MARSALA (TRAPANI) (ITALPRESS) – Tre nuovi parchi per le energie rinnovabili, da Engie, in Sicilia, per un investimento di 140 milioni di euro. I progetti sono stati illustrati dai vertici della società energetica, a Marsala. Gli impianti si uniranno ai tre già operativi presenti in Sicilia (Salemi/Trapani eolico e fotovoltaico a Lembisi e Santa Chiara).
Il primo nuovo parco eolico è in costruzione a Elimi, in territorio di Salemi in provincia di Trapani. Si tratta di un impianto con turbine innovative che permettono, a fronte di 38MW di potenza installata, la produzione di 115 GWh all’anno, con pale del diametro di 135 metri. Attualmente si è conclusa la prima fase del cantiere con la realizzazione delle fondazioni delle turbine eoliche. La seconda fase prevede la realizzazione delle opere elettriche ed è in stadio avanzato di lavori mentre la terza prevede il montaggio delle turbine eoliche.
Il cantiere si concluderà a inizio ottobre mentre l’entrata in esercizio è prevista per la fine dell’anno con la distribuzione dell’energia sulla rete nazionale.
Engie, inoltre, sta costruendo due parchi agrofotovoltaici nell’Isola che saranno realizzati in territorio di Mazara del Vallo (provincia di Trapani, per 115 ettari) e Paternò (in provincia di Catania, per 75 ettari) e avranno una capacità produttiva di 1040MW peak.
L’80% della produzione sarà destinata ad Amazon, ovvero 66MW, per alimentare i propri stabilimenti; il resto sarà immesso nel mercato per soddisfare il fabbisogno di 20 mila utenze domestiche siciliane. Si prevede un risparmio di 62 mila tonnellate di Co2). Per le tecnologie utilizzate, questi saranno gli impianti tra i più innovativi progettati in Italia con pannelli dotati di tecnologia bifacciale e di taglia grande. Nell’ambito del progetto di Salemi sono state fatte da Engie opere di compensazioni per sette milioni di euro, mentre gli impianti agrofotovoltaici di Mazara e Paternò avranno una ricaduta positiva sul territorio per un valore complessivo di tre milioni di euro.
“Come gruppo abbiamo ambiziosi obiettivi di carbon neutrality e per poterli raggiungere abbiamo focalizzato la nostra strategia su azioni volte a semplificare la nostra organizzazione e a consolidare il suo ruolo chiave nella riduzione dell’imptatto ambientale”, ha spiegato Damien Terouanne, country manager Italy & Greece e ceo di Engie Italia.
“Attualmente tra i parchi esistenti e quelli in costruzione”, ha aggiunto Samuel Renard, direttore renewable Energie & Storage Engie Italia, “la società ha 25 parchi eolici per una capacità installata da 500MW da energia rinnovabile. La strategia nelle rinnovabili di Engie è in forte accelerazione dal 2020 e ha consentito di triplicare la capacità installata. In Sicilia Engie possiede tre impianti in esercizio per circa 70MW di potenza installata e sta costruendo tre nuovi progetti per ulteriori 142 MW”.
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Energia rinnovabile, da Engie 140 mln per tre nuovi parchi in Sicilia
Partnership Acea Energia e Windtre per fornitura energia e gas
ROMA (ITALPRESS) – Partnership tra Acea Energia e Windtre per promuovere e commercializzare, a partire dai punti vendita dell’operatore tlc di Veneto e Puglia, l’offerta Luce & Gas contraddistinta dal brand “Windtre Luce & Gas powered by Acea Energia”. L’intesa commerciale, fortemente innovativa per la sua configurazione, introduce un modello di collaborazione tra le due società finalizzato a valorizzare la potenzialità commerciale del brand Windtre e la solidità di Acea Energia nella gestione del servizio di Luce & Gas. Tutto questo con l’obiettivo di proporre ai clienti un’offerta all’insegna di trasparenza, affidabilità e prossimità. Per Gianluca Corti, Chief Commercial Officer di Windtre, “questa collaborazione segna il debutto di Windtre su un nuovo segmento di mercato, quello dell’energia. Si tratta di una partnership inedita, che coniuga la capillarità della nostra rete vendita all’esperienza consolidata di Acea Energia, per fornire ai clienti di Veneto e Puglia un portafoglio di servizi integrato in un’unica, semplice ed efficace soluzione”.
