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Energia

Pnrr e idrogeno al centro della prima giornata di “Oil&nonOil”

VERONA (ITALPRESS) – Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e l’idrogeno sono i temi dei due convegni organizzati da Oil&nonOil proposti per la giornata di apertura dell’edizione 2021, mercoledì 24 novembre.
“Pnrr: l’Italia tra energia e mobilità sostenibile” è il primo, in programma nella sessione mattutina (11.30-14.30). Moderati da Riccardo Pilat, fondatore di Pilat&Partners, interverranno esponenti delle associazioni di settore e delle istituzioni. Tra i rappresentanti del mondo associativo Diamante Menale (Assocostieri), Flavio Merigo (Assogasmetano), Sebastiano Gallitelli (Assopetroli-Assoenergia), Silvia Migliorini (Federchimica-Assogasliquidi), Dante Natali (Federmetano), Marina Barbanti (Unione energie per la mobilità), oltre a Davide Tassi (dirigente Enav e membro del Csr Manager Network). Il ministero dello Sviluppo economico sarà rappresentato dalla viceministra Alessandra Todde e la presidenza del Consiglio dal direttore generale per gli Affari europei Francesco Tufarelli. Saranno presenti, inoltre, i senatori Paolo Arrigoni (commissione Territorio, ambiente, beni ambientali) e Tatjana Rojc (commissione Affari esteri, emigrazione) e il deputato Guido Germano Pettarin (commissione Bilancio, tesoro e programmazione).
Energia, mobilità e innovazione, tre parole chiave nei piani di ripresa e resilienza di tutti i Paesi dell’Unione europea, compreso quello italiano, sono anche gli argomenti al centro del convegno.
A legarli è il nodo delle infrastrutture, cruciale anche in relazione agli obiettivi del pacchetto “Fit for 55”, adottato dalla Commissione europea e contenente una serie di proposte legislative per raggiungere entro il 2030 la riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento rispetto al 1990, per poi arrivare alla “neutralità carbonica” nel 2050.
L’impegno per la decarbonizzazione coinvolge il settore dei trasporti nella sua interezza e richiede la creazione sul territorio di una rete di approvvigionamento per le alimentazioni innovative, come il Gnl e il bio-Gnl. In un mercato in cui l’80 per cento della domanda è ancora soddisfatto dai combustibili fossili, l’impegno per l’azzeramento delle emissioni richiede anche – e su questo il convegno punta a stimolare un confronto e a offrire un contributo – una visione politica complessiva, concreta e improntata al principio della neutralità tecnologica, una visione che poggi sulla logica della complementarietà delle filiere e che produca una road map credibile.
Il secondo convegno, “La sfida italiana dell’idrogeno”, si terrà invece nella sessione pomeridiana (ore 15-18), con la partecipazione di Franco Del Manso (Unione energie per la mobilità), Gianpiero Ruggiero (Consiglio nazionale delle ricerche) e dei parlamentari Maria Alessandra Gallone (commissione Ambiente del Senato) e Giuseppe Chiazzese (commissione Trasporti, poste e comunicazioni della Camera dei deputati).
L’idrogeno rappresenta una grande opportunità? soprattutto per i settori ad alto consumo di energia come i trasporti, il riscaldamento domestico e le applicazioni industriali. La promozione della produzione e dell’uso locale di questa risorsa con la creazione delle cosiddette “hydrogen valleys” è tra gli obiettivi del Pnrr, che per tale operazione mette a disposizione mezzo miliardo di euro. Il convegno si interrogherà sulla fattibilita? di tale processo e sulle misure per stimolare l’innovazione nelle catene del valore, le economie di scala e la costruzione delle infrastrutture.
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Accordo Enea-Vigili del Fuoco per sicurezza batterie e idrogeno

ROMA (ITALPRESS) – ENEA e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF) hanno sottoscritto a Roma un accordo di collaborazione per rafforzare la sicurezza e la prevenzione dei rischi di incendio ed esplosione nel campo dell’idrogeno e dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili e di accumulo elettrico.
