 2023 (seconda e terza tranche, per complessivi 900 milioni di euro), è destinata a supportare la costruzione e messa in esercizio del “Ramo Est” e del “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link.
Collegando la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino di 970 chilometri di lunghezza e 1.000 MW di potenza, Tyrrhenian Link contribuirà a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e a promuovere la sicurezza energetica in Italia.
Per questa infrastruttura, fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico italiano, Terna prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% finanziato dalla BEI, a dimostrazione della strategicità del progetto. Il Tyrrhenian Link sarà a regime nella sua interezza nel 2028 e saranno coinvolte 250 imprese nella sua realizzazione, con importanti ricadute per i territori coinvolti.
Il prestito in oggetto, al pari delle precedenti tranche di finanziamento BEI dedicate al Tyrrhenian Link, ha una durata pari a circa 22 anni dalla prima data di erogazione ed è caratterizzato da una durata più lunga e da costi più competitivi rispetto a quelli di mercato, rientrando così nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Terna.
Con questa nuova operazione, salgono a circa 3,8 miliardi di euro i finanziamenti complessivi in essere tra Terna e la BEI.

– Foto ufficio stampa Terna –

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Servizio elettrico a tutele graduali, pubblicati gli esiti delle aste

ROMA (ITALPRESS) – Acquirente Unico ha pubblicato, come previsto dal Regolamento, gli esiti delle aste per il Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici non vulnerabili.
Le aste hanno riguardato tutti i consumatori che non hanno ancora scelto un fornitore sul libero mercato: è stato loro assegnato l’operatore che si è aggiudicato l’area territoriale di riferimento. Le condizioni contrattuali del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte PLACET, mentre le condizioni economiche relative al costo dell’energia sono basate sui valori a consuntivo mensile del PUN (PUN ex post) e comprendono i corrispettivi a copertura degli altri costi. Il prezzo pagato dai clienti finali è il medesimo in tutto il territorio nazionale.
Il cambio fornitore avverrà automaticamente e senza alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura. Anche in caso di domiciliazione bancaria, il RID resterà attivo e sarà reindirizzato verso il nuovo in modo gratuito.
Il Servizio Tutele Graduali durerà tre anni (1 luglio 2024 /31 marzo 2027) e durante questo periodo il consumatore potrà scegliere liberamente, e in ogni momento, un fornitore sul libero mercato.
A tal fine già sono presenti strumenti istituzionali per supportare il consumatore ad individuare l’offerta più adatta alle proprie esigenze sul mercato libero: il Portale Offerte (www.ilportaleofferte.it) e il Portale Consumi (www.consumienergia.it).
A Enel sono andate 7 aree (il massimo assegnabile), 7 anche a
Hera, 4 a Edison Energia, 3 a Illumia, 2 ad A2A, 2 a Iren, 1 a Eon.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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