ROMA (ITALPRESS) – La Sicilia si pone al centro del dialogo tra stakeholder e player internazionali nella riflessione sulla transizione energetica e lo fa con “HEYSUN – l’Expo della Transizione Energetica”. Catania, in particolare, ospiterà questa importante esposizione che è stata presentata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e che si svolgerà nell’area di SiciliaFiera a Misterbianco tra il 25 e il 27 settembre.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha preso parte alla presentazione che ha coinvolto Pietro Piccinetti, presidente della Commissione Internazionalizzazione AEFI, Nino Di Cavolo, presidente di SICILIAFIERA, Rosario Lanzafame, presidente del Comitato Tecnico Scientifico HEYSUN e l’ambasciatore del Kenya, Fredrick L. Matwang’a.
“Questa iniziativa è significativa, perchè è un’esposizione sulla transizione energetica in cui siamo impegnati in prima linea e perchè si svolge in Sicilia in un territorio in cui si scommette il futuro dell’impresa italiana per la duplice transizione energetica e digitale. Questo perchè in quell’area si stanno realizzando investimenti a guida italiana che ci consentiranno di realizzare in Sicilia le imprese capaci di produrre tecnologia green e digitale che sono fondamentali per far vincere il nostro paese nella competitività globale”, sottolinea il Ministro Urso, che aggiunge: “A Catania si sta realizzando quello che diventerà il più grande stabilimento d’Europa 3Sun di Enel sostenuto dal piano transizione 5.0. Nella stessa area si sta sviluppando il polo produttivo della micro elettronica più importante in Europa con ST Microelectronics. Quindi, è importante che si faccia in quell’area una fiera sulla transizione energetica per permettere ad altri di insediarsi in Sicilia e in Italia utilizzando gli strumenti che abbiamo messo in campo per l’offerta e la domanda con i contratti di sviluppo dell’industria Net Zero. Ci sono le norme, le risorse e oggi anche questa importante manifestazione che potrà evidenziare l’importanza di incamminarci insieme nella sfida competitiva per quanto riguarda l’ecologia e l’impresa”.
Si tratta del primo evento fieristico del sud Italia dedicato alle energie rinnovabili e all’accelerazione della transizione energetica che è già in corso e richiede per questo un’attenzione repentina e necessaria, obiettivo di base di Heysun: sarà dunque, un’occasione importante che tramite un hub innovativo, culturale e scientifico nel cuore del Mediterraneo, tra Europa, Medio Oriente e Africa si porrà come luogo di confronto, con incontri e tavole rotonde, per trovare soluzioni, presentare tecnologie e servizi, ma anche per analizzare scenari contemporanei e futuri.
L’organizzazione dell’Esposizione è stata commentata da Piccinetti di AEFI: “Siamo la seconda potenza fieristica in Europa. Adesso finalmente grazie a questa iniziativa privata abbiamo una fiera nel mezzogiorno. Siamo nel momento opportuno politico per sviluppare il Piano Mattei. La Sicilia è nel centro del mediterraneo, può agire da volano per intensificare l’opportunità socio economica di business del Piano Mattei. Può essere un moltiplicatore sociale economico fondamentale anche per la politica industriale italiana”.
Saranno tante le tematiche coinvolte in questa tre giorni: dal Fotovoltaico – solare termico e solare termodinamico, impianti eolici, Generazione e utilizzazione dell’idrogeno, mobilità elettrica sostenibile, Comunità energetiche rinnovabili – CER ed efficienza energetica.
Secondo Rosario Lanzafame “ci sono tutte le condizioni affinchè questo processo di transizione possa nobilitare la Sicilia e ciò risiede nel fatto che ci sono condizioni particolarmente favorevoli. I nostri giovani dell’Università di Catania e non solo sono orientati nel campo dell’idrogeno. La Fiera parlerà delle giornate dell’idrogeno a partire dall’Hub siciliano dell’idrogeno in Europa”.
Nel dettaglio ci saranno oltre 80 mila metri quadrati che coinvolgono padiglioni, aree esterne e parcheggi, per raccontare il cambiamento, già in atto, dalla voce diretta dei suoi protagonisti: imprese, enti, organizzazioni, utilities, start-up, istituzioni e cittadini. Nino Di Cavolo, presidente di SICILIAFIERA, ha spiegato la ragione di questo progetto: “Oggi con la transizione energetica guardiamo al futuro e alla salvaguardia del nostro pianeta. E’ un progetto voluto da SiciliaFiera perchè oggi la Sicilia è un hub energetico di grande attrazione. La nostra terra ha un irraggiamento particolare. Il sole non ci abbandona e questo fa sì che le aziende parlino di fotovoltaico guardando alla Sicilia. Questo progetto è stato voluto per valorizzare la transizione energetica in Sicilia, perchè può partire da lì. Nasce anche per la voglia di dare attenzione da parte delle autorità locali, Regione, Comuni e farle avvicinare a ciò che è parte della comunità energetica. La regione Sicilia gode di un grande sviluppo e oggi è attenta a questo tema”.
“Con l’Africa – ha sottolineato l’Ambasciatore Fredrick L. MatWang’A – supporteremo questa iniziativa per quanto riguarda la trasformazione nel campo dell’elettricità. Siamo focalizzati su agricoltura, climate change ed energia. Stiamo cercando di dedicarci all’educazione per portare nuovi investitori e di realizzare una fiera, per uno scambio fra Italia e Kenya per far venire persone a visitare il Kenya”.
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Transizione energetica, la Sicilia al centro con “HEYSUN – Expo”
Infrastrutture energetiche, da Terna portale digitale per l’efficienza
ROMA (ITALPRESS) – TE.R.R.A. è il portale digitale introdotto dalla Legge 11/2024 (già “Decreto energia”) che Terna metterà a disposizione di amministratori nazionali e locali, legislatori e soggetti proponenti per la consultazione di informazioni strategiche e rilevanti su Territorio, Reti, Rinnovabili e Accumuli.
Il portale TE.R.R.A., che abiliterà una programmazione territoriale efficiente e sostenibile per l’ambiente, è stato presentato oggi da Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Direttore Divisione Energia di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Massimo Ricci, nella cornice del rinnovato Centro Nazionale di Controllo di Terna, il fulcro del sistema elettrico italiano in cui si monitorano e controllano, in tempo reale, i flussi di energia transitanti nella rete di trasmissione nazionale e nelle interconnessioni con l’estero.
Il percorso di transizione energetica richiede un impegno comune a livello nazionale per raggiungere gli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione tracciati in Italia dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che prevedono oltre 70 GW di nuove rinnovabili: a tal fine, il Decreto Energia ha affidato a Terna il compito di realizzare un nuovo portale digitale che sarà online il prossimo 7 giugno.
“Oggi tracciamo un nuovo, fondamentale, passo in avanti nel percorso di transizione energetica del nostro Paese, a conferma del ruolo strategico che Terna ricopre. Il Portale TE.R.R.A. crea una base sostanziale per la programmazione territoriale efficiente e sostenibile, fornendo informazioni trasparenti e accessibili sullo stato attuale e futuro degli impianti di rete e di accumulo, sulle richieste di connessione e sui vincoli ambientali, paesaggistici e culturali che ricadono sul territorio nazionale”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Ringrazio il Ministro Pichetto Fratin per la fiducia che ha riposto nell’esperienza di Terna per la realizzazione e lo sviluppo di questo progetto, basato sull’evoluzione digitale al servizio della transizione energetica. Sono fiera di poter presentare il portale TE.R.R.A. nel rinnovato Centro Nazionale di Controllo di Terna, un’eccellenza e un’avanguardia tecnologica nel quale, tramite l’attività di dispacciamento e conduzione, si garantisce il monitoraggio e il controllo del Sistema Elettrico Nazionale secondo criteri di sicurezza, efficienza, efficacia ed economicità”, ha concluso Giuseppina Di Foggia.
Il Portale TE.R.R.A., strumento di comunicazione istituzionale d’avanguardia, nasce con l’obiettivo di favorire la massima trasparenza su dati e informazioni, promuovere azioni di razionalizzazione e ottimizzazione nella pianificazione delle infrastrutture elettriche e, in ultimo, supportare gli stakeholder coinvolti anche attraverso continui rapporti di monitoraggio e avanzamento sulla rete e sul sistema elettrico forniti da Terna.
Una volta online, nella piattaforma sarà già presente un enorme patrimonio informativo sullo stato delle richieste di connessione (circa 6.600 tra impianti rinnovabili, sistemi di accumulo e utenti di consumo con soluzione di connessione accettata dai proponenti), e sulla localizzazione geografica di circa 40.000 impianti in esercizio, a conferma di un lavoro costante per la qualità del dato e per la digitalizzazione di processi e sistemi. Anche attraverso mappe multilayer navigabili sarà possibile osservare gli interventi di sviluppo necessari, quelli pianificati e le linee elettriche esistenti, l’anagrafica degli impianti già in esercizio e lo stato di avanzamento per le nuove iniziative di connessione.
Ad avere accesso – riservato e profilato – ai contenuti e alle informazioni saranno i principali attori del sistema elettrico: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero della Cultura, ARERA, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, e anche gli sviluppatori di impianti di produzione, accumulo e consumo.
La digitalizzazione favorirà uno scambio tra professionalità del controllo e della conduzione della rete di trasmissione abbattendo ogni barriera geografica, per un’integrazione ancora maggiore con tutti gli attori del sistema.
L’evoluzione digitale è uno dei pilastri del Piano Industriale 2024-2028 di Terna: circa 2 miliardi di euro dei complessivi 16,5 sono destinati a iniziative di innovazione tecnologica e digitale, per una rete sempre più sicura e resiliente. La nuova piattaforma digitale integrata, parte della visione aziendale improntata sullo sviluppo della Twin Transition, favorirà una programmazione territoriale sempre più coordinata ed efficace e un’ulteriore accelerazione dei processi autorizzativi: passaggi indispensabili per la rete del presente e del futuro.
– Foto ufficio stampa Terna –
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Mase autorizza Elmed, l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato, con decreto del 10 maggio, Elmed, l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia che sarà realizzata da Terna e STEG, il gestore della rete tunisina.
