ROMA (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti del GSE ha approvato il Bilancio d’esercizio 2019 con un valore della produzione di 14 miliardi di euro e un utile netto di 8,1 milioni di euro ed è stata proposta la distribuzione di una parte dell’utile d’esercizio, pari a oltre 5 milioni di euro, come dividendo all’Azionista MEF. “L’approvazione del Bilancio d’esercizio conferma la solidità economico-finanziaria del GSE. Il particolare momento storico che siamo costretti a vivere e il processo di transizione ormai avviato rendono sempre più evidente e necessario il contributo del GSE, in termini di conoscenza e competenza, data l’indubbia rilevanza del ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, quale volano del rilancio economico e sociale del Paese, in un’ottica di crescita della sua competitività e degli investimenti”, ha dichiarato il Presidente del GSE, Francesco Vetrò. Il valore della produzione è ascrivibile principalmente ai contributi di CSEA, a carico delle componenti delle bollette del settore elettrico e gas, oltre ai ricavi ottenuti dalla vendita dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e ai corrispettivi versati dai beneficiari dei regimi incentivanti. A fronte dei suddetti proventi sono stati erogati incentivi monetari per oltre 9,5 miliardi di euro e ritirata energia incentivata per oltre 4,3 miliardi. “Dietro all’approvazione del Bilancio c’è il lavoro delle donne e degli uomini del GSE, quotidianamente impegnati nell’affiancare il Paese verso gli obiettivi di decarbonizzazione. In particolare, nell’ultimo anno il GSE ha riorganizzato la Società per incrementare la capacità di rispondere alle esigenze territoriali e per approfondire tematiche “core” con i nostri stakeholder al fine di generare un impatto positivo per il settore di riferimento. Abbiamo inoltre supportato la Pubblica Amministrazione nel percorso di riqualificazione energetica dei propri edifici e lavorato sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni sui temi della sostenibilità. Un’azione di formazione e informazione”, ha detto l’Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, “svolta parallelamente a quella di sostegno alla filiera delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, indispensabile per raggiungere i traguardi di sostenibilità al 2030”. L’Assemblea ha inoltre approvato il bilancio consolidato del Gruppo GSE, con un utile netto di 8,6 milioni di euro ed un valore della produzione di oltre 30 miliardi di euro.
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Gse, approvato bilancio 2019, generati utili per 8,1 milioni
Partnership Eni Gas e Luce-Eataly per l’efficienza energetica
ROMA (ITALPRESS) – Ottimizzare i consumi energetici riducendo l’impatto sull’ambiente, è il principale obiettivo della partnership tra Eni gas e luce e Eataly “Sentieri Sostenibili per una Nuova Energia” presentata nello store di Roma. L’accordo è basato su una visione condivisa di valori che le due aziende hanno deciso di mettere a fattor comune, impegnandosi in un percorso di efficientemente energetico di Eataly e della sua filiera e di promozione della cultura dell’efficienza energetica dei suoi clienti. Eni gas e luce, inoltre, da gennaio 2021 fornirà ai negozi Eataly energia verde certificata prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Una partnership non limitata però solo ai negozi, ma vuole estendersi su tutta la catena del valore: la competenza tecnica di Eni gas e luce sarà a disposizione anche per la riqualificazione energetica degli impianti produttivi di Eataly e dei suoi fornitori. Altro obiettivo è quello di stimolare le persone a fare un uso migliore dell’energia e delle risorse, per questo stanno lavorando insieme a un programma di education che vedrà un ricco calendario di corsi aperti al pubblico in cui gli esperti di Eni gas e luce si affiancheranno agli chef di Eataly per portare l’uso efficiente dell’energia anche in cucina.
I corsi si terranno in otto punti vendita Eataly in Italia, ogni appuntamento sarà l’occasione per insegnare a utilizzare ingredienti di prima qualità, buoni dal punto di vista organolettico e puliti dal punto di vista ambientale, preferendo prodotti di stagione e con packaging ridotti al minimo. “Eataly ha contribuito a diffondere la consapevolezza del cibo di qualità e del consumo consapevole in Italia, e in Eni gas e luce ci siamo dati la missione di accompagnare i nostri clienti a fare un uso migliore dell’energia, per usarne meno – ha detto Alberto Chiarini, amministratore delegato di Eni gas e luce -. Con Eataly condividiamo la stessa visione: consumare meglio e ridurre gli sprechi. Per questo siamo orgogliosi di essere qui e dare il via ufficiale a una partnership che non è una semplice collaborazione commerciale, ma una alleanza che si basa su una visione condivisa di valori, per unire le forze al fine di contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità e dell’importanza dell’efficienza energetica”.
