Home Energia Pagina 108

Energia

ENEL X, NUOVA LUCE ALL’AMBASCIATA D’ITALIA ALLA SANTA SEDE

0

Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, ha una nuova illuminazione artistica grazie a Enel X, la business line per i servizi energetici avanzati del Gruppo Enel, che ha realizzato un innovativo progetto orientato alla sostenibilità attraverso la sostituzione delle tecnologie tradizionali con tecnologie LED all’avanguardia.

Un unicum di luce diffusa avvolge gli esterni di Palazzo Borromeo e l’implementazione di nuovi centri luminosi nella corte interna consente di far emergere la profondità spaziale dando risalto ai volumi e alle linee architettoniche. L’installazione di 180 punti luce LED per una potenza complessiva di 4.1 kW e una durata media dei corpi illuminanti di 60mila ore consentirà inoltre un risparmio energetico del 69%.

“Siamo lieti di aver contributo a un progetto innovativo e sostenibile in grado di valorizzare la bellezza rinascimentale di Palazzo Borromeo in occasione anche delle celebrazioni del 90° Anniversario della Firma dei Patti Lateranensi e del 35° Anniversario dell’Accordo di modificazione del Concordato – ha commentato Francesco Venturini, responsabile Enel X -. Una nuova illuminazione che coniuga efficienza e sostenibilità, tutelando il patrimonio artistico che il palazzo ospita”.

“L’innovativo progetto realizzato da ENEL X si inserisce nella cornice di importanti lavori di abbellimento, restauro e conservazione del Palazzo che grazie al generoso contributo di aziende italiane e alla sinergia tra pubblico e privato siamo riusciti a portare a termine in vista delle celebrazioni di questa importante ricorrenza”, ha aggiunto l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, in occasione dell’inaugurazione della nuova illuminazione.

L’intera opera impiantistica realizzata da Enel X prevede sorgenti a LED ad alta resa cromatica e temperatura di colore di 2700 K. Nel rispetto del patrimonio architettonico di Palazzo Borromeo sono stati utilizzati prevalentemente i posizionamenti dei centri luminosi e apparecchiature dal minimo ingombro visivo ma capaci di valorizzare il costruito attraverso la qualità e naturalezza della luce bianca. Gli androni interni voltati a botte, nei quali sono stati mantenuti gli stessi punti di alimentazione del vecchio impianto, sono interessati da un flusso di luce diretta più consistente, così da indicare il percorso principale che conduce alla “Cappella San Carlo Borromeo” e allo “Scalone” di accesso al piano nobile. Il concept illuminotecnico dello scalone d’ingresso a due rampe è stato completamente rivisitato scegliendo una illuminazione indiretta in grado di “lavare” in modo uniforme le superfici della volta a botte, le pareti laterali e il calpestio. Infine al piano nobile, un re-lamping ad alta resa cromatica con adeguate integrazioni di apparecchi LED di tipo museale, ha permesso una valorizzazione degli spazi architettonici e artistici.

 

“FUTURO È SOSTENIBILITÀ ENERGETICA E RIGENERAZIONE URBANA”

0

Raccontare la rigenerazione urbana e la sostenibilità energetica attraverso lo studio dei comportamenti, della tecnologia e del design. Il tutto con l’obiettivo finale di offrire risposte concrete e innovative alle sfide dei cambiamenti climatici all’interno delle città metropolitane. Sono questi gli obiettivi dei progetti KDZENERGY di ENEA e GSE, e Repubblica del Design, del Politecnico di Milano, presentati presso l’Aula Castiglioni del Politecnico di Milano – Scuola del Design. Alla giornata hanno partecipato l’assessore all’Istruzione del Comune di Milano, Laura Galimberti, l’amministratore delegato del Gestore Servizi Energetici – GSE SpA – Roberto Moneta, il vice direttore del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA, Ilaria Bertini, il direttore del Dipartimento Design del Politecnico di Milano Silvia Piardi, il presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale, Luciano Galimberti. Sono intervenuti inoltre l’assessore all’Ambiente ed Energia del Comune di Genova, Matteo Campora e il direttore della Divisione Servizi Integrati per lo Sviluppo Territoriale – ENEA Mauro Marani.