“Siamo molto soddisfatti di questo accordo commerciale tra due delle più importanti aziende nazionali nei rispettivi settori – ha dichiarato il presidente di Acea Energia, Valerio Marra – che sarà in grado di creare valore per entrambi i partner e per i rispettivi clienti. Questo accordo risulta perfettamente in linea con i piani strategici di sviluppo della nostra azienda rafforzando una delle leve commerciali più rilevanti del mercato dell’energia: quella dei canali di vendita”.
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Scattano i rincari per l’energia, +9,9% elettricità e +15,3% gas
MILANO (ITALPRESS) – Anche per l’Italia il forte aumento delle quotazioni delle materie prime – in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti la pandemia – nonchè la decisa crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità, se il Governo non fosse intervenuto con un provvedimento di urgenza per diminuire la necessità di raccolta degli oneri generali in bolletta del prossimo trimestre. Lo rende noto l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
L’incremento definitivo è pertanto del 9,9% per la bolletta dell’elettricità e del 15,3% per quella del gas nel terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo in tutela.
In particolare, il Governo, con il Decreto lavoro e imprese approvato in Consiglio dei Ministri, ha previsto di destinare 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre, utilizzando a tal fine parte di quanto ricavato proprio dalle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di CO2 (ETS).
L’Autorità, utilizzando le leve regolatorie ha ridimensionato gli oneri generali per il trimestre luglio-settembre, attuando una forte riduzione degli oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili (ASos), oltre a un’ulteriore riduzione anche dei rimanenti oneri generali (Arim), in particolare di quelli per la promozione dell’efficienza energetica, come effetto del recente decreto in materia di certificati bianchi.
“Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale, abbiamo supportato tecnicamente la scelta di intervento del Governo – afferma il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini -. Senza il decreto l’aumento delle bollette sarebbe stato molto più pesante. Tenendo conto della tendenza internazionale all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle scelte europee sulla limitazione dei gas serra, appare ancora più importante consolidare l’utilizzo dei proventi delle aste dei permessi di emissione CO2 a contenimento delle bollette”.
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Energia elettrica da impianti eolici su piattaforme galleggianti
ROMA (ITALPRESS) – Sfruttare l’energia eolica con impianti collocati in mare, su piattaforme galleggianti. Il ministero della Transizione ecologica apre la manifestazione di interesse per l’innovativa tecnologia rivolgendosi a tutti gli imprenditori del settore. Un’azione strategica finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili stabiliti in ambito internazionale ed euro-unitario. In tale quadro, anche in considerazione della situazione orografica e di utilizzo del territorio italiano, un importante ruolo potrà essere assunto da tali impianti di sfruttamento dell’energia eolica. Si tratta di una tecnologia innovativa, suscettibile di accedere ai finanziamenti pubblici previsti, che necessita di una particolare attenzione ai fini del superamento dei plurimi problemi legati alla fase progettuale e al successivo percorso autorizzativo, al fine di consentire l’introduzione più rapida possibile di questa tipologia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che potrebbe assicurare un’ampia quota dell’obiettivo perseguito.
A tale fine il ministero della Transizione ecologica formula e rende pubblica, mediante l’inserimento sul proprio sito, la richiesta di manifestazione d’interesse, rivolta a tutti i soggetti imprenditoriali che siano in grado di proporre progetti rientranti nella tipologia indicata. Decorsi 20 giorni dalla predetta pubblicazione, il Ministero raccoglierà le proposte che perverranno ai fini della istituzione di tavoli di condivisione tecnica e di supporto tecnico- amministrativo per la valutazione, approvazione e realizzazione di ciascun singolo progetto.
Si chiede contestualmente a ogni soggetto singolo o collettivo di rilievo nazionale, interessato alla conoscenza e alla valutazione dei profili ambientali e produttivi riferiti all’insediamento dei predetti impianti, di manifestare il proprio interesse a partecipare ai predetti tavoli, ai fini della massima trasparenza e partecipazione, oltrechè celerità, delle procedure in esame.
Sarà cura del ministero proporre la composizione di ciascun tavolo di lavoro e organizzare il relativo funzionamento, avendo quali parametri principali di riferimento la minimizzazione degli impatti ambientali, la celerità della realizzazione e il dimensionamento ottimale di ciascun progetto sotto il profilo della produzione energetica. Qualora i medesimi progetti siano ammessi a misure di finanziamento nazionali e dell’Unione Europea, l’attività di supporto potrà estendersi agli adempimenti di carattere tecnico e amministrativo connessi.
