Home Energia Pagina 38

Energia

Al via progetto Enea da 3,6 milioni per le reti del futuro

ROMA (ITALPRESS) – Si chiama Smart Energy Microgrid ed è la rete sperimentale che Enea realizzerà presso il Centro Ricerche di Portici, nell’ambito del progetto Mission, finanziato con 3,6 milioni dal programma Mission Innovation. L’obiettivo è di interconnettere utilizzatori finali con impianti per la produzione di energia, sistemi di accumulo, micro e nanogrid in un innovativo sistema multienergetico integrato e digitalizzato, dotato di sensoristica pervasiva (IoT) e intelligenza artificiale (AI) per accrescere la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture energetiche nei nuovi scenari energetici e climatici. Ciò permetterà anche di sperimentare i benefici derivanti da una gestione integrata di elettricità e calore, con soluzioni orientate a incrementare la quota di energia da fonti rinnovabili sui consumi finali. Il sistema di gestione e controllo avanzato Smart Energy Management Platform (SEMP), sviluppato in collaborazione con il Cnr, regolerà i principali parametri di funzionamento delle risorse energetiche integrate, così da consentire sia il funzionamento ottimale delle microreti sia la storicizzazione e la categorizzazione dei dati e delle informazioni. Per simulare il complesso sistema di interazioni tra domanda e offerta di energia, la sperimentazione riguarderà quattro edifici del Centro Ricerche Enea di Portici, che possono rappresentare vari aspetti della realtà urbana, perchè ospitano uffici e una mensa; uno di questi edifici, inoltre, è particolarmente energivoro, in quanto ospita il supercalcolatore CRESCO, uno dei 500 supercomputer più potenti al mondo che assorbe complessivamente il 47% dell’energia elettrica consumata nell’intero polo di ricerca. “La creazione di una piattaforma a disposizione dell’industria nazionale per testare e validare soluzioni tecnologiche e di sistema avanzate nel campo delle smart grid è in linea con il Pnrr che punta ad accrescere sicurezza, affidabilità e flessibilità del sistema energetico nazionale per aumentare la quantità di energia da fonti rinnovabili in vista di una maggiore elettrificazione dei consumi”, sottolinea Maria Valenti, responsabile del Laboratorio Enea di Smart grid e reti energetiche.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Enea-

