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Energia

Enel X e Ferrari insieme per 1^ comunità energetica industriale italiana

MARANELLO (MODENA) (ITALPRESS) – Ferrari ha firmato un accordo con Enel X per la realizzazione di un impianto fotovoltaico al servizio di una nuova Comunità Energetica Rinnovabile (Renewable Energy Community – REC) nei Comuni di Fiorano Modenese e Maranello.
La Comunità Energetica Ferrari sarà la prima di tipo industriale mai promossa e sostenuta in Italia da un’azienda a beneficio del proprio territorio. Il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico da circa 1 MWp entro il dicembre 2023, su un terreno di 10.000 mq attualmente inutilizzato di proprietà della Casa e adiacente al Circuito di Fiorano, la cui energia sarà interamente messa a disposizione della comunità locale.
Ogni tipologia di soggetto pubblico o privato di Fiorano e Maranello potrà far parte della REC promossa da Ferrari: cittadini, istituzioni, attività commerciali e stabilimenti potranno utilizzare l’energia generata dal nuovo impianto e potranno inoltre svolgere il ruolo di produttore di energia rinnovabile. Installando o collegando ulteriori impianti fotovoltaici, ad esempio sui tetti di edifici pubblici o abitazioni, si potranno infatti massimizzare i benefici per la collettività e il territorio.
La Comunità Energetica Rinnovabile, che sarà alimentata dalle soluzioni per la produzione di energia rinnovabile di Enel X con l’utilizzo di tracker monoassiali e pannelli fotovoltaici bifacciali ad altissime performance, avrà un significativo impatto sia ambientale sia socioeconomico. Dal punto di vista ambientale, la condivisione di energia rinnovabile a chilometro zero riduce le emissioni di CO2 ed evita gli sprechi di energia nella fase di distribuzione. In particolare, il nuovo impianto di Fiorano genererà una produzione media annua di circa 1.500 MWh per 20 anni, evitando circa 450 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Dal punto di vista economico e sociale, la comunità energetica consentirà ai propri membri un risparmio tangibile sulle bollette energetiche.
“La sostenibilità è per noi prioritaria. Vogliamo raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality al 2030, certo, ma non nascondiamo l’ambizione di ispirare un cambiamento più ampio”, afferma Benedetto Vigna, CEO di Ferrari. “La Comunità Energetica Ferrari è una testimonianza concreta della possibile sinergia fra un’industria e la comunità in cui opera e un modello che può apportare importanti benefici al sistema energetico italiano. Per la sua scalabilità e replicabilità può accelerarne il processo di decarbonizzazione, riducendo al contempo il costo dell’energia per i cittadini e le imprese”, aggiunge.
“Siamo entusiasti di consolidare la collaborazione vincente con Ferrari che non solo è un’eccellenza italiana unica nel Mondo, ma anche un brand che come noi sposa a pieno i valori di innovazione e sostenibilità – spiega Francesco Venturini, Responsabile di Enel X -. Oggi lanciamo la prima Comunità Energetica Rinnovabile Industriale del Paese interamente alimentata da un impianto fotovoltaico che realizzeremo per Ferrari; un progetto con grande potenziale insieme a un partner di assoluta importanza che ha scelto ancora una volta Enel X per creare valore sul territorio in termini economici e ambientali. Le Comunità Energetiche sono degli acceleratori della transizione energetica e siamo convinti che questo primo esempio possa fare da apripista ad altri replicabili in tutta Italia”.
“Per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico di Fiorano, Enel X utilizzerà le migliori tecnologie presenti sul mercato: trackers monoassiali e pannelli fotovoltaici bifacciali ad altissime performance che genereranno una produzione media di circa 1500 MWh per 20 anni, evitando l’immissione in atmosfera di circa 650 tonnellate di CO2 all’anno – si legge in una nota -. La nuova Comunità Energetica Rinnovabile è un ulteriore tassello della solida partnership tra Enel X e il brand del Cavallino Rampante che ha già portato alla realizzazione di un impianto fotovoltaico presso la sede di Maranello e un’innovativa pensilina parcheggio alimentata interamente da energia solare per la ricarica delle prime vetture ibride e full-electric di Ferrari”.