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Accumulo di energia, progetto da 7 mln per prima rete ricerca europea
ROMA (ITALPRESS) – Un investimento da 7 milioni di euro per realizzare la prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia, elemento chiave per accrescere la diffusione delle fonti rinnovabili e accelerare la decarbonizzazione. E’ la sfida del progetto europeo StoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System), coordinato dai ricercatori del Karlsruher Institut fur Technologie (KIT), che coinvolge un totale di 47 partner di 17 Paesi. All’iniziativa, della durata di 48 mesi, per l’Italia partecipano ENEA, CNR ed Eni che, insieme alla francese EDF, rappresenterà il punto di vista delle imprese; altri partner sono istituzioni, organismi di ricerca, istituti tecnologici, università e associazioni quali ESFRI, l’European Strategy Forum on Research Infrastructures, EERA, la European Energy Research Alliance, ed EASE, l’Associazione europea per lo stoccaggio dell’energia, tutti organismi che collaborano da diverso tempo e hanno dato vita al nucleo dell’ecosistema europeo di Energy Storage.
“La sfida di questo progetto consiste nel riuscire ad integrare le numerose infrastrutture e competenze distribuite sul territorio europeo nel settore dell’accumulo di energia, coniugando le capacità di ricerca dei partner con la creazione di una rete focalizzata sull’implementazione. Si tratta di un’opportunità di rilievo per lo sviluppo di una filiera condivisa, in stretta connessione tra ricerca e industria”, sottolinea Margherita Moreno, ricercatrice ENEA e coordinatrice del progetto e del gruppo “Electrochemical Storage” in EERA Joint Programme Energy Storage, nonchè esperto tecnico-scientifico nel Segretariato della piattaforma tecnologica per le batterie europee, ETIP Batteries Europe
Fra le attività che verranno sviluppate nell’ambito di StoRIES, un meccanismo per rendere disponibili e accessibili infrastrutture e servizi di ricerca di livello mondiale sui sistemi di accumulo di energia, il miglioramento dei materiali per ridurre i costi e rendere le tecnologie di accumulo più flessibili e competitive e il supporto alla diffusione di sistemi di accumulo. Nello specifico, ENEA si focalizzerà sull’ibridizzazione, ovvero l’integrazione di diverse tecnologie e sistemi di accumulo per accrescere flessibilità ed efficienza; su questo aspetto, ritenuto di particolare rilievo, è prevista la stesura di una roadmap; forte attenzione verrà data anche alle ricadute e agli aspetti sociali, tecnologici e ambientali di questa tecnologia, per i quali sono previste attività di formazione e informazione.
“StoRIES è un progetto strategico per l’ENEA e per l’Italia, in quanto permetterà di approfondire e declinare il concetto di ibridizzazione delle diverse forme di stoccaggio chimico, termico ed elettrochimico in sinergia con numerosi altri gruppi di ricerca”, afferma Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
“Metteremo a disposizione del progetto il nostro supercomputer CRESCO (secondo per potenza e velocità di calcolo in Italia), la piattaforma sperimentale dedicata allo sviluppo e alla caratterizzazione di nuovi materiali e componenti per l’accumulo termico ed il laboratorio dedicato allo studio e ai test delle tecnologie power-to-gas (idrogeno e metano)”, conclude Graditi.
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Enel X diventa official Smart Charging Partner di Extreme E
MILANO (ITALPRESS) – Extreme E, la serie di corse automobilistiche, ha annunciato che Enel X – la business line globale del Gruppo Enel per i servizi energetici avanzati – sarà Official Smart Charging Partner della serie. Enel X fornirà la tecnologia di ricarica, JuicePump 40 Race Edition, per alimentare il SUV completamente elettrico del campionato denominato ODYSSEY 21.
Enel X ha una solida esperienza nel settore energetico combinando sostenibilità, digitalizzazione e innovazione. Man mano che il complesso panorama energetico mondiale evolve, Enel X sta sviluppando e implementando soluzioni energetiche personalizzate consentendo alle aziende e ai consumatori di adottare misure concrete per ridurre le emissioni di CO2. “Enel X – si legge in una nota – è fortemente impegnata nello sviluppo e test di tecnologie avanzate per rendere il motorsport ancora più sostenibile, mantenendo allo stesso tempo livellielevati di prestazioni e sicurezza”.
