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Energia

Nave rigassificatrice “Golar Tundra” cambia nome e diventa “Italis Lng”

ROMA (ITALPRESS) – Italis LNG e non più Golar Tundra. E’ questo il nuovo nome – approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – della nave rigassificatrice di Snam operativa dal luglio 2023 nel porto toscano di Piombino, che con l’iscrizione nel registro navale italiano batte anche la bandiera tricolore al posto della precedente, appartenente alle Isole Marshall. A seguito dell’invio di formale richiesta alla Capitaneria di Porto di Livorno, la Società FSRU Italia di Snam ha completato con successo l’iter di iscrizione della nave rigassificatrice nel registro navale italiano con l’obiettivo di adeguare la nave ai requisiti tecnici del regolamento nazionale. “L’inserimento della nave rigassificatrice di Piombino nel registro navale italiano è un altro passaggio importante per la nostra FSRU, di cui siamo particolarmente lieti. La Italis LNG, in poco meno di un anno di operatività, ha ricevuto 29 carichi di gas naturale liquefatto, provenienti da cinque Paesi diversi, per un totale di 2,6 miliardi di metri cubi di gas immessi nella rete nazionale, a ulteriore garanzia della sicurezza e della diversificazione delle fonti di energia per il nostro Paese”, ha affermato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
Con 23 miliardi di metri cubi complessivi di capacità di rigassificazione, il GNL fornisce oggi un contributo fondamentale per la sicurezza del sistema gas italiano. Il GNL, infatti, è arrivato a coprire un quarto degli approvvigionamenti nazionali del gas, e nei primi due mesi del 2024, ha superato il principale punto di ingresso via gasdotto, ovvero Mazara del Vallo, da dove proviene il gas in arrivo dall’Algeria. Le FSRU, consentendo di ricevere il GNL da diversi Paesi fornitori, rappresentano quindi un asset fondamentale per garantire flessibilità all’intero sistema energetico del Paese. Nell’ambito delle iniziative intraprese a partire dal 2022 per diversificare ulteriormente gli approvvigionamenti di gas del Paese in seguito alla crisi russo-ucraina, oltre alla Italis LNG, Snam ha anche acquisito il rigassificatore galleggiante BW Singapore, che entrerà in esercizio di fronte alle coste di Ravenna nei primi mesi del 2025. La capacità complessiva di rigassificazione del Paese salirà così a 28 miliardi di metri cubi, equamente distribuiti tra versante tirrenico e versante adriatico, per un volume complessivo che corrisponde a quello importato via gasdotto dalla Russia nel 2021.

– Foto ufficio stampa Snam –

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Plenitude inaugura nuova centrale solare da 50 mw in Spagna

ROMA (ITALPRESS) – Plenitude ha inaugurato a Torrejoncillo del Rey (Cuenca, Spagna), alla presenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni della Regione Castilla-La Mancha, del Comune e della Società, l’impianto solare Villanueva II, con una capacità installata di 50 MW. Il parco è stato sviluppato su un’area di quasi 100 ettari ed è collegato alla rete di trasmissione nazionale presso il nodo di Villanueva de los Escuderos, attraverso la sottostazione elettrica di Torrejoncillo del Rey e una linea aerea ad alta tensione di 28 km. L’impianto, composto da oltre 76.000 moduli fotovoltaici, produrrà oltre 100 GWh/anno di energia elettrica, equivalente al fabbisogno energetico di oltre 30.000 famiglie. Allo sviluppo e alla realizzazione del progetto hanno contribuito il Gruppo Zaragoza, società specializzata nello sviluppo e nella costruzione di impianti rinnovabili, e Solida Renewables, società che offre servizi di ingegneria e consulenza nel settore delle energie rinnovabili.
“Oggi, con l’impianto Villanueva II, compiamo un ulteriore passo nel nostro percorso per la transizione energetica, mantenendo il nostro impegno in Castilla-La Mancha e in Spagna grazie anche a un progetto che rappresenta un esempio di integrazione sostenibile con le aziende e il territorio. Lo sviluppo dei settori eolico e fotovoltaico è fondamentale per la strategia di crescita di Plenitude a livello globale, che mira a raggiungere oltre 4 GW di capacità installata da fonti rinnovabili entro la fine del 2024, per arrivare a oltre 8 GW entro il 2027 e a oltre 15 GW entro il 2030”, ha dichiarato Mariangiola Mollicone, Head of Western Europe Renewables Plenitude.
Con l’entrata in funzione di Villanueva II, Plenitude rafforza la sua presenza in Spagna dove è presente con impianti eolici e fotovoltaici in esercizio situati in Galizia, La Rioja, Catalogna, Castilla-La Mancha e Murcia per circa 430 MW, oltre ad avere progetti attualmente in costruzione per un totale di oltre 1000 MW in Andalusia (Siviglia e Granada), Castilla y Leòn (Salamanca e Soria) ed Estremadura (Badajoz).
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– Foto: ufficio stampa Plenitude –

Enel Green Power attiva impianto fotovoltaico più grande del Nord Italia

ROMA (ITALPRESS) – Un progetto innovativo di transizione energetica e di riqualificazione portato a termine con successo e con il pieno supporto del territorio e della collettività: a Trino (Vercelli) da oggi è in funzione il più grande parco solare del nord Italia. L’operazione è stata realizzata da Enel Green Power, che nel sito ha realizzato un impianto fotovoltaico integrato con le più moderne tecnologie di accumulo. Una storia che racconta un primato rinnovabile e che conferma il ruolo di Trino come sito protagonista della storia energetica del Paese: fino al 1987 infatti l’area ha ospitato una delle quattro centrali nucleari di seconda generazione attive sul territorio nazionale, ed è poi stata sede della prima centrale a ciclo combinato del Paese. Dove ancora oggi sono visibili le torri di raffreddamento del vecchio impianto termoelettrico, chiuso nel 2013, adesso 160mila pannelli ricevono l’energia del sole per produrre elettricità a zero emissioni. Il parco solare ha una potenza di circa 87 MW e produrrà circa 130 GWh ogni anno: in termini di impatto ambientale significa che il fabbisogno energetico di circa 47.000 famiglie potrà essere soddisfatto da energia verde, evitando l’emissione in atmosfera di 56mila tonnellate di CO2 e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas, che saranno quindi sostituiti con energia rinnovabile prodotta localmente.
L’impianto utilizza moduli fotovoltaici bifacciali con tecnologia all’avanguardia che consente di massimizzare la produzione rinnovabile ed è integrato a un sistema di accumulo di batterie agli ioni di litio (BESS) con una potenza di 25 MW e una capacità di accumulo pari a 100 MWh che garantirà l’adeguatezza del sistema elettrico e fornirà servizi ancillari alla rete; presto presso il sito si aggiungerà un ulteriore impianto di accumulo di maggiori dimensioni. Trino si conferma quindi protagonista della produzione energetica e lo fa in maniera sostenibile e guardando al futuro, in linea con gli obiettivi nazionali, europei e globali di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione. Un risultato raggiunto anche grazie ai cittadini che hanno contribuito al finanziamento dell’opera attraverso la campagna di crowdfunding “Scelta rinnovabile” lanciata nel 2022 da Enel Green Power. L’ampia partecipazione ha permesso di raggiungere e superare ampiamente l’obiettivo di raccolta fondi, con un’adesione finale pari al 150% del target che era stato inizialmente fissato. Con l’entrata in servizio dell’impianto, i cittadini che hanno aderito all’iniziativa riceveranno una remunerazione sul capitale investito.
Il rapporto con il territorio è al centro dell’impegno di Enel Green Power, che effettuerà una serie di interventi nell’area limitrofa al parco solare, tra cui lavori di rimboschimento e di recupero edilizio-architettonico di alcuni edifici storici localizzati nel Borgo Leri-Cavour, dove sorgeva in passato la dimora estiva di Camillo Benso Conte di Cavour. La realizzazione dell’impianto rientra nell’ambito del più ampio percorso di Enel per incrementare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, obiettivo su cui il Gruppo prevede di investire a livello globale nei prossimi 3 anni oltre 12 miliardi di euro. Un percorso che Enel sta accelerando in modo deciso: nel primo trimestre di quest’anno a livello globale la produzione di energia elettrica “emission free” del Gruppo ha raggiunto infatti il livello record dell’82%.

– Foto ufficio stampa Enel –

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Ad Acireale Banco dell’Energia con JTI Italia, sostegno per 70 famiglie

ACIREALE (ITALPRESS) – Sostegno economico, percorsi formativi ad hoc e sostituzione degli elettrodomestici per le famiglie in condizioni di povertà energetica: arriva anche ad Acireale il progetto Energia in Periferia, promosso da Banco dell’energia, che darà sostegno a circa 70 famiglie del territorio in condizioni di vulnerabilità economica e sociale.
Gli interventi, realizzati sul territorio grazie al contributo di JTI Italia, fra i principali player del mercato italiano del tabacco e da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità, e il coordinamento di Banco dell’energia in collaborazione con la ODV Società di S. Vincenzo Dè Paoli – Consiglio Centrale di Acireale, prevedono azioni concrete quali il pagamento delle bollette energetiche, emesse da qualunque operatore, la promozione di un percorso di formazione e di educazione all’efficienza e al risparmio energetico e la sostituzione degli elettrodomestici ad alto consumo per alcuni dei beneficiari, oltre alla partecipazione di alcuni volontari della Società di S.Vincenzo dè Paoli al corso per diventare TED – Tutor per l’Energia Domestica al fine di acquisire competenze che potranno essere messe al servizio delle famiglie in difficoltà.
L’iniziativa è stata presentata oggi al Palazzo Municipale di Acireale, alla presenza del Sindaco della città Roberto Barbagallo e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Politiche Sociali e Salute, Porti e Beni Demaniali Valentina Pulvirenti.
Intervenuti nel corso dell’inaugurazione anche Mons. Agostino Russo, Vicario Generale della Diocesi di Acireale; Silvia Pedrotti, Responsabile di Fondazione Banco dell’energia;
Alessandra Goretti, Corporate Affairs & Communication Manager di JTI Italia e Rosario Russo, Presidente della ODV Società di San Vincenzo Dè Paoli – Consiglio Centrale di Acireale.
“La costruzione di reti, la solidarietà e la collaborazione tra importanti aziende e il mondo del volontariato sono gli ingredienti di questo progetto” ha osservato il sindaco Roberto Barbagallo. “Questo progetto non si propone solo di dare un aiuto immediato e concreto, ma di migliorare in modo definitivo il futuro di tante famiglie del nostro territorio. A Banco dell’Energia, JTI Italia e alla Società di San Vincenzo De Paoli vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per il loro impegno”.
Il progetto, infatti, ha il supporto del Comune di Acireale nel sensibilizzare sul tema della transizione energetica nell’apertura di uno sportello Energia che possa affiancare cittadini e famiglie sulle tematiche della consapevolezza energetica. Preziosa anche la collaborazione sul territorio con la ODV Società di S. Vincenzo dè Paoli – Consiglio Centrale di Acireale, ente attuatore che ha già individuato gran parte dei beneficiari del progetto e continuerà l’attività in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Acireale.
L’iniziativa, avviata nel mese di aprile, avrà durata di circa otto mesi e prevederà una fase finale di misurazione dell’impatto e dell’efficacia dell’iniziativa al fine di replicare nuovi progetti nell’ambito dell’efficienza e della transizione energetica accessibile.
“Energia in Periferia Acireale” rinnova inoltre la partnership tra Banco dell’energia e JTI Italia, in continuità con quanto messo in campo nelle precedenti iniziative, come la tappa umbra del progetto. Oltre ai soggetti già citati, sono coinvolte nell’iniziativa anche figure accademiche, aziende private e istituzioni, in un’ottica di networking che permetta di dare un contributo tangibile e duraturo al contrasto della povertà energetica.
“Siamo orgogliosi di proseguire la collaborazione con JTI Italia, ed ampliare l’attività di Banco dell’energia in Sicilia, questa volta nella provincia di Catania. Si tratta di un segnale tangibile dell’efficacia di questo progetto che permette il sostegno dal punto di vista energetico alle famiglie vulnerabili o a rischio di scivolamento verso situazioni più gravi. Grazie a questa iniziativa, 70 famiglie del comune di Acireale avranno la possibilità di affrontare le spese dell’energia, e potranno disporre nelle proprie abitazioni di elettrodomestici maggiormente efficienti, di gran lunga meno impattanti sui consumi – questo l’intervento di Silvia Pedrotti, Responsabile di Banco dell’energia – E’ doveroso ringraziare le realtà che ci sostengono, come JTI Italia, e le associazioni come la ODV Società di San Vincenzo Dè Paoli, fondamentali nel dare concretezza ad obiettivi e mission della Fondazione”.
“Essere qui oggi, insieme al Banco dell’Energia, per un’iniziativa così importante ci rende estremamente orgogliosi – ha dichiarato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs e Communication Director di JTI Italia. “Da sempre per noi di JTI, impegnarci attivamente nel sostegno alle comunità in cui operiamo rappresenta un elemento centrale della nostra filosofia aziendale e grazie a progetti come questi riusciamo a darne una concreta realizzazione. E’ quindi un piacere e un onore, dopo aver contribuito alla messa in opera di Energia in Periferia Umbria, progetto che ha dato supporto a numerose famiglie del territorio, rinnovare la nostra collaborazione anche qui ad Acireale”.
Energia in periferia rappresenta uno strumento molto importante, a maggior ragione in riferimento ai numeri della povertà energetica in Italia; un fenomeno che, secondo l’OIPE – Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, interessa il 7.7% della popolazione totale, pari a 2 milioni di famiglie a rischio scivolamento verso la vulnerabilità energetica, con un’impennata che in Sicilia arriva al 14.6%. L’iniziativa, già attiva a livello nazionale, è promossa da Banco dell’energia al fine di dare supporto alle famiglie in situazioni di povertà energetica residenti nelle zone periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni.
“Da sempre, la nostra Associazione è vicina alle famiglie vulnerabili con un supporto che va oltre l’aiuto economico,” ha sottolineato Rosario Russo, Presidente della ODV Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Acireale. “Accompagniamo queste famiglie in un cammino di crescita personale, mirato a farle uscire dalla condizione di bisogno. Questo progetto incarna perfettamente il carisma della nostra associazione, offrendo una prospettiva di miglioramento duraturo e tangibile”.
“Quella che avete presentato è un’iniziativa preziosa e lodevole”, ha concluso Mons. Agostino Russo, Vicario Generale della Diocesi di Acireale. “Affiancare le famiglie più povere, aiutandole a raggiungere uno stile di vita più sostenibile, è un bene che avvantaggia non solo i beneficiari diretti del progetto, ma l’intera comunità. Esprime inoltre quell’attenzione alla salvaguardia del Creato che risponde pienamente all’appello di Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Sì”.
-foto ufficio stampa JTI Italia –
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A maggio record per la domanda di energia coperta da fonti rinnovabili

ROMA (ITALPRESS) – Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nel mese di maggio 2024 il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 24,7 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,9% rispetto a maggio 2023. Tale variazione positiva, che recupera solo parzialmente il dato di maggio dello scorso anno (-7,4%), è stata raggiunta con un uguale numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto a maggio 2023.
Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, non varia rispetto a maggio 2023, confermando una crescita a velocità ridotta per via di una lieve ripresa dell’industria (+1,4%) e una più vivace dei servizi.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio è stata +1,8% al Nord e al Centro; +2,3% al Sud e Isole.
Nei primi cinque mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,2% il valore rettificato).
L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese ‘energivorè, ha fatto registrare una crescita dell’1,4% rispetto a maggio 2023. Con dati destagionalizzati e corretti per l’effetto calendario, la variazione non cambia. In particolare, positivi i comparti della cartaria, siderurgia, mezzi di trasporto ed alimentari. In flessione quelli della meccanica, ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, cemento calce e gesso e chimica.
In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica, destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura, è leggermente positiva (+0,8%). In aumento anche la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (+1,2%).
L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di marzo 2024, una variazione positiva del 4,8% rispetto a marzo 2023. In particolare, tra i comparti che hanno registrato variazioni positive si trovano attività professionali, scientifiche e tecniche, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione. Tra quelli con variazione negativa si trovano finanza e assicurazione e istruzione.
Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh; a livello progressivo, da gennaio a maggio 2024, l’import netto è in aumento del 5,6%.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 42,3% a maggio 2023). Si tratta del valore su base mensile più alto di sempre. In aumento la fonte idrica (+34,7%), fotovoltaica (+36,3%) ed eolica (+10,5%); l’incremento di produzione del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all’effetto combinato dell’aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e del maggior irraggiamento (+393 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-4,3%) e termica (-14,6%) come diretta conseguenza della crescita delle rinnovabili. In particolare, nel mese di maggio, la produzione a carbone ha coperto circa l’1% della richiesta totale. Da inizio 2024, il contributo del carbone si mantiene inferiore al 2% del fabbisogno nazionale.
Continua l’accelerazione della penetrazione delle energie rinnovabili. Infatti, la capacità rinnovabile in esercizio, nei primi cinque mesi del 2024, è in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, l’aumento è stato di 3.015 MW.

– Foto ufficio stampa Terna –

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Piano Mattei, Moles “Acquirente Unico attivo in Malawi”

BARI (ITALPRESS) – “Il rinnovato interesse sui temi della cooperazione si deve all’elaborazione e all’approvazione del Piano Mattei per l’Africa: un progetto strategico di diplomazia, spinta allo sviluppo e investimento dell’Italia e che ha il pregio di dare organicità a tutte le iniziative rivolte all’Africa, soprattutto rispetto a passate iniziative spesso episodiche e non inserite in un contesto di sistema”. Lo ha detto Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico, nel corso delle sue “riflessioni introduttive” all’appuntamento, organizzato da Globe a Bari, “L’Italia cuore verde del Mediterraneo”.
“Quando parlo di iniziative episodiche precedenti al Piano Mattei – ha continuato Moles – parlo di qualcosa che conosco direttamente; Acquirente Unico, infatti, sta portando avanti in Malawi, insieme al GSE (la nostra Capogruppo) e ad Eutalia, un gemellaggio con il paese centroafricano. Stiamo lavorando per supportare il Regolatore locale nel miglioramento della governance, nel rafforzamento della capacità tecnica e dei processi di digitalizzazione e nello sviluppo delle attività di supporto al consumatore, su cui Acquirente Unico, che gestisce lo Sportello del Consumatore di energia, ha un’esperienza pluriennale”.
“L’Italia – ha sottolineato – è il vero connettore geografico dell’Europa con l’Africa; il Piano Mattei, con la Cabina di regia, fornisce una soluzione ad un problema strategico reale: uno sviluppo condiviso attraverso una cooperazione strutturale e non episodica”.
“Tra le aree di intervento del Piano Mattei c’è anche l’energia, settore imprescindibile per lo sviluppo delle potenzialità dei Paesi africani. Esistono Paesi ancora fortemente dipendenti da altri in termini di approvvigionamento e Paesi con abbondanza di risorse energetiche ma carenti nelle tecnologie e nelle competenze che ne consentirebbero lo sfruttamento – ha detto ancora Moles -. Si tratta di una sorta di interdipendenza energetica tra i vari Stati, che, tuttavia, nell’attuale scenario geopolitico di grande incertezza, rischia di trasformarsi in fattore di rinnovata instabilità, come si è visto nel caso del gas proveniente dalla Russia e come potrebbe avvenire con nuove materie prime critiche, come le terre rare che rischiano di trasformarsi in un nuovo monopolio”.
“E’ indispensabile approfondire il tema di come affrontare il rapporto sempre più stretto fra geopolitica, sicurezza energetica e transizione verde. Credo che incontri come quello di oggi – ha aggiunto Moles – siano fondamentali per iniziare a fornire risposte a queste questioni – ha proseguito -. In un mondo interconnesso è ancora più vero un principio antico: gli effetti di una decisione di oggi si vedranno fra dieci o vent’anni; questo ci dà una responsabilità ulteriore. In quest’ottica, il Piano Mattei è un buon primo passo per uno sviluppo comune. Perchè la ricchezza si costruisce, ma – soprattutto – si costruisce assieme”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Pichetto Fratin “L’Italia ponte energetico del Mediterraneo”

