ROMA (ITALPRESS) – L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il presidente e amministratore delegato di Korea Gas Corporation, Hee-bong Chae, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa (Memorandum of Understranding) per identificare opportunità di cooperazione specifiche in diverse aree, che includono progetti di esplorazione e produzione, progetti di GNL, downstream e infrastrutturali e in particolare progetti di economia circolare e produzione di energia a basse emissioni di CO2.
Le due società collaborano da dieci anni in attività di esplorazione e produzione in Africa, Medio Oriente, Sud-est asiatico e Mediterraneo. “In particolare, il progetto Area 4 in Mozambico e il progetto Zubair in Iraq sono esempi rappresentativi delle cooperazioni di successo tra due società”, si legge in una nota congiunta.
“Firmando questo protocollo d’intesa con Eni abbiamo condiviso la forte volontà di entrambe le aziende di guidare l’era dell’energia a basse emissioni di CO2 nel rispetto dell’ambiente. Le nostre solide relazioni possono gettare le basi per le attività della nuova era energetica con l’obiettivo di replicare i successi raggiunti in Mozambico e Iraq”, afferma Hee-bong Chae, Amministratore Delegato e Presidente di Korea Gas Corporation.
“Eni vuole assumere un ruolo decisivo nel processo di transizione energetica verso un futuro a bassa impronta carbonica e questa collaborazione è in linea con la direzione che vogliamo seguire per garantire una crescita sostenibile – spiega Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni -. Questo protocollo d’intesa si inserisce nella nostra cultura basata su integrazione, efficienza e una costante attenzione all’innovazione tecnologica e alla ricerca, caratteristiche che hanno permesso a Eni di migliorare le risorse in diversi aspetti”.
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Eni e Korea Gas Corporation rafforzano la collaborazione
Lombardia, al via progetto per efficienza energetica e rinnovabili
MILANO (ITALPRESS) – Dalla collaborazione tra Regione Lombardia, ENEA e GSE (Gestore dei servizi energetici) nasce il “Punto Energia e Clima per i Comuni” (PECC), uno sportello operativo per promuovere e supportare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico locale e l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per assicurare un approccio integrato nel supporto ai Comuni, il PECC vedrà il coinvolgimento costante anche di Anci Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), punto di riferimento essenziale per il network dei Comuni lombardi.
Il PECC prende avvio con un’iniziativa di supporto ai Comuni nell’attivare progetti subito cantierabili finanziabili con i circa 350 milioni di euro di fondi regionali per il biennio 2020-2021 introdotti dalla legge n.9 della Regione Lombardia del 4/5/2020 (“Interventi per la ripresa economica”) e resi integrabili con le risorse del Conto Termico gestito dal GSE per assicurare il massimo risultato di investimento per i Comuni.
Le attività del PECC partono oggi con il primo di quattro webinar che mirano in particolare a fornire a tutti i Comuni della Lombardia regole e procedure sull’utilizzo degli incentivi del Conto Termico sulla base del cofinanziamento previsto dalla legge regionale. Questo primo ciclo di incontri prevede anche un focus su linee guida per la scelta degli interventi, strumenti esistenti di diagnosi e valutazione dei benefici energetici possibili e utilizzo degli strumenti nazionali per gli acquisti in rete.
L’incontro di oggi è rivolto ai 67 Comuni lombardi con popolazione superiore ai 20mila abitanti; a seguire venerdì 12 giugno il webinar dedicato ai 397 Comuni con popolazione tra 5mila e 20mila abitanti e infine mercoledì 17 e giovedì 18 giugno gli ultimi due incontri per i 521 Comuni lombardi sotto i 5mila abitanti.
Dopo questo ciclo di webinar il PECC diventerà una struttura stabile negli spazi regionali per l’assistenza ai Comuni negli interventi in materia di efficienza energetica territoriale che saranno delineate dalla nuova programmazione regionale su energia e clima nell’ambito dei fondi strutturali europei 2021-2027.
“Lo stanziamento straordinario dei fondi regionali per la ripresa economica destinati agli enti locali vede negli interventi di efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e nello sviluppo di impianti a energia rinnovabile una spinta verso lo sviluppo sostenibile dei territori. L’avvio dei Punti Energia e clima ha proprio l’obiettivo di dare un supporto operativo e concreto agli amministratori del territorio in stretta collaborazione con i soggetti nazionali più autorevoli quali ENEA e GSE e in sintonia ANCI Lombardia”, dichiara l’assessore all’Ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.
Attraverso questa struttura operativa ENEA mette a disposizione le proprie competenze tecnico-scientifiche nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per promuovere e facilitare l’utilizzo degli incentivi statali e dei fondi regionali da parte delle amministrazioni locali lombarde. Il nostro obiettivo è di ottimizzare l’efficacia degli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare affinchè i Comuni possano massimizzare i risparmi economici derivanti da minori consumi di energia”, sottolinea il presidente dell’ENEA Federico Testa.
