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Enel X, superati 90 mila punti di ricarica nell’app JuicePass

ROMA (ITALPRESS) – Enel X amplia ulteriormente la rete di ricarica per veicoli elettrici superando i 90mila punti di ricarica pubblici disponibili per gli utenti dell’app JuicePass, rispetto ai circa 10mila disponibili all’inizio del 2020. Questo incremento “è stato possibile grazie agli sforzi di Enel X nello sviluppo della rete di stazioni di ricarica pubbliche attraverso accordi di interoperabilità conclusi nel corso dell’anno con vari partner commerciali che gestiscono reti di ricarica disponibili al pubblico in tutta Europa”, si legge in una nota.
Enel X dispone di oltre 12.500 punti di ricarica installati in tutta Europa, mentre la rete accessibile è stata ulteriormente potenziata grazie all’interoperabilità con la piattaforma di e-mobility di Hubject. L’interoperabilità consente agli utenti dell’app JuicePass di Enel X di ricaricare i propri veicoli elettrici in tutta Europa con credenziali uniche, senza dover siglare nuovi contratti con differenti fornitori, su una rete che ora conta oltre 90mila punti di ricarica pubblici, tra cui punti di ricarica a corrente alternata (AC) fino a 43 kW, ricarica rapida in corrente continua (DC) fino a 50 kW e tecnologie High Power Charging (oltre i 100 kW).
“Enel X ha realizzato un importante traguardo in termini di contributo alla diffusione di massa sul mercato della mobilità elettrica, raggiungendo oltre 90mila punti di ricarica disponibili attraverso JuicePass, incrementando sostanzialmente rispetto a un anno fa la copertura del servizio nonchè i punti di ricarica DC accessibili ai propri utenti finali. La nostra mission è offrire un’esperienza di ricarica agevole e senza confini, sfruttando le potenzialità di semplificazione e riducendo il problema dell’autonomia installando stazioni di ricarica pubbliche smart e abilitando le tecnologie di interoperabilità di eRoaming offerte da Hubject, la più grande piattaforma di mobilità elettrica in Europa”, afferma Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X.
“I tempi difficili in cui viviamo ci stanno stimolando a lavorare ancora di più per realizzare una transizione verso una mobilità a zero emissioni, coerentemente con la nostra visione integrata di decarbonizzazione e diffusione globale della mobilità elettrica. Per fare questo mettiamo a disposizione JuicePass, un’interfaccia unica che consente sia agli utenti, per i propri veicoli elettrici, sia alle imprese, per le proprie flotte, di accedere a una rete sempre più estesa e di soddisfare le proprie esigenze di mobilità sostenibile, pulita, smart e veloce”, prosegue.
Grazie ai suoi investimenti, agli accordi di interoperabilità e alle proposte di valore commerciale, Enel X ha incrementato la propria rete totale di punti di ricarica pubblici e privati disponibili per gli utenti finali, superando quota 170mila, in linea con una crescita tendenziale che porterà a toccare circa 780mila punti di ricarica resi disponibili in tutto il mondo entro la fine del 2023.
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Gse, via libera ai progetti di efficientamento sulla rete Tim

ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa positivamente l’istruttoria condotta dal Gestore dei Servizi Energetici per l’ammissione ai Certificati Bianchi dei progetti di efficientamento energetico presentati da TIM SpA a luglio di quest’anno, i quali interessando le reti fissa e mobile dell’intero territorio nazionale, sono tra i più grandi presentati in Italia.
Il perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica passa, infatti, anche attraverso la realizzazione di investimenti per il potenziamento e l’evoluzione tecnologica delle infrastrutture essenziali per lo sviluppo di tutti i comparti produttivi e dei servizi del Paese, incluse le reti delle telecomunicazioni.
“La transizione energetica è una delle sfide più grandi che il Paese ha di fronte. Il recente accordo del Consiglio ha alzato ulteriormente l’asticella, ricordando a tutti gli Stati membri quanto sarà fondamentale disperdere il minor quantitativo di energia possibile. Per questo è importante partire subito. Certamente il riconoscimento di oltre 1,4 milioni di titoli di Efficienza Energetica è una buona base di partenza per un grande piano di investimenti a livello infrastrutturale”, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
Dal primo gennaio al 30 novembre 2020 il GSE ha concluso positivamente 1.606 istruttorie tecniche, per le quali ha riconosciuto complessivamente 1.433.069 Titoli di Efficienza Energetica. I progetti approvati sono ripartiti in 284 Progetti a Consuntivo (PC e PPPM), 31 Progetti Standardizzati (PS), e 1.291 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RC, RS e RVC).
“Con l’attenta gestione del meccanismo dei Certificati Bianchi e i tanti progetti approvati, riguardanti come in questo caso infrastrutture essenziali e di rilevanti dimensioni, il GSE conferma il suo ruolo di Istituzione determinante per lo sviluppo sostenibile del Paese, in grado di orientare e valorizzare la progettualità di imprese, cittadini e Pubblica amministrazione, in quel percorso chiamato transizione energetica che porterà alla realizzazione degli obiettivi europei e di quelli nazionali individuati dal PNIEC”, ha detto il presidente del GSE, Francesco Vetrò.
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Comunità energetiche e autoconsumo collettivo, online regole tecniche

ROMA (ITALPRESS) – Sono online le Regole tecniche riguardanti le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo. Chi vorrà presentare domanda per accedere agli incentivi, potrà farlo sul Portale GSE attivo da questa mattina. Con la pubblicazione delle Regole tecniche, che hanno ottenuto il via libera dell’ARERA, il GSE ha dato seguito a quanto stabilito dal Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 16 settembre 2020 e dalla Delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA, che disciplinano l’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa nell’ambito di comunità e gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile. Il Gestore ha voluto anche organizzare un webinar per spiegare, alle principali Associazioni degli operatori, i contenuti più rilevanti delle Regole tecniche.
I consumatori di energia elettrica possono dunque associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, “condividendola”. L’energia elettrica “condivisa” (pari al minimo, su base oraria, tra l’energia elettrica immessa in rete dagli impianti di produzione e l’energia elettrica prelevata dai clienti finali) beneficia di un contributo economico riconosciuto dal GSE a seguito dell’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione.
“La pubblicazione delle Regole tecniche e il nuovo Portale costituiscono un ulteriore tassello alla più ampia strategia avviata dal GSE che, attraverso il sostegno al territorio e ai Comuni, le consultazioni con le imprese e lo sviluppo di nuovi strumenti informatici come i simulatori, ha l’obiettivo di accompagnare il Paese nell’attuazione di quanto stabilito dall’Europa e dall’Italia con il PNIEC, per rendere il processo di decarbonizzazione il più possibile solido ed efficace”, ha sottolineato l’Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta.
Nelle Regole tecniche, consultabili nell’apposita sezione del sito GSE, sono riportati i requisiti, le modalità di richiesta per l’accesso al servizio, lo schema di contratto standard, i criteri di calcolo e le tempistiche di erogazione dei contributi economici. Per i gruppi di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni che hanno già realizzato gruppi di autoconsumo collettivo o comunità energetiche, il GSE ha predisposto un modello di istanza preliminare semplificata di accesso al servizio, che già da oggi è possibile inviare tramite il nuovo Portale presente nell’Area Clienti del GSE. In questo modo, potrà essere garantito l’accesso agli incentivi, a partire dalla data di presentazione della richiesta preliminare.