“La sinergia con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ci permetterà di garantire, attraverso ricerca scientifica e infrastrutture di eccellenza, la sicurezza di tecnologie sempre più diffuse. In tale ambito ci occuperemo con il CNVVF della diffusione della cultura della sicurezza antincendio sia nella Pubblica Amministrazione che verso le imprese e i cittadini”, commenta il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce.
“Con questo accordo vogliamo rafforzare la partnership avviata quattro anni fa con i Vigili del Fuoco in settori importanti e di crescente rilievo quali le batterie litio-ione e sodio, le infrastrutture di ricarica elettrica e i sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili”, sottolinea il Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, Giorgio Graditi. “Inoltre – aggiunge – vogliamo estendere la collaborazione al settore dell’idrogeno, un comparto strategico che ci vede impegnati con progetti di ricerca e sviluppo a livello nazionale e internazionale e con la realizzazione di una Hydrogen Valley presso il nostro Centro di Ricerche Casaccia alle porte di Roma”.
“Sono in via di realizzazione nuovi laboratori presso le strutture di studio e sperimentazione di Capannelle e di Montelibretti, secondo l’indirizzo fornito dal Capo del Corpo, ing. Guido Parisi”, spiega Stefano Marsella, Direttore centrale per la prevenzione del CNVVF. “Le nuove strutture – aggiunge – sono state finanziate per studiare i problemi di sicurezza in caso di incendio collegati alla transizione ecologica, tra i quali i temi dell’idrogeno e delle batterie, già oggetto di collaborazione tra Corpo nazionale ed ENEA, che costituiranno la parte più importante dell’impegno di sperimentazione per la sicurezza degli utilizzatori e dei soccorritori”.
A livello operativo, ENEA e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco porteranno avanti studi, ricerche e sperimentazioni per la valutazione delle cause di incendio e per la messa a punto di modalità di intervento, prevenzione e protezione dei rischi di esplosione e incendio per sistemi di accumulo elettrochimico (batterie) e produzione di energia rinnovabile. Tra gli obiettivi dell’accordo anche lo sviluppo di best practices per la corretta progettazione, realizzazione, installazione e utilizzo di impianti e processi legati alle tecnologie dell’idrogeno e dei suoi derivati; l’attività riguarderà tutta la filiera che comprende la produzione, il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e gli usi finali nei settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti.
L’accordo prevede la prosecuzione dell’attività di un gruppo di lavoro sulle norme giuridiche e tecnico-scientifiche per interventi di emergenza legati all’uso delle batterie; si tratta di un team di ricercatori ENEA che operano presso il campo prove antincendio del Centro di Ricerca ENEA Casaccia, dove è stato allestito anche l’impianto sperimentale “FARO” (Formazione Antincendio, Ricerca e sviluppO) per specifici test di incendio ed esplosione di sistemi di accumulo elettrochimico e di estinzione del fuoco. Sarà poi costituito un secondo gruppo di lavoro che estenderà le competenze giuridiche e tecnico-scientifiche per gli interventi di emergenza alle tecnologie dell’idrogeno.
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“Nuove energie per l’innovazione”, 25 novembre convegno sul solare e green economy

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ROMA (ITALPRESS) – Si svolge giovedì 25 novembre, alle 10:30, il convegno phygital di presentazione del 19° Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy” dal titolo “Nuove Energie per l’Innovazione. La rivoluzione ecologica: il tempo è adesso, il futuro è adesso”.
L’evento è inserito nel Programma Nazionale ufficiale delle iniziative per la Settimana di Educazione alla Sostenibilità del CNESA2030 (http://www.cnesagenda2030.it/settimana2021.html) della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ed è promosso da Fondazione UniVerde, Noto Sondaggi e Società Geografica Italiana Onlus, con la Main Partnership di Renexia.
Il convegno, che si svolge a Palazzetto Mattei presso Villa Celimontana in Roma (via della Navicella, 12), sarà trasmesso in diretta streaming.
Intervengono: Claudio Cerreti (Presidente Società Geografica Italiana); Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde); Barbara Floridia (Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione); Dalila Nesci (Sottosegretaria al Ministero per il Sud e la coesione territoriale); Livio De Santoli (Prorettore per la Sostenibilità, Sapienza Università di Roma); Riccardo Toto (Direttore Generale Renexia). Presenta il Rapporto: Antonio Noto (Direttore Noto Sondaggi).
