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Energia

Riciclo rifiuti, Montello investe 22 mln di euro in Sicilia

ROMA (ITALPRESS) – Montello Spa investe in Sicilia ed entra nel capitale di LVS Group che detiene tre impianti di selezione recupero e riciclo di imballaggi in plastica post consumo, di cui due impianti, Ecorek e Rekogest, nell’area industriale di Termini Imerese (PA) e uno, Rekoplastik, nell’area industriale di Caltagirone (CT). Saranno investiti 22 milioni di euro in nuovi impianti di recupero e riciclo tecnologicamente avanzati.
Il presidente di Montello, Roberto Sancinelli, conferma all’Italpress: “Gli investimenti partiranno immediatamente e doteranno la Sicilia di impiantistica oggi carente. E’ un’iniziativa di grande interesse soprattutto in un’ottica di economia circolare del territorio. L’obiettivo infatti è realizzare in Sicilia quanto fatto da Montello a Bergamo, nel settore del recupero e riciclo della plastica post consumo e dell’umido provenienti dalle raccolte differenziate”.
Montello Spa con oltre 450 mila tonnellate all’anno di plastica post consumo recuperata e riciclata (direttamente e tramite controllate) e 700 mila tonnellate all’anno di rifiuti organici recuperati e trasformati in Biometano – con recupero di Anidride Carbonica per uso industriale e produzione di fertilizzante organico (i rifiuti trattati sono provenienti da raccolta differenziata) – è leader in Italia e in Europa nei settori di attività, ed è considerata un esempio di industria “Carbon negative”.
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Primo impianto fotovoltaico Poste Italiane a Milano

MILANO (ITALPRESS) – E’ stato realizzato presso la sede aziendale di Via Pindaro, nel quartiere Precotto a Milano, il primo impianto fotovoltaico di Poste Italiane. L’impianto ha 20 kilowatt di potenza con una previsione di produzione annua pari a circa 25 Megawattora ed è realizzato con la logica dell’autoconsumo con “scambio sul posto” secondo un meccanismo di compensazione tra produzione e consumo durante la chiusura dell’immobile.
Il sistema monitora la sua produzione attraverso un cruscotto accessibile via internet che ne quantifica i benefici ambientali in termini di emissioni evitate di CO2 e di alberi equivalenti piantati.
“Quella di Via Pindaro a Milano – si legge nella nota – è l’installazione pilota di un programma fotovoltaico che coinvolgerà più di 600 edifici in Italia di cui 84 in Lombardia che già nel 2022 dovrebbe portare l’avvio in produzione di circa il 4% del fabbisogno di Poste Italiane.
L’iniziativa fa parte del più ampio progetto di decarbonizzazione degli immobili e della logistica, uno dei pilastri della strategia di sostenibilità del Gruppo che ha consentito a Poste Italiane di ottenere la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale secondo lo standard internazionale ISO 140001″.
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Ardian e A2A, accordo di cooperazione per lo sviluppo di idrogeno verde

MILANO (ITALPRESS) – Ardian, società privata di investimenti leader mondiale, attraverso EMS-Energy Management Services, la sua piattaforma italiana per le fonti energetiche rinnovabili e innovative, e A2A, la più grande multiutility italiana, hanno annunciato oggi di aver firmato un Memorandum of Understanding per una cooperazione relativa allo sviluppo dell’utilizzo dell’idrogeno verde.
In particolare l’accordo avrà l’obiettivo di identificare potenziali aree di collaborazione per la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili. “Siamo soddisfatti di questo accordo siglato con Ardian, un’ulteriore conferma del contributo che la nostra azienda può e vuole dare al raggiungimento degli importanti obiettivi posti dall’Unione Europea in termini di riduzione di CO2 per vincere la sfida del Climate Change – ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A- Questa collaborazione è un’occasione importante per studiare le potenzialità dell’idrogeno verde e per sviluppare modelli di business che coniughino la sostenibilità ambientale della produzione rinnovabile, con le imprescindibili caratteristiche di flessibilità e programmabilità necessarie al funzionamento ottimale della rete elettrica nazionale. Un altro tassello strategico per favorire il processo di decarbonizzazione dei consumi in cui A2A è impegnata”.
Mathias Burghardt, Head of Ardian Infrastructure, ha commentato: “Questa collaborazione con A2A è una grande opportunità per consolidare la strategia di Ardian nel settore e promuovere l’integrazione tra la produzione di idrogeno verde e le energie rinnovabili, soprattutto nel sud Italia dove Ardian è presente dal 2007 con diversi parchi eolici. Ardian gestisce a livello globale circa 5GW di asset rinnovabili e ha una presenza storica in Italia con oltre 500MW di capacità installata. Il nostro commitment verso gli investimenti sostenibili in infrastrutture energetiche rinnovabili è molto forte e l’idrogeno verde è una parte importante della sua strategia pienamente allineata con gli obiettivi dell’UE in materia di cambiamento climatico. Ardian ha l’ambizione di diventare investitore di riferimento nell’idrogeno verde e continuerà a contribuire, insieme all’elettricità rinnovabile, al raggiungimento di un’economia globale a zero emissioni di carbonio entro il 2050”, ha aggiunto.
Con questo accordo entrambe le parti condivideranno l’obiettivo comune di selezionare i siti più adatti dove sia più conveniente un’integrazione tra impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili esistenti o pianificate e unità di produzione di idrogeno. Saranno valutate diverse configurazioni di impianto per un utilizzo importante dell’idrogeno verde, al fine di individuare un impianto pilota vero e proprio che entrambe le parti potranno decidere di sviluppare nella successiva fase della partnership.
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Dal 1 gennaio termina servizio di tutela per piccole imprese

MILANO (ITALPRESS) – Dal 1° gennaio 2021 comincia il progressivo passaggio obbligatorio dal servizio di maggior tutela al mercato libero dell’elettricità soltanto per le piccole imprese, mentre il servizio di maggior tutela proseguirà per famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022. Dopo ampia consultazione con gli stakeholder, viene introdotto il ‘servizio a tutele gradualì per le piccole imprese che nel nuovo anno non avranno ancora scelto un venditore del mercato libero. Un servizio per garantire la continuità della fornitura e lasciare il tempo necessario a scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze. Il servizio a tutele graduali sarà rivolto alle imprese titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione che rispondono alle caratteristiche di essere una piccola impresa in accordo alla definizione comunitaria (avere tra 10 e 50 dipendenti e un fatturato annuo tra i 2 e i 10 milioni) o che abbiano un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW. Per le piccole imprese (e per le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW), quindi, dal 1° gennaio 2021 la modalità principale di fornitura sarà il mercato libero, come previsto dalle direttive europee. Per i clienti domestici e le microimprese con tutti i punti di prelievo con potenza inferiore o uguale a 15 kW, la scadenza è fissata all’anno successivo, gennaio 2022. A partire dal 1° gennaio 2021, le piccole imprese e le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW nel mercato tutelato, laddove non abbiano sottoscritto un’offerta del mercato libero passeranno automaticamente e temporaneamente, senza interruzioni della fornitura, nel ‘servizio a tutele gradualì. Nel periodo 1° gennaio 2021 – 30 giugno 2021 l’utenza sarà assegnata in modo transitorio al fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle delle offerte PLACET già esistenti (contratti a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela). Il prezzo sarà in questa prima fase analogo a quello del servizio di maggior tutela che, per la parte della spesa per la materia energia, continuerà a riflettere le variazioni del prezzo dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso ma sarà basato sui valori consuntivi del PUN (il prezzo di riferimento dell’energia elettrica in Italia acquistata alla borsa elettrica). Tutte le altre componenti della bolletta continueranno a essere stabilite dall’Autorità.
Gli esercenti la maggior tutela contatteranno i clienti non domestici titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione con potenza inferiore o uguale ai 15 kW per richiedere un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti dimensionali della microimpresa (cioè un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni). Dopo il 1° luglio 2021, invece, ci sarà un’assegnazione a regime e il servizio a tutele graduali sarà erogato dagli esercenti selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali (ripetute dopo tre anni) a livello di aree territoriali, con le condizioni contrattuali delle offerte PLACET. Le condizioni economiche relative alla Spesa per la materia energia continueranno ad essere basate sui valori consuntivi del PUN, come nell’assegnazione provvisoria, e a comprendere corrispettivi a copertura degli altri costi di approvvigionamento e commercializzazione1, con una parte definita in base agli esiti di aggiudicazione della gara. In ogni caso, le piccole imprese riceveranno un’informativa dettagliata (da parte del proprio operatore) al momento dell’attivazione del servizio di tutele graduali a regime.
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Nuova energia rinnovabile da impianti idroelettrici di Chiomonte e Susa

ROMA (ITALPRESS) – Valle Dora Energia ha ultimato gli interventi di riqualificazione degli storici impianti idroelettrici di Chiomonte e Susa costruiti agli inizi del secolo scorso per dare impulso all’elettrificazione della città di Torino e in esercizio, rispettivamente, dal 1910 e 1923.
Costituita nel 2010 per volontà dei Comuni di Salbertrand, Chiomonte, Exilles e Susa – su cui insistono le opere – e di Iren Energia S.p.A., la società ha ottenuto nell’agosto 2016 la concessione idroelettrica e l’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio. I lavori di riqualificazione sono durati circa 20 mesi e hanno portato alla sostituzione integrale del macchinario di generazione (9,2 MW di potenza a Chiomonte e 7,6 MW a Susa), al rinnovo dei sistemi elettrici di potenza e automazione, alla manutenzione straordinaria che in alcuni casi ha comportato il rifacimento delle opere civili e idrauliche. Grazie all’investimento stanziato di oltre 20 milioni di euro, le due centrali assicureranno per un ulteriore trentennio una produzione rinnovabile annua di circa 30 milioni di kWh, l’equivalente dei consumi di oltre 10.000 utenze domestiche (pari a due volte e mezzo la popolazione dei quattro comuni soci).
Le mancate emissioni ottenute grazie agli interventi di efficientamento sono stimabili in circa 40.000 tonnellate equivalenti di petrolio (corrispondenti a oltre 270.000 barili di petrolio all’anno), e 110.000 tonnellate di CO2 (pari alla quantità di CO2 catturata in un anno dalle piante di una foresta di 15.000 ettari, superficie corrispondente a circa 4 volte l’estensione dei Comuni di Susa e Chiomonte).”Questo investimento riveste particolare importanza – ha dichiarato Nicola Brizzo Amministratore Delegato di Valle Dora Energia – perchè coniuga perfettamente i valori della sostenibilità ambientale e dell’innovazione, in un territorio che per il Gruppo Iren rappresenta la storia, il presente e il futuro dell’idroelettrico”. “Queste opere – hanno dichiarato i sindaci di Salbertrand, Chiomonte, Exilles e Susa – sono di fondamentale importanza per il territorio perchè in grado di valorizzarne le risorse ambientali in modo sostenibile e contribuendo nel contempo a mantenere vive importanti occasioni di sviluppo economico per i territori montani”.
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Gruppo Cap aderisce al progetto No.W! “No Waste”

MILANO (ITALPRESS) – Offrire prodotti alimentari scontati e, al tempo stesso, recuperare quelli non più vendibili per trasformali in energia pulita: Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, aderisce al progetto NO.W! “NO Waste” siglando un accordo con ThinkAbout, realtà che opera nell’ambito della riduzione dello spreco alimentare, mettendo in contatto aziende che sono attente alla sostenibilità con produttori di cibo, sia grandi che piccoli, evitando, così, che alimenti ancora consumabili vengano sprecati.
“L’economia circolare è il tema su cui CAP ha investito di più in questi ultimi anni – commenta Andrea Lanuzza, direttore generale gestione di Gruppo CAP – Il recupero della maggior quantità possibile di energia e di materia dalle attività produttive è uno degli obiettivi principali delle nostre attività sperimentali. Vogliamo adottare un sistema sempre più circolare per il ciclo idrico, per questo abbiamo l’obiettivo di trasformare i nostri impianti di depurazione in vere e proprie bioraffinerie, dove quelli che una volta erano rifiuti (la frazione umida dei rifiuti, ad esempio, i fanghi di depurazione, gli scarti alimentari) sono trasformati in energia e nuovi materiali di pregio come il biometano, i fertilizzanti, lo zolfo, chemicals come fosforo e azoto e le sabbie. Parliamo di azioni innovative, misurabili e concrete per progettare un futuro più sostenibile”.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è appunto il progetto NO.W! “NO Waste” che permette innanzitutto alle persone di CAP di acquistare sulla piattaforma messa a disposizione da ThinkAbout un panel di prodotti ancora buoni, ma non più vendibili nei circuiti della grande distribuzione, con prezzi scontati fino al 50%. Mentre i prodotti a fine ciclo, destinati a diventare rifiuti a tutti gli effetti, vengono trasformati dai digestori anaerobici di Gruppo CAP in biogas e poi in energia utilizzata per autoalimentare l’impianto. Un ambito, quello del recupero di scarti dell’industria alimentare, che non è una novità per l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano: grazie alle sinergie industriali sviluppate in ottica di open innovation, Gruppo CAP ha già al suo attivo il progetto sperimentale implementato con Danone, azienda leader nella produzione di prodotti lattiero-caseari, a Sesto San Giovanni, finalizzato a trasformare in energia pulita i prodotti scaduti.
Le infrastrutture esistenti nei 40 impianti di depurazione di Gruppo CAP sono un asset strategico per smaltire prodotti alimentari e valorizzarne i nutrienti, così da trasformarli in energia elettrica. “All’interno dei digestori anaerobici i prodotti non più utilizzabili nella normale filiera di distribuzione alimentare aiutano ad arricchire i fanghi da depurazione, per produrre il biogas, che viene poi trattato per la produzione di energia elettrica, prosegue Lanuzza. Valorizzando gli elementi recuperabili nel processo depurativo delle acque reflue e nell’utilizzo anche di prodotti che sarebbero destinati allo smaltimento arriviamo davvero alla ‘chiusura del cerchiò di un processo virtuoso”.
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Terna,85 mln per un nuovo collegamento “invisibile” tra Italia e Austria

ROMA (ITALPRESS) – Terna investe 85 milioni di euro per collegare Italia e Austria. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha avviato i lavori per la realizzazione di una nuova infrastruttura strategica in ambito europeo che aumenterà l’affidabilità e la sicurezza degli scambi di energia tra i due Paesi con importanti benefici per la collettività.
L’investimento prevede la costruzione di una linea elettrica a 220 kV che congiungerà la stazione di Glorenza, in Alto Adige, con quella austriaca di Nauders, attraverso un cavo di 28 km “invisibile” in quanto completamente interrato e quindi con ridotto impatto paesaggistico. Terna, in coordinamento con il gestore di rete austriaco Apg, ha aperto i cantieri che coinvolgeranno diverse imprese specializzate per una durata di circa due anni. Il progetto consentirà a Italia e Austria di aumentare la capacità di interscambio elettrico di 300 MW, raddoppiando quella attuale. “Questo progetto costituisce un tassello fondamentale nella strategia di Terna che punta a rendere l’Italia l’hub elettrico dell’Europa”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna. “Grazie al nostro Piano Industriale, l’Italia sarà sempre più collegata con i Paesi del Mediterraneo da un lato e con Austria, Svizzera e Francia dell’altro, aiutando l’Europa a raggiungere gli sfidanti obiettivi del Green New Deal”. L’opera è il risultato di un lungo percorso decisionale partecipato dal territorio nel quale Terna ha incluso, sin dalle fasi inziali, la popolazione, gli enti e tutte le istituzioni locali. Una proficua attività di concreta collaborazione e coinvolgimento diretto dei Comuni di Curon Venosta, Malles Venosta e Sluderno (situati nella Provincia Autonoma di Bolzano) che consente oggi all’infrastruttura di essere sostenibile e di assicurare rilevanti benefici al territorio e all’intero sistema elettrico nazionale.
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Moneta “Il Gse al fianco degli enti locali”

ROMA (ITALPRESS) – “Per l’Attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne e Programmazione politiche di coesione 2021-2027, siamo al lavoro con il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, per l’attivazione di una collaborazione che coinvolge il GSE con l’obiettivo di offrire assistenza e sostegno finanziario agli Enti Locali in riferimento agli interventi sul patrimonio pubblico, nonchè allo sviluppo di comunità energetiche e all’implementazione di impianti per la produzione del biometano in coerenza con gli obiettivi definiti a livello territoriale”. Lo detto l’amministratore delegato del Gestore dei Servizi Energetici, Roberto Moneta, intervenendo alla tavola rotonda “Una diversa economia per un Paese più giusto”, nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Anci.
Moneta ha poi aggiunto che “il 40% dei Comuni del cratere del sisma è supportato dal GSE. A seguito della segnalazione da parte degli Enti Locali delle opportunità di sinergia tra le risorse per la ricostruzione pubblica e gli incentivi nazionali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, il Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini ha chiesto la collaborazione del GSE per definire le prossime Ordinanze di assegnazione delle risorse agli Enti Locali, con l’obiettivo di definire insieme un meccanismo che consenta efficacemente l’uso degli incentivi nell’ambito degli investimenti per la ricostruzione”.
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