L’elettrodotto, per il quale è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro, avrà una lunghezza complessiva di circa 220 km, di cui la maggior parte in cavo sottomarino. Il collegamento in corrente continua da 600 MW raggiungerà una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia.
“L’autorizzazione della nuova interconnessione tra Italia e Tunisia – ha detto il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – oltre ad essere un importante traguardo all’interno degli obiettivi sfidanti di transizione energetica fissati nel PNIEC, consentirà al Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di ‘hub’ elettrico in Europa e nell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale”.
“Reti interconnesse e tecnologicamente avanzate sono alla base di un sistema elettrico sicuro e sostenibile. Elmed è uno dei progetti più significativi del Piano Industriale 2024-2028 di Terna, e l’autorizzazione ottenuta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un importante passo avanti verso la sua realizzazione – ha sottolineato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna -. Una volta in esercizio, l’opera darà un rilevante contributo al percorso di decarbonizzazione del sistema. In tal senso, le interconnessioni rappresentano uno strumento necessario per incrementare il livello di indipendenza energetica del nostro Paese e per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. L’Africa oggi rappresenta una terra di opportunità: investimenti, infrastrutture e trasferimento di competenze sono i fattori chiave per collaborazioni solide e durature”.
“L’autorizzazione definitiva al nuovo elettrodotto che collegherà Italia e Tunisia è un grande risultato nel processo di transizione energetica che vede il nostro Paese in prima linea – ha commentato il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -. Un traguardo per il quale la Sicilia ha rivestito un ruolo da protagonista e che rappresenta una grande opportunità strategica per le nuove sfide che vedono sempre più legate Europa e Africa. Grazie alla sua collocazione geografica e alle sue caratteristiche ambientali, l’Isola infatti è candidata a diventare un importante hub energetico nazionale, con notevoli ricadute in termini di sviluppo economico”.
Per quanto riguarda il lato italiano dell’opera autorizzato dal Mase, il cavo terrestre si svilupperà per 18 km dall’approdo di Castelvetrano (Trapani), fino alla stazione di conversione che verrà realizzata a Partanna (Trapani), in prossimità dell’esistente stazione elettrica. In Tunisia, la stazione elettrica sarà realizzata a Mlaabi, nella penisola di Capo Bon.
L’interconnessione autorizzata è uno dei progetti del Piano Mattei. Il ponte elettrico Italia-Tunisia è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), in quanto mira a migliorare l’integrazione dei mercati dell’Unione Europea e dei Paesi Nord Africani. Elmed garantisce, inoltre, un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili e il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
Dell’investimento complessivo per l’opera, 307 milioni sono stati stanziati dalla Commissione europea tramite il programma di finanziamento Connecting Europe Facility (“CEF”), destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. E’ la prima volta che l’Unione Europea finanzia un progetto in cui uno dei paesi coinvolti non fa parte dell’Unione.
– foto ufficio stampa Terna –
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Energia, E.On accelera su autoproduzione e sostenibilità
MILANO (ITALPRESS) – “La transizione energetica, come uscita dalle fonti fossili, è un percorso. E’ molto importante per i clienti, per i sistemi e per i paesi conseguire obiettivi di indipendenza, risparmio e sostenibilità. Il risparmio si ottiene nel corso del tempo. Devono, quindi, essere messi in atto strumenti per supportare le aziende e le famiglie a sostenere questo tipo di investimento”. Lo ha detto Luca Conti, ceo di E.ON Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Conti sottolinea come i tre elementi principali della strategia di E.ON siano “la crescita, la digitalizzazione e la sostenibilità”. “Crediamo – ha spiegato – che ci sia ampio spazio per portare sempre più avanti la nostra proposta di energia verde ai clienti italiani, a maggior ragione in una fase come questa caratterizzata dalla liberalizzazione del mercato. E’ molto importante portare avanti una proposta verde orientata alla sostenibilità e al fatto che i clienti stessi siano i protagonisti della transizione energetica”. Proprio nel dibattito sulla sostenibilità, secondo Conti, “c’è una grande evoluzione e sempre più clienti sono interessati anche ai temi di ESG”, ovvero ciò che riguarda ambiente, sociale e governance. “Questo percorso – ha continuato – deve essere accompagnato attraverso meccanismi di promozione. L’investimento non si ripaga immediatamente, però ha ottimi tempi di rientro. Le attività del Gruppo E.ON sono le reti di distribuzione che servono anche a promuovere l’elettrificazione, la mobilità sostenibile, i clienti e l’energia distribuita. Negli ultimi anni questo tipo di approccio al mercato è stato premiato. Gli investimenti saranno indirizzati molto sull’elettrificazione, le reti di distribuzione dell’energia elettrica, la sostenibilità, la mobilità elettrica e la digitalizzazione, ovvero una fruizione dell’energia in maniera digitalizzata”.