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Egp connette alla rete due nuovi parchi eolici negli Usa

ROMA (ITALPRESS) – Enel, attraverso la sua società controllata statunitense dedicata alle energie rinnovabili Enel Green Power North America, ha messo in funzione l’ampliamento da 199 MW del parco eolico di Cimarron Bend nella contea di Clark in Kansas, facendo diventare l’impianto, con una capacità totale di 599 MW, il più grande sito a energia rinnovabile attualmente operativo tra quelli posseduti da Enel in tutto il mondo. Anche il parco eolico White Cloud da 236,5 MW ha iniziato a operare nella contea di Nodaway in Missouri. I due siti eolici portano la capacità totale di Enel aggiunta nel 2020 negli Stati Uniti e in Canada a 865 MW. L’investimento nella costruzione di White Cloud ammonta a circa 380 milioni di dollari USA, mentre quello relativo all’ampliamento di Cimarron Bend è superiore a 281 milioni di dollari USA.
“Stiamo procedendo a tutta velocità verso un futuro a energia sostenibile”, ha dichiarato Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power. “In un anno difficile in tutti i settori, i nostri team hanno dimostrato una eccezionale dedizione per il raggiungimento dei nostri obiettivi aziendali, continuando al contempo a mettere al primo posto la salute e la sicurezza. Questi passi importanti dimostrano ancora una volta la nostra lunga esperienza nello sviluppo, costruzione e gestione di infrastrutture di generazione di alta qualità, consentendo a noi e ai nostri acquirenti di elettricità da fonti rinnovabili di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che ci siamo prefissati”.
L’avvio delle operazioni per l’ampliamento del sito di Cimarron Bend, la cui costruzione è iniziata nel secondo trimestre del 2020, consolida ulteriormente lo status di Enel Green Power quale maggiore operatore eolico in Kansas per capacità gestita. Si prevede che l’impianto, che ha una capacità complessiva di 599 MW, produca oltre 2,7 TWh l’anno, che permettono di evitare circa 1,7 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Enel venderà l’energia prodotta dal sito attraverso un accordo di fornitura (PPA, dall’inglese Power Purchase Agreement) da 150 MW con Evergy, una utility di proprietà di investitori con sede a Kansas City (Missouri) e un PPA da 30 MW con la Missouri Joint Municipal Electric Utility Commission (MJMEUC), un’agenzia di azione congiunta (joint action agency) della Missouri Public Utility Alliance (MPUA).
Il sito di White Cloud, la cui costruzione è iniziata nell’estate 2019, dovrebbe generare circa 950 GWh l’anno, evitando l’emissione di oltre 621.000 tonnellate di CO2 l’anno. Enel Green Power North America ha firmato un PPA con Associated Electric Cooperative Inc. (AECI) in virtù del quale la cooperativa per l’elettricità con sede a Springfield (Missouri) acquisterà l’intera energia prodotta dall’impianto.
In Missouri, Enel gestisce anche il parco eolico da 300 MW di Rock Creek nella contea di Atchison che venda la totalità dell’energia prodotta a Evergy.
Il processo di costruzione degli impianti di Cimarron Bend e White Cloud segue il modello di Enel Green Power “Sustainable Construction Site”, una raccolta di buone pratiche volte a minimizzare l’impatto della costruzione dell’impianto sull’ambiente. Il team responsabile per la costruzione di Cimarron Bend ha adottato un programma di riciclaggio e intende donare forniture per ufficio e attrezzature alle scuole locali che ne hanno bisogno, al fine di estendere la durata di vita utile dei prodotti oltre a evitare che finiscano in discarica. L’edificio per il funzionamento e la manutenzione (O&M) di White Cloud consiste in uno spazio ristrutturato e riutilizzato, un approccio adottato per ridurre i costi e l’impatto ambientale della costruzione di nuovi edifici O&M.
Nelle fasi finali della costruzione, Enel ha monitorato da vicino la diffusione della nascente pandemia di COVID-19 adottando misure per proteggere la salute dei propri lavoratori e della comunità. Nel rispetto delle indicazioni delle autorità pubbliche, l’azienda ha attuato rigorose linee guida in materia di spostamenti e potenziato le misure igienico-sanitarie, mentre i team hanno adottato abitudini di lavoro sicure e implementato direttive per il distanziamento fisico. Inoltre, Enel North America ha annunciato oltre 1,3 milioni di dollari USA di contributi destinati a interventi di sostegno negli Stati Uniti e in Canada.
Enel Green Power ha in costruzione tre progetti negli Stati Uniti: il parco eolico Aurora da 299 MW in North Dakota e due progetti solare + storage in Texas: Lily da 181 MW e Azure Sky da 284 MW. Nell’ambito del piano strategico triennale del Gruppo Enel annunciato a novembre, la società prevede di connettere in rete ulteriori 3 GW di capacità rinnovabile in Nord America entro il 2023.
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Con Terna nasce Energy of Things, consumatori connessi a rete elettrica

ROMA (ITALPRESS) – Milioni di piccoli consumatori saranno coinvolti sempre più nella gestione del sistema elettrico, contribuendo attivamente al bilanciamento e all’efficienza della rete nazionale. Protagonisti di questa vera e propria Energy of Things saranno i dispositivi elettrici domestici o industriali, quali sistemi di climatizzazione per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni, impianti fotovoltaici con batterie, ma anche le e-car, interconnessi tra di loro e capaci di regolare l’energia scambiata con la rete attraverso una innovativa piattaforma digitale, fornendo servizi a supporto della rete gestita da Terna e quindi della transizione energetica. Tutto questo sarà possibile attraverso Equigy, joint venture costituita da Terna con altri due gestori di rete europei (il tedesco-olandese TenneT e lo svizzero SwissGrid), in grado di favorire in modo del tutto innovativo e intelligente la partecipazione di più device di diversa taglia distribuiti sul territorio per modulare, a seconda delle esigenze, le richieste di energia sulla rete. A beneficio di flessibilità, sicurezza, sostenibilità ed economicità per il sistema ma anche dei proprietari dei dispositivi in termini di ricavi derivanti dalla fornitura di servizi di rete. Ad esempio, il valore per questo servizio potrebbe essere dello stesso ordine di grandezza del costo di ricarica dell’auto elettrica, rendendo quindi ancor più attraente la mobilità sostenibile.
L’obiettivo di Equigy, dopo una prima fase pilota, è quello di creare un network di utenti ancor più esteso a livello internazionale, realizzando una piattaforma blockchain che – in ottica di scalabilità e standardizzazione dei processi da parte dei maggiori gestori di rete europei – coinvolga, attraverso gli altri stakeholders della filiera quali aggregatori, consumatori e costruttori, tutte le nuove risorse distribuite per abilitarle alla partecipazione al mercato elettrico e fornire servizi. Veicoli elettrici, stabilimenti produttivi, mini-impianti residenziali e industriali, scaldacqua elettrici, sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico grazie a questa piattaforma potranno contribuire alla sicurezza di un sistema elettrico che nei prossimi anni, con la crescita e la diffusione di quantitativi sempre maggiori di fonti rinnovabili, sarà sempre più articolato e complesso.
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Edison cede a Energean attività esplorazione e produzione idrocarburi

MILANO (ITALPRESS) – Edison ed Energean hanno dato esecuzione all’accordo per la vendita di Edison Exploration and Production (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale).
L’operazione rientra nel piano di disinvestimento di Edison dalle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi per concentrarsi sullo sviluppo sostenibile in linea con la transizione energetica e gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. Edison investirà in Italia nel breve periodo le risorse rese disponibili dalla cessione di questi asset, per sostenere il piano di crescita nelle aree individuate come strategiche, ossia generazione da fonti rinnovabili e gas di ultima generazione, servizi ai clienti, efficienza energetica e mobilità sostenibile.
“Per Edison è un passaggio estremamente significativo: un passo fondamentale che permette di liberare risorse a sostegno dei settori di sviluppo strategico dell’azienda, come la generazione low carbon, i servizi di efficienza energetica e la mobilità sostenibile che ci consentiranno di svolgere un ruolo ancora più importante nella transizione energetica del Paese. Desidero ringraziare Energean per la proficua collaborazione di questi mesi e rivolgere un sincero augurio di buon lavoro a tutti i colleghi, certo che potranno continuare a valorizzare le loro competenze e ad esprimere il loro potenziale”, dichiara Nicola Monti, Ad di Edison. “Il completamento della nostra acquisizione di Edison E&P segna un passaggio chiave del nostro percorso per diventare il principale produttore indipendente di gas nel Mediterraneo e ci fa avanzare in modo significativo verso il nostro obiettivo di fornire ottimali flussi di cassa operativi e il ritorno agli azionisti in modo sostenibile”, dichiara Mathios Rigas, Ad di Energean. L’enterprise value delle attività oggetto di dismissione è pari a 284 milioni di dollari con un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta di Edison di circa 230 milioni di dollari, cui si aggiunge anche la cassa netta generata tra l’1 gennaio 2019 e il closing dalle attività asset oggetto della cessione. L’accordo prevede un corrispettivo ulteriore fino a 100 milioni di dollari subordinato all’entrata in produzione del campo gas Cassiopea in Italia; tale corrispettivo sarà determinato sulla base delle quotazioni del gas rilevate al momento dell’entrata in produzione del campo prevista nel primo trimestre 2024. L’acquirente assumerà infine i futuri obblighi di decomissioning. Il perimetro dell’operazione di cessione a Energean comprende le attività, i titoli minerari e le partecipazioni societarie nel settore idrocarburi di Edison Exploration and Production in Italia, Egitto, Grecia, UK e Croazia per un portafoglio di circa 70 titoli minerari corrispondenti a una produzione media in quota di 37.000 barili equivalenti al giorno al 30 giugno scorso.
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Roma, Enel rinnova la sede di Viale Regina Margherita

ROMA (ITALPRESS) – Nuovi spazi, più confort per le persone, riduzione dei consumi e una progettazione basata su principi innovativi e sostenibili: Enel ha avviato i lavori di ristrutturazione della sede di viale Regina Margherita a Roma, che ne cambieranno radicalmente la struttura.
“La riqualificazione, sottolinea il Campidoglio in una nota, interessa una superficie complessiva di circa 80mila mq con un progetto pensato per aumentare il benessere delle persone, attraverso spazi di lavoro moderni, confortevoli e in linea con un’organizzazione più agile. Gli impianti di illuminazione e di climatizzazione garantiranno le migliori condizioni di comfort mentre la distribuzione degli spazi assicurerà l’alternanza degli ambienti di lavoro con spazi verdi interni ed esterni e aree dedicate al benessere psico-fisico”.
L’edificio accrescerà inoltre gli spazi per i servizi alla persona, prevedendo anche una palestra, che si aggiungerà alle dotazioni già esistenti (asilo, zone ristoro, auditorium). Il livello di sostenibilità e di comfort dell’edificio sarà sottoposto a verifica da parte di organismi esterni internazionali, con l’obiettivo, in particolare, di conseguire le certificazioni LEED e WELL, entrambe con il livello Gold.
Dopo una fase di selezione attraverso un processo di qualifica che ha visto coinvolte le principali imprese generali di costruzione a livello nazionale e la successiva gara, è stato sottoscritto il contratto di appalto con la Colombo Costruzioni di Lecco. Il progetto ha la firma dello studio di architettura Antonio Citterio Patricia Viel (ACPV), anch’esso selezionato mediante aggiudicazione di un beauty contest, che ha curato direttamente la progettazione architettonica e di interior design.
“Questo progetto dimostra come grazie a politiche attente, obiettivi condivisi e risposte chiare, Roma continui ad essere il luogo privilegiato in cui hanno sede le più grandi aziende italiane e internazionali – sottolinea la sindaca di Roma, Virginia Raggi -. Le città non possono che ripartire attraverso una sana collaborazione tra pubblico e privato con tempi certi e progetti che vadano nella direzione di innovazione e sostenibilità. Un esempio virtuoso di questo è quello che presto avremo nella Capitale grazie all’importante riqualificazione del Gruppo Enel”.
“Innovazione e sostenibilità sono le linee guida dell’impegno di Enel – spiega Carlo Tamburi, direttore Enel Italia – grazie a questo progetto verranno concretamente applicate anche all’ambiente di lavoro, con benefici per le persone che si troveranno in un ambiente ripensato sulla base delle loro esigenze. Grazie alla scelta di confermare la nostra presenza nella storica sede di viale Regina Margherita, che caratterizza fortemente l’identità del quartiere, la città di Roma si avvarrà di un importante intervento di rigenerazione urbana, con un edificio tra i più moderni e avanzati presenti sul territorio”.(ITALPRESS).

Gas rinnovabili in rapido sviluppo in Europa

BRUXELLES (ITALPRESS) – Il consorzio Gas for Climate, che riunisce dieci aziende europee di infrastrutture gas, tra cui Snam, e due associazioni attive nel settore del biogas e del biometano, tra cui il CIB – Consorzio Italiano Biogas, ha pubblicato un nuovo studio sullo sviluppo del biometano e dell’idrogeno in Europa e sul ruolo chiave che avranno come gas rinnovabili e low-carbon funzionali agli obiettivi di neutralità climatica al 2050 e di abbattimento del 55% delle emissioni di CO2 al 2030.
Il “Market State and Trends Report”, sviluppato da Guidehouse, fotografa i trend di crescita del mercato e illustra casi di studio di diversi paesi europei, tra i quali l’Italia, individuando i progressi necessari sia dal lato regolatorio sia da quello della domanda per favorire una maggiore penetrazione di idrogeno e biometano.
Per quanto riguarda il biometano si osserva una crescita rapida della produzione e degli impianti di digestione anaerobica e upgrading, anche in virtù della discesa dei costi, con un conseguente aumento delle iniezioni in rete nell’ultimo decennio da circa 5,5 TWh all’anno agli attuali 20 TWh. Entro il 2030 la quota di biometano nelle reti europee potrebbe arrivare al 5-8%. La maggior parte degli impianti che producono biometano in Europa (il 65% nel 2019) utilizza rifiuti o biomasse agricole come effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e colture di secondo raccolto. Il commercio transfrontaliero di certificati di biometano è ancora limitato nell’Ue a meno del 10% dei livelli di produzione, ma sta gradualmente aumentando.
Oggi l’Italia è seconda in Europa per produzione di biogas con una quota del 10% e larga parte dei produttori si sta focalizzando sul biometano; l’Italia infatti, con gli oltre 1.600 impianti di produzione di biogas in agricoltura, può contare su una dotazione strategica che ha già generato 4,5 miliardi di euro di investimenti.
Nel settore dell’idrogeno stanno nascendo numerosi progetti finalizzati ad accrescerne l’utilizzo nell’industria e nei trasporti pesanti, oltre ad agevolarne il trasporto nelle infrastrutture gas. Per quanto riguarda la produzione di idrogeno verde, la capacità di elettrolisi in Europa ha registrato un tasso di crescita del 20% annuo dal 2016 al 2019.
La tecnologia Proton Exchange Membrane (PEM) sta colmando il divario di efficienza rispetto all’elettrolisi alcalina (ALK) e alle celle di elettrolisi a ossidi solidi (SOEC). L’idrogeno verde può inoltre essere prodotto anche alimentando con biometano ottenuto da biogas un’unità di steam reforming o un’unità di autothermal reforming. Entro il 2030, gran parte dell’espansione di tale capacità verrà dal Belgio e dall’Italia, che svilupperanno quasi 11 GW ulteriori. Il rapporto prevede una crescita anche dell’utilizzo di idrogeno blu. L’impiego di idrogeno verde e idrogeno blu sarà finalizzato soprattutto alla decarbonizzazione di settori quali la produzione di ferro e acciaio e la raffinazione.
Sulla base di questi sviluppi, il rapporto conclude che il settore europeo dei gas rinnovabili potrà dare un contributo determinante al raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzazione al 2030 e auspica l’adozione di target vincolanti per velocizzarne lo sviluppo.
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