Soddisfazione anche di Nicola Farinetti, ad di Eataly, che ha sottolineato la scelta di Eni gas e luce come “compagno di viaggio” per creare “il nostro percorso verso il risparmio energetico. Una sfida emozionante perchè porterà a cambiamenti nello stile di vita di tutti noi, in qualunque campo. Ogni settore dell’economia e della società dovrà individuare io proprio sentiero sostenibile: un sentiero all’inizio stretto ma che si potrà allargare man mano che aumenta il numero, la qualità e il potenziale dei contributori. Un percorso che ha già trasformato Eataly Roma in un luogo più smart da frequentare”, ha concluso.
Il primo intervento di riqualificazione energetica, infatti, è stato effettuato proprio nello store Eataly di Roma, dove grazie all’utilizzo di strumenti di monitoraggio, nell’ultima diagnosi energetica effettuata congiuntamente è stato identificato che la maggiore causa di consumo è il complesso delle attività di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione. Sulla basi dei dati si è quindi deciso di intervenire sulla riduzione dei volumi per la climatizzazione assicurando, al contempo, eccellenti prestazioni di comfort ambientale e di qualità, sia per le persone sia per i prodotti Eataly.
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Starace nominato nuovo presidente di Sustainable Energy for All
ROMA (ITALPRESS) – Sustainable Energy for All (SEforALL) ha annunciato oggi che Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel Spa, è stato nominato presidente dell’Administrative Board di SEforALL.
SEforALL è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora a stretto contatto con le Nazioni Unite per accelerare e realizzare su scala le soluzioni necessarie per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 (SDG7) – accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni per tutti – entro il 2030.
Con meno di 10 anni per raggiungere l’SDG7 e con la sempre maggiore urgenza che il mondo si attivi per raggiungere gli obiettivi per il clima dell’Accordo di Parigi, il ruolo di SEforALL nel guidare la transizione globale verso l’energia pulita non è mai stato così importante. Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, una delle maggiori utility in Europa, da maggio 2014, assume le funzioni con effetto immediato.
Commentando l’annuncio, Elizabeth Cousens, Vice-Presidente dell’Administrative Board di SEforALL, nonchè Presidente e Amministratore Delegato della UN Foundation, ha affermato: “Francesco è un leader visionario nel campo dell’energia con una lunga storia alle spalle nel guidare le ambizioni dell’azienda in azioni a favore di clima, sostenibilità e accessibilità all’energia per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo che ne sono prive. E’ una scelta naturale per questo ruolo importante in un momento così critico. Con il mandato unico nel suo genere di SEforALL conferito dalle Nazioni Unite per guidare le azioni a favore dell’SDG7 in linea con l’Accordo di Parigi, la sua leadership può aiutare a far avanzare ancora di più e più speditamente l’organizzazione per raggiungere l’obiettivo dell’accesso universale all’energia”.
In quanto Presidente dell’Administrative Board – il principale organo di governo dell’organizzazione – Starace aiuterà a sviluppare la strategia e le operazioni dell’organizzazione ai massimi livelli. Attualmente, Starace è anche membro del Global Compact Board of Directors e della Global Commission to End Energy Poverty delle Nazioni Unite. In precedenza ha ricoperto il ruolo di membro dell’ex-Advisory Board di SEforALL e di Presidente di Eurelectric, l’associazione europea del settore dell’elettricità.
“L’energia deve essere al cuore dell’agenda globale per guidare il mondo lungo un percorso più sostenibile, concentrandosi su interventi multilaterali specialmente nel campo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi dell’accesso all’energia e della mitigazione dei cambiamenti climatici – spiega Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel -. Sono molto orgoglioso di unirmi a SEforALL e di sostenerne l’impegno per la transizione verso l’energia pulita lavorando insieme per il raggiungimento dell’SDG 7. Il mio principale obiettivo come Presidente dell’Administrative Board di SEforALL sarà quello di cooperare con i principali attori per accelerare il passaggio fondamentale a un’energia più sostenibile, moderna e accessibile per tutti. Ho grande fiducia nella leadership di SEforALL e nei suoi peculiari punti di forza per affrontare la complessità delle sfide energetiche e aiutare a garantire il diritto fondamentale all’elettricità per tutti, in tutto il mondo”.
