ROMA (ITALPRESS) – E.ON e Anaci hanno rinnovato la collaborazione, avviata nel 2009, per continuare a implementare soluzioni e servizi capaci di rispondere alle sfide che la transizione energetica pone agli amministratori e ai condomini.
Consolidano così il percorso condiviso a favore di un maggiore efficientamento energetico degli immobili e di supporto ai cittadini e alle imprese nelle scelte di stili di vita più green, ampliando così la grande comunità volta a rendere l’Italia più verde. Le soluzioni e i servizi forniti si focalizzeranno sulla produzione e sulla condivisione di energia rinnovabile generata da impianti fotovoltaici in ottica di diffusione sempre maggiore di modelli di autoconsumo collettivo, su sistemi di e-mobility e per la riqualificazione e gestione della centrale termica.
“Il rinnovo di questa collaborazione con Anaci è per noi motivo di grande orgoglio perchè testimonia la fiducia instauratasi più di dieci anni fa e l’importanza di una visione e un approccio condivisi per rendere concreta la transizione energetica in Italia e la nostra missione make Italy green”, ha commentato Luca Conti, Ceo di E.ON Italia. “Questo ulteriore rinnovo consoliderà il nostro rapporto con gli amministratori professionisti di condominio e ci consentirà di essere ancora più vicini alle famiglie, supportandole nella riduzione dei consumi e nel rendere i condomini sempre più innovativi: smart per chi li abita e sostenibili per il Pianeta”, ha aggiunto.
Nel dettaglio, E.ON mette a disposizione delle amministrazioni condominiali partner il tool digitale “My Service”, per la semplificazione delle fatture dell’energia elettrica e del gas e il servizio “busta unica” che consente di raccogliere in un’unica sezione tutte le fatture afferenti ai condomini gestiti dall’amministratore.
“La sigla di questa partnership ci consentirà di perseguire con determinazione gli obiettivi europei definiti dal Green Deal, che avrà un fondamentale ruolo nel mondo della casa, nella costruzione di modelli più efficaci, che consentiranno al cittadino di vivere in edifici sempre più efficienti, sicuri, cablati e confortevoli. Sicuramente le innovazioni tecnologiche ci daranno un fondamentale aiuto in questa direzione: strumenti di calcolo e building automation, manutenzione predittiva, il metaverso e l’uso razionale della intelligenza artificiale ci permetteranno di essere i precursori di nuovi modelli dell’abitare. Confrontarsi e sviluppare questi progetti, significa trovare partners importanti, autorevoli, solidi economicamente e che condividano una visione del futuro/presente che non tutti hanno. Siamo felici, dunque, di aver trovato il giusto interlocutore in E.ON e nel suo Ceo, Luca Conti, che ne incarna i valori”, afferma il presidente Anaci, Francesco Burrelli.
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– Foto: ufficio stampa E.ON –
E.ON e Anaci rinnovano accordo su efficienza e sostenibilità condomini
Accordo Protezione Civile-Italgas per gestione emergenze
TORINO (ITALPRESS) – Protezione Civile e Italgas hanno firmato oggi un protocollo d’intesa volto a rafforzare ulteriormente la reciproca collaborazione al fine di conseguire la massima efficienza ed efficacia operativa nell’ambito dei contesti emergenziali.
L’accordo è stato sottoscritto nella sede Italgas di Largo Regio Parco, a Torino, dal Capo di Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e dall’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo.
Più nello specifico, Italgas e il Dipartimento della Protezione civile hanno concordato di impegnarsi reciprocamente a:
valutare, caso per caso, l’impiego di risorse straordinarie in funzione della natura dell’intervento in aree colpite da eventi calamitosi; condividere sia mezzi, risorse, sistemi di comunicazione e materiali necessari al tempestivo superamento della fase di crisi, sia aspetti tecnici e operativi per la gestione degli interventi; sviluppare specifici percorsi formativi e di aggiornamento destinati al personale coinvolto nella gestione delle emergenze; promuovere la partecipazione alle esercitazioni di interesse comune sviluppate anche da enti terzi, al fine di verificare, migliorare e adottare le corrette procedure di intervento.