“Se parliamo di decentralizzazione, di autoproduzione e autoconsumo – ha poi aggiunto – pensiamo a quanti tetti ci sono in Italia: un’infinità e solo una minima parte ha già un impianto fotovoltaico. Significa avere la possibilità di produrre energia a casa propria o nella propria azienda sfruttando l’energia solare. Questa energia può essere utilizzata direttamente per le proprie necessità ma può anche essere accumulata per essere utilizzata in momenti diversi della giornata. Andare a gestire il tipo di produzione direttamente sul posto rende più indipendente il sistema. I clienti autoconsumano e sono anche produttori, possono ridare l’energia che hanno in eccesso al sistema o possono metterla a beneficio di comunità energetiche, quindi a disposizione di altri clienti”.
Nelle scorse settimane sono stati pubblicati i risultati delle aste che hanno selezionato gli operatori del Servizio a tutele graduali dell’elettricità. “Siamo molto contenti – ha spiegato – perchè siamo stati aggiudicatari di un lotto, quello che comprende le province di Monza-Brianza, Lecco, Imperia e Savona. Per noi è una bellissima possibilità perchè si è finalmente perfezionata la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e questo permette ai cittadini di compiere scelte maggiormente consapevoli. E’ stata vissuta, un pò in maniera semplicistica – ha evidenziato -, come la “liberalizzazione della bolletta”. Non è soltanto questo. E’ anche dare ai clienti la possibilità di scegliere un operatore di mercato libero che può offrire energia a prezzo fisso, energia verde, e portare a bordo nel mondo dell’efficienza energetica tutti i clienti residenziali che negli ultimi anni erano rimasti esclusi da questo tipo di percorso”.
Le tensioni geopolitiche hanno avuto un impatto sui prezzi dell’energia. “Dopo anni di grande tensione e prezzi particolarmente alti – ha affermato -, negli ultimi 6-8 mesi c’è stata una sostanziale discesa dei prezzi con una stabilizzazione. Si può intravedere un’ulteriore discesa ma i prezzi hanno raggiunto un riferimento abbastanza contenuto e stabile. Rimane un’alta volatilità che fa sì che all’interno di un prezzo mediamente decrescente le giornate possano avere volatilità sconosciute tre o quattro anni fa. E’ l’effetto delle tensioni che si osservano su tutti i mercati internazionali a seguito di dinamiche geopolitiche. Ovviamente noi, come tutti i grandi operatori – ha concluso -, osserviamo la situazione per capire quando e se possano esserci determinati tipi di shock improvvisi che al momento non stiamo comunque intravedendo”.
– Foto Italpress –
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Eni promuove in Africa l’accesso a sistemi di cottura più moderni
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Eni rilancia il suo impegno nel promuovere sistemi di cottura migliorati in occasione del “Summit on Clean Cooking in Africa” organizzato dalla Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA). Eni ha anche aderito alla “Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking” per accelerare l’accesso universale a sistemi di cottura più moderni, essenziali per assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili e sostenibili, come stabilito dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 delle Nazioni Unite. La dichiarazione è stata sottoscritta da governi, settore privato, organizzazioni internazionali e della società civile intervenuti al Summit, in corso a Parigi.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, circa 1 miliardo di persone in Africa cucina ancora i propri pasti con sistemi di cottura rudimentali, respirando il fumo nocivo rilasciato dalla combustione. La mancanza di accesso a sistemi di Clean Cooking ha rilevanti impatti dal punto di vista sanitario, sociale, economico e ambientale, e contribuisce a 3,7 milioni di morti premature ogni anno, specialmente a danno di donne e bambini.
Con questa adesione, Eni si impegna a continuare a promuovere in Africa l’accesso a sistemi di cottura più moderni, che possono apportare benefici in termini di salute, produttività, uguaglianza di genere, conservazione delle foreste, biodiversità e riduzione delle emissioni.
Eni ha lanciato nel 2018 un ampio programma di Clean Cooking che ad oggi coinvolge già circa 500.000 persone in Congo, Costa d’Avorio, Mozambico, Ruanda e Angola, e si è data l’obiettivo, reso pubblico in occasione del Summit, di raggiungerne 10 milioni in tutta l’Africa sub-sahariana entro il 2027. Inoltre, Eni intende favorire il passaggio da soluzioni migliorate, che garantiscono una riduzione di oltre il 60% della biomassa legnosa, a soluzioni avanzate, che si caratterizzano per il totale abbattimento dell’uso di biomassa legnosa non sostenibile. Con questa evoluzione l’obiettivo è raggiungere 20 milioni di persone entro il 2030, con una spesa associata di 300 milioni di dollari.
– Foto IEA –
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Engie-PoliMi, efficienza e rinnovabili per raggiungere obiettivi 2030
ROMA (ITALPRESS) – Incrementare l’efficienza nell’uso dell’energia, superare la dipendenza dai combustibili fossili, aumentare significativamente l’utilizzo delle energie rinnovabili e modulare il quadro normativo e regolatorio per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici. Sono le azioni necessarie definite nello studio ‘Roadmap to 2030: scenari e indicazioni di policy alla luce dei nuovi target di decarbonizzazionè realizzato da ENGIE in collaborazione con il Dipartimento “Energy & Strategy” del Politecnico di Milano e presentato oggi, a Roma, nel corso dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”.