L’annuncio giunge dopo la recente pubblicazione da parte di SEforALL di un nuovo piano di attività triennale per contribuire a stimolare azioni graduali verso l’energia sostenibile per lo sviluppo e la transizione energetica. L’ambizioso piano riconosce la necessità di rafforzare l’advocacy globale espandendo al contempo le attività che danno priorità a processi decisionali basati su dati, partnership strategiche e un’implementazione specifica per paese.
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Snam completa l’acquisizione del 50% di Iniziative Biometano
SAN DONATO MILANESE (MILANO) (ITALPRESS) – Snam, attraverso la controllata Snam4Environment, ha completato oggi l’acquisizione da Femogas S.p.A. di una quota del 50% del capitale sociale con diritto di controllo congiunto di Iniziative Biometano S.p.A., società che opera nella gestione di impianti di biogas e biometano alimentati con biomasse di origine agricola in Italia.
Lo comunica la società. Il controvalore dell’operazione, annunciata lo scorso 7 maggio in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2020, è di circa 10 milioni di euro. Femogas, società di riferimento in ambito nazionale nello sviluppo di iniziative industriali nel settore del biometano agricolo, rimarrà socia di Iniziative Biometano con una quota del 50%.
L’acquisizione consente a Snam di entrare nel settore del biometano di produzione agricola, dal cui sviluppo si attende il contributo più significativo all’affermarsi del biometano, fonte strategica ai fini della transizione energetica e dell’economia circolare in Italia.
Iniziative Biometano, attraverso le proprie partecipate, è attualmente proprietaria di cinque impianti di biogas già in esercizio per i quali è prevista la conversione a biometano, grazie a IES Biogas (controllata di Snam), e ulteriori progetti a vario stadio di sviluppo con un potenziale complessivo di produzione a regime di circa 39 megawatt. Il primo di questi, in Sicilia, entrerà in produzione a ottobre.
Iniziative Biometano sarà la piattaforma con cui Snam e Femogas svilupperanno ulteriori progetti sul territorio nazionale per dare un impulso decisivo alla disponibilità di biometano in quantità progressivamente sempre più rilevanti nel mix energetico nazionale.
Il biometano è un pilastro del programma SnamTec focalizzato sull’innovazione e sulla transizione energetica, al quale la società ha dedicato 1,4 miliardi di euro di investimenti in un piano strategico da complessivi 6,5 miliardi al 2023.
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Starace “Esistono condizioni per creare industria europea dell’idrogeno”
MILANO (ITALPRESS) – “Ci sono le condizioni perchè l’Europa possa arrivare a sviluppare un’industria comune dell’idrogeno verde, come avvenuto per l’Airbus, senza alleanze tra pochi stati”. Lo ha detto Francesco Starace, Ceo di Enel, intervenendo all’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore. “L’idrogeno verde, quello prodotto da elettrolisi, quindi decarbonizzato alla radice e chiaramente è il futuro dell’idrogeno. La transizione sarà molto breve su questo – ha aggiunto -. C’è un femoneno di domanda a livello globale che permetterà dei costi competitivi. Non c’è un solo paese in grado di arrivare a questo risultato da solo, ma tutti insieme sì. Si avrà una industria europea dell’Idrogeno verde, come l’Airbus, è un caso da manuale e sono convinto che avverrà”, ha concluso.