Modera: Gianni Todini.
Il Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, promosso dall’Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, e giunto alla 19° rilevazione, quest’anno include il focus su “Rinnovabili e paesaggio”, puntando ad aggiornare le opinioni, il gradimento degli italiani e i dati non solo su energia solare, efficienza e autoconsumo ma anche a approfondire temi quali l’integrazione architettonica delle rinnovabili. Fotovoltaico sulle coperture degli edifici per evitare ulteriore spreco di suolo e sviluppo di eolico off-shore con sistemi integrati per il monitoraggio e la tutela della biodiversità marina e lungo le rotte migratorie. Impianti che vanno nella giusta direzione di una transizione energetica rispettosa dell’ambiente.
Dai dati raccolti nelle scorse rilevazioni, appare evidente la preferenza degli italiani verso il solare come energia del futuro, confermando un giudizio più che positivo anche sugli incentivi. La mission del Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy” è quella di porre l’attenzione del governo, degli esponenti delle istituzioni nazionali e locali, e dei produttori di energia, verso le preferenze dei cittadini in tale settore e sostenere, allo stesso tempo, famiglie, imprese e professionisti che in questi anni si sono impegnati nel produrre energia rinnovabile.
In coda alla diretta, è previsto un confronto con gli studenti delle scuole: I.C.S. Via delle Tecnica di Pomezia (RM), coordinato dal Dirigente Scolastico Stefano Colucci;
Liceo Artistico e Linguistico “Pablo Picasso” di Pomezia (RM), coordinato dalla Dirigente Scolastica Valentina Paumgardhen; I.S.I.S.S. “F. Da Collo” di Conegliano (TV), coordinato dal Professore Paolo Seca.
Nel rispetto delle vigenti disposizioni per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il numero delle presenze fisiche è limitato, previa registrazione.
Per partecipare all’evento sarà obbligatorio esibire all’ingresso il green pass o il risultato del tampone molecolare o rapido fatto nelle 48 ore precedenti e indossare la mascherina.
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Enel X e Coop, un nuovo impulso per la mobilità elettrica in Lombardia

MILANO (ITALPRESS) – Enel X e Coop danno un nuovo impulso alla diffusione della mobilità elettrica in Lombardia, firmando un accordo che darà un boost al piano di espansione locale volto a garantire una rete di ricarica per veicoli elettrici efficiente e capillare. La partnership si basa su valori condivisi di innovazione, sostenibilità e circolarità: in quest’ottica l’uso di energia pulita e la diffusione della mobilità elettrica sono un punto di partenza da cui guardare insieme al futuro. Grazie all’accordo con Coop, sarà proprio la Lombardia ad essere una delle protagoniste della trasformazione verso una mobilità sostenibile a zero emissioni.
Già nel mese di ottobre sono stati avviati i cantieri che permetteranno l’attivazione di 41 siti Coop in tutta la regione di cui ben 19 con stazioni HPC Ultrafast (150/300 kw), l’ultima risposta tecnologica in termini di esperienza di ricarica che, all’interno delle aree di sosta aperte al pubblico (presso i punti di vendita a marchio Coop), permetterà l’ottimizzazione dei tempi di rifornimento delle vetture elettriche.
“Siamo orgogliosi della collaborazione con Coop, una realtà all’avanguardia e da sempre attenta alle esigenze del territorio in cui opera – ha dichiarato Federico Caleno, responsabile e-Mobility Enel X Italia -. L’accordo siglato è un passo importante nel percorso di sostegno e sviluppo della mobilità elettrica: il futuro dei trasporti è green”.
“Coop da sempre è attenta alla qualità dei prodotti e al loro impatto, per il miglioramento delle condizioni ambientali del territorio. Per noi quindi è stato naturale pensare ad un accordo con Enel X quale partner di assoluta garanzia e importanza, che consentirà ai nostri Soci e Clienti di trovare nei nostri Punti di Vendita, un servizio di ricarica elettrica davvero all’avanguardia”, ha affermato Daniele Ferrè, presidente del Consiglio di amministrazione di Coop Lombardia.