KDZENERGY è un progetto sperimentale ENEA-GSE nel campo del Behaviour Change che mira a raccontare la resilienza e la rigenerazione urbana attraverso la sostenibilità ambientale ed energetica. La finalità è accompagnare, nel percorso verso la transizione energetica, le attività tecnologiche, ambientali ed economiche, con azioni che incidano sui livelli di consapevolezza, portando all’adozione dei necessari comportamenti. L’idea nasce e implementa il format KIDZDREAM – che raccoglie, attraverso una mappa multimediale online, i sogni notturni raccontati e disegnati dai bambini di diverse parti del mondo –  per mappare un nuovo lessico e un nuovo approccio comunicativo sul tema della sostenibilità energetica e l’impatto delle tecnologie necessarie a completare la transizione.

KDZENERGY racconterà sia tematiche legate all’approvvigionamento e alla sostenibilità energetica, sia questioni sociali in senso ampio. Due i versanti di lavoro previsti: da un lato, l’attivo coinvolgimento della cittadinanza e dei consumatori “vulnerabili” nel mercato energetico; dall’altro, l’ambizione di indirizzare comportamenti e abitudini dei futuri consumatori.

Tra le azioni di rigenerazione pittorica in programma verrà inaugurato a Bovisa, durante la Settimana del Design, il Muro dell’Energia a cura di ENEA-GSE in collaborazione con il Politecnico di Milano Scuola del Design ed un Video Mapping, in che rappresenterà, anche sotto un profilo sensoriale, l’ azione di riqualificazione energetica negli Istituti Scolastici Colletta e Castellino 10, in cui ENEA e GSE realizzeranno la Diagnosi Energetica e il Piano di Riqualificazione.

Il Muro dell’Energia racconterà i sogni tutti i bambini del mondo sul tema della sostenibilità energetica e avrà una doppia valenza simbolica : una azione di informazione continua e un muro per abbattere “tutti i muri della diversità”, inclusa la povertà energetica.

La giornata si concluderà con un incontro con studiosi di diverse discipline, promosso da GSE e ENEA, per discutere di Behaviour change e Rigenerazione urbana nel percorso di Transizione Energetica.

 

A GENNAIO CONSUMI ELETTRICITÀ +4.3%

0

A gennaio 2019, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 28,4 miliardi di kWh, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2018. L’andamento della domanda ha risentito principalmente dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, a parità di giorni lavorativi (22) gennaio ha fatto registrare una temperatura media mensile inferiore di 3°C rispetto a gennaio del 2018. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di temperatura e calendario, porta a una variazione della domanda elettrica di gennaio pari a +1,9%.

A livello territoriale la variazione tendenziale di gennaio 2019 è risultata ovunque positiva: +3,1% al Nord, +5,7% al Centro e +6,2% al Sud.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a gennaio 2019 ha fatto registrare, per il secondo mese consecutivo, una variazione positiva (+0,9%) rispetto al mese precedente (dicembre 2018). Questo risultato porta il profilo del trend su un andamento debolmente crescente.

Nel mese di gennaio 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 90,1% con produzione nazionale e per la quota restante (9,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,8 miliardi di kWh) è aumentata del 13% rispetto a gennaio 2018. In crescita le fonti di produzione geotermica (+0,6%), idrica (+2,2%), fotovoltaica (+3,8%), termica (+15,2%) ed eolica (+16,9%).

 

TERNA, A FERRARIS PREMIO “MANAGER UTILITY”

0

L’amministratore delegato di Terna Spa, Luigi Ferraris, ha ricevuto a Milano il premio “Manager Utility 2018 – Energia”. Alla base del riconoscimento c’è “l’impegno profuso in Terna quale abilitatore verso un modello energetico sempre più sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo”.

A premiare Luigi Ferraris sono stati i vincitori dello scoro anno: Alessandro Garrone e Luca Bettonte, rispettivamente vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di ERG. Il premio è stato assegnato, con votazione segreta, da una commissione composta dai comitati della rivista MUI, di cui fanno parte autorevoli docenti ed esponenti del mondo industriale.

“Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio – ha commentato Ferraris – che rappresenta il riconoscimento dell’impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile. Il sistema elettrico rappresenta un fattore fondamentale e abilitante per lo sviluppo sostenibile della società e del territorio, e dovrà essere sviluppato attraverso investimenti volti alla sicurezza delle nostre collettività, da attuare con modalità nuove e innovative di collaborazione e dialogo. Siamo protagonisti di una transizione energetica che coinvolge tutto il settore e il vettore elettrico è uno degli strumenti essenziali per raggiungere i target fissati dal Piano Energia e Clima. Desidero condividere questo premio con tutti i miei collaboratori che ogni giorno con dedizione, passione e impegno lavorano affinché questo sia possibile”.

Ferraris è amministratore delegato e direttore generale di Terna da maggio 2017. In precedenza ha fatto parte del Gruppo Enel, ricoprendo varie posizioni manageriali di primo piano, tra cui quella di Chief Financial Officer del Gruppo, Presidente di Enel Green Power, Responsabile dell’area America Latina. Successivamente è stato Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane, di cui ha guidato il processo di privatizzazione e quotazione in borsa.

Ferraris ha iniziato la sua carriera in PriceWaterhouse e ha ricoperto diverse posizioni manageriali in importanti aziende industriali italiane e internazionali.

 

ENI, INVESTIMENTI IN ITALIA FINO A 2,4 MLD NEL 2019

0

Il Piano Strategico di Eni 2019-2022, presentato alla comunità finanziaria, prevede investimenti di circa 33 miliardi.

“Il piano di investimenti per l’upstream, che rappresenta il 77% del CAPEX totale, è ben diversificato in termini geografici grazie agli sviluppi in Medio Oriente, Norvegia e Messico – spiega il gruppo -. Eni, con il rafforzamento del proprio portafoglio di progetti long term/long plateau, ha incrementato ulteriormente la crescita oltre il periodo di Piano, portando il tasso di crescita della produzione al 3,5% fino al 2025, in aumento rispetto alle passate previsioni che vedevano una crescita del 3%. Al fine di rafforzare il processo di decarbonizzazione della società, Eni prevede di investire circa 3 miliardi di euro che verranno impiegati principalmente per progetti di efficienza energetica, abbattimento del flaring, economia circolare e fonti rinnovabili”.

“Su 8 miliardi di investimento previsti per quest’anno, la parte italiana è di 2,3-2,4 miliardi. E’ una quota stabile, poi dipenderà da quello che riusciamo a fare tra permessi e burocrazia”, ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi parlando con i giornalisti.

“Si tratta di investimenti nell’upstream e soprattutto sulla parte rinnovabile e dell’economia circolare, ad esempio nella raffinazione verde a Venezia e nel recupero dei rifiuti da cui si ricava olio e acqua agricola a Gela”, ha aggiunto il numero uno di Eni.

 

TERNA, 6.2 MILIARDI INVESTIMENTI 2019-2023

0

6,2 miliardi di euro di investimenti per la rete elettrica italiana, l’impegno economico di Terna più alto di sempre (con un incremento di quasi il 20% rispetto ai 5,3 miliardi di euro del precedente Piano Strategico). Focus prioritario sullo sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e delle interconnessioni con l’estero, attività di rinnovo degli asset e miglioramento della qualità del servizio ed efficienza. Sono alcuni dei punti del Piano Strategico 2019-2023 di Terna approvato dal Cda.

“Focus su sostenibilità ed esigenze di sviluppo del territorio, anche attraverso la progettazione condivisa delle infrastrutture e la realizzazione di nuovi elettrodotti in cavo interrato o sottomarino a ridotto impatto ambientale – spiega Terna in una nota -. Crescente attenzione alla sicurezza della rete e alla qualità del servizio anche alla luce del cambiamento climatico in corso”. 

Ricavi di Gruppo a circa 2,7 miliardi di euro e EBITDA a circa 2 miliardi di euro nel 2023, con una crescita media annua (CAGR) di oltre il 4% per entrambi gli indicatori. Previsto in miglioramento anche l’Utile Netto e un utile per azione (EPS) a circa 42 centesimi di euro nel 2023.

 

NOEMIX, FVG ACCELERA SU MOBILITÀ ELETTRICA

0

Il Friuli-Venezia Giulia si muove verso la mobilità elettrica per combattere l’inquinamento urbano e realizzare concretamente la transizione verso un’economia a zero o basse emissioni di carbonio.

Uno scenario sempre più a portata di mano grazie a Noemix, il progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020 che si rivolge alle Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale per realizzare la transazione verso la mobilità elettrica.

Un passo importante che trova spinta ancora più forte nei dati emersi da uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dall’Università di Trieste, nell’ambito del progetto Noemix.

Dai dati emerge che l’attuale flotta di veicoli degli enti regionali – 2300 auto per il trasporto di persone e a uso promiscuo, di cui 1130 in uso presso gli Enti Sanitari, 364 presso i Comuni capoluogo, 354 presso i Comuni medio-piccoli e 501 presso altri Enti – è vetusta. Dei veicoli considerati, infatti, il 59.1% ha più di 10 anni di vita (di questi il 26.3% va oltre i 15 anni), mentre solo il 13.1% ha meno di 4.

La maggior parte dei veicoli (il 77.1%) risulta alimentata a benzina, con punte dell’80% se si considerano anche i veicoli ibridi a doppia alimentazione benzina/GPL e benzina/metano. Poco meno di un quinto (18.2%) sono quelli alimentati a diesel, mentre mancano completamente i veicoli alimentati solo a metano.

Le auto elettriche, invece, sono solo 15 al momento. Il primato va al Comune di Udine che ne ha 8; 6 quelle di proprietà del Comune di Pordenone e 1 è presa a noleggio da Area Science Park.

“La nostra amministrazione – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro – vuole essere un esempio virtuoso da seguire e stiamo investendo molto nel progetto Noemix che ci vedrebbe primi in Italia e in Europa a sostituire potenzialmente un migliaio di veicoli della pubblica con 560 automobili totalmente elettriche, con investimenti anche nella produzione di energie rinnovabili per l’alimentazione delle stesse. Quella della mobilità sostenibile è una rivoluzione culturale nella quale credo e ritengo sia doveroso investire”.

“La Regione Friuli-Venezia Giulia ha un ruolo guida all’interno del progetto, una direzione strategica. Il processo di rinnovamento prevede anche una riduzione del numero complessivo di veicoli, anche con una condivisione tra gli enti”, ha detto Fabio Tomasi, responsabile del progetto Noemix.

 

 

ENI, A RAVENNA ENERGIA PRODOTTA DALLE ONDE

0

Eni ha installato e avviato con successo l’unità di produzione Inertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC), un innovativo sistema di produzione di energia in grado di trasformare l’energia prodotta dalle onde in energia elettrica, adattandosi anche alle differenti condizioni del mare così da garantire un’elevata continuità nella produzione energetica.

L’impianto pilota, installato nell’offshore di Ravenna a cura del Distretto Centro Settentrionale Eni, è integrato in un sistema ibrido smart grid unico al mondo composto da fotovoltaico e sistema di stoccaggio energetico. L’impianto ha raggiunto un picco di potenza superiore a 51 kW, ovvero il 103% della sua capacità nominale. Questa tecnologia risulta idonea per l’alimentazione di asset offshore di medie e grandi dimensioni e, in futuro, consentirà a Eni di convertire piattaforme offshore mature in hub per la generazione di energia rinnovabile.

Le onde sono la più grande fonte rinnovabile inutilizzata al mondo, con densità energetica estremamente elevata, alta prevedibilità e bassa variabilità, e rappresentano, quindi, una fonte di energia molto promettente per il futuro e adatta alla decarbonizzazione dei processi offshore.

“L’impegno di Eni nella ricerca di energia da fonti rinnovabili, lavorando in maniera sinergica con il Politecnico di Torino (PoliTO) e lo spin-off Wave for Energy Srl con un esempio virtuoso di open innovation – si legge in una nota -, ha portato all’individuazione dell’elevato potenziale derivante dal moto ondoso, riconoscendolo quale principale risorsa rinnovabile energetica non sfruttata a livello globale. La potenza disponibile dalle onde è applicabile a contesti off-grid e allo stesso tempo complementare ad altre fonti rinnovabili, per la realizzazione di un sistema energetico resiliente con zero emissioni. Questo progetto rappresenta per Eni un ulteriore esempio concreto di integrazione tra il mondo accademico e l’impresa. Eni continua a valorizzare gli accordi di collaborazione in essere con le principali università italiane per accelerare lo sviluppo industriale di tecnologie innovative, potenziando e supportando il tessuto industriale nazionale”.