“L’accordo di collaborazione sottoscritto oggi con Italgas – ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio – riveste un’importanza fondamentale per il rafforzamento delle attività operative in contesti emergenziali, permettendo al nostro Sistema di assicurare una risposta tempestiva ed efficace alle necessità delle comunità coinvolte. Grazie a questa intesa, inoltre, si conferma una valida sinergia per la partecipazione a iniziative di carattere formativo e esercitativo finalizzate a ottimizzare le procedure di intervento in caso di emergenza”.
“Da azienda che vive quotidianamente le realtà dei territori in cui è presente e opera – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo – Italgas è da sempre impegnata sia nell’ordinaria, sia nella straordinaria gestione delle attività operative, e a maggior ragione è parte attiva nel fronteggiare eventi eccezionali che interessano sempre più frequentemente il Paese. E’ per questo che considero il rafforzamento della collaborazione con la Protezione Civile una naturale evoluzione del comune impegno al fianco e a supporto delle comunità”.
-foto ufficio stampa Italgas-
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Snam, investimenti per 11,5 miliardi entro il 2027
MILANO (ITALPRESS) – Snam prevede nel Piano strategico 2023-2027 11,5 miliardi di euro di investimenti per un’infrastruttura multi-molecola al servizio della transizione energetica.E’ quanto riferisce una nota di Snam, in cui si precisa che gli investimenti totali nel periodo ammontano a 11,5 miliardi di euro, +15% rispetto al Piano 2022-2026, destinati al rafforzamento delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e GNL e ai business della transizione (biometano, CCS, idrogeno ed efficienza energetica). Il 58% degli investimenti netti allineato ai Sustainable Development Goals e 37% alla Tassonomia Europea. RAB (Regulatory Asset Base): crescita superiore al 6% medio annuo (5% nel precedente piano).
EBITDA Adjusted: aumento del 7,4% medio annuo (circa 7% nel precedente piano) grazie alla crescita degli investimenti, alle componenti regolatorie e al contributo dei business della transizione energetica. Utile netto Adjusted: crescita di circa il 4% medio annuo (3% nel piano precedente), nonostante tassi di interesse più onerosi. Dividendo: crescita minima aumentata al 3% (rispetto al 2,5% precedente).
Aumenta all’85% al 2027 (80% nel precedente piano) il peso della finanza sostenibile sul totale del funding. Potenziato l’impegno di sostenibilità nel medio-lungo periodo: net zero su tutte le emissioni (Scope 1, 2 e 3) al 2050 e nuovo target sulla biodiversità, con impatto da neutrale (2024) a positivo dal 2027.
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, presieduto da Monica de Virgiliis, ha approvato il piano strategico 2023-2027 che l’amministratore delegato Stefano Venier presenta oggi alla comunità finanziaria.
“In un contesto energetico globale che continua ad essere sfidante e volatile – ha dichiarato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam – investiremo 11,5 miliardi di euro nello sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo sempre più flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese. Prosegue il nostro impegno per rafforzare la sicurezza energetica, garantendo infrastrutture per forniture diversificate e sostenibili nel lungo periodo e supportando il percorso di transizione, anche attraverso progetti considerati strategici a livello europeo. Lo faremo assicurando ritorni in crescita a tutti i nostri stakeholder, con una strategia di sostenibilità ampliata, che all’impegno sul fronte delle emissioni affianca il mantenimento di altri equilibri come quello della biodiversità e della rigenerazione territoriale”.
L’obiettivo nell’arco di piano è continuare a rispondere in maniera bilanciata alle sfide del trilemma energetico attraverso un’infrastruttura che possa garantire sicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia.
In quest’ottica, l’ambition di Snam è lo sviluppo di un’infrastruttura energetica per un futuro sostenibile, attraverso il riadattamento (repurposing) e il continuo ammodernamento della rete, per accogliere in prospettiva volumi crescenti di molecole verdi.
Il piano prevede investimenti orientati ad una maggiore flessibilità del sistema energetico attraverso l’adeguato dimensionamento di una infrastruttura pan-europea multi-molecola, modulare, flessibile e innovativa, grazie alla sensoristica e all’intelligenza artificiale.
Complementare a tale direttrice, si prevede lo sviluppo della piattaforma di Energy Transition concentrata su tecnologie per la decarbonizzazione, con un ruolo strategico e abilitante della sostenibilità e dell’innovazione.
– Foto xm4/Italpress –
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Studio EY, nucleare determinante per la transizione energetica
MILANO (ITALPRESS) – Secondo uno studio pubblicato da EY, l’energia nucleare ricopre un ruolo determinante nel percorso verso la transizione dai combustili fossili a fonti energetiche in grado di garantire la sicurezza energetica e contrastare il cambiamento climatico. L’energia nucleare, infatti, grazie alla propria capacità di risposta immediata e al significativo potenziale di crescita, costituisce un elemento chiave per istituire sistemi elettrici a basse emissioni e in grado di far fronte alla crisi climatica. Nell’ambizioso obiettivo mondiale di raggiungere un bilancio net-zero entro metà secolo, l’energia nucleare, attualmente presente in 32 Paesi con una capacità totale di 413 GW, gioca un ruolo significativo nell’evitare 1,5 gigatonnellate (Gt) di emissioni globali e ridurre la domanda mondiale di gas di 180 miliardi di metri cubi (bcm) annualmente. Questa energia è tra le risorse energetiche che possiede il più basso livello di emissioni di CO2, rendendola dunque fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi Sdg stabiliti nell’Accordo di Parigi. Paola Testa, EY Europe West Energy & Resources Consulting Leader, commenta: “La strada per la decarbonizzazione richiederà un approccio completo e diversificato alla produzione di energia. In questo contesto, l’energia nucleare sta emergendo come uno strumento essenziale nel combattere il cambiamento climatico”. Utilizzando il costo livellato dell’energia elettrica come misura, che rappresenta il costo medio della generazione di elettricità per una centrale per l’intera durata della sua vita operativa, attualmente l’energia solare fotovoltaica rappresenta la fonte di elettricità più competitiva nella maggior parte dei mercati, ma l’energia nucleare è comunque in grado di competervi. Nel 2022, infatti, l’elettricità prodotta da quest’ultima fonte rappresentava il 9,2% (2.611 TWh) del totale globale. In Italia la crescente necessità di un sistema energetico sostenibile sta rimettendo l’energia nucleare al centro del dibattito pubblico, in parte sotto l’accelerazione dell’elevato tasso di inquinamento atmosferico nel Paese e dall’assenza di ingenti risorse di combustibili fossili. Sulla base delle stime di EY, si nota che l’impatto benefico del progetto di cooperazione europea “Iter”, attualmente in fase di sviluppo, potrebbe raggiungere 15,9 miliardi all’interno dell’economia europea, considerando i vantaggi legati alla ricerca, allo sviluppo e alle competenze richieste sul mercato del lavoro, nonchè i benefici ambientali.
A questi si aggiungerebbero più di 70 mila nuovi posti di lavoro da creare entro il 2030 all’interno dell’Unione Europea, con l’Italia come principale beneficiaria. Nel contesto italiano specifico, si prevede una generazione di valore aggiunto di 45 miliardi, accompagnata da un risparmio di 400 miliardi rispetto a uno scenario basato solamente su fonti rinnovabili e centrali convenzionali. In termini occupazionali, si prevede la creazione di oltre mezzo milione di posti di lavoro a livello nazionale entro il 2050, così come la creazione di 52 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno nel breve termine, esclusivamente legati alla fase di costruzione. Per quanto riguarda il sentiment circa il nucleare nel nostro Paese, il 54% degli individui vede con favore il ritorno dell’energia nucleare nel Paese, a patto che serva a ridurre significativamente l’ammontare dei costi in bolletta. Il 20% è favorevole al nucleare in qualunque caso; infine, il 26% degli intervistati è contrario. Rispecchiando le tendenze nazionali, il comune piemontese di Trino, ha recentemente deciso di proporsi come sito per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Questa decisione giunge a seguito delle obiezioni sollevate da molti dei comuni originariamente identificati come possibili candidati. Questo passo proattivo rappresenta un segnale positivo anche in termini di accettazione sul tema. Per ottenere una “rinascita” del nucleare in Italia, sarà fondamentale, da un lato, attuare una collaborazione tra tutti gli stakeholder coinvolti, dall’altro, promuovere una solida istruzione e cultura legata al tema della sicurezza tra i professionisti del settore, che garantisca il rispetto delle migliori pratiche e degli standard internazionali in materia. A questo proposito, l’Italia è già sulla buona strada in termini di ricerca, coprendo, insieme a Francia e Germania, il 60% delle pubblicazioni dell’Unione Europea in tema di energia nucleare.
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Bagnoli, anche E-Distribuzione firma l’accordo per l’elettrificazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Commissario Straordinario per Bagnoli, Gaetano Manfredi, ha sottoscritto con E-Distribuzione, Invitalia e Terna Rete Italia l’Accordo che dà il via alla realizzazione degli interventi per l’alimentazione elettrica dell’area di Bagnoli.
La firma dell’Accordo di Elettrificazione del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Bagnoli-Coroglio rappresenta un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana dell’ex Italsider di Bagnoli (PRARU).
L’accordo prevede la realizzazione di opere di elettrificazione, tra cui una nuova cabina primaria e relativi raccordi alla Rete di Trasmissione Nazionale, di fondamentale importanza per la riqualificazione di Bagnoli. Tali opere risultano determinanti nel favorire lo sviluppo e il potenziamento dell’infrastruttura elettrica dell’ex area industriale e sono un fattore abilitante all’insediamento di nuove attività previste dal Programma di Rigenerazione, anche nell’ambito di una più ampia visione strategica di transizione energetica e sviluppo delle Comunità Energetiche.
All’interno di questo progetto cruciale per Napoli, le società firmatarie collaboreranno per definire un progetto di elettrificazione della zona che prevede tra l’altro anche la costruzione di una nuova cabina primaria. E-Distribuzione avrà in carico la realizzazione di questa infrastruttura, che oltre ad essere integrata del contesto paesaggistico permetterà di sostenere lo sviluppo locale, apportare importanti benefici a tutta quanta l’area e supportare la rete elettrica cittadina.
Per tale motivo si sono svolti numerosi incontri tecnici tra Invitalia, Terna ed E-Distribuzione in qualità rispettivamente di soggetto attuatore, gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale e responsabile della distribuzione dell’energia elettrica nell’area in oggetto.
Tali incontri hanno permesso una prima condivisione delle informazioni, l’individuazione delle più idonee soluzioni tecniche relative al Piano Energia, e la stesura dell’Accordo di Elettrificazione, la cui sottoscrizione pone le basi per dotare il programma di rigenerazione di Bagnoli del necessario approvvigionamento energetico.
A partire da oggi, i team tecnici saranno al lavoro attraverso un Tavolo Tecnico permanente per coordinare le attività di progettazione, esecuzione e collaudo di queste opere strategiche per lo sviluppo dell’intera area.
“Questo Accordo di Elettrificazione – ha affermato il Commissario Straordinario, Gaetano Manfredi – rappresenta un elemento fondamentale per il presente e il futuro di Bagnoli. Con queste opere, stiamo aprendo la strada a innovazione e sostenibilità. La nuova cabina primaria e le altre infrastrutture elettriche previste non rappresentano solo una struttura fisica, ma il simbolo di una Bagnoli rinnovata: segniamo l’avvio di una fase in cui la rigenerazione urbana e la transizione energetica si fondono, delineando un modello di sviluppo che mira all’eccellenza ambientale, energetica ed economica. La nuova Bagnoli è un esempio di come la collaborazione interistituzionale possa dare vita a progetti di portata storica”.