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Terna, al via l’iter per la tratta Campania-Sicilia del Tyrrhenian Link

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato dal Ministero della Transizione Ecologica l’avvio formale del procedimento autorizzativo del “Tyrrhenian Link – Ramo Est”, la tratta dell’elettrodotto sottomarino di Terna che collega Campania e Sicilia.
Terminata la fase di consultazione pubblica con le amministrazioni e i cittadini interessati dall’intervento, lo scorso 22 luglio la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha presentato al Ministero della Transizione Ecologica istanza formale per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio del Ramo Est.
Lunga complessivamente 480 km, la tratta Est unisce l’approdo siciliano di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese in provincia di Palermo, a Torre Tuscia Magazzeno, situata nel Comune di Battipaglia, nel Salernitano. L’approdo dei cavi marini sarà realizzato con la tecnica dell’horizontal directional drilling, che consente di evitare scavi a cielo aperto sulle spiagge.
Il progetto presentato in autorizzazione prevede, in Campania, la realizzazione di una stazione di conversione a Eboli (nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo), collegata all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno da un elettrodotto in cavo interrato di 15 km che percorrerà strade esistenti senza alterare ambiente e paesaggio. Anche la stazione di smistamento sorgerà ad Eboli: grazie a una mirata scelta tecnologica di Terna (la stazione sarà realizzata in GIS) sarà possibile utilizzare la metà della superficie inizialmente prevista dal progetto.
Per quanto riguarda invece la Sicilia, l’avvio del procedimento avuto dal Ministero della Transizione Ecologica prende atto che la stazione di conversione sorgerà a Termini Imerese, in località Caracoli, e sarà collegata all’approdo di Fiumetorto con un percorso in cavo interrato di circa 10 km. In aggiunta, sarà realizzata una nuova sezione a 380 kV all’interno dell’esistente stazione di Caracoli. Chiunque, e in particolare i soggetti interessati dall’opera, potrà prendere visione del progetto ed eventualmente presentare osservazioni scritte al Ministero della Transizione Ecologica entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avvio del procedimento.
“Il Tyrrhenian Link è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano per la quale Terna investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella realizzazione dell’opera circa 250 imprese – sottolinea la stessa Terna in una nota -. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, che sono in costante aumento. Inoltre, il Tyrrhenian Link avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti più obsoleti e a maggior impatto ambientale, consentendo inoltre di ridurre i costi dell’energia e dei servizi per il dispacciamento”.
“La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per un totale di 950 km di collegamento a 1000 MW in corrente continua – conclude la nota -. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo al Ramo Est – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025”.
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Processo per produrre combustibili da rifiuti con rinnovabili

ROMA (ITALPRESS) – Produrre combustibili gassosi come idrogeno e metano da rifiuti solidi urbani, plastiche non riciclabili e biomasse, senza emissioni inquinanti e con l’utilizzo di energia rinnovabile. E’ quanto permette il nuovo processo sviluppato e brevettato dai ricercatori Enea dei Dipartimenti Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare. “Il nostro obiettivo è quello di produrre combustibili puliti come l’idrogeno o miscele idrogeno/metano partendo da materiali a base carboniosa di basso valore, attraverso un processo che utilizza energia rinnovabile e che non emette sostanze inquinanti nell’ambiente. Si tratta quindi di una via puramente termochimica per la produzione di idrogeno e al tempo stesso per la valorizzazione energetica dei rifiuti”, spiega il ricercatore Enea Alberto Giaconia, inventore del brevetto insieme ai colleghi Silvano Tosti, Giampaolo Caputo e Alfonso Pozio. A differenza dei comuni processi di gassificazione e combustione, questo trattamento si basa su un’operazione di “idrogassificazione” che consiste nel trattare il rifiuto grezzo, anche umido, con idrogeno. I prodotti ottenuti sono la CO2 in forma concentrata che, a differenza di quella ottenuta dai normali processi combustione, è facilmente separabile per essere eventualmente trasportata e riutilizzata, e l’idrogeno, parte del quale andrà ad alimentare (come reagente) il processo di idrogassificazione. L’idrogeno prodotto in eccesso rappresenterà il combustibile “pulito” generato dal processo, che potrebbe essere immesso in un mercato emergente fortemente promosso dal piano di resilienza, come ad esempio il settore della mobilità sostenibile e dell’industria.