“La transizione energetica è responsabilità collettiva. Non è un percorso facile ma è una sfida necessaria. Il nostro compito è fare di tutto per renderla un’opportunità. Per noi di ENGIE è un impegno quotidiano che sentiamo verso le future generazioni – afferma Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia -. La fotografia scattata dallo studio realizzato con il Politecnico di Milano ci dice chiaramente che è necessario accelerare e che i costi dello scenario inerziale sono superiori agli investimenti necessari per raggiungere i target previsti. Il nostro auspicio è quello di offrire, attraverso questa analisi, un contributo utile alle decisioni e alle soluzioni che istituzioni, pubbliche amministrazioni e imprese sono chiamate ad adottare perchè siamo convinti che la transizione sia anche un’opportunità di crescita per il Paesè.
Per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto all’evento, ‘servono più strumenti: sistemi di detrazione fiscale, meccanismi incentivanti come i certificati bianchi per l’industria, stimolare l’innovazione e la digitalizzazione delle reti. Ci stiamo impegnando a predisporre un quadro normativo che supporti una visione di lungo-periodo. Dove le risorse siano tra loro coordinate e razionalizzate, valutando possibili sinergie tra i diversi strumenti disponibili. Dobbiamo accompagnare e agevolare la trasformazione del nostro sistema produttivo, in equilibrio con la decarbonizzazione. La chiave è intervenire con determinazione per avere in casa competenze e tecnologie che saranno al centro della trasformazione del sistema industriale in modalità green. Lavoriamo per favorire lo sviluppo, creando un contesto favorevole alle impresè.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di ARERA, Stefano Besseghini, e il presidente del GSE, Paolo Arrigoni.
Il punto di partenza dell’analisi è l’attuale contesto emissivo italiano. Nel 2022, l’Italia ha ridotto di circa il 30% le sue emissioni rispetto al 2005. Considerando però l’attuale trend di
mercato e normativo, compresi quelli relativi al superbonus, dal 2022 al 2030 si prevede una riduzione di -46 MtCO2, che è molto inferiore ai target europei che impongono una riduzione
di -137 MtCO2 (più del 50% delle emissioni rispetto al 2005). Quindi, rispetto all’attuale scenario inerziale al 2030, lo studio evidenzia che non è possibile raggiungere nè gli obiettivi europei nè i target nazionali di riduzione delle emissioni già promossi all’interno del PNIEC. E’ necessaria un’accelerazione in questa direzione che moltiplichi gli sforzi.
Il maggiore contributo per affrontare le sfide europee può derivare da due pilastri strategici: l’incremento delle soluzioni di efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili.
Sul fronte dell’efficienza energetica il PNIEC identifica un obiettivo pari a 100 Mtep al 2030.
Considerando gli attuali trend di mercato e normativi il Paese è proiettato verso i 109 Mtep di consumi di energia finale al 2030 (-4 Mtep rispetto al 2022), ossia un risultato distante dagli obiettivi PNIEC e non in linea neanche con gli obiettivi comunitari che richiedono il raggiungimento di 92,5 Mtep (-21 Mtep rispetto al 2022). E’ quindi necessario moltiplicare le
misure messe ad oggi in campo.
“La transizione energetica pone obiettivi estremamente sfidanti e richiede nei prossimi anni un cambio di passo. Ne fa parte, ad esempio, la crescita, di 2-3 volte rispetto al quadro attuale, delle installazioni di rinnovabili, la cui diffusione è alla base del cambiamento dell’assetto energetico del nostro Paese – ha spiegato Vittorio Chiesa, Chairman POLIMI Graduate School of Management -. Ma la transizione si ottiene anche con il contributo di altre soluzioni, quantitativamente meno rilevanti, agendo sui relativi elementi abilitanti: l’adozione di tecnologie per l’efficienza energetica in ambiti quali la Pubblica Amministrazione, la diffusione del teleriscaldamento, la gestione della filiera per la produzione di biometano su larga scala,
lo storage per l’aumento delle soluzioni di autoconsumò.
La Pubblica Amministrazione, si evidenzia nello studio, è un attore rappresentativo e trainante per l’efficienza energetica. E’ indispensabile, però, implementare ulteriori misure e potenziare gli strumenti oggi in vigore, aumentando l’attrattività di investimenti privati, per esempio con la diffusione di formule contrattuali come l’Energy Performance Contracts e il Partenariato Pubblico Privato. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, nel 2021 hanno contribuito per il 40% sul mix di
produzione di energia elettrica nazionale. Per raggiungere gli obiettivi del PNIEC al 2030 il peso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili sul mix energetico dovrebbe raddoppiare per
raggiungere il target al 2030 (65% del mix), installando 3,5 volte la capacità di fotovoltaico e 2,5 volte quella di eolico rispetto al 2021. Va considerato poi lo storage, una tecnologia che, come sottolinea lo studio, integrata a impianto di potenza tra 200 kW e 10 MW può incrementare ulteriormente la quota di autoconsumo abilitando una maggior diffusione della produzione rinnovabile.
