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Acquirente Unico, Moles “Scorte energetiche in linea con le previsioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono alcuni compiti che Acquirente Unico ha svolto e continua a svolgere, soprattutto in questo momento, che sono molto rilevanti, si occupa del servizio di maggior tutela, a favore del cittadino che non ha esercitato l’opzione di scegliere uno dei tanti fornitori di energia”. Lo ha detto Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Il prodotto viene acquistato da Acquirente Unico e offerto ai fornitori del servizio, con un prezzo in qualche modo certificato come rispondente a quello che è il prezzo del mercato. Poi ci sono tante altre attività, come lo sportello del consumatore, che fa anche da conciliatore tra il cittadino e il fornitore di energia. Abbiamo poi la responsabilità delle scorte in caso di necessità energetiche del Paese”. In riferimento alla fine del mercato di maggior tutela a fine anno, Moles sostiene: “Ci sono circa 4,5 milioni di utenti vulnerabili. Il mercato continuerà ad essere attenzionato, e il governo sta agendo. Mentre quello che farà Acquirente Unico sarà fornire tutti gli strumenti a chiunque si trovi nella condizione di essere un soggetto vulnerabile di non essere buttato in una guerra di posizione. Molto importante sarà la comunicazione che verrà fornita ai cittadini. E a questo proposito incontrerò tutte le associazioni dei consumatori per individuare gli strumenti migliori per dare ai cittadini la comunicazione migliore”.
Moles, esponente di Forza Italia, già sottosegretario all’Editoria, risponde alle domande sulla stretta attualità, a cominciare dall’evoluzione della situazione in Russia. “Ho seguito con molta attenzione fin dall’inizio questa marcia trionfale strana su Mosca. E’ anche vero che le posizioni del capo della Wagner da settimane che si facevano sempre più insistenti – spiega Moles -. Ora stanno uscendo tutta una serie di amicizie e collaborazioni del personaggio in sè. La realtà è che è stato incomprensibile per tutti, compreso Putin, se è vero come è vero che alcuni Servizi erano a conoscenza di questo ammutinamento, poi il fatto che non l’abbiamo fermato è perchè è sembrato anche a loro assurdo”.
Le sanzioni alla Russia per Moles “da un punto di vista economico hanno funzionato. Bisogna però ricordare che hanno effetto nel medio periodo. Ho sempre invece avuto delle perplessità sull’effetto politico delle sanzioni – prosegue -, perchè molte volte hanno portato dei benefici al dittatore di turno, che in qualche modo se il sistema economico del Paese che è colpito dalle sanzioni comincia a indebolirsi, i primi che ne fanno le spese sono i cittadini a basso reddito, e quindi è facile dire alla propaganda del regime ‘è colpa dell’Occidentè. E di conseguenza solidificano un pò il consenso del capo o del dittatore di turno. Però le sanzioni, con l’atteggiamento unito di America e Unione europea, hanno determinato una presa di coscienza per cui dipendere energeticamente da un solo Paese non era nè giusto, nè economicamente corretto, nè sopportabile per gli interessi nazionale. Da qui lo sforzo fatto dal governo per l’autosufficienza energetica, che l’ha ottenuta quasi del tutto”.
Sul fronte energetico, per quanto riguarda le scorte – spiega Moles – “sono assolutamente in linea con le previsioni. Ho visto oggi il ministro Pichetto Fratin che faceva riferimento al raggiungimento al 90 per cento di quella che è l’esigenza nazionale di tutto il comparto. Tutto quello che è successo ci ha spinto a ragionare nel medio-lungo periodo, e questo dovrebbe essere un dovere di tutti i governi”.
L’ex sottosegretario parla poi del futuro di Forza Italia, dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi. “Il partito ha una grossissima responsabilità perchè deve trovare gli strumenti migliori per dare continuità all’idea nata con Berlusconi. Forza Italia è sempre stato un partito anarchico, fermo restando che poi c’era la sintesi di Berlusconi, cosa che oggi non c’è. Se poi Forza Italia si dovesse tramutare in qualcosa di diverso credo che non potrà avere il successo elettorale che merita. E’ una fase molto delicata. Io sono moderatamente ottimista, l’importante è non chiudersi a riccio nella difesa strenua di un contenitore”. Sul lavoro, invece, che sta facendo il suo successore, il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini, afferma: “Da quello che so c’è continuità, e sono contento, perchè evidentemente si possono avere idee diverse di come sostenere un settore, ma Barachini ha dato continuità a quello che è stato il lavoro precedente. E di quel lavoro io sono orgoglioso, in particolare sul copyright e di come abbiamo stabilito di dirimere le controversie su questo tema”.

– foto Italpress –

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Nel terzo trimestre bolletta elettrica in tutela +0,4%

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Bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela sostanzialmente invariata (+0,4%) nel terzo trimestre del 2023. Lo rende noto l’Arera, sottolineando che i prezzi delle materie prime sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità. La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi. Per il trimestre estivo, pur non ravvisandosi particolari tensioni nel mercato europeo, l’aumento delle temperature e il conseguente aumento della domanda potrebbero determinare un rialzo dei prezzi, soprattutto qualora la domanda di GNL dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) dovesse mostrare segnali di forte recupero.
In questo quadro, nel secondo trimestre 2023, nonostante un prezzo della CO2 rimasto sostenuto, anche le quotazioni all’ingrosso dell’energia elettrica (PUN) si sono mosse al ribasso: registrando, in base ai dati di preconsuntivo, un calo del 27% circa rispetto al primo trimestre 2023. Le previsioni attuali indicano una sostanziale stabilità dei prezzi per il terzo trimestre 2023. “Siamo in una fase molto delicata e molto difficile da ‘leggere’, in prospettiva del prossimo inverno. Il recente aumento di alcuni indicatori ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità. Restano fondamentali le soluzioni di risparmio ed efficienza energetica che, come consumatori, possiamo adottare per influenzare la domanda e quindi i prezzi”, afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini. In base al metodo di calcolo introdotto lo scorso luglio dall’Arera, il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di giugno, verrà pubblicato il prossimo 4 luglio.
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Terna, Di Foggia nuova vice presidente di GO15

ROMA (ITALPRESS) – Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, ha assunto la carica di Vice Presidente di GO15 (GO15.org), l’associazione mondiale dei cosiddetti Very Large Power Grid Operators per la trasmissione dell’energia elettrica, che rappresenta circa il 50% della domanda mondiale di elettricità.
In tale ruolo, Di Foggia contribuirà, insieme agli altri vertici dell’associazione, alla definizione degli indirizzi strategici di GO15 che includono tematiche fondamentali della transizione energetica e della sicurezza dei sistemi elettrici, quali il ruolo delle interconnessioni, la resilienza delle reti per un sistema elettrico sempre più efficiente, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo per raggiungere i target di decarbonizzazione.
“Terna rafforza, quindi, il proprio impegno nel percorso di integrazione e di coordinamento delle grandi reti elettriche internazionali, nonchè il suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica – si legge in una nota -. Nell’ambito di GO15, oltre a essere presente nello Steering Board e nel Governing Board, il gestore della rete di trasmissione italiana co-presiede anche il gruppo di lavoro strategico su “Resilience, infrastructure development and interconnections””.
Nata nel 2004 da un’iniziativa di Terna e di altri transmission system operator a seguito dei blackout che colpirono vari Paesi in tutto il mondo, GO15 si occupa di definire gli indirizzi strategici per la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità delle reti di trasmissione elettrica.
“L’associazione – prosegue la nota – è costantemente impegnata a favorire la collaborazione internazionale bilaterale e multilaterale per un futuro pienamente decarbonizzato e sostenibile, attraverso la condivisione di studi e ricerche oltre che lo scambio di best practice e conoscenze specifiche sulla gestione delle infrastrutture in alta tensione, al fine di individuare soluzioni tecnologiche e indicazioni a livello internazionale che permettano di incrementare l’efficienza e la resilienza delle infrastrutture di rete di fronte a fenomeni climatici estremi sempre più intensi e frequenti”.

– foto ufficio stampa Terna –

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Maxi impianto fotovoltaico in autoconsumo all’aeroporto di Roma-Fiumicino

ROMA (ITALPRESS) – Enel X, a seguito dell’aggiudicazione di una gara pubblica europea bandita da Aeroporti di Roma, conferma il suo impegno nell’offrire ai partner soluzioni e tecnologie che integrano perfettamente innovazione e produzione di energia da fonti rinnovabili, accelerando il percorso di sostenibilità di Aeroporti di Roma. La società di Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di efficienza energetica, realizzerà per Aeroporti di Roma, in collaborazione con Circet, azienda leader nello sviluppo di infrastrutture, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in un aeroporto europeo. Situato parallelamente alla pista 3 del Leonardo da Vinci, l’impianto coprirà un’area di 340 mila metri quadrati con una potenza di 22 MWp producendo a regime circa 32 GWh di energia rinnovabile all’anno. Una volta operativo l’impianto eviterà l’immissione in atmosfera di oltre 11 mila tonnellate di CO2, equivalenti alla piantumazione di circa 100 mila alberi.
“La costruzione del nuovo impianto fotovoltaico, il più grande d’Europa, è un passaggio significativo della collaborazione ormai consolidata con Aeroporti di Roma”, ha dichiarato Francesco Venturini, Responsabile di Enel X, che ha aggiunto: “Siamo di fronte a un intervento in ambito aeroportuale mai visto prima che, grazie alla nostra leadership nella realizzazione di tecnologie avanzate nel settore energetico, contribuirà in larga parte a ridurre le emissioni dell’Aeroporto di Fiumicino rendendolo ancora di più un’eccellenza a livello mondiale”.
“Proseguiamo con una delle più ambiziose iniziative del nostro percorso di sviluppo sostenibile – ha commentato Marco Troncone, Amministratore Delegato di ADR – perchè questo progetto, con la collaborazione di Enel X, permetterà la generazione di oltre 32 GWh all’anno di energia rinnovabile grazie al più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo per un aeroporto europeo. Siamo convinti che le eccellenze italiane possano e debbano lavorare insieme per la trasformazione e il rilancio di un settore strategico per il nostro Paese e per contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico”.
Aeroporti di Roma, primo polo aeroportuale italiano e tra i migliori hub del mondo, si legge in una nota, come testimoniato dalle 5 stelle Skytrax, ha scelto di puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale e ha avviato da qualche anno un percorso volto all’azzeramento delle emissioni di CO2 nel 2030, in anticipo rispetto ai target prefissati dal comparto aeroportuale europeo, confermando la propria determinazione sul fronte della sostenibilità e in particolare nella lotta al cambiamento climatico.
L’innovativo impianto fotovoltaico, sottolinea la nota, sarà composto da circa 55 mila pannelli fotovoltaici di ultima generazione oltre alle strutture di alloggiamento, cabine e cavidotti ed è stato progettato considerando le tecnologie più avanzate del settore per un perfetto adattamento dei requisiti di installazione per strutture di questo tipo. I lavori inizieranno entro la fine del 2023 e si completeranno nel 2024. Il nuovo impianto solare sarà integrato con un sistema di accumulo basato su batterie di veicoli elettrici giunte al loro secondo ciclo di vita. Lo storage da 10 MWh è frutto del progetto Pioneer- airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage, primo passo della collaborazione tra Enel X e ADR, e contribuirà a coprire gli eventuali picchi serali di domanda energetica dell’aeroporto. Si tratta di due interventi che mostrano la continuità del percorso avviato da Enel X e ADR e consolidano la posizione della società di Enel come partner di riferimento per Aeroporti di Roma nel campo dell’efficienza energetica, conclude la nota.
immagine ufficio stampa Enel X – Aeroporti di Roma
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Fitto “Re-Power può dare risposte a efficientamento energetico”

ROMA (ITALPRESS) – “Investire nel Re-Power per dare risposte all’efficientamento energetico anche nell’ottica del rafforzamento della rete energetica nazionale”. Lo ha detto Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, per le Politiche di coesione e per il Pnrr, parlando all’assemblea Assonime presso l’Aula dei Gruppi parlamentari a Montecitorio. “Stiamo portando avanti – ha aggiunto – un lavoro che ha bisogno di un coordinamento anche con gli altri Programmi europei esistenti”.
-foto agenziafotogramma.it-
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A maggio consumi elettrici in calo

ROMA (ITALPRESS) – A maggio, secondo i dati di Terna, la domanda di elettricità nel nostro Paese è stata pari complessivamente a 24,3 miliardi di kWh, un valore in diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. In diminuzione anche i consumi industriali, che fanno registrare una riduzione dell’8,1% rispetto a maggio dello scorso anno. Nei primi cinque mesi del 2023, la richiesta di energia elettrica in Italia è in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4,1% il dato rettificato). Maggio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile inferiore di 1,8°C rispetto a maggio del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risultata in calo del 5,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2023 è risultata ovunque negativa: -7,3% al Nord, -6,2% al Centro e -4,3% al Sud e Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, risulta in flessione dell’1,7% rispetto ad aprile 2023. L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese cosiddette energivore, ha registrato una diminuzione congiunturale rispetto ad aprile del 2,5%.
La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 20,1 miliardi di kWh, in diminuzione del 6,7% rispetto a maggio 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 10,4 miliardi di kWh, coprendo il 42,8% della domanda elettrica (contro il 35,6% del maggio 2022). La produzione da rinnovabili a maggio è stata così suddivisa: 40,3% idrico, 28,1% fotovoltaico, 14,6% eolico, 12,6% biomasse, 4,4% geotermico. Secondo le rilevazioni Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento di capacità in Italia è pari a 2.001 MW. Il valore è superiore di 1.110 MW (+125%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Complessivamente, rispetto a maggio dell’anno scorso, sono stati installati ulteriori 4.200 MW. In crescita la produzione da fonte idrica (+33,4%) ed eolica (+33,8%); in flessione la produzione da fonte termica (-19,8%) e fotovoltaica (-5,4%); sostanzialmente stabile la produzione geotermoelettrica (+0,2%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -4,8% per un effetto combinato di una diminuzione dell’import (-3,3%) e di un aumento dell’export (+28,5%).
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-foto agenziafotogramma.it-