Energia, Europarlamento “Aiutare i più vulnerabili”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “La guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e l’uso dell’approvvigionamento di energia fossile come arma hanno drammaticamente aggravato l’attuale instabilità del mercato dell’energia e hanno portato a un aumento dei prezzi dell’energia e a una crisi del costo della vita”. Lo sottolinea il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, in una risoluzione.
Inoltre, il Parlamento avverte i Paesi UE che i consumatori che non possono permettersi l’aumento delle bollette non dovrebbero vedersi tagliare l’erogazione dell’energia e sottolineano la necessità di evitare sfratti per le famiglie vulnerabili che non sono in grado di pagare le bollette e i costi dell’affitto. I consumatori dovrebbero essere maggiormente tutelati contro la sospensione o la revoca dei contratti a tariffa fissa da parte dei fornitori e contro i pre-pagamenti esorbitanti per il gas e l’elettricità.
Secondo i deputati, tempi eccezionali richiedono misure di emergenza eccezionali. In questo senso, l’UE deve agire in modo unito come non mai e tutte le misure adottate a livello UE devono essere pienamente compatibili con gli obiettivi climatici dell’Unione a lungo termine. E’ necessaria una solidarietà senza precedenti tra gli Stati membri e una risposta comune, invece di azioni unilaterali e divisive.
Il testo non legislativo è stato approvato per alzata di mano.
Le imprese che hanno beneficiato di proventi straordinari devono contribuire a mitigare gli effetti negativi della crisi. I deputati sostengono, in principio, un accordo in Consiglio UE sull’introduzione di un massimale temporaneo di emergenza sui proventi ottenuti dalla vendita di energia elettrica utilizzando le cosiddette tecnologie di generazione inframarginale, come le rinnovabili, il nucleare e la lignite.
Per quanto riguarda i contributi di solidarietà per le imprese dei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e della raffinazione, i deputati avvertono che alcune delle più grandi società energetiche UE potrebbero non essere soggette al contributo e chiedono che tale contributo sia progettato per evitare l’elusione fiscale. Chiedono inoltre alla Commissione di valutare un margine di profitto adeguato e di compiere ulteriori passi verso l’introduzione di un’imposta sui proventi straordinari per le società energetiche che hanno beneficiato a dismisura della crisi energetica.
Il Parlamento invita la Commissione a proporre un massimale appropriato di prezzo per le importazioni di gas dai gasdotti, principalmente dalla Russia. Inoltre, per ridurre il costo delle importazioni, gli strumenti dell’UE per l’acquisizione congiunta di fonti energetiche dovrebbero essere migliorati.
Le entrate derivanti dai proventi straordinari dovrebbero andare a vantaggio dei consumatori e delle imprese, in particolare per sostenere le famiglie vulnerabili e le PMI. Ciò dovrebbe andare di pari passo con l’innovazione e investimenti massicci nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e nelle infrastrutture energetiche, piuttosto che incentivare le famiglie e le imprese a consumare più energia.
Il Parlamento è pronto ad analizzare attentamente qualsiasi proposta di riforma del mercato dell’energia elettrica, per avere il giusto segnale di prezzo per investire nella decarbonizzazione, per consentire ai cittadini e alle industrie di beneficiare di energia sicura, economicamente accessibile e pulita, e per affrontare la questione dei profitti sproporzionati.
I deputati invitano la Commissione ad analizzare la possibilità di disaccoppiare i prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas, a esaminare attentamente le attività degli operatori finanziari che hanno contribuito alla volatilità del prezzo del carbonio, e ad adottare misure per eliminare l’influenza del capitale speculativo sul mercato delle quote di emissioni ETS.
Infine, il Parlamento ribadisce la richiesta per un embargo immediato e totale sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas, e di un completo abbandono di Nord Stream 1 e 2.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Eni, assegnati al Quirinale i premi alla ricerca scientifica