“Sottoscrivere questo accordo ci permette di consolidare il nostro ruolo a servizio della collettività attraverso una sinergia strategica con il territorio, creando di fatto un modello efficace di collaborazione tra istituzioni e operatori di sistema – Vincenzo Ranieri, Amministratore Delegato di E-Distribuzione – Il nostro intervento nell’area di Bagnoli rappresenta un’azione cardine per lo sviluppo dell’infrastruttura elettrica a beneficio della città e dei suoi abitanti. Il nostro piano di investimenti nel triennio 2024-2026, che anche grazie al PNRR è il più ambizioso nella storia dell’elettrificazione d’Italia, vede il territorio di Napoli al centro dello sviluppo della rete di E-Distribuzione. L’accordo sottoscritto oggi accelera il processo di innovazione e potenziamento dell’infrastruttura che rappresenta il principale fattore abilitante per una transizione energetica equa e giusta”.
-foto f08 –
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Extraprofitti energia, Tar del Lazio rimette la questione alla Consulta
ROMA (ITALPRESS) – Il Tar Lazio rimette alla Corte costituzionale l’esame delle disposizioni sul ‘contributo 2023’ sugli extraprofitti delle aziende energetiche. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha sollevato, con diverse ordinanze, questioni di legittimità costituzionale delle disposizioni della legge n. 197 del 2022, che hanno previsto il pagamento di un “contributo di solidarietà temporaneo” sui cosiddetti “extraprofitti” degli operatori del settore energetico.
Le ordinanze hanno prospettato “la possibile violazione del regolamento europeo n. 1854 del 2022, poichè la legge ha previsto che il contributo debba essere pagato anche dagli operatori diversi da quelli indicati da tale regolamento – si legge in una nota -. Inoltre, avendo il contributo natura tributaria, il Tar ha sollevato ulteriori questioni di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 3 e 53 della Costituzione, avendo rilevato criticità nelle disposizioni che hanno fissati i criteri di calcolo della base imponibile del contributo, in quelle che hanno precisato cosa debba essere inteso come ‘effettivi extraprofittì come presupposto del contributo (anche tenuto conto della riespansione dei consumi nell’epoca post-covid) ed in quelle che hanno previsto la non deducibilità del contributo, potendosi ravvisare così una ‘doppia tassazionè”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Parco eolico offshore “Odra”, presentato lo Studio di Impatto Ambientale
MILANO (ITALPRESS) – E’ stata avviata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per “Odra”, il parco eolico offshore galleggiante che la partnership tra Renantis e BlueFloat Energy intende realizzare al largo della costa meridionale della provincia di Lecce. Dopo oltre un anno di studi e ricerche, è stato sottomesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e al Ministero della Cultura (MiC), lo Studio di Impatto Ambientale, ossia l’insieme dei documenti che descrivono in dettaglio l’ipotesi progettuale elaborata e che saranno resi disponibili nelle prossime settimane dai suddetti Ministeri per la consultazione da parte di tutti i soggetti interessati.
Il progetto prevede la collocazione di 90 aerogeneratori galleggianti per una capacità installata massima prevista di oltre 1300 MegaWatt e una produzione attesa di circa 4 miliardi di Kwh/anno, equivalente al consumo di oltre 1 milione di famiglie italiane, evitando l’immissione in atmosfera di più di 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. L’investimento complessivo per la costruzione e lo sviluppo di “Odra” è stimato in oltre 4 miliardi di euro.
