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EGP, NUOVO PARCO EOLICO NEGLI USA

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Enel, attraverso la controllata statunitense per le rinnovabili Enel Green Power North America (EGPNA), ha siglato un contratto di fornitura energetica virtuale di dodici anni con il marchio di abbigliamento Gap Inc., secondo il quale quest’ultimo acquisterà l’energia messa in rete da una porzione da 90 MW di Aurora, il nuovo parco eolico di Enel Green Power attualmente in fase di sviluppo nel Nord Dakota. In linea con l’accordo, l’energia eolica fornita a Gap Inc. è sufficiente ad alimentare oltre 1.500 store del marchio, pari a circa il 50% del fabbisogno energetico degli oltre 3.300 punti vendita Gap Inc. a livello mondiale. “La partnership con Gap Inc. dimostra come i brand globali si rivolgano a noi in misura sempre maggiore, vista la nostra consolidata esperienza nel realizzare soluzioni flessibili e personalizzate che rispondano ad esigenze puntuali in materia di rinnovabili,” ha commentato Antonio Cammisecra, responsabile globale di Enel Green Power. “Con questi accordi, che creano ritorni immediati e condivisi, oltre a promuovere le strategie di riduzione delle emissioni, Enel Green Power afferma una volta di più lo stretto legame fra sostenibilità e creazione di valore”.

 

L’elettricità acquistata da Gap Inc. da una sezione da 90 MW di Aurora dovrebbe raggiungere circa i 374 GWh l’anno, evitando l’immissione in atmosfera di 253mila tonnellate di CO2 l’anno.

L’accordo con Enel Green Power North America aiuterà Gap Inc. a raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità al 2020 per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di Scope 1 e Scope 2  del 50% rispetto al valore di riferimento del 2015.

“Abbiamo la responsabilità di ridurre l’impatto climatico. Per Gap Inc. partecipare a questo processo vuol dire effettuare investimenti strategici nel settore delle rinnovabili. Oggi abbiamo iniziato il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi al 2020, ma dobbiamo fare di più. Sono orgoglioso nell’annunciare l’impegno di utilizzare entro il 2030 energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili nei nostri store, nelle nostre sedi e nei centri di distribuzione” ha dichiarato Art Peck, presidente e CEO di Gap Inc. 

Aurora, situato nelle contee di Williams e Mountrail nel Nord Dakota, avrà una capacità totale di circa 299 MW e, una volta operativo, entro la fine del 2020, sarà in grado di generare circa 1,3 TWh all’anno, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 880mila tonnellate di CO2 l’anno. Si prevede che la costruzione dell’impianto inizi nei prossimi mesi del 2019.

 

MAPPA PER RIFORESTARE 0,9 MILIARDI ETTARI TERRENI

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A livello mondiale circa 0,9 miliardi di ettari di terreni potrebbero essere adatti per un esteso progetto di riforestazione. Detta superficie riforestata potrebbe catturare circa i 2/3 delle emissioni di CO2 prodotte dalle attività umane. 

Lo ha stimato un team di ricerca del Crowter Lab della Scuola Politecnica Federale di Zurigo, ETHZ (Svizzera). “Un particolare aspetto dello studio da tenere in considerazione – ha detto Francois Bastin, principale autore del lavoro – è costituito dal fatto che nell’individuazione delle aree sono stati esclusi gli agglomerati urbani e i terreni già a vocazione agricola, in quanto esse sono indispensabili per lo svolgimento delle attività umane”.

NUOVO STUDIO SUI 20 PUNTI DI FORZA DELL’ENERGIA SOLARE

Un recente studio condotto da un team composto da ricercatori americani (California University) e dai colleghi del Regno Unito (Lancaster University), dal Center for Biological Diversity e da 11 altre organizzazioni scientifiche, ha stilato l’elenco più completo e dettagliato finora disponibile dei plurimi vantaggi dell’energia solare, in particolare per quanto riguarda le applicazioni rooftop, le installazioni su terreni contaminati da bonificare, le riserve naturali, i terreni agricoli. Lo studio, nel quantificare i benefici dell’energia solare, identifica ben venti principali vantaggi in buona parte finora trascurati da studi precedenti e vuole fornire, in primo luogo, un modello per ingegnerizzare le nuove realizzazioni, massimizzando e armonizzando gli aspetti tecnologici e i benefici ambientali. 

“Molti dei reali benefici che offre lo sfruttamento dell’energia solare – ha commentato Greer Ryan, specialista di energie rinnovabili al Center for Biological Diversity – non sono conosciuti dalla maggioranza delle persone. Ci auguriamo che le utility, i regolatori e i politici possano avere, grazie a questo nostro lavoro, una maggiore consapevolezza di quanto sia importante promuovere e diffondere il solare”. 