“Siamo certi che l’unità di intenti che guida questa valida iniziativa rafforzerà dialogo e interconnessioni a beneficio dei cittadini e delle comunità locali. Risorse regionali e incentivi possono e devono essere usati in sinergia per accelerare gli interventi utili a rigenerare il patrimonio pubblico e massimizzare l’investimento in modo efficace e tempestivo. Le competenze del GSE sono a disposizione per accompagnare il nostro Paese nella transizione energetica e portare la sostenibilità nella quotidianità territoriale”, spiega l’amministratore delegato del GSE Roberto Moneta.
“Il supporto di Anci Lombardia si configura non solo come facilitatore e sostenitore dell’accordo per la realizzazione del PECC, ma anche come supporto operativo alle amministrazioni comunali per la presentazione di progetti che rispondano agli obiettivi della LR 9/2020 in merito alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico locale. La partecipazione diretta di Anci Lombardia al gruppo di lavoro istituito dalla Regione Lombardia per il coordinamento e attuazione delle disposizioni dei fondi regionali per la ripresa economica, offre quindi ai Comuni la possibilità di esprimere le proprie progettualità”, sottolinea il presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra.
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Iren, entro il 2024 investimenti sostenibili per 2 miliardi
TORINO (ITALPRESS) – “Confermiamo la sostenibilità come un pilastro strategico del piano industriale del Gruppo al 2024 e ben 2 miliardi di investimenti su 3,3 complessivi previsti in arco piano, saranno indirizzati a investimenti che porteranno al 35% la percentuale di veicoli elettrici sul totale della flotta, a una riduzione di 5 punti percentuali delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata pro-capite”. E’ quanto annuncia Renato Boero, presidente di Iren, presentando il bilancio di sostenibilità della multiutility, che oggi può vantare 1,5 milioni di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica. “In questo scenario, il Green New Deal lanciato dall’Unione Europea rappresenta la direzione da seguire: investire in sostenibilità oggi è la chiave per accelerare la ripresa economica del Paese”, aggiunge Boero. I numeri del gruppo, confermano questo impegno. La raccolta differenziata è cresciuta nel 2019 al 67,3% nei territori serviti dal Gruppo, per quanto riguarda le risorse idriche, il 50% delle reti idriche gestite dal Gruppo è stata distrettualizzata, incrementando pertanto l’efficacia e l’efficienza gestionale delle stesse. Sul fronte dell’economia circolare, grazie a operazioni di consolidamento, Iren ha quasi raddoppiato la capacità di trattamento di rifiuti nei propri impianti in linea con quanto annunciato nel piano industriale.
Inoltre, l’estensione del sistema di raccolta porta a porta ha consentito un ulteriore incremento del livello di raccolta differenziata nel bacino servito dal Gruppo che si attesta a 67,3%, con grandi aree territoriali di eccellenza che superano l’80%.
Il gruppo ha confermato l’impegno anche nella decarbonizzazione: al 31 dicembre 2019, Iren ha infatti conseguito una riduzione dell’1,7% dell’intensità carbonica e un incremento dell’energia risparmiata del 7% grazie a un mix produttivo basato su impianti ad alta efficienza. Inoltre, il termovalorizzatore di Torino ha prodotto oltre 427 GWh di energia dai rifiuti, pari al fabbisogno di circa 158.000 famiglie. Circa 6.500 GWh di energia prodotta a Torino proviene da fonti rinnovabili o assimilabili, pari al fabbisogno di circa 2,4 milioni di famiglie e gli accumulatori di calore presenti in città hanno consentito di evitare quasi 13.000 tonnellate di CO2 nel 2019. Sono oltre 640mila gli abitanti serviti dal teleriscaldamento a Torino. Nel 2019 la raccolta differenziata nella città di Torino è cresciuta al 47,6%, due punti percentuali in più rispetto al 2018 (45,6%). In città sono quasi 880.000 gli abitanti serviti nella raccolta rifiuti, di cui circa il 55% con servizio porta a porta. Raccolta differenziata in crescita del 4% al 78,7% anche a Reggio Emilia, dove i cittadini serviti dal teleriscaldamento sono il 73%.
E’ proseguito l’impegno di Iren verso la realizzazione di città sempre più resilienti con l’incremento del numero dei veicoli ecologici utilizzati per espletare le attività aziendali a oggi pari a 890 (16% della totale flotta aziendale) e nel sempre più ricco panorama di offerte legate all’e-mobility a disposizione dei clienti. Nel corso del 2019 sono proseguiti gli investimenti volti a incrementare la volumetria teleriscaldata che si attesta a 95 mmc, consentendo un miglioramento della qualità dell’aria nei territori di riferimento e una riduzione del consumo di gas ed elettricità.