Rispetto alle attuali tecnologie utili all’efficienza energetica e alla decarbonizzazione (come fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, storage e idrogeno), l’analisi mostra come la
filiera sia ancora poco sviluppata: nel 2021 il 100% dei target risultava ancora da coprire. Su questo tema è fondamentale incrementare gli sforzi per semplificare i processi autorizzativi e accelerare la messa a terra degli investimenti da parte degli operatori. Un focus sui settori residenziale e industriale, evidenzia la necessità di un investimento di ulteriori 60 miliardi per raggiungere almeno gli obiettivi PNIEC.
Un ruolo di supporto alla decarbonizzazione ed efficienza nel settore residenziale può essere svolto dal teleriscaldamento. Oggi l’attuale diffusione della tecnologia raggiunge i 9,7 TWh
all’anno, ma ha un potenziale di sviluppo di 4 volte superiore: al 2030 si può produrre 38 TWh utile ad efficientare quasi il 10% della domanda termica residenziale, con investimenti annui
fra 7 e 10 miliardi di euro. Anche in questo caso, è necessario attrarre investimenti prevedendo un quadro di policy organico che contempli in maniera sinergica norme ed incentivi, stimolando la domanda tramite l’introduzione, ad esempio, di obblighi di
allacciamento alla rete per i nuovi edifici. L’analisi delle tecnologie in grado di supportare la transizione energetica vede nel biometano un forte alleato strategico. L’aggiornamento del PNIEC prevede un’accelerazione sull’utilizzo del biometano come alternativa rinnovabile per la produzione di energia termica. Attualmente, il meccanismo di incentivazione è però limitato nel tempo e la frammentazione nella catena di approvvigionamento crea inefficienze e scarsa scalabilità. E’ necessario creare soggetti aggregatori e definire un nuovo meccanismo incentivante post-2026 per favorire la crescita del settore e raggiungere gli obiettivi al 2030. Dallo studio emerge, dunque, che l’Italia ha tutte le potenzialità per essere il laboratorio della decarbonizzazione, ma attualmente si registra un ritardo rispetto alla traiettoria di decarbonizzazione europea che istituzioni, di concerto con gli operatori del settore, possono provvedere a colmare puntando sulle appropriate leve strategiche.
– foto ufficio stampa Engie –
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Axpo Italia, la sostenibilità in “4P”
GENOVA (ITALPRESS) – Presentato il nuovo Profilo di Sostenibilità di Axpo Italia, quarto operatore energetico nazionale. Aderendo alle linee guida strategiche del Sustainability Report di Axpo Group, il Profilo ridefinisce il cammino della società verso la transizione energetica. Nel periodo di rendicontazione in oggetto (anno fiscale 2022-2023) la società conferma i risultati precedenti e si pone ambiziosi obiettivi verso il net-zero, attraverso un piano in tre fasi che prevede la graduale estensione del processo di decarbonizzazione lungo tutta la catena del valore. La formula Axpo 3P (Planet, People, Prosperity) evolve in Axpo 4P seguendo quattro principi cardine: Planet, People, Principles e Progress.
Come quarto operatore sul mercato energetico nazionale, da quasi venticinque anni Axpo Italia partecipa attivamente alla transizione, creando soluzioni che valorizzino gli obiettivi sostenibili di aziende e stakeholders e facendosi promotore di innovazione lungo tutta la value chain dell’energia.
Nel nuovo Profilo di Sostenibilità, frutto del lavoro con l’advisor di rendicontazione The European House-Ambrosetti, la società ridefinisce la propria strategia per la sostenibilità e il proprio piano di azioni secondo le linee guida di Axpo Group per la decarbonizzazione, che mirano al raggiungimento dell’obiettivo di emissioni net-zero entro il 2050.
Un target centrale nel Green Deal europeo che, oltre a essere vincolante giuridicamente tramite l’European Climate Law (Legge Europea sul Clima), dimostra l’impegno di Axpo per un futuro sostenibile.
A partire dal 2030, è previsto prima l’azzeramento delle emissioni generate dal consumo di elettricità e dalla flotta di veicoli aziendali per poi passare, entro il 2040, al raggiungimento delle emissioni nette zero che rientrano nell’ambito di influenza diretta di Axpo (Scope 1 e Scope 2). Infine, entro il 2050, l’impegno è la completa riduzione di tutte le emissioni, comprese quelle generate nella filiera (includendo quindi anche la categoria Scope 3), in modo da conseguire l’ambizioso target net-zero.
Il programma di decarbonizzazione, in base alla formula Axpo 4P, è inserito nell’ambito Planet, dedicato al clima e all’ambiente, che raccoglie le iniziative più strategiche di Axpo Italia nei confronti della transizione energetica. Da questo punto di vista, l’azienda rinnova il suo impegno a fornire il migliore supporto alla clientela nel percorso di sostenibilità contribuendo alla transizione verde attraverso una gamma di prodotti e servizi disegnati su misura.
I Power Purchase Agreement (PPA) si confermano strumento essenziale a questo scopo come evidenzia l’accordo di Axpo Italia con Peridot Solar, provider internazionale di soluzioni per l’energia rinnovabile, che prevede l’erogazione di energia solare per un portafoglio complessivo di 178 MW. Il contratto è alla base del finanziamento della costruzione di 13 impianti fotovoltaici tra Sicilia, Sardegna e Lazio.
