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Edison Energia lancia offerta “My Sun Business” dedicata alle imprese

MILANO (ITALPRESS) – Edison Energia, società del Gruppo Edison attiva nella vendita di energia elettrica e gas a famiglie e imprese e servizi a valore aggiunto, lancia l’offerta My Sun Business, soluzione unica sul mercato che offre alle aziende progettazione, fornitura, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici e Smart power.
Sono oltre un milione (1.016.083) gli impianti fotovoltaici complessivamente in esercizio nel nostro Paese e l’80% si concentrano nel settore residenziale, ma la quota maggiore della potenza installata complessiva (48%) si rileva nel settore industriale. All’interno del settore industriale la taglia media dei pannelli installati si aggira intorno ai 200 kW. Il trend di crescita per quanto riguarda gli impianti di potenza compresa fra 20 kW e 200 kW evidenzia un aumento nel 2021 del +28% rispetto alla crescita registrata all’anno precedente.
Edison Energia offre alle imprese l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenze a partire da circa 20 kWp, efficienti, sostenibili, e ottimizzati sul reale fabbisogno energetico dell’impresa. Il cliente, consumando l’energia che lui stesso produce, potrà quindi aiutare l’ambiente riducendo le emissioni di CO2; l’energia prodotta e non auto-consumata sarà poi gestita e remunerata secondo i meccanismi previsti dal GSE.
Edison Energia si occuperà della valutazione dei fabbisogni energetici del cliente, della progettazione, dell’analisi di fattibilità e relativa valutazione tecnico-economica, della gestione degli adempimenti amministrativi e burocratici, della fornitura di moduli e inverter di ultima generazione, dell’installazione dell’impianto e dell’assistenza tecnica nel tempo. Inoltre, il cliente potrà accedere a diverse opzioni e alternative per il pagamento, come la rateizzazione dell’investimento.
“Edison Energia offre un vasto ecosistema di servizi ai clienti residenziali, ed è impegnata a supportare le imprese nel loro processo di elettrificazione dei consumi grazie all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Vogliamo essere un partner affidabile che accompagna il cliente residenziale e industriale in un percorso virtuoso, che incoraggia scelte di consumo sostenibile e con ridotto impatto ambientale – ha dichiarato Massimo Quaglini, amministratore delegato di Edison Energia -. Il valore aggiunto dell’offerta My Sun Business dedicata al mondo delle imprese è un pacchetto chiavi in mano, che va dalla progettazione fino all’installazione e alla manutenzione dell’impianto”.
“My Sun Business”, oltre all’impianto fotovoltaico, “offre alle imprese un elemento distintivo sul mercato – spiega Edison Energia in una nota -: lo Smart power, un dispositivo di ottimizzazione che agisce sull’energia elettrica in ingresso al sito, regolando e filtrando la tensione senza alterare i processi produttivi e che consente alle imprese di ottenere risparmi energetici fino a circa il 10% sull’energia elettrica consumata, attraverso il miglioramento della qualità dell’alimentazione elettrica all’interno dell’azienda. Grazie agli effetti dello Smart Power, le aziende potranno quindi prevenire inefficienze e malfunzionamenti, ridurre perdite, disturbi e consumi elettrici.
Edison Energia, tramite uno studio dei fabbisogni elettrici fatto su misura per ogni cliente interessato, proporrà alle aziende il dispositivo Smart Power più adatto alle loro esigenze con l’innovativa formula del risparmio minimo garantito che il cliente potrà autonomamente verificare grazie al sistema di monitoraggio web-based in dotazione con il dispositivo proposto”.

– foto ufficio stampa Edison Energia –

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Energia, nominati i nuovi vertici di AU, GME e RSE

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione del Gestore dei Servizi Energetici, riunitosi questa mattina, ha fornito indicazioni di voto sulle nomine previste nelle Assemblee delle società controllate Acquirente Unico, Gestore dei Mercati Energetici e Ricerca sul Sistema Energetico tenutesi oggi.
Per l’Acquirente Unico l’azionista ha indicato i nomi di Luigi Della Volpe come Presidente e di Marco Campanari, Maria Chiara Fazio e Rosaria Tappi come consiglieri, invitando il nuovo CdA a attribuire la carica di Amministratore Delegato a Rocco Giuseppe Moles.
Per il Gestore dei Mercati Energetici il GSE ha indicato i nomi di Angelo Spena come Presidente e di Paolo Arrobbio, Antonella Massari e Paola Mazzocchi come consiglieri, invitando il nuovo CdA a attribuire la carica di Amministratore Delegato a Pietro Maria Putti.
Per la società Ricerca sul Sistema Energetico l’azionista ha indicato i nomi di Carlo Alberto Giusti come Presidente e di Michele Di Stefano, Lucrezia Jannuzzelli e Antonella Massari come consiglieri, invitando il nuovo Consiglio di Amministrazione a attribuire la carica di Amministratore Delegato a Franco Cotana.
I Consigli di Amministrazione delle tre società rimarranno in carica fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2025.
Il CdA del GSE ha inoltre fornito indicazioni di voto sulle nomine del nuovo collegio sindacale di Acquirente Unico, indicando come Presidente Tullio Patassini, Sindaci Effettivi Sara Scavone e Ettore Perrotti, e Sindaci Supplenti Isabella Lancia e Giancarlo Sestini.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Energia, Gallo “Per la transizione fondamentale neutralità tecnologica”