Alejandro Agag, fondatore e CEO di Extreme E, ha dichiarato: “Extreme E ed Enel X condividono l’obiettivo comune riguardo l’utilizzo dei veicoli elettrici nel mondo. Stiamo mostrando il loro potenziale attraverso l’entusiasmo del motorsport ed Enel X sta lavorando a soluzioni innovative per garantire la ricarica di questi veicoli nel modo più sostenibile possibile. Sono lieto che potremo beneficiare dell’esperienza di Enel X ai nostri X Prix in qualità di Official Smart Charging Partner di Extreme E, dimostrando ulteriormente come il mondo dell’elettrificazione sta andando avanti – un fenomeno che tutti dobbiamo sostenere se vogliamo ridurre le emissioni globali di carbonio e proteggere il nostro pianeta”.
Francesco Venturini, CEO di Enel X, ha aggiunto: “Il nostro ruolo di Official Smart Charging Partner di Extreme E è un’ulteriore conferma del nostro impegno a spingere l’innovazione tecnologica nella mobilità elettrica. Fornendo la nostra infrastruttura di ricarica a una competizione così estrema, possiamo dimostrare che la mobilità elettrica non ha davvero limiti, rappresentando uno dei modi migliori per combinare sostenibilità e innovazione per guidare la transizione energetica. Inoltre, il Gruppo Enel è particolarmente orgogliosodi contribuire al campionato tramite Enel Foundation, che da luglio 2020 è uno dei Founding Scientific Partner di Extreme E”.
Enel X è stata recentemente nominata come una delle aziende più innovative al mondo per il 2021 dalla prestigiosa Fast Company. E’ stata riconosciuta per le sue soluzioni di ricarica intelligenti per veicoli elettrici, tra cui JuiceEco e JuiceNet Green, che ricaricano i veicoli elettrici con energia pulita.
Extreme E ha lo scopo di evidenziare l’impatto del cambiamento climatico in alcuni degli ambienti più remoti del mondo, promuovere l’adozione di veicoli elettrici per aprire la strada a un futuro a basse emissioni di carbonio e fornire la prima piattaforma sportiva al mondo in termini di parità di genere.
Con il 30% delle emissioni globali di carbonio provenienti dai trasporti, Extreme E crede di poter utilizzare la sua potente piattaforma multimediale per mettere in luce i problemi che affrontiamo e la necessità di agire ora per proteggere il nostro futuro.
La serie non spera soltanto di aumentare la consapevolezza su tutti questi problemi, ma anche di evidenziare le azioni concrete che tutti possono intraprendere per ridurre la propria impronta di carbonio tramite la sua Extreme E Count Us In Challenge, che invita i suoi fan a mettere in pratica misure per ridurre la propria impronta di carbonio e, in tal modo, sollecitare i governi, le città e le imprese ad accelerare i progressi nella lotta contro il cambiamento climatico.
La prossima tappa del calendario di cinque eventi di Extreme E è l’Arctic X Prix a Kangerlussuaq, in Groenlandia, che si svolgerà dal 28 al 29 agosto, dove nove squadre si sfideranno per l’ambito gradino più alto del podio. Inoltre, l’evento evidenzierà gli effetti devastanti che il riscaldamento globale sta avendo sulla calotta glaciale della Groenlandia.
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A Matera la rete elettrica del futuro
ROMA (ITALPRESS) – Una rete elettrica sempre più digitale, sostenibile, resiliente e partecipativa, realizzata in uno dei comuni più belli d’Italia, che integra il territorio e la tradizione con l’innovazione: è il progetto Grid Futurability Matera di E-Distribuzione, presentato oggi in un evento digitale moderato dal direttore di Italian Tech de La Repubblica, Riccardo Luna, cui hanno partecipato il sindaco di Matera Domenico Bennardi, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi; Antonio Cammisecra, direttore Global Infrastructure & Networks di Enel, Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione e Massimo Ricci, direttore della Divisione Energia di Arera. L’evento ha previsto inoltre il contributo della ricercatrice dell’Enea ed esperta in Smart Grid, Maria Laura di Somma e, per l’approfondimento tecnologico sul progetto, della Responsabile di Tecnologie di Rete di E-Distribuzione, Marina Lombardi.
La rete elettrica di distribuzione è un’infrastruttura che abilita il processo di transizione energetica, in grado di sviluppare e fornire nuovi servizi per i cittadini e accogliere sempre di più l’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’obiettivo è trasformarla in una rete flessibile, aperta alla collaborazione e sempre più digitale garantendo qualità e affidabilità del servizio, tutto in un’ottica sostenibile per massimizzare il valore economico e ridurre gli impatti ambientali. Grid Futurability è quindi il modello per la trasformazione delle reti di distribuzione in Smart Grid attraverso la combinazione di sistemi tradizionali e soluzioni digitali avanzate che le rendono più affidabili ed efficienti, aperte alla partecipazione degli stakeholder e sostenibili.