L’opera – oltre a contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico nazionale e al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – avrà effetti positivi anche sulle economie locali sia nella fase di costruzione sia nella fase di esercizio, con grandi opportunità di sviluppo in altri settori correlati. Sul fronte occupazionale si stimano 1.500 posti di lavoro diretti medi per le fasi di produzione, assemblaggio e costruzione del parco, con picchi fino a 4.000 durante i periodi di massima attività e più di 150 posti di lavoro permanenti, stimati per l’intera operatività del parco eolico, ossia trent’anni. La partnership continuerà a lavorare su ulteriori opportunità di sviluppo economico locale, confrontandosi con i territori, gli stakeholder, gli esponenti delle industrie locali, le aree portuali nonchè con le associazioni di pesca.
La presentazione dello Studio di Impatto Ambientale è un altro importante passo avanti nell’iter autorizzativo iniziato nel 2021, anno in cui la partnership ha avviato la fase volontaria di scoping aprendo il progetto alle osservazioni degli enti locali, delle associazioni e di altri stakeholder regionali e nazionali, nell’ambito di un continuo processo di ascolto e dialogo con le parti interessate. Questo ha contribuito a dare forma ad un progetto più in sintonia con le richieste delle comunità locali e ha portato a diversi miglioramenti, come l’aumento del 30% della distanza dalla costa rispetto a quanto inizialmente previsto, e la riduzione del numero di turbine nelle prime file.
Il parco eolico offshore galleggiante “Odra” è stato progettato per massimizzare la produzione di energia dalla risorsa eolica in mare aperto, dove è più abbondante e stabile che a terra. “Odra”, inoltre, occuperà meno suolo rispetto ad un impianto eolico tradizionale a terra, e limitatamente ai lavori di connessione alla rete elettrica nazionale.
La tecnologia offshore galleggiante consente altresì un impatto meno invasivo sul fondale marino rispetto alle infrastrutture a fondo fisso.
“I mesi che hanno preceduto la finalizzazione dello Studio di Impatto Ambientale – ha commentato Ksenia Balanda, Direttore generale di Renantis-BlueFloat Energy partnership per l’Italia – ci hanno permesso di ottimizzare il progetto attraverso una serie di campagne ambientali e ingegneristiche dedicate, sia a terra che in mare aperto. Il risultato è un progetto ottimale da un punto di vista tecnico, ambientalmente sostenibile e di forte contributo alla crescita dell’economia locale. Per raggiungere l’obiettivo della prima produzione di energia entro la fine del decennio, continueremo a perfezionare tutti gli aspetti legati alla costruzione e all’esercizio del nostro parco eolico, assicurando fin d’ora le migliori soluzioni possibili. Manterremo il focus sui territori, dando priorità al coinvolgimento delle risorse e delle competenze locali, mettendo al centro il dialogo continuo con le istituzioni e le comunità”.
“E’ grazie a queste interazioni – ha concluso – che siamo stati in grado di ottimizzare il progetto, ed è con questo approccio collaborativo che intendiamo procedere puntando alla piena integrazione del parco eolico nel territorio del Basso Salento che ci ospita”.
– foto ufficio stampa Sec Newgate –
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A dicembre bolletta del gas in calo
MILANO (ITALPRESS) – In diminuzione la bolletta gas per la famiglia tipo in tutela per i consumi di dicembre 2023 che scende del 6,7% rispetto a novembre. Con la fine della tutela gas dal 2024, l’Arera aggiorna per l’ultima volta le bollette dei clienti domestici che non hanno ancora scelto il mercato libero.
In futuro sarà aggiornata mensilmente la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento applicata ai clienti del servizio di tutela della vulnerabilità, attivo per circa 2,5 milioni di famiglie, con gli stessi criteri, tempi e modalità finora utilizzati. Per il mese di dicembre, che ha visto le quotazioni all’ingrosso scendere rispetto a quelle registrate a novembre, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari 36,30 euro/MWh. La variazione complessiva pari a -6,7% per la famiglia tipo per il mese di dicembre, è determinata interamente dalla diminuzione della spesa per la materia gas naturale. Rimangono invece invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio – dicembre 2023) è di 1.307 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 29,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (gennaio – dicembre 2022).
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –