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della presidente di Eni Lucia Calvosa e dell’Ad di Eni Claudio Descalzi, la cerimonia di premiazione degli Eni Award.
Giunto alla 14ma edizione il premio, conosciuto anche come il “Nobel dell’Energia”, è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente. Anche quest’anno Eni, attraverso Joule, la sua scuola per l’impresa, ha assegnato la menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship, destinata a team, spin off universitari, startup e volto a favorire l’applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile.
Nell’edizione 2022 di Eni Award, per la Transizione Energetica il premio è stato assegnato a Naomi Halas e Peter Nordlander della Rice University (Houston, Texas), per la ricerca Fotocatalisi plasmonica Antenna-Reattore per la generazione e la distribuzione sostenibile dell’idrogeno. I due ricercatori hanno sviluppato nuovi sistemi catalitici e dispositivi in grado di sfruttare l’energia della luce per condurre importanti processi chimici, tra cui la produzione di idrogeno. Una produzione di idrogeno sempre più diffusa e sostenibile contribuirà ad accelerare il raggiungimento del net zero.
Nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Jens Nørskov e Ib Chorkendorff della Technical University of Denmark per il loro lavoro sulla Produzione sostenibile di carburanti e prodotti chimici – sintesi elettrochimica a bassa pressione e temperatura di ammoniaca. Essi hanno sviluppato un processo elettrochimico ciclico, attivato da energie rinnovabili e mediato dal litio, per la produzione di ammoniaca a temperatura e pressione ambiente. L’ammoniaca è uno dei principali prodotti chimici di base utilizzati nella produzione di fertilizzanti e di molti altri prodotti derivati, nonchè uno dei candidati come vettore di energia di origine rinnovabile. Infine, in ambito Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicato a ricerche sulla tutela di aria, acqua e terra e sulla bonifica di siti industriali, il premio è stato assegnato a Geoffrey Coates della Cornell University (Ithaca, New York) per la sua ricerca relativa allo Sviluppo di nuove architetture macromolecolari per risolvere i problemi di fine vita delle materie plastiche. Coates ha sviluppato metodologie a livello industriale per l’ottenimento di polimeri a ridotto impatto ambientale in quattro specifiche aree: plastiche riciclabili chimicamente; riciclo meccanico delle plastiche; plastiche fotodegradabili; plastiche biodegradabili da materie prime rinnovabili. La ricerca apre la strada allo sviluppo di soluzioni scientifiche e tecnologiche per minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente dei materiali polimerici e delle plastiche.
La sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal Continente Africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Yousif Adam, The American University in Cairo, Egitto, a Ibrahim Mohamed Ibrahim Moustafa Ibrahim, Arab Academy for Science, Technology and Maritime Transport, Egitto, a Andsera Adugna Mekonen, Addis Ababa University, Etiopia e a Andris Metumo Simeon, University of Cape Town, Sud Africa. I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare i corsi di dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino e l’Università “Federico II” di Napoli per approfondire e sviluppare le loro idee innovative. La proposta di Adam riguarda la gestione sostenibile in Africa di acque reflue, basata sull’utilizzo di micro-alghe, in ottica di Economia Circolare. Ibrahim ha proposto una tesi che sviluppa un approccio predittivo avanzato per la stima della generazione di energia da installazioni solari. Mekonen ha portato avanti uno studio dell’ecosistema agroforestale sostenibile utilizzando l’osservazione della Terra e il rilevamento ambientale nella parte centrale dell’Etiopia. Simeon, infine, ha sviluppato uno studio sulle strategie di protezione adattive intelligenti per micro-reti ibride. Per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Isabella Fiorello e Giulia Fredi. Fiorello, che ha condotto il proprio dottorato presso la Scuola Superiore Sant’Anna, ha sviluppato mini-robot ispirati alle piante rampicanti che aprono la strada verso nuove strategie sostenibili e intelligenti, applicabili all’agricoltura di precisione, che potranno contribuire a preservare le risorse naturali. Fredi, proveniente dall’Università degli Studi di Trento, ha condotto uno studio su materiali compositi polimerici che combinano elevate proprietà meccaniche alla capacità di immagazzinare e rilasciare calore, per applicazioni nell’ambito dell’accumulo di energia termica.
Per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati: P. Biagini, R. Pò (Eni), F. Bisconti, A. Giuri, A. Rizzo e S. Colella (CNR-Nanotec, Lecce), per aver brevettato celle fotovoltaiche semi-trasparenti a base peroskite ed il procedimento per produrle; G. Gatti, C. Perretta (Eni-Versalis) per la soluzione tecnologica innovativa che implementa una linea di nuovi prodotti, contenenti materiale riciclato derivante da pneumatici a fine vita; A. Chiodini, S. Loda, F. Rubertelli (Eni) per la soluzione tecnologica e-lorec®, che consiste in un dispositivo automatico per il recupero di liquidi densi in fase non acquosa da falde contaminate.
E’ stata inoltre assegnata la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” a tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti: AraBat, startup early stage (TRL 4) di Foggia che sviluppa processi innovativi per il riciclo di batterie al litio esauste e la reintegrazione dei metalli preziosi recuperati attraverso un innovativo sistema che usa scarti agroalimentari. Il team è costituito da 5 giovani professionisti pugliesi (ingegneri, chimici, economisti) che hanno sviluppato il progetto presso l’Università di Foggia ed è rappresentata da Raffaele Nacchiero (CEO e co-founder);
Sinergy Flow, startup early stage (TRL 4) di Milano che propone una batteria innovativa per l’accumulo energetico stazionario di media e larga scala. La batteria a celle di flusso impiega scarti ricchi in zolfo dell’industria petrolchimica, con un costo di installazione ridotto ed elevate prestazioni. Il team è costituito da 3 giovani ingegneri che hanno sviluppato il progetto al Politecnico di Milano ed è rappresentata da Alessandra Accogli (CEO e co-founder); Ricehouse, startup con un livello di maturità molto alto (TRL 9) di Milano che trasforma gli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali naturali per la bioedilizia e la bioarchitettura. Oggi è diventata società benefit e conta circa 15 dipendenti (con età compresa tra i 24 e i 44 anni) ed è rappresentata da Tiziana Monterisi (CEO e co-founder).
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Quirinale-

Cingolani “Sul gas si lavora a un tetto Ue con forchetta”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Lo strumento su cui si lavora a livello europeo per la crisi del gas è un tetto con forchetta, con un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa essere una variazione”. Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, al termine del Consiglio dei ministri Ue dell’Energia.
“La discussione di oggi ha identificato alcune soluzioni tecniche che vanno nella direzione giusta. E’ stata una giornata costruttiva”, ha proseguito il ministro.
“Bisognerebbe fissare un range tra un minimo e un massimo per il prezzo del gas, che permetta sempre una variazione che segue le leggi di mercato, ma che eviti la situazione fuori controllo come quella che viviamo adesso”, ha spiegato Cingolani. Tra le ipotesi prese in considerazione dai ministri, c’è quella “di indicizzare il costo del gas a qualcosa di diverso del Title Transfer Facility, facendo una media su altri grandi indicatori mondiali. Contiamo in questa settimana di fornire alla Commissione dei pilastri che consentano di costruire una proposta legislativa accurata: il nostro obiettivo è di mandare questi punti prima della riunione informale dei primi ministri del 6 ottobre e speriamo che dando delle idee di fondo concordate tra i Paesi membri la Commissione riesca a sintetizzare una proposta di tetto al prezzo o di indicizzazione intelligente”, ha concluso il ministro.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Elettricità, rincaro del 59% nei prossimi tre mesi

ROMA (ITALPRESS) – Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio. L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati.
Nel terzo trimestre, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (PUN) è pressochè raddoppiato rispetto al secondo trimestre e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021.
L’intervento eccezionale dell’Autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela. L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente.
In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente). In base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall’Area il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela verrà aggiornato alla fine di ogni mese e pubblicato nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà quindi pubblicato sul sito dell’Autorità entro 2 giorni lavorativi dall’inizio di novembre.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Iren e CaixaBank insieme per la riduzione delle emissioni

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Iren e CaixaBank hanno sottoscritto un Sustainability Linked Term Loan a sostegno della transizione energetica e dell’evoluzione ecologica, attraverso il finanziamento degli investimenti previsti dal Business Plan decennale di Iren necessari al raggiungimento degli obiettivi ESG entro il 2030. La forte attenzione di IREN all’ambiente e alla tutela delle risorse è ulteriormente sottolineata dal significativo ammontare di investimenti sostenibili previsti dal suo Piano Industriale, pari all’80% della spesa totale.
Il nuovo prestito di 100 milioni di euro, della durata di cinque anni, con una possibile estensione di due anni, è legato al raggiungimento di due specifici obiettivi di sostenibilità inclusi nel nuovo Sustainable Financing Framework di Iren. In particolare, il prestito è legato a una serie di indicatori chiave.
Intensità delle emissioni di gas serra – Scope 1: tutti gli obiettivi di emissione sono stati certificati dal Science Based Targets initiative (SBTi), allineati alla traiettoria dello scenario Well-below 2°C modellato sul Quinto Rapporto di Valutazione del Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e sono in linea con l’attuale Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) italiano.
Perdite idriche: Iren è particolarmente attiva nel rendere sempre più efficiente il servizio di distribuzione dell’acqua con l’obiettivo di ridurre i prelievi dall’ambiente e di diminuire significativamente le perdite di rete.
Il prestito prevede un meccanismo di aggiustamento dei margini con uno step-down in caso di raggiungimento degli obiettivi fissati in linea con il Piano Industriale di Iren e uno step-up in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
Gli indicatori selezionati sono inoltre correlati ai seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs): numero 6 (Acqua pulita e servizi igienici), numero 7 (Energia accessibile e pulita) e numero 13 (Azione per il clima).
“Nel corso del 2022 Iren ha sottoscritto 6 linee di credito bancarie tutte con caratteristiche ESG, per un totale di 630 milioni di euro, a supporto dello sviluppo della strategia del Gruppo e del raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale decennale – ha commentato Anna Tanganelli, Chief Financial Officer di Iren -. Questo nuovo accordo con CaixaBank rafforza ulteriormente il profilo di liquidità del Gruppo e conferma l’impegno di Iren nella finanza sostenibile”.

– foto ufficio stampa Iren –

(ITALPRESS).

Gruppo Iren acquista 2 progetti fotovoltaici, in Lazio capacità di 39 mw

REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Iren S.p.A., attraverso la società controllata Iren Green Generation, ha sottoscritto con European Energy il contratto per l’acquisizione, tramite aumento di capitale, del 51% delle SPV (società veicolo) Limes 1 S.r.l. e Limes 2 S.r.l., partecipate interamente da European Energy, e titolari delle autorizzazioni per la realizzazione di due impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 38,87 MWp su terreni siti nel comune di Tuscania (VT). Tale operazione si inserisce all’interno dell’accordo commerciale, sottoscritto nel gennaio 2022, che sancisce una partnership tra European Energy e Iren su una pipeline di 437,5 MWp di progetti fotovoltaici in Italia. Il valore delle quote di partecipazioni acquisite da Iren nelle due SPV (titolari delle autorizzazioni) è di 4,1 milioni di euro. L’operazione è realizzata tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale interamente dedicato ad Iren. Gli impianti, una volta in esercizio grazie ad un investimento ulteriore di 31 milioni di euro, genereranno un EBITDA complessivo medio atteso nei prossimi 3 anni di circa 6,6 milioni di euro all’anno grazie ad una produzione annua attesa di 60 GWh. In seguito al completamento dell’operazione le due società entreranno a far parte del perimetro di consolidamento del Gruppo Iren. “Sviluppare nuova capacità rinnovabile non è solo un obiettivo industriale per Iren – afferma Luca Dal Fabbro Presidente di Iren – ma assume una valenza strategica nazionale, ancor più oggi nel complesso contesto di crisi che stiamo vivendo e per affrontare il quale le fonti rinnovabili si confermano come parte importante della soluzione nel medio-lungo periodo e per garantire la sicurezza e la competitività energetica”. “Iren, con questa operazione volta alla realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, – commenta Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – prosegue il proprio percorso di crescita nel settore delle rinnovabili, anticipando gli obiettivi del Piano Industriale 2030, a vantaggio della decarbonizzazione e verso una maggiore diversificazione della produzione energetica”.
(ITALPRESS).

– credit photo Gruppo Iren Spa –

Donnarumma “Vera alternativa al gas russo sono le rinnovabili”

ROMA (ITALPRESS) – “La vera alternativa al gas russo sono le fonti rinnovabili. A fine agosto le richieste di connessione alla rete di Terna sono pari a 280 GW, circa 4 volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030: realizzare i 70 GW previsti dal piano europeo Fit for 55 porterebbe a un risparmio di oltre 26 miliardi di metri cubi di gas, valore sostanzialmente pari alle quantità che il nostro Paese ha importato dalla Russia negli ultimi dodici mesi”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, a margine del convegno della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro sul tema “Tecnologia e innovazione per una transizione energetica”.
“E’ dunque fondamentale accelerare il più possibile i processi di autorizzazione degli impianti eolici e fotovoltaici, considerato anche che il costo effettivo dell’energia prodotta ad esempio da un impianto solare è di circa 5 volte più basso del valore registrato nei primi sei mesi dal PUN”, ha aggiunto il manager.
“Gli investimenti in infrastrutture elettriche, fra cui quelli di Terna – che nei prossimi dieci anni metterà in campo oltre 18 miliardi di euro per abilitare lo sviluppo delle fonti rinnovabili – hanno peraltro importanti ricadute economiche e occupazionali: un recente studio ha evidenziato come, nel loro complesso, tutti gli investimenti previsti in Italia per raggiungere gli obiettivi al 2030 potranno avere un impatto sul PIL pari a circa 500 miliardi di euro”, ha concluso Donnarumma.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).