Lo studio enfatizza anche l’aspetto wild energy del solare, ovvero il minimo impatto in contesti ambientali incontaminati (o da recuperare allo stato originario). Proprio questo è uno dei 20 pregi trascurati che la ricerca (i risultati sono stati pubblicati dal giornale scientifico Nature Sustainability) ha identificato.

ARERA, AL VIA CONSULTAZIONE SU NUOVE REGOLE

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Porre le basi per una nuova regolazione, razionale e solida, per permettere la piena partecipazione al sistema elettrico delle fonti rinnovabili, della generazione diffusa, dei sistemi di accumulo, degli aggregatori e dei consumatori, alcuni dei quali sono anche produttori. È questo il principale obiettivo del Documento di consultazione approvato dall’ARERA per definire il Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE). Un documento, ora aperto ai contributi di tutti i portatori di interesse, che vuole individuare le principali linee di intervento per una regolazione dell’attività di dispacciamento che garantisca efficientemente la sicurezza del sistema elettrico in un contesto in rapida e continua evoluzione, per effetto della diffusione delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita, ma anche per il progressivo venir meno degli impianti programmabili che hanno storicamente reso disponibili le risorse per garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica.

 

Inoltre il documento presenta gli orientamenti dell’Autorità per proseguire nell’integrazione dei mercati dell’elettricità italiani con quelli degli altri paesi europei, consentendo tra l’altro negoziazioni fino all’ora precedente, e per fare in modo che il servizio di dispacciamento tenga conto dell’armonizzazione e della condivisione dei servizi necessari a garantire la sicurezza del sistema in corso a livello continentale.

Un nuovo contesto in continua evoluzione che, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione e valorizzazione delle rinnovabili al 2030, nonché di completamento del mercato interno dell’energia, rende sempre più urgente la riforma del servizio di dispacciamento, delle modalità con cui è possibile fornire le necessarie risorse, nonché delle modalità con cui esse vengono remunerate, affinché non vi siano barriere che impediscano l’utilizzo di tutte le risorse disponibili dove economicamente convenienti. Proposte di regolazione che tengono conto anche dei primi risultati dei progetti pilota già avviati, divenendo così base per il futuro disegno complessivo.

 

“La trasformazione che sta riguardando il settore elettrico è in qualche modo paragonabile all’evoluzione di internet negli anni – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini -. Dalla vecchia asimmetria delle reti di comunicazione, prevalentemente orientata alla trasmissione di informazioni, la crescita del Web 2.0 ha imposto profonde revisioni strutturali del sistema che pure è, apparentemente, rimasto uguale a se stesso. Questo Testo Integrato assume un ruolo centrale e rilevante proprio nella capacità di includere strutturalmente nel sistema elettrico fenomeni in forte crescita come la generazione da fonti rinnovabili, la generazione distribuita o la mobilità elettrica consegnandoci una visione future proof del sistema elettrico”.

 

DA ENEA SOFTWARE PER IL RISPARMIO ENERGETICO

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Sono online i due software Enea dedicati al calcolo semplificato del risparmio annuo di energia primaria conseguito con l’installazione delle schermature solari e delle chiusure oscuranti. Gli strumenti informatici, “Chiusure Oscuranti” e “ShadoWindow”, sono destinati a tutti gli utenti che accedono alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, chiamati a trasmettere i dati ad ENEA tramite il portale https://detrazionifiscali.enea.it.

Le due applicazioni sono state ideate per facilitare il calcolo del risparmio energetico, che solitamente richiede una procedura lunga e complessa, e per valutare l’intervento più performante, semplificando la scelta della soluzione più efficace.

Ulteriore obiettivo è l’ottenimento di dati omogenei sul risparmio energetico conseguito attraverso questa tipologia di interventi, con la possibilità di valorizzarli nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Ue.

“I due software sono di facile utilizzo e consentono agli utenti di pervenire velocemente alla stima del risparmio energetico ottenuto con l’installazione di chiusure oscuranti o di una schermatura solare a protezione di una superficie vetrata. L’efficacia delle applicazioni trova conferma anche nel confronto dei risultati con quelli ottenuti dai software attualmente sul mercato, visto che gli scostamenti rilevati con le stesse ipotesi di calcolo appaiono trascurabili”, spiega Domenico Prisinzano, responsabile del Laboratorio Supporto Attività Programmatiche per l’efficienza energetica dell’ENEA.