ROMA (ITALPRESS) – “Neutralità tecnologica e assenza di pregiudizio sono i driver che devono guidare le scelte finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione garantendo al contempo sicurezza degli approvvigionamenti e competitività dei costi dell’energia. Per questo è fondamentale l’impiego complementare delle reti elettriche e del gas, asset strategici sulla via della transizione ecologica”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, partecipando questa mattina all’evento Withub dal titolo “L’energia per l’Italia e l’Ue: le fonti e le regole del mercato energetico”.
“Oggi, in Italia produciamo oltre 2 miliardi di metri cubi di biogas – ha aggiunto -, fonte ricca di CO2 che viene bruciata in centrali a bassa efficienza per ottenere energia elettrica. Incentivando la loro conversione a biometano otterremmo nell’immediato circa 1,5 miliardi di metri cubi di biometano, gas rinnovabile che può essere immesso nelle nostre reti con performance identiche a quelle del gas naturale e dunque perfettamente in grado di sostituirlo decarbonizzando i consumi”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Incentivi alle rinnovabili, il Gse assegna 422 MW

ROMA (ITALPRESS) – Nell’undicesimo bando di gara del Gestore dei Servizi Energetici, finalizzato a incentivare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili, sono stati assegnati 422 MW di potenza a impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici.
Per effetto di questi risultati la potenza complessivamente ammessa nelle 11 procedure gestite dal GSE sale a 6.127 MW, pari al 77% degli 8.000 MW di potenza disponibile prevista dal DM 4 luglio 2019.
Complessivamente, tra Aste e Registri, su un ammontare di 2.149,5 MW di potenza messa a disposizione, comprensiva di quella non assegnata nelle precedenti gare, al Gestore sono arrivate 120 domande, per un totale di 449,4 MW richiesti. Tutti i dettagli relativi agli esiti dell’undicesimo bando sono stati pubblicati dal GSE nella specifica sezione del proprio sito internet.
Per le Aste del Gruppo A, dedicate a fotovoltaico ed eolico on shore, che hanno assegnato 368,2 MW a fronte di una potenza messa a disposizione di 1254,4 MW, il GSE ha ricevuto 24 domande e una potenza richiesta da parte degli operatori di 381,6 MW. Per l’accesso ai Registri, dedicati a impianti di potenza inferiore a 1 MW, sono arrivate complessivamente 95 domande e 64,9 MW di potenza richiesta, su un contingente di 435,5 MW. Il Registro Gruppo A, riservato a impianti fotovoltaici ed eolici on shore, pari a 0 MW nel bando del 31 gennaio 2023, è stato incrementato a 31,5 MW, in applicazione dei meccanismi di trasferimento previsti dal D.M. 04/07/2019 e dal D.Lgs. 199/2021. In totale i registri hanno assegnato 51,2 MW di potenza.
La dodicesima gara si aprirà il 31 maggio, per chiudersi il 30 giugno 2023, e metterà a disposizione degli operatori la potenza non assegnata nei precedenti bandi.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Accordo tra Enac ed Enea per decarbonizzazione del trasporto aereo

ROMA (ITALPRESS) – Decarbonizzazione del trasporto aereo e nuove soluzioni per un’aviazione sostenibile, con un particolare focus sull’impiego dell’idrogeno quale vettore energetico del futuro nella catena logistica aeroportuale: queste le principali aree tematiche contenute nel protocollo firmato tra l’Enac e l’Enea.
“L’Enac – ha commentato il direttore generale Alessio Quaranta – negli ultimi anni è costantemente impegnato nella promozione di iniziative che possano riconciliare il trasporto aereo con la sostenibilità ambientale, in linea anche con gli indirizzi strategici internazionali e nazionali. Raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è certamente una sfida ambiziosa, ma non esiste un’unica soluzione per raggiungere questo traguardo. Risulta pertanto fondamentale identificare strategie integrate che interessino la totalità delle attività e delle operazioni di cui si compone il settore, con la giusta apertura verso le innovazioni tecnologiche e le fonti di energia alternative”.
Per il direttore generale Enea, Giorgio Graditi, “questo accordo si focalizza sul trasporto aereo e, nello specifico, su hub aeroportuali in una prospettiva di decarbonizzazione attraverso l’uso del vettore idrogeno. E’ per noi motivo di soddisfazione che Enac abbia individuato in Enea il partner con il quale identificare scenari, strategie e soluzioni per Smart Energy Hub”. L’accordo prevede la realizzazione di uno studio che, individuando un sito aeroportuale quale “caso studio”, analizzi gli attuali flussi energetici e i processi aeroportuali e individui tecnologie, strategie e possibili configurazioni migliorative in termini di energia. Lo scopo ultimo dello studio è l’elaborazione di Linee guida che forniscano ai gestori degli scali elementi utili per l’ottimizzazione delle reti energetiche nella complessiva logistica aeroportuale e l’identificazione dei futuri usi finali dell’idrogeno presso gli hub aeroportuali.
A tal fine, lo studio prevede di analizzare e comparare soluzioni di mix energetici, unitamente a tecnologie di gestione, controllo e monitoraggio del sito al fine di accrescerne l’autonomia energetica e la resilienza, rendendo il modello replicabile e scalabile in contesti similari e/o di dimensione maggiore rispetto al caso studio. L’iniziativa prevede anche la pubblicazione di un bando Enac per identificare, a livello nazionale, il sito aeroportuale campione per la conduzione del caso studio. Saranno premiate le proposte che, oltre a coinvolgere attivamente l’aeroporto, riescano a estendere i benefici dell’iniziativa anche a realtà locali, istituzionali e private, produttori di mezzi e tecnologie, enti e società di approvvigionamento e dispacciamento energia e operatori logistici.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Enac ed Enea-

Terna, al via lavori collegamento interrato Livigno-Premadio da 65 mln

ROMA (ITALPRESS) – Inizieranno domani i lavori per la realizzazione del nuovo collegamento elettrico in cavo interrato “Livigno – Premadio” previsto da Terna in provincia di Sondrio. L’opera, per cui la Società investirà 65 milioni di euro, rientra tra i progetti pianificati da Terna per incrementare l’affidabilità del servizio elettrico nei luoghi di svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici “Milano – Cortina 2026”. L’intervento incrementerà la magliatura della rete elettrica dell’area, aumentando al contempo la resilienza del sistema di trasmissione in zone interessate, negli ultimi anni, da frequenti eventi meteorologici estremi. Il progetto prevede la realizzazione di un elettrodotto, costituito da due linee in cavo interrato, tra la cabina primaria di Livigno di proprietà del distributore locale e la Stazione Elettrica di Terna in località Premadio nel comune di Valdidentro. Le linee, della lunghezza complessiva di circa 20 km, percorreranno quasi integralmente lo stesso tracciato. In questa prima fase, in cui verranno realizzate le opere civili funzionali alla successiva posa del cavo, saranno operativi due cantieri che interesseranno aree distinte del comune di Livigno; il primo nel tratto compreso tra il km 23+400 della statale SS301 fino all’attraversamento del torrente Vallaccia, il secondo sulla viabilità comunale compresa tra il parcheggio sito al km 29+300 della SS301 fino al passo d’Eira. Nelle prossime settimane si proseguirà nel Comune di Valdidentro. Tutte le attività saranno svolte da Terna in coordinamento con le amministrazioni locali e gli enti coinvolti al fine di limitare al massimo l’impatto dei lavori sulla viabilità. I cantieri saranno operativi in orario diurno dal lunedì al venerdì, mentre il sabato mattina saranno ripristinate le aree interessate dagli scavi. Nei mesi di luglio e agosto, contraddistinti da un considerevole flusso turistico, i lavori di Terna si concentreranno principalmente sulla viabilità secondarie o su aree verdi senza interessare la viabilità principale.(ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Terna

Cessione crediti fiscali, accordo tra Gibus e Crèdit Agricole Italia

ROMA (ITALPRESS) – GIBUS (GBUS:IM), il brand italiano del settore outdoor design di alta gamma, quotata su Euronext Growth Milan e fondata nel 1982, annuncia un accordo quadriennale, tra i primi nel suo genere a livello nazionale, con Crèdit Agricole Italia per la ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi.
Obiettivo della partnership è agevolare il mercato della ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, con il fine ultimo di supportare un numero sempre maggiore di imprese nel processo di efficientamento e riqualificazione energetica. In una visione più ampia, questa collaborazione potrà anche contribuire a supportare il comparto dell’edilizia, sofferente a causa del blocco delle cessioni.
“Siamo soddisfatti e orgogliosi di essere tra le prime aziende ad aver stipulato questo tipo di accordo, che consolida la partnership del nostro Gruppo con Crèdit Agricole Italia. Da molto tempo studiavamo tale opportunità e, non appena definita dall’istituto di credito, abbiamo aderito subito a questa operazione, volta a riattivare il comparto della riqualificazione energetica e pertanto ad aiutare le numerose aziende della filiera che sono in difficoltà a causa dell’impossibilità di monetizzare i crediti fiscali. Un ulteriore punto di forza alla base dell’accordo è stata la reciproca collaborazione pluriennale con il network Deloitte, che garantisce un elevato grado di controllo delle pratiche, quindi un portafoglio crediti di qualità. Si tratta di un’operazione importante e auspichiamo che seguano presto nuove iniziative con altre imprese del territorio, che possano cogliere un vantaggio fiscale significativo e, al tempo stesso, contribuire a un’azione a sostegno delle imprese del settore” AFFERMA Federico Bolcato, CFO di GIBUS.
“Quello proposto da Crèdit Agricole Italia è un modello di servizio distintivo ed efficiente, che ci permette di acquisire crediti fiscali di qualità e di agevolarne in completa sicurezza la ricessione, rispondendo alle esigenze dei nostri clienti. L’accordo siglato con GIBUS risponde alla logica di agevolare il mercato della ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, con l’obiettivo di supportare un numero sempre maggiore di imprese nel processo di efficientamento e riqualificazione energetica e di favorire la crescita del comparto delle costruzioni, a beneficio dei territori, delle filiere e delle comunità” afferma Marco Perocchi, Responsabile Direzione Banca D’Impresa Crèdit Agricole Italia.

– foto: ufficio stampa Irtop Consulting

(ITALPRESS).

Ad aprile consumi elettrici in calo

ROMA (ITALPRESS) – Consumi elettrici in calo ad aprile. Secondo quanto rilevato da Terna, nel mese scorso la domanda di elettricità è stata pari a 23,4 miliardi di kWh, valore in diminuzione del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
In riduzione anche il dato dei consumi industriali, che hanno fatto registrare una flessione del 9,1% rispetto ad aprile 2022. Risultano in aumento, rispetto allo stesso mese del 2022, i consumi dei settori delle ceramiche e vetrarie e dei mezzi di trasporto. Nei primi quattro mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in flessione del 4,1% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-3,7% il valore rettificato). Nel dettaglio, aprile ha avuto un giorno lavorativo in meno (18 vs 19) e la stessa temperatura media mensile rispetto ad aprile 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario, è in diminuzione del 3,8%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile 2023 è stata ovunque negativa ma differenziata: -6,1% al Nord, -3,8% al Centro e -0,8% al Sud e Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario, è sostanzialmente stazionario (-0,4%) rispetto a marzo di quest’anno. Complessivamente, nel primo quadrimestre 2023, il dato del fabbisogno, sempre in termini congiunturali, risulta in lieve crescita (+0,6%) rispetto all’ultimo quadrimestre 2022. Anche l’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivorè, risulta in crescita in termini congiunturali rispetto all’ultimo quadrimestre 2022 (+2,1%). Nel mese di aprile la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (20,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 18,8 miliardi di kWh (-11,7%). In lieve crescita il contributo delle fonti rinnovabili, che ad aprile hanno coperto il 36,5% della domanda elettrica (rispetto al 36% dello stesso mese del 2022).
La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di aprile è stata così suddivisa: 36,4% fotovoltaico, 25,3% eolico, 18,5% idrico, 14,6% biomasse, 5,2% geotermico. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno risulta in crescita solo la produzione da fonte fotovoltaica (+9,3%, per via dell’aumento di 3,2 GW di capacità installata rispetto ad aprile 2022), in flessione tutte le altre: la fonte idrica (-6,9%), quella eolica (-9,5%), e la geotermica (-3,3%) Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +41,3% per un effetto combinato di una diminuzione dell’export (-58,7%) e di un aumento dell’import (+30,6%).
Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi quattro mesi dell’anno l’incremento di capacità in Italia è pari a 1.501 MW. Il valore è superiore di 820 MW (+120%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-