Le iniziative di efficienza energetica, mobilità elettrica e installazione di impianti fotovoltaici realizzate da Axpo Energy Solutions Italia, Energy Service Company (ESCo) di Axpo Italia, hanno permesso di evitare l’immissione in atmosfera di 11.380 tonnellate di CO2. In ottica autoproduzione ed efficientamento energetico, AESI ha supportato la messa in funzione di 6 nuovi impianti fotovoltaici e la costruzione di altri18 impianti, assumendo un ruolo chiave nel promuovere la richiesta di impianti fotovoltaici e rispondendo in maniera flessibile alla contingenza di mercato che ha visto crescere l’interesse dei clienti verso l’acquisto degli impianti.
Con una popolazione aziendale che vede oggi il 47% del totale di dipendenti donne, diversità e inclusione sono elementi imprescindibili nello sviluppo sostenibile di Axpo Italia. L’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125 per la parità di genere rientra in un percorso strutturato di valorizzazione delle Persone. Nell’ambito People, l’azienda ha erogato nell’anno 5.190 ore di formazione (+23% rispetto al fy 2021/2022) e attivato, a partire da aprile 2023, la piattaforma Masterplan, libreria digitale che offre a ogni dipendente delle filiali del gruppo Axpo corsi online e contenuti formativi su un’ampia gamma di argomenti. In aggiunta, Axpo Italia ha messo a punto un pacchetto di benefit per i propri dipendenti che includono: assicurazione sulla vita, assistenza sanitaria (anche tramite servizio di telemedicina e supporto psicologico da remoto), copertura assicurativa in caso di disabilità e invalidità, congedo parentale, contributi pensionistici e programmi dedicati al benessere e alla nutrizione a cui si aggiungono molteplici accordi vantaggiosi con imprese e locali.
Per quanto riguarda le comunità, Axpo Italia ha partecipato e promosso l’iniziativa “Alleanza pubblico-privato: insieme per la legalità” in collaborazione con The European House – Ambrosetti, evidenziando il suo ruolo nel promuovere la legalità e la sicurezza nel contesto italiano. L’evento ha messo in luce l’importanza delle sinergie tra enti pubblici e privati per il beneficio dei territori, con una ricerca che ha esplorato come tali collaborazioni possano migliorare l’interazione con le comunità locali. In questo contesto si inserisce anche la collaborazione, attiva dal 2019, con la cooperativa social bee4 che, nel solo anno oggetto del Profilo, ha permesso di coinvolgere 10 persone in regime di detenzione presso il carcere di Bollate, offrendo loro un incarico attivo all’interno delle operazioni aziendali ed in particolare nella gestione delle relazioni con i clienti.
In ottica formazione sulle materie STEM, un’altra delle priorità aziendali per il futuro, l’azienda ha promosso, in collaborazione con l’Università di Genova e Salesforce azienda Cloud leader globale nel Customer Relationship Management (CRM), di #AxpoTVBDay percorso formativo per sostenere le competenze CRM e sviluppare carriere e percorsi di professionalizzazione nel settore IT e digitale.
Nella categoria Principles, focalizzata su etica e responsabilità, oltre all’adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) e al Codice di Condotta e anticorruzione fornito da Axpo Holding AF, Axpo Italia si impegna a implementare la nuova politica del Gruppo Axpo sul lavoro minorile, con l’intento di raccogliere informazioni per condurre una valutazione olistica dei fornitori in materia di responsabilità d’impresa e sostenibilità.
Di rilevanza anche l’istituzione, da parte dell’Alta direzione di Axpo Italia, di un Comitato ESG, formato dai dipendenti, con lo scopo di promuovere i temi della sostenibilità in azienda e condividere target e iniziative.
Il comitato è composto da 30 membri interni, che partecipano su base volontaria e provengono dalle diverse funzioni aziendali. Questi suddivisi in Champions, che forniscono supporto al Manager ESG nella raccolta dei dati per il Profilo di Sostenibilità; Ambassadors, che promuovono iniziative ESG all’interno e all’esterno con gli stakeholder e sono responsabili di proporre nuove iniziative al Comitato ESG, in linea con la strategia aziendale.
Passando poi a Progress, rivolto alla crescita e innovazione, tra i progetti più importanti realizzati da Axpo compaiono la partnership tra la controllata Axpo Energy Solutions Italia (AESI) e Ladurner Ambiente, società leader nel campo delle infrastrutture a basso impatto ambientale, che ha dato vita, nel corso dell’anno in analisi, a Transphorma.
Si tratta di un progetto che mira a promuovere la green economy in Italia attraverso iniziative di partenariato pubblico-privato (PPP) secondo tre pilastri: adozione di pratiche di economia circolare per gli enti locali, ottimizzazione dell’efficienza energetica dei loro servizi e promozione della mobilità sostenibile. Entro il 2030, la società coinvolgerà un milione di cittadini e metterà in circolazione 1.000 mezzi elettrici, con l’obiettivo ridurre le emissioni di CO2 di circa 20.000 tonnellate all’anno.