“L’approccio integrato e strategico alla responsabilità sociale di impresa – sottolinea il vice presidente, Moris Ferretti, titolare delle deleghe di Corporate Social Responsibility – è alla base del nostro Piano Industriale al 2024 che impegna il Gruppo a giocare un ruolo proattivo verso le comunità e l’ambiente con un’attenzione crescente all’efficienza energetica e alla realizzazione di città sempre più resilienti”. (ITALPRESS).
Italgas, nel 2020 ricavi oltre 1,3 miliardi, Ebitda 960-980 milioni
MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione Italgas si è riunito sotto la presidenza di Alberto Dell’Acqua per esaminare l’andamento previsto della gestione nel 2020 e gli impatti attesi sull’attività dall’emergenza Covid-19.
Questa la guidance 2020: ricavi superiori a 1,3 miliardi di euro; EBITDA 960-980 milioni di euro; EBIT 530-550 milioni di euro; Capex superiori a 700 milioni di euro; Net Debt circa 4,5 miliardi di euro; Leverage circa 60%.
“Le performance registrate negli ultimi mesi e la rapidità con cui la quasi totalità dei cantieri di costruzione delle reti ha ripreso le proprie attività dimostrano la capacità della Società di reagire utilizzando tutte le nuove tecnologie sviluppate dalla Digital Factory – spiega Italgas in una nota -. Gli effetti della trasformazione digitale in atto sono oggi chiaramente evidenti: gestione più efficiente della rete da remoto ed aumento dei controlli sul territorio con l’utilizzo delle tecnologie innovative quali “gas leakege detection”, “shareview”, “work on site”. Tutto ciò ha permesso di garatire la continuità e la sicurezza dei servizi essenziali in tutti i Comuni serviti.
Grazie all’utilizzo del cloud e alla disponibilità di strumenti digitali per tutto il personale, la Società ha limitato la mobilità del personale e adottato la modalità di lavoro “smart” su tutto il territorio garantendo la salute e la sicurezza delle proprie persone”.
“In questa prima parte dell’anno – prosegue la nota – la Società ha inoltre conseguito una serie di obiettivi rilevanti;
Italgas è risultata assegnataria della gara Atem di Belluno, che equivale a una crescita nell’immediato di circa 40.000 Pdr serviti più altri 38.000 in prospettiva; è stata inserita nella shortlist dei candidati alla gara internazionale per l’acquisto di DEPA Infrastructure S.A., la società greca cui fa capo l’attività di distribuzione del gas naturale nel Paese; ha rilevato da AEG Coop il 15% della società Reti Distribuzione che opera in 49 Comuni del Piemonte, prevalentemente a Ivrea e nei territori limitrofi; ha visto confermare dall’agenzia Fitch il proprio merito di credito, nonostante quello sovrano dell’Italia sia stato declassato”.
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Eni punta a tagliare al 2050 l’80% delle emissioni
ROMA (ITALPRESS) – “Gli ultimi dieci anni non sono stati facili ma siamo stati capaci di reagire. Ci paiono lontane e persino semplici la doppia crisi del 2008 e del 2010 e le recessioni conseguenti. Uscirne non sarà semplice, ma nulla lo è stato ultimamente. Il Covid-19 ci ha insegnato quanto i piccoli gesti di ognuno siano importanti. E in Italia ci siamo comportati decisamente bene, dai medici alle autorità, dai cittadini alle imprese. In una grande azienda tutto è fatto di piccoli comportamenti ma tutto deve essere programmato”. Così l’Ad di Eni Claudio Descalzi, in un’intervista al Corriere della Sera.
Poi, spiega che “nel 2015 abbiamo immaginato che in un Paese che non produce risorse primarie sarebbe stato un plus trasformare i rifiuti urbani in olio combustibile decarbonizzato, in biocarburante. Come pure le plastiche, polimeri complessi, in idrogeno o metanolo. Se ci apprestiamo ad avere impianti per assorbire rifiuti organici di 6 milioni di persone trasformandoli è perchè abbiamo anticipato i cambiamenti”. Quindi prodotti decarbonizzati, senza C02, che “saremo in grado di produrre catturando la C02 e stoccandola in giacimenti esauriti. Quello che facciamo con il gas da 70 anni e che la Norvegia fa da 10 con la C02 appunto. Si tratta di fornire prodotti come il biometano decarbonizzato che arriva dai biogas dell’agricoltura, e poi tutta la parte di biomasse digitali, grassi animali invece del petrolio”. Ma, aggiunge Descalzi, “adesso cambiamo ancora. Se vogliamo come ci siamo impegnati a tagliare dell’80% le emissioni assolute nette entro il 2050, abbiamo bisogno di un vestito diverso”. Ecco perchè “ricerca ed esplorazione rimarranno, ma dal 2025 la produzione diminuirà progressivamente, con una incidenza sempre maggiore del gas naturale, la più pulita delle fonti fossili, e sempre minore del petrolio”.
