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Gse, Cda nomina nuovo responsabile direzione efficienza energetica

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione del Gestore dei Servizi Energetici ha attribuito, a partire da oggi, la responsabilità della Direzione Efficienza Energetica a Luca Barberis. Contestualmente, il CdA ha assegnato, sempre a Barberis, anche l’interim alla Direzione Promozione Sviluppo Sostenibile.
La scelta anticipa la volontà di rafforzare il presidio della società sull’efficienza energetica, creando un Dipartimento ad essa dedicata, che sarà operativo a partire dal 1 gennaio 2021.
Nella stessa seduta il Consiglio di amministrazione del GSE ha attribuito ad interim la responsabilità della Direzione Verifiche al Vinicio Mosè Vigilante, Capo del Dipartimento Affari Legali, Regolatori e Istituzionali.
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Da luglio bollette gas -6,7%, elettricità +3,3%

ROMA (ITALPRESS) – Dopo i forti ribassi del secondo trimestre (-18,3% l’elettricità e -13,5% il gas), nel terzo trimestre del 2020 per la famiglia tipo in tutela ancora un calo per la bolletta del gas, -6,7%, e un rialzo per la bolletta dell’elettricità, +3,3%, legato ai costi per il funzionamento del sistema. Lo rende noto l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse), rispetto allo scorso anno la famiglia tipo beneficia di un risparmio complessivo di 212 euro/anno.
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il 1° ottobre 2019 e il 30 settembre 2020 sarà di circa 496 euro, con una variazione del -12,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2018 – 30 settembre 2019), corrispondente a un risparmio di circa 69 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.006 euro, con una variazione del -12,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 143 euro/anno.
“L’utilizzo della flessibilità finanziaria ancora presente nel sistema e l’intervento straordinario previsto dal DL Rilancio – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – ci hanno consentito di lasciare invariati gli oneri generali. Non è detto che nei prossimi trimestri, con l’auspicabile ritorno dei consumi ai livelli pre crisi e la conseguente ripresa dei mercati all’ingrosso, si confermino tali condizioni, ma in questa fase di rilancio dell’economia, dopo il periodo di lockdown,, era necessaria ogni misura in grado di consentire alle imprese e alle famiglie di riprendere il ritmo”.
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Eni acquisisce in Italia 3 progetti eolici per 35 mw

SAN DONATO MILANESE (ITALPRESS) – Eni, attraverso la controllata Eni New Energy, società del gruppo che opera in Italia, ha acquisito da Asja Ambiente Italia il 100% delle quote di CDGB Enrico, CDGB Laerte e Wind Park Laterza. I tre parchi eolici, che sorgeranno nel Comune di Laterza, in Puglia, hanno una potenza complessiva pari a 35,2 MW e una produzione annua stimata di circa 81 GWh, che consentirà un risparmio di emissioni di CO2 pari a 33.400 tonnellate all’anno.
I tre impianti saranno costituiti da sedici aerogeneratori da 2,2 MW ciascuno e verranno connessi alla Rete di Trasmissione Nazionale. La costruzione degli impianti inizierà nelle prossime settimane e il completamento lavori è previsto per il terzo trimestre del 2021. Si tratta del primo progetto eolico che Eni realizza nel territorio italiano.
“Con questa nuova acquisizione Eni avanza nel suo percorso di transizione energetica, con l’obiettivo di ottenere una riduzione dell’80% delle emissioni nette di gas serra al 2050 sull’intero ciclo dei suoi prodotti energetici”, si legge in una nota.
“Il nostro obiettivo è quello di costruire un’azienda che venderà prodotti totalmente decarbonizzati così che il cliente finale non debba preoccuparsi delle emissioni. Vogliamo contribuire alle sfide di una transizione energetica equa, mettendo in campo tutte le nostre risorse e contando sulle nostre competenze”, spiega Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
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Da Cdp e Snam una società benefit per il rimboschimento

ROMA (ITALPRESS) – Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Snam hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo e la realizzazione di progetti di riduzione e assorbimento delle emissioni di CO2, tramite interventi di rimboschimento e creazione di aree verdi sul territorio italiano. Con questo obiettivo sarà costituita a breve una società benefit, che promuoverà e realizzerà iniziative di imboschimento e rimboschimento su terreni della pubblica amministrazione e degli enti locali, sostenute economicamente da aziende e privati, mediante la vendita di servizi di piantumazione. L’obiettivo è piantare 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030. La collaborazione è finalizzata alla promozione di azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria delle città e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali, in linea con le priorità strategiche nazionali e con il crescente interesse dell’opinione pubblica su questi temi.
“La nuova società – si legge in una nota – potrà avvalersi delle competenze economico-finanziarie di CDP, che contribuirà a curare i rapporti con le istituzioni competenti, valutando il coinvolgimento delle società appartenenti al Gruppo e della propria rete di fornitori. Snam apporterà il know-how industriale e tecnico maturato in anni di esperienza in iniziative di ripristino ambientale connesse ai propri progetti infrastrutturali, nonchè competenze nell’efficienza energetica e nella riforestazione urbana”.
Per CDP “questo progetto rinnova l’impegno affermato nel piano industriale 2019-2021 di sviluppare iniziative volte a rispondere ai grandi trend internazionali relativi alla transizione energetica e al climate change, con un focus primario alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni. Negli ultimi anni, CDP ha sviluppato numerosi importanti progetti per accelerare la riduzione delle emissioni di CO2 e la transizione energetica, quali, fra gli altri, interventi a sostegno delle energie rinnovabili (eolico, solare, moto ondoso) e dell’economia circolare (es. bio-combustibili), dell’efficienza energetica della PA e di supporto all’innovazione green nelle filiere agroalimentari”.
Per Snam “l’avvio di questa partnership rappresenta la naturale evoluzione di un percorso di attenzione alla biodiversità e alla tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, che ha caratterizzato l’azienda in ottant’anni di realizzazione di infrastrutture, anche in ecosistemi delicati come aree colturali e parchi. Solo negli ultimi dieci anni, la società ha effettuato in Italia ripristini ambientali per oltre 2.000 chilometri, rimboschimenti per oltre 200 chilometri e cure colturali per oltre 1.300 chilometri. Il progetto è inoltre coerente con l’impegno dell’azienda per la transizione energetica e si inserisce nell’ambito della definizione della strategia ESG di Snam, che sarà annunciata il prossimo novembre”.
“Il contrasto ai cambiamenti climatici rappresenta oggi una priorità assoluta. Abbiamo bisogno di azioni concrete per garantire un futuro sostenibile. La sostenibilità, infatti, è uno dei pilastri del nostro Piano Industriale e CDP è impegnata su più fronti, sia in ambito nazionale che internazionale, con iniziative dedicate a efficienza energetica, sviluppo delle energie rinnovabili e contrasto al dissesto idrogeologico – commenta Fabrizio Palermo, amministratore delegato di CDP -. CDP, che a novembre 2019 è stata la prima istituzione finanziaria italiana ad essere accreditata al Green Climate Fund, lo strumento finanziario promosso dalle Nazioni Unite, prosegue con impegno nella realizzazione di progetti di adattamento e mitigazione, anche al fine di consentire all’Italia di affermare il proprio posizionamento strategico nell’ambito dell’Agenda per il Clima. La costituzione di questa società insieme a Snam mostra come la nostra strategia porti a progetti concreti e innovativi per la crescita sostenibile”.
“Con questa nuova iniziativa vogliamo mettere a disposizione del sistema Paese e delle imprese uno strumento concreto per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050, rispondendo all’esigenza sempre più sentita a livello globale di contrastare i cambiamenti climatici attraverso progetti di forestazione – dice Marco Alverà, amministratore delegato di Snam -. Faremo leva sul patrimonio di capacità realizzativa di Snam, che ha una lunga esperienza di ripristino ambientale sui territori, abbinata a nuove competenze nella forestazione urbana a supporto dei progetti di efficienza energetica. Solo negli ultimi dieci anni abbiamo effettuato rimboschimenti per oltre 1 milione di alberi. Questo progetto con CDP rafforza ulteriormente il nostro impegno nella transizione energetica e testimonia la sempre maggiore integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle nostre strategie aziendali”.
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Enea, online video-decalogo su comunità energetiche

ROMA (ITALPRESS) – Con un video-decalogo sul funzionamento delle comunità energetiche è partita la campagna informativa del progetto GECO per sensibilizzare i cittadini sui temi chiave della sostenibilità ambientale. Finanziato con circa 2,5 milioni di euro dal fondo europeo EIT Climate-KIC, GECO (Green Energy COmmunity) è promosso da ENEA, Università di Bologna e Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile – AESS (coordinatore) per dare vita ad una comunità energetica nel quartiere Pilastro-Roveri alla periferia del capoluogo felsineo (Bologna). L’iniziativa si ispira ai concetti di smart city ed economia circolare per contrastare la povertà energetica e si basa sull’uso condiviso dell’energia e delle fonti rinnovabili per favorire la riduzione delle bollette per i cittadini e le circa 900 aziende che operano nei due quartieri attraverso un mix di fonti rinnovabili, generazione distribuita, stoccaggio di energia e ottimizzazione dei consumi. Le dieci video pillole, della durata di circa un minuto l’una, si concentrano su alcuni concetti fondamentali della green economy che vengono spiegati dagli esperti dei tre partner del progetto.
Queste alcune le principali tematiche affrontate: Comunità energetica (Claudia Carani, AESS), Energia pulita (Piergabiele Andreoli, AESS), Risparmiare energia (Luca Gazzotti, ENEA), Autoconsumo (Maria Maddalena Gambini, UniBo), Economia collaborativa (Francesca Cappellaro, ENEA), Prosumer (Giorgia Pulazza, UniBo), Contrastare la povertà energetica (Felipe Barroco, AESS), Smart home (Sabrina Romano, ENEA), Energy box (Sabrina Romano, ENEA), Abitare sostenibile (Filippo Molinari, AESS). Enea contribuisce al progetto attraverso lo sviluppo di un modello di business green finalizzato a rendere flessibile la domanda di energia dei partner della comunità energetica. “L’obiettivo di questa iniziativa è trovare soluzioni locali per generare un ciclo economico a basse emissioni di carbonio”, spiega la ricercatrice Francesca Cappellaro, referente ENEA per GECO. “Attraverso la promozione dell’autoconsumo e dello scambio interno di energia rinnovabile, prodotta localmente nel quartiere Pilastro-Roveri, ci proponiamo di aumentare del 76% la produzione di energia rinnovabile nell’arco di tre anni, con una riduzione di 70 mila tonnellate di CO2”, aggiunge Cappellaro.
E per spiegare le soluzioni alla base del funzionamento di una comunità energetica, parte domani venerdì 12 giugno anche un ciclo di quattro webinar che si concluderà giovedì 2 luglio. Nel dettaglio: Città e case intelligenti (venerdì 12 giugno, ore 14.00); Costruire una comunità sostenibile, circolare e collaborativa (mercoledì 17 giugno, ore 14.00);
Ripartire sostenibile. Le misure green del Decreto Rilancio (giovedì 25 giugno, ore 14.00);
Autoconsumo e comunità energetiche (giovedì 2 luglio, ore 14.00).
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Enel per la prima volta negli indici Msci Esg Leaders

ROMA (ITALPRESS) – Enel è stata inclusa per la prima volta negli MSCI ESG Leaders Indexes a seguito della revisione annuale degli indici di sostenibilità condotta da MSCI, leader nel settore delle ricerche e degli indici su tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). La serie di indici ponderati sulla capitalizzazione, mette in evidenza le aziende con elevate performance ESG rispetto ai competitor di settore. Enel è stata inoltre confermata negli importanti indici FTSE4Good Index series e Euronext Vigeo-Eiris 120.
“Essere inclusi in questi rinomati indici è l’ulteriore conferma che la sostenibilità costituisce parte integrante del nostro modello di business, e orienta le nostre azioni verso la creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder”, ha detto Francesco Starace, amministratore delegato e direttore Generale di Enel. “Tutte le nostre operazioni e decisioni di investimento sono guidate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, con particolare attenzione alla produzione di energia a emissioni zero e alle soluzioni energetiche altamente efficienti che promuovono modelli energetici più puliti e più sostenibili”. Gli indici, pensati per gli investitori istituzionali che desiderano integrare i fattori ESG nei processi decisionali relativi agli investimenti, utilizzano un approccio best-in-class selezionando soltanto le aziende con i rating MSCI ESG più elevati che misurano la resilienza di un’impresa rispetto ai rischi ESG a lungo termine rilevanti a livello finanziario. Nel 2019 Enel ha ricevuto per la prima volta il massimo rating ESG di MSCI (“AAA”), che ha permesso la sua inclusione quest’anno negli MSCI ESG Leaders Indexes, la più importante serie di indici MSCI che misurano le performance delle aziende nel settore della sostenibilità. L’inserimento nella serie di indici, inoltre, è avvenuta anche grazie ai costanti investimenti di Enel nelle rinnovabili e al suo ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 in linea con l’Accordo di Parigi, nell’ambito del quale l’azienda si impegna a ridurre del 70% le sue emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030 rispetto ai livelli del 2017. A seguito della revisione della prima metà del 2020, Enel è stata inoltre riconfermata nella FTSE4Good Index series, che stila la classifica delle migliori aziende globali sulla base delle pratiche ESG e in termini di trasparenza
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Edison e Metron insieme per abbattere consumi energetici industrie