 

NEL 2018 RISERVE PETROLIO IN LEGGERO AUMENTO

Eni presenta la 18a edizione della World Oil, Gas and Renewables Review, la rassegna statistica mondiale su petrolio, gas naturale e fonti rinnovabili. La pubblicazione è composta da due volumi, il primo, World Oil Review è dedicato a riserve, produzioni, consumi, import/export e prezzi del petrolio, con un focus particolare sulla qualità dei greggi e sull’industria della raffinazione sarà immediatamente disponibile online. Il secondo volume, World Gas and Renewables Review, dedicato al gas naturale e alle fonti rinnovabili (solare, eolico e biocarburanti), sarà pubblicato in autunno.

Nel 2018 le riserve di petrolio sono in leggero aumento (+0,4%). Prevale la crescita in USA. Salgono i valori anche in Brasile e Norvegia. Scende l’aggregato OPEC per il ridimensionamento in particolare dell’Iraq, anche se l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio conferma il suo primato (73% del totale mondiale). Al primo posto resta il Venezuela, seguito da Arabia Saudita e Canada.

 

Il 2018 registra una crescita della produzione di petrolio di 2,5 Mb/g, per l’88% dovuta agli USA, che toccano un nuovo record, consolidando la prima posizione nel rank dei produttori mondiali. Gli USA inoltre guadagnano spazio nel trade internazionale, raddoppiando i volumi di greggio esportato ed entrando nella classifica dei top ten. Importante recupero del Canada, che supera la soglia dei 5 Mb/g, e record anche per la Russia, che accelera nella seconda parte dell’anno. Crescita zero invece per l’OPEC che, nonostante gli aumenti dei Paesi del Golfo (in particolare dell’Arabia Saudita), subisce le perdite per le sanzioni contro l’Iran (-0,2 Mb/g) e per il crollo del Venezuela (-0,6 Mb/g). 

Il fenomeno tight oil continua a incrementare la quota dei greggi sweet light, che sale sopra il 20% a livello mondiale. Il WTI, benchmark light americano, copre da solo il 60% della crescita mondiale. Il crollo di Venezuela e Messico e l’arretramento dell’Iran prevalgono sugli aumenti di Arabia Saudita e Iraq, riducendo il peso dei greggi medium sour per la prima volta sotto il 40%, con impatti sui differenziali di prezzo e sulla raffinazione.

Nel bilancio regionale del greggio 2018 per la prima volta si azzera il deficit delle Americhe, che fino al 2010 ha superato anche i 5 Mb/g. L’impennata delle produzioni USA e la crescita del Canada superano di gran lunga il fabbisogno interno, generando un netto declino della dipendenza da petrolio dell’area nord americana. In leggero aumento il surplus del Medio Oriente, per gli incrementi di fine anno dei grandi produttori (Arabia Saudita, Iraq ed E.A.U.). Continua a crescere la dipendenza petrolifera dell’area dell’Asia e Pacifico, in testa per deficit a livello mondiale.

La crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2018 è lievemente inferiore a quella del 2017 (+1,4% vs +1,6%), in un contesto di prezzi del petrolio in rialzo. Il valore si pone lievemente al di sotto della media registrata negli ultimi cinque anni (1,7%). Per il quarto anno consecutivo i paesi OCSE contribuiscono positivamente alla crescita globale anche se la domanda rimane trainata dai paesi non OCSE che rappresentano il 69% dell’incremento complessivo.

L’alleanza OPEC e non OPEC e la crescita sostenuta dei consumi guidano nel 2018 la risalita del prezzo del Brent ICE (72 $/b), in rialzo del 30% rispetto al 2017 (55 $/b). Nella prima parte dell’anno l’elevata disciplina OPEC+ e l’annuncio delle sanzioni all’Iran hanno sostenuto una curva dei prezzi crescente. L’anno ha chiuso in netto calo per gli aumenti di Arabia Saudita e Russia in eccesso rispetto alle perdite geopolitiche effettive e per i crescenti timori di rallentamento della crescita economica.

La capacità di raffinazione mondiale nel 2018 aumenta di 1 Mb/g rispetto al 2017, guidata dall’Asia che contribuisce alla crescita con il 75%. In Africa si registra la maggiore riduzione della capacità di raffinazione con una perdita di 0,3 Mb/g.

La pubblicazione è disponibile sul sito World Oil, Gas and Renewables Review.

RINNOVABILI, LA SFIDA DELLE ISOLE MINORI

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Trasformare le isole minori in modelli innovativi, con costi ridotti. Farlo attraverso progetti che portino all’approvvigionamento di energia pulita, una gestione virtuosa dei rifiuti e dell’acqua, la mobilità a emissioni zero. È ciò di cui si è discusso nel corso di un incontro organizzato a Palermo da Legambiente e CNR, dedicato proprio alle sfide climatiche e ambientali che le isole si trovano ad affrontare. 

Al dibattito hanno preso parte i rappresentanti di alcune aziende del settore energetico.

Legambiente e CNR hanno presentato per l’occasione il primo rapporto dell’Osservatorio sulle isole minori. Una relazione che fotografa l’incidenza delle politiche ambientali nelle isole più piccole della Penisola. Territori – come emerge nella relazione – dalle grandi potenzialità, “anche se il contributo delle fonti rinnovabili rispetto ai fabbisogni – è l’appunto – non supera in media il 6%, mentre nel resto d’Italia questo dato è ormai attestato al 32%”.

Non va meglio sul fronte della raccolta  differenziata, il cui valore medio è di circa il 28%, e per la depurazione delle acque reflue: in tre quarti delle isole minori non esiste alcun sistema di trattamento e laddove è presente si rileva in genere un sistema di gestione non ottimale.

“Le isole minori italiane si possono trasformare da modelli inefficienti dipendenti dai flussi di energia e materia dalla terraferma a un modello innovativo nell’adozione di sistemi sostenibili per l’approvvigionamento di energia pulita e acqua, per la gestione dei rifiuti e per una mobilità a emissioni zero – dice Francesco Petracchini del CNR-IIA -. Nelle isole proprio per il loro peculiare isolamento è possibile sviluppare progetti di ricerca innovativi e misurare i benefici della transizione verso modelli più sostenibili. Tale trasformazione è anche di tipo non tecnologico; in quanto deve fondarsi sul coinvolgimento delle comunità locali e sull’integrazione degli impianti rinnovabili nel paesaggio isolano”.

“Alle isole minori siciliane chiediamo di fare da apripista in Italia in questo scenario di innovazione e rinnovamento in chiave ambientale e un primo tassello di questa rivoluzione può arrivare da Pantelleria – aggiunge Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. È tempo di spegnere le inquinanti centrali elettriche alimentate a diesel e arrivare a una produzione 100% rinnovabile, con una gestione sostenibile della risorsa idrica e dei rifiuti”.

“Il GSE sta dando avvio all’incentivazione prevista dal DM Isole Minori che offre possibilita’ importanti per le rinnovabili elettriche e per le rinnovabili termiche. Il GSE sara’ il soggetto che qualifichera’ gli impianti ed eroghera’ anche gli incentivi”, ha detto Matteo Giannì, della Direzione e studi monitoraggio di sistema GSE. 

Tra gli obiettivi sui quali lavorare nei prossimi anni c’è proprio quello di far crescere la produzione di energia da fonti rinnovabili. 

“Terna è impegnata da alcuni anni nelle isole non interconnesse – – abbiamo sottoscritto due protocolli di intesa, una con Giannutri e una con Pantelleria. Nell’isola di Giannutri – dice Luca Piemonti, di Terna Energy Solution – abbiamo riqualificato una discarica realizzando una pensilina fotovoltaica sotto la quale vengono depositati i rifiuti, integrando anche un sistema di storage. Cio’ ha consentito all’isola, che prima era 100 per cento dipendente da energia da fonti fossili, di raggiungere subito il 30% di produzione di energia da fonti rinnovabili”. 

“Per le isole, come ENGIE Eps, abbiamo sviluppato il progetto di Giannutri in collaborazione con Terna e stiamo ragionando su ulteriori progetti per l’Isola del Giglio e di Pantelleria.  L’obiettivo che riteniamo credibile e’ quello di proporre uno sviluppo in fasi”, afferma Enrico Casalini, di ENGIE Eps.

10 CONSIGLI PER RIDURRE CONSUMI DEI CONDIZIONATORI

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L’arrivo del grande caldo con temperature superiori ai 30 gradi fa spesso scattare la corsa ai condizionatori. Per facilitarne un uso efficiente, ottimizzando il raffrescamento e salvaguardando il comfort senza surriscaldare le bollette, ENEA fornisce 10 indicazioni pratiche che consentono di ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica.

Attenzione alla classe energetica – Il primo suggerimento per l’uso ‘intelligente’ dell’aria condizionata nasce dalla scelta del condizionatore: sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore, che comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C, con una riduzione equivalente di emissioni di CO2.

La tecnologia inverter – Questo tipo di climatizzatori dovrebbe essere la prima scelta nell’acquisto quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, in quanto la potenza si adegua all’effettiva necessità riducendo i cicli di accensione e spegnimento. Sono modelli più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, ma consumano meno energia.

Gli incentivi all’acquisto – Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire: del bonus casa; dell’ecobonus; del Conto termico 2.0.

Attenzione alla posizione – In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità – Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione “deumidificazione”, perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.

Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore – Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo ambiente ad essere raffrescato.

Non lasciate porte e finestre aperte – Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione – Se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.

Usare il timer e la funzione ‘notte’ – In questo modo è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Inoltre, evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.

Occhio alla pulizia e alla corretta manutenzione – I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la salute, quale il batterio della legionella che può essere mortale. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.