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Energia, il Tutor a sostegno dei consumatori vulnerabili
ROMA (ITALPRESS) – Il progetto ASSIST, iniziato nel 2017, dimostra che il modello di contrasto della povertà energetica e ancor più necessario nella fase di emergenza legata alla Covid-19, come è emerso dalla conferenza finale del progetto: “Dal livello locale a quello europeo: barriere e soluzioni per affrontare la povertà energetica”. I risultati delle azioni del Tutor per l’Energia Domestica (TED) evidenziano l’importanza e la necessità di questa nuova figura a supporto del consumatore, per aiutarlo a gestire al meglio i propri consumi, senza nessun scopo commerciale, e per guidarlo all’interno delle complesse dinamiche dei mercati energetici. Infatti, a livello europeo, circa 430.000 consumatori sono stati raggiunti con l’azione soft, ovvero consigli sul comportamento di consumo, presso la grande distribuzione, tramite energy cafè o attraverso i social network; più di 5.000 famiglie sono state raggiunte con l’azione su misura, basata su un rapporto diretto con i consumatori vulnerabili. Nel corso della conferenza sono stati presentati i risultati del progetto, elaborati secondo due principali indicatori: l’indicatore generale di risparmio energetico (ESI) e il risparmio energetico. In Italia, su circa 8.500 consumatori raggiunti con l’azione soft, e più di 600 famiglie raggiunte con l’azione su misura, i risultati sono significativi. In Italia il minor consumo è stato pari 7.799 kWh, che corrisponde a circa il 5% di risparmio energetico del target considerato, la seconda miglior percentuale a livello europeo. Gli obiettivi finali della conferenza sono stati due principalmente, oltre a illustrare i risultati: presentare il TED come punto di riferimento costante a supporto dei consumatori e per il contrasto della povertà energetica e illustrare il documento quadro presentato alle istituzioni europee per la protezione dei consumatori vulnerabili.
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Starace “Non è necessario avere incentivi per fare innovazione”
MILANO (ITALPRESS) – “Gli incentivi devono durare poco ed essere molto ben calibrati. Quelli sulle fonti fossili fanno danni e non aiutano nessuno. L’incentivo non è una cosa che aiuta ad innovare, caso mai può far decollare determinate tecnologie. Non è necessario avere incentivi per fare innovazione”. Lo ha detto l’Ad di Enel Francesco Starace, intervenendo alla diretta di “Pianeta 2020”, l’evento organizzato dal Corriere della Sera in occasione della Giornata dell’Ambiente. Secondo Starace “questa crisi è un grande acceleratore che non fa che ribadire la necessità che i governi e le banche centrali accelerino in una direzione che il mercato e i fondi d’investimento aveva già preso, ovvero investendo nel green. E’ un’incredibile opportunità, è un peccato non coglierla. Ci siamo tutti: industria, finanza e ora anche governi”.
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Da Enea indicazioni per aule più salubri ed efficienti
ROMA (ITALPRESS) – Una scuola con aule confortevoli, efficienti e salubri sia a livello energetico che di qualità dell’aria.
E’ questo l’obiettivo delle indicazioni dell’Enea contenute nella pubblicazione #Scuola in Classe A – Istruzioni per l’uso, in vista del ritorno degli studenti in classe a settembre dopo un anno scolastico caratterizzato da mesi di attività didattica a distanza a causa dell’emergenza Covid-19.
Rivolto sia al personale docente che agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, l’opuscolo informativo contiene suggerimenti corredati di schede di facile consultazione, validi per massimizzare i vantaggi in tutti gli edifici scolastici, soprattutto in quelli che non hanno impianti di climatizzazione e aerazione automatizzati. “Le tante ricerche scientifiche svolte a livello internazionale hanno mostrato con chiarezza come l’eventuale presenza di inquinanti chimici negli ambienti chiusi e i valori non confortevoli di temperatura e umidità peggiorino la qualità dell’aria e del microclima e portino a un aumento o a una cronicizzazione delle problematiche respiratorie, dei mal di testa, delle allergie e alla maggiore diffusione di batteri e virus”, spiega l’esperta Enea Patrizia Aversa, che assieme ad Antonia Marchetti ha curato la pubblicazione. “E tutto questo è ancora più evidente in edifici, come le scuole, dove convivono a stretto contatto tante persone per diverse ore. Per questo motivo nelle aule bisogna garantire i giusti valori di temperatura e umidità, assicurando sempre un opportuno ricambio d’aria”, aggiunge.
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