– foto ufficio stampa Ferrari –

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Da FS soluzioni green per efficienza energetica e risparmio idrico

ROMA (ITALPRESS) – Il Gruppo FS ha promosso un programma fatto di azioni e soluzioni concrete nel campo dell’efficienza energetica. Per muovere il Paese il Gruppo FS consuma infatti il 2% dell’intera quota energia utilizzata a livello nazionale. Per questo nel Piano Industriale del Gruppo guidato da Luigi Ferraris c’è un obiettivo preciso: ottenere ogni anno un risparmio sul consumo energetico globale di FS pari al 40%.
Fra le azioni concrete ci sono quelle che riguardano gli impianti di illuminazione di officine, stazioni, uffici, parcheggi, pensiline, sottopassi, gallerie, strade e piazzali. Per massimizzare l’utilizzo di luce naturale esterna degli edifici, infatti, in fase di progettazione, o di ammodernamento degli impianti sono utilizzate luci a Led, che permettono di ottenere un notevole risparmio energetico. Inoltre, attraverso l’utilizzo di sistemi automatici si ottimizzeranno i tempi di accensione degli impianti, in funzione dell’apporto di luce naturale esterna e dell’effettiva occupazione dell’edificio o di utilizzo dell’ambiente esterno. Il riscaldamento dei mezzi e degli edifici consuma circa lo 86% del gas naturale utilizzato da tutte le società del Gruppo e il 2% del gasolio totale. A tal fine il Gruppo si sta muovendo sempre più per incrementare l’elettrificazione dei consumi termici per i sistemi di riscaldamento. La principale voce di consumo per Ferrovie dello Stato, tuttavia, rimane l’energia per trazione dei treni che vale circa l’80% dell’energia elettrica totale utilizzata. Tra le tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici di trazione rientrano quelle che abilitano la guida efficiente o ecodriving, ovvero l’adozione di opportune strategie di guida del treno da parte del macchinista basate su un mix di profilo di velocità, accelerazione e frenata tali da ridurre i consumi di energia garantendo comunque il rispetto delle condizioni di sicurezza e dei vincoli di orario. Importanti in questo senso sono anche le procedure di smart parking che permettono in modo automatico o da remoto, di ottimizzare gli orari di alimentazione dei mezzi in sosta. Trenitalia ha deciso di investire su tecnologie di recupero e riutilizzo delle acque reflue depurate allo scopo di contenere e ridurre quanto più possibile il quantitativo di acqua utilizzata per i suoi scopi industriali. Sempre nel suo Piano Industriale, il Gruppo FS ha fissato al 2040 l’obiettivo di carbon neutrality. Per questo promuove soluzioni tecnologiche e vettori energetici alternativi per favorire il cosiddetto phase-out dai combustibili fossili. La principale soluzione di breve periodo è quella dell’elettrificazione dei consumi energetici. Per questo nel mix energetico si procederà a una sempre maggiore produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Per quel che riguarda i carburanti alternativi, vi sono invece i biocarburanti che offrono la possibilità di un impiego diretto all’interno dei veicoli precedentemente alimentati con combustibili fossili, senza la necessità di importanti modifiche. L’idrogeno, in particolare quello verde, è ritenuto una soluzione di medio-lungo periodo, in attesa di una maggiore evoluzione tecnologica.
(ITALPRESS).
-foto FsNews-