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Rimbalzo per i prezzi dell’energia, vicini a quelli pre-covid
MILANO (ITALPRESS) – Dopo i forti ribassi del secondo trimestre 2020 (-18,3% l’elettricità e -13,5% il gas), continuati anche nel terzo trimestre per il gas (-6,7%), con un leggero rialzo per l’elettricità (+3,3%), con il rafforzamento della ripresa delle attività economiche e dei consumi arriva il ‘rimbalzò per i prezzi dell’energia che tornano su livelli vicini a quelli pre-Covid. Per la famiglia tipo in tutela la forte crescita delle quotazioni nei mercati all’ingrosso porta a un rialzo per la bolletta dell’elettricità del +15,6% e per la bolletta gas del +11,4%, dato quest’ultimo legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita della domanda. Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse), nel 2020 la famiglia tipo beneficia comunque di un risparmio complessivo di circa 207 euro/anno rispetto al 2019. Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa nel 2020 per la famiglia-tipo sarà di circa 485 euro, con una variazione del -13,2% rispetto al 2019, corrispondente a un risparmio di circa 74 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 975 euro, con una variazione del -12% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 133 euro/anno. Dopo il crollo dei prezzi registrato nei mercati energetici all’ingrosso nella fase più acuta dell’emergenza Covid, la ripresa dei consumi di energia, che conferma la ripartenza dell’economia in Italia e in Europa, ha quindi portato ad un graduale rialzo delle quotazioni. L’effetto complessivo risulta particolarmente marcato nei mercati del gas naturale e della CO2 e si è riflesso, conseguentemente, anche nel mercato elettrico. Infatti, nel terzo trimestre 2020 il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’elettricità risulta pari a circa 42 euro/MWh, contro i 25 euro/MWh del secondo trimestre, con un aumento di circa il 70%. In particolare, nello scorso mese di agosto, il PUN ha registrato un valore medio di 40,32 euro/MWh, che nel mese di settembre dovrebbe attestarsi intorno ai 49 euro/MWh, ovvero sul livello di un anno fa. I mercati a termine indicano per il quarto trimestre dell’anno il mantenimento dei livelli correnti di prezzo. Per quanto riguarda il gas, il prezzo a termine rilevato nel mercato all’ingrosso e utilizzato per l’aggiornamento della tutela (il TTF) per il IV trimestre 2020 risulta in aumento del 96% rispetto al trimestre precedente, riflettendo sia la stagionalità dei consumi sia il miglioramento delle aspettative economiche. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, nell’energia elettrica l’aumento è legato esclusivamente al rialzo della componente materia energia, con un impatto del +15,6% sul prezzo finale della famiglia tipo, scomponibile in +17,6% per effetto della voce energia (PE) e -2% legato alla voce di dispacciamento (PD). Invariati, nel loro complesso, gli oneri generali e le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura). Per il gas naturale l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima (con un impatto del +12,1% sul prezzo finale della famiglia tipo), legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, in parte controbilanciato da una diminuzione delle componenti perequative delle tariffe regolate di trasporto e gestione del contatore (con un impatto del -0,7% sul prezzo finale). Stabili gli oneri generali. Si arriva così al +11,4% per l’utente tipo in tutela.
“Il sistema energetico sta gradualmente riprendendo le posizioni che aveva prima dell’emergenza Covid”, afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini. “Con la ripresa delle attività produttive e il conseguente aumento della domanda di energia, si sta verificando il prevedibile rialzo dei prezzi in tutta Europa. Il quadro generale verrà influenzato, nei prossimi mesi, anche dalle scelte che accompagneranno il Recovery Fund, in particolare per il sostegno alle fonti rinnovabili future, che oggi ricadrebbe sulla bolletta”.
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Accordo Eni e Politecnico di Torino per studiare energie del mare
TORINO (ITALPRESS) – L’energia del mare rappresenta la più grande fonte energetica rinnovabile al mondo: si stima che le onde potrebbero sviluppare una potenza lungo le coste terrestri a livello globale pari a 2 TeraWatt, circa 18 mila miliardi di chilowattora all’anno, ovvero quasi il fabbisogno annuale di energia elettrica del pianeta. Inoltre, l’energia da onde è prevedibile, più modulata delle altre fonti rinnovabili e più continua. Valorizzare questa fonte energetica dalle alte potenzialità è lo scopo del laboratorio di ricerca congiunto realizzato dal Politecnico di Torino ed Eni MORE – Marine Offshore Renewable Energy Lab – inaugurato oggi alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, della presidente di Eni, Lucia Calvosa, dell’Ad di Eni, Claudio Descalzi, e del rettore del Politecnico Guido Saracco.
Il laboratorio permetterà di ampliare il campo d’azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l’eolico e solare offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino.
Il MORE Lab ha sede presso il Politecnico, con l’impiego di infrastrutture di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e vede anche l’integrazione con il Marine Virtual Lab, presso il centro di supercalcolo HPC5 a Ferrera Erbognone e l’area di test in mare aperto a Ravenna, dove si sta valutando la fase pre-prototipale del convertitore di moto ondoso ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter), il primo impianto al mondo di generazione elettrica ibrida e distribuita da moto ondoso e fotovoltaico. Inoltre, il laboratorio farà rete anche con il sito di test del Politecnico a Pantelleria, dove altri aspetti della stessa tecnologia vengono testati in un ecosistema, quello isolano, che mira all’autonomia energetica e all’azzeramento dell’impatto paesaggistico. Saranno circa 50 i ricercatori coinvolti nella ricerca di MORE Lab, tra personale in ruolo e dottorandi/tesisti del Politecnico, con i quali Eni si interfaccerà, con proprie professionalità, per una rapida crescita del know-how specifico e per la finalizzazione industriale delle tecnologie. Il Centro avrà a disposizione una vasca di prova navale e dei laboratori all’avanguardia per lo sviluppo e dry test dei prototipi e un centro di calcolo ad alte prestazioni. Il laboratorio, inoltre, si avvarrà di una cattedra specifica sull’ “Energia dal Mare”, che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio.
Per l’Ad di Eni Claudio Descalzi, “l’impegno di Eni nello sviluppo di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione diventa sempre più concreto grazie al lavoro di ricerca condotto insieme al Politecnico di Torino nei MORE Lab che ci permetterà di ottimizzare le tecnologie per renderle sempre più efficienti, competitive ed accelerare il processo di industrializzazione delle energie marine”.
“In un settore come quello dell’energia rinnovabile e della sostenibilità, lo sviluppo di soluzioni innovative e realizzate in stretta collaborazione con il mondo industriale – quindi pronte per essere impiegate sul mercato – è quanto mai centrale per il nostro Ateneo”, ha commentato il rettore del Politecnico Guido Saracco. “I laboratori e i progetti di ricerca e innovazione sviluppati con Eni nei MORE Lab saranno cruciali nei prossimi anni per contribuire in modo significativo a trovare soluzioni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni che l’Europa si è data”.
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Snam, intesa con Regione Fvg per idrogeno e transizione energetica
TRIESTE (ITALPRESS) – La Regione Friuli Venezia Giulia e Snam hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per avviare una collaborazione finalizzata a promuovere la transizione energetica sul territorio regionale, facendo leva su soluzioni innovative come l’idrogeno e il biometano, favorendo la mobilità sostenibile anche in ottica portuale e aeroportuale e la riqualificazione energetica degli edifici.
Il protocollo è stato firmato presso la sede regionale dal Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dall’Amministratore Delegato di Snam, Marco Alverà, alla presenza del Ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, a margine del festival della ricerca scientifica Trieste Next.
In base all’accordo, la Regione e Snam collaboreranno in primo luogo per supportare la crescita della filiera dell’idrogeno, avviando attività di ricerca e innovazione anche tramite lo sviluppo di un polo di competenze nella regione. La collaborazione potrà inoltre focalizzarsi sullo studio di progetti aventi ad oggetto la decarbonizzazione di porti e aeroporti, la realizzazione di impianti di produzione di biometano, con possibile utilizzo per autotrazione e produzione di compost di qualità per uso agricolo, la promozione della mobilità sostenibile a CNG (gas naturale compresso), LNG (gas naturale liquefatto) e biometano per i trasporti urbani e interurbani e l’efficientamento energetico e la riqualificazione profonda di immobili pubblici quali scuole, ospedali, RSA, uffici pubblici e case popolari.
La realizzazione dei progetti sarà demandata alle amministrazioni e agli enti locali interessati nel rispetto del quadro normativo e regolatorio applicabile.
“Quella sottoscritta oggi dall’Amministrazione regionale è un’intesa che proietta il Friuli Venezia Giulia in una dimensione fortemente innovativa in termini di sostenibilità ambientale e di sviluppo sostenibile – ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga -. Puntiamo su quattro asset: idrogeno per la decarbonizzazione di porti e aeroporti, biometano per il settore agricolo, piani di mobilità sostenibile grazie all’impiego di carburanti ecologici e progetti di efficientamento energetico attraverso i quali riqualificare scuole, ospedali, uffici pubblici e case. Si tratta di iniziative mirate riconducibili a un unico obiettivo, quello di investire nella transizione energetica. In questa fase segnata dalla crisi generata dal Covid-19, è una scelta strategica destinata a produrre nel tempo sviluppo, occupazione e ricadute ambientali, avviando quel modello di economia circolare indicato dagli standard europei”.
“Con questo accordo mettiamo a disposizione del Friuli Venezia Giulia le nostre competenze nella realizzazione di iniziative per la transizione energetica, favorendo l’utilizzo di nuove rinnovabili come l’idrogeno e il biometano, supportando la mobilità sostenibile e contribuendo alla riqualificazione delle città attraverso l’efficientamento energetico. Questi settori saranno cruciali per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, dando impulso all’economia circolare e creando al contempo occasioni di sviluppo economico e occupazione. In questo percorso è essenziale la collaborazione tra aziende, istituzioni e territori”, sottolinea l’Amministratore Delegato di Snam, Marco Alverà.
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