TRAPANI (ITALPRESS) – “Il Mediterraneo è uno snodo fondamentale su molti piani, come quello culturale e commerciale, ma lo sta diventando sempre di più anche dal punto di vista energetico, come ponte tra Europa, Africa e Asia. L’Italia ha la fortuna di trovarsi al centro del Mediterraneo e può davvero consolidarsi come ponte energetico tra Nord e Sud, Est ed Ovest del bacino”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al quarto Workshop dei Presidenti MEDREG (Associazione dell’Energia del Mediterraneo) in corso presso il sito archeologico di Selinunte, nel Trapanese.
“Il Mare Nostrum è già sede di molte infrastrutture energetiche, come collegamenti elettrici, gasdotti e terminali LNG – aggiunge -. La sfida che abbiamo davanti è rafforzare ed espandere le infrastrutture, in ottica di maggiore sicurezza energetica e decarbonizzazione, per raggiungere il traguardo della neutralità climatica entro la metà di questo secolo. Sfida che per il Mediterraneo è ancora più importante e significativa, perchè è una delle aree più vulnerabili ai cambiamenti climatici”.
“La cooperazione energetica – sottolinea il Ministro – è essenziale per mettere a fattore comune i punti di forza di ciascuno dei Paesi che aderiscono al MEDREG. In questo contesto, il ruolo dei Regolatori è fondamentale per stimolare l’integrazione regionale e lo scambio di energia tra i Paesi, favorendo il processo di transizione energetica”.
“In questi giorni – aggiunge Pichetto Fratin – stiamo ultimando l’aggiornamento del Piano Nazionale Energia Clima (PNEC), che definirà gli impegni energia-clima sull’orizzonte 2030, un passo cruciale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Dovremo consegnare la versione aggiornata del Piano alla Commissione Europea entro la fine di questo mese, partendo dal documento che abbiamo consegnato a luglio 2023. Nel processo di aggiornamento del Piano è stato seguito un approccio realistico e basato sulla neutralità tecnologica, che prevede comunque una forte accelerazione su: fonti rinnovabili elettriche; produzione di gas rinnovabili (biometano, idrogeno e altri biocarburanti compreso l’HVO – olio vegetale idrotrattato); ristrutturazioni edilizie, efficienza energetica, inclusa l’elettrificazione dei consumi finali”.
“L’Italia – prosegue il Ministro – sta inoltre valutando il ricorso alla fonte nucleare. Abbiamo avviato la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile e recentemente abbiamo deciso di aderire come Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica all’Alleanza Industriale Europea sui piccoli reattori modulari (SMR – Small Modular Reactors), per confermare il sostegno del sistema Paese e dare un segnale concreto di interesse allo sviluppo di nuove tecnologie all’avanguardia, che possono dare un importante contributo alla decarbonizzazione”.
“Una parte di grande rilievo nel Piano Nazionale Energia e Clima italiano è la cooperazione regionale in termini di infrastrutture energetiche”, sottolinea il Ministro, facendo riferimento ad alcuni importanti progetti.
“Il corridoio Sud dell’idrogeno – spiega – è già stato selezionato a livello europeo come Progetto di interesse comune (PCI) contribuirà a raggiungere l’obiettivo di importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030 a livello UE. Il progetto è stato fortemente sostenuto dall’Italia sin dall’inizio e rientra pienamente nello spirito del piano Mattei per l’Africa. L’Italia, anche in veste di Presidenza G7, ha posto grande attenzione sulla cooperazione con l’Africa e ha ribadito l’importanza di rafforzare la collaborazione con i Paesi africani e di cooperare insieme per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica a livello globale. Il continente africano offre grandi potenzialità che l’Italia vuole sostenere attraverso la creazione di partenariati mutualmente vantaggiosi su base paritaria, con l’obiettivo di rendere l’Italia un hub energetico del Mediterraneo, con la funzione di ponte tra l’Europa e l’Africa”.
“Gli interventi – prosegue il Ministro – avranno al centro il nesso clima-energia, punteranno a rafforzare l’efficienza energetica e l’impiego di energie rinnovabili, con azioni volte ad accelerare la transizione dei sistemi energetici, inclusa la generazione elettrica da fonti rinnovabili e le infrastrutture di trasmissione e distribuzione, nonchè lo sviluppo delle capacità e professionalità necessarie. Nel settore della finanza climatica, e in congiunzione con le finalità del Piano Mattei, vorrei sottolineare che l’Italia intende indirizzare una quota estremamente significativa del Fondo Italiano per il Clima – la cui dotazione complessiva è di oltre 4 miliardi di euro – su Africa e Medio Oriente. L’Italia ha inoltre lanciato il Processo di Roma, a cui aderiscono diversi dei Paesi che fanno parte anche del MEDREG. Lo spirito che anima tale iniziativa è quello di costruire partneriati su base paritaria al fine di elaborare risposte comuni alle sfide attuali ed urgenti che interessano i Paesi dei due continenti, dalle migrazioni alla transizione energetica. A conclusione di questo mio intervento ribadisco ancora una volta la centralità del Mare Mediterraneo nello scenario energetico globale e il ruolo fondamentale dei Regolatori per favorire la cooperazione energetica dei Paesi del Bacino e realizzare una transizione energetica socialmente equa che non lasci nessuno indietro”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Moles “Esiti aste Stg piccole imprese positiva evoluzione del sistema”

ROMA (ITALPRESS) – “Gli esiti delle aste per il Servizio a tutele graduali per le piccole imprese che pubblichiamo oggi danno conto di una positiva evoluzione del sistema, non soltanto in relazione ai ribassi riscontrabili rispetto alla tornata di aste precedenti, ma anche riguardo il modello di asta stabilito dall’Autorità, modulato di volta in volta in base alle varie evidenze registrate; un’evoluzione, questa, che Acquirente Unico si è impegnato a realizzare praticamente, costruendo un modello di funzionamento e gestione delle prescrizioni di Arera, che finora ha dato ottima prova di sè”. Così Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico, commentando gli esiti delle procedure concorsuali per l’individuazione degli esercenti il Servizio a tutele graduali per le piccole imprese per il periodo 1° luglio 2024 – 31 marzo 2027.
Le sette aree territoriali sono state aggiudicate a: Iren Mercato (Toscana, Calabria – Emilia-Romagna, Piemonte – Puglia, Abruzzo, Basilicata, Molise, Umbria, Sicilia), A2A (Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta – Campania, Marche, Sardegna) ed Enel Energia (Lombardia senza il comune di Milano – Comune di Milano, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto), per un totale di circa 93.000 clienti e circa 1,6 milioni di MWh.
“Ci sono diversi elementi emersi dalla gara – sottolinea l’Ad – che potranno fornire utili indicazioni sui cambiamenti del settore; per esempio il fatto che la platea dei soggetti, le cui forniture sono andate all’asta, si è molto ridotta rispetto al 2021; a tale riguardo ritengo che potranno essere utili ed interessanti le analisi e le valutazioni che certamente saranno svolte dalle istituzioni a questo titolate, da cui si potrà capire come si è evoluto il sistema della fornitura alle piccole imprese”.
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– Foto: ufficio stampa Acquirente Unico –