Giornate dell’Energia, idrogeno ed Euro-Med le chiavi del futuro

MISTERBIANCO (CATANIA) (ITALPRESS) – Lo stato dell’arte del mondo dell’energia ma soprattuto le nuove frontiere e le sfide che attendono la Sicilia in tema di piano energetico, idrogeno, eolico, solare, biocombustibili, idroelettrico, ma anche Pnrr e Po Fesr 2021/2027, case green, efficientamento, decarbonizzazione. L’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 specialmente da parte delle aziende energivore in un contesto sempre più euro-mediterraneo. Questi e altri importanti temi al centro della riflessione nella V edizione della Giornate dell’Energia, la due giorni promossa dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana, nell’ambito di “Ecomed Progetto Comfort” al Centro Fieristico di Misterbianco (Catania). L’evento, voluto dall’assessore regionale Roberto Di Mauro e coordinato dall’energy manager della Regione Siciliana Roberto Sannasardo, ha registrato una nutrita partecipazione da parte dei rappresentanti istituzionali e dei top player del settore.
“La nostra Regione ha il dovere di raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione Europea Fit for 55 – ha detto Di Mauro – che consiste di diminuire le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Abbiamo già fatto notevoli passi in avanti con 8 gigawatt, un risultato molto importante e decisivo che ci permette di rispettare i nuovi parametri di transizione energetica”.
Prospettive, investimenti e innovazione le parole chiave sulle quali si sono concentrati gli interventi di numerosi e illustri relatori che hanno approfondito argomenti specifici e si sono confrontati sulle novità e sulle prossime azioni da mettere in campo.
“Gli imprenditori hanno investito e continuano a investire in Sicilia – ha proseguito l’assessore -, terra fortemente destinata a ospitare risorse in questo ambito grazie al sole e al vento. Stiamo anche aggiornando il Piano rifiuti e, a proposito di economia circolare, proprio ieri ho avuto un incontro col ministro Fitto con cui abbiamo concordato un iter per velocizzare i tempi e concludere il prima possibile le due iniziative imprenditoriali molto importanti relative ai termovalorizzatori. Anche questo servirà al raggiungimento degli scopi previsti dall’Europa”.
Il ruolo dell’isola è decisivo e strategico e le potenzialità, in parte ancora inespresse, sono molteplici con significative ricadute nel territorio in termini di occupazione, garanzia di futuro per chi lavora in questo comparto e nell’indotto che ne comporta, oltre agli aspetti di tutela ambientale e valorizzazione dell’attrazione turistica sempre più ecosostenibile, ad esempio nei trasporti.
Per quanto riguarda le risorse stanziate dall’Assessorato attraverso i fondi europei sono oltre 600 milioni di euro divisi tra efficientamento energetico e fonti rinnovabili: “A queste somme si aggiungeranno quelle del PNRR – ha specificato Di Mauro -. Siamo in attesa di conoscere le indicazioni ministeriali, mercoledì prossimo in Parlamento il ministro potrà dare delucidazioni sui capitoli di spesa che riguardano il risparmio energetico, dopo l’approvazione del decreto di ieri sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Iniziative come “Hard to Abate”, che prevede notevoli somme a disposizione tramite Europa, Ministero e Invitalia per le aziende che presentano progetti innovativi con l’obiettivo di ridurre l’emissione di co2; “Hydrogen Demo Valley”, progettualità sull’idrogeno in Sicilia, le strategie regionali in questo senso, ad esempio l’insediamento dell’Osservatorio Regionale sull’idrogeno e la presentazione di un manifesto ad hoc sono stati discussi nella seconda giornata.
Una sessione è stata dedicata anche alle comunità energetiche rinnovabili come opportunità per amministrazioni, cittadini e imprese. Tutte tematiche strategiche per lo sviluppo di un futuro ecosostenibile, rinnovabile e che salvaguardia il nostro pianeta, vittima del cambiamento climatico dovuto anche alle emissioni di carbonio nell’atmosfera.
Infine uno spazio è stato riservato alle associazioni come Ance, CNA Sicilia e Kyoto Club. Sul fotovoltaico ed eolico si è parlato anche delle novità normative nazionali e regionali che nei prossimi mesi cambieranno lo scenario delle aree idonee e non idonee ad accogliere impianti di produzione di questo genere con un focus sui siti attrattivi individuati dall’Assessorato, come ex discariche, cave e miniere che avranno priorità assoluta.

– foto xd9/Italpress –

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Enea, celle solari ad alta efficienza per applicazioni urbane e rurali

ROMA (ITALPRESS) – Celle solari ad alta resa con materiali, architetture e processi innovativi per moduli fotovoltaici sostenibili, affidabili ed efficienti, da integrare in ambito urbano, nel paesaggio e nei siti di interesse storico-architettonico, con l’obiettivo di ridurre il costo dell’energia elettrica e il consumo di suolo. Sono state realizzate nell’ambito del programma “Ricerca di Sistema elettrico – Progetto integrato Fotovoltaico ad alta efficienza”, condotto da Enea in collaborazione con Cnr, RSE e varie università.
In particolare, Enea sta lavorando nei Centri ricerche di Portici (Napoli) e Casaccia (Roma), in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, allo sviluppo della nuova generazione di celle solari con la tecnologia “tandem” perovskite/silicio, in grado di raggiungere efficienze maggiori del 28% nella conversione dell’irraggiamento solare in energia elettrica. Il team di ricerca sta inoltre lavorando allo sviluppo di soluzioni innovative che integrano l’utilizzo della luce solare per fotovoltaico e fotosintesi, in grado di trasmettere la radiazione solare necessaria alla crescita delle piante e contemporaneamente generare energia elettrica. In questo contesto si stanno sperimentando coperture fotovoltaiche da applicare in serre agricole con approcci su scala di laboratorio e su larga area: strutture semitrasparenti a film sottile spettralmente selettive (aree fino a 100 cm2) e moduli fotovoltaici semitrasparenti opportunamente progettati da Enea per essere inseriti in contesti di pregio. Oltre al miglioramento delle prestazioni dei moduli fotovoltaici attuali e all’integrazione del fotovoltaico nel contesto urbano e rurale, gli studi hanno posto grande attenzione all’utilizzo di materiali e architetture di dispositivo con prestazioni stabili nel tempo e con processi innovativi tali da risultare potenzialmente promettenti anche in un’ottica industriale di medio/lungo termine.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Enea-

La Sicilia e la sfida delle rinnovabili, esperti a confronto a Catania

MISTERBIANCO (CATANIA) (ITALPRESS) – Premere l’acceleratore sugli investimenti che riguardano le sfide energetiche della Sicilia, la decarbonizzazione, l’implementazione delle fonti rinnovabili con massima attenzione a fotovoltaico ed eolico, la grande sfida dell’idrogeno: esperti e rappresentanti istituzionali del settore si sono riuniti al Centro fieristico di Misterbianco (Catania), in occasione della V edizione delle Giornate dell’Energia, al fine di discutere e confrontarsi sulle prospettive che attendono l’Europa riguardo a questi temi, partendo dalla considerazione che l’Isola è un potenziale hub dell’energia green nel Mediterraneo. “In questi anni sono state incrementate le risorse, siamo a buon punto con il raggiungimento degli obiettivi che il Governo ci ha posto entro il 2030: abbiamo già autorizzato 8 giga watt e sono in corso di approvazione altri 15”: così l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, il quale ha ribadito l’interesse, da un lato, di incentivare le aziende a investire in tema di energia, ad esempio con bonifiche e riqualificazioni di territori dismessi come le cave, dall’altro, di tutelare il territorio.
“In un quadro che si evolve rapidamente – ha aggiunto – abbiamo accolto l’importante scommessa di Terna, che ha messo sul tavolo il 30 marzo scorso ben 3 miliardi e mezzo, con lo scopo di allargare l’area, che riguarda al momento i territori catanese e messinese. C’è un forte interesse per la nostra isola grazie al vento e al sole”.
Il meeting che dura due giorni, fino a domani, coinvolge i principali rappresentanti istituzionali, manager, operatori del settore, divisi in sessioni tematiche.
In apertura l’intervento del dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale Energia, Maurizio Costa, che ha ricordato la nuova normativa sulle aree idonee e non idonee al fotovoltaico: “In questi anni c’è stata una concentrazione su alcuni siti territoriali – ha detto – a scapito di altri, privilegiando ad esempio aree e caratteristica agroalimentare di notevole impatto economico, quindi abbiamo sostituito una risorsa agricola con una energetica. Adesso siamo orientati ad evitare affollamenti per un verso, e mancanze nel territorio per altro verso. La nostra proposta, che sicuramente può essere migliorata e integrata, sarà discussa all’Ars e speriamo venga approvata entro alcuni mesi”.
L’energy manager della Regione Roberto Sannasardo ha poi focalizzato l’attenzione sull’idrogeno: “E’ un vettore energetico sul quale punta l’Europa e che rappresenta per noi un’imperdibile opportunità di sviluppo. Come ha ricordato poche settimane fa la presidente Ursula von der Leyen nella sua visita a Palermo, la Sicilia può diventare hub energetico dell’Europa, perchè abbiamo la capacità di produrre energia da fonti rinnovabili a costi competitivi rispetto al mercato europeo”.
A prendere parte ai lavori anche l’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il quale ha concentrato il suo intervento sul Piano Mattei per l’Africa: “Questo progetto, che la premier Giorgia Meloni ha rilanciato, serve a rilanciare la cooperazione con l’Africa – ha evidenziato – in particolare con i paesi del Nord Africa e del Medioriente che sono i fornitori di gas naturale per l’Italia. Questo scambio si colloca in un contesto nuovo: quello della decarbonizzazione delle economie, della crescita delle fonti rinnovabili e della produzione di idrogeno verde; allora la sponda sud del Mediterraneo può diventare il fornitore per l’Italia e per l’Europa di elettricità verde, cioè di elettricità prodotta con il sole”.
“In parte già questo sta cominciando ad avvenire tra la Tunisia e la Sicilia, tra l’Egitto e la Grecia e tra il Marocco e la Spagna ma – ha concluso Clini – è un processo che si può ampliare e rafforzare proprio nell’ambito di un programma di cooperazione”.

– foto xd9/Italpress –
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Terna, a marzo riduzione dei consumi elettrici del 5%

ROMA (ITALPRESS) – A marzo, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’Italia ha consumato complessivamente 26,2 miliardi di kWh, un valore in diminuzione del 5% rispetto allo stesso mese del 2022. Prosegue il recupero dei consumi del comparto industriale, che fa registrare una contenuta variazione negativa (-0,9%) rispetto a marzo 2022. Nei primi tre mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-3,6% il valore rettificato). Nel dettaglio, marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile superiore di 2,5°C rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, è in diminuzione del 3,4%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2023 è stata ovunque negativa: -5,3% al Nord, -5,2% al Centro e -4,4% al Sud e nelle Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, è sostanzialmente stazionario (-0,3%) rispetto a febbraio di quest’anno. Complessivamente, nel primo trimestre 2023, il dato del fabbisogno risulta in crescita dell’1% rispetto all’ultimo trimestre 2022. Tale risultato trova conferma anche nelle variazioni congiunturali dell’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivorè. L’indice ha registrato, infatti, un aumento sia rispetto a febbraio (+3,2%) sia rispetto all’ultimo trimestre 2022 (+2,7%). In particolare, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, risultano in aumento i consumi dei settori dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e vetrarie, della chimica, delle alimentari e della siderurgia. A marzo la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’83,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (16,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (-8,9%). In crescita il contributo delle fonti rinnovabili, che a marzo hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica (rispetto al 28,4% dello stesso mese del 2022). La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di marzo è stata così suddivisa: 30,3% fotovoltaico, 29% eolico, 18,9% idrico, 16,8% biomasse, 5% geotermico.
In crescita, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la fonte eolica (+25,3%) e quella fotovoltaica (+15,1%), quest’ultima principalmente per effetto dell’incremento della capacità installata (+3,2 GW rispetto a marzo 2022). In particolare, il 10 marzo 2023 Terna ha registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 milioni di kWh. In diminuzione la fonte termica (-17,9%) e geotermica (-6,8%). Relativamente alla fonte idrica, persiste lo stato di scarsità della risorsa confermato dal basso livello degli invasi, che risultano in linea con i valori di marzo 2022. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +22,3% per l’effetto combinato di una diminuzione dell’export (-21,3%) e di un aumento dell’import (+19,5%). Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 l’incremento di capacità in Italia è pari a 1.092 MW, un valore in crescita (+181%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Durante le festività di Pasqua, considerando i giorni da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto una quota considerevole della domanda di elettricità italiana: Terna ha registrato, infatti, una percentuale che si è attestata al 44% (valore che sale al 51% se rapportato alla produzione nazionale complessiva). In particolare, il giorno di Pasquetta (10 aprile 2023) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 55%, con una punta oraria (tra le 14 e le 15) del 90%, valore dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica. Terna, dunque, ha garantito la gestione in sicurezza del sistema elettrico, consentendo di usufruire di tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
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-foto agenziafotogramma.it-

Imprese, Intesa Sanpaolo lancia “Motore Italia Transizione Energetica”

MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato, Intesa Sanpaolo ha presentato a Milano “Motore Italia Transizione Energetica”, programma che prevede una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili, lanciando anche una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le misure messe in campo sono state illustrate da Intesa Sanpaolo nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti istituzionali quali Alessandra Ricci, amministratore delegato SACE, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI. Dopo l’inquadramento del contesto economico ed energetico del Paese da parte di Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha illustrato nel dettaglio il nuovo piano Motore Italia Transizione Energetica. Ad Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria, e a Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, il dialogo conclusivo sulla condivisione delle finalità e delle opportunità per il mondo imprenditoriale nell’investire in energie rinnovabili e nel contribuire alla crescita del Paese.
Il plafond da 76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili si inserisce tra gli interventi attivati dal primo gruppo bancario italiano, guidato da Carlo Messina, a supporto della transizione energetica e ambientale fissata nel PNRR, per il quale il Gruppo ha stanziato complessivamente da qui al 2026 oltre 410 miliardi di euro a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano, dei quali 120 per le PMI.
Obiettivi rilanciati anche dal Piano per la Transizione Ecologica (PTE) approvato dal Governo italiano e quindi alle indicazioni del Green Deal Europeo, il piano di investimenti della Commissione Europea per rendere l’Europa indipendente dalle importazioni di fonti fossili prima del 2030.
In particolare, sono stati fissati nuovi obiettivi al 2030 che hanno innalzato al 65% la quota di energie rinnovabili rispetto alla domanda elettrica complessiva, che comporta per l’Italia una quota incrementale di sviluppo di energia rinnovabile elettrica pari a 75 GW, che richiederebbero oltre 80 miliardi di nuovi investimenti. Agli obiettivi del PTE concorrono anche nuovi investimenti nella produzione di biometano e di idrogeno verde per ulteriori 40 miliardi.
Uno studio condotto da Cerved ha stimato la disponibilità di spazi sulle strutture private – e in particolare sui tetti delle industrie presenti nel nostro Paese – quantificati in oltre 100.000 tetti industriali disponibili per accogliere impianti fotovoltaici, che si sommano agli ulteriori 1,2 milioni di ettari di superficie agricola non utilizzata.
Una progettualità virtuosa di autoproduzione di energia elettrica da fonti green è quella che fa riferimento alle Comunità Energetiche Rinnovabili, ovvero gruppi di famiglie, imprese, enti del terzo settore, che scelgono di unirsi per autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo l’energia ‘condivisibile a KM-zerò.
L’impresa che decide di investire in una produzione green di energia posizionando pannelli fotovoltaici sui tetti dei propri capannoni – o l’azienda agricola che investe in parchi agrisolari – diventa ‘produttricè di energia, con una serie di vantaggi diretti e indiretti a partire dal risparmio da autoconsumo per l’energia prodotta e consumata, ai ricavi da energia immessa in rete per la parte eccedente l’autoconsumo, fino ai ricavi dagli incentivi per la parte di energia condivisa che vengono riconosciuti e ripartiti tra tutti i membri della CER.
Le PMI interessate potranno contare sulla partnership di Intesa Sanpaolo con primari player di mercato per gli aspetti tecnici e commerciali e sul supporto del Desk Energia del Gruppo in termini di consulenza ed advisory. Anche le realtà del Terzo Settore, che la Banca sostiene attraverso la Direzione Impact, potranno contribuire allo sviluppo delle CER nel consentire una ricaduta dei benefici sul territorio e sulle fasce sociali più vulnerabili alla “povertà energetica”.
Il piano ‘Motore Italia Transizione Energeticà di Intesa Sanpaolo Motore Italia Transizione Energetica dedica nuove risorse e strumenti ad una delle transizioni più sfidanti e trasversali, quella energetica, in linea con la missione che l’intero programma ‘Motore Italià – fin dal lancio nel 2021 – ha perseguito sostenendo il rilancio dell’economia del Paese attraverso gli investimenti delle imprese.
Un primo provvedimento di natura emergenziale era stato intrapreso a più riprese dal Gruppo già nel 2022, garantendo una liquidità complessiva di 40 miliardi di euro a famiglie e imprese, di cui 12 miliardi specificamente destinati alle imprese per fronteggiare i rincari delle materie prime e intraprendere o rafforzare percorsi di indipendenza energetica. Oggi, in una fase in cui è necessario diversificare le fonti di approvvigionamento e aumentare l’autonomia energetica, Intesa Sanpaolo conferma con questa nuova iniziativa il proprio sostegno al tessuto produttivo con una liquidità complessiva di 76 miliardi di euro per investimenti, con ampie ricadute sull’economia reale, sulla società e sul territorio.
Per le aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili, contribuendo quindi all’indipendenza energetica del Paese e soprattutto attuano una strategia volta al miglioramento del proprio profilo economico-industriale e sostenibile, viene lanciata una nuova linea di finanziamento, denominata S- Loan CER, a cui è possibile abbinare la garanzia green di SACE. Il meccanismo di funzionamento prevede un incentivo in termini di agevolazione sul tasso di interesse a fronte dell’investimento in energia rinnovabile, a cui viene riconosciuta una ulteriore premialità nel caso in cui l’impresa destini parte dell’energia prodotta e non autoconsumata alla Comunità Energetica Rinnovabile. Tale soluzione si affianca a quelle già previste dal Gruppo per le PMI e le Mid-Cap che intendono investire per ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile riconducibili alla linea di finanziamenti S-Loan, iniziativa unica nel panorama bancario italiano, avviata nel 2021 sempre in sinergia con SACE.
La sostenibilità ambientale è infatti al centro della strategia del Gruppo ed è anche il tema portante dell’accordo triennale con Confindustria che mette a disposizione delle aziende una liquidità pari a 150 miliardi di euro e una ampia e strutturata collaborazione a favore del più ampio coinvolgimento e supporto alle imprese nel rilancio economico del Paese.
Un ruolo importante nella realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili è svolto dai Comuni italiani, che si pongono come soggetti istituzionali per l’informazione e la diffusione delle CER. Proprio per questo la Banca ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’ANCI per promuovere sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile.
La Banca ha inoltre sottoscritto di recente un accordo di collaborazione con GSE, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., per favorire l’integrazione delle tematiche ESG e dello sviluppo sostenibile nell’ambito finanziario e nel tessuto imprenditoriale nazionale. Al fine di promuovere la realizzazione delle CER, è stato infine messo a punto da Intesa Sanpaolo un network di assistenza tecnica grazie a specifici accordi di collaborazione con partner tecnici specializzati in virtù della loro capacità realizzativa.
Le agevolazioni governative previste per le CER rientrano in un quadro normativo tuttora in attesa di via libera da parte della Commissione Europea che prevede un incentivo in tariffa valido per 20 anni sull’energia condivisa rivolto a tutto il territorio nazionale e un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento a favore delle CER ubicate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, finanziato con 2,2 miliardi di fondi provenienti dal PNRR.
“Oggi insieme ai nostri partner rinnoviamo il nostro patto con il mondo delle imprese in un ambito decisivo, la transizione energetica – afferma Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. La collaborazione tra soggetti di natura privata e soggetti pubblici che ha già dato buoni risultati durante la pandemia deve rinsaldarsi per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, importante opportunità per Pmi e famiglie in virtù di concreti benefici economici, sociali e ambientali per interi territori. Per questo intendiamo fornire alle nostre imprese, ai privati e agli operatori del Terzo Settore, in un’ottica più ampia possibile, gli strumenti più innovativi per far cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica, rafforzando le iniziative già avviate nell’ambito del PNRR, con la previsione di 410 miliardi di finanziamenti, di cui 76 dedicati alla transizione energetica, contribuendo così a generare una crescita sostenibile in linea con gli obiettivi del nostro Piano d’Impresa”.

– foto f01/Italpress –
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A Misterbianco le “Giornate dell’energia”, confronto istituzioni-imprese

PALERMO (ITALPRESS) – Si terrà il 20 e 21 aprile a Siciliafiera di Misterbianco, in provincia di Catania, la quinta edizione delle “Giornate dell’energia”, l’iniziativa organizzata dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. Si svolgerà nell’ambito della manifestazione “Ecomed – Progetto Comfort” che mette a confronto istituzioni e imprese sul tema delle energie rinnovabili e della transizione energetica.
Un’occasione per fare il punto con gli operatori del settore sull’attuazione del Piano energetico e ambientale regionale (Pears) e per illustrare le potenzialità d i un adeguato utilizzo delle fonti rinnovabili che potrebbero rendere la Sicilia una regione più “verde” ed economicamente più competitiva. Il passaggio dalle fonti fossili – che provocano alti tassi d’inquinamento e impongono una forte dipendenza dall’estero – a quelle rinnovabili è, infatti, in cima all’agenda europea e internazionale.
In questo scenario, la Sicilia, per la sua collocazione geografica e per le favorevoli caratteristiche climatiche, ha una posizione privilegiata e potrebbe trasformare questo processo in un’importante occasione di sviluppo. L’Isola, infatti, oltre a offrire i più alti rendimenti produttivi per gli impianti fotovoltaici ed eolici, può diventare un naturale hub energetico nazionale, grazie alle connessioni già esistenti con le reti elettriche e del gas, ed essere un territorio privilegiato per la produzione di idrogeno “verde”.
Alle “Giornate dell’energia” si parlerà anche delle comunità energetiche che, attraverso la condivisione di produzione e consumo tra cittadini e imprese, rappresentano un esempio concreto dei vantaggi legati a un uso efficiente dell’energia per contrastare la povertà energetica, fenomeno che colpisce oltre il 20 per cento delle famiglie siciliane.

– foto locandina evento –
(ITALPRESS).