MILANO (ITALPRESS) – Edison ha siglato un accordo di partnership con Metron, un’azienda digitale innovativa, per offrire ai clienti industriali Edison Analytics powered by Metron: una soluzione di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici che sfrutta la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, rispondendo alle esigenze sempre crescenti delle aziende italiane che si confrontano quotidianamente con un contesto in continua evoluzione.
Edison Analytics powered by Metron si rivolge in particolare alle industrie che in Italia sono caratterizzate da elevati consumi energetici, pari a circa il 20% dei consumi totali di energia del Paese, e un’enorme mole di dati disponibili. Non sempre però si hanno gli strumenti adatti per estrarre da questi dati le informazioni utili a ridurre l’impatto, sia economico sia ambientale, dei consumi e aumentare la competitività della propria azienda.
La partnership di Edison e Metron fornisce alle medie e grandi industrie italiane gli strumenti utili a ottenere la consapevolezza necessaria su quello che si consuma e come si consuma e il kow-how fondamentale per definire strategie energetiche di lungo periodo, promuovendo inoltre la messa in opera di un sistema di gestione dell’energia (es. certificazione ISO 50001).
“Si tratta di una soluzione innovativa nel panorama nazionale – dichiara Paolo Quaini Direttore servizi energetici e ambientali di Edison – che combina l’expertise di Edison nella gestione e ottimizzazione dei siti industriali con le soluzioni innovative di Metron, consentendo finalmente di trasformare il dato energetico e operativo in risparmio economico e ambientale. La soluzione si può applicare a tutti i processi industriali di qualsiasi settore produttivo, ed è in grado di prevedere le future esigenze energetiche di un impianto, individuare nuove opportunità e soluzioni di efficientamento e se necessario ottimizzare la gestione delle singole macchine impiegate negli stabilimenti. Ne abbiamo testato le grandi potenzialità in alcuni progetti pilota con risultati notevoli”.
Vincent Sciandra, CEO di Metron ha commentato: “L’Italia è stata uno dei Paesi più colpiti dalla crisi del Covid-19. La nostra nuova partnership con Edison sottolinea tuttavia l’emergere di una nuova e diffusa consapevolezza all’interno dell’industria italiana. Questa consapevolezza si traduce in una forte volontà di muoversi verso un ecosistema più sostenibile. E Metron entrerà fortemente in gioco in questo cambiamento, poichè mira a colmare il divario tra ecologia e industria, attraverso l’intelligenza artificiale. Siamo quindi pienamente impegnati a sostenere questa iniziativa”.
La piattaforma digitale Edison Analytics powered by Metron raccoglie, aggrega e analizza in tempo reale qualsiasi tipo di dato generato da un impianto industriale, interagendo al contempo con i dati provenienti dall’esterno. La soluzione è in grado di ricreare il gemello digitale dello stabilimento, sempre aggiornato grazie a un sofisticato modello che combina una vasta libreria di tecnologie industriali e fonti di energia. Su questa base è possibile individuare nuove opportunità di ottimizzazione grazie all’intelligenza artificiale basata sul Machine Learning, ovvero la capacità di apprendimento automatico attraverso una serie di algoritmi che analizzano i dati storici e prevedono le esigenze energetiche degli impianti analizzati. Grazie a Edison Analytics powered by Metron sarà possibile ottenere risparmi fino al 14% dei consumi energetici complessivi.
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Eni e Korea Gas Corporation rafforzano la collaborazione

ROMA (ITALPRESS) – L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il presidente e amministratore delegato di Korea Gas Corporation, Hee-bong Chae, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa (Memorandum of Understranding) per identificare opportunità di cooperazione specifiche in diverse aree, che includono progetti di esplorazione e produzione, progetti di GNL, downstream e infrastrutturali e in particolare progetti di economia circolare e produzione di energia a basse emissioni di CO2.
Le due società collaborano da dieci anni in attività di esplorazione e produzione in Africa, Medio Oriente, Sud-est asiatico e Mediterraneo. “In particolare, il progetto Area 4 in Mozambico e il progetto Zubair in Iraq sono esempi rappresentativi delle cooperazioni di successo tra due società”, si legge in una nota congiunta.
“Firmando questo protocollo d’intesa con Eni abbiamo condiviso la forte volontà di entrambe le aziende di guidare l’era dell’energia a basse emissioni di CO2 nel rispetto dell’ambiente. Le nostre solide relazioni possono gettare le basi per le attività della nuova era energetica con l’obiettivo di replicare i successi raggiunti in Mozambico e Iraq”, afferma Hee-bong Chae, Amministratore Delegato e Presidente di Korea Gas Corporation.
“Eni vuole assumere un ruolo decisivo nel processo di transizione energetica verso un futuro a bassa impronta carbonica e questa collaborazione è in linea con la direzione che vogliamo seguire per garantire una crescita sostenibile – spiega Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni -. Questo protocollo d’intesa si inserisce nella nostra cultura basata su integrazione, efficienza e una costante attenzione all’innovazione tecnologica e alla ricerca, caratteristiche che hanno permesso a Eni di migliorare le risorse in diversi aspetti”.
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