Axpo Italia ha partecipato insieme al Gruppo all’accordo per il noleggio di una nave di bunkeraggio di GNL che sarà attiva dal 2025 e che entro il 2030 contribuirà ad una riduzione fino al 40% dell’intensità di carbonio per il trasporto, rappresentando il primo esempio in Europa nell’utilizzo di un’innovativa tecnologia per operazioni ship-to-truck continuative.
Strategica è anche la collaborazione di Axpo Italia con il “Verde e Blu Festival” evento annuale su energia, innovazione digitale e sviluppo sostenibile che, nel 2022, ha raggiunto oltre 100.000 persone.
Per rispondere a concrete esigenze di chiarezza e semplificazione da parte dei cittadini italiani in occasione del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, Axpo Italia, attraverso il brand digitale Pulsee Luce e Gas, ha dato vita al progetto “Il Futuro dell’energia”. Un articolato programma di attività, destinato a proseguire con ulteriori momenti nell’anno in corso, e che ha visto l’organizzazione di un evento alla presenza dei principali mezzi di informazione italiani e in cui si è discusso con il management di Axpo Italia, i professionisti dell’azienda e relatori ospiti esterni della fine del mercato tutelato; la creazione dell’Energipedia, un breve guida con utili spunti e consigli sulla lettura della bolletta, incluso un glossario semplificato dei termini che caratterizzano il mercato dell’energia; video tutorial per raccontare le differenze tra mercato libero e tutelato e un’innovativa feature inclusa nell’app di Pulsee Luce e Gas per monitorare i consumi domestici e responsabilizzare i clienti rispetto all’utilizzo dell’energia di casa, l’Energimetro, frutto del costante lavoro di ricerca del brand e dell’azienda di soluzioni che uniscano sostenibilità e risparmio.
Grazie al Futuro dell’Energia e ai suoi materiali divulgativi l’azienda ha inoltre collaborato a rendere più familiari alcuni elementi che potranno rappresentare nuove opportunità per l’energia di casa in ottica sostenibilità e transizione: dalle CER (le Comunità Energetiche Rinnovabili) agli AUC (i Gruppo di Autoconsumo Collettivo), raccontandone caratteristiche e potenziali sviluppi nel nostro Paese.
“L’impatto del cambiamento climatico è sempre più tangibile. E la consapevolezza di questo impatto, che si esprime a livello ambientale, ma anche sociale, richiede senso di responsabilità per individuare le modalità e gli strumenti con cui affrontarlo in modo appropriato. In Axpo Italia continuiamo a credere che la sostenibilità sia la via più efficace per farlo e per guidare una transizione ecologica capace di coniugare le esigenze di persone, imprese e comunità con quelle del pianeta. Il Profilo di Sostenibilità costituisce quindi un vero e proprio diario di bordo con cui desideriamo aggiornare la nostra rotta di viaggio verso il futuro”, afferma Salvatore Pinto, Presidente di Axpo Italia.
“Da tempo l’instabilità si è affermata come un elemento costante nel settore dell’energia, insieme al desiderio di maggiore sicurezza e sostenibilità. Per tale ragione, Axpo Italia si propone in veste di interlocutore competente e di fiducia per le famiglie e le aziende che vogliono partecipare attivamente alla transizione energetica, favorendo l’utilizzo di fonti rinnovabili e la decarbonizzazione attraverso soluzioni innovative, tracciate su misura per ogni tipo di esigenza. Si tratta di una missione ambiziosa, che ispira l’operato di tutti i nostri collaboratori e si riverbera anche nel Profilo di Sostenibilità, in cui sono raccolte le iniziative intraprese ma, soprattutto, gli obiettivi che vogliamo raggiungere con la nostra attività”, dichiara Simone Demarchi, Amministratore Delegato di Axpo Italia.
Axpo Italia desidera quindi continuare a presidiare il comparto energetico, “proponendosi come energy partner affidabile e sicuro per imprese, cittadini e comunità, supportandoli nel processo di transizione ecologica verso la sostenibilità e la prosperità con una prospettiva di lungo termine. Per rendere concreta questa visione, Axpo Italia intende inoltre rinsaldare ed espandere le relazioni nelle regioni e comunità in cui è presente, favorendo un dialogo aperto e onesto con tutti i propri stakeholder, creando valore in modo autentico”, si legge in una nota.
– Foto ufficio stampa Axpo Italia –
(ITALPRESS).
Pichetto “Entro la legislatura nuove norme sul nucleare”
ROMA (ITALPRESS) – “Entro questa legislatura il governo vuole avere pronto il quadro giuridico per il ritorno al nucleare”.
Lo ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a 24 Mattino su Radio 24.
Alla domanda se entro la legislatura potrà essere cambiato il quadro legislativo sul nucleare, Pichetto ha risposto “sì. Io ce la metto tutta. Questo è il mandato del governo e del Parlamento. Io sto agendo con un gruppo di lavoro che deve occuparsi del quadro giuridico. Se tu vuoi comprarti uno small modular reactor, deve esserci un quadro giuridico compatibile”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –