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A2A e Israeli Innovation Authority insieme per l’innovazione

MILANO (ITALPRESS) – A2A e la Israeli Innovation Authority (Autorità per l’innovazione israeliana) hanno firmato un memorandum d’intesa volto a creare un quadro di riferimento per progetti di collaborazione nel campo dell’innovazione tra aziende israeliane e la Life Company A2A. L’accordo, firmato da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, e Amiram Applebaum, Presidente dell’Autorità per l’innovazione di Israele, permetterà di mettere insieme competenze, tecnologie ed esperienza delle startup israeliane con quelle di A2A.
L’Autorità per l’innovazione, insieme alla Missione economica israeliana in Italia, supporterà A2A nell’individuazione di realtà e soluzioni innovative, soprattutto nei settori dell’economia circolare e della transizione energetica, in linea con il Piano Industriale 2021-2030 del Gruppo. Se le tecnologie identificate saranno ritenute adatte allo sviluppo e all’implementazione, l’Autorità per l’innovazione fornirà un sostegno finanziario alle startup israeliane selezionate, mentre A2A sosterrà la Ricerca&Sviluppo, il marketing e altre attività a livello globale.
L’accordo fa parte del programma “R&D and Pilot Collaboration with Multinational Corporations (MNCs)” dell’Autorità per l’innovazione di Israele lanciato nel 2005 – a cui hanno aderito varie multinazionali di diversi settori – e fornisce un quadro unico per la collaborazione tecnologica tra grandi aziende e imprese innovative israeliane.
Questo memorandum amplia inoltre una cooperazione già esistente tra A2A e la Missione economica israeliana in Italia, che assieme hanno già realizzato un progetto sperimentale con la startup israeliana Aquarius-Spectrum: a Brescia, dove A2A gestisce il ciclo idrico, le perdite d’acqua vengono identificate e riparate tramite il sistema di monitoraggio Aquarius, che utilizza sensori acustici sia fissi che mobili.
Per A2A l’innovazione è un fattore strategico del Piano Industriale al 2030, per il quale la Life Company è impegnata a realizzare le infrastrutture necessarie per garantire una crescita sostenibile del Paese contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone.
La Israeli Innovation Authority, responsabile della politica d’innovazione del Paese, è un’agenzia pubblica indipendente e imparziale che lavora a beneficio dell’ecosistema d’innovazione e dell’economia di Israele in generale. Il suo ruolo è quello di coltivare e sviluppare le risorse di innovazione, creando e rafforzando le infrastrutture e le condizioni necessarie per sostenere l’intera industria della conoscenza.
“Con questa partnership A2A amplia ulteriormente il suo orizzonte di ricerca di tecnologie e strumenti innovativi che possano rafforzare i business strategici del Gruppo, come la gestione del ciclo dei rifiuti tramite il recupero di materia ed energia, le energie rinnovabili, la mobilità e le reti – ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A -. Siamo impegnati nell’attuazione del nostro Piano Industriale decennale volto a realizzare le infrastrutture necessarie per garantire una crescita sostenibile del Paese: vogliamo farlo anche attraverso un’innovazione responsabile, in grado di generare soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell’economia circolare e della transizione energetica. Il percorso da intraprendere con l’Autorità per l’innovazione di Israele, così come la collaborazione che abbiamo già in essere con la Missione economica israeliana a Milano, sono occasioni preziose per sviluppare nuovi progetti e iniziative utili al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo”.
“L’economia circolare è tra i settori tecnologici più nuovi del mondo che stanno cambiando le nostre vite. Questo accordo tra A2A e l’Autorità per l’innovazione di Israele rappresenta un voto di fiducia nell’ecosistema israeliano delle startup e nella sua capacità di fornire soluzioni all’avanguardia per affrontare le sfide della sostenibilità del nostro tempo – ha dichiarato il presidente dell’Autorità per l’innovazione di Israele e Chief Scientist presso il Ministero delle Finanze e dell’Industria, Ami Applebaum -. La collaborazione tra una società come A2A e le aziende israeliane beneficerà dell’abilità e dell’esperienza di Israele nel campo delle innovazioni tecnologiche e porterà allo sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni in vari campi”, ha aggiunto. “A2A è lieta di collaborare e apprendere i progressi scientifici e tecnologici israeliani nel campo della sostenibilità ambientale. Questo accordo è una testimonianza del ruolo all’avanguardia di Israele nel campo dell’innovazione, che sta attirando l’attenzione internazionale in molti settori trainanti”.
“La collaborazione con A2A è un modello nuovo e unico che non guarda solo alle esigenze e alle attività attuali, ma cerca di affrontare le esigenze e le opportunità future – ha commentato Jonathan Hadar, Capo della Missione economica israeliana a Milano -. Siamo rimasti colpiti dal programma di A2A e dalla sua esecuzione, finalizzato a per diventare un importante attore innovativo nelle infrastrutture comunali e nelle città intelligenti e siamo orgogliosi di essere partner in questo viaggio. Questo accordo è il risultato di un profondo processo che abbiamo fatto insieme ad A2A per avvicinare l’innovazione israeliana all’ecosistema italiano e sono sicuro che vedremo progetti e risultati nel prossimo futuro”.
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A settembre prosegue la ripresa dei consumi elettrici

ROMA (ITALPRESS) – A settembre l’Italia ha consumato 27 miliardi di kWh di energia elettrica. Secondo l’analisi di Terna si tratta di un valore in crescita dell’1,9% rispetto allo stesso mese del 2020 e superiore del 2% rispetto a quello del 2019. Inoltre, a livello industriale, l’indice IMCEI ha registrato una performance positiva dell’8,1% rispetto a settembre di un anno fa, grazie alla crescita di quasi tutti i comparti monitorati.
Nel dettaglio, il mese di settembre ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,4°C rispetto a settembre del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita dell’1,3%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di settembre è stata ovunque positiva: +2,9% al Nord, +0,7% al Centro e +0,6% al Sud. In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una flessione dell’1,1% rispetto al mese precedente (agosto 2021). Nei primi nove mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in crescita del +6,2% rispetto all’omologo periodo dello scorso anno (invariato il dato in termini rettificati). A settembre la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’85% con produzione nazionale e per la quota restante (15%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) ha registrato una diminuzione del 6,2% rispetto a settembre 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31% della domanda mensile. In lieve aumento le fonti di produzione geotermica (+0,9%) e fotovoltaica (+0,4%); in flessione tutte le altre (idrica -23,3%; eolica -26,2%; termica -1,5%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +100% per un effetto combinato dell’aumento dell’import (+70,6%) e di una riduzione dell’export (-61%). L’indice IMCEI elaborato da Terna conferma anche per questo mese il forte incremento dei consumi industriali rispetto ai valori sia dello scorso anno (+8,1% su settembre 2020) sia del periodo pre-Covid (+4,1% su settembre 2019). In questo contesto positivo, con crescita a doppia cifra dei settori della siderurgia, della meccanica e dei metalli non ferrosi, si registrano segnali di flessione limitati ai comparti dei mezzi di trasporto, dell’alimentare e della chimica. Con dati destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, l’indice IMCEI ha fatto registrare una variazione congiunturale negativa del 3,6% rispetto al mese precedente. Considerati i valori anomali dei consumi elettrici registrati a partire da marzo 2020, per effetto dell’entrata in vigore delle misure anti-Covid, anche per questo mese Terna ha ritenuto opportuno condurre un’analisi statistica supplementare prendendo come riferimento l’anno 2019. Secondo i dati di Terna, il valore di fabbisogno elettrico di settembre 2021 risulta in aumento del 2% rispetto a settembre 2019. Il valore dei primi nove mesi del 2021 è in flessione dell’1,1% rispetto all’omologo periodo del 2019.
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