Il progetto Grid Futurability Matera avrà la durata di 5 anni (2021-2025), con investimenti pari a 27 milioni di euro. Gli interventi interesseranno circa 9000 km di linee, 31 impianti primari e 2412 impianti secondari, con benefici per oltre 129.000 clienti. Lo sviluppo del progetto dimostrerà tutti i vantaggi derivanti dall”implementazione delle reti digitali a favore di clienti, imprese e comunità.
“La scelta di una città come Matera per sperimentare la rete elettrica del futuro non è casuale – spiega Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione -. Il progetto, che potrà essere replicato in altre aree del Paese, permetterà di mettere in campo tecnologie, energie e risorse per rispondere alle esigenze specifiche del Comune e della sua straordinaria conformazione urbana, abilitando la trasformazione in una vera e propria smart city e dimostrando come la bellezza del territorio possa convivere e integrarsi perfettamente con l’innovazione”.
“Matera sta realizzando un modello di sviluppo sostenibile del territorio in grado di preservare il patrimonio e le risorse ambientali e naturali – ha commentato il sindaco di Matera Domenico Bennardi – E’ un modello che punta sull’innovazione, intesa come capacità di avere uno sguardo e un punto di vista nuovi per la crescita dell’intero sistema. La collaborazione tra cultura tradizionale e smart city supera l’effetto di una semplice iniezione di tecnologie per l’efficienza della città, e può generare un processo che si adatta alla forma della comunità e del territorio urbano”.
A Matera saranno introdotte nuove tecnologie come il Qed (Quantum Edge Device), dispositivo per la digitalizzazione delle cabine secondarie dotato di elevata capacità computazionale e intelligenza che integrerà in un unico device le funzionalità più importanti per l’automazione della rete elettrica, o la Smart street box, cassetta stradale di nuova generazione dotata di sensori e di apparati intelligenti in grado di fornire informazioni in tempo reale sullo stato della rete. Inoltre, grazie ai nuovi canali di comunicazione dell’Open Meter come la Chain 3 sarà possibile abilitare nuovi servizi e una più ampia partecipazione delle comunità al mondo dell’energia.
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Protocollo di conciliazione paritetica tra aziende e consumatori
ROMA (ITALPRESS) – Siglato un accordo tra sette grandi aziende dei settori energetico, idrico e del teleriscaldamento e le 20 Associazioni nazionali dei Consumatori del CNCU, Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. Per la prima volta in Italia, alla luce della positiva esperienza maturata negli scorsi anni, è stato sottoscritto un protocollo unitario. Obiettivo dell’intesa che vede il coinvolgimento dei maggiori operatori nazionali del settore, è rilanciare la negoziazione paritetica, rafforzare lo strumento di risoluzione alternativa delle controversie consolidando il dialogo tra aziende e associazioni consumeristiche e rafforzando il rapporto di fiducia con i consumatori. Il protocollo unico è stato siglato da A2A, Acea, Edison, Enel, Eni gas e luce, E.ON, Iren e dalle 20 associazioni di consumatori del CNCU Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi, Asso-consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, CTCU – Centro Tutela Consumatori e Utenti Alto Adige, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, MDC – Movimento Difesa del cittadino, U.di.Con. – Unione Difesa Consumatori, UNC – Unione Nazionale consumatori. Il protocollo estende lo strumento della conciliazione, oltre che ai servizi di fornitura di energia elettrica e gas, anche al settore idrico e al teleriscaldamento. Gli organismi di negoziazione paritetica, per definire in modo gratuito, rapido, semplice ed extragiudiziale le controversie tra imprese e consumatori, sono stati introdotti in Italia nel 2016 e via via adottati dalle 7 aziende attraverso singoli accordi con le Associazioni dei consumatori che ne regolano il funzionamento.
L’esperienza maturata in questi anni ha trasformato la negoziazione paritetica in una esperienza di successo fondata sulla ricerca spontanea di sinergie, costruita attraverso scambio periodico di conoscenze e valorizzata con il confronto regolare con l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
Il protocollo rinnova e potenzia l’impegno a favore di uno strumento che assicura ai consumatori efficacia per la tutela dei propri diritti senza ricorrere a procedimenti giudiziari spesso lunghi ed onerosi. Aziende e associazioni sono impegnate nel promuovere e sostenere congiuntamente il percorso di sviluppo continuo della conciliazione paritetica assicurandone l’efficacia e la semplicità di accesso alla procedura curandone la sua più ampia diffusione, oltre a garantire la formazione continua dei conciliatori.
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