ROMA (ITALPRESS) – Enel ha incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Americas fino al 65% del capitale sociale, a seguito del regolamento di due operazioni di share swap stipulate ad aprile 2020 con un istituto finanziario per l’acquisizione fino al 2,7% del capitale sociale di Enel Americas, annunciate a suo tempo al mercato.
In base alle operazioni di Share Swap, Enel ha acquistato 1.432.455.895 azioni ordinarie di Enel Americas e 13.012.507 American Depositary Shares di Enel Americas, ciascuna delle quali rappresenta 50 azioni ordinarie della società cilena.
Gli strumenti finanziari rappresentano, complessivamente, il 2,7% del capitale sociale di Enel Americas.
Sulla base di quanto previsto dalle Operazioni di Share Swap, il corrispettivo totale pagato per le azioni ordinarie e le ADS di Enel Amèricas ammonta a circa 324 milioni di dollari USA, pari a circa 275 milioni di euro ed è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente.
Le operazioni “sono in linea con l’obiettivo annunciato dal Gruppo Enel di incrementare la propria partecipazione azionaria nelle società del Gruppo che operano in Sud America, riducendo così la presenza delle minoranze azionarie”, si legge in una nota.
(ITALPRESS).
Enel raggiunge il 65% del capitale di Enel Americas
Illumia, un nuovo inizio dopo l’emergenza Covid
Non una ripresa, ma un vero e proprio inizio. Così Marco Bernardi, presidente di Illumia, il primo family business italiano nel mercato retail di energia e gas, vede i prossimi mesi. L’emergenza sanitaria ha segnato una svolta anche per l’azienda bolognese che cresce e guarda con ottimismo al futuro. Bernardi ne parla in un’intervista all’Italpress.
Qual è stata l’attività di Illumia alla luce della pandemia, quali sono se ve ne sono state le ripercussioni sui bilanci e come preparate la ripresa?
“Abbiamo orientato ogni azione e decisione a gestire e monitorare i 2 aspetti più stressati durante questa emergenza nel settore elettrico: liquidità e consumi. La prima dovuta ad un aumento di insoluti derivante anche dall’interruzione temporanea dei distacchi prevista dall’Autorità per l’energia e la seconda causata dal lockdown di gran parte del segmento di clientela Corporate. Su entrambi i fronti la velocità e proattività con cui ci siamo mossi ha permesso di mettere in sicurezza l’azienda così da non aver ripercussioni rilevanti nei primi 6 mesi. Il nostro payoff aziendale è da sempre ‘Start Everyday’, siamo abituati a ripartire ogni giorno, non è quindi un problema di ‘ripresa o ripartenza’, ma un vero e proprio ‘nuovo inizio’, è qualcosa di più drastico. Il Covid ha segnato un punto di non ritorno nel modo di concepire e organizzare il lavoro: sta a noi aziende avere il coraggio di affrontare questa discontinuità, di metterci in discussione, così da trattenere ciò che c’è di buono, come ad esempio l’elasticità nell’adattarsi a nuove situazioni, e rigettare ciò che invece non è coerente alla propria vision, nel nostro caso il rischio di smaterializzazione delle relazioni umane e lavorative”.
Nel 2019 il Gruppo Tremagi, la holding che controlla le attività di Illumia, ha chiuso con un fatturato pari a circa 1 miliardo di euro (917,31 milioni di euro), in rialzo rispetto ai 902,67 milioni del 2018 e ha registrato anche un notevole aumento dei volumi venduti di gas, con un incremento del 23%. Quali sono le previsioni per il 2020?
“Il 2019 è stato un anno molto positivo, tutti i parametri sono migliorati grazie ad iniziative puntuali e ben pianificate in tutti i reparti aziendali: abbiamo raccolto i frutti della crescita professionale del nostro Management. Per quanto riguarda il 2020, ci piacerebbe chiudere in linea con le aspettative, abbiamo un po’ di lavoro da recuperare a causa del COVID, ma è una sfida affrontabile. Il primo insegnamento che abbiamo colto da questa esperienza è che ‘nulla è impossibile’: durante la pandemia nuovi progetti fermi da mesi, frenati da burocrazie interne o resistenze al cambiamento, si sono sbloccati e realizzati in pochi giorni. È tutta una questione di motivazione, letteralmente ‘avere un motivo’ che ti faccia muovere e osare. Questo è il compito più difficile e importante per chi guida un’azienda: indicare, descrivere, mostrare un ‘motivo’ che metta i propri collaboratori nella condizione di esprimere tutto il loro talento. Diversamente, come dice una canzone di Lucio Battisti: ‘Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante”.
Il vostro spin-off Wekiwi ha fatto registrare un incremento del 137% del numero di clienti web rispetto all’anno precedente. Chi è il cliente tipo che si affida al web? Perché si sceglie un operatore digitale? Continuerete ad investire nel mercato francese?
“Wekiwi, oltre ad essere ormai una realtà affermata sul mercato, è un formidabile incubatore di idee, uno smart team staccato da Illumia, formato da 15 ragazzi che non sentono né l’influenza né la soggezione della ‘sorella più grande’. Per cui, quando c’è qualcosa da sperimentare velocemente, Wekiwi è il posto giusto. Questo significa prodotti e servizi diversi, modalità di pagamento alternativi, operazioni di network marketing all’avanguardia ecc. Questo posizionamento è poi quello che viene apprezzato dai clienti che si rivolgono al mondo del web, segmento sempre più in aumento che tra qualche anno rappresenterà la maggioranza dei consumatori. L’esperimento francese ha confermato questo trend in crescita con risultati molto incoraggianti, quindi non solo continueremo ad investire in Francia, ma stiamo già guardando ad un altro paese europeo”.
Come avete gestito l’emergenza Covid in azienda? Quali azioni avete messo in campo e cosa state facendo per la ripresa?
“Devo dire che tanto improvviso è stato l’arrivo del Covid quanto veloce la reazione dell’azienda. A tutti è stato subito chiaro che l’emergenza chiedeva di tirar fuori il meglio di sé, con l’obiettivo evidente di dover mantenere a regime l’attività lavorativa. Abbiamo anticipato le direttive governative e in due giorni mandato tutti i collaboratori in Smart Working, mantenendo un presidio minimo in ufficio. Ci siamo resi conto in fretta che il lavoro da casa premiava certe Business Unit, ma affaticava quelle per cui era meno ovvio il passaggio ad un tipo di lavoro legato strettamente agli obiettivi. Abbiamo quindi intrapreso un’imponente iniziativa di e-training grazie al nostro coach aziendale. Per evitare una perdita di visione d’insieme, ci siamo inventati il Monday Update: un webinar settimanale con tutti i collaboratori in cui viene fatto il punto sull’andamento dell’azienda e sulle iniziative adottate. In questo format abbiamo anche avuto alcuni ospiti d’eccezione da cui ci siamo lasciati ispirare: come il mister del Bologna Sinisa Mihajlovic e il gruppo musicale Stadio, che ci hanno raccontato la loro esperienza partendo da punti di vista diversi dal nostro. È stato così gradualmente evidente che il valore delle relazioni umane è per noi strategico e assolutamente funzionale al business. Abbiamo quindi agito di conseguenza e nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza: a Giugno è stata data a tutti i collaboratori la possibilità su base volontaria di rientrare in azienda e a Luglio abbiamo ricominciato a lavorare insieme in base ad una turnazione di 3 giorni a casa e 2 in ufficio. A Settembre valuteremo la situazione generale e ci atterremo alle direttive, ma ci piacerebbe rientrare a pieno regime istituendo per tutti, e per sempre, almeno 1 giorno di lavoro da casa”.
Nei mesi scorsi Illumia ha firmato una partnership con Helbiz per una piccola flotta di monopattini elettrici a disposizione dei dipendenti. Questo è un segnale per la ripartenza anche dei vostri collaboratori, ma conferma anche la vostra vocazione alla mobilità sostenibile. Ci sono altri progetti in cantiere?