Assarmatori “Costi transizione energetica e burocrazia una minaccia”

ROMA (ITALPRESS) – “Costi contenuti, servizi regolari ed efficienti, una funzione essenziale al servizio dell’economia del Paese. Il mare è e resta la modalità di trasporto strategicamente più importante per l’Italia, ma sul futuro della flotta nazionale incombono gli extra costi legati alle normative per la transizione energetica e le problematiche quotidiane derivanti da una macchina burocratica che non trova riscontro negli altri Paesi europei. E da questo discende il pericolo di una progressiva perdita di competitività della bandiera italiana e quindi di uno spostamento delle navi di armatori nazionali sotto bandiera di altri Stati, anche comunitari”. E’ questo l’allarme lanciato oggi da Stefano Messina, presidente di Assarmatori, l’Associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce armatori italiani, europei e di Paesi terzi che operano regolarmente in Italia, aprendo l’Annual Meeting 2023, che si è svolto al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma.
Il titolo dell’Assemblea è di per sè emblematico del rischio che il sistema Paese corre: “Al servizio dell’Italia”. Perchè al servizio dell’Italia sono i gruppi armatoriali che assicurano funzioni sempre più strategiche per il sistema Paese, quali l’approvvigionamento delle materie prime, dell’energia, dei passeggeri, i collegamenti con le isole.
Messina si è rivolto direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presente all’assemblea: “Ammainare la bandiera italiana significa ammainare una parte importante dell’italianità del mondo, è una cessione di sovranità, significa mettere in discussione una parte consistente dell’occupazione marittima italiana, spostare all’estero centri decisionali dai quali dipendono gli approvvigionamenti, i servizi svolti oggi da aziende italiane”.
“A breve – ha aggiunto Messina – il nostro Paese sarà chiamato a dare attuazione a quanto ci chiede la Commissione europea, ovvero estendere i benefici previsti dal nostro regime di aiuto anche alle attività esercitate su navi che battono bandiere europee. A quel punto, gli armatori potrebbero optare per altre bandiere, che garantiscono alle compagnie di navigazione una burocrazia semplice, intuitiva, moderna e digitalizzata, immediata nelle risposte e soprattutto improntata al pragmatismo”.
Nella sua relazione il presidente di Assarmatori ha fornito anche la ricetta per scongiurare questo rischio e far ritrovare competitività al tricolore: “Un’opera di strutturale semplificazione non è più rinviabile – il monito di Messina – ed è attuabile a costo zero, mentre l’eccesso di burocrazia ha un costo, anche in termini di perdita di competitività. Il motto di questo Governo è ‘non disturbare chi lavorà e per questo ci aspettiamo molto. Vogliamo preservare la bandiera italiana ma dobbiamo essere messi nelle migliori condizioni per competere in un settore, come quello dello shipping, che è per definizione internazionale”.
Semplificazione chiesta a gran voce anche per dare nuovo impulso all’occupazione italiana a bordo delle navi: “Nel nostro settore c’è spazio per nuova forza lavoro, ne abbiamo bisogno – ha detto ancora Messina – Tuttavia le procedure di arruolamento comportano lungaggini, sono costose e farraginose, con la conseguenza che i giovani guardano con maggiore interesse altrove”.
Nella relazione del presidente di Assarmatori emerge con decisione anche lo sforzo nel quale gli armatori italiani si stanno impegnando per attuare la transizione energetica: “Gli armatori italiani sono pronti a fare la loro parte, ma le regole dettate dalla Unione Europea in materia di aiuti di Stato per poter usufruire dei 500 milioni di euro stanziati nel Fondo Complementare al PNRR ne hanno immaginato investimenti per tecnologie che non esistono o che, se esistono, prevedono l’uso di carburanti non ancora disponibili. I limiti territoriali e temporali hanno fatto il resto, posto che per molte tipologie di navi la cantieristica europea non è più in grado di costruire”.
All’Assarmatori Annual Meeting hanno presenziato, animando una tavola rotonda moderata dalla giornalista del TG1 Laura Chimenti, anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci, il ministro per le Politiche di Coesione, il Sud e il PNRR Raffaele Fitto, il Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, Aurelio De Carolis, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, Nicola Carlone, l’Amministratore Delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero e l’Executive Chairman di MSC Crociere, Pierfrancesco Vago. Diversi e articolati i temi trattati, dalle normative comunitarie e internazionali in materia di sostenibilità ambientale all’uso dei carburanti alternativi, passando per la tutela dei collegamenti con le isole minori, i fondi per il rinnovo delle flotte, la ventilata riforma portuale e le prospettive della cantieristica italiana.

– foto ufficio stampa Assarmatori –
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Terna, a Palermo seconda edizione del master del Tyrrhenian Lab

PALERMO (ITALPRESS) – La Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri dell’Università di Palermo ha ospitato oggi l’evento di presentazione della seconda edizione del Master di II Livello “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, in collaborazione con gli atenei di Palermo, Cagliari e Salerno.
Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato di Terna, Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonchè Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, e Massimo Midiri, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, hanno presentato ai neolaureati interessati al corso l’offerta formativa, i dettagli delle materie previste e gli obiettivi dell’iniziativa.
L’azienda che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale ha pianificato un investimento di 100 milioni di euro dal 2022 al 2026 per favorire lo sviluppo di competenze ingegneristiche, informatiche, statistiche e manageriali necessarie a gestire un sistema elettrico in costante evoluzione.
“Per un’azienda come Terna, che svolge un ruolo cruciale per il sistema Paese, la formazione e lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali di alto livello rappresentano uno dei punti cardine della strategia di crescita a lungo termine. Grazie al Tyrrhenian Lab potremo contare su future colleghe e colleghi in grado di affrontare le complesse dinamiche del mercato dell’energia e di saper cogliere le opportunità offerte dal processo di transizione energetica in corso. Terna ha deciso di puntare anche sulla valorizzazione del Mezzogiorno, territorio di fondamentale importanza strategica in termini di risorse e capitale umano. Ringrazio, dunque, gli atenei di Palermo, Cagliari e Salerno per il solido rapporto di collaborazione strategica creato nel tempo e per aver creduto nella rilevanza di questa iniziativa”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia.
“Formazione, competenza, occupazione, innovazione e transizione energetica sono direttrici fondamentali per il futuro dei nostri giovani e del nostro territorio”, ha commentato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri. “La combinazione di questi elementi strategici è rappresentata in maniera straordinaria dal Master in “Digitalizzazione del sistema elettrico per la Transizione energetica”, che consideriamo un esempio virtuoso di collaborazione tra Università ed Impresa”.
“La Sicilia è tra le regioni che contribuiscono maggiormente alla
transizione energetica – sottolinea Francesco Del Pizzo – Per
realizzarla in modo completo servono non solo grandi
infrastrutture, ma anche tanta intelligenza e questa si costruisce attraverso competenza e digitalizzazione: pertanto siamo molto contenti di proseguire con l’Università di Palermo questo percorso così importante per i giovani e volto a evidenziare che è possibile contribuire allo sviluppo della propria terra dall’interno”.
Gli eccellenti risultati ottenuti lo scorso anno, sia in termini di domande pervenute sia di partecipazione in aula degli studenti, hanno spinto Terna ad ampliare il numero dei posti disponibili per questa seconda edizione, da 45 a 57, a conferma dell’importanza che il progetto Tyrrhenian Lab riveste per il Gruppo. Per gli studenti e le studentesse in possesso di laurea magistrale in materie tecnico-scientifiche e informatiche sarà dunque possibile fino al 4 settembre presentare domanda di ammissione al Master, che inizierà nel mese di novembre e sarà composto di undici moduli per un totale di 60 crediti formativi. Il corso prevede percorsi personalizzati in base alle precedenti esperienze accademiche dei partecipanti, laboratori di programmazione e attività pratiche sul campo.
Una volta terminato il Master, i 19 studenti selezionati con il supporto degli atenei coinvolti, saranno assunti da Terna e potranno operare nella sede di Palermo in qualità di esperti ed esperte di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione gestione degli apparati di campo e sistemi di Automazione di Stazione (SAS).
Il progetto Tyrrhenian Lab ha l’obiettivo di istituire, in collaborazione con i tre atenei di Palermo, Cagliari e Salerno, un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, per un totale di circa 970 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili.
-foto ufficio stampa Terna-
(ITALPRESS).