“È un piccolissimo inizio, ma segna una direzione precisa. In un mercato in cui il prodotto è una commodity, ogni opportunità laterale che va nella direzione di fornire valore aggiunto al cliente va colta in modo deciso. Siamo abituati a testare ‘in prima persona’ i servizi che offriamo, per questo iniziamo da un progetto pilota interno ma la volontà è quella creare una linea di business dedicata alla mobilità elettrica, in particolare quella ‘leggera’ (come le biciclette, i monopattini e gli scooter). Stiamo già studiando le città target e parlando con alcuni potenziali partner”.
A febbraio Illumia ha ricevuto il Premio Industria Felix Emilia-Romagna quale ‘migliore impresa del settore Utility della regione Emilia-Romagna per performance gestionale e affidabilità finanziaria’. Si tratta di un riconoscimento importante. Premia anche il vostro tentativo di crescere in un mercato non facile?
“A questo riconoscimento si aggiunge la conferma del Rating Cerved B1.1, ricevuto qualche settimana fa e che ci qualifica ‘Investment Grade’ anche per il 2019 in un settore difficile come quello elettrico e, soprattutto, in un momento delicato come quello attuale. La crescita per noi è più di un tentativo, deve essere una regola. In un mercato altamente concentrato in cui i primi 3 operatori arrivano all’80% di share, sei obbligato ad aumentare di dimensione per non scomparire. Abbiamo un piano industriale solido che prevede un buon mix tra crescita organica e operazioni straordinarie. In questo momento abbiamo un paio di dossier che stiamo studiando e annunceremo di sicuro una nuova iniziativa entro la fine dell’anno”.
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A luglio consumi elettrici in calo, crescono le rinnovabili
ROMA (ITALPRESS) – A luglio, secondo quanto rilevato da Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata di 29 miliardi di kWh, in diminuzione del 7% rispetto allo stesso mese del 2019. La riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta ad un decremento più contenuto (-5,9%). La domanda dei primi sette mesi risulta in flessione dell’8,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati il dato resta sostanzialmente invariato (-8,4%). Nei primi sette mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40% della domanda elettrica, rispetto al 35,7% del corrispondente periodo del 2019. A livello territoriale la variazione tendenziale di luglio è risultata ovunque negativa: -8,6% al Nord, -5,5% al Centro e -4,7% al Sud.
A luglio la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’89,5% con produzione nazionale e per la quota restante (10,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 37,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36,8%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,1 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-6,1%) rispetto a luglio 2019. In crescita la fonte di produzione fotovoltaica (+12%), in calo tutte le altre (geotermica -3,5%; termica -6,7%; idroelettrica -10,8%; eolica -21,5%).
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Arera semplifica le rinnovabili “fai da te”
MILANO (ITALPRESS) – Un provvedimento dedicato a semplificare le regole per i piccoli e piccolissimi impianti alimentati da fonti rinnovabili (soprattutto fotovoltaici), quelli al di sotto degli 800 watt, compresi – quindi – i cosiddetti plug & play ovvero gli impianti pronti alla connessione tramite una spina.
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha infatti modificato il Testo Integrato Connessioni Attive (TICA), introducendo nuove modalità di connessione semplificate per gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 watt, con l’obiettivo di evitare che le procedure attualmente vigenti possano rappresentare una barriera all’ingresso nel mercato delle nuove tecnologie. Tra le nuove tecnologie si inseriscono anche i cosiddetti impianti “Plug & Play”, cioè quelli con potenza attiva nominale inferiore o uguale a 350 W, che non necessitano installazioni e che possono essere collegati direttamente dai consumatori a una presa dedicata. Secondo le nuove regole di Arera, per gli impianti al di sotto degli 800 watt, non sarà più necessario svolgere il normale iter di connessione, ma sarà sufficiente inviare al distributore la Comunicazione Unica senza versare alcun corrispettivo. Considerando le dimensioni ridotte, l’utilizzo sostanzialmente diretto all’autoconsumo e le eventuali trascurabili immissioni nella rete nazionale, il richiedente non dovrà sottoscrivere alcun contratto di dispacciamento. Nel caso di produzione eccedente l’autoconsumo potrà immettere energia elettrica in rete, purchè nei limiti massimi di 800 watt e rinunciando a qualsiasi remunerazione per l’energia eventualmente immessa. Al fine di valutare eventuali future evoluzioni della regolazione, tutti gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 watt per i quali sia stata inviata la Comunicazione Unica, saranno censiti dalle imprese distributrici nei propri portali informatici e dal sistema GAUDI’ (Gestione delle anagrafiche uniche degli impianti di produzione e delle relative unità) già in uso.
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A Palermo una stazione di ricarica ad alta potenza per auto elettriche
PALERMO (ITALPRESS) – Eni e IONITY, joint venture fra BMW, Daimler, Ford e il Gruppo Volkswagen (con i marchi Porsche e Audi) hanno annunciato l’apertura della prima stazione di ricarica ultra fast in Sicilia per le auto elettriche. Si trova nella stazione di servizio Eni in via Ernesto Basile, in prossimità dell’uscita dell’autostrada A19, è composta da due colonnine HPC da 350 kW, in grado di rifornire, con meno di 20 minuti di ricarica, le attuali auto elettriche e quelle di nuova generazione.
“L’iniziativa – si legge nella nota – è parte del piano di installazione di stazioni di ricarica ad altissima potenza lungo i principali assi di comunicazione stradale italiani e consente a tutti gli utenti di ricaricare le autovetture elettriche alla massima potenza, grazie allo standard europeo CCS di ricarica in corrente continua”.
Quella di Palermo è la quarta stazione e si aggiunge a quelle già in funzione nella stazione di servizio Eni di Ceriale Sud sulla autostrada A10 Savona – Ventimiglia, a quella di Milano-Binasco, all’uscita della A7 che collega Milano a Genova e prossima alla strada regionale SP30 e a quella di prossima attivazione nella stazione Eni in Via Maccani, vicino all’accesso autostradale del centro di Trento e di facile accesso sia da Trento sud che da Trento nord.
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Enel X, installati 15mila impianti domestici in italia
ROMA (ITALPRESS) – Soluzioni tecnologiche per ottimizzare i consumi casalinghi e rendere le abitazioni più sostenibili: Enel X ha raggiunto il traguardo dei 15mila impianti domestici installati in tutta Italia, che garantiscono un minore impatto ambientale. Gli apparecchi per l’efficientamento energetico scelti dai clienti di Enel X, la business line global di Enel dedicata ai prodotti innovativi e soluzioni digitali, eviteranno l’immissione in atmosfera di circa 5mila tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti al beneficio ambientale derivante da 215mila nuovi alberi piantati. Si va da Homix, il sistema di Smart Home per la gestione del riscaldamento, della sicurezza e dell’illuminazione per la casa, ai climatizzatori, dalle caldaie a condensazione agli impianti fotovoltaici passando per i sistemi di accumulo di energia. “Il raggiungimento di questo importante risultato è in linea con la nostra ambizione di garantire ai clienti soluzioni che rendano la sostenibilità conveniente ed accessibile a tutti – afferma Andrea Scognamiglio, responsabile e-Home di Enel X – E’ possibile fare la differenza facendo scelte più consapevoli in termini di ottimizzazione dei consumi ed Enel X è impegnata affinchè tali scelte siano anche economicamente convenienti”. In particolare, il cliente a cui è stato installato il 10millesimo impianto, dei pannelli fotovoltaici collegati a un sistema di accumulo di energia e dei climatizzatori, oltre a un voucher per l’acquisto di prodotti sul sito e-commerce www.enelxstore.com, ha ricevuto un kit Homix, il sistema di Smart Home di Enel X con Alexa integrata, che può essere facilmente utilizzato in casa attraverso i comandi vocali con Alexa oppure il pratico touch screen, ma anche fuori casa, grazie all’app dedicata.
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Da Enel X e Ald Automotive soluzione per diffusione e-mobility
ROMA (ITALPRESS) – Un’innovativa soluzione per la diffusione della mobilità elettrica in Italia: nasce JuiceMotion, la più completa offerta di noleggio a lungo termine di auto elettriche. Grazie alla consolidata partnership tra ALD Automotive ed Enel X i clienti che scelgono di noleggiare un veicolo full electric o hybrid plug-in, potranno accedere ai servizi di ricarica avanzati di Enel X. Una soluzione che, offrendo tra le varie opzioni una card con 1.350 KWh inclusi da utilizzare presso i punti di ricarica di Enel X e la fornitura dell’infrastruttura domestica JuiceBox per la ricarica, consentirà di avvicinare alla mobilità elettrica anche coloro che ancora temono di dover sopportare costi elevati rispetto a quelli delle motorizzazioni tradizionali e di “rimanere a secco di energia” per mancanza di infrastrutture di ricarica. Alla convenienza del canone mensile tutto compreso, all’interno del quale sono inclusi servizi come assicurazione, bollo auto, manutenzione e soccorso stradale, con JuiceMotion si aggiunge quindi la comodità e la semplicità di poter usufruire di una infrastruttura di ricarica direttamente a casa.
“La partnership con ALD Automotive è strategica per la diffusione della mobilità sostenibile e ci permette di entrare nel settore del noleggio a lungo termine proponendo a chi sceglie un veicolo elettrico le nostre soluzioni di ricarica avanzata”, ha dichiarato Alessio Torelli, responsabile Enel X Italia. “Grazie ad accordi come questo diamo la possibilità alle persone di passare all’elettrico in totale tranquillità sapendo di poter contare su una rete di punti di ricarica pubblici diffusi su tutto il territorio italiano; di accedere a un network europeo di infrastrutture realizzato grazie agli accordi di interoperabilità e sui servizi avanzati per la ricarica dei veicoli in ambito domestico”. Per Giovanni Giulitti, general manager di ALD Automotive Italia, “i prodotti che ALD propone combinano la guida dei veicoli a zero emissioni con un canone comprensivo dei consumi e dell’installazione delle infrastrutture di ricarica. Sono formule pensate per rispondere alle esigenze di un vasto pubblico, dalle grandi aziende alle PMI, dai professionisti ai clienti privati, con l’intenzione di contribuire concretamente alla diffusione di un nuovo modello di mobilità”.
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Italgas e politecnico torino sviluppano tecnologie energetiche
TORINO (ITALPRESS) – Sviluppare attività congiunte di ricerca, innovazione e formazione a supporto della transizione energetica, la mobilità sostenibile, l’economia circolare. Questi gli obiettivi della partnership siglata tra Italgas e Politecnico di Torino. Da un lato ricerca, sviluppo e innovazione, dall’altro didattica, alta formazione e formazione permanente.
L’ateneo e l’azienda collaboreranno su progetti di ricerca che spazieranno da tematiche più generali – come l’innovazione digitale, la mobilità sostenibile, l’ottimizzazione dei consumi energetici, l’efficientamento delle reti e il recupero di risorse – ad azioni più specifiche volte allo sviluppo di tecnologie innovative per l’inserimento di gas rinnovabili nelle reti esistenti, allo sviluppo di sistemi “power to gas” per il recupero dei surplus di produzione energetica, fino alla realizzazione di uno smart meter gas evoluto destinato alle reti “intelligenti”. Politecnico e Italgas lavoreranno inoltre su diversi fronti formativi, dove la collaborazione sarà occasione di scambio e interazione attiva fra docenti, ricercatori, studenti e azienda con progetti congiunti indirizzati allo sviluppo di master universitari, corsi per neolaureati, eventi e attività di divulgazione attraverso network nazionali e internazionali. Italgas metterà inoltre a disposizione di docenti e ricercatori gli spazi e le competenze della propria Digital Factory, vero motore della trasformazione digitale degli asset e dei processi dell’azienda. “La collaborazione con un’azienda di origine torinese come Italgas su tematiche di ampio respiro e di importanza strategica come quelle energetiche ci fa molto piacere anche per ribadire che la nostra città può contribuire in modo significativo alla crescita del Paese”, commenta il rettore del Politecnico Guido Saracco. “Per Italgas – ha spiegato l’Ad, Paolo Gallo – l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono una priorità assoluta e una leva di crescita. In questo contesto, la collaborazione con un Ateneo di eccellenza come il Politecnico di Torino è una grande opportunità che si realizza. Siamo entusiasti di poter lavorare insieme su progetti di ricerca e formazione di grande rilevanza strategica non solo per la nostra Azienda ma per tutto il Paese, che potrà giovarsi dei risultati che raggiungeremo, e al contempo contribuire alla formazione